I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

In programma anche incontri di animazione territoriale e l’attività dello sportello linguistico, nell’ambito del progetto promosso dalla Città metropolitana di Torino

Un corso di francese con lezioni frontali e approfondimenti on line, incontri di animazione territoriale con conversazioni in francese in loco e passeggiando alla scoperta dei dintorni, uno sportello di servizio linguistico con  operatore madrelingua disponibile per traduzioni e scambi di informazioni sul territorio. È quanto offre, da ottobre a febbraio 2020, la Chambra d’oc, in collaborazione con il Consorzio forestale di Oulx, sostenuto dai Comuni di Salbertrand, Susa e Oulx, nell’ambito del progetto promosso dalla Città metropolitana di Torino, secondo quanto previsto dalla legge 482/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche.
Il corso di francese, gratuito, comincia mercoledì 2 ottobre. Si compone di 6 lezioni di 2 ore e 30 minuti che si svolgeranno al mercoledìdalle 17 alle 19.30al Consorzio forestale di Oulx, in via Pellousiere 35. E’ un corso intermedio rivolto alla pubblica amministrazione, ma aperto a tutti: si prefigge di introdurre gli elementi fondamentali del lessico e della grammatica offrendo le competenze necessarie per una comunicazione di base. Ogni lezione sarà rivolta a una specifica amministrazione: Asl, Polizia, Croce Rossa, Soccorso Alpino, Poste, Amministrazione comunale, ecc. Per approfondire alcuni argomenti e personalizzare la lezione sarà disponibile un corso di francese di secondo livello onlineche si potrà seguire, con materiali audio e video, sul sito www.chambradoc.it. Si svolgerà il martedì dalle 17 alle 18 a partire dal 1° ottobre 2019.
Inoltre, la Chambra d’Oc, come da consuetudine, organizza gli incontri di animazione territoriale in lingua francese, sempre al Consorzio forestale di Oulx da ottobre a febbraio 2020.
Si tratta di una lezione al martedì dalle 9 alle 12 (previa prenotazione al 3284730692) con lo scopo di conversare, conoscere la storia e l’ambiente, scoprire gli eventi in lingua francese, fare passeggiate per conoscere le frazioni: Beaulard, Villaret, Grotta della Beaume, gli affreschi di Pierremenaud. I corsi di lingua e gli incontri di animazione territoriale saranno condotti da Agnès Dijaux, conversatrice di lingua francese. Le prenotazioni si effettuano telefonando al 328.473069 o scrivendo ad agnesdijaux@gmail.com.
Infine il martedì pomeriggio, dalle 14 alle 17, un informatore madrelingua sarà disponibile allo sportello linguistico, ancora in via Pellousiere 35 a Oulx, per scambiare notizie sul territorio e per aiutare nelle traduzioni dall’italiano al francese e viceversa.
Programmi e informazioni su www.chambradoc.it.

