Montagna
Da lunedì 30 maggio a sabato 4 giugno torna a Pomaretto la Settimana della Montagna, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino.Lunedì 30 alle 21 nel padiglione degli impianti sportivi è in programma la serata “Il grande ciclismo”, che proporrà un dialogo tra il giornalista sportivo Franco Bocca e Franco Balmamion, vincitore di due Giri d’Italia e terzo nel Tour de France del 1967. Al campione di Nole Canavese, che conquistò le maglie rosa del 1962 e 1963, difendendole anche e soprattutto in montagna, sarà conferita la cittadinanza onoraria di Pomaretto. Durante la serata, Roberto Colombero e Marco Bussone, rispettivamente presidente regionale e nazionale dell’UNCEM, presenteranno la nuova guida “Grande Ciclismo in Piemonte”.
Martedì 31 maggio alle 21 sarà proiettato il documentario di Paolo Casalis e Stefano Scarafia “The runner-Il corridore”, con la partecipazione di Marco Olmo e dei registi.
Mercoledì 1° giugno alle 21 si terrà la presentazione del libro “Pensieri verticali”, con la partecipazione degli autori, del curatore e dell’editore. Seguirà una proiezione di filmati e fotografie realizzati con un drone in Val Germanasca e Val Chisone da Stefano del Din.
Giovedì 2 giugno sarà inaugurata la mostra “Arte in Vigna”. L’appuntamento è alle 16 al Ciabot dei vigneti del Ramìe, con la partecipazione dell’illustratore grafico pinerolese Giuseppe Viello. La mostra proseguirà sabato 4 giugno dalle 15 alle 19 e domenica 5 dalle 10,30 alle 18, con la possibilità di partecipare alle degustazioni del Ramìe e dei prodotti locali al Ciabot. Alle 21 nel padiglione degli impianti sportivi l’alpinista François Cazzanelli e il giornalista e storico dell’alpinismo Roberto Mantovani dialogheranno prima e dopo la proiezione del film “Mattehorn Big Wall”, dedicato all’ultima avventura di Cazzanelli sul Cervino, insieme a Francesco Ratti e Emrik Favre: la prima ripetizione e la prima invernale dell’ultima via aperta da Patrick Gabarrou sulla parete sud, l“Echelle Vers le Ciel”.
Si parlerà di cinema anche venerdì 3 giugno alle 21, con la proiezione dei film di Fredo Valla “La Barma”, “La strada dei capelli” e “Giuliano, Daniele, Laura”. Il cineasta originario di Sampeyre e residente ad Ostana dialogherà con l’antropologo ed ex presidente nazionale del CAI Annibale Salsa.
Sabato 4 giugno, giornata conclusiva della manifestazione, alle 10 è in programma un convegno sul tema “Il futuro dei territori”. Tra i relatori Roberto Colombero, Annibale Salsa, Fredo Valla, il direttore dell’associazione “Dislivelli” Maurizio Dematteis, il Vicesindaco metropolitano e la responsabile della direzione Sviluppo rurale e montano della Città Metropolitana di Torino, Elena Di Bella. A tirare le fila del dibattito Marco Bussone. In serata a chiudere il programma degli eventi il concerto “Chantarem montanha” del Trio Passacarriera.

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La riassegnazione delle frequenze televisive per i canali del digitale terrestre sta creando seri problemi ai territori montani e la Città metropolitana di Torino si rivolge al MISE-Ministero dello sviluppo economico e al MIDT-Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale per sollecitare interventi risolutivi."Abbiamo inviato una lettera ai Ministri Giorgetti e Colao: la Città metropolitana di Torino è preoccupata per le ricadute sui territori periferici e montani del nostro territorio, in cui migliaia di residenti, che non possono essere considerati cittadini di serie B, rischiano di essere ancora più marginalizzati. - annuncia il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo - Il digital divide e l’isolamento dai mezzi di comunicazione di massa crescono anziché essere affrontati e risolti: durante i ripetuti lockdown abbiamo compreso fin troppo bene quali sono i problemi di connessione e ora questo aspetto legato alle frequenze televisive non fa che aggravare il problema”. "E' necessario adattare i ripetitori locali alle nuove frequenze senza che questi passaggi gravino sui Comuni. - sottolinea Suppo - Il nostro territorio è in larga parte montano ed è amministrato da molti Comuni piccoli dal punto di vista demografico e da quello delle dotazioni di personale e mezzi. Questi Comuni hanno bisogno di supporto in questa fase di cambiamento, per evitare che i loro cittadini siano esclusi dall'esercizio del diritto all’informazione e alla comunicazione”. Suppo ribadisce quindi che “occorre che il Governo sostenga i Comuni montani: nell’immediato accollandosi le spese per l’aggiornamento dei ripetitori, in prospettiva con una serie di incentivi che consentano ai residenti nei Comuni montani di installare senza costi eccessivi impianti e decoder per la ricezione satellitare, che consente di superare i problemi tecnici connessi alla diffusione del segnale televisivo digitale terrestre nelle aree montane".
