Edilizia scolastica
Nell’ambito del progetto #ScuoleCittaMetroTO, continuano le visite della Città metropolitana di Torino agli edifici scolastici, con l’obiettivo di valorizzare e migliorare il patrimonio edilizio scolastico. Questo progetto, dedicato a interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza e manutenzione ordinaria e straordinaria, mira a rendere le scuole più sicure, funzionali e accoglienti per studenti e personale.L’Istituto di istruzione superiore Bosso Monti, in Via Meucci 9 nel cuore di Torino, rappresenta una realtà educativa di eccellenza, con un’ampia offerta formativa: tra gli indirizzi di studio proposti, il professionale per i servizi commerciali, l’indirizzo per i servizi per la sanità e l’assistenza sociale ed il percorso tecnico economico nel turismo, che si focalizza sulla promozione culturale e territoriale, insieme alla sua variante turistico sportiva, che integra la formazione tecnica con competenze nella gestione di eventi e del turismo legato al mondo dello sport.
Giovedì 12 dicembre il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo e la consigliera delegata all’istruzione Caterina Greco hanno visitato l’istituto Bosso-Monti: "È significativo che quasi 1000 studenti e studentesse possano frequentare nel centro di Torino corsi di studio che li preparino al mondo del lavoro in filiere formative molto rilevanti per il nostro territorio” ha commentato il vicesindaco Suppo. “La nostra priorità come Città metropolitana è proprio questa: lavorare per garantire spazi adeguati, attrezzature moderne e opportunità di studio che rendano la scuola un luogo accogliente e stimolante per le nuove generazioni".
La consigliera delegata all’Istruzione Caterina Greco ha aggiunto: "L’istituto si trova in una struttura storica e molto bella, che stiamo cercando di recuperare. Stiamo lavorando per allestire laboratori grazie ai finanziamenti PRRR e per avviare progetti che ci consentano di migliorare gli spazi, come la possibile ricongiunzione della succursale di via Moretta".
Sin dal 2019, la Città metropolitana di Torino ha avviato accordi con il Comune di Torino per il trasferimento degli studenti attualmente ospitati nella succursale di via Moretta verso i locali attualmente utilizzati dalla Circoscrizione 1 all’interno dell’edificio di via Meucci. Ciò permetterebbe di ospitare tutti gli studenti in un’unica sede e in spazi significativamente più ampi e più consoni all’utilizzo scolastico. Tale spostamento presuppone però la collocazione in altra sede degli uffici della Circoscrizione 1, che la Città metropolitana si sta occupando di ristrutturare a proprie spese.
Per quanto riguarda il riscaldamento, al momento è l’azienda Iren a gestirne il servizio, ma la Città metropolitana si impegna costantemente a supportare la scuola facendo da portavoce tra l’Istituto e la società di teleriscaldamento.
Grazie a un investimento complessivo di 1,7 milioni di euro con fondi PNRR, la Città metropolitana di Torino si conferma al fianco dell’Istituto Bosso Monti, impegnandosi a migliorare le infrastrutture e a garantire spazi moderni e sicuri per studenti e personale scolastico.
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Nell’ambito del progetto #ScuoleCittaMetroTo, proseguono le visite della Città metropolitana di Torino agli edifici scolastici, con l’obiettivo di raccontare gli interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza che si stanno realizzando per valorizzare e migliorare il patrimonio edilizio scolastico. Il progetto, dedicato anche agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, mira a rendere gli istituti scolastici più sicuri e funzionali per gli studenti e il personale scolastico.Il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera delegata all’istruzione Caterina Greco hanno visitato giovedì 5 dicembre l’Istituto tecnico industriale statale Amedeo Avogadro, in corso San Maurizio 8 a Torino.
“L’Istituto Avogadro è una scuola con una storia pluridecennale che ha formato moltissimi lavoratori e lavoratrici della città” ha dichiarato il vicesindaco Suppo. “Visitando i laboratori, si percepisce il valore della formazione professionale, che resta il cuore della missione di questa scuola”. La consigliera delegata Caterina Greco ha aggiunto: “L’Avogadro è un’eccellenza del territorio, con oltre 1600 studenti, indirizzi tecnici e il Liceo Scientifico Scienze Applicate. Si tratta di una struttura importante, su cui la Città metropolitana ha investito molto e continuerà a farlo”.
