Ambiente
Il progetto transfrontaliero Alcotra A.P.P.VER., Apprendere per Produrre Verde, che vede capofila la Città metropolitana di Torino è giunto al termine. Le conclusioni si terranno durante un evento on line mercoledi 16 dicembre dalle 15,30 alle 17,30 dal titolo “A.P.P.VER: da progetto a sistema territoriale. Governance e comunità di pratica migliorando la qualificazione professionale per la green economy”. Il lavoro durato tre anni ha consentito al progetto di diventare uno degli assi di lavoro nel percorso di costruzione dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Torino e del suo territorio.I parters di progetto sono la Città di Pinerolo, il Consorzio per la Formazione, l’Innovazione e la Qualità – CFIQ e il GIP FIPAN Académie de Nice, mente il soggetto attuatore è Ires Piemonte.
A.P.P. VER., ricordiamo, ha ottenuto il sostegno finanziario dell'Unione Europea, per promuovere l'avvicinamento tra la domanda e l'offerta formativa della green economy, nella prospettiva di produrre nuovo lavoro, innovare quello tradizionale e creare nuove collaborazioni e relazioni sul territorio. Ha coinvolto soggetti istituzionali, di governo, della ricerca, scolastici e della formazione professionale, economici e dell'associazionismo, per realizzare cambiamenti culturali, di conoscenza e competenza per lo sviluppo sostenibile del territorio transfrontaliero (Agenda 2030).
L'obiettivo generale è quello di connettere il sistema produttivo green, pubblico e privato e il mondo della scuola e della formazione professionale per realizzare un "modello" di sviluppo del territorio fondato su criteri di sostenibilità, da proporre sul territorio regionale. Sono state poste le basi per un cambiamento sostanziale della scuola, della formazione professionale e del sistema territoriale nel suo complesso, con una sperimentazione pilota nei settori agricolo/forestale, manifatturiero, dell'energia e dei servizi ambientali, commerciale, di ristorazione, alberghiero, culturale, delle istituzioni pubbliche di governo e governance, di quelle scolastiche, della formazione, della ricerca e delle attività professionali nell'ambito dell'edilizia, urbanistica, design e gestione del territorio.
Ora è tempo di avviare il dialogo tra gli attori per implementare in chiave strategica una comunità di pratica territoriale per promuovere e sostenere nuovi apprendimenti orientati alla green economy e dunque ad uno sviluppo sostenibile e il progettoin questione dimostra oggi che un cambiamento è possibile a determinate condizioni e con l’uso di strumenti di conoscenza e dialogo condivisi.
Il programma del 16 dicembre. Dopo i saluti istituzionali di Barbara Azzarà, Consigliera di Città metropolitana di Torino delegata all’ambiente, istruzione e politiche giovanili, si parlerà di educazione e formazione nelle strategie per lo sviluppo sostenibile nazionale, regionale e metropolitano, della centralità dei “vettori di sostenibilità” nella Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile con Mara Cossu del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Sarà poi la volta di Jacopo Chiara della Regione Piemonte sul Protocollo “La regione Piemonte per la green education” come strumento di Strategia Regionale per lo sviluppo sostenibile e di Valeria Veglia che a nome della Città metropolitana interverrà su “Il passaggio da A.P.P.VER. all’Agenda per lo sviluppo sostenibile”.
“Una prospettiva di lavoro territoriale che promuova cultura e competenze per la green economy e lo sviluppo sostenibile” a cura di Claudia Galetto di IRES Piemonte. Seguirà la sessione dedicata alla “costruzione della comunità di pratica territoriale per l’educazione e formazione alla green economy e allo sviluppo sostenibile” che vedrà come moderatore Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente e coordinamento Forum Disuguaglianze e Diversità. Interverranno infine i rappresentanti di istituzioni pubbliche e private, enti di ricerca, associazioni di categoria, scuole e formazione professionale, associazioni, aziende e professionisti.
