Cultura
In un territorio ricco di sorgenti come quello di Pragelato le fontane e gli abbeveratoi sono elementi essenziali del paesaggio urbanistico e della storia delle tante borgate che rendono variegato e affascinante il Comune dell’Alta Val Chisone. Inizialmente costruiti nel cuore dei nuclei abitativi, fontane e abbeveratoi nei tempo si moltiplicarono e qualche famiglia riuscì persino a costruirsi un lavatoio privato. Oltre alla loro utilità per gli usi familiari, agricoli e zootecnici, le “Fontane di Pragelato”, a cui è dedicata una mostra patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino che si inaugura sabato 16 luglio alle 17 all’Ufficio turistico di Pragelato, possono essere considerate veri e propri monumenti, che simboleggiano la millenaria cultura occitana, che ebbe il suo periodo di massimo splendore all’epoca della Repubblica degli Escartons. Fregi, effigi, sculture artistiche e storiche che abbelliscono le fontane fanno parte dell’identità culturale del paese e la mostra ne valorizza l’importanza sociale ed economica e le peculiarità che le differenziano tra loro. È una mostra tanto più importante in un anno in cui la siccità e il riscaldamento climatico sono diventate vere e proprie emergenze; un anno in cui si diffonde nell’opinione pubblica la consapevolezza, si spera non effimera, dell’esigenza di rispettare e tutelare meglio il bene prezioso dell'acqua.Molte notizie a corredo delle immagini in mostra a Pragelato fanno riferimento al progetto didattico “Conoscere il territorio: Fontane e abbeveratoi”, avviato dalla comunità scolastica nell'anno 1998-1999, poco prima dell’evento olimpico invernale del 2006, grazie al quale è stato possibile reperire risorse economiche per recuperare e valorizzare molte delle fontane pragelatesi.
Il coordinamento e l’ideazione della mostra sono stati curati da Ezio Giaj in collaborazione con Remo Caffaro, con il Consorzio Vittone di Pinerolo, l’associazione Arti e Tradizioni Popolari, il Centro studi e Museo d’arte preistorica di Pinerolo e la Fondazione Guiot Bourg. Gli alunni delle scuole dell’Alta Val Chisone hanno condotto lo studio storico e gli abitanti di Pragelato hanno fornito preziose testimonianze di vita vissuta e ricordi. A corredo della mostra la cartina delle principali fontane di Pragelato, in distribuzione gratuita all’Ufficio turistico.
La mostra è visitabile gratuitamente da sabato 16 luglio a domenica 18 settembre tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. per informazioni si può contattare l’Ufficio Turistico di Pragelato al numero telefonico 0122-741728 o il Museo del Costume al numero 0122-78800.
E A PRAGELATO SI RIEVOCANO AMORI E MATRIMONI DI 120 ANNI FA
Come si combinavano e si celebravano i matrimoni a Pragelato agli inizi del XX secolo? Come nascevano nei mesi invernali quegli amori che poi sarebbero “sbocciati” nei mesi primaverili ed estivi? Lo si potrà intuire visitando da venerdì 22 a domenica 24 luglio il Museo del costume e delle tradizioni delle genti alpine, aperto dalle 15 alle 18. Ma il richiamo più interessante dal punto di vista culturale è sicuramente la celebrazione storica di un matrimonio pragelatese, ricostruito con passione per il patrimonio locale, che sarà messa in scena sabato 23 a partire dalle 10,30. Musiche e assaggi di quello che era il tipico pranzo nuziale di 120 anni fa accompagneranno un evento itinerante che partirà dal Museo e si concluderà alla fontana di piazza Pragelatesi nel Mondo. Gli assaggi comprenderanno il pane della tradizione, cotto nel forno comunitario della borgata.
Nei suggestivi spazi di una plurisecolare casa dalla frazione Rivet, il Museo del costume e delle tradizioni delle genti alpine è il fulcro della ricerca etnografica dedicata all'identità culturale di Pragelato e della valorizzazione delle tradizioni e della lingua occitana parlata in Val Chisone. Vi si possono ammirare oggetti d'uso quotidiano in casa e sul lavoro, presentati in differenti ambienti: la stalla, la cucina, la camera da letto, il fienile, la cantina e il caratteristico "croutin": ambienti dove si respira il passato e si rivivono scene di vita quotidiana, la laboriosità della gente di montagna e la sua propensione alla vita comunitaria. Gli ambienti allestiti accolgono anche la biancheria per la casa, gli abiti da lavoro e per i giorni di festa e un’intera collezione di antichi e ricchi costumi.
