Politiche sociali
La marcia di avvicinamento alla sesta edizione di “Just The Woman I Am” è già iniziata. La manifestazione sportiva “in rosa” più grande d’Italia, fissata per il prossimo 3 marzo, ha come prima tappa d’avvicinamento il mese di ottobre, dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno.“Scendiamo in piazza con il nostro colore per educare e coinvolgere l’opinione pubblica. - ha spiegato nei giorni scorsi in un’intervista al quotidiano “La Stampa” Donatella Tubino, presidente della sezione di Torino della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Sono convinta che l’azione sinergica con alcune associazioni di donne operate al seno possa dare un valore aggiunto”. Ogni anno la LILT, con la sua campagna Nastro Rosa, ribadisce il ruolo della cultura della prevenzione come metodo di vita, affinché tutte le donne si controllino e si sottopongano a visite senologiche a partire dai 30 anni di età. Secondo le ultime stime, sono aumentate del 15% le donne colpite da tumore al seno, soprattutto di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Ma, al tempo stesso, si registra anche una lenta diminuzione della mortalità per questo tipo di tumore.
A Torino, in ottobre, le iniziative saranno molte: la più importante domenica 14 la “Camminiamo in Rosa: l’unione fa la forza”, una non competitiva nel parco del Valentino patrocinata dalla Città Metropolitana, con partenza alle 10 dal ponte Umberto all’angolo di corso Moncalieri. L’iniziativa è organizzata alla LILT in collaborazione con la Onlus Dragonette di Torino ed è il momento centrale di un’intera giornata dedicata alla sensibilizzazione per la prevenzione. Al termine della camminata sarà possibile provare l’emozione della dragon boat, una barca di origine cinese di 10 metri dove trovano posto 20 pagaiatrici. A tutti i partecipanti sarà fornito il giubbotto salvagente e la pagaia. Il punto di imbarco è al circolo Amici del Fiume di corso Moncalieri 18. Il contributo di partecipazione alla “Camminiamo in Rosa” è di 8 Euro e per iscriversi si possono visitare i siti Internet www.legatumori.to.it e www.dragonette.org. Si può anche scrivere a postmaster@dragonette.org o a legatumoritorino@libero.it, oppure telefonare ai numeri 389-5249585 e 011-836626.
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Le politiche sociali danno migliori risultati quando le forze in campo riescono a fare rete e intervenire in modo sinergico e integrato nel far fronte ai problemi e nel migliorare la qualità della vita dei cittadini.Un approccio che ha contraddistinto l’attività della Provincia di Torino e che prosegue nell’attività della Città metropolitana: per questa ragione la consigliera delegata a diritti sociali e parità Silvia Cossu ha dato il via a un tour per incontrare amministratori e tutte le realtà coinvolte in materia di politiche sociali e parità sul loro territorio.
Il prossimo incontro sarà, giovedì 12 luglio alle 17.30 nella Sala Dorata del Comune di Ivrea (piazza Vittorio Emanuele 1), e coinvolgerà i rappresentanti delle Zone omogenee 8 Canavese Occidentale e 9, Eporediese.
In particolare si parlerà del protocollo d’intesa che è stato firmato a fine giugno relativo alle attività del cosiddetto “Tavolo maltrattanti”, ovvero il “Tavolo per progetti finalizzati al cambiamento degli autori di violenza”, .e a cui è possibile per enti e realtà territoriali dare adesione; della raccolta di farmaci non scaduti attuata dal Banco farmaceutico con la collaborazione della Città metropolitana, del Progetto Fa Bene per la raccolta delle eccedenze alimentari invendute e la redistribuzione a famiglie in difficoltà economica.
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Torino registra una nuova vittima di violenza, una donna uccisa a coltellate dal marito dopo un litigio, nello stesso giorno in cui“Un nuovo femminicidio, siamo di fronte a un fenomeno, quello della violenza sulle donne, che non accenna a diminuire” commenta la consigliera delegata della Città metropolitana Silvia Cossu “Per questo crediamo che ci voglia una risposta forte da parte delle istituzioni che incida su tutti i fronti, a cominciare dagli uomini che commettono violenza, a cui è dedicato il Tavolo maltrattanti”.