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La quarta ed ultima escursione dell'estate 2021 sui Sentieri della Memoria organizzata dall'ecomuseo del Colle del Lys è in programma domenica 22 agosto (partenza h. 9) sui luoghi del rastrellamento del 29 marzo 1945.L'itinerario raggiunge il colle La Bassa di Favella noto anche come Pra dou col, allo spartiacque tra i bacini dei torrenti Messa e Sessi, in un'insenatura panoramica che permette di individuare bene i luoghi della memoria della 17ª Brigata Garibaldi "Felice Cima": fra tutti, le Alpi Cormeano, Frassa e Marino teatro di un micidiale rastrellamento.
L’escursione avrà un tempo di percorrenza di 3 ore e 30' e sarà come sempre accompagnata da una guida naturalistica dell’associazione ArteNa - Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.
Il programma delle escursioni sui Sentieri di Memoria rientra tra le iniziative del piano integrato tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia nel quale la Città metropolitana di Torino è impegnata a mettere in rete i sentieri della Resistenza
Prenotazione online a segre@colledellys.it oppure info@studioartena.it
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La richiesta di scansione di un documento conservato nella Biblioteca di storia e cultura del Piemonte collocata a Palazzo Cisterna ci ha consentito nei giorni scorsi di rileggere una interessante testimonianza amministrativa che già nel 1963 difendeva le cosiddette Terre Alte dal rischio di spopolamentoSi tratta del verbale di una riunione degli Uffici di Presidenza dei Consigli di valle che si tenne nello storico palazzo (allora sede della Provincia di Torino) il 14 dicembre 1963 presieduta dall’avv. Gianni Oberto Tarena, all'epoca assessore provinciale alla montagna che divenne poi presidente della Provincia, ma anche della neonata Regione Piemonte all'inizio degli anni '70.
Alla fine del 1963 si discuteva sulle modifiche da apportare alla legge 991 sui territori montani e dal verbale si evince la richiesta al Governo Moro di tutelare maggiormente gli insediamenti umani nelle Terre Alte: si faceva strada l’idea di elaborare una Carta della Montagna, che stabilisse i limiti entro cui ogni provvedimento riguardante le vallate alpine e appenniniche avrebbe dovuto collocarsi, per evitare scelte incongruenti tra loro o decisamente dannose.
Il verbale di quella discussione - quanto mai attuale - è stato digitalizzato ed è ora consultabile online su http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/risorse/patrimonio-artistico-culturale-storico/dwd/biblioteca-storica/curiosita-digitalizzate/Riunione_consiglio_presidenza_1.pdf
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La Città metropolitana di Torino ha sottoscritto il protocollo d'intesa per la registrazione e la valorizzazione dell'itinerario escursionistico "Superga-Vezzolano-Crea".Un progetto lungo e complesso iniziato nell'autunno 2019, quando la Regione Piemonte chiese al nostro Ente di assumere la funzione di capofila e portare a conclusione un lavoro iniziato dal Parco del Po torinese
Ora il dossier di registrazione è stato inviato agli uffici della Regione Piemonte per la registrazione dell’itinerario e l’inserimento nel catasto regionale del patrimonio escursionistico.
Rispetto all'itinerario storico da Superga a Crea, il progetto di Città metropolitana ha previsto una tappa iniziale dalle Vallere a Superga e una tappa finale da Crea a a Casale Monferrato.
“Una scelta che incontrerà di certo il rinnovato e crescente interesse per gli itinerari e i cammini collinari da parte dei numerosi appassionati del territorio” commenta con soddisfazione il consigliere metropolitano delegato alla montagna Dimitri De Vita.
