Politiche giovanili
Martedì 10 settembre, dalle ore 14 alle ore 17, nell’Auditorium della Città metropolitana di Torino, corso Inghilterra
Si terrà a Torino il 10 settembre, presso l’Auditorium della Città metropolitana di Corso Inghilterra, il convegno “Giornata mondiale della prevenzione del suicidio: Uno sguardo sull’adolescenza”, promosso dall’associazione La Tazza Blu in collaborazione con l’associazione Social for Inclusion e con il patrocinio della Città di Torino e della Città metropolitana di Torino.
Il Convegno, che si aprirà con i saluti istituzionali - tra gli altri - della consigliera metropolitana all'istruzione e alle politiche giovanili Barbara Azzarà, intende porre l’attenzione sulla prevenzione del suicidio in adolescenza affrontando i motivi del malessere oscuro dei giovani e le cause del suo manifestarsi. La conferenza permette di aprire una finestra sugli studi compiuti e sulle tendenze della ricerca il cui oggetto è prima di tutto una ferita della nostra società le cui cause sono parte del nostro agire sociale. La conferenza rappresenta un’attività formativa e di sensibilizzazione per le figure adulte di riferimento quali genitori, docenti, personale non docente della scuola e tutta la comunità educante.
Con questo intento, insieme analitico e divulgativo, i rappresentanti delle istituzioni del mondo della ricerca, dell’insegnamento e della sanità pubblica offriranno uno spaccato di una realtà che soltanto a volte cattura l’attenzione; spesso i media si concentrano sul singolo caso senza calarsi in profondità per capire se c’è un filo di dolore che unisce le scelte di chi vede nella fine della vita una soluzione al male di vivere. Per poter prevenire comportamenti suicidari, oltre ai fattori individuali gioca un ruolo centrale la rete sociale tra la scuola, le istituzioni, la famiglia e gli amici. Il convegno rappresenta anche questo, un modello di rete possibile che si è creata a Torino per poter fare prevenzione del suicidio in adolescenza.
Il DoRS-Centro di documentazione in promozione della salute della Regione Piemonte ha svolto per l’associazione un’analisi del fenomeno – curata da Rita Longo e Marina Penasso – presentando i dati nel marzo scorso. Il suicidio è la seconda causa di morte tra gli adolescenti tra i 14 e i 19 anni.
“È stato dimostrato – si legge – che il comportamento suicidario è un problema complesso e multifattoriale. Non vi è una singola causa e si sviluppa sempre come conseguenza di un’interazione tra fattori di rischio, associati alla mancanza di fattori protettivi. La comprensione del comportamento suicidario passa quindi attraverso l’analisi e la prevenzione dei fattori di rischio. In generale, si può affermare che l’impatto dei suicidi sulla mortalità del Piemonte è notevole, si mantiene costante nel tempo, presenta differenze territoriali e sociali. Autolesioni e suicidi dovrebbero quindi rappresentare un importante problema di salute pubblica”.
L’associazione La Tazza Blu ha l’obiettivo di provare a riconoscere e a dare voce ai pensieri suicidari che a volte attraversano la mente degli adolescenti, e lo fa promuovendo alcuni progetti di prevenzione e intervento post traumatico pensati per le scuole di ogni ordine e grado e per tutti i luoghi d’incontro dei giovani.
I progetti sono “Non so perché lo faccio” e “Emozioni in vista”: attraverso questi, si intende favorire la possibilità di dialogo e di eventuale richiesta di aiuto in momenti di difficoltà, non necessariamente causati da un disagio manifesto, ma anche semplicemente legati alla fase evolutiva che i ragazzi vivono durante gli anni della pre-adolescenza, in un’ottica preventiva.
Social for Inclusion è un’associazione che si occupa di empatia, attraverso una serie di attività formative ed educative per la scuola mirate a sviluppare nei ragazzi la capacità di dar voce alle emozioni e gli stati mentali di sé e degli altri, prevenendo in questo modo i rischi associati al bullismo e all’isolamento sociale.