Approfondimenti alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/green-economy-education/app-ver/app-ver/
Per richiedere informazioni: appver@cittametropolitana.torino.it
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Con il progetto “Economia circolare: nuovi strumenti per i cittadini” la Città Metropolitana di Torino si è aggiudicata il premio Cresco Award Città sostenibili 2020 nella categoria “Ecositemi circolari”. Il progetto riguarda la realizzazione di una PWA (Progressive Web App) che, presumibilmente entro fine anno, andrà a sostituire la vecchia BeatApp nelle pagine del sito Internet di Beata la differenziata, www.beataladifferenziata.it accessibile anche da www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/rifiuti/beata-la-differenziataIl “Cresco Award Città Sostenibili”, promosso dalla Fondazione Sodalitas in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Europea e del Ministero dell’Ambiente, intende premiare e mettere in risalto l’impegno degli Enti locali italiani per lo sviluppo sostenibile dei territori.
La cerimonia di premiazione si è tenuta nel pomeriggio di ieri, giovedi 19 novembre, in modalità on line in occasione dell’Assemblea Nazionale dell’ANCI. Per la Città Metropolitana di Torino è stata la Consigliera con delega all’Ambiente Barbara Azzarà a ritirare il premio offerto dalla DNV-GL, impresa partner di Cresco Award.
Il progetto premiato consiste nella realizzazione e rilascio di una PWA (Progressive Web App), dedicata alla corretta gestione dei rifiuti, a partire dalla prevenzione e via via fino alla raccolta differenziata. La PWA, realizzata in stretta collaborazione con i soggetti gestori dei rifiuti del nostro territorio, si distingue da una normale App per una serie di caratteristiche tecniche e funzionali che la rendono più agevole da gestire e da consultare.
Oltre alle sezioni già presenti nella precedente App, realizzata nell’ormai lontano 2012, la PWA conterrà tutta una serie di dati tarati sulle singole realtà territoriali, dai giorni di raccolta dei rifiuti alle “news” specifiche del singolo Consorzio. Inoltre grande è stato dato grande spazio alle sezioni informative e di sensibilizzazione di tutti gli utenti (domestici e non) per condurli sempre più verso comportamenti virtuosi di riduzione dei rifiuti, argomento particolarmente attuale anche in vista della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti che si svolgerà in tutta Europa da sabato 21 a domenica 29 novembre.
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La Città metropolitana di Torino ha convocato online per venerdì 27 novembre nel pomeriggio il tavolo sulla qualità dell'aria: la necessità del confronto è emersa da parte di più Comuni interessati dai blocchi auto per lo smog e la consigliera metropolitana delegata all'ambiente Barbara Azzarà ha già inviato la conovocazione formale.
Al tavolo parteciperà anche l'assessore regionale all'ambiente Matteo Marnati: "la sua presenza era indispensabile - commenta Azzarà - e sono soddisfatta che si sia compresa da parte di tutti la necessità di non rinunciare al confronto con i Comuni".
Hanno già ricevuto la convocazione per le ore 16 di venerdì 27 i sindaci e gli assessori ai trasporti dei Comuni di Beinasco, Borgaro Torinese, Cambiano, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, La Loggia, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Santena, Settimo Torinese, Torino, Trofarello, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano.
Oltre all'assessore regionale Marnati, ci sarà anche il direttore di Arpa Piemonte Robotto.
L'ordine del giorno del tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria prevede una valutazione delle attuali limitazioni alla circolazione a seguito dei recenti provvedimenti per il contenimento dell'emergenza sanitaria Covid-19.
Non viene dimenticato il tema collegato ai veicoli di interesse storico e collezionistico e si farà il punto anche sulla recente sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea all’Italia per aver superato i valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017.