Cultura

Sette concerti in programma nel periodo compreso tra il 5 ottobre e il 26 dicembre e un evento in collaborazione con Poste Italiane il 9 novembre: è fitta di appuntamenti la stagione “Sogni d’Autunno” del circuito concertistico Chivasso in Musica, organizzato dall’associazione culturale Contatto con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Com’è ormai consuetudine, il mese di ottobre sarà riservato alle sedi decentrate.
Sabato 5 ottobre alle 21 si inizierà dalla chiesa parrocchiale della Madonna di Loreto, in cui si esibirà l’organista Maurizio Fornero, docente al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino, accompagnato dai trombettisti Ercole Ceretta e Daniele Greco D’Alceo, strumentisti dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. Il concerto sarà dedicato alla memoria dell’Abbà Sergio Cena, sponsor e socio dell’associazione Contatto, con il sostegno dell’Università della Terza Età. Il programma per organo e due trombe sarà dedicato alla musica barocca, con brani di Antonio Vivaldi, Giovanni Battista Martini, John Stanley, Jean Philippe Rameau, Giuseppe Torelli, Bernardo Pasquini e Johann Christoph Pezel. Sarà utilizzato l’organo portativo costruito da Francesco Vegezzi Bossi per il compianto maestro Luciano Fornero.
Il secondo concerto si svolgerà sabato 12 ottobre alle 16,30 nella chiesa della Comunità ortodossa rumena in via Baraggino e ne sarà protagonista il coro Rosamystica diretto da Barbara Sartorio, con brani dedicati alla Beata Vergine Maria scritti da compositori che spaziano dal Rinascimento ai giorni nostri.
Il terzo concerto è in programma venerdì 27 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale di Castelrosso con il sostegno del Comitato locale della Croce Rossa. Si esibiranno le arpiste Valeria Delmastro e Vanja Contu, entrambe legate dal punto di vista professionale all’Istituto musicale “Leone Sinigaglia”. Al termine del concerto è prevista la benedizione di una nuova ambulanza della Croce Rossa. Per assistere ai tre concerti del mese di ottobre si potrà usufruire della navetta gratuita che partirà trenta minuti prima dell’inizio del concerto da piazza d’Armi, di fronte all’Oviesse.
Il mese di novembre sarà aperto dalla celebrazione del trentesimo anniversario dalla fondazione dell’associazione Contatto e del ventesimo della rassegna Chivasso in Musica. Un annullo filatelico sarà gestito da Poste Italianesabato 9 dalle 16 alle 21, ora d’inizio del concerto nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Le cartoline che ricordano i concerti e i concertisti più importanti di Chivasso in Musica - Ton Koopman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, il pianista Pietro De Maria - saranno affrancate con un francobollo commemorativo che le Poste Italiane hanno emesso in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Verdi nel 2013. Di questo soggetto esiste soltanto un lotto, che verrà utilizzato per l’occasione. Il concerto di sabato 9 avrà come protagonista l’orchestra mandolinistica “7 Note in armonia” di Montanaro. La serata segnerà il debutto a Chivasso dell’ensemble montanarese ed è stata organizzata con il sostegno dei due Lions Club di Chivasso, l’Host e il Duomo.
Il secondo appuntamento di novembre è in programma giovedì 21 alle 21, sempre nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, dove suonerà il quartetto di fiati “ClariMozart”, con il sostegno del Rotary Club di Chivasso.
Sabato 14 dicembre alle 21 nel teatro dell’Oratorio “Beato Carletti”suonerà l’orchestra sinfonica “Gli Armonici di Bra”, diretta da Giuseppe Allione, con la partecipazione del violino solista Elena Ciartano. La scaletta della serata comprende brani di Mendelssohn, Berber e Britten.
La conclusione di “Sogni d’Autunno” è in programma nel giorno di Santo Stefano, giovedì 26 dicembre alle 21, con un concerto del coro polifonico di Sommariva Bosco nella chiesa di Santa Maria degli Angeli. Il direttore Adriano Popolani proporrà ovviamente un repertorio natalizio.
La rassegna “Sogni d’Autunno” è sostenuta dalla Città di Chivasso, dal Consiglio Regionale del Piemonte e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo, con il patrocinio della Giunta Regionale e della Città metropolitana di Torino. L’ingresso a tutti i concerti è con libera offerta.
Per saperne di più si può consultare il portale Internet www.chivassoinmusica.it o scrivere a info@chivassoinmusica.it



Cultura

Lunedì 23 settembre alle ore 18 a Palazzo Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, il Centro Pannunzio e l'Associazione Internazionale Regina Elena Onlus organizzano un incontro per ricordare la Principessa Mafalda di Savoia, figlia secondogenita di Vittorio Emanuele III e di Elena del Montenegro, morta in prigionia nel campo di sterminio nazista di Buchenwald. Il ricordo della Principessa, soprannominata dalla famiglia Muti, cade proprio nello stesso giorno in cui, 76 anni fa (23 settembre 1943), Mafalda, rientrata in Italia dopo un soggiorno in Bulgaria dalla sorella Giovanna per il funerale del cognato Boris III, venne arrestata a Roma e imbarcata su un aereo con destinazione Monaco di Baviera. Trasferita poi a Berlino venne deportata nel Lager di Buchenwald e rinchiusa nella baracca n. 15 sotto falso nome.
Nell'agosto del 1944 le truppe alleate bombardarono il lager e la baracca in cui era prigioniera la principessa fu distrutta e lei riportò gravi ustioni e contusioni su tutto il corpo. Fu ricoverata ma senza le cure adeguate le sue condizioni peggiorarono. Dopo quattro giorni di agonia le fu amputato un braccio. Morì dissanguata nella notte del 28 agosto 1944.