L'intesa di cui Città metropolitana di Torino è capofila coinvolge la Provincia di Asti e la Provincia di Alessandria che hanno collaborato proficuamente collaborato, tutti i Comuni attraversati dal percorso - Torino, Pino Torinese, Moncalieri, Pecetto, Baldissero Torinese, Pavarolo, Gassino, Sciolze, Cinzano, Moncucco Torinese, Albugnano, Aramengo, Cocconato, Robella, Montiglio Monferrato, Murisengo, Villadeati, Odalengo Piccolo, Cerrina Monferrato, Castelletto Merli, Ponzano Monferrato, Ozzano Monferrato, Treville, Cereseto, Casale Monferrato con la sola eccezione del Comune di Serralunga di Crea - il CAI, Pro Natura, l'Ente di Gestione delle Aree Protette del Po Torinese e l'Ente di Gestione dei Sacri Monti.
Il prossimo passo sarà dare attuazione all'intesa e concertare un programma di valorizzazione che possa intercettare al meglio anche la prossima programmazione dei fondi europei.
Il protocollo impegna gli Enti alla manutenzione ordinaria, straordinaria e controllo dell’itinerario, alla costruzione di un’offerta turistica coordinata e di qualità anche attraverso il coinvolgimento degli operatori e ad azioni di informazione e promozione.
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E’ partita nei giorni scorsi la telerilevazione di parametri medici su 12 ultra 65enni residenti in Val Cenischia nei Comuni di Moncenisio, Novalesa, Venaus e Mompantero e nel Comune di Giaglione.I beneficiari della sperimentazione hanno rilevato in autonomia dati medico sanitari e li hanno inviati tramite web app al loro medico di base che può cosi verificare, a distanza, lo stato di salute dei suoi assistiti.
Il progetto rientra nell’azione pilota denominata “eHealth Territorial Lab” finanziata con il progetto europeo ecoRIS3 Interreg Europe di cui la Città Metropolitana di Torino è partner.
L’obiettivo del progetto è duplice: migliorare l’offerta di servizi alle persone testando il telerilevamento di parametri medici su over 65enni in zone montane e rurali quindi periferiche, ma anche abilitare il territorio con infrastrutture e conoscenze indispensabili a renderlo un ecosistema e un mercato interessante per le imprese.
L’azione pilota vuole mettere a sistema il settore pubblico, la società civile, le organizzazioni di ricerca e tecnologiche e le piccole medie imprese per sviluppare nuovi modelli di business più attenti al sociale e al territorio.
La Val Cenischia presenta un alto potenziale proprio per l’infrastrutturazione a banda ultralarga.
La Città metropolitana di Torino ha scelto come partner operativo il Consorzio TOP-IX.
Fondamentale è la collaborazione dell'Asl TO3 e del Consorzio socioassistenziale Valle di Susa - Val SangoneConI.S.A.
Con tutti questi partner e con i cinque Comuni coinvolti dalla sperimentazione, la Città metropolitana di Torino ha siglato protocolli di intesa.
L’attivazione del servizio di telerilevamento è stata resa possibile grazie al contributo tecnologicodi Iren Energia e di Eolo spaper potenziare la connettività all’interno delle aree interessatee persperimentare nuove possibilità di scambio dati attraverso le retifixedwirelessaccesscomesoluzionicontro ildigital divide infrastrutturale.
Il fornitore della tecnologia di rilevamento è stato individuato in collaborazione con l’incubatore universitario 2i3t nella soluzione TESI T4MED BIOCARE.
“Vogliamo creareil contesto sociale e tecnologicomiglioree costruire la basi per un ecosistema in cui startup ed imprese innovative possano in futuro erogare servizi di eHealth per migliorare la vita delle persone che vivono in territori marginali” commenta Dimitri De Vita nella sua veste di consigliere metropolitano delegato alla montagna e ai progetti europei.
Altre info su https://www.interregeurope.eu/ecoris3/news/news-article/12133/pilot-action-ehealth-territorial-lab/
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Manca esattamente un mese all’evento finale del progetto europeo ALCOTRA Strada dei Vigneti Alpini. Venerdì 9 aprile dalla 10 alle 12 è infatti in programma un collegamento in diretta Facebook dai territori interessati dal progetto: Carema, Pomaretto, Montmélian, Aymavilles e Motz, con traduzione simultanea dall’italiano al francese e viceversa.
La Città Metropolitana di Torino è capofila del progetto trasnsfrontaliero ideato per valorizzare nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali. Dal marzo 2017 il progetto è entrato nella fase operativa, che si concluderà nel mese aprile.
L’evento in diretta Facebook sarà un’occasione importante di bilancio e di riflessione per le amministrazioni pubbliche e agenzie torinesi, valdostane e savoiarde che avevano candidato il progetto al sostegno da parte dell'Unione Europea nell'ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2020.
La Strada dei Vigneti Alpini ha proposto un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.