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Da domani, martedi 17 novembre, scatta il semaforo arancione che limiterà la circolazione dei veicoli diesel fino all’euro 5 e i benzina fino all’euro 1 nei comuni di Torino, Beinasco, Borgaro Torinese, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Venaria Reale, Volpiano. Il blocco sarà in vigore dalle ore 8 alle 19, mentre per i veicoli adibiti al trasporto delle merci (parliamo in questo caso della categoria fino a euro 4) gli orari saranno i seguenti: dalle 8 alle 19, mentre il sabato ed i giorni festivi dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19.I blocchi sono conseguenti dell’accensione del livello di allerta arancione, causato dal peggioramento delle condizioni della qualità dell’aria. Ma attenzione: le ordinanze di limitazione del traffico veicolare prevedono una serie di esenzioni tali da garantire la mobilità al personale sanitario e dell’assistenza che è impegnato nella gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID 19. Quindi medici, infermieri, operatori socio-sanitari, operatori assistenziali (compresi i volontari che operano per enti o associazioni che erogano servizi di assistenza), ma anche i pazienti e i loro accompagnatori che si recano presso strutture sanitarie per terapie, interventi o esami diagnostici, sono esentatati dalle limitazioni della circolazione negli spostamenti necessari alla loro attività. Compresi in questa lista anche tutti i mezzi dei servizi di soccorso e i veicoli utilizzati per il rifornimento di medicinali e per il trasporto di pasti.
Sono infine esentati i veicoli di incaricati dei servizi di pompe funebri e quelli utilizzati per il trasporto di persone che partecipano a cerimonie funebri.
“Raccomandiamo – ricorda la consigliera all’Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà - di limitare gli spostamenti a quelli assolutamente necessari e ricordiamo il divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (quando disponibile un impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 4 stelle”.
Tutti i dettagli sulla disciplina dei blocchi del traffico, orari, esenzioni e mappa dei comuni, sono alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/qualita-aria/blocchi-traffico
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Appena archiviata la fase di completamento del Contratto di fiume bacino del Pellice, si ritorna a parlare del torrente della val Pellice grazie all’approvazione del progetto “Riconnessione e riqualificazione di risorgive afferenti al torrente Pellice”.
La Regione Piemonte ha infatti approvato il 4 novembre scorso la graduatoria del bando per gli interventi di riqualificazione dei corpi idrici piemontesi e la domanda di finanziamento, presentata dalla Città metropolitana di Torino con i comuni di Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice, con il citato progetto dal titolo "Riconnessione e riqualificazione di risorgive afferenti al Torrente Pellice", è stata approvata classificandosi prima con il punteggio più alto.
Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Associazione per la Tutela degli Ambienti Acquatici e dell'Ittiofauna (ATAAI) di Luserna S. Giovanni, nata nell’ambito del Contratto di Fiume del Torrente Pellice, un progetto attuativo di alcune delle azioni previste dal Piano d’Azione del Contratto stesso.
La Città metropolitana, che avrà il ruolo di Ente attuatore del progetto e curerà la progettazione esecutiva, ha partecipato al bando di candidatura con il suo Gruppo Natura riferito alle seguenti direzioni: Azioni Integrate con gli Enti Locali, FS Tutela della Fauna e della Flora, Risorse Idriche e Tutela dell'Atmosfera e Sistemi Naturali.
Sarà possibile seguire tutti gli aggiornamenti sull'attuazione del progetto attraverso la pagina dedicata al Contratto di Fiume
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/progetti-ris-idriche/contratti/pellice
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Si è conclusa in questi giorni la fase di raccolta delle firme da parte dei sottoscrittori del Contratto di Fiume del bacino Torrente Pellice, importante traguardo che segna l’inizio della fase di attuazione del Piano d’Azione condiviso con il territorio. Non sono previsti momenti ufficiali attraverso eventi pubblici a causa dell’emergenza Covid 19, i soggetti interessati per rispettare i tempi hanno optato per la firma digitale.I sottoscrittori del Contratto, oltre alla Città metropolitana di Torino sono: Regione Piemonte, Unione Montana del Pinerolese, i comuni di Bobbio Pellice, Bricherasio, Campiglione Fenile, Cavour, Garzigliana, Luserna S. Giovanni, Lusernetta, Osasco, Pancalieri, San Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Villar Pellice, Villafranca Piemonte, Vigone. E ancora SMAT, Provincia CIA Agricoltori delle Alpi, Coldiretti Torino, Confagricoltura Torino, Politecnico di Torino, Studio Rosso Ingegneri Associati s.r.l. e ATAAI – Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna.