Il programma del pomeriggio a Palazzo Cisterna prevede un saluto di Ilario Bortolan, presidente nazionale dell’Associazione Internazionale Regina Elena Onlus e gli interventi di Pier Franco Quaglieni, vicepresidente del Centro Pannunzio, Nino Boeti, già presidente del Consiglio Regionale del Piemonte che intitolò il piazzale del Castello di Rivoli alla principessa, Bruna Bertolo, scrittrice e Maura Aimar, presidente del Coordinamento Sabaudo. La conferenza è arricchida da letture di Anna Abate.
Solo per la durata dell’incontro l’antiscalone d’onore di Palazzo Cisterna ospita una esposizione di fotografie e articoli di giornali riguardanti gli anni felici di Mafalda, dal giorno della sua nascita, avvenuta a Roma il 19 novembre 1902, a quello del matrimonio con il principe tedesco Filippo, Langravio d’Assia Kassel, celebratosi a Racconigi il 23 settembre 1925. La raccolta e la selezione del materiale esposto, coordinata da Pierangelo Calvo, vede la collaborazione del Coordinamento Sabaudo, del Centro Studi Principessa Mafalda di Savoia, dell'Istituto della Reale Casa di Savoia e del Centro Studi Principe Oddone.

Cultura

Il Castello Malgrà di Rivarolo sabato 21 e domenica 22 settembre sarà suggestivo teatro di una splendida rievocazione storica: la Chiamata alle Arti.

Artefici dell’evento sono “I Credendari del Cerro”, associazione storico culturale nata nel settembre 2009 da una passione comune di un gruppo di amici verso l’artigianato e lo studio dell’epoca tardo-medievale, in particolare quella riguardante le vicende legate alla Casata dei Savoia avvenute nel territorio delle Valli di Lanzo e del Canavese tra fine '300 ed inizio '400. Dalla combinazione di queste due attività, la Compagnia ha presto determinato una propria identità, ritrovando nella disciplina della Ricostruzione storica la massima espressione di queste arti.
Il gruppo rientra a pieno titolo nell’Albo dei Gruppi storici che la Provincia di Torino, oggi Città metropolitana di Torino, ha istituito nel 2003 con l'obiettivo di valorizzare, promuovere e tutelare gli attori delle tante Rievocazioni storiche che animano il nostro territorio.

Il Progetto «Chiamata alle Arti» nasce dal desiderio di riproporre un concorso d’arte e mestieri medievali focalizzato all’interno di un contesto storico quanto più fedele ed accurato possibile, che rispecchi quello che poteva essere un borgo Sabaudo di fine '300, vissuto ed animato da una società operativa, specializzata e variegata in ogni suo aspetto e ceto sociale. Per questo motivo già a gennaio ha preso il via, attraverso una piattaforma www.eppela.com, il progetto «Chiamata alle arti: Artigiani in concorso alla Corte dei Savoia» con l’obiettivo di raccogliere la somma necessaria per istituire tre borse di studio per gli artigiani che riusciranno a presentare il Capodopera più interessante al concorso d’arte ed antichi mestieri di Rivarolo.
Ogni bottega, rappresentata dalle associazioni ed dalle personalità artistiche singole, operanti nel settore nazionale della Rievocazione Storica, potrà essere composta da una squadra formata da 1 fino ad un massimo di 5 personaggi: un magistero d’arte, un collaboratore o socio, un salariato ed un apprendista, assieme ad un araldo di rappresentanza. A decretare il vincitore sarà una giuria, il Consiglio di Credenza, formato da tecnici di mestiere qualificati, competenti ciascuno in una propria arte (arte lignaria, del ferro, della ceramica, del tessile, della pergamena, del cuoio e pellami), che secondo criteri di valutazione prestabiliti, daranno un punteggio ad ogni bottega concorrente.