La dirigente scolastica Anna Luisa Chiappetta ha sottolineato: “L’Avogadro, nato nel 1805, è forse l’istituto più antico d’Italia. La Città metropolitana ci ha sempre supportato nei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. In futuro mi piacerebbe modificare l'impianto di illuminazione, che oggi sarebbe preferibile fosse a LED per un consumo minore e per la sostenibilità ambientale. E, magari, trovare un modo per ampliare gli spazi dell'istituto”.
L’Istituto tecnico industriale statale Amedeo Avogadro è un punto di riferimento per i giovani che scelgono percorsi di studio tecnologici e scientifici. Offre indirizzi di Meccanica, Meccatronica, Informatica, Telecomunicazioni, Energia, Elettrotecnica e un Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate. Un luogo che prepara studenti a un futuro di competenze e innovazione, supportato da continui investimenti in sicurezza e ammodernamento.
Nel corso degli ultimi anni, sono stati realizzati diversi interventi che hanno migliorato l’edificio. Tra questi, il recupero degli spazi didattici in risposta all’emergenza Covid, per un valore di circa 50 mila euro. Inoltre, è stato realizzato un intervento sugli impianti di illuminazione di emergenza, finanziato con i fondi della Città metropolitana di Torino per un totale di 42.000 euro, che ha permesso di ottenere il certificato di prevenzione incendi.
Un’importante opera di manutenzione straordinaria è in corso nell’istituto, con un investimento complessivo di 1.200.000 euro, finanziato nell’ambito del PNRR, Missione 4. Gli interventi comprendono la sostituzione di tutti i serramenti della sopraelevazione risalente al 1957, che riguarda il piano quarto del corpo principale prospiciente corso San Maurizio e il piano secondo di due fabbricati lato via Ferrari. I nuovi serramenti, in ferro pre-verniciato con taglio termico, sono progettati con specchiature corrispondenti agli infissi storici per non alterare il prospetto architettonico, in quanto l’edificio è tutelato dalla Soprintendenza. L'intervento copre circa 625 mq complessivi.
Nel piano di lavori programmati per i prossimi anni, l’Istituto Avogadro sarà interessato da interventi significativi per migliorare sicurezza e funzionalità. Tra le priorità, il rifacimento completo dei cortili garantirà spazi esterni più accessibili e fruibili, mentre la copertura della palestra, attualmente soggetta a infiltrazioni, sarà messa in sicurezza per preservarne l’integrità.
Un’attenzione particolare sarà riservata anche alla manutenzione delle canalizzazioni per il deflusso delle acque meteoriche e al rifacimento di alcune uscite di emergenza, per assicurare standard più elevati di efficienza e sicurezza.
Nel biennio 2024-2026, inoltre, si procederà a una verifica approfondita della vulnerabilità sismica dell’edificio e al rinnovo della SCIA antincendio, con l’obiettivo di allineare la struttura ai più alti requisiti di sicurezza.
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ll vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo e la consigliera con delega all’istruzione Caterina Greco hanno visitato la sede associata di Via Rovigo 19 dell’Istituto di istruzione superiore Gobetti Marchesini Casale Arduino (la sede principale è in via Figlie dei Militari 25): nella sede associata sono attivi gli indirizzi di studio di Istituto Tecnico Tecnologico Chimica e materiali; Biotecnologie ambientali e Biotecnologie sanitarie.Nel corso degli ultimi anni, sono stati completati importanti interventi di messa in sicurezza e ammodernamento della struttura, finanziati con fondi della Città metropolitana di Torino per un totale di quasi 500mila euro.
Gli interventi più significativi includono i lavori di manutenzione straordinaria all’impianto idrico antincendio, il completamento degli impianti antincendio e la messa in sicurezza degli intradossi dei solai di aule, laboratori, corridoi, atrio di ingresso e porticato esterno, mediante la posa di controsoffitti antisfondellamento e reti metalliche antisfondellamento, oltre alla posa in alcuni locali di controsoffitti a quadrotte in fibra minerale. È prevista nel 2025, invece, la realizzazione di un nuovo impianto di rivelazione gas acetilene per il laboratorio di analisi strumentale.