È stato firmato questa mattina a Palazzo Cisterna infatti il protocollo d’intesa che mette in rete soggetti pubblici e privati per dare impulso ad azioni e interventi di prevenzione rivolti agli uomini autori di violenze: hanno aderito per
Al tavolo partecipano –anche se firmeranno un documento successivo- anche
Il “Tavolo maltrattanti” è nato in realtà nel marzo del 2011 ed è stato formalizzato una prima volta nel 2014, quando esisteva ancora
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Il contrasto alla violenza sulle donne passa anche da azioni e interventi di prevenzione rivolti agli uomini, ai cosiddetti "maltrattanti". Un impegno al quale"Con
Il protocollo sarà siglato venerdì 22 alle ore
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La consigliera delegata della Città metropolitana Silvia Cossu prenderà parte all’assemblea regionale di Libera Piemonte che è stata convocata per domani sabato 16 giugno nel cortile della villa di San Giusto Canavese confiscata a Nicola Assisi –uno dei più importanti narcotrafficanti mondiali, condannato a 30 anni e oggi ancora latitante. Pochi giorni fa la villa è stata oggetto di un incendio intimidatorio, provocato con delle bombole del gas, per impedire che la struttura confiscata sia assegnata e restituita alla cittadinanza.All’incontro, insieme con la consigliera Cossu, hanno annunciato la loro partecipazione Luigi Ciotti, Gian Carlo Caselli, il Prefetto Renato Saccone, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni del territorio. “La libertà è un bene comune, nessuno deve permettersi di minacciare e ostacolare la lotta dello Stato contro le mafie” ha commentato la consigliera Cossu “Non è in gioco solo l’assegnazione di un edificio, ma il diritto dei cittadini alla legalità”
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Le politiche sociali danno migliori risultati quando le forze in campo riescono a fare rete e intervenire in modo sinergico e integrato nel far fronte ai problemi e nel migliorare la qualità della vita dei cittadini.Un approccio che ha contraddistinto l’attività della Provincia di Torino e che prosegue nell’attività della Città metropolitana: per questa ragione la consigliera delegata a diritti sociali e parità ha dato il via a un tour per incontrare amministratori e tutte le realtà coinvolte in materia di politiche sociali e parità sul loro territorio.
Il prossimo incontro sarà domani, giovedì 17 maggio alle
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Il femminicidio di ieri a Rivoli, dove un pensionato ha ucciso la ex moglie a colpi di pistola e poi ha rivolto l'arma contro se stesso ed il caso di Venaria in cui un uomo di 41 anni ha tenuto una donna segregata in una stanza per più di tre mesi, ammanettata a un letto e costretta a violenze fisiche e psicologhe, riportano tragicamente al centro dell’attenzione la necessità di intervenire a contrasto della violenza contro le donne“Siamo profondamente vicini alle vittime di questi ennesimi episodi di violenza e come istituzioni abbiamo il dovere di affrontare l’emergenza, ma anche di programmare azioni di educazione e sensibilizzazione” commenta la consigliera della Città metropolitana delegata alle politiche di parità. La Città metropolitana di Torino sostiene da tempo l’azione di associazioni come ad esempio Cerchio degli Uomini (www.cerchiodegliuomini.org) che mettono in campo iniziative rivolte al mondo maschile per supportare le richieste di aiuto dei violenti”.
L’Associazione Cerchio degli uomini ha la sua sede a Torino in corso Unione Sovietica 224: è attivo h24 uno sportello telefonico di ascolto del disagio maschile (366.406.10.86)
“La Città metropolitana di Torino – conclude la consigliera metropolitana – sta anche lavorando al progetto del Tavolo Metropolitano per Progetti a Tutela delle Vittime di Violenza tramite Programmi di cambiamento dei maltrattanti. Ci proponiamo di far emergere il fenomeno della violenza sulle donne attraverso l'attivazione della rete pubblica (Forze dell'Ordine, Rete Ospedaliera-Pronto Soccorsi, ASL, Servizi Socio-Assistenziali, Comuni, Consigliera di Parità) e privata (Associazioni, Società Civile). Ricordo che la Provincia di Torino prima e la Città metropolitana poi ha contribuito in modo sostanziale a istituire delle sedi dei Carabinieri e dei vigili urbani apposite stanze riservate alle vittime di violenza”.