Le prime tre botteghe d’arte che sapranno distinguersi ottenendo il maggior punteggio stabilito dal Consiglio di Credenza, si aggiudicheranno il titolo:
1° Classificato: "Faber est suae quisque fortunae – Fortitudo”
2° Classificato: "Arbiter elegantiarum – Magnanimitas”
3° Classificato: "Laudator temporis actis – Iustitia”
A decretare una seconda categoria vincitrice sarà invece il voto della giuria popolare che aggiudicherà il Premio “Vox populi vox dei – Concordia”.

Cultura

Venerdì 20 settembre alle 17 nel complesso cavouriano di piazza Visconti Venosta 2 a Santena è in programma la cerimonia di consegna del Premio Camillo Cavour, riconoscimento istituito nel 2007 dall’associazione Amici della Fondazione Cavour, conferito ogni anno il 20 settembre, data simbolica dell’Unità d’Italia, destinato alle persone che hanno contribuito e contribuiscono a continuare l’opera alla quale il conte Camillo Benso dedicò tutta la sua vita: l’unificazione del Paese, il rafforzamento della struttura dello Stato nazionale, l’appartenenza politica ed economica del nostro Paese alla comunità europea.
Il premio è stato assegnato a Carlo Azeglio Ciampi nel 2007, ad Umberto Veronesi nel 2008, a Piero Angela nel 2009, a Carla Fracci nel 2010, ad Antonio Vassallo in memoriam nel 2011, a Carlo Petrini nel 2012, a Bruno Ceretto nel 2013, a Brunello Cucinelli nel 2014, alla Marina Militare Italiana nel 2015, a Mario Draghi nel 2016, a Samantha Cristoforetti nel 2017 e a Giovanni Soldini nel 2018. Il Premio consiste nella riproduzione in oro dei famosi occhiali usati dal Conte di Cavour. Il premio verrà consegnato dal Presidente della Fondazione,Nerio Nesi, al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, per il lavoro svolto nelle situazioni di emergenza a tutela delle persone, del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, affrontando con coraggio, dedizione e spirito di sacrificio le situazioni più critiche ed estreme; come dimostrato nella tragedia del Ponte Morandi a Genova.La consegna del premio verrà preceduta nella mattinata , dalle 9 alle 13, da un convegno sulla Protezione Civile, promosso dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e condotto dal Presidente Alberto Sinigaglia, con interventi dei vertici nazionali e regionali in cui si traccerà un bilancio delle vere e proprie imprese compiute dai volontari e si delineeranno le nuove strategie per affrontare le emergenze future. Il convegno sarà tra l’altro valido per l'aggiornamento professionale dei giornalisti. Al termine del convegno il professor Luigi Bonanate presenterà in anteprima il Centro Alti Studi sullo Stato, istituito con il contributo della Compagnia di San Paolo.
Il premio ai Vigili del Fuoco è il giusto riconoscimento ad un’istituzione fondamentale per la nostra comunità nazionale. - sottolinea il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco – Anche la Città Metropolitana di Torino è vicina ai pompieri permanenti e volontari ed ha recentemente assegnato contributi per 200.000 Euro a 40 Comuni sedi di distaccamenti dei Vigili del Fuoco. Il provvedimento deriva da una normativa nazionale che ha trasferito a Città metropolitane e Province l’attuazione degli interventi urgenti in caso di crisi causata da calamità naturali, oltre ai primi interventi tecnici per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita delle aree colpite e all’organizzazione e all’impiego dei volontari. È un passo importante per consentire, in caso di emergenza (e non solo) lo svolgimento di tutte le attività di pronto intervento ad opera dei Vigili del Fuoco, comprendendo anche il prezioso contributo delle organizzazioni di volontari, divenute negli anni indispensabili, a favore dei cittadini e del territorio”.