“La sede associata del Casale in via Rovigo 19 è una delle eccellenze del sistema scolastico metropolitano” spiega il vicesindaco della Città metropolitana Jacopo Suppo, che giovedì 14 novembre ha effettuato un sopralluogo nell’edifico scolastico. “La scuola prepara studenti con una formazione di grande qualità, in settori altamente richiesti come la moda, il biomedicale, le acque e le analisi chimiche”.
La consigliera metropolitana delegata all’istruzione Caterina Greco ha sottolineato l’importanza formativa dell’istituto, dichiarando che "il Casale forma i chimici del futuro, offrendo una scuola altamente competitiva che prepara gli studenti a percorsi di successo, sia nel mondo del lavoro che negli studi universitari, con ottimi risultati".
La dirigente scolastica dell'Istituto Casale, la professoressa Maria De Pietro, ha sottolineato l’importanza degli interventi e la collaborazione con la Città metropolitana: “Abbiamo circa 1300 studenti e vari indirizzi di studio, tra cui il tecnico chimico, il professionale per il made in Italy, la gestione delle acque e risanamento ambientale ed il commerciale per amministrazione finanza e marketing e relazioni internazionali per il marketing. La scuola è un polo per l’inclusione e gestisce una sezione ospedaliera: all’istituto è associata la sezione di Scuola in Ospedale che opera negli ospedali Regina Margherita e C.T.O. di Torino. Un servizio scolastico che tutela sia il diritto alla salute che quello allo studio di studenti minorenni ricoverati per lunghi periodi o in regime di day hospital negli ospedali citati. Attiviamo anche percorsi di istruzione domiciliare. Siamo il Centro Territoriale di Supporto di Torino che si occupa dell’acquisto di ausili e sussidi per alunni con disabilità che vengono dati in comodato d’uso alle scuole di Torino e provincia”.
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Proseguono le visite della Città metropolitana di Torino negli istituti scolastici del territorio per fare il punto sugli interventi manutentivi più urgenti e ascoltare direttamente le necessità delle scuole superiori.Liceo Scientifico Statale A. Volta di Torino: manutenzioni e interventi prioritari
Oggi il direttore generale di Città metropolitana ha visitato il Liceo Scientifico Statale A. Volta, la cui sede in vi Juvarra 14 è stata recentemente acquisita al patrimonio dell'Ente dalla proprietà di un istituto religioso. L'edificio accoglie circa 900 studenti negli indirizzi di Liceo Scientifico e Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate. Durante l’incontro con la dirigente scolastica Maurizia Basili, si è evidenziata la necessità di risolvere alcune e problematiche manutentive, tra cui l'intervento già programmato per i prossimi giorni sulla palestra per risolvere le infiltrazioni d’acqua causate dal malfunzionamento delle grondaie pluviali. Inoltre, nella programmazione pluriennale verrà data priorità al rifacimento delle colonne di scarico dei bagni maschili, mentre quelli femminili sono stati rinnovati tre anni fa. Richiesta anche una sala docenti, attualmente assente per carenza di spazio. La Città metropolitana di Torino si è impegnata a supportare il Liceo Volta per individuare una soluzione compatibile con le risorse e le priorità di intervento.
Liceo Classico Statale "Massimo D'Azeglio" di Torino: interventi in corso e progetti futuri
Al Liceo Classico Statale "Massimo D'Azeglio" di Torino in via Parini 8, che ospita circa 900 studenti, la Città metropolitana di Torino è già intervenuta con un intervento manutentivo importante, conclusosi lo scorso anno, che ha visto la manutenzione straordinaria e risanamento delle facciate lato strada, la sostituzione degli infissi, la ristrutturazione dei laboratori ed il rinforzo di parte dei solai di sottotetto, interventi che hanno migliorato la sicurezza e l’efficienza energetica dell’edificio. Il preside Franco Francavilla ha espresso il suo apprezzamento per la tempestività degli interventi e per la collaborazione con la Città metropolitana di Torino, sottolineando come i tempi di realizzazione siano stati rispettati, consentendo la continuità delle attività didattiche senza interruzioni significative.