Gli abiti e i costumi pragelatesi hanno assunto le loro attuali caratteristiche e forme attraverso la progressiva sovrapposizione della cultura savoiarda francofona alla preesistente cultura escartonese francofona provenzale alpina. L'evoluzione più rilevante, anche da punto di vista visivo risale al XIX secolo, stoffe più leggere in cotone, nastri, pizzi e ricami colorarono e arricchirono l'austero costume montanaro. Particolarmente ricco è il corredo di accessori e gioielli in oro esposti nel Museo: spille, orecchini e, soprattutto, croci.

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Dopo l’anteprima con la camminata del 25 Aprile dal Colle del Lys al Colle della Portia e dopo la camminata nella conca di Favella nell’ultima domenica di giugno, prosegue domenica 17 luglio il programma delle Escursioni della Memoria sui sentieri resistenti, organizzate dal Comitato Resistenza Colle del Lys e dall’associazione ArteNa nell’ambito del piano integrato tematico Pa.C.E. di cui la Città Metropolitana di Torino è partner. Il piano integrato è finanziato dal programma transfrontaliero ALCOTRA Italia-Francia.L’escursione in programma nella terza domenica di luglio è dedicata all’itinerario che collega il Colle del Lys al Colle dei Grisoni, passando per il Colle Lunella. I Colli del Lys, Lunella e Grisoni sono punti di passaggio tra le valli Messa, Casternone, Ceronda e di Viù, che furono percorsi quotidianamente nel 1944 dai partigiani della banda di Leonida Cavallo, nome di battaglia Barba, e da quelli del distaccamento Mondiglio della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”. Il 23 settembre 1944 il distaccamento Mondiglio venne attaccato dai nazifascisti. I partigiani riuscirono a ripiegare senza perdite verso Rubiana, ma l’incendio delle miande, le tradizionali baite locali, impedì loro di riprendere le posizioni al termine dell’attacco.
Il ritrovo dei partecipanti all’escursione di domenica 17 è fissato alle 9,30 all’Ecomuseo della Resistenza Casa del Parco del Colle del Lys. L’escursione dura quattro ore e mezza e sono richiesti scarpe alte e bastoncini da trekking.
L’escursione sarà accompagnata da una guida naturalistica dell’associazione Studio ArteNa-Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.
Per prenotare la partecipazione si può contattare il Comitato Resistenza Colle del Lys, scrivendo a segre@colledellys.it o chiamando il numero telefonico 339-6187375. Per contattare l’associazione ArteNa si può scrivere a info@studioartena.it o chiamare il numero telefonico 333-7574567.
Il successivo appuntamento con le Escursioni della Memoria è fissato per domenica4 settembre.

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Nella seconda settimana di luglio la rassegna musicale Organalia 2022 propone due appuntamenti concertistici a Cantoira e a Ceres. A Cantoira la rassegna patrocinata e sostenuta dalla Città Metropolitana di Torino giunge per la prima volta, sabato 9 luglio alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo in località Foieri, con il concerto intitolato “Amorose passioni del Barocco. Cantate in stile napoletano di Francesco Mancini e Ludovico Vatio”. Protagonista della serata è l'Ensemble Didone abbandonata, che a Cantoira si presenta con una formazione di cui fanno parte la soprano Maria Rosaria Giraudi, la violoncellista Giulia Gillio Gianetta, il clavicembalista e organista Davide Stefanelli e Francesco Olivero, che suonerà l'arciliuto e la chitarra barocca. Verrà utilizzato l'organo portativo messo a disposizione dalla bottega organaria Dell'Orto&Lanzini di Dormelletto. Il programma comprende pagine musicali di Francesco Durante, Ludovico Vatio, Francesco Mancini, Giovanni Zamboni e Salvatore Lanzetti.A Ceres domenica 10 luglio alle 16 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta in via Cesale 1 è invece in programma il recital organistico della musicista veronese Silva Manfrè, interamente dedicato alla musica barocca “Alla maniera italiana", con brani di Johann Sebastian Bach, Girolamo Frescobaldi, Johan Jacob Froberger, Johan Kaspar Kerll, Georg Muffat, Bernardo Pasquini e Giovanni Salvatore.