LA FONDAZIONE CAMILLO CAVOUR

Il 30 maggio 1946, con un codicillo testamentario, il marchese Giovanni Visconti Venosta destinò alla Città di Torino la nuda proprietà del castello di Santena. Per volontà della consorte, la marchesa Margherita Pallavicino Mossi, venne istituita una fondazione che ha come scopo principale la promozione degli studi cavouriani. Fondata ufficialmente il 18 aprile 1955, la Fondazione venne viene riconosciuta due anni dopo come Ente morale con decreto del Presidente della Repubblica. In oltre 60 anni di attività la prestigiosa istituzione culturale ha promosso numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative su temi storico-risorgimentali, ha conservato e valorizzato il patrimonio, promosso la figura di Cavour, si è presa cura delle preziose collezioni artistiche, archivistiche e bibliografiche, grazie a un’opera di riordino, inventariazione e valorizzazione. Oggi la Fondazione promuove eventi culturali in continuità con gli scopi originari, nella piena convinzione che oggi, nell’Italia del XXI secolo, il messaggio cavouriano sia più che mai attuale. La Fondazione ha come soci pubblici la Città di Torino, la Regione Piemonte, la Città di Santena e, tra i soci privati, l’associazione Amici della Fondazione Camillo Benso di Cavour e alcuni tra i più importanti imprenditori piemontesi. Gli Amici della Fondazione Cavour dal 2007 contribuiscono all’incremento ed alla valorizzazione dell’attività della Fondazione.

Per saperne di più si può scrivere a info@fondazionecavour.it o chiamare il numero telefonico 011-597373.

Cultura

Dopo la pausa estiva riprendono a Palazzo Cisterna le visite animate dai gruppi storici appartenenti all’albo provinciale.

Sabato 21 settembre alle ore 10,00 sarà lo Stato Maggiore Napoleonico Dipartimento della Dora ad accogliere i visitatori e a condurli all’interno del palazzo di via Maria Vittoria 12.

E’ la prima volta che il gruppo, composto da tre reparti (pifferi e tamburi; fanfara e ufficiali), partecipa attivamente all’animazione delle visite del sabato della sede aulica della Città metropolitana, un’occasione dunque per vivere un suggestivo salto nel passato nel centro di Torino.

Le visite del sabato a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna sono gratuite con prenotazione al numero 011-8612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 011-8617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it.

Le prossime visite sono previste sabato 19 ottobre, 16 novembre e 14 dicembre.


Stato Maggiore Napoleonico Dipartimento della Dora
Lo Stato Maggiore Napoleonico Dipartimento della Dora ha iniziato la propria attività di sfilate e rievocazioni militari nel 1963, rappresentando le tappe più importanti e significative della Storia Napoleonica in Italia ed in Europa, proseguendo e consolidando una tradizione tipica del territorio canavesano che sin dal 1800 ne tramanda le uniformi alle generazioni successive.
Coordinato da appassionati di Storia Napoleonica, e composto, nei vari reparti, da persone interessate a rivivere le ambientazioni storiche in uniforme, il gruppo ha come principale obiettivo quello di ripercorrere la storia napoleonica. L’intero contingente è composto da oltre 70 elementi suddivisi in tre reparti: la Clique, 15 a 20 elementi, suddivisi tra pifferi e tamburi, la Fanfara 25 a 30 elementi con strumenti a fiato ed ottoni e gli Ufficiali suddivisi tra alfieri, vivandiere, ufficiali, generali e maresciallo.