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Qual è la situazione delle associazione fondiarie attivate sul nostro territorio con la legge regionale del 2016, modelli di gestione di associata delle proprietà agrosilvopastorali abbandonate o in via di abbandono e strumento di contrasto alla frammentazione fondiaria.Ma soprattuto che prospettive hanno?
La modalità della gestione associata suscita sempre maggiore interesse sui nostri territori collinari e montani ed è sempre più urgente accompagnare le comunità locali a prepararsi anche da un punto di vista organizzativo, nella gestione del patrimonio naturale ed antropizzato.
La Città metropolitana di Torino all'interno di SociaLab, progetto del piano territoriale integrato GraiesLab finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia Francia, vuole portare all’attenzione degli amministratori e degli operatori questa realtà e lo fa con un convegno online mercoledi 24 febbraio dalle ore 9.30 alle 13
Interverranno tra gli altri Dimitri De Vita consigliere metropolitano delegato alla montagna, Andrea Cavallero promotore delle ASFO in Italia, Alessandra Stefani direttore generale del Ministero delle politiche agricole forestali, Davide Pettenella dell'Università di Padova e concluderà Marco Bussone presidente nazionale UNCEM
Per collegarsi www.gotomeet.me/Uncem/associazioni_fondiarie
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Si parlerà di “Vivere e lavorare in montagna” nella diretta Facebook con il giornalista e scrittore Enrico Camanni in programma martedì 22 settembre alle 14. L’argomento è di particolare attualità, visto l’interesse suscitato nei mesi scorsi dall’istituzione dello sportello di consulenza gratuita “Vivere e lavorare in montagna”, che la Città Metropolitana di Torino ha dedicato a chi immagina per sé e per la propria famiglia una vita di lavoro nelle Terre Alte. Lo sportello ha iniziato ufficialmente la sua attività il 23 luglio ed è nato per proporre agli utenti un percorso di mentorship, networking e matching finalizzato a costruire percorsi di inserimento sociale, lavorativo e/o imprenditoriale di nuovi abitanti permanenti dei comuni delle vallate alpine. Il servizio è attivabile compilando il questionario pubblicato sul sito della Città metropolitana alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2020/vivere_in_montagna/Nel corso del dialogo con Enrico Camanni saranno presentati le modalità di funzionamento e i primi dati sull’accesso degli utenti allo sportello, istituito dalla Città Metropolitana con la collaborazione del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino e del centro per l’innovazione sociale SocialFare, che si occupa della gestione dello sportello. Oltre a Camanni, interverranno nella diretta Elisa Bacchettidel centro SocialFare, Andrea Membrettidell’Università di Torino e la responsabile della Direzione sviluppo rurale e montano della Città Metropolitana Elena Di Bella. Coloro che seguiranno la diretta Facebook sulla pagina di SocialFare potranno rivolgere domande attraverso i commenti.
Per il momento l’attività dello sportello “Vivere e lavorare in montagna” avviene in modalità di videoconferenza, ma quando sarà possibile si prevede di localizzare fisicamente il servizio presso la sede della Città Metropolitana in corso Inghilterra 7 a Torino, nei locali dello sportello Informa-MIP nei giorni in cui non si svolge tale attività. Nella fase sperimentale lo sportello sarà attivo sino al 31 dicembre. Le richieste di accesso possono essere inoltrate all’indirizzo e-mail montagna@cittametropolitana.torino.it
Le progettualità emerse dai primi contatti per valutare le richieste di informazioni potranno dare origine ad incontri mirati e ad eventuali welcoming day sui territori di interesse dei nuovi abitanti, per far conoscere loro le possibilità di insediamento e di impresa in quei contesti. Nel caso gli utenti intendano avviare attività d’impresa saranno indirizzati al programma MIP-Mettersi in proprio, da cui saranno seguiti per una possibile implementazione della loro idea progettuale, qualora abbiano i requisiti di ammissibilità.
Sulla base dei risultati del business plan, gli utenti saranno anche supportati da alcuni service provider di InnovAree, per un’eventuale richiesta di credito e per la calibrazione dell’attività imprenditoriale nella direzione dell’innovazione sociale. Gli utenti potranno inoltre essere supportati nell’ambito del Programma operativo FSE 2014-2020.