Si tratta del quarto Contratto sottoscritto sul territorio della Città metropolitana dopo quelli del Sangone, dei Laghi di Avigliana e del Lago di Viverone (che vede quale capofila la Provincia di Biella).
Il territorio del bacino del Torrente Pellice, ricordiamo, è stato oggetto negli ultimi anni di studi condotti nell'ambito del Programma di Cooperazione territoriale ALCOTRA 2007-2013, (“Pellidrac – Pellice e Drac si parlano: histoire d’eau” e “TT:CoCo ; Torrenti Transfrontalieri: Conoscenza e Comunicazione”) che hanno analizzato gli aspetti legati al rischio idrogeologico, così drammaticamente attuale in queste settimane, e alla riqualificazione fluviale evidenziando la stretta connessione fra le due tematiche, e promosso la collaborazione e lo scambio di conoscenze fra gli attori territoriali. Proprio in queste occasioni era emersa l'esigenza di ottimizzare le risorse finanziarie e gli interventi volti alla riqualificazione del bacino fluviale e alla gestione integrata delle risorse idriche.
Il Contratto di Fiume è stato così individuato come lo strumento più idoneo per il raggiungimento di questi obiettivi: le esperienze già condotte dalla Città metropolitana in altri bacini hanno dimostrato la sua validità per il coinvolgimento dei portatori di interesse e per il coordinamento delle azioni ritenute prioritarie sul territorio per la sua riqualificazione.
Le prime azioni del percorso che ha portato al Contratto sono state dedicate alla condivisione delle informazioni sul progetto TT:CoCo e alla diffusione della cultura dell'acqua e del territorio, che hanno coinvolto da un lato le scuole primarie, per un totale di 320 allievi coinvolti tra classi elementari dei comuni di Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice e classi medie dei comuni di Cavour e di Torre Pellice, e dall'altro il Liceo Artistico "M. Buniva" di Pinerolo i cui studenti hanno partecipato al Concorso di Idee per l'elaborazione del Logo del Contratto.
E' stato inoltre richiesto dal territorio di individuare modalità di informazione e divulgazione innovative ed efficaci sui temi del rischio idrogeologico e della riqualificazione fluviale, come già accennato tematiche fra loro strettamente correlate.
Sono stati inoltre condotti diversi momenti di confronto con i portatori di interesse pubblici e privati, così come previsto dalle Linee Guida Regionali sui Contratti di Fiume, a partire dal 1° tavolo di progettazione partecipata del Contratto di Fiume del 17 aprile 2014. L’ultimo incontro pubblico risale al 4 luglio del 2019 in occasione dell’Assemblea di Bacino annuale, preceduta da una riunione della Cabina di Regia, finalizzato alla diffusione delle informazioni sulla riattivazione dei lavori del Contratto per il completamento del percorso verso la sottoscrizione, le iniziative legate al territorio del bacino del Pellice fino alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica. L’esito positivo di quest’ultima, con espressione del parere motivato da parte della Regione Piemonte, ha consentito di procedere alla firma.
“Con la firma dell’intero contratto – ha sostenuto l’assessore all’Ambiente della Regione Piemonte Matteo Marnati - si completa la fase operativa del progetto e si avvia dunque a definizione un piano che comprende azioni e impegni da parte di tutti i sottoscrittori per il raggiungimento degli obiettivi prefissati, tra cui la riduzione dei rischi idraulici e la riqualificazione fluviale. Il raggiungimento degli obiettivi, in difesa del territorio che, alla luce degli evidenti cambiamenti climatici che portano ad eventi eccezionali, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti, appare oggi più che mai importante. I nostri corsi d’acqua hanno bisogno di misure strutturali pianificate, concordate e corali, e non di interventi emergenziali e il “contratto di fiume” è lo strumento che permetterà il raggiungimento di questi obiettivi”.