Grazie alle segnalazioni tramite la piattaforma Factotum, la Città metropolitana di Torino ha risolto tempestivamente problemi urgenti come le infiltrazioni d’acqua che avevano interessato parte della struttura. La risoluzione definitiva dei problemi di infiltrazione, problematica purtroppo diffusa su diversi edifici gestiti dalla Città metropolitana, comporta un impegno economico molto importante che necessita di attenta valutazione e che sarà oggetto di una programmazione economica finanziaria nei prossimi anni. Tra le richieste presentate dal dirigente scolastico, la sostituzione di un montascale, fondamentale per garantire l'accessibilità agli studenti e al personale con difficoltà motorie. La Città metropolitana di Torino ha già avviato il piano d'intervento e prevede di completare il montascale nei prossimi mesi. Inoltre, è stato programmato un intervento di sicurezza sulle scale, con la sostituzione delle coperture antiscivolo in gomma.
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Nell’ambito del progetto #ScuoleCittaMetroTO, proseguono le visite della Città metropolitana di Torino agli edifici scolastici, con l’obiettivo di raccontare gli interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza che si stanno realizzando per valorizzare e migliorare il patrimonio edilizio scolastico. Il progetto, dedicato anche agli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, mira a rendere gli istituti scolastici più sicuri e funzionali per gli studenti e il personale scolastico.Diventa Liceo del made in Italy – secondo la nuova denominazione voluta dal Governo - l’Istituto di Istruzione Superiore J. B. Beccari di Torino, uno degli edifici al centro dei più recenti interventi di riqualificazione, per un investimento totale di poco superiore al milione di euro, finanziato con fondi della Città metropolitana di Torino. Le operazioni hanno incluso la sostituzione dei serramenti esterni, per migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, e la manutenzione delle coperture e dei cornicioni. Sono stati anche eseguiti interventi normativi in ambito antincendio, per garantire la sicurezza degli spazi scolastici e offrire una protezione adeguata a studenti, docenti e personale. Nell’ambito della sostenibilità ambientale e della riduzione dei consumi energetici, sono stati inoltre realizzati interventi di riqualificazione della centrale termica e installato un nuovo impianto fotovoltaico. “Tutti gli interventi sono stati programmati e attuati in collaborazione con la dirigenza scolastica del Beccari – spiega il vicesindaco di Città metropolitana Jacopo Suppo che giovedi 7 novembre ha effettuato un sopralluogo nell’edifico scolastico - attraverso riunioni periodiche con l’obiettivo di coordinare al meglio i lavori, minimizzando l’impatto sulle lezioni e assicurando che l’attività didattica si svolgesse regolarmente. L’impegno della Città metropolitana di Torino continuerà anche nel 2024, con nuovi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”.
Tra le opere previste, il ripristino del manto di copertura e le verifiche di vulnerabilità sismica, sempre con l’obiettivo di garantire edifici sicuri e adeguati agli standard normativi.
La consigliera metropolitana delegata all’istruzione Caterina Greco ha sottolineato l’importanza formativa dell’istituto, dichiarando che "il Beccari è una scuola dove si insegna e si impara, soprattutto creare professionalità legate al cibo e all’accoglienza. Un messaggio che esprime l'essenza pratica e didattica dell'istituto, impegnato a fornire agli studenti una preparazione tecnica e creativa, mirata al mondo dell'alimentazione”
Il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo aggiunge: "al Beccari abbiamo trovato una scuola che si apre al territorio con iniziative legate al cibo e alla cucina. Scuola e città che stanno insieme, si parlano, sono la chiave per far crescere i nostri ragazzi". E ha concluso con l'importanza della collaborazione tra istituzioni scolastiche e comunità locali come motore di sviluppo e formazione per le nuove generazioni.