 

Cultura

Il 18 agosto 1969 terminava il Festival di Woodstock, l’evento più importante nella storia della musica rock. Era iniziato il 15, proponendo quattro giorni di pace, amore, gioia, trasgressione, droga, ma anche di pioggia e fango. E, naturalmente musica, tanta musica. Musica rock che aveva fatto cantare mezzo milione di giovani, arrivati con ogni mezzo su un prato di Bethel, una piccola città rurale nello stato di New York. Su un palco di legno, in mezzo al verde delle Catskill Mountain, si esibirono star affermate come Jimi Hendrix, Joan Baez, The Who, Janis Joplin e Sly Stone, ma anche nomi nuovi del rock angloamericano destinati dopo quella performance a diventare autentiche leggende della musica del ‘900 come Joe Cocker, Carlos Santana, Crosby, Stills & Nash, Arlo Guthrie. Woodstock, diventato il festival per antonomasia, è un ricordo ormai lontano, una leggenda rimasta vivida nella memoria di chi ne ha solo sentito parlare o ha visto qualche documentario. È ricordato come il festival che ha saputo coinvolgere migliaia di giovani e nello stesso tempo il festival della trasgressione che ha saputo raccogliere il grido della generazione del ’68, innanzitutto contro la guerra del Vietnam. Il programma prevedeva tre giornate, ma alla fine i giorni di musica furono quattro. La data del 18 agosto non era stata prevista dall’organizzazione, ma in conclusione fu proprio il 18 il momento culminante con l’esibizione di Jimi Hendrix. Woodstock è stato e continuerà ad essere il festival della storia. Il luogo che ha visto uniti, grazie al valore universale della musica, tanti giovani. Che ha visto inneggiare a parole come pace e libertà, le più belle mai pronunciate. Che ha dato voce ai protagonisti di una generazione, capace di prendersi i suoi spazi e i suoi tempi. Woodstock rimarrà nella storia come evento unico e irripetibile: un festival che riesce, perfino ai giorni nostri, a mantenere vivo il ricordo – anche di chi non c’è stato, di chi continua a riconoscersi in certi valori, di chi non era ancora nato - in quell’atmosfera, in quelle parole, in quegli inni di pace e di amore.
Sono queste le ragioni che hanno indotto le associazioni LiberTutti, ANPI e Aegis in collaborazione con la Città di Caselle Torinese e il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, a voler ricordare i 50 anni del festival. La manifestazione è in programma al Prato della Fiera a Caselle Torinese, domenica 22 settembre dalle 17,30 alle 23,30, in un’area a parco che, come mezzo secolo fa, non prevede sedie (è consigliabile portarsi un plaid) per ascoltare musica, cantare tutti insieme, ma anche riflettere su temi come pace, accoglienza e difesa dell’ambiente. Sul palco sono attese sei band che ripercorreranno attraverso le cover di quel concerto, la leggenda di Woodstock. A intrattenere il pubblico ci saranno: i VentiVentidue, le Gem, i Wandering Giants, i Nexus, i Five Hundred e Simone Costrino. Oltre ad ascoltare la musica, si potrà bere, mangiare, acquistare gli storici vinili di quel concerto e libri che raccontano la storia di Woodstock. Sarà ospite della manifestazione il Coordinamento torinese “Friday for Future”. Venerdì 20 settembre alle 21 nella sala Fratelli Cervi si terrà una sorta di anteprima, per rievocare aneddoti, storie e curiosità sul festival.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e per saperne di più si può visitare la pagina Facebook https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/events/2326408800941590/