Per informazioni www.latazzablu.org; info@latazzablu.org.
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Politiche giovanili
Martedì 11 giugno dalle 14 alle 17 nella Sala dei Comuni del palazzo della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7, si svolgerà il seminario “Giovani senza futuro? Insicurezza lavorativa e autonomia nell’Italia di oggi”Il seminario, organizzato dalla Città metropolitana di Torino in collaborazione con l’Università di Torino e l’Agenzia Piemonte Lavoro, sarà l’occasione per presentare i risultati di una ricerca condotta dall’Università sul tema “Giovani e lavoro.
L’indagine, svolta su nove paesi europei, invita a riflettere sulla complessità dell’interazione delle diverse sfere culturali, istituzionali ed economiche che incidono nel passaggio all’età adulta, anche intesa come acquisizione dell’autonomia economica.
Il libro “Giovani senza futuro? Insicurezza lavorativa e autonomia nell’Italia di oggi”, a cura della sociologa Sonia Bertolini, realizza un’inchiesta sul tema soffermandosi sulle peculiarità della società italiana.
Durante il seminario sarà possibile confrontarsi con gli autori.
Di seguito il programma:
ore 14 Registrazione dei partecipanti
ore 14.30 Saluti istituzionali della consigliera delegata alle politiche giovanili della Città metropolitana di Torino Barbara Azzarà
ore 14.45 Insicurezza lavorativa eautonomia giovanile in Italia e in Europa. Sonia Bertolini sociologa del lavoro – Università di Torino
ore 15.30 Il mercato del lavoro e i giovani in Piemonte Claudio Spadon direttore dell’Agenzia Piemonte Lavoro
ore 16 Dibattito con gli autori
Con la partecipazione dell’attrice Silvia A. Genta
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Politiche giovanili
Scadrà il 28 settembre 2018 il bando per partecipare al Servizio civile (nazionale e universale) che prevede, tra gli altri, il finanziamento di 32 progetti presentati dalla Città metropolitana di Torino e dagli enti in accordo di partenariato per un totale di 128 posti.I settori di interesse dei progetti sul territorio metropolitano sono ambiente; assistenza; educazione e promozione culturale; patrimonio artistico e culturale; protezione civile.
124 volontari saranno impiegati per 12 mesi in 31 progetti di servizio civile nazionale, mentre per 4 volontari ci sarà la possibilità di partecipare, per 10 mesi, a un progetto sperimentale di servizio civile universale.
Requisiti obbligatori
1. aver compiuto 18 anni e non aver superato i 28 (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda
2. cittadini italiani;
3. cittadini degli altri Paesi dell'Unione europea;
4. cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti;
5. non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo ovvero ad una pena della reclusione anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l'appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata.
Si può presentare una sola domanda di partecipazione al bando e per un solo progetto
Le domande di partecipazione vanno indirizzate direttamente all'ente che realizza il progetto prescelto e devono giungere entro le 23.59 del 28 settembre 2018 (entro le ore 18 per la consegna a mano).
L’elenco dei progetti, le informazioni dettagliate e la modulistica sono disponibili su
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/servizio-civile/bando-20-agosto-2018
Elenco progetti
Progetti di Servizio civile nazionale
Progetto di Servizio civile universale sperimentale
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Politiche giovanili
Si terrà lunedì 26 marzo la prima giornata di formazione per i circa 70 volontari del Servizio civile nazionale assegnati alla Città metropolitana di Torino e agli enti in partenariato, entrati in attività lo scorso 13 marzo. Il seminario, che fa parte del programma di 42 ore di formazione previste per legge, verterà sul tema dei diritti e doveri e si svolgerà, dalle 9 alle 13, nell’Aula magna dell’Istituto Amedeo Avogadro di Torino (via Rossini 18). Saranno anche presenti gli operatori locali di progetto, vale a dire i tutor che seguono i ragazzi e le ragazze del Servizio civile nei vari ambiti di progetto, tra i quali figurano l’ambiente, l’assistenza, l’educazione e la promozione culturale. I saluti di benvenuto saranno portati dalla consigliera delegata alle Politiche giovanili della Città metropolitana Barbara Azzarà. Interverranno, tra gli altri, il direttore delle aree Politiche sociali e Relazioni e comunicazione della Città metropolitana Carla Gatti e il docente di diritto civile dell’Università di Torino Ugo Mattei.