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Sono ormai passati più di 50 anni da quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità divulgò l’innovativa definizione di salute non come assenza di malattia ma come condizione di benessere inteso in tutte le sue sfaccettature fisiche, psicologiche e sociali. Da allora, seppur lentamente, il mondo della sanità ha modificato il proprio approccio orientando le terapie verso una sempre maggiore attenzione alla promozione del benessere dei pazienti e non solamente alla semplice cura delle patologie.Se ne parlerà giovedì 19 aprile alle 21 al teatro Felice Carena di Cumiana, per iniziativa dell’associazione “Vivere la montagna” e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. La conferenza “La salute, una risorsa per la vita quotidiana” rientra nel progetto “AlpinhealthUna montagna di benessere” e avrà come relatori il neuropsichiatra infantile e docente universitario di anatomia Stefano Feuna e la docente universitaria di farmacologia Barbara Mognetti. L’importanza pratica dell’approccio proposto dall’OMS verrà discussa in relazione al rapporto medico-paziente, ponendo l’accento sulle differenze tra la medicina occidentale e quella orientale, con particolare attenzione agli aspetti diagnostici. Verranno discusse criticamente le potenzialità e i limiti di applicazione delle cosiddette medicine alternative e complementari, come l’omeopatia, l’agopuntura e l’ipnosi.
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Le politiche sociali danno migliori risultati quando le forze in campo riescono a fare rete e ad intervenire in modo sinergico e integrato nel far fronte ai problemi e nel migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un approccio che ha contraddistinto l'attività della Provincia di Torino e che prosegue nell'attività della Città metropolitana: per questa ragione Silvia Cossu, Consigliera delegata a diritti sociali e parità, welfare, minoranze linguistiche e rapporti con il territorio, sta compiendo un tour per incontrare gli amministratori e tutte le realtà coinvolte in materia di politiche sociali e parità.Nel pomeriggio di giovedì 5 aprile a Gassino Torinese nella sala consiliare del Comune la consigliera Cossu ha presentato le attività della Città metropolitana e si è confrontata con i rappresentanti dei Comuni delle Zone omogenee 10 Chivassese e 11 Chierese-Carmagnolese.
Tra i temi trattati i servizi offerti dall'Ufficio Provinciale di pubblica tutela e il supporto che fornisce ai tutori e agli amministratori di sostegno nominati dai Tribunali per curare gli interessi dei soggetti deboli.
La Consigliera Cossu ha anche illustrato le attività a sostegno delle donne vittime di violenza: in particolare quelle rivolte ad aiutare i cosiddetti "maltrattanti" (cioè coloro che si sono resi responsabili di atti violenti) ad iniziare un percorso di presa di coscienza delle proprie responsabilità e di cambiamento degli atteggiamenti e dei comportamenti quotidiani.
Da parte degli amministratori locali è stato espresso apprezzamento per i progetti portati avanti dalla Città metropolitana, accompagnato dalla richiesta di aiutare i territori a fare sempre più rete per programmare e gestire i servizi forniti alle fasce socialmente più deboli della cittadinanza.
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Le politiche sociali danno migliori risultati quando le forze in campo riescono a fare rete e intervenire in modo sinergico e integrato nel far fronte ai problemi e nel migliorare la qualità della vita dei cittadini.Un approccio che ha contraddistinto l’attività della Provincia di Torino e che prosegue nell’attività della Città metropolitana: per questa ragione la consigliera delegata a diritti sociali e parità, welfare, minoranze linguistiche, rapporti con il territorio Silvia Cossu ha dato il via a un tour per incontrare amministratori e tutte le realtà coinvolte in materia di politiche sociali e parità sul loro territorio.
Il prossimo incontro sarà giovedì 5 aprile a Gassino T.se alle 17,30, presso
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