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Tutela fauna e flora

Ritornano le Giornate d’Acqua, ideate alcuni anni orsono dall’allora Provincia di Torino per sensibilizzare e informare i cittadini sull’importanza della salvaguardia degli ambienti fluviali e lacustri e del loro patrimonio di biodiversità.

La Città Metropolitana ha deciso di riprendere l’iniziativa con un taglio innovativo, dedicandola in particolare alle scuole, con momenti didattici teorici e pratici che si tengono in alcuni Comuni che hanno dimostrato particolare interesse a valorizzare il patrimonio ambientale dei corsi d’acqua. La Funzione specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana ha programmato una serie di attività didattiche e divulgative sulla valenza ambientale di fiumi e torrenti e la loro influenza sulla storia, sulla cultura e sulleconomia dei territori che attraversano”. Tali attività sono iniziate aPomaretto, con lezioni in aula e lungo il torrente Germanascaper gli alunni della scuola primaria dell’istituto comprensivo Cirillo Gouthier di Perosa Argentina. Venerdì 5 aprile alle 21 nel Municipio di Pomaretto è in programma la conferenza-dibattito Minacce e problemi nella conservazione dei fiumi alpini a cura del professor Stefano Fenoglio dellUniversità degli Studi del Piemonte Orientale. Domenica 7 aprile la Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora assisterà alle attività di ripopolamento ittico delle acque del torrente Germanasca ad opera dei bambini.In chiusura della mattinata la Consigliera, gli amministratori locali e i dirigenti scolastici consegneranno agli alunni dell’istituto Gouthier gliattestati di partecipazione all’iniziativa di ripopolamento e alle attività didattiche. Nella palestra comunale di Pomarettosi possono visitare le mostre "H2O e dintorni" e La Biodiversità, allestite dalla Funzione specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. L’ingresso alle mostre è possibile da lunedì 1 a venerdì 5 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, sabato 6 dalle 14 alle 17 e domenica 7 dalle 10 alle 12.
Le Giornate d’Acqua proseguiranno a Giaveno da martedì 9 a domenica 14 aprile. Martedì 9, mercoledì 10 e giovedì 11 sono previste lezioni in aula e uscite pomeridiane lungo il torrente Sangoneper gli alunni della scuola primaria Sandro Pertinidell’istituto comprensivo Francesco Gonin.Venerdì 12 aprile alle 21 in Municipio a Giavenosi terrà la conferenza-dibattito sul temaMinacce e problemi nella conservazione dei fiumi alpini a cura del dottor Alberto Doretto dellUniversità degli Studi del Piemonte Orientale.Domenica 14 aprile dalle 10 alle 12,30sarà possibile visitare lincubatoio ittico di Tranae assistere alle attività di ripopolamento ittico delle acque del Sangone ad opera dei bambini coinvolti nelle attività didattiche. In chiusura della manifestazione è prevista la consegna degli attestati di partecipazione agli alunni. Le mostre "H2O e dintorni" e La Biodiversità verranno allestite nell'ex refettorio della Scuola "Anna Frank" in via XX Settembre e potranno essere visitate da martedì 9 a venerdì 12 aprile dalle scuole del territorio su prenotazione presso l’Ufficio socio-scolastico, telefono 011-9326411. I cittadini potranno visitarle sabato 13 e domenica 14 aprile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30.
L’appuntamento successivo sarà nel Comune di Porte da mercoledì 29 maggio a domenica 2 giugno. Dal 29 al 31 maggio le attività didattiche mattutine in aula e pomeridiane lungo il Chisone saranno riservate agli alunni della scuola primaria Rossazza dellistituto comprensivo Marro. Giovedì 30 è prevista la visita alle mostre "H2O e dintorni" e La Biodiversità, che saranno allestite nella sala consiliare del Comune di Porte, in via Nazionale 102. Il pubblico potrà visitare le due mostre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, sabato 1 giugno dalle 14 alle 17, domenica 2 dalle 10 alle 12. Venerdì 31 maggio alle 21 in Municipio è in programma la conferenza-dibattito La tutela degli ambienti acquatici nella Città Metropolitana di Torino, a cura delprofessorMarco Baltieri dellAssociazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna e del dottorPaolo Lo ContedellaFunzione specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino.Sabato 1 giugno dalle 10 alle 12,30sarà possibile la visita allincubatoio di Porte, con attività di ripopolamento ittico delle acque del torrente Chisone ad opera dei bambini. In chiusura della manifestazione la consegna degli attestati di partecipazione agli alunni.

