Cultura
Proseguono le visite animate dai Gruppi storici a Palazzo dal Pozzo della Cisterna. Il prossimo appuntamento è previsto per le ore 10 di sabato 15 ottobre nella sede aulica della Città metropolitana di Torino (via Maria Vittoria 12).
Saranno gli stessi Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, I Duca d’Aosta, rappresentati dal gruppo storico “Principi dal Pozzo” di Reano, ad accogliere i visitatori e ad accompagnarli tra i magnifici ambienti aulici.
L’associazione Principi dal Pozzo trae spunto dal ramo di Torino dei Principi Dal Pozzo della Cisterna il cui capostipite, Giovanni Ludovico Dal Pozzo, visse intorno al 1578 nel feudo di Reano. Ludovico, primo presidente del Senato Subalpino, trasformò il castello reanese in palazzo nobiliare ed ebbe dal Papa la facoltà di coniare monete. Ultima erede delle sostanze della famiglia dal Pozzo della Cisterna fu la Principessa Maria Vittoria, nata nel 1847 e andata in sposa nel 1867 al Principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna. Durante la visita, il gruppo farà rivivere gli episodi salienti della breve vita di Maria Vittoria, che amava trascorrere periodi di villeggiatura nel maniero reanese.
Le prossime visite a Palazzo Cisterna, tutte gratuite, sono previste sabato 19 novembre e 17 dicembre. Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini prenotando all’indirizzo email urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando al numero 011 861 7100 dalle 9.30 alle 13
Sabato 15 ottobre Palazzo Cisterna ospita anche un secondo evento dedicato agli appassionati di storia. In Sala Consiglieri alle ore 11 sarà possibile assistere all’incontro “Maria Vittoria e le altre donne di casa Savoia”, un momento di approfondimento sulla figura di Maria Vittoria Dal Pozzo della Cisterna attraverso le parole di Gian Luca Giani, autore del libro Le donne di casa Savoia, Francesco Cordero di Pamparato, scrittore e storico e l’esibizione del Gruppo storico Principi dal Pozzo. Un incontro per immergersi nella storia femminile di una dinastia che ha scritto importanti pagine di storia proprio a Palazzo Cisterna, antica dimora della famiglia Savoia Duchi d’Aosta.
Anche la partecipazione a questo incontro è gratuita con ingresso libero fino ad esaurimento dei posti in sala.
Informazioni a stampa@cittametropolitana.torino.it
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Chi si nasconde sotto la maschera di ferro, il misterioso prigioniero che, come narra per la prima volta Voltaire, soggiornò a lungo nel carcere della cittadella di Pinerolo? Un interrogativo che il Gruppo storico "La maschera di Ferro" ha proposto ai molti visitatori intervenuti oggi, sabato 24 settembre, a Palazzo Cisterna per la consueta visita animata.Sono stati infatti alcuni componenti dell'importante rievocazione storica che andrà in scena il prossimo fine settimana (1 e 2 ottobre) nel centro storico di Pinerolo ad accogliere ed intrattenere il pubblico prima del tour attraverso le sale della sede aulica della Città metropolitana di Torino.
Un’occasione per ammirare da vicino la maschera di ferro e per conoscere la vicenda del misterioso personaggio narrato anche da Alexandre Dumas padre e da molti registi, ultimo in ordine cronologico da Randall Wallace che ha realizzato nel 1998 il fim con Leonardo DiCaprio "The Man in the Iron Mask".
La visita si è svolta raccontando la storia e le trasformazioni di Palazzo Cisterna a partire dalla costruzione del nucleo originario del complesso risalente agli ultimi decenni del 1600 per arrivare al 1940, anno in cui la Provincia di Torino lo acquistò e lo destinò a sede istituzionale. Parte della visita è stata poi dedicata a illustrare il periodo in cui il Palazzo, in seguito al matrimonio di Maria Vittoria, ultima discendente dei Dal Pozzo della Cisterna, con Amedeo di Savoia, I° Duca d’Aosta, diventò sede ducale.
Una mattinata trascorsa ammirando stucchi dorati, soffitti a cassettoni, vetrate a cattedrale e ripercorrendo la storia di personaggi, famiglie e istituzioni che hanno abitato e ancora abitano questo luogo.
I prossimi appuntamenti del sabato sono previsti: 15 ottobre, 19 novembre e 17 dicembre.