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Politiche giovanili
Il Consiglio metropolitano ha approvato all'unanimità una mozione contro il bullismo e il cyberbullismo presentata dalla consigliera del movimento Cinque stelle Barbara Azzarà, delegata alle politiche giovanili e all'istruzione. Il testo, firmato anche dalle consigliere metropolitane Carlotta Trevisan (movimento Cinque stelle), Maria Grazia Grippo e Monica Canalis (PD) prende le mosse dalla recente celebrazione nel febbraio scorso della giornata contro il cyberbullismo ed impegna la sindaca metropolitana Chiara Appendino - tra l'altro - a sostenere azioni di promozione e sensibilizzazione su tutto il territorio metropolitano sul tema, ad avviare un tavolo con tutti i soggetti portatori di competenza e di interesse, a collaborare con le scuole per pianificare azioni programmate di coinvolgimento dei giovani.La Città metropolitana di Torino promuoverà azioni di formazone culturale e tecnica anche per il personale delle scuole e per le famiglie per fornire strumenti socio culturali utili a cogliere i segnali di atti di bullismo e di cyberbullismo e poterli prevenire.
Nei confronti dei giovani, agirà per guidarli nella consapevolezza dei propri diritti e doveri di "cittadini digitali" attraverso proiezioni di film e rappresentazioni teatrali, ma anche sviluppando e sostenendo sui social le buone pratiche di comunicazione, quelle cioè di segno opposto al cyberbullismo.
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Comincerà lunedì 13 marzo il servizio civile di 131 giovani (85 femmine e 46 maschi) che opereranno per 12 mesi in 29 progetti, nei territori della provincia di Torino e della provincia di Biella. L’incontro di avvio con i ragazzi e i loro operatori locali avrà luogo quella stessa mattina, dalle 9 alle 13, nell'aula magna dell'Ateneo alla Cavallerizza Reale, in via Verdi 9 a Torino, e sarà introdotto dai saluti di benvenuto della consigliera metropolitana delegata alle politiche giovanili Barbara Azzarà.
Questi i settori coinvolti: due progetti in ambito ambientale, undici in ambito assistenziale, dieci nell’ambito dell’educazione e della promozione culturale, cinque nell’ambito del patrimonio artistico e culturale e un progetto in quello della protezione civile.
La Città metropolitana di Torino, in qualità di ente accreditato in prima classe per il servizio civile, coordina e supporta 97 tra enti pubblici e no profit nella realizzazione di progetti di servizio civile.
Un’attività iniziata nel 2004 sotto le insegne della Provincia di Torino: da allora hanno svolto il loro servizio civile con l'Ente di Palazzo Cisterna ben 1.285 giovani.
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“Regaliamoci un’idea”: laboratori e discussioni on-line per un progetto sostenuto anche dalla Città metropolitana di TorinoTrecento giovani che per sei mesi discutono di ambiente, integrazione, cultura, lavoro e tanto altro contribuendo così alla stesura della nuova legge regionale sui giovani. È questo il senso del progetto “Regaliamoci un’idea – Giovani a 360°”, ideato dalla Regione Piemonte e da una rete di organizzazioni no-profit (Cisv, Cooperativa Orso, Stranaidea, Vedogiovane e Vedogiovane Asti) con il sostegno, tra gli altri, della Città metropolitana di Torino e il finanziamento del programma europeo Erasmus+.