"Con il completamento della raccolta delle firme ha commentato la Consiglera delegata all'Ambiente della Città metropolitana di Torino, Barbara Azzarà - siamo giunti al traguardo della sottoscrizione, un tassello indispensabile per completare la fase operativa del Contratto. Ringrazio tutti i partecipanti del protocollo per l'impegno profuso, solo attraverso un lavoro comune si può creare un sistema in grado di creare sinergia sul territorio per contrastare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, i danni causati dalla recente alluvione che ha investito la nostra regione sono sotto gli occhi di tutti".
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L'associazione Camminare Lentamente propone con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino e in collaborazione con numerosi enti ed associazioni, una serie iniziative nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, in programma da mercoledì 16 a martedì 22 settembre per sensibilizzare i cittadini di oggi e di domani alla lentezza, a una vita in armonia con la natura e alla conoscenza e al rispetto del territorio che li circonda. Il tema dell'edizione 2020 della Settimana è "Emissioni zero, mobilità per tutti" e riflette l'ambizioso obiettivo di un continente che punta a diventare "carbon neutral" entro il 2050, così come dichiarato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, alla presentazione del Green Deal europeo.Si comincia giovedì 17 settembre alle 20,45 con la proiezione del documentario "A dorso di mulo", realizzato e finanziato nell'ambito del progetto europeo Alcotra CClimaTT (Cambiamenti climatici nel territorio transfrontalieri). Il filmato è curato dalla videomaker Elena Gagliano, che ha sviluppato un'idea di Paolo e Marco Giraudo, gestori del rifugio Morelli Buzzi in valle Gesso. Le immagini documentano l'esperimento pilota condotto nell'estate 2019, quando i trasporti di materiali e rifornimenti a rifugio sono stati effettuati con i muli, in alternativa al più inquinante e impattante elicottero. Introduce e modera Davide Demichelis, giornalista, regista e autore televisivo per programmi come "Radici", "Il Pianeta delle Meraviglie", "Geo & Geo", "Alle falde del Kilimangiaro" e "Trebisonda". La serata è organizzata in collaborazione con la sezione del CAI di Chieri, il cinema Splendor, l'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime e Muoviti Chieri.
Venerdì 18 settembre alle 17 al parco Turriglie è in programma la passeggiata "Da Turriglie a Pavassano", che propone un itinerario di 2 Km su strade asfaltate e sterrate, adatto anche ai passeggini, alla scoperta di ville e cascine della collina chierese. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con il Nido Cucciolo, l'associazione Parco Turriglie e il Bed & Breakfest Cascina Pavassano.
La passeggiata di sabato 19 settembre alle 14,30 con partenza dalla parrocchia di San Giacomo in strada Padana Inferiore 21 si intitola "Puliamo il Mondo" e si svolge si di un anello di 7 km, facile e adatto a tutti, con lo scopo di ripulire dai rifiuti abbandonati strade, piste ciclabili e sentieri. Collaborano all'iniziativa Legambiente e la parrocchia di San Giacomo Apostolo. Alle 18 in Municipio a Chieri inizia invece lo spettacolo itinerante "Il Campione e la zanzara", ideato da Faber Teater e Mario Chiapuzzo. Il plotone di ciclisti protagonisti della performance segue lo scorrere del tempo e la storia dell'Airone Fausto Coppi e di Anofele, la zanzara africana che lo punse. Le Maschere sono come guide del tempo e narrano la storia di un uomo che diventa mano a mano universale, eroica, epica, ironicamente pungente. Lo spettacolo è proposto in collaborazione con Fiab Muoviti Chieri e con il Museo dei Campionissimi di Novi Ligure.