Le visite sono gratuite con prenotazione obbligatoria scrivendo a:
urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8617100.

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La rassegna Chivasso in Musica, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, prevede quest’anno nei mesi autunnali cinque appuntamenti concertistici che si svolgeranno dal 25 settembre al 26 novembre. Il primo è in programma domenica 25 settembre alle 21 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli e sarà il concerto di chiusura della Festa dei Nocciolini, con il quartetto di clarinetti “clariMozart e…”. Il programma, interamente ispirato alla musica della penisola iberica, comprenderà composizioni di autori spagnoli o che comunque hanno tratto ispirazione dal folclore iberico. Di Isaac Albénizsi potranno ascoltare le composizioni “Sevilla”, “Granada” e “Aragón” tratte dalla suite “Española”. A seguire la Gran Fantasia dall'opera "Carmen" di Georges Bizet e la cavatina “Largo al factotum” dall'opera “Il barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini, il brano per clarinetto solo ”Hommage à Manuel de Falla” di Béla Kovács, i celeberrimi Granada, Andalucia, Valencia ed España Cañí, che rappresentano l’animo autentico della musica spagnola. La serata si concluderà nel nome di Isaac Albéniz con il tango tratto da “España”.Il secondo concerto si terrà nella chiesa parrocchiale della Madonna del Rosario nel quartiere Coppina sabato 8 ottobre alle 21, in occasione della festa patronale. L’organista vercellese Manuele Barale svilupperà un programma basato su compositori dallo stile bandistico-teatrale. Il concerto sarà organizzato in collaborazione con il Comitato locale della Croce Rossa.
Si ritornerà nella chiesa di Santa Maria degli Angeli per il terzo concerto, in programma sabato 22 ottobre alle 21. La mezzosoprano Laura Capretti e l’organista Daniele Rinero saranno i protagonisti del concerto intitolato “Lascia la spina, cogli la rosa” e ispirato alla celebre aria di Georg Frederic Händel tratta dall’oratorio “Il trionfo del Tempo e del Disinganno”. All’organizzazione del concerto collaborerà l’Università della Terza Età di Chivasso.
Nella chiesa di Santa Maria degli Angeli si terranno anche i due concerti previsti nel mese di novembre. Giovedì 10 alle 21 si terrà il concerto organizzato in collaborazione con il Rotary Club di Chivasso. La serata coniugherà il cinema e la musica e ne sarà protagonista il gruppo di archi formato dal violinista Giuseppe Simone Barone, il violista Povilas Syrrist-Gelgota e il violoncellista Ferdinando Vietti, che accompagneranno la sassofonista Isabella Stabio in un’antologia musicale interamente dedicata alle musiche da film.
Sabato 26 novembre alle 21 la commedia musicale americana sarà al centro della serata proposta in collaborazione con i Lions Club Host e Duomo. Ad esibirsi saranno la soprano statunitense Elisabeth Hertzberg e la pianista Simonetta Heger.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito internet www.associazionecontatto.it, scrivere a info@chivassoinmusica.it o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

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Giovedì 22 settembre alle 17 il cortile di Palazzo Cisterna, sede storica della Città metropolitana di Torino, ospita uno degli 85 appuntamenti della rassegna MITO per la città. Un’occasione per ascoltare buona musica in un luogo attraversato da secoli di storia ed arte e che prima di diventare la sede aulica della Provincia di Torino, oggi Città metropolitana, è stata anche residenza ducale della famiglia Savoia-Aosta.Protagonista del momento musicale sarà il Trio Tau il cui nome si ispira a quello antico – Augusta Taurinorum – della città in cui è nato nel 2020 ed è nello stesso tempo un riferimento alla lettera greca che, oltre a rappresentare graficamente il trio con le sue tre estremità che si uniscono in un unico significante, veniva anticamente utilizzata per indicare la sezione aurea.
I tre musicisti che lo compongono sono Tommaso Santini, Jacopo Gianesini e Nicoletta Pignataro, uniti da una sincera curiosità verso il più vasto repertorio, una nuova idea fresca e informale della musica da camera e l’abitudine di presentare i brani condividendo con il pubblico alcune chiavi di lettura importanti per decifrare le opere proposte. Benché di giovanissima formazione, il trio è risultato vincitore del bando “Musica da Camera in Jeans” indetto nel 2021 da Sistema Musica, e si è già esibito in importanti contesti in Piemonte, Trentino-Alto Adige, Abruzzo e Lazio.
La partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria http://www.mitoperlacitta.it/

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Sabato 24 settembre Palazzo dal Pozzo della Cisterna (via Maria Vittoria 12 – Torino) riapre le porte per l’ormai consueto appuntamento mensile dedicato alla visita animata.
Alle ore 10 sarà il Gruppo storico di Pinerolo “La maschera di Ferro” ad accogliere il pubblico raccontando l’origine di questa importante rievocazione storica, giunta alla XX edizione, che è stata presentata la scorsa settimana e che andrà in scena nelle vie del centro storico di Pinerolo sabato 1 e domenica 2 ottobre.
Un’occasione per i visitatori della sede aulica della Città metropolitana di Torino di incontrare i figuranti e conoscere i dettagli della leggenda della Maschera di Ferro, il misterioso prigioniero che soggiornò a lungo nel carcere della cittadella di Pinerolo. Una vicenda affascinante e misteriosa, raccontata per la prima volta da Voltaire e portata in scena in The Man in the Iron Mask, film del 1998 diretto da Randall Wallace con Leonardo DiCaprio protagonista.
La visita, come sempre, sarà un’occasione per raccontare la storia e le trasformazioni di Palazzo Cisterna a partire dalla costruzione del nucleo originario del complesso risalente agli ultimi decenni del 1600 per arrivare al 1940, anno in cui la Provincia di Torino lo acquistò e lo destinò a sede istituzionale. Parte della visita sarà dedicata a illustrare il periodo in cui il Palazzo, in seguito al matrimonio di Maria Vittoria, ultima discendente dei Dal Pozzo della Cisterna, con Amedeo di Savoia, I° Duca d’Aosta, diventò sede ducale.
Sabato 24 settembre sarà una mattinata da trascorrere ammirando stucchi dorati, soffitti a cassettoni, vetrate a cattedrale e ripercorrendo la storia di personaggi, famiglie e istituzioni che hanno abitato e ancora abitano questo luogo.
Come sempre la visita è gratuita con prenotazione obbligatoria scrivendo a:
urp@cittametropolitana.torino.it o telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 al numero 011-8617100.
Le prossime visite del sabato sono previste: 15 ottobre, 19 novembre e 17 dicembre.
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Dal 1 al 4 settembre a Strambino torna protagonista la scienza con "Strambinaria - Folle di Scienza", un progetto di Frame - Divagazioni scientifiche, promosso dal Comune di Strambino, sostenuto da Compagnia di San Paolo e patrocinato dalla Città metropolitana di Torino che, nel pomeriggio di domenica 4 settembre, nell’ambito del Pums-Piano urbano per la mobilità sostenibile, metterà a disposizione un servizio di bus navetta gratuito in partenza da Torino (Stazione di Porta Susa, corso Bolzano - Stallo 14) alle ore 14, con ritorno da Strambino alle ore 19 con l’obiettivo di favorire gli spostamenti di gruppo, limitando il traffico dei mezzi privati e consentendo la partecipazione agli eventi anche a fasce di pubblico che non usano l’automobile."Strambinaria - Folle di Scienza", quest’anno per la quinta volta, riunisce a Strambino la comunità della divulgatrici e dei divulgatori della scienza per costruire e immaginare il futuro prossimo della comunicazione della scienza.
Tra i temi che verranno affrontati riscaldamento globale, vaccini, ogm, ma anche nuove tecnologie, mobilità e ricadute della ricerca nella vita quotidiana.
Sabato sera 3 e domenica pomeriggio 4 settembre, l’evento si aprirà al pubblico con “Strambinaria”, manifestazione gratuita con incontri, laboratori per bambini, spettacoli organizzati nel territorio della città di Strambino. Un’opportunità per interagire con i protagonisti della divulgazione e della ricerca scientifica nazionale e internazionale in un contesto innovativo e coinvolgente.
Programma completo sul sito www.follediscienza.it
Per prenotare la navetta:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-navetta-per-strambinaria-domenica-4-settembre-2022-406072883927

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“Bartali e Lulù” è il titolo di uno spettacolo teatrale con ingresso gratuito che Assemblea Teatro metterà in scena venerdì 2 settembre nell’Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone, che ha sede a Coazze, in viale Italia ‘61. Lo spettacolo comincerà alle 21,15, e sarà preceduto, mezz’ora prima, dalla visita guidata dell’Ecomuseo.