Cultura

Propone una serie di suggestioni in chiave canavesana, la terza edizione della rassegna musicale “I colori di settembre”, organizzata dall’associazione “Il Timbro” ad Ivrea e in quattro Comuni del circondario. Si parte sabato 7 settembre da uno dei luoghi simbolo dell’epopea olivettiana, il Salone dei 2000 delle Officine ICO in via Jervis, per proseguire nel teatro Bertagnolio di Chiaverano, nel suggestivo Castello Basso di Burolo del XIII secolo, nella chiesa parrocchiale di San Martino ad Albiano di Ivrea e nella chiesa di Sant’Eusebio di Bollengo, che sorge lungo la Via Francigena. “I colori di settembre” è un’importante occasione di diffusione e promozione della musica colta presso un pubblico non abituato al suo ascolto. Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.
La stagione 2019 propone cinque concerti in nove giorni: una vera e propria full immersion, per un viaggio che si snoda attraverso tre secoli di musica, da Bach a Nino Rota, sempre fedele ad uno dei principi che hanno guidato la rassegna nelle sue edizioni precedenti: privilegiare la qualità esecutiva, affidando le esecuzioni a piccoli gruppi o solisti. Quest’anno sono stati scelti tre trii e due coppie di artisti. La Città Metropolitana di Torino patrocina l’iniziativa, che è sostenuta dalla Comunità collinare Unione della Serra (Albiano d’Ivrea, Bollengo, Burolo e Chiaverano), dalla Città di Ivrea, dalla Fondazione CRT, da ASIC e da Fasti spa.
Sabato 7 settembre alle 20 nel Salone dei 2000 delle Officine ICO il violoncellista Guillermo Pastrana e il pianista Stefano Musso propongono brani di Ludwig van Beethoven e Sergej Prokofiev. Del compositore tedesco è in programma la “Sonata per pianoforte e violoncello opera 102 numero 1 del 1815, mentre la scelta della Sonata in Do maggiore di Prokofiev è tutt’altro che casuale: l’opera è stata ideata, scritta e pubblicata dal compositore russo proprio negli anni in cui gli architetti Pollini e Figini progettavano la geniale soluzione architettonica che oggi conosciamo come terzo ampliamento del complesso olivettiano, ossia la sede del concerto.
Domenica 8 settembre alle 18 teatro Bertagnolio di Chiaverano è in programma il concerto “Made in Trio”, in cui la flautista Rute Fernandes, il clarinettista David Dias Silva e la pianista Sinforosa Pretralia, eterogeneo trio siculo-elvetico-canadese, spaziano dalla Tarantella di Camille Saint-Saëns del 1857 alla “Techno Parade” di Guillaume Connesson, del 2002. Il percorso comprende anche Claude Debussy (“Prélude a l'après-midi d'un faune”), Nino Rota (“Trio per flauto, violino (clarinetto) e pianoforte”) e Georges Bizet (Rhapsodie su temi dell'opera “Carmen”).
Venerdì 13 settembre alle 20,30 al Castello Basso di Burolo la violinista Fabiola Tedesco e il fratello violoncellista Paolo Tedesco renderanno omaggio a due delle colonne portanti della musica del Settecento, Johann Sebastian Bach e Wolfgang Amadeus Mozart, oltre che a Niccolò Paganini. Di Bach verranno eseguiti l'Adagio e la Fuga dalla Prima sonata per violino e la Sesta suite per violoncello, mentre del compositore salisburghese verrà proposto al pubblico il Duo in sol maggiore KV 423. Un programma molto classico, pronto a essere sconvolto dall’esecuzione del Capriccio numero 24 per violino di Paganini.
Sabato 14 settembre alle 20,30 nella chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo ad Albiano d’Ivrea il Trio Quodlibet (Mariechristine Lopez al violino, Virginia Luca alla viola, Fabio Fausone al violoncello) proporrà un viaggio nell’Europa della seconda metà del 1700, dall’Italia alla Spagna, dalla Francia alla Germania e all’Austria, con due compositori italiani, uno residente a Madrid e l'altro a Parigi, e uno tedesco che vive a Vienna. Sono Ridolfo Luigi Boccherini, Giuseppe Maria Gioacchino Cambini e Ludwig van Beethoven. In comune hanno lo stile brillante e leggero, a tratti intervallato da momenti lirici tipici dell'epoca. La stessa epoca in cui Francesco Martinez, pronipote dello Juvarra, edificava la chiesa di San Martino Vescovo. Il programma propone il Trio per archi opera 47 numero 3 di Boccherini, il Trio per archi opera 33 numero 3 di Cambini e la Serenade opera 8 di Beethoven.
Domenica 15 settembre alle 18 nella chiesa di Sant’Eusebio Vescovo a Bollengo il Trio Samar (Francesco Bagnasco al violino, Davide Maffolini al violoncello, Francesco Maccarrone al pianoforte, sarà protagonista dell’appuntamento conclusivo della rassegna, organizzato in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. I tre talentuosi studenti del Conservatorio torinese affronteranno due brani topici del repertorio per trio con pianoforte. Il “Trio Arciduca” dedicato da Ludwig van Beethoven a Rodolfo d'Asburgo, è uno dei più importanti esempi cameristici della maturità compositiva del genio tedesco, sia per la grandezza della forma e del respiro musicale, sia per la varietà e l'inventiva che mostra nell'utilizzo dei timbri dei tre diversi strumenti. A fare coppia con l'Arciduca è il Trio in Do minore opera 101 di Johannes Brahms, caratterizzato proprio dal piglio energico e concreto di ascendenza beethoveniana.