La partecipazione alle iniziative è gratuita, ma per attenersi alle regole anti Covid-19 è obbligatoria la prenotazione via mail almeno 24 ore prima degli eventi all'indirizzo camminarelentamente2@gmail.com
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet www.camminarelentamente.it

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Il Tavolo di coordinamento metropolitano sulla qualità dell’aria è stato convocato dalla consigliera con delega all’Ambiente della Città metropolitana Barbara Azzarà per giovedi 10 settembre alle ore 17,30. Alla seduta interverranno i sindaci e gli assessori dei comuni di Alpignano, Beinasco, Borgaro Torinese, Carmagnola, Caselle Torinese, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro Torinese, Settimo Torinese, Torino, Venaria Reale, Vinovo, Volpiano, oltre ai rappresentanti di Regione, Arpa Piemonte, Anci e Agenzia per la Mobilità piemontese.Al centro dei lavori del Tavolo la rivalutazione della progressiva applicazione delle limitazioni definite nel Protocollo Padano che prevedono il blocco dei veicoli diesel Euro 4 a partire dal 1 ottobre 2020.
“Le ordinanze attualmente in vigore nei comuni della città metropolitana – spiega la consiglgiera Azzarà nella lettera di convocazione - contengono già questa misura che entrerà automaticamente in vigore fra pochi giorni. Ritengo importante, in previsione delle prossime comunicazioni da parte della Regione Piemonte, avviare un confronto per definire una strategia a livello metropolitano. Ricordo inoltre che lo scorso inverno è stato presentato un ricorso al T.A.R. avverso i nostri provvedimenti, a seguito dell’introduzione di alcune deroghe che a detta del ricorrente limitavano l’effetto delle misure di risanamento, occorre pertanto valutare con estrema attenzione modifiche che possano avere effetti sulla traiettoria di miglioramento pianificata”.
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Si è concluso positivamente l'iter per la Valutazione Ambientale Strategica del Contratto di Fiume del bacino Torrente Pellice. Un passaggio indispensabile per poter avviare la fase di sottoscrizione del Contratto di Fiume, il quarto nel nostro territorio dopo i Contratti del Sangone e dei laghi di Avigliana e Viverone.Ora la parola, o meglio la firma, passa ai sottoscrittori. Non vi saranno momenti ufficiali con un evento pubblico aperto e in attesa di una riprogrammazione dell'Assemblea di Bacini del Pellice, rinviata a data da destinarsi a causa dell'emergenza Covid 19, i soggetti interessati hanno concordato di procedere attraverso la firma digitale, il Contratto di Fiume verrà siglato da remoto e i comuni aderenti hanno già provveduto ad approvare il testo.
Dunque, per non far ulteriormente attendere il territorio del Pellice si sta procedendo con la firma del documento con l'invio del documento a tutti i soggetti pubblici e privati, un'operazione che si concluderà nelle prossime settimane.
Questi i sottoscrittori del Contatto, oltre naturalmente alla Città metropolitana di Torino: Regione Piemonte, Unione Montana del Pinerolese, i comuni di Bobbio Pellice, Bricherasio, Campiglione Fenile, Cavour, Garzigliana, Luserna S. Giovanni, Lusernetta, Osasco, Pancalieri, San Secondo di Pinerolo, Torre Pellice, Villar Pellice, Villafranca Piemonte, Vigone. E ancora SMAT, Provincia CIA Agricoltori delle Alpi, Coldiretti Torino, Confagricoltura Torino, Politecnico di Torino e ATAAI – Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna.
Il territorio del bacino del Torrente Pellice è stato oggetto negli ultimi anni di studi condotti nell'ambito della Programma di Cooperazione territoriale ALCOTRA 2007-2013, finalizzati all'analisi dell'assetto idrogeologico e dello stato ambientale.