I nove temi individuati dai promotori di Regaliamoci un’idea (oltre a quelli già citati, si parlerà di cittadinanza, cohousing, economia sociale, news e start up) saranno sviscerati coinvolgendo direttamente i trecento giovani tra i 18 e i 30 anni che hanno aderito al progetto secondo due modalità: una prima fase caratterizzata dalla partecipazione a una serie di laboratori gratuiti, a cui ci si candida consultando il calendario delle iniziative direttamente su www.regaliamociunidea.it; una seconda fase in cui attraverso il portale è possibile, per ogni tema, proporre esperienze significative, individuare nodi critici e suggerire soluzioni. I primi laboratori si svolgeranno il 1° ottobre: si parlerà di housing/cohousing a Collegno (Villa Comunale, via Torino 9) e di lavoro/start up a Orbassano (Centro incontri, via De Gasperi 32). Poi ne seguiranno altri a Torino, Chieri, Moncalieri e Settimo Torinese.
I materiali raccolti attraverso queste due modalità, oltre a essere condivisi tramite il portale per ulteriori osservazioni e commenti, saranno elaborati in vista dell’evento conclusivo del progetto: un incontro di due giorni in cui i trecento giovani coinvolti avranno la possibilità di confrontarsi direttamente con decisori politici ed esperti del settore, lavorando sia in plenarie che in gruppi tematici.
Il confronto permetterà di produrre proposte utili per l’avvio dell’iter legislativo di una nuova legge sui giovani, a più di vent’anni dall’entrata in vigore della precedente (L.R. 16/95).
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Siglata in Città metropolitana l’intesa per il varo del progetto "Servire con lode"Si chiama "Servire con lode" ed è un progetto che riunisce mondo universitario, organizzazioni del volontariato e pubblica amministrazione per offrire agli studenti delle università torinesi l’opportunità di arricchire la propria formazione culturale sperimentandosi in attività centrate sull'aiuto nei confronti di soggetti che vivono in situazioni di fragilità, povertà o di emarginazione.
Lunedì 14 marzo i promotori del progetto si sono trovati a Palazzo Cisterna, sede della Città metropolitana di Torino, per siglare il protocollo d’intesa il cui obiettivo è quello di “promuovere presso le comunità accademiche la partecipazione delle persone che ne fanno parte ad attività di volontariato”: il primo passo del tavolo di lavoro sarà quello di formare una lista di enti accreditati e di attività da proporre agli studenti.
Erano presenti il sindaco della Città metropolitana Piero Fassino, l’arcivescovo della Diocesi di Torino mons. Cesare Nosiglia, la vicerettrice per la Didattica dell’Università di Torino Lorenza Operti, la vicerettrice per la Didattica del Politecnico di Torino Anita Tabacco, il direttore generale dell’Istituto Universitario Salesiano Torino Rebaudengo-IUSTO Alessio Rocchi e il vicepresidente vicario del Centro Servizi per il Volontariato-Vol.To Luciano Dematteis.
Il punto di partenza di “Servire con lode” è il riconoscimento da parte di tutti i firmatari dell’importanza, per una formazione completa dei giovani, delle relazioni tra le persone, e in particolare delle relazioni di aiuto nei confronti delle persone in stato di bisogno, in modo che queste esperienze si affianchino al curriculum accademico contribuendo alla maturazione personale degli studenti e all’accrescimento del loro senso civico e comunitario.
“Con questa iniziativa” ha detto il sindaco Fassino “ci auguriamo che gli studenti, attraverso il volontariato, capiscano l’importanza di apprendere non solo in aula, ma anche grazie al contatto con le persone in difficoltà, per diventare adulti capaci, cittadini consapevoli e solidali e professionisti ricchi di passione e di compassione. Dedicare parte del proprio tempo a sostenere persone in difficoltà è anche un modo intelligente di restituire qualcosa dell’investimento che la società compie sui loro studi”.
“La partecipazione a questo progetto è un segno di attenzione e sensibilità” ha spiegato l’arcivescovo Nosiglia “che dimostra come le nostre università puntino all'eccellenza non solo nella ricerca, ma anche nella didattica, intesa a tutto tondo come formazione integrale della persona. Gli studenti torinesi, stando accanto ad altre persone, potranno ricevere importanti lezioni di vita che li aiuteranno a diventare adulti. Stare accanto a un povero, a un malato, a un anziano è arricchente e formativo”.