Cultura

Sabato 24 agosto si terrà a Sestriere la cerimonia commemorativa nel 75° anniversario della battaglia tra i nazifascisti e la Divisione partigiana autonoma Val Chisone, che operò al comando dell’indimenticato maestro di sci e istruttore sciistico delle truppe alpine Maggiorino Marcellin, medaglia d’argento al valor militare. La cerimonia ricorderà anche il 26° anniversario del Comitato e del monumento alla Resistenza che a Sestriere onorano la memoria dei civili vittime delle rappresaglie nazifasciste e dei combattenti della Divisione Val Chisone e delle Brigate partigiane Garibaldi e Giustizia e Libertà. La manifestazione ha il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, del Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione Repubblicana, della Città Metropolitana di Torino e dell’ANPI nazionale. Il programma della giornata prevede alle 10,15 il raduno in piazza Fraiteve, con la formazione del corteo che sfilerà davanti al monumento della Resistenza in piazza Europa.

Cultura

Domenica 11 agosto al Rifugio Jervis di Ceresole Realela sezione di Ivrea del Club Alpino Italiano e la compagnia teatrale Faber Teater proporranno lo spettacolo “I diari dei guardiaparco”, con Francesco Micca e Lodovico Bordignon. Allo spettacolo è abbinata una passeggiata di 3 ore e mezzo, durante la quale sono previste cinque soste per la lettura dei diari in cui i guardiaparco del Gran Paradiso annotavano un tempo tutto ciò che accadeva nel territorio di loro competenza. I diari nascono da un’intuizione di Renzo Videsott, alpinista e ambientalista che fu direttore del Parco Nazionale Gran Paradiso a partire dal 1944, ereditando una decennale situazione di sbando e degrado, che aveva visto l’area protetta utilizzata per cacce private di gerarchi fascisti e lasciata alla discrezione dei bracconieri. In 25 anni Videsott ricostruì letteralmente il Parco e lo ripopolò di stambecchi, circondandosi di guardiaparco locali, validi, motivati, appassionati e capaci di lavorare per molti anni in situazioni difficilissime.
Per tenere sotto controllo il Parco, ma anche per far crescere le loro competenze naturalistiche, Videsott spinse i suoi collaboratori a tenere un diario giornaliero. Nessuno di quei guardiaparco aveva studiato a lungo: leggevano e scrivevano a volte con fatica, eppure hanno lasciato testimonianze di grandissima sensibilità e stupore al cospetto della meraviglia della natura. Camminando verso il rifugio Jervis si potranno quindi ascoltare brani che raccontano di animali, di natura, ma anche della durezza di quel lavoro, della lotta ai bracconieri, di piccoli momenti di riflessione sulla vita e le sue stagioni.
L’escursione e lo spettacolo sono a partecipazione gratuita e sono patrocinati dalla Città Metropolitana di Torino. Si partirà alle 10 dai 1.586 metri di Ceresole Reale, per arrivare ai 2.250 del rifugio Jervis, con 664 metri di dislivello in salita. L’arrivo al rifugio è previsto per le 13,30-14. Per chi lo desidera il rifugio proporrà per il pranzo un menu fisso a 12 euro. Per la prenotazione del pranzo si può telefonare al numero 349-5889487 o scrivere a rifugio.gjervis@icloud.com. In caso di maltempo l’escursione sarà recuperata lunedì 12 agosto.