“Bartali e Lulù”, con la regia di Lino Spadaro e di Renzo Sicco, narra di Louis Chabas, detto Lulù, partigiano francese in terra di Langa, rievocato con grande scrittura da Pino Cacucci nel suo libro “Nessuno può portarti un fiore”, e parla anche di Gino Bartali, il campione che non volle essere eroe e mai raccontò in vita dei tanti ebrei da lui salvati nascondendo i documenti falsi a loro destinati nella canna della sua bicicletta. “Uno spettacolo” spiegano gli autori “che riafferma, senza retorica e con ironia, l’importanza di alcuni valori fondanti della nostra storia: ora che molti partigiani non ci sono più, sentiamo il dovere morale e civile di raccontare le loro vicende cercando di suscitare in chi ascolta l’attesa e il desiderio di conoscerle”.
La pièce su Chabas e Bartali sarà seguita, venerdì 28 ottobre, ancora all’Ecomuseo di Coazze, da un’altra rappresentazione scenica intitolata “Senza sparare un colpo”, dedicata a episodi e personaggi della Resistenza non armata e ideata dall’associazione Swinging Turin in collaborazione con la fondazione Donat-Cattin per la regia di Giancarlo Viani.
“Bartali e Lulù” e “Senza sparare un colpo” fanno parte del cartellone di “Sentieri resistenti a teatro” e, insieme al riallestimento dell’Ecomuseo della Resistenza della Valsangone, sono stati finanziati dalla Città metropolitana di Torino con i fondi del piano tematico Pa.C.E. del Programma transfrontaliero Alcotra Italia-Francia.
Per partecipare alle visite e agli spettacoli è consigliata la prenotazione: Ufficio turistico 011.9349681 – turismo@comune.coazze.to.it.
IL NUOVO ALLESTIMENTO DELL’ECOMUSEO DELLA RESISTENZA DELLA VAL SANGONE
Inaugurato lo scorso febbraio, il nuovo allestimento è stato rinnovato nella presentazione e nei contenuti espositivi. I lavori di riqualificazione, realizzate dal Comune di Coazze, hanno interessato la sala e le scale di accesso. Tra il pubblico dei primi mesi si è contata la presenza degli alunni delle scuole primarie della zona e degli allievi dell'Istituto superiore Blaise Pascal di Giaveno.
La vicenda resistenziale della Val Sangone è narrata attraverso più di venti pannelli ricchi di fotografie d’epoca, muovendo dalla caduta di Mussolini il 25 luglio 1943 e dall’armistizio dell’8 settembre, con il primo rastrellamento in valle dei tedeschi del 23 settembre; ne seguiranno altri 27 nei venti mesi successivi, che registreranno tra le vittime il pittore giavenese Maurizio Guglielmino, ucciso al Colletto del Forno, e la diciottenne Evelina (all’anagrafe Avellina) Ostorero, uccisa a borgata Ferria a Forno, e anche oltre il 25 aprile 1945. Un lungo percorso storico di accadimenti, di uomini e donne, di religiosi e religiose, di luoghi divenuti simbolo delle battaglie della Resistenza e del martirio fino alla Liberazione, punteggiato da passaggi ed eventi cruciali come la cattura del comandante Milano e l’organizzazione delle bande sui monti, la strage di Cumiana, il grande rastrellamento del maggio 1944 e le rappresaglie spietate, le borgate bombardate, la conquista della polveriera di Sangano, la morte del comandante partigiano Sergio De Vitis, il ferimento di Eugenio “Genio” Fassino nell’attacco al dinamitificio Nobel di Avigliana e l’impiccagione a Giaveno il 17 agosto 1944 del marchese Felice Cordero di Pamparato, detto “Campana”, e di Giorgio Baraldi, Vitale Cordin e Giovanni Vigna, l’autunno tragico di Giaveno.
La proposta espositiva unisce la presentazione dei segni di memoria di quel sacrificio: la cappella della divisione Campana a Giaveno, il monumento nel cimitero di Provonda, l’ossario dei Caduti di Forno di Coazze, meta di visite ufficiali di Presidenti della Repubblica, ministri e delegazioni estere.