Il dirigente scolastico del Beccari Pietro Rapisarda ha spiegato la visione della scuola per il futuro dei ragazzi: "Noi cerchiamo di favorire il percorso di crescita come cittadini, contribuendo alla loro consapevolezza sui diritti e doveri. Formiamo giovani con competenze nel campo dell’alimentazione e dell’accoglienza, per prepararli ad affrontare il mondo del lavoro e della vita con responsabilità. Dall’anno prossimo, grazie al liceo del made in Italy e all’opzione liceo del gusto, prepareremo anche giovani liceali che proseguiranno gli studi all’università e che impareranno a raccontare, descrivere il mondo dell’enogastronomia italiana "
Grazie agli interventi di edilizia scolastica e alla pianificazione condivisa, l’Istituto J. B. Beccari si conferma come esempio virtuoso di come il lavoro coordinato tra enti locali e istituti scolastici possa generare miglioramenti visibili e duraturi, a beneficio degli oltre mille studenti che frequentano quotidianamente l’istituto.
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Continuano le visite agli edifici scolastici nell’ambito di #ScuoleCittaMetroTo, l’iniziativa della Città metropolitana di Torino che si propone di raccontare i grandi progetti, i cantieri e gli investimenti che l'Ente di area vasta sta portando avanti per migliorare il patrimonio edilizio scolastico. L'iniziativa si concentra anche sulle criticità quotidiane, affrontando interventi urgenti di manutenzione ordinaria e straordinaria.
La sede centrale delLiceo Artistico Statale Renato Cottini si trova in via Castelgomberto 20 a Torino. L’edificio, costruito negli anni '70 dal Comune di Torino e originariamente destinato a scuola media, è diventato sede del Liceo nel 1991. Gestita dalla Città metropolitana di Torino, la sede centrale accoglie 501 studenti su un totale di 1200 iscritti al “Cottini”, distribuiti su cinque diversi indirizzi: Architettura e Ambiente, Arti figurative, Audiovisivo e Multimedia, Design e Scenografia.
Interventi di riqualificazione e investimenti
Negli ultimi anni al Liceo Cottini sono stati eseguiti significativi lavori di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza e riqualificazione energetica, grazie ai fondi ministeriali e aifinanziamenti del PNRR. Gli interventi più recenti, riguardanti i fondi PNRR e completati per un importo di 400.000 euro, hanno incluso la sostituzione dei serramenti risalenti agli anni '70 sul lato sud della palazzina delle aule, con la posa di infissi moderni in alluminio a taglio termico e doppio vetro basso emissivo, per un totale di 430 metri quadrati di superfici vetrate, contribuendo così a migliorare l'efficienza energetica dell'edificio. Inoltre, sono stati riqualificati i percorsi pedonali esterni, con asfaltature e ripristino delle aree esterne. Negli anni scorsi, grazie a fondi ministeriali, era stato realizzato un intervento del valore di 780.000 euro che, oltre alla pavimentazione esterna su una superficie di 900 metri quadrati, ha previsto l'installazione di reti antisfondellamento, nuovi controsoffitti e illuminazione a LED.
L’architetto Antonio Balestra, dirigentedel LiceoCottini da 11 anni, ha messo in evidenza l'importanza della collaborazione con la Città metropolitana di Torino: "Gestiamo il Liceo artistico più numeroso del Piemonte, con 1200 studenti, incluso il corso serale. Negli ultimi anni, abbiamo visto realizzati una serie di interventi migliorativi, tutti svolti in stretta collaborazione con la Città metropolitana. Questo ha garantito lo svolgimento delle attività didattiche senza interruzioni. Grazie a cronoprogrammi pianificati attentamente, ogni lavoro è stato coordinato per ridurre al minimo l’impatto sulle lezioni, mantenendo gli orari scolastici e garantendo la sicurezza e l'efficienza della struttura."
L’impegno della Città metropolitana di Torino prosegue nel 2024 con interventi puntuali di manutenzione ordinaria, assicurando continuità al miglioramento degli edifici e rispondendo in modo tempestivo alle esigenze delle scuole per garantire spazi sicuri e funzionali.