I SUCCESSIVI APPUNTAMENTI DEL MESE DI LUGLIO
Venerdì 15 luglio alle 21 Organalia “sconfina” a Vigliano Biellese nella chiesa di Santa Maria Assunta con il concerto “Contaminazioni cinematografiche”, in cui l’organista Paolo Giacone e il trombettista Ercole Ceretta propongono musiche di Remo Giazotto, Johann Sebastian Bach, Gabriel Fauré, Nino Rota, Ennio Morricone e Nicola Piovani.
Sabato 16 luglio alle 21 nella chiesa di San Pietro in vincoli in via della Parrocchia 1 ad Andrate è in programma il concerto “Per cembalo e organo”, in cui Andrea Banaudi propone musiche di Ascanio Mayone, Bernardo Storace e Giovanni Maria Trabaci.
Domenica 17 luglio alle 16 nella chiesa di San Genesio martire a Corio il violinista Maurizio Cadossi e l’organista Valentino Ermacora propongono il concerto “La sonata per violino e basso continuo tra Seicento e Settecento”, con brani di Giuseppe Colombi, Girolamo Niccolò Laurenti, Michelangelo Rossi, Giuseppe Torelli, Giovanni Maria Trabaci, Giovanni Battista Vitali, Tommaso Antonio Vitali, Antonio Vivaldi e Arcangelo Corelli.
Sabato 23 luglio alle 21 nella chiesa di San Martino in piazza Luigi Cibrario 4 a Viù il duo “Riverberi”, di cui fanno parte il saxofonista Pietro Tagliaferri e l’organista Stefano Pellini, esegue pagine di Guillaume Dufay, Louis Nicholas Clérambault, Arcangelo Corelli, Johann Sebastian Bach, César Franck, Gabriel Pierné, Padre Davide Da Bergamo, Astor Piazzolla, Bjarne Sløgedal, Licinio Refice, Pietro Tagliaferri e Massimo Berzolla.
“Armonie veneziane” è il titolo del concerto che l’Accademia degli Umoristi propone domenica 24 luglio alle 16 nella chiesa di San Michele Arcangelo in piazza Don Girardi 3 a Lemie. I flautistiSusanne Geist e Giulio De Felice, l’organista Matteo Cotti e i virtuosi del trombone barocco Stefano Cicerone e Alessandro Lione eseguono brani di Andrea Gabrieli, Massimiliano Neri, Bartolomeo De Selma y Salaverde, Biagio Marini, Giovanni Battista Fontana, Dario Castello, Claudio Merulo e Giovanni Paolo Cima.
Sabato 30 luglio alle 21 nella chiesa di Santa Anastasia a Monastero di LanzoAnna e Bruno Bergamini sono i protagonisti del concerto per organo e voce intitolato “Ad astra”, che delinea un cammino musicale sul topos delle stelle, con musiche di Jean Francois Dandrieu, Guillaume Dufay, Giovanni Ghizzolo, John Dowland, Jean Titelouze, Barbara Strozzi, Bartolomeo Tromboncino, Giovanni Battista Fasolo, John Dowland, Girolamo Frescobaldi e Alfonso X di Castiglia El Sabio.
“Perle da camera tra Amburgo e Lipsia” è il titolo del concerto che domenica 31 alle 16 nella chiesa di Santa Maria Maddalena in corso Ciamarella 6 a Groscavallo chiude la programmazione del mese di luglio. L’Ensemble Armonia Verticale, di cui fanno parte il violoncellista Lorenzo Fantinuoli, l’oboista Giuseppe Falciglia e l’organista Alessandro Tonietti, esegue brani di Dieterich Buxtehude, Georg Friedrich Händel, Johann Wilhelm Hertel, Georg Philipp Telemann e Wolfgang Amadeus Mozart.
Ai luoghi in cui si tengono i concerti di Organalia il pubblico può accedere trenta minuti prima dell'inizio, con offerta libera. Per ulteriori approfondimenti si può consultare il sito Internet www.organalia.eu, scrivere a info@organalia.org o chiamare in orario d'ufficio il numero telefonico 011-2075580.