In particolare il progetto europeo "Pellidrac - Pellice e Drac si parlano: Histoire d'Eau", condotto in partenariato con il Politecnico di Torino e il Conseil Général Hautes Alpes, aveva analizzato temi relativi allo studio e alla gestione del tratto montano del Pellice dal punto di vista idraulico, geologico e naturalistico e aveva promosso la collaborazione e lo scambio di conoscenze fra gli attori territoriali.
Proprio in questa occasione era emersa l'esigenza di ottimizzare le risorse finanziarie e gli interventi volti alla riqualificazione del bacino fluviale e alla gestione integrata delle risorse idriche.
Il Contratto di Fiume è stato così individuato quale strumento più idoneo per il raggiungimento di questi obiettivi: le esperienze già condotte dalla Provincia di Torino in altri bacini hanno dimostrato la sua validità per il coinvolgimento dei portatori di interesse e per il coordinamento delle azioni ritenute prioritarie sul territorio per la sua riqualificazione.
Le prime azioni del percorso che ha portato al Contratto di Fiume sono state dedicate alla condivisione delle informazioni sul progetto TT:CoCo e alla diffusione della cultura dell'acqua e del territorio: come ambito prioritario per questa attività sono state individuate da un lato le scuole primarie, per un totale di 320 allievi coinvolti tra classi elementari dei comuni di Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice e classi medie dei comuni di Cavour e di Torre Pellice, e dall'altro il Liceo Artistico "M. Buniva" di Pinerolo i cui studenti sono stati coinvolti nel Concorso di Idee per l'elaborazione del Logo del Contratto.
E' stato inoltre richiesto dal territorio di individuare modalità di informazione e divulgazione innovative ed efficaci sui temi del rischio idrogeologico e della riqualificazione fluviale, tematiche fra loro strettamente correlate.
Le Linee Guida Regionali sui Contratti di Fiume indicano la necessità di prevedere, nell'ambito del processo, momenti di confronto con i portatori di interesse pubblici e privati a partire dall'incontro del 17 aprile 2014, con il 1° tavolo di progettazione partecipata del Contratto di Fiume al quale erano intervenuti una cinquantina di portatori di interesse pubblici e privati.
Il 4 luglio 2019 si era tenuta a Pinerolo l'Assemblea di Bacino, preceduta da un incontro della Cabina di Regia, finalizzata alla diffusione delle informazioni sulla riattivazione dei lavori del Contratto per il completamento del percorso verso la sottoscrizione. All'ordine del giorno la Valutazione Ambientale Stragetica del Contratto di Fiume del bacino del Torrente Pellice, le iniziative legate al territorio del bacino del Pellice e gli studi e ricerche inerenti il territorio dello stesso bacino.
Oggi si è finalmente giunti alla raccolta delle firme, un traguardo importante per completare la fase operativa del Contratto.
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La situazione ambientale in atto da ormai troppo tempo nell'area del Chivassese preoccupa gli amministratori di Città metropolitana di Torino che si sono fatti interpreti del senso diffuso di insicurezza ed allarme della popolazione in una lettera inviata all'assessore all'ambiente della Regione Piemonte, Matteo Marnati.Il vicesindaco metropolitano Marco Marocco e la consigliera metropolitana delegata all'ambiente Barbara Azzarà hanno mandato a Marnati un documento predisposto dai tecnici della Città metropolitana di Torino che illustra nel dettaglio la concentrazione di discariche, impianti di trattamento e produzione di biometano, cave ed alcune altre attività in regime di autorizzazione integrata ambientale (AIA).
Tutto insediato da tempo in una stessa e limitata realtà territoriale.
"Siamo certi che la Regione Piemonte è a conoscenza della situazione – scrivono tra l'altro Marocco e Barbara Azzarà - ma come amministratori della Città metropolitana di Torino sentiamo il dovere di segnalare la necessità di un esame maggiormente approfondito per poter prevenire allarmi o criticità ambientali. Le chiediamo, assessore Marnati, di valutare il documento insieme alla possibilità di un colloquio che ci consenta di illustrarLe direttamente le nostre posizioni".
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