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Un allegro giallo ocra punteggiato dal verde scuro degli infissi è la nuova veste con cui si presenta l’Istituto di istruzione superiore Tommaso D’Oria di Cirié, al termine del grande cantiere per l’adeguamento sismico. Nato nel 1912 come scuola commerciale, l’istituto ha subito nel tempo diverse trasformazioni adattandosi ai cambiamenti del mondo del lavoro. Nel 2000 il Professionale commerciale D’Oria è stato associato all’Istituto tecnico industriale Grassi sotto un’unica direzione, dando luogo all’attuale Tommaso D’Oria. Convivono tutt’ora i due indirizzi principali, il Professionale e il Tecnico, ciascuno declinato però in diversi campi: il primo in Servizi commerciali per la web community, per il design della comunicazione visiva e pubblicitaria e in Servizi per la sanità e l'assistenza sociale; il secondo in Tecnologico per l’elettronica e l’elettrotecnica ed Economico per il turismo. La quarantina di classi in cui si articolano i piani di studio ha richiesto la creazione di una succursale, dove oggi vanno circa 300 degli oltre 800 studenti iscritti.
Adeguamento sismico e un nuovo playground
È la sede di via Prever 13 a essere stata oggetto del corposo investimento di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Dalla Regione Piemonte sono arrivati 1.500.000 euro per l’adeguamento sismico della struttura esterna dell’edificio; l’interno è stato completamente ritinteggiato; sono state rifatte tutte le controsoffittature e sono state sostituite tutte le lampade con altre a led per l’efficientamento energetico.
Dal PNRR sono arrivati circa 730mila euro, che hanno consentito di tinteggiare le facciate completando così anche dal punto di vista estetico l’intervento strutturale; inoltre, è stato sostituito il serramento di una entrata secondaria. Sono appena iniziati i lavori per dare alla scuola un nuovo playground, con campo di pallavolo, pista di atletica e un’area per il calcetto.
La Città metropolitana ha attinto a fondi propri, per circa 390 mila euro, per la revisione delle coperture piane della scuola, dove in caso di forti piogge si verificano infiltrazioni, e per la sostituzione dell’ascensore.
Interni a nuovo, una lezione di senso civico
Mauro Masera, dirigente scolastico del D’Oria, racconta che nel primo anno del cantiere, durante la stagione scolastica 2022-2023, l’organizzazione delle lezioni è stata molto faticosa: “Abbiamo dovuto rinunciare in più fasi a un terzo dell'edificio, ogni volte per circa 3-4 mesi” spiega. “I lavori sono stati suddivisi in tre lotti, e quindi andava sistemato altrove un terzo degli studenti, senza ricorrere ai doppi turni, che sono impraticabili in una scuola di provincia caratterizzata dalla rigidità del sistema dei trasporti. Grazie all'aiuto della Città metropolitana, e grazie alla grande disponibilità dell'impresa, abbiamo potuto contare su una sede distaccata, e poi abbiamo usato i laboratori come aule per le lezioni”.
Il Preside aggiunge con soddisfazione che la tinteggiatura delle parti interne dell’edificio ha avuto risvolti positivi anche sugli studenti: “Ci siano accorti in questi due anni, da quando aule e uffici appaiono a tutti più belli e puliti, che gli studenti sono più attenti ai loro ambienti a collaborano nel mantenerli a posto. Oggi i nostri interni hanno sostanzialmente l’aspetto ‘fresco’ che avevano due anni fa”.
Come molte scuole che hanno il tetto piano, anche il D’Oria è soggetto a infiltrazioni e, in caso di grandi piogge, compaiono i secchi in aule e corridoi: “Per fortuna la Città metropolitana ha trovato un finanziamento e ora interverrà a impermeabilizzare” aggiunge Masera. Poi rivolge una richiesta per la succursale: “Sarebbe bello che anche lì venisse rimessa a posto l’area esterna, intervenendo sia sui campi per le attività sportive che in generale sulle aree a verde”.