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La rassegna musicale Organalia 2022, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, apre il mese di luglio con due appuntamenti concertistici nelle Valli di Lanzo, sempre con ingresso ad offerta libera. Sabato 2 luglio alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo in via Murasse 17 a Mezzenile viene valorizzato l'organo costruito da Ponziano Bevilacqua nel 1991 e reintonato da Marco Renolfi nel 2013. Protagonista dell'appuntamento è l'organista Matteo Cotti, docente all'istituto musicale Adolfo Gandino di Bra e titolare dell'organo della chiesa di Sant’Agostino a Torino, attivissimo in gruppi musicali specializzati nella musica barocca, collaboratore dell'Accademia Musicale Ruggero Maghini. Il programma è interamente bachiano e si apre con la Trio Sonata in Do minore BWV 526, a cui seguono la celeberrima Toccata e Fuga in Re minore "Dorica" BWV 538, il Preludio al Corale "Wachet auf, ruft uns die Stimmen" BWV 645, il Preludio e Fuga in Sol maggiore BWV 541, il Preludio al Corale "Schmucke dich, o liebe Seele" BWV 654, il Concerto in La minore tratto da Antonio Vivaldi e la Passacaglia in Do minore BWV 582. Il concerto è organizzato con il sostegno del Comune di Mezzenile.Domenica 3 luglio alle 16 nella chiesa parrocchiale dei Santi Nicola e Grato ad Ala di Stura Organalia propone invece un programma interamente romantico e monografico, dedicato ad un compositore del Liechtenstein poco conosciuto, Joseph Gabriel, nato a Vaduz nel 1839 e morto a Monaco di Baviera nel 1901. La musica di Gabriel ben si adatta alle sonorità dell'organo costruito da Giovanni Tamburini nel 1937, alla cui consolle siede Luigi Ricco, comasco, direttore del ticinese Festival di Vacallo. Accanto a lui, il violinista Antonello Molteni, già membro dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e direttore artistico di Verbania Musica. Il pomeriggio musicale si apre con il Preludio per organo e violino tratto dalla Suite opera 166, a cui fa seguito un brano per organo solo intitolato Visione e tratto dai Pezzi Caratteristici opera 156. Per organo e violino sono invece tre brani tratti dalla raccolta opera 150: Tema e Variazioni, Canto della sera e Giga. A seguire la Sonata per organo numero 4 in La minore opera 98 e per concludere gli altri tre pezzi dall'opera 150: Elegì, Pastorale e Ouverture. Il concerto ha il sostegno del Comune di Ala di Stura.
Per ulteriori approfondimenti si può consultare il sito Internet www.organalia.eu
Il circuito concertistico “Regie Armonie lungo la Via Francigena in Valle di Susa”, patrocinato dalla Città Metropolitana di Torino, prosegue domenica 3 luglio ad Avigliana alle 17,30 nella chiesa di Santa Maria Maggiore in via Santa Maria 7, grazie alla collaborazione del Centro Culturale Vita e Pace. L’ottetto di fiati dell’Orchestra Arsnova propone il concerto “Le Serenate di Mozart e Beethoven”. Di Mozart è in programma la Serenata numero 12 in Do minore per fiati “Nachtmusik” KV 388. Di Beethoven è stato invece scelto l’Ottetto in Mi bemolle maggiore per fiati opera 103.
A Sauze di Cesana domenica 10 luglio alle 17,30 nella chiesa di San Restituto il concerto “Armonie veneziane” sarà proposto dall’Accademia degli Umoristi, di cui fanno parte i flautisti Susanne Geist e Giulio de Felice, i virtuosi del trombone barocco Stefano Cicerone e Alessandro Lione e l’organista Matteo Cotti. In programma di Andrea Gabrieli l’Intonazione del secondo tuono, di Massimiliano Neri la Sonata quinta a quattro, di Bartolomeo de Selma y Salaverde la Canzon a doi basso e soprano, di autore anonimo il Pass’e mezo antico, di Biagio Marini la Sonata VIII per due tromboni, di Giovanni Battista Fontana la Sonata quintadecima, di Dario Castello la Sonata duodecima a due soprani e trombone, di Claudio Merulo la Toccata quarta del secondo tuono, di Giovanni Paolo Cima la Sonata 47 a 2 Soprano e trombone, di Giovanni Battista Fontana la Sonata seconda a flauto solo, di Andrea Gabrieli la Fantasia Alegra, di Bartolomeo de Selma y Salaverde la Canzon seconda a 4.

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La Città Metropolitana di Torino, con il proprio gonfalone e l’intervento del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, sarà presente domenica 3 luglio al Colle del Lys alla tradizionale cerimonia che commemora i 2024 caduti della Resistenza nelle Valli di Lanzo, di Susa, Sangone e Chisone. Dopo la lettura dei nomi dei 32 caduti della strage del Colle del Lys del 2 luglio 1944, seguiranno gli interventi dei rappresentati delle istituzioni e la lettura del documento d’intenti per il 2022. Tra gli interventi, quello di Josef Kaiser, rappresentante dell’associazione antifascista tedesca VVN-BdA Ravensburg-Oberschwaben. Beatrice Pasquale porterà invece il saluto dei promotori del progetto MEDU-Medici per i Diritti Umani. L’accompagnamento musicale della commemorazione sarà a cura del corpo musicale di Coassolo San Pietro. Alle 15 è in programma una passeggiata rievocativa con letture sui Sentieri della Memoria, a cura della UISP Valle Susa.Già da venerdì 1° luglio il Colle del Lys si animerà con l’arrivo di gruppi di giovani provenienti dal territorio metropolitano, che torneranno ad incontrarsi a cavallo tra le Valli di Lanzo e di Susain occasione della manifestazione “Eurolys”, organizzata dal Comitato Colle del Lys, con il patrocinio della Comunità Europea, della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e con la collaborazione dei Comuni della zona, che hanno organizzato i ragazzi in gruppi affidati a tutor designati su proposta di attori territoriali come le Consulte giovanili, gli Informagiovani e le sezionidell’ANPI. Il tutor deve gestire gli incontri preliminari, essere punto di riferimento durante il campeggio e guidare la restituzione del percorso compiuto in forma di video, articoli, presentazioni ed eventi pubblici. Eurolys è un’esperienza di incontro, conoscenza e confronto tra decine di giovani e si svolgerà in concomitanza con la commemorazione delle vicende della guerra di Liberazione che ebbero come teatro il Colle del Lys. Sarà l’occasione per un dibattito aperto e originale sulle cause del secondo conflitto mondiale, sulla liberazione del continente dalle dittature, sull’importanza e il ruolo dell’Unione Europea, sulle nuove identità, i valori costituzionali e il senso della cittadinanza europea.
Durante il campeggio i ragazzi parteciperanno a dibattiti, attività, workshop e passeggiate sui sentieri partigiani. Si ritroveranno intorno alla torre circolare del Colle, monumento che ricorda il feroce rastrellamento nazifascista del 2 luglio 1944, nel corso del quale morirono 26 giovani partigiani della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”. Sabato 2 luglio alle 9,30 è in programma un’escursione sui Sentieri Partigiani, mentre alle 15 sarà presentato ufficialmente il nuovo allestimento dell’Ecomuseo, nel corso dell’evento intitolato “Sentieri della Resistenza. Camminando ancora sulle tracce scritte nella montagna”. Alle 17,30 il Comune di Almese proporrà la Passeggiata Resistente da piazza Martiri e via Combal, attraverso la località Malatrait. Alle 18,30 è in programma uno spettacolo teatrale, seguito dalla commemorazione dei caduti della Resistenza. Alle 20,30 inizierà l’evento “Una notte al Colle: la musica di Resistenza Elettrica”, organizzato in collaborazione con l’ARCI Valle di Susa-Pinerolo.

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Ai nastri di partenza una convenzione tra l'Abbazia di Novalesa e il CCR , la Fondazione Centro per la Conservazione ed il Restauro dei Beni Culturali – La Venaria Reale per definire e mettere in atto una forma di collaborazione sul piano informativo e divulgativo ma anche sulla valorizzazione di iniziative di interventi conservativi, manutentivi e di restauro su beni culturali cartacei e librari.
"La Città metropolitana di Torino, proprietaria dell'Abbazia, è particolarmente attenta all'impegno che la comunità benedettina ha sempre dedicato allo studio, alla conservazione, al restauro e alla valorizzazione di libri, pergamene, codici, antichi, un patrimonio culturale unico e prezioso" commenta il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che aggiunge "La collaborazione che sta per nascere con il CCR di Venaria, realtà nella quale anche Città metropolitana è parte attiva, ci rassicura sul futuro di questa attività culturale importantissima e lascia ben sperare per sviluppi futuri ".
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Dopo l’anteprima con la camminata del 25 Aprile dal Colle del Lys al Colle della Portia, prosegue domenica 26 giugno il programma delle Escursioni della Memoria sui sentieri resistenti , organizzate dal Comitato Resistenza Colle del Lys e dall’associazione ArteNa nell’ambito del piano integrato tematico Pa.C.E. di cui la Città Metropolitana di Torino è partner. Il piano integrato è finanziato dal programma transfrontaliero ALCOTRA Italia-Francia.L’escursione in programma nell’ultima domenica di giugno è dedicata alla conca di Favella e segue un itinerario ad anello che dall’omonima frazione di Rubiana, a quota 957 metri, conduce ai 1210 metri della località Miande Soffietti e ai 1168 metri di Miande Franchino, per poi tornare a Favella. Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle 9,30 nel parcheggio del cimitero di Favella. L’escursione dura tre ore, il dislivello positivo è di 253 metri e sono richiesti scarpe alte e bastoncini da trekking.
Il percorso attraversa una delle zone in cui operò la 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”, di cui faceva parte il distaccamento femminile “Anita Garibaldi”. L’itinerario rende omaggio al cippo che onora la memoria del comandante, del vicecomandante e di alcuni partigiani della “Felice Cima”, caduti in battaglia il 29 marzo 1945 durante un rastrellamento nazifascista.
L’escursione sarà accompagnata da una guida naturalistica dell’associazione Studio ArteNa-Arte e Natura e da uno storico del Comitato Resistenza Colle del Lys.
Per prenotare la partecipazione si può contattare il Comitato Resistenza Colle del Lys, scrivendo a segre@colledellys.it o chiamando il numero telefonico 339-6187375. Per contattare l’associazione ArteNa si può scrivere a info@studioartena.it o chiamare il numero telefonico 333-7574567.
Il successivo appuntamento con le Escursioni della Memoria è fissato per domenica 17 luglio.

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Buone notizie per il futuro dell'Abbazia di Novalesa: a completamento di un percorso di affiancamento avviato nel settembre 2021, si sono fuse in un’unica comunità monastica la Koinonia de La Visitation di Rhemes-Notre-Dame (Aosta) e la comunità dell’Abbazia dei Santi Pietro e Andrea di Novalesa. Nei giorni scorsi l’Abate Presidente della Congregazione Sublacense Cassinese dell’Ordine di San Benedetto ha decretato la fusione delle due comunità nell’Abbazia di Novalesa. I monaci della comunità benedettina hanno eletto alla carica di Priore conventuale fratel Michael Davide Semeraro. I monaci della Koinonia garantiranno la loro presenza a Rhemes-Notre-Dame fino ai primi di settembre, dopo di che si trasferiranno a Novalesa, dove la comunità monastica a partire dal 1973 ha riportato alla funzione e al clima spirituale originario il complesso fondato nel 726 e di proprietà della Città Metropolitana di Torino.
UN CONCERTO PER CELEBRARE LA FUSIONE TRA LE DUE COMUNITÀ MONASTICHE
Anche per celebrare la fusione tra le due comunità monastiche, che consolida la presenza attiva dell’Abbazia di Novalesa sul territorio, per domenica 26 giugno la Città Metropolitana di Torino ha voluto organizzare una tappa dei circuiti musicali Organalia e Regie Armonie proprio nella chiesa abbaziale dei Santi Pietro e Andrea a Novalesa alle 16. Nel corso del concerto intitolato “Echi del XVII secolo” l’organista Lorenzo Ghielmi eseguirà di Girolamo Frescobaldi la “Toccata con il contrabbasso over Pedale”, la “Canzon dopo l'Epistola” e le “Due Gagliarde”, di Bernardo Pasquini le “Variazioni per il paggio tedesco”, la “Toccata con lo scherzo del cucco” e i “Passacagli per lo scozzese”, di Bernardo Storace il “Ballo della Battaglia”, di Domenico Zipoli la “Canzona in sol” e “All’Elevazione”, di Zipoli e Arcangelo Corelli la Sonata in Re minore, una Passacaglia di Georg Friedrich Händel, una Sonata di autore anonimo e la Sonata in Fa maggiore di Giuseppe Gonelli. Per ulteriori approfondimenti sul concerto si può consultare il portale Internet www.organalia.eu, scrivere a info@organalia.org oppure chiamare in orario d’ufficio il numero telefonico 011-2075580.
LE VISITE GUIDATE ALL’ABBAZIA DI NOVALESA
Novalesa è il luogo ideale per ritemprare corpo e spirito, per dedicare un po’ di tempo alla meditazione e alla riflessione, alternando momenti di relax a momenti turistici e culturali. Il tutto è reso possibile dalla cortese accoglienza dei monaci Benedettini, i quali perseguono tuttora nella loro vita quotidiana il motto “Ora et labora”. La chiesa e le cappelle di San Salvatore e Sant’Eldrado si possono ammirare durante le visite turistiche su prenotazione. Le visite turistiche devono essere prenotate almeno tre giorni prima e si tengono nel periodo estivo dal 15 giugno al 15 settembre il sabato alle 10,30, alle 11,30 e alle 15,30, la domenica alle 11,30 e alle 15,30, dal lunedì al venerdì alle 10,30 e alle 15,30. Chi volesse dare un libero contributo alle spese di animazione spirituale e culturale
dell’Abbazia può farlo attraverso il “bussolotto” delle offerte oppure consegnandolo al fratello dell’accoglienza, oppure seguendo le istruzioni pubblicate nel sito Internet dell’Abbazia alla pagina www.abbazianovalesa.org/wp/sostieni-labbazia/
Scrivendo a visite@abbazianovalesa.org è possibile iscriversi per partecipare alle visite contemplative dell’Abbazia, che si tengono il primo sabato del mese al mattino e la terza domenica del mese nel pomeriggio. Quanti ne avranno fatto richiesta potranno trattenersi nel parco dell’abbazia e nelle cappelle in silenzio, per immergersi nella bellezza della natura e nella quiete spirituale del monastero.
VISITE AL MUSEO ARCHEOLOGICO DELL’ABBAZIA
All’Abbazia di Novalesa si può visitare il Museo archeologico e della vita monastica, dal 1° luglio al 15 settembre tutti i giorni, tranne il giovedì, dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 17. Domenica 25 settembre è in programma la Giornata del Patrimonio Archeologico della Valle di Susa, con la possibilità di visitare il Museodalle 10 alle 12.30 e dalle 14,30 alle 18.
1296 ANNI DI STORIA
La storia dell’Abbazia sintetizzata in un filmato a cura della Direzione Comunicazione della Città Metropolitana è online all’indirizzo
www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=nBIG6t2LPWg&feature=youtu.be
Posta al centro della Valle Cenischia, l’Abbazia di Novalesa è circondata da uno straordinario anfiteatro naturale, ai piedi del Monte Rocciamelone. Fu fondata nel 726 da Abbone, signore franco di Susa e Maurienne, che ne volle fare un presidio e controllo del valico del Moncenisio, affidandola ai monaci benedettini. Dedicata ai Santi Apostoli Pietro e Andrea, l’Abbazia figurava tra le più importanti d’Europa nell’XI secolo, quando furono realizzati gli affreschi della cappella di Sant’Eldrado, che ancora oggi stupiscono e affascinano per la luminosità e la conservazione cromatica. Nella chiesa, costruita nel XVIII secolo sulle fondamenta di un preesistente edificio di culto di epoca tardo-romana, sono ancora visibili degli affreschi risalenti a più di mille anni fa, come la “Lapidazione di Santo Stefano”. Il monastero conserva ancora oggi quella che doveva essere la planimetria originaria: un chiostro centrale, fiancheggiato sul lato nord dalla chiesa e sugli altri lati dagli ambienti necessari al funzionamento della comunità. Nei pressi del monastero, quattro cappelle sono dedicate a Santa Maria, al Santissimo Salvatore, a San Michele, a Sant’Eldrado e San Nicola. Negli anni successivi alla fondazione l’abbazia ottenne dai sovrani franchi Pipino il Breve e Carlo Magno numerosi privilegi, tra cui quello della libera elezione dell'abate e del pieno possesso dei beni di fronte ad ogni autorità laica ed ecclesiastica. In quel tempo il monastero estendeva i suoi domini anche nel Basso Piemonte, fino all'entroterra ligure di Ponente. Distrutto dai Saraceni nel 906, il monastero fu ricostruito nella prima metà dell'XI secolo su iniziativa di Gezone, abate di Breme. Con i villaggi della Val Cenischia (Ferrera, Venaus e Novalesa) l’abbazia costituì per alcuni secoli una circoscrizione ecclesiastica autonoma. Nel 1646 ai benedettini si sostituirono i Cistercensi, che rimasero a Novalesa fino al 1798, quando furono espulsi dal Governo provvisorio piemontese. Il monastero fu successivamente affidato ai monaci trappisti. Fu requisito dallo Stato nel 1855, quando fu approvata la Legge sui Conventi. La storia più recente è quella dell’acquisto da parte dell’allora Provincia e del recupero di un patrimonio di arte, storia, cultura e spiritualità.