Tutela fauna e flora

Nei mesi di aprile e maggiotornano le Giornate d’Acqua, ideate alcuni anni orsono dall’allora Provincia di Torino per sensibilizzare e informare i cittadini sull’importanza della salvaguardia degli ambienti fluviali e lacustri e del loro patrimonio di biodiversità. “La Città Metropolitana ha deciso di riprendere l’iniziativa con un taglio innovativo, dedicandola in particolare alle scuole, con momenti didattici teorici e pratici che si terranno in alcuni Comuni che hanno dimostrato particolare interesse a valorizzare il patrimonio ambientale dei corsi d’acqua. - spiega la Consigliera metropolitana Barbara Azzarà, delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora – La Funzione specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana ha programmato una serie di attività didattiche e divulgative sulla valenza ambientale di fiumi e torrenti e la loro influenza sulla storia, sulla cultura e sulleconomia dei territori che attraversano”.
Le attività inizieranno lunedì 1, martedì 2 e mercoledì 3 aprile a Pomaretto, con lezioni in aula e lungo il Chisoneper gli alunni della scuola primaria dell’istituto comprensivo Cirillo Gouthier di Perosa Argentina. Venerdì 5 aprile alle 21 nel Municipio di Pomaretto è in programma la conferenza-dibattito Minacce e problemi nella conservazione dei fiumi alpini a cura del professor Stefano Fenoglio dellUniversità degli Studi del Piemonte Orientale. Domenica 7 aprile alle 11 è in programma un incontro con la Consigliera metropolitana delegata Barbara Azzarà, che in mattinata assisterà alle attività di ripopolamento ittico delle acque del torrente Germanasca ad opera dei bambini che parteciperanno allincontro.In chiusura della mattinata la Consigliera Azzarà, gli amministratori locali e i dirigenti scolastici consegneranno agli alunni dell’istituto Gouthier gliattestati di partecipazione all’iniziativa di ripopolamento e alle attività didattiche. Nella palestra comunale di Pomaretto sarà possibile visitare le mostre "H2O e dintorni" e La Biodiversità, allestite dalla Funzione specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino. L’ingresso alle mostre sarà possibile da lunedì 1 a venerdì 5 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, sabato 6 dalle 14 alle 17 e domenica 7 dalle 10 alle 12.
Le Giornate d’Acqua proseguiranno a Giaveno da martedì 9 a domenica 14 aprile. Martedì 9, mercoledì 10 e giovedì 11 sono previste lezioni in aula e uscite pomeridiane lungo il torrente Sangoneper gli alunni della scuola primaria Sandro Pertinidell’istituto comprensivo Francesco Gonin.Venerdì 12 aprile alle 21 in Municipio a Giavenosi terrà la conferenza-dibattito sul temaMinacce e problemi nella conservazione dei fiumi alpini a cura del dottor Alberto Doretto dellUniversità degli Studi del Piemonte Orientale.Domenica 14 aprile dalle 10 alle 12,30sarà possibile visitare lincubatoio ittico di Tranae assistere alle attività di ripopolamento ittico delle acque del Sangone ad opera dei bambini coinvolti nelle attività didattiche. In chiusura della manifestazione è prevista la consegna degli attestati di partecipazione agli alunni. Le mostre "H2O e dintorni" e La Biodiversità verranno allestite nell'ex refettorio della Scuola "Anna Frank" in via XX Settembre e potranno essere visitate da martedì 9 a venerdì 12 aprile dalle scuole del territorio su prenotazione presso l’Ufficio socio-scolastico. telefono 011-9326411. I cittadini potranno visitarle sabato 13 e domenica 14 aprile dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30.
L’appuntamento successivo sarà nel Comune di Porte da mercoledì 29 maggio a domenica 2 giugno. Dal 29 al 31 maggio le attività didattiche mattutine in aula e pomeridiane lungo il Chisone saranno riservate agli alunni della scuola primaria Rossazza dellistituto comprensivo Marro. Giovedì 30 è prevista la visita alle mostre "H2O e dintorni" e La Biodiversità, che saranno allestite nella sala consiliare del Comune di Porte, in via Nazionale 102. Il pubblico potrà visitare le due mