Attività produttive
Miglioramento della qualità della vita e del decoro urbano, in particolare delle aree verdi residuali, di quelle occupate e/o abbandonate; manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti per finalità pubbliche; ricucitura del tessuto urbano e sicurezza: sono solo alcune delle esigenze a cui a Collegno vanno incontro gli interventi finanziati dal Bando Periferie-Riqualificazione Urbana, al cui coordinamento la Città metropolitana di Torino ha dato un contributo fondamentale, affiancando l’amministrazione comunale.Venerdì 13 ottobre la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico e alle attività produttive, ha voluto rendersi conto di persona di quanto è stato realizzato, visitando, insieme al Sindaco di Collegno, Francesco Casciano, le aree e i locali riqualificati grazie ai fondi del Bando Periferie.
“La Città metropolitana di Torino si è assunta il ruolo di fare da collettore delle progettualità che il territorio ha espresso, coinvolgendo anche la Regione Piemonte. - sottolinea la Consigliera Sonia Cambursano – Abbiamo messo a disposizione dei territori le professionalità e le risorse di cui dispone il nostro Ente. Oltre a quello dedicato alle periferie, ci sono altri importanti bandi che portano risorse sui territori: sonocollegati al PINQuA-Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare che interessa la conurbazione di Torino, mentre i Progetti Urbani Integratipossono sostenere la rigenerazione urbana, l’housing sociale e la riqualificazione di spazi importanti per la collettività”.
Tragli interventi che sono stati realizzati nel parco Generale Dalla Chiesa a Collegno figurano le aule assegnate alla Facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Torino, ubicate in un edificio dell’ex ospedale psichiatrico che un tempo ospitava laboratori in cui i ricoverati in grado di lavorare imparavano mestieri artigianali come il tessitore, il tipografo o il sarto. Altri interventi realizzati all'interno del parco riguardano un’area fitness nel parco, ma anche la nuova centrale operativa della Polizia Municipale con attrezzature per la sorveglianza di punti particolarmente interessanti per la sicurezza dei cittadini e la sicurezza della circolazione. La videosorveglianza da parte della Polizia Municipale, l’innovazione tecnologica, i servizi logistici e di supporto hanno beneficiato di un contributo di 368.650 euro. Sul territorio comunale sono stati realizzati ulteriori interventi, sia con finalità di riqualificazione di aree verdi occupate e/o abbandonate ai quali è stato assegnato un finanziamento di 350.000 euro, sia di riqualificazione di spazi vandalizzati con interventi di street art per i quali sono stati spesi 100.000 euro. Per il recupero di spazi pubblici abbandonati per superare la dispersione scolastica ubicati all'interno del parco Generale Dalla Chiesa il finanziamento assegnato ammonta a 2.570.000 euro e il costo finale è di 4 milioni e mezzo.

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Da venerdì 8 a domenica 10 settembre torna la rassegna Artigianato Pinerolo, patrocinata come sempre dalla Città metropolitana di Torino. Il tema conduttore dell’edizione 2023 è "Le città invisibili", una scelta che si ispira all’omonima opera di Italo Calvino, nel centenario della nascita dello scrittore: un riferimento scelto per evidenziare che sotto la pelle di ogni città possono nascondersi tante realtà, a volte non percepite da chi le abita. L’inaugurazione programmata nel pomeriggio di venerdì 8 settembre a partire dalle 17è l’occasione per onorare con una targa uno degli ideatori dell’evento, il compianto Ezio Giaj.Numerose le aree espositive e i progetti nelle vie del centro di Pinerolo: ritorna Pinerolo Botteghe Aperte, a cura di Nodo Concept Space e CNA Torino per valorizzare gli artigiani artisti. In piazza Marconi si trovano gli stand dedicati ad enogastronomia e street food, mentre largo Lequio ospita palestre, bici e auto elettriche; in piazza Cavour gli artigiani di servizio e le piccole imprese con accessori per la casa, arredamento, sicurezza, scuole di lingue, cura della persona, a cura della Proloco Pinerolo.
Piazza San Donato è lo spazio dedicato alle aziende artigiane che fanno della creatività il loro punto di forza, con prodotti realizzati a mano, oggetti di arredamento, profumi e spezie, fiori e prodotti della natura.
Nelle vie del centro storico sono presenti gli espositori di “Mani Creative”, a cura di Opificio 121, mentre via Principi d’Acaja ospita i produttori agricoli del territorio e nelle Terrazze Acaja l’iniziativa "Calici in terrazza" offre l’occasione di degustare una selezione di vini, a cura del Consorzio di Tutela e Valorizzazione della DOC Pinerolese, della Strada Reale dei Vini Torinesi, dell’Enoteca Regionale dei Vini della provincia di Torino e della Fondazione Malva Arnaldi.
Per quanto riguarda le mostre, da segnalare, nell’ambito della biennale “Scultura Diffusa”, l’esposizione dell’artista torinese Paolo Grassino. Per cinque mesi Scultura Diffusa animerà gli spazi pubblici cittadini e sull’esempio delle Expo internazionali.
La Cavallerizza Caprilli, luogo simbolo della città, è il palcoscenico principale del percorso artistico. Prosegue invece nella Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone la mostra dedicata all’artista russo-ucraino Serghej Potapenko, promossa dal Comune di Pinerolo e organizzata da En Plein Air Arte Contemporanea, con il contributo della Fondazione Poet del Ponte. A Palazzo Vittone è invece sarà allestita la mostra fotografica “Mani... da lavoro, antichi mestieri. Il Carbonaio e il Maniscalco”, a cura del Consorzio Vittone. La chiesa di Sant’Agostino ospita la mostra fotografica “Alla ricerca dei luoghi perduti”, promossa dall’associazione Atlante. Infine il Circolo Sociale di Pinerolo ospita la mostra “Il centro storico di Pinerolo negli acquerelli di Giovanni Carena”, a cura di Italia Nostra, del Comitato Centro Storico Vivibile e della galleria “Il Portico”.
I dettagli sulla manifestazione e sul programma sono consultabili nel sito Internet www.artigianatopinerolo.it

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Dall’inizio della settimana cinque rifugi dei territori dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone e dell’Unione Montana Alpi Graie usufruiscono di connessioni veloci ad Internet, grazie ad un contributo di 41.000 euro della Città metropolitana di Torino, che rientra in un più complessivo progetto per la riduzione del digital divide. Beneficiano della connessione a banda larga il rifugio Paolo Daviso di Groscavallo a quota 2.280 metri, il “Bartolomeo Gastaldi” di Balme a 2659 metri, il “Luigi Cibrario” di Usseglio a quota 2616, il rifugio Ernesto Tazzetti di Usseglio a 2642 metri e il “Vulpot” che sorge ai 1805 metri del Lago di Malciaussia.La connessione è stata resa possibile dalla riattivazione della dorsale in fibra ottica lungo la tratta ferroviaria Torino-Ceres, di proprietà dell’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, per un costo complessivo di poco superiore a 50.000 euro, di cui appunto 41.000 a carico della Città metropolitana e per la restante parte dell’Unione Montana. Della riattivazione della dorsale si è occupato il Consorzio TOP-IX, che annovera tra i suoi soci la Città metropolitana di Torino. TOP-IX, costituito nel 2002 senza fini di lucro con lo scopo di creare e gestire un Internet Exchange per lo scambio del traffico nell'area del Nord Ovest, ha anche svolto un ruolo di affiancamento nella ricerca dell'operatore a cui affidare il servizio di cui fruiscono i cinque rifugi. “Da anni il nostro Ente lavora per la riduzione del digital divide. - sottolinea la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive e al turismo - Fra i principali interventi realizzati da ricordare il progetto banda larga Patti Territoriali, finanziato attraverso la rimodulazione delle risorse del Patti Territoriali del Canavese, del Pinerolese, del Sangone e della Stura; ma anche il recente intervento per servire con le indispensabili connessioni veloci la zona industriale di Riva presso Chieri. Nell’ambito del percorso partecipativo per l’elaborazione del Piano strategico metropolitano abbiamo promosso una ricognizione in tutti i Comuni del territorio, raccogliendo segnalazioni puntuali di aree non coperte dal servizio Internet a banda larga. Ci sono state segnalate anche esigenze e criticità nell’erogazione dei servizi di connessione, in particolare rispetto ai presìdi territoriali come Municipi, scuole, strutture sanitarie e alle attività produttive”.
La Consigliera Cambursano sottolinea inoltre che “nelle zone montane a forte frequentazione turistica la connessione veloce è fondamentale sia per gli imprenditori locali che per gli utenti, perché la banda larga agevola il rapporto con la clientela ma assicura anche l’efficienza e la tempestività dei servizi sanitari e delle operazioni di soccorso in quota”.
Per questo è stato condotto uno studio di fattibilità, in collaborazione con il CSI Piemonte, grazie al quale è stata stilata una lista degli interventi. Nel 2021 è stato stanziato un primo contributo di 500.000 euro, a cui ne è seguito un secondo per 200.000 euro nel 2022, per l’erogazione di contributi in conto capitale ai Comuni per un ulteriore potenziamento infrastrutturale del collegamento alla banda larga. Per i prossimi contributi, per i quali la Città metropolitana sta attivando una serie di accordi quadro con i Comuni, verrà mantenuta alta l’attenzione alle zone montane.

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Condividere la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili è una delle frontiere per far fronte in modo più sostenibile ai fabbisogni energetici: in Italia è una modalità che si sta lentamente diffondendo, sia sotto forma di gruppi di autoconsumo (Ac) sul fronte dei privati sia come Comunità energetiche sul fronte delle piccole e medie imprese (Cer).
Dall’ultima relazione trimestrale su “Energia e clima in Italia” del Gse (Gestore servizi energetici), negli ultimi due anni si è assistito ad un aumento dei gruppi di autoconsumo collettivo (Ac) e delle comunità energetiche (Cer) in esercizio. Complessivamente al 31 dicembre 2022 risultavano 46 configurazioni di Ac e 21 di Cer, per un totale di 67 configurazioni. Il Piemonte risulta la seconda regione, dopo il Veneto e a parità con il Trentino, per configurazioni di Ac/Cer autorizzate (11 in totale) a fine 2022.
A partire dalla considerazione che per fronteggiare le spese imposte dalla crisi energetica e per facilitare i processi di transizione energetica, le Cer possono rappresentare una soluzione concreta, che tuttavia deve essere organizzata da una regia coordinata, la Camera di Commercio di Torino con il supporto tecnico-scientifico dell’Energy Center del Politecnico di Torino, della Fondazione Links e del Consorzio Univer, ha presentato CerTo, un progetto finalizzato a definire un modello sperimentale di Cer.
Tra aprile e maggio la Camera di Commercio di Torino ha avviato una prima mappatura di attività economiche, cui hanno risposto 110 imprese del territorio, finalizzata a individuare due cosiddetti Contesti catalizzatori territoriali (Cocat), uno nell’area urbana e l’altro nell’area metropolitana. La scelta è caduta sui territori “Monterosa” e “Canavese”, con una iniziale manifestazione d’interesse, ad oggi, da parte di 12 imprese all’interno della zona urbana e di 6 in quella metropolitana, in corso di ampliamento.
Un processo che ben si concilia con gli interessi della Città metropolitana di Torino, che ha partecipato con la sua consigliera delegata alle attività produttive Sonia Cambursano alla presentazione del progetto lunedì 10 luglio.
“In un territorio come quello della città metropolitana, costellato di tanti comuni piccoli e piccolissimi, quella offerta dalle Cer è un'opportunità imperdibile” ha spiegato la consigliera Cambursano “da una parte perché va nella direzione della transizione energetica ormai non più rimandabile, dall'altra perché è concettualmente solidaristica e contribuisce a contrastare la povertà energetica, costituendosi come fattore sostenibile di sviluppo economico e sociale dei nostri territori. Uno dei due progetti pilota insiste sul comune in cui sono sindaca, Strambino, dove molteplici soggetti stanno manifestando il loro interesse verso il mondo delle comunità energetiche rinnovabili”.
Il progetto CerTo, che coinvolge moltissime realtà e istituzioni territoriali, proseguirà nei prossimi mesi con l’obiettivo di offrire proposte concrete e non limitarsi a studi di fattibilità, come ha spiegato Dario Gallina, presidente della Camera di commercio di Torino: “Ora si tratta di passare da quella fase emergenziale a quella costruttiva, con una gestione condivisa delle necessità che coinvolga tutti i soggetti del territorio, a partire dalle imprese, che possono avere un ruolo non solo nell’acquisto aggregato di energia, ma anche nella sua produzione e offerta, nonché nella sfida della transizione”.
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Servirà una dozzina di aziende con 400 dipendenti la nuova rete di distribuzione della connessione Internet in fibra ottica presentata ufficialmente il 21 giugno nel Municipio di Riva presso Chieri. Alla rete è abbinato un innovativo – e sinora unico in Italia - impianto montato su di un traliccio alto 35 metri e alimentato con celle solari ad idrogeno che consente di diffondere la banda larga alle utenze non servite dalla fibra. L’infrastruttura che agevola l’accesso ad Internet per le aziende dell’area industriale di Riva è stata finanziata dalla Città metropolitana di Torino con un contributo di 38.000 euro nell’ambito del progetto per il superamento del digital divide e realizzata dal Consorzio TOP-IX.Come ha ricordato nel suo intervento la Consigliera metropolitana delegata alle attività produttive e allo sviluppo economico, Sonia Cambursano, la diffusione della banda larga nelle aree interne o marginali che i grandi provider delle connessioni Internet considerano a fallimento di mercato, per la scarsa densità di utenti potenziali, è una delle priorità contemplate nel Piano Strategico della Città metropolitana. Nelle aree produttive così come nei rifugi alpini in cui la fibra non era ancora arrivata o non può arrivare l’intervento della Città metropolitana consente agli operatori economici di rimanere al passo con il mercato. Si pensi solo all’insostituibilità del commercio digitale e dei cloud per l’immagazzinamento di una enorme mole di dati.
Come ha spiegato Andrea Casalegno, Direttore tecnico del Consorzio TOP-IX (l’acronimo sta per Torino Piemonte Internet eXchange), l’intervento in aree non coperte dagli interventi del piano nazionale per la banda larga è un’operazione sartoriale, nel senso che ricuce il tessuto produttivo e consente a tutte le aziende pari accesso al Web e a tutti gli indispensabili servizi che assicura.
“Offrire a tutte le aree del nostro territorio le medesime condizioni di accesso al Web è un’azione che va nella direzione della promozione dello sviluppo economico, una funzione che la legge assegna alle Città metropolitane. - sottolinea la Consigliera Cambursano – Peraltro la definizione di area a fallimento di mercato per un provider di connessione riguarda anche ampi territori rurali e montani in cui sono presenti rilevanti realtà produttive e terziarie, che non possono essere escluse dall’accesso alla banda larga”.
Da parte sua il Sindaco di Riva presso Chieri, Lodovico Gillio, ha espresso soddisfazione per la sinergia tra Comune e Città metropolitana e rilevato che “portare la fibra ottica alle aziende non è un compito istituzionale dell’amministrazione locale, ma lo è facilitare l’operazione, perché le aziende che usufruiranno dell’infrastruttura assicurano molti posti di lavoro ai nostri cittadini”.

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Entra nel vivo InnoSocialMetro, l’iniziativa con cui la Città metropolitana di Torino intende contribuire all'evoluzione del territorio verso un modello economico più giusto, sostenibile e resiliente, proponendo uno strumento di sostegno finanziario per aumentare la capacità delle micro e piccole imprese del territorio di generare, attraverso la propria attività for profit, impatti socialmente desiderabili.La misura è stata presentata nel corso di un incontro che si è svolto nella sede della Città metropolitana e che ha dato avvio alla prima fase, rivolta in particolare a chi vorrà proporsi come soggetto attuatore e accompagnare le imprese nel percorso di sviluppo dei loro progetti.
Il bando e le sue finalità sono stati illustrati dalle consigliere metropolitane delegate alle attività produttive Sonia Cambursano e alle politiche sociali Valentina Cera. Sono quindi intervenuti Matteo Barbero, dirigente del Dipartimento Sviluppo economico della Città metropolitana, Fabrizio Gramaglia, responsabile dell'Area agevolazioni e strumenti finanziari di Finpiemonte spa, Giovanna Pentenero, assessora della Città di Torino al lavoro, attività produttive; Guido Bolatto, segretario generale della Camera di commercio di Torino; Daniela Gregnanin, responsabile della Missione Accelerare l'innovazione-Obiettivo Pianeta della Compagnia di San Paolo.
compito strategico delle Città metropolitane promuovere lo sviluppo dei territori” ha spiegato la consigliera Cambursano “Per questo diamo il via a progetti in linea con gli indirizzi del Piano strategico metropolitano: nel caso di InnoSocialMetro si tratta di incentivare progetti di micro e piccole imprese che abbiamo ricadute positive e misurabili sull’innovazione sociale; per esempio salvaguardia dell'occupazione e in particolare per le fasce più fragili, rigenerazione urbana, sostenibilità ecologica e turismo sostenibile.
Anche la consigliera alle politiche sociali Valentina Cera ha sottolineato l’importanza di dare vita a una contaminazione fra settori -quello dello sviluppo economico e quello dell’innovazione sociale -che spesso sono visti come divergenti: “La società invece è una” ha ribadito la Consigliera “e i due mondi devono fondersi per realizzare una società inclusiva”. Perché la strategia di InnoSocialMetro abbia succcsso, ha aggiunto Cera, è strategico il ruolo di quegli stakeholder che svolgeranno il ruolo di attuatori e affiancheranno le imprese.
Individuati i soggetti attuatori, InnoSocialMetro entrerà nella seconda fase rivolta alle imprese. I beneficiari del sostegno finanziario, saranno piccole e micro imprese in grado di presentare e realizzare un progetto che abbia un impatto sociale definibile e misurabile. La definizione di ciascun progetto di innovazione e la valutazione del relativo impatto sociale, avverranno durante un percorso di accompagnamento, della durata minima di 8 ore, erogato da parte dei soggetti attuatori esperti in servizi consulenziali di accompagnamento. Il pre-progetto così definito verrà analizzato da una Commissione di Valutazione e una volta validato, consentirà all'impresa di accedere alle agevolazioni finanziarie, volte a facilitare lo sviluppo e l'attuazione del progetto.
Per saperne di più:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/attivita-produttive/competitivita-innovazione/innometro/innosocialmetro
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Si parlerà di InnoSocialMetro, un’iniziativa della Città metropolitana di Torino e di Finpiemonte per supportare la capacità delle micro e piccole imprese di generare impatti socialmente desiderabili sulla comunità e sul territorio, nell’incontro in programma mercoledì 14 giugno alle 15 nella sala al 15° piano di corso Inghilterra 7. InnoSocialMetro nasce per facilitare le connessioni tra le PMI e l’ecosistema dell’innovazione sociale e si articola in due fasi, la prima delle quali è rivolta ai soggetti che accompagneranno le imprese nei percorsi di innovazione sociale. L’incontro del 14 giugno aprirà la prima fase e, insieme ad alcuni tra i soggetti promotori della piattaforma Torino Social Impact, servirà a presentare l’iniziativa e incontrare gli stakeholder interessati a realizzare i percorsi di accompagnamento.I lavori saranno introdotti dalla Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica. A presentare il bando per la partecipazione e la prima fase del progetto saranno Matteo Barbero, dirigente del Dipartimento Sviluppo economico della Città metropolitana, e Fabrizio Gramaglia, responsabile dell’Area agevolazioni e strumenti finanziari di Finpiemonte spa. A seguire, gli interventi di: Giovanna Pentenero, Assessora della Città di Torino al lavoro, attività produttive, Polizia municipale e politiche per la sicurezza, sistemi informativi, Area metropolitana, coordinamento delle politiche per la multiculturalità; Guido Bolatto, segretario generale della Camera di commercio, industria artigianato ed agricoltura di Torino; Daniela Gregnanin, responsabile della Missione Accelerare l’innovazione-Obiettivo Pianeta della Compagnia di San Paolo. A tirare le conclusioni del confronto sarà la Consigliera metropolitana Valentina Cera, delegata alle politiche giovanili, sociali e di parità, alla tutela e promozione delle lingue madri e alla biblioteca storica.
Le adesioni all’incontro si raccolgono sulla piattaforma https://shorturl.at/ptG48 e per informazioni si può scrivere al Dipartimento Sviluppo economico della Città metropolitana di Torino all’indirizzo sviluppo@cittametropolitana.torino.it, oppure chiamare il numero telefonico 011-861735.

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Mercoledì 7 giugno dalle 10 alle 13 la Città metropolitana di Torino presenterà nella Sala riunioni al 15° piano della sede di Corso Inghilterra 7 il Fondo tematico Bei.
La Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), riconoscendo l’importanza della rigenerazione urbana nel contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) hanno deciso di istituire un fondo tematico destinato a rafforzare gli interventi previsti nell’ambito dei Piani urbani integrati delle Città metropolitane previsti dal Pnrr.
Il Fondo intende fornire i finanziamenti necessari – sotto forma di prestiti, equity e quasi-equity – ai promotori privati e ai partenariati pubblico-privati per sviluppare investimenti sinergici ai Piani urbani integrati delle Città metropolitane nei settori relativi a: recupero ambientale e rivitalizzazione urbana, sociale ed economica; clima e transizione verde; coesione ed inclusione sociale.
Il Fondo dispone di € 272.000.000 ed è già operativo.
La Bei e i suoi due intermediari finanziari in Italia, insieme alla Città metropolitana di Torino, incontreranno i potenziali promotori per illustrare le modalità di accesso al fondo.
PROGRAMMA
Saluto di benvenuto Sonia Cambursano,consigliera delegata Sviluppo economico, Città metropolitana
Presentazione dei Piani urbani integrati della Città metropolitana di Torino Matteo Barbero dirigente Dipartimento Sviluppo economico, Città metropolitana
Banca europea per gli investimenti. Intervento introduttivo Fabio Piazza, Fund & Structuring Officer – Ops – Operations Directorate, Adriatic Sea, Financial Instruments
Interventi di
- Alberto Maria Barberis NEWCO, Fondo Tematico Piani Urbani Integrati S.r.l., Gruppo Intesa Sanpaolo/Equiter S.p.A
- Loreto CiprianiSinloce Sara Paganin Finint SGR
Dibattito e chiusura dei lavori
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Mercoledì 7 giugno 2023 dalle 10 alle 13 la Città metropolitana di Torino presenterà nella Sala riunioni al 15° piano della sede di Corso Inghilterra (Torino) il Fondo tematico Bei.
La Banca europea per gli investimenti (Bei) e il Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), riconoscendo l’importanza della rigenerazione urbana nel contesto del Piano nazionale di ripresa e resilienza, hanno deciso di istituire un Fondo tematico Piani urbani integrati, destinato a rafforzare gli interventi previsti nell’ambito dei Piani urbani integrati delle Città metropolitane previsti dal Pnrr.
Il Fondo intende fornire i finanziamenti necessari – sotto forma di prestiti, equity e quasi-equity – ai promotori privati e ai partenariati pubblico-privati per sviluppare investimenti sinergici ai Piani urbani integrati delle Città metropolitane nei settori relativi al recupero ambientale e rivitalizzazione urbana, sociale ed economica; clima e transizione verde; coesione ed inclusione sociale.
Il Fondo dispone di € 272.000.000 ed è ora operativo.
La BEI e i suoi due intermediari finanziari in Italia, insieme alla Città metropolitana di Torino, incontreranno i potenziali promotori per illustrare le modalità di accesso al Fondo.
Programma
Saluto di benvenuto Sonia Cambursano,consigliera delegata Sviluppo economico della Città metropolitana di Torino
Presentazione dei Piani urbani integrati della Città metropolitana di Torino Matteo Barbero dirigente Dipartimento Sviluppo economico della Città metropolitana di Torino
Banca europea per gli investimenti (Bei) Intervento introduttivo Fabio Piazza, Fund & Structuring Officer – Ops – Operations Directorate, Adriatic Sea, Financial Instruments
Interventi di
Alberto Maria Barberis NEWCO, Fondo Tematico Piani Urbani Integrati S.r.l., Gruppo Intesa Sanpaolo/Equiter S.p.A
Loreto Cipriani Sinloc e Sara Paganin Finint SGR
Dibattito e chiusura dei lavori
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A partire dal 2017 a Venaria Reale, grazie al bando del Governo per la riqualificazione e la sicurezza delle periferie, sono stati avviati 7 importanti interventi, nell’ambito di un’operazione in cui la Città metropolitana di Torino ha giocato un ruolo importante.
Gli interventi, presentati il 9 febbraio nella sala del Consiglio comunale venariese, hanno comportato un investimento di 12 milioni di euro e hanno riguardato: la riqualificazione delle aree mercatali e della viabilità di collegamento con i quartieri, la manutenzione straordinaria di scuole e altri edifici comunali, la realizzazione di nuovi varchi elettronici per l’accesso al centro storico, l’housing sociale “Cà Buozzi”, la valorizzazione del sistema di accessibilità e delle connessioni e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica.
Gli interventi a Venaria sono parte integrante del più complessivo progetto ToP Metro della Città metropolitana, che è partito nel 2016 e ha consentito di portare sul territorio oltre settanta interventi, volti al miglioramento della coesione sociale, alla rivitalizzazione e alla crescita economica diffusa nelle periferie. ToP Metro si inserisce all'interno della visione di sviluppo delineata dagli assi direttori del Piano Strategico Metropolitano, il cui obiettivo generale è quello di una Città della Qualità. Il progetto riguarda i Comuni di Beinasco, Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Rivoli, Settimo Torinese, San Mauro Torinese e Venaria Reale.
Si articola nelle 5 tipologie di azione previste dal Bando Periferie: miglioramento della qualità e del decoro urbano; manutenzione, riuso, rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie esistenti per finalità di interesse pubblico; accrescimento della sicurezza territoriale e capacità di resilienza urbana; potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana. ToP Metro ha previsto sia il recupero fisico di luoghi e manufatti periferici collocati nelle aree di cerniera tra Torino e nelle aree conurbate limitrofe, sia l’intervento sul capitale umano, sociale e relazionale, per innescare processi di rivitalizzazione della sfera pubblica e di quella privata. Il contributo di circa 40 milioni di euro dal Governo è stato in grado di attivare un investimento totale di 113 milioni di euro, reso possibile da un cofinanziamento privato di circa 34 milioni e dal cofinanziamento dei Comuni attuatori. Fanno parte del progetto anche due interventi della Città metropolitana e il progetto “Corona verde” della Regione Piemonte.
Rossana Schillaci, Consigliera comunale venariese e Consigliera metropolitana, sottolinea che “con il progetto ToP Metro la Città metropolitana di Torino ha avviato un importante processo di sviluppo territoriale e riqualificazione urbana di ampie porzioni su 11 Comuni medio grandi della prima cintura torinese, che necessitavano di interventi in termini di sicurezza, riqualificazione urbana, innovazione e sostegno all'impresa e inclusione sociale”.
Per il Sindaco di Venaria e Consigliere metropolitano Fabio Giulivi, “ToP Metro è una nuova occasione di rilancio per Comuni sì periferici, ma solo dal punto di vista geografico e non sociologico, con il chiaro obiettivo di accrescere la forza attrattiva delle città. Il tutto in un contesto in cui il centro è l’uomo, che grazie alle opere pubbliche può puntare ad una più elevata coesione sociale in un ambiente ecosostenibile, con una mobilità condivisa e green, atta ad avvicinare i territori, oltre che dal punto di vista economico e produttivo, anche dal punto di vista culturale. La Città metropolitana ci sta aiutando molto anche per grandi opere come il nuovo ponte sul Ceronda e la messa in sicurezza della Strada Provinciale 1 delle Valli di Lanzo”.
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