“È con orgoglio e soddisfazione che l’Università di Torino aderisce a questa iniziativa della Diocesi di Torino” ha dichiarato la vicerettrice dell’Università di Torino Lorenza Operti. “La responsabilità sociale dell’Ateneo, inserita a dicembre 2015 nelle nostre linee strategiche, prevede tra l'altro la formazione dei nostri studenti non solo negli ambiti disciplinari scelti, ma anche nei principi etici e morali per una maggiore attenzione alle necessità del ‘prossimo’, oltre qualsiasi barriera di ceto, lingua, razza e religione”.
“Iniziative come ‘Servire con lode’ sono fondamentali per la formazione dei nostri studenti” ha commentato la vicerettrice del Politecnico di Torino Anita Tabacco, “che prima di essere ingegneri e architetti, saranno soprattutto donne e uomini ai quali nel futuro sarà affidata la responsabilità di una società più solidale e attenta ai bisogni di tutti. La possibilità di fare esperienze formative di questo genere arricchisce indubbiamente il loro percorso universitario, formandoli a tutto tondo come persone. La collaborazione con i soggetti del territorio sottolinea quanto iniziative come questa possano contribuire a creare davvero una comunità più unita sui temi della solidarietà”.
"La firma di oggi rappresenta per IUSTO un'ulteriore occasione di manifestare la profonda connessione esistente tra la vocazione accademica e il servizio inteso come dovere di civiltà e cittadinanza” ha commentato il direttore generale dell’Università salesiana Alessio Rocchi. “In un'ottica di formazione integrale dei giovani, in coerenza con le intuizioni pedagogiche di don Bosco, rientra a pieno titolo tra i compiti della nostra università un costante invito a studenti e docenti affinché studio, ricerca, competenza, etica, servizio alle persone e alla società vengano coltivati come dimensioni integrate e co-necessarie”.
“Il Volontariato è un’esperienza formativa sotto molti punti di vista” è intervenuto il vicepresidente vicario di Vol.To Luciano Dematteis. “Non si tratta, infatti, soltanto della realizzazione di un bisogno personale di donarsi, ma anche della possibilità di acquisire nozioni fondamentali per la propria attività lavorativa, quali il lavoro di squadra, la capacità di risolvere i problemi, di reagire correttamente a situazioni inaspettate. A tutto questo si aggiunge il valore inestimabile della relazione umana con l’altro, con il bisogno, con la difficoltà”.
Per informazioni e approfondimenti sul progetto “Servire con lode” contattare don Luca Peyron, direttore della Pastorale universitaria della Diocesi di Torino, tel. 011.5156239.
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Politiche giovanili
Un seminario in Città metropolitana sul valore formativo di questa esperienza di volontariato
Oltre 810 ragazze e ragazzi coinvolti in Piemonte, sui 15mila dell’intero territorio nazionale, di cui circa 150 in enti accreditati dalla Città metropolitana di Torino. Sono i numeri del Servizio civile volontario - l’attività che coinvolge i giovani dai 18 ai 28 anni in servizi che hanno a che fare con ambiente, assistenza, cultura e protezione civile - emersi oggi durante il seminario intitolato “Il Servizio civile: enti e giovani a confronto”, organizzato dalla Città Metropolitana di Torino in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Torino, Confcooperative e Diaconia Valdese.
Oggi sono 97 gli enti accreditati dalla Città metropolitana di Torino che redigono i progetti i quali, una volta approvati dal Servizio civile nazionale, coinvolgono i giovani che desiderano sperimentare forme di cittadinanza attiva per rafforzare la coesione sociale e per valorizzare se stessi anche in vista del proprio futuro lavorativo.
“L’intento della Città metropolitana è proprio quello di incrementare il numero degli enti accreditati” ha annunciato la consigliera metropolitana delegata alle politiche giovanili Barbara Cervetti, “in modo da ampliare gli accessi al Servizio civile di ragazze e ragazzi, che dimostrano di apprezzare moltissimo quest’opportunità di crescita: ogni anno le domande sono molte di più dei posti disponibili”.