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Sulle sponde del Torrente Tesso, di fronte all’area in cui, ai primi del Novecento, fu costruito il Cotonificio che cambiò il volto dell’economia e della cultura di Lanzo Torinese, sorge un grande edificio costruito alla fine degli anni Ottanta per ospitare l’Istituto d’istruzione superiore intitolato a Federico Albert, parroco di Lanzo dal 1852 al 1876. Fondò l'asilo infantile, l'orfanotrofio per le fanciulle e l'educandato femminile per preparare le ragazze a diventare maestre, mentre negli stessi anni Don Bosco diede vita a un oratorio e avviò i primi corsi professionali per i giovani della Valle.
Una vocazione alla formazione mai interrotta che, a partire dagli anni Settanta, vide nascere prima l’Istituto magistrale Albert, e via via le sezioni professionali per l’industria e l’artigianato, poi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera, riunite in un unico Istituto d’istruzione superiore nel 2000.
Attualmente, i suoi quasi mille studenti sono suddivisi in cinque indirizzi: Liceo linguistico, Scienze umane, anche nella versione con l’opzione Economico-sociale, il professionale Servizi enogastronomia ospitalità alberghiera e, ultimo nato, il Tecnico: Agraria, agroalimentare e agroindustria.
Lavori in corso per adeguamento sismico e nuovi laboratori
Oggi l’Albert è un grande cantiere dove fervono i lavori, con un finanziamento di quasi 3 milioni di euro dal PNRR per l’adeguamento sismico e di 900mila euro (finanziato nell’ambito dell’Accordo di programma quadro “Area interna Valli di Lanzo” con un contributo di 390mila euro e dalla Città metropolitana di Torino con un contributo di 510mila euro) destinato alla realizzazione di una serra idroponica e di un laboratorio di trasformazione dei prodotti.
La struttura che ospita l’Istituto è articolata in tre parti: un edificio originario realizzato con struttura prefabbricata negli anni 1989-1992, una palestra costruita contestualmente al fabbricato originario e un ampliamento realizzato negli anni 2001-2002. La messa in sicurezza prevede la realizzazione di vele portanti che andranno a migliorare la portanza sismica. Contestualmente, la struttura verrà completamente ritinteggiata, all’interno saranno realizzate le controsoffittature antisfondellamento, sostituite le vecchie lampade con una nuova illuminazione a LED e verrà anche sostituito l’ascensore.
Sono in corso di affidamento i lavori per la realizzazione della serra idroponica, che avrà due parti distinte, una in ambiente chiuso e la seconda destinata alla coltivazione all’aperto, e per la costruzione di un laboratorio di trasformazione dei prodotti coltivati, dotato di attrezzature moderne di alto livello tecnologico.
Piano di sicurezza definito, da migliorare gli infissi
Il dirigente scolastico dell’Albert, Vincenzo Minissale, è soddisfatto di come sta procedendo il cantiere: “Già da giugno sono stati fatti degli incontri con la Città metropolitana e con l'impresa appaltatrice per decidere insieme la cronologia degli interventi. La parte più complicata è stata realizzare il piano di emergenza, con quasi mille studenti pensare a un’evacuazione in sicurezza non è stato semplice.”
Si rammarica però che non ci siano fondi per intervenire a rinnovare gli infissi: “Sono quelli originali, quindi scarsamente efficienti dal punto di vista dell'isolamento termico e anche molto brutti. E poi, purtroppo, continuiamo ad avere piccoli problemi di infiltrazioni. Sarebbe bello intervenire sulle coperture e risolverli una volta per tutte.”
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Sopralluogo tecnico all’Istituto di Istruzione Superiore Copernico-Luxembourg di Torino dove la Città metropolitana di Torino è di recente intervenuta con un finanziamento europeo di poco superiore ai 2 milioni integrato da fondi propri per un importo complessivo di circa 3 milioni di euro per la riqualificazione completa del corpo palestre e per l'efficientamento energetico.Il direttore generale di Città metropolitana Guido Mulè con i tecnici dell’edilizia scolastica ha incontrato il dirigente scolastico Fulvio Genèro per individuare, tra le problematiche note del complesso scolastico, quale siano le priorità percepite come tali dall'Istituto.