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Si parlerà di “Riabitare le valli alpine” nel convegno-tavola rotonda in programma sabato 19 settembre al Forte di Fenestrelle a partire dalle 14,30 per iniziativa dell’UNCEM, di Italia Nostra e del circolo pinerolese di Legambiente. L'argomento è di particolare attualità, visto l’interesse suscitato nei mesi scorsi dall'istituzione dello sportello di consulenza gratuita “Vivere e lavorare in montagna”, che la Città Metropolitana di Torino ha dedicato a chi immagina per sé e per la propria famiglia una vita di lavoro nelle Terre Alte. Lo sportello ha iniziato ufficialmente la sua attività il 23 luglio ed è nato per proporre agli utenti un percorso di mentorship, networking e matching finalizzato a costruire percorsi di inserimento sociale, lavorativo e/o imprenditoriale di nuovi abitanti permanenti dei comuni delle vallate alpine. Il servizio è attivabile compilando il questionario pubblicato sul sito della Città metropolitana alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2020/vivere_in_montagna/Nel convegno di Fenestrelle il bilancio dei primi due mesi di attività dello sportello sarà tracciato da Elena Di Bella, responsabile della Direzione sviluppo rurale e montano della Città Metropolitana. Dopo i saluti iniziali di Eros Primo, membro del direttivo di Italia Nostra, a coordinare i lavori il dibattito nella Sala della Porta Reale sarà il professor Antonio De Rossi, docente al Politecnico di Torino. Sono previsti interventi del presidente nazionale dell’UNCEM Marco Bussone, del professor Giacomo Pettenati dell’Università di Torino e di Elena Jachia, direttrice dell’area ambiente della Fondazione Cariplo. Si analizzeranno poi alcune esperienze di ri-abitazione di borgate alpine, come quella di Albornetti di Ostana in Valle Po e quella di Bourcet di Roure in Val Chisone, ma anche i progetti “Valli Resilienti AttivAree” in Val Trompia e “Circuito delle Valli Accoglienti e Solidali”, realizzati in provincia di Brescia. Si parlerà anche della riattivazione della centrale idroelettrica di Barghe e del significato che sta avendo per la rinascita della bresciana Valle Sabbia.
La tavola rotonda tra gli amministratori locali coinvolgerà il Consigliere metropolitano delegato allo sviluppo montano, alle relazioni e progetti europei e internazionali, alla pianificazione strategica, allo sviluppo economico, alle attività produttive, ai trasporti e alla formazione professionale: tutti settori in cui il ruolo dell’Ente di area vasta può essere decisivo per un ripopolamento sostenibile e duraturo delle vallate alpine. Un ripopolamento tanto più importante in una fase in cui la crisi economica che ha colpito il Piemonte e la pandemia hanno reso interessante per molti l’idea di trasferirsi in montagna per svolgere le propria normale attività lavorativa o per intraprendere nuove iniziative imprenditoriali. Al dibattito, che sarà coordinato da Giuseppe Gamba di Legambiente Piemonte, sono stati invitati i sindaci di Sauze di Cesana, Fenestrelle, Pomaretto, Usseaux e Pragelato, oltre al direttore dell’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie, Michele Ottino.
COME FUNZIONA LO SPORTELLO “VIVERE E LAVORARE IN MONTAGNA”
Per istituire lo sportello la Città metropolitana ha chiesto la collaborazione del Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino e del centro per l’innovazione sociale SocialFare, che si occupa della gestione dello sportello.
Per il momento l’attività avviene in modalità di videoconferenza, ma quando sarà possibile si prevede di localizzare fisicamente il servizio presso la sede della Città metropolitana in corso Inghilterra 7 a Torino, nei locali dello sportello Informa-MIP nei giorni in cui non si svolge tale attività. Nella fase sperimentale lo sportello sarà attivo sino al 31 dicembre. Le richieste di accesso possono essere inoltrate all’indirizzo e-mail montagna@cittametropolitana.torino.it
Le progettualità emerse dai primi contatti per valutare le richieste di informazioni potranno dare origine ad incontri mirati e ad eventuali welcoming day sui territori di interesse dei nuovi abitanti, per far conoscere loro le possibilità di insediamento e di impresa in quei contesti. Nel caso gli utenti intendano avviare attività d’impresa saranno indirizzati al programma MIP-Mettersi in proprio, da cui saranno seguiti per una possibile implementazione della loro idea progettuale, qualora abbiano i requisiti di ammissibilità.
Sulla base dei risultati del business plan, gli utenti saranno anche supportati da alcuni service provider di InnovAree, per un’eventuale richiesta di credito e per la calibrazione dell’attività imprenditoriale nella direzione dell’innovazione sociale. Gli utenti potranno inoltre essere supportati nell’ambito del Programma operativo FSE 2014-2020.

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