Il seminario di oggi era dedicato in particolare al confronto tra gli enti e i giovani che stanno svolgendo il Servizio civile sul significato che assumono nell’esperienza quotidiana dei volontari gli aspetti formativi.
“Il servizio civile è un’occasione davvero importante” ha aggiunto Cervetti “per acquisire fiducia, oltre che in se stessi, anche nello Stato e negli enti del territorio: conoscendone da vicino il loro funzionamento diventano qualcosa di concreto e si capisce che un valore ce l’hanno”.
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Politiche sociali
“Brutti come il debito? Sovraindebitamento: un problema nascosto, una rete da costruire” è il titolo dell’incontro che l’Ufficio Welfare Pubblica tutela della Città metropolitana di Torino, nella sua attività di gestione dello Sportello sul sovraindebitamento e della Rete contro il debito, organizza venerdì 4 aprile, alle 9,30 nella sede di Torino in Corso Inghilterra 7.L’appuntamento è rivolto a tutti i professionisti, in particolar modo a coloro che lavorano in ambito sociale, che nella loro attività si trovano a dover dare supporto a nuclei familiari e singoli che portano situazioni di grave fragilità economica.
“La Città metropolitana di Torino, attraverso lo Sportello sul sovraindebitamento” spiega Rossana Schillaci, consigliera metropolitana delegata alle politiche sociali e di parità “da quasi 5 anni si impegna per garantire uno spazio neutrale e competente all’interno del quale il cittadino possa ricevere informazioni sui propri diritti e sulle possibili risorse che si possono attivare in situazione di indebitamento e sovraindebitamento". "L’evento - prosegue la Consigliera - nell’ultima fase della mattinata avrà uno sviluppo molto particolare. Un’occasione di confronto sul tema del debito cattivo a partire dagli strumenti per conoscerlo e per prevenirlo fino alla conoscenza degli strumenti per affrontarlo”.
Il tema del debito sarà affrontato secondo una prospettiva psicologica, coniugata a interventi dal taglio prettamente pratico.In continuità con i temi affrontati nell’incontro, nell’autunno verranno realizzati dei workshop, di un paio d’ore circa, per affrontare il tema del debito da un diverso punto di vista: strumenti per il bilancio familiare e la ricostruzione debitoria; il debito legato al gioco d’azzardo patologico; il punto di vista psicologico nell’accogliere senza giudicare; come accogliere la persona indebitata e conoscere la rete dei servizi sul territorio. L’evento è stato accreditato dall’Ordine Interregionale degli Assistenti Sociali del Piemonte e della Valle d’Aosta (ID 100912).
Iscrizione obbligatoria al seguente link:
https://cittametropolitanatorino-moon.csi.it/moonfobl/accesso/no-auth?codice_modulo=CMTO_CONVEGNO_DEBITO
Lo Sportello sovraindebitamento di Città metropolitana di Torino
La Città metropolitana di Torino dal 2020 ha attivato, nella propria sede di Corso Inghilterra 7 a Torino, uno Sportello contro il sovraindebitamento, un punto di riferimento per le persone in difficoltà che dallo scorso anno, grazie alla sottoscrizione di un protocollo, si avvale, oltre alla collaborazione del Comune di Villastellone, attraverso il lavoro dell’Associazione “La Rinascita degli Onesti”, anche del Comune di Nichelino mediante l’Organismo comunale di composizione della crisi. Lo sportello fornisce massima attenzione alla persona, anche quando accoglie il suo amministratore di sostegno o il suo tutore, in un'ottica che superi l'approccio burocratico e favorisca, ove possibile, la piena comprensione degli strumenti illustrati, promuovendo la responsabile partecipazione alle procedure previste dalla legge e orientando l'utenza anche rispetto a percorsi di assistenza psicologica e di aiuto da parte dei servizi territoriali.Lo sportello della Città metropolitana di Torino accoglie il pubblico due giorni a settimana, solo su appuntamento.
Per chiedere un appuntamento scrivere a sovraindebitamento@cittametropolitana.torino.it

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