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É stato il gruppo storico “La Contessa ‘d Mirafiur e ‘l so séguit” di Torino ad animare l’ultima visita, prima della pausa estiva, di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, che si è svolta sabato 18 giugno.
Il gruppo “La contessa ‘d Mirafiur e ‘l so seguit”, inserito nell’Albo dei Gruppi storici della Città metropolitana di Torino, nasce a Torino nel 2015 e ha come intento quello di tenere vive, attraverso canti e balli, le tradizioni della cultura Piemontese dell'800. Come viene suggerito dal nome, il gruppo si identifica nel personaggio storico della bella Rosina, una donna di origini popolane che con la sua semplicità riuscì a conquistare il re Vittorio Emanuele II e proprio per volere di quest'ultimo venne nominata Contessa di Mirafiori.
Le visite del sabato mattina riprendono il 24 settembre.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria al numero 011.8617100 o inviando un'e-mail all'indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it.
Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì, per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.
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Cinque appuntamenti per un cartellone che, nella diversità dei generi proposti, vuole rendere omaggio ai cent’anni del Parco Nazionale Gran Paradiso, il decano delle aree protette italiane: tutto questo nell’edizione 2022 de “I Suoni del Gran Paradiso”, rassegna musicale ideata e organizzata dall’associazione Amici del Gran Paradiso e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Domenica 19 giugno ad un’ora insolita, quando il tramonto scende sulla montagna, il primo concerto proporrà i canti della tradizione alpina e popolare eseguiti dal coro La Rotonda di Agliè, diretto da Giampiero Castagna. L’appuntamento è alle 17,30 alla partenza del sentiero per Cà Bianca, in borgata Moies di Ceresole Reale.Joseph Haydn e Johannes Brahms saranno invece al centro del secondo appuntamento, quello di domenica 17 luglio alle 15,30 al PalaMila di Ceresole Reale, con il Quartetto Lyskamm, il cui nome rimanda alle suggestive vette del gruppo del Monte Rosa. Le violiniste Cecilia Ziano e Clara Franziska Schotensack, la violista Francesca Piccioni e il violoncellista Giorgio Casati eseguiranno il Quartetto opera 20 numero 1 in mi bemolle maggiore di Haydn e il Quartetto opera 67 in si bemolle maggiore di Brahms.
Martedì 16 agosto alle 15,30 al PalaMila le pagine pianistiche di Rachmaninov, Chopin, Haydn, Granados e Moussorgsky accompagneranno le letture dedicate alle imprese più celebri di un gigante dell’alpinismo, Walter Bonatti. Lo spettacolo dal vivo sarà raccontato e suonato da Natalia Ratti, pianista di professione e montanara per passione.
Lo swing sarà il protagonista del quarto appuntamento, domenica 21 agosto alle 15,30 al PalaMila. Nell’evento “Torpedo Blu” il giornalista Enzo Gentile racconterà aneddoti musicali e spaccati della società italiana tra ricordi e musiche lontane, che riaffiorano tra radio e vecchi televisori. La band suonerà dal vivo senza mai tradire il proprio stile musicale, richiamando periodi storici diversi e dando vita ad uno show scandito dalle canzoni che hanno fatto la storia della musica.
Domenica 4 settembre alle 15 al PalaMila l’epilogo de “I Suoni del Gran Paradiso” sarà affidato ai Regi corni del Teatro Regio di Torino, un ensemble che comprende un’intera sezione dell’orchestra del Regio e che ha come finalità quella di diffondere la conoscenza degli strumenti, del loro repertorio, della loro storia e delle diverse varianti: corno naturale, trompe de chasse e tuba wagneriana. Il repertorio affrontato sarà in parte originale e in parte frutto di trascrizioni di importanti pagine di autori che vanno dall’epoca barocca ai giorni nostri, dal repertorio strumentale a quello operistico, fino alla musica leggera.
Per ulteriori informazioni sulla rassegna “I Suoni del Gran Paradiso” si può consultare il sito Internet www.granparadiso-amici.it

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