I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

I suggestivi costumi medievali e le messe in scena del gruppo storico Speculum historiae hanno dato inizio alla visita animata del Palazzo dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino. I componenti di Speculum historiae, associazione culturale nata nel 2009 con l’obiettivo di studiare, ricostruire e divulgare la storia del Piemonte medievaletramite i mezzi della ricostruzione storica, del living history e dell’archeologia esperienziale, hanno accompagnato il pubblico in un viaggio nel tempo che inizia in una Torino medievale e termina in quella odierna.
La visita di oggi è anche l’occasione per presentare ai visitatori l’edizione autunnale del Bibliotour Piemonte: a pochi giorni dall'inizio del Torino Film Industry e del Torino Film Festival, la Biblioteca di storia e cultura del Piemonte Giuseppe Grosso, gioiello della Città metropolitana, mette a disposizione degli appassionati una piccola esposizione di libri dedicati alla settima arte.
Da lunedì 21 a venerdì 25 novembre, dalle 10 alle 17, il suggestivo ambiente dell'antiscalone d'onore di Palazzo Cisterna ospiterà teche al cui interno saranno presenti testi sul cinema, tra i quali "Cinema italiano" di Mario Gromo, "Storia del cinema muto italiano" di Maria Adriana Prolo e "Cinema e Risorgimento" a cura di Sara Cortellazzo e Massimo Quaglia.
L’ultima visita animata dell’anno a Palazzo Cisterna è prevista per sabato 17 dicembre. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini prenotando all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011-8617100 dalle 9,30 alle 13.
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Cultura

Ci sarà anche il Gonfalone della Città Metropolitana di Torino alla commemorazione dei Martiri di Cudine di Corio in programma domenica 13 novembreper iniziativa del Comune di Corio e dell’ANPI provinciale di Torino. La cerimonia sarà preceduta dagli omaggi floreali ai cippi di Vietti (Coassolo) e Ponte Fandaglia (Corio). Alle 10 i partecipanti alla commemorazione si ritroveranno in frazione Cudine di Corio, davanti all’ex scuola, nel luogo in cui sorge il monumento ai caduti. La cerimonia sarà accompagnata dalla Società Filarmonica di Corio. Ad introdurre gli interventi sarà il rappresentante del Comitato di Zona dell’ANPI, Stefano Bona. È prevista la deposizione di una corona d'alloro alla lapide alla memoria dei caduti. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Corio reciteranno brani e poesie sulla Resistenza. Alle 11, è previsto il saluto ai partecipanti da parte del Sindaco di Corio, Susanna Costa Frola. La commemorazione si concluderà con l'orazione ufficiale tenuta dalla Vicepresidente del Senato della Repubblica, Anna Rossomando.
La commemorazione di Cudine rievoca i tragici fatti della notte tra il 16 e 17 novembre 1944, quando fu perpetrato uno dei più efferati massacri compiuti dai nazifascisti in Piemonte. Ne furono vittime 33 tra civili, partigiani ed ex Carabinieri passati nelle formazioni Garibaldi dopo l’8 settembre. Anche la scuola di Cudine venne incendiata. Pare a seguito di una delazione, una colonna di nazifascisti, risalita da Lanzo, colse di sorpresa i partigiani e li massacrò, uccidendo anche cinque civili.
Per saperne di più si può consultare la scheda pubblicata nel sito Internet dell’Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia alla pagina http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Cudine,%20Corio%20Canavese,%2017.11.1944.pdf

 