Oltre alla rivisitazione della Resistenza, da cui nacque la Costituzione repubblicana, l’Ecomuseo offre anche suggerimenti turistici ed escursionistici, proponendo itinerari in località che in passato hanno rappresentato pagine così dolorose e che oggi, per fortuna, si possono visitare come luoghi di straordinaria bellezza paesaggistica e naturalistica, e come testimonianza di vita rurale e montanara.
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Proseguono anche ad agosto le visite alla millenaria Abbazia di Novalesa, immersa nel verde della Val Cenischia.
L’Abbazia benedettina, dedicata ai Santi Pietro e Andrea, fondata nel 726 sulla via di transito del colle del Moncenisio, dal 1972 è di proprietà della Città metropolitana (allora Provincia di Torino) che l'ha affidata alla comunità di monaci benedettini.
Luogo di culto e di preghiera, ma anche scrigno d'arte, offre un patrimonio culturale unico nel suo genere che la Città metropolitana di Torino mette a disposizione dei visitatori gratuitamente, nel rispetto dell'equilibrio tra l'apertura al pubblico e i tempi della vita monastica.
Di seguito gli orari di apertura in vigore ad agosto per visitare l’Abbazia con le sue cappelle affrescate e il Museo archeologico.
Abbazia e cappelle, orari delle visite: da lunedì a venerdì 10,30 e 15,30; sabato 10,30, 11,30 e 15,30; domenica 11,30 e 15,30.
Museo archeologico: tutti i giorni eccetto il giovedì dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 14,00 alle 17,00.
Aperture eccezionali del Museo: giovedì 11 e giovedì 18 agosto.
Per informazioni e prenotazioni
Telefono 0122 653210
info@abbazianovalesa.org - per informazioni generali
visite@abbazianovalesa.org - per le visite
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È l’arabo l’ultima lingua in ordine di tempo in cui è tradotta sul sito Internet della Città metropolitana di Torino la presentazione della Biblioteca di storia e cultura del Piemonte intitolata a Giuseppe Grosso. La lingua di Averroè segue all’inglese, al francese e allo spagnolo, idiomi nei quali è già stata tradotta una parte sostanziosa del canale web dedicato alla Biblioteca storica, che ha sede nelle sale auliche di Palazzo Cisterna, nel cuore di Torino.
Ora, infatti, grazie all’opera di traduzione svolta dai bibliotecari e dai volontari del servizio civile, l’immenso patrimonio culturale della Biblioteca di Palazzo Cisterna - incunaboli, fondi, volumi digitalizzati e molto altro - è accessibile anche al pubblico straniero: oltre alla presentazione, sono già consultabili in quattro lingue le pagine web dedicate agli 11 incunaboli, alle 200 cinquecentine e alle 1.100 seicentine, nonché i 21 capitoli della sezione “Spigolando in biblioteca” e l’intera voce “Opere in digitale”, quest’ultima atta a raccogliere tutti i link alle copie digitali dei testi presenti nel catalogo della biblioteca; inoltre, è in fase di pubblicazione la traduzione delle pagine relative ai 50 archivi storici.
Una strada, quella della digitalizzazione, intrapresa da tempo e con soddisfazione dalla direzione e dal personale della biblioteca, che dà quotidianamente i suoi frutti grazie allo sviluppo di un programma al cui interno, proprio in queste settimane, si sta completando l’informatizzazione delle cinquecentine e delle seicentine.
Vai alle pagine web della Biblioteca:
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica
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Cade quest’anno il centenario della morte di Giovanni Verga (Catania, 2 settembre 1840 – ivi, 27 gennaio 1922) e per l’occasione la Fondazione a lui intestata sta curando l’Edizione nazionale delle sue opere. La Città metropolitana di Torino contribuisce alla preparazione dell’Edizione critica dell’Epistolario dello scrittore principe del Verismo: la Biblioteca di storia e cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”, istituzione culturale con sede nelle sale auliche di Palazzo dal Pozzo della Cisterna a Torino, collabora infatti alla mappatura degli autografi verghiani sparsi sul territorio nazionale con due importanti documenti: una cartolina postale inviata a Milano il 4 agosto 1877 al critico letterario e giornalista Felice Cameroni e una lettera autografa datata 14 luglio 1894 e indirizzata al poeta e critico Domenico Gnoli. Entrambe sono tratte dal Fondo Marino Parenti (Sezione Raccolta Autografica), i cui inventari, recentemente digitalizzati dal personale della Biblioteca Grosso, sono consultabili su http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/patrimonio-artistico-culturale-storico/biblioteca-storica.
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