Gli edifici che costituiscono l'Istituto sono stati realizzati verso la fine degli anni '70 ed i problemi sono tipici delle costruzioni di tale periodo ed in particolare i servizi igienici. Città metropolitana ha già rifatto parte dei servizi del blocco centrale con un impegno economico di circa € 300.000 e a breve avranno avvio i lavori per il completamento dell'intervento con anche la sostituzione degli infissi per un ulteriore importo di € 250.000 finanziato con l'avanzo di bilancio 2024.
Città metropolitana inoltre valuterà la possibilità di mettere in atto già a partire dal prossimo anno il completamento dell'ammodernamento di tutti i servizi igienici del vasto complesso scolastico situato di fronte alla stazione ferroviaria del Lingotto che ospita circa 1800 studenti
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Punto di riferimento per un’area vasta ed eterogenea che spazia dalla seconda cintura dell'area metropolitana torinese fino alle Valli Ceronda, di Lanzo e al Canavese, il Fermi-Galilei è nato nel 2012 dall’unione tra un Istituto tecnico commerciale per ragionieri e geometri e un Liceo scientifico.
Dal punto di vista logistico, i primi anni furono avventurosi per entrambe le scuole. L'"Enrico Fermi", nato come succursale nel 1967, venne inizialmente ospitato in alcuni locali del Palazzo Comunale, mentre il "Galilei", succursale del Galileo Ferraris di Torino dal 1968, iniziò la sua attività in una palazzina di recente costruzione dove non era possibile bloccare le persiane. Successivamente, l'istituto si trasferì in via Fiera, dove i locali non avevano vere finestre, ma solo vetrine affacciate sulla strada.
Nel 1972 iniziò la costruzione dell’attuale sede, un edificio scolastico ampio e luminoso, progettato con un rigore architettonico che garantisce spazi ben distribuiti. Oggi, il Fermi-Galilei ospita 1.220 studenti distribuiti in 55 classi, offrendo tre percorsi formativi: economico (con indirizzi in relazioni internazionali per il marketing, amministrazione, finanza e marketing, e sistemi informativi aziendali); liceo scientifico (con indirizzi sportivo, scienze applicate, informatico, e classico); e tecnologico (con indirizzi in costruzioni, ambiente e territorio, e biotecnologie ambientali e chimica dei materiali).
Quattro progetti con il PNRR
Attualmente, l'Istituto Fermi-Galilei è al centro di quattro progetti finanziati dal PNRR per un totale di 1,5 milioni di euro. Gli interventi hanno riguardato principalmente la messa in sicurezza delle strutture con l’installazione di reti antisfondellamento e l’applicazione di pannelli in cartongesso. Sono stati rifatti anche i serramenti, mentre i frangisole degli anni ’80 che coprivano l’ingresso sono stati rimossi, migliorando notevolmente la luminosità degli spazi interni, in particolare nelle segreterie.
Un altro intervento importante ha riguardato l’adeguamento dell’impianto elettrico, sia all’interno delle aule che per il sistema antincendio. Grazie ai fondi PNRR, l’accessibilità è stata migliorata con l’aggiunta di rampe per l’accesso agli edifici e alla palestra.
Un sogno nel cassetto: l’Auditorium
Il dirigente scolastico Vincenzo Giammalva, in carica dallo scorso anno, ha dichiarato: “Provenendo da altri istituti comprensivi, ho già avuto esperienza nel confronto con enti locali, ma con la Città metropolitana, essendo un'istituzione più grande, ho potuto apprezzare la maggiore capacità di intervento. Lo scorso anno, in particolare durante situazioni di emergenza legate al maltempo, ho constatato personalmente la rapidità e l'efficacia degli interventi. Ovviamente, la scuola richiede manutenzione continua e alcuni interventi a lungo termine. Nonostante la decrescita demografica possa influire sulle iscrizioni future, al momento abbiamo bisogno di più spazi. Il mio sogno è avere una sala riunioni o un auditorium, che sarebbe fondamentale per riunioni del Consiglio di Istituto e per eventi didattici importanti. Lavoreremo con i funzionari della Città metropolitana per trovare delle soluzioni.
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