Cultura

La prossima settimana è in programma un nuovo appuntamento di “Sentieri della Resistenza”, il progetto a cura della Città Metropolitana di Torino all’interno del Piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.
Giovedì 17 novembre dalle 10,30 alle 12,30 nella sede della Cooperativa di consumo di Traves, in frazione Malerba 14, si terrà un incontro dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Ceres e Viù, sul tema “Nicola Grosa sui sentieri di Traves”. La partecipazione è aperta a tutti i cittadini.
La figura del comandante dei partigiani garibaldini Nicola Grosa e la storia del suo generoso impegno per il recupero dei corpi insepolti dei suoi ragazzi sono al centro di un progetto per il recupero della memoria resistenziale di Traves. Nella mattinata del 17 novembre si potrà anche visitare una mostra fotografica dedicata alla vicenda umana, politica e militare di Grosa, che nel dopoguerra fu anche consigliere comunale a Torino.
Il
Sentiero della Libertà, numero 254 della segnaletica CAI, conduce dalla frazione Malerba di Traves alla località Prà Lorenzo, sullo spartiacque con la valle di Viù. Il percorso rientra tra quelli che la Città Metropolitana sta inserendo nella rete dei Sentieri della Resistenza, chiedendone la registrazione nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico.

Un ulteriore evento dedicato alle scuole secondarie di primo grado di Ceres e Viù è in programma giovedì 24 novembre alle 10,30, con un’escursione dalla frazione Malerba al Colle Colmet sul Sentiero della Libertà.NICOLA GROSA TRAVES SENTIERI RESISTENTI

Cultura

Proseguono nel mese di novembre le visite animate gratuite a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12. L’appuntamento è previsto alle ore 10 di sabato 19 novembre. Sarà il gruppo storico Speculum Historiae ad accogliere i visitatori e ad animare la visita.
L’Associazione Culturale Speculum Historiae, fondata nel 2009, si propone come obiettivo la ricostruzione di stralci di vita quotidiana dagli aspetti domestici a quelli militari, dalla religione all’artigianato, basandosi su documenti, iconografie e reperti museali al fine di realizzare riproduzioni quanto più precise possibile sia degli abiti che di attività.
Sabato 19 novembre il gruppo storico accompagnerà il pubblico in un viaggio nel tempo che inizierà in una Torino medievale e terminerà in quella odierna.
L’ultima visita dell’anno a Palazzo Cisterna è prevista sabato 17 dicembre.
Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini prenotando all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011 861 7100 dalle 9.30 alle 13.

 

Cultura

Ci sarà anche la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”, gioiello della Città metropolitana di Torino con sede a Palazzo Cisterna di Torino, al Castello di Masino, la sontuosa dimora canavesana acquistata dal Fai nel 1988, nell’ambito dell’evento “Due giorni per la lettura”.
Una due giorni, sabato 12 e domenica 13 novembre, dedicata alla lettura che dà l’avvio ad una collaborazione tra Fai e Città metropolitana di Torino, due enti che credono nel binomio tra cultura e mobilità sostenibile.
È per questo motivo che nel fine settimana si potrà raggiungere il Castello di Masino con un servizio di trasporto pubblico gratuito.
Sono due le navette che trasporteranno i visitatori a Masino: una da Torino (con partenza dalla stazione di Porta Susa alle ore 9,15 con ritorno da Masino alle 17,30) e una da Chivasso (con partenza dalla stazione ferroviaria alle ore 9,15 con ritorno da Masino alle 17,30).
L’utilizzo del trasporto pubblico per grandi eventi culturali rientra a pieno titolo nelle azioni del PUMS, il Piano urbano per la mobilità sostenibile della Città metropolitana, con l'intento di favorire gli spostamenti anche di chi non vuole o non può usare l'automobile.
La due giorni per la lettura è la prima iniziativa di una collaborazione nascente tra la biblioteca del Castello di Masino, una straordinaria raccolta di 25.000 volumi pubblicati tra la fine del Quattrocento e la seconda metà del Novecento e la biblioteca di Palazzo Cisterna, una istituzione pubblica costituita da circa 200.000 volumi, compresa una sezione di periodici, e di un'ampia sezione archivistica, oltre a raccolte grafiche e fotografiche.

Per informazioni e prenotazioni della navetta bibliotecamasino@fondoambiente.it
www.cittametropolitana.torino.it
www.fondoambiente.it/luoghi/castello-e-parco-di-masino

Cultura

Con la giornata di venerdì 4 novembre si conclude l’iniziativa I Palazzi delle Istituzioni si aprono alla città, grazie alla quale centinaia di torinesi e turisti hanno potuto visitare le sale auliche di alcuni edifici storici di Torino, oggi sedi istituzionali.

L’iniziativa ha visto cooperare la Prefettura, la Presidenza del Consiglio comunale della Città di Torino, la Città Metropolitana, i Musei Reali e l’Archivio di Stato, in collaborazione con Turismo Torino e Piemonte.  

Tutte queste istituzioni hanno messo a disposizione di cittadini e turisti le loro sedi storiche, nelle quali si sono svolte, con prenotazione obbligatoria tramite Turismo Torino e Piemonte, visite guidate e gratuite nei giorni 25 aprile (Festa della Liberazione) e 2 Giugno (Festa della Repubblica, con appuntamento finale il 4 novembre, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze armate.

Un viaggio attraverso quattro secoli di storia, dal XVII al XIX, incarnata in quelli che, un tempo palazzi del potere, hanno voluto riaffermare la loro vocazione di apertura alla comunità.

Gli appuntamenti, compreso quello di venerdì 4 novembre, sono risultati al completo rispetto ai posti offerti.

La scelta era caduta su tre date contrassegnate da un forte valore civico e comunitario, ideali per questa simbolica apertura di bellezze architettoniche che, in buona parte, non sono solitamente disponibili per il pubblico.

La presentazione dell’iniziativa, nell’aprile scorso, aveva visto la partecipazione dei rappresentanti delle cinque istituzioni coinvolte: il prefetto Raffaele Ruberto, la presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo, il vicesindaco della Città Metropolitana Jacopo Suppo, la direttrice dei Musei Reali Enrica Pagella e il direttore dell’Archivio di Stato Stefano Benedetto, insieme al presidente di Turismo Torino e Piemonte Maurizio Vitale.

Cultura

Lo spettacolo in scena all’Ecomuseo di Coazze venerdì 28 ottobre

Uno spettacolo teatrale che racconta la Resistenza non armata, l’esistenza quotidiana di coloro che, in modo a volte nascosto o a volte più eclatante, misero a repentaglio la loro vita per combattere senza ricorrere alle armi, nella convinzione che le storie dei partigiani combattenti e del popolo antifascista sono due facce di una stessa, luminosa medaglia. Questo è “Senza sparare un colpo”, la pièce - ideata da Swingin Turin in collaborazione con la Fondazione Donat Cattin - che andrà in scena venerdì 28 ottobre alle 21.15 all’Ecomuseo della Resistenza di Coazze (viale Italia ‘61, al civico 3) per il cartellone di Sentieri resistenti a teatro, finanziato dalla Città metropolitana di Torino con i fondi del Piano tematico Pa.C.E.-Programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia. Lo spettacolo sarà preceduto dalla visita guidata all’Ecomuseo, che avrà inizio alle 20.45.
“Senza sparare un colpo”, con la regia di Giancarlo Viani, si compone di sei quadri o storie principali, collegate tra loro e introdotte dai brevi dialoghi di due partigiani e dalle musiche dal vivo suonate da una band formata da chitarra, basso e batteria. Numerosi frammenti audio originali dell’epoca, trasmessi dalle radio nazionali e da Radio Londra, arricchiscono lo spettacolo.
Ingresso gratuito, ma è consigliata la prenotazione telefonando allo 011.9349681 o scrivendo a turismo@comune.coazze.to.it

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Cultura

Nuovo appuntamento di "Sentieri della Resistenza", il progetto a cura di Città metropolitana di Torino all’interno del Piano tematico Pa.C.E. finanziato dal programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.
Giovedì 17 novembre (ore 10.30-12.30) nella sede della Cooperativa di consumo di Traves, in frazione Malerba 14, si terrà un incontro dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Ceres e Viù, oltre che alla popolazione, sul tema Nicola Grosa sui sentieri di Traves”.
La figura del partigiano Nicola Grosa, comandante garibaldino, e la storia del suo generoso impegno per il recupero dei corpi insepolti dei suoi ragazzi sono al centro di un progetto per il recupero della memoria resistenziale di Traves: nella mattinata del 17 novembre si potrà anche visitare una mostra fotografica dedicata alla vicenda umana, politica e militare di Grosa, che nel dopoguerra fu anche consigliere comunale a Torino.
Il sentiero della Libertà, numero 254 della segnaletica CAI, dalla frazione Malerba di Traves fino alla località Prà Lorenzo sullo spartiacque con la valle di Viù, rientra tra quelli che Città metropolitana di Torino sta inserendo nella rete dei "Sentieri della Resistenza", chiedendone la registrazione nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico.

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Cultura

A Palazzo anche la conferenza “Maria Vittoria e le altre donne di casa Savoia” e una mostra di cimeli storici

È cominciata con l’esibizione del gruppo storico “Principi dal Pozzo” di Reano, a interpretare le figure di Maria Vittoria, Amedeo di Savoia e Vittorio Emanuele II, la visita animata che si sta svolgendo questa mattina nelle sale auliche di Palazzo dal Pozzo della Cisterna, sede storica della Città metropolitana di Torino.
L’associazione Principi dal Pozzo trae spunto dal ramo di Torino dei Principi Dal Pozzo della Cisterna il cui capostipite, Giovanni Ludovico Dal Pozzo, visse intorno al 1578 nel feudo di Reano. Ludovico, primo presidente del Senato Subalpino, trasformò il castello reanese in palazzo nobiliare ed ebbe dal Papa la facoltà di coniare monete. Ultima erede delle sostanze della famiglia dal Pozzo della Cisterna fu la Principessa Maria Vittoria, nata nel 1847 e andata in sposa nel 1867 al Principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna.
Palazzo Cisterna stamattina ospita anche un secondo evento dedicato agli appassionati di storia: la conferenza “Maria Vittoria e le altre donne di casa Savoia”, un momento di approfondimento sulla figura di Maria Vittoria attraverso le parole di Gian Luca Giani, autore del libro Le donne di casa Savoia e di Francesco Cordero di Pamparato, scrittore e storico.
Per l’occasione gli ambienti aulici di Palazzo Cisterna fanno da cornice, su impulso di Ilario Bortolan, presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, in collaborazione con il Coordinamento Sabaudo, a una piccola esposizione di cimeli e documenti dedicata a Maria Adelaide d’Asburgo Lorena, gli stessi che nella primavera scorsa sono stati oggetto della mostra ospitata alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Una mattina quindi a raccontare le figure femminili di casa Savoia soffermandosi su Maria Vittoria, padrona di casa, e Maria Adelaide, la “non regina d’Italia”, in quanto sposa devota di Vittorio Emanuele II che divenne Re d’Italia solo nel 1861, sei anni dopo la scomparsa, a soli 32 anni, della consorte.
Le prossime visite a Palazzo Cisterna, tutte gratuite, sono previste sabato 19 novembre e 17 dicembre. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini prenotando all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011 861 7100 dalle 9.30 alle 13.
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Cultura

Sabato 8 ottobre momenti di vicende pubbliche e private di famiglie e personalità che hanno contribuito a scrivere la storia politica, economica ed imprenditoriale del Piemonte e d’Italia rivivono, grazie agli archivi di sei residenze storiche aderenti all’ADSI, l’Associazione Dimore Storiche Italiane. L’iniziativa “Carte in dimora” è organizzata in collaborazione con la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura e con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, proponendo un insolito prologo a “Domeniche di carta”, iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, che il 9 ottobre prevede l’apertura di biblioteche pubbliche e Archivi di Stato.
In tutta Italia “Carte in dimora” apre le porte di oltre 80 archivi storici privati, che si trovano in castelli, rocche e ville visitabili. Guidati da proprietari delle dimore storiche e archivisti, i visitatori possono vedere da vicino esemplari rari e di pregio di libri, carte, carteggi e manoscritti, ascoltando la storia dei palazzi che li custodiscono e delle raccolte librarie, in molti casi ricche di collezioni bibliografiche antiche.
Nel territorio della Città Metropolitana di Torino l’iniziativa, patrocinata dall’Ente di area vasta, coinvolge la Casa Lajolo di Piossasco e il castello di Pralormo. Casa Lajolo, dimora storica che sorge nell’antico borgo di San Vito, raccoglie l’archivio dei conti Ambrosio di Chialamberto-Lajolo, che nel tempo acquisirono un cospicuo patrimonio terriero, di cui Piossasco costituiva il centro amministrativo.Tra le 15 e le 18 di sabato 8 ottobre, accompagnati dagli archivisti si possono scoprire documenti e carteggi del periodo tra il XVI e il XIX secolo, come la corrispondenza di fine Settecento tra la contessa Maria Teresa Ambrosio di Chialamberto e il figlio Domenico Simone Ambrosio. Nelle lettera tra madre e figlio la storia familiare e la grande storia si incontrano e si intrecciano. Casa Lajolo è in via San Vito 23 a Piossasco e per conoscere i dettagli delle visite basta consultare il sito Internet www.casalajolo.it o scrivere a info@casalajolo.it.
Al castello di Pralormo è possibile visitare gli interni della dimora e la prima sezione della biblioteca, che si trova nella Sala del Biliardo e custodisce documenti d’archivio e oltre 7.000 volumi rari e preziosi dei secoli dal XVII al XX, oggetti particolari e molte curiosità: dal menù in cirillico di un invito dello Zar di San Pietroburgo del 1883 ad un messale ornato di ametiste regalato da Re Vittorio Emanuele II. Un documento del 1764 attesta la concessione della cittadinanza onoraria a Vincenzo Sebastiano Beraudo di Pralormo, emesso dalla Città di Carmagnola a titolo di ringraziamento per aver ottenuto dal Re un finanziamento per modificare il percorso del Po che, all’epoca, esondava due volte l’anno. Nel maniero della contessa Consolata Beraudo di Pralormo e del marito Filippo si possono ammirare inviti per balli a corte, cataloghi di macchine fotografiche di fine ‘800, settimanali parigini dedicati alla moda e alla vita nelle corti europee ottocentesche, fotografie delle Olimpiadi di Parigi del 1924, durante le quali Emanuele Beraudo di Pralormo, padre del conte Filippo, ottenne una medaglia di bronzo nell’equitazione. In biblioteca sono raccolti volumi dal XVI secolo ad oggi, collezionati da alcuni antenati bibliofili, tra i quali collezioni di disegni di Galileo Galilei, trattati di botanica e medicina, erbari, atlanti, uno dei quali, di grande formato e risalente al 1692, è dedicato al ‘’Delfino di Francia’’ ed è opera del geografo Sanson. Non manca naturalmente una copia del Theatrum Sabaudiae, voluto dal Re per pubblicizzare la bellezza e la vastità del Piemonte. Interessanti anche alcuni album di viaggio in Olanda, con vedute del XVIII secolo, 12 volumi di viaggi dei Gesuiti in Oriente, una collezione di ricettari dal XVIII secolo e di libri per bambini con accurate rilegature e illustrazioni straordinarie. Per maggiori dettagli si può consultare il sito www.castellodipralormo.com, scrivere a info@castellodipralormo.com o chiamare il numero telefonico 011-884870 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17.


LA RETE DELLE DIMORE STORICHE

Quella degli immobili storici è una rete dall’immenso valore sociale, culturale ed economico, che i proprietari si impegnano quotidianamente a custodire e a valorizzare. Le dimore storiche, costituiscono non solo un patrimonio turistico ma anche il perno di una economia circolare per i borghi su cui si trovano. Il 54% delle residenze si trova in piccoli Comuni con una popolazione inferiore a 20.000 abitanti e, nel 26% dei casi, addirittura sotto i 5.000 residenti. “Carte in Dimora” si inserisce nelle attività che l’ADSI promuove durante l’anno per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico e culturale del Paese. Anche perché il loro indotto genera un impatto positivo su molte filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo, dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo.Casa Lajolo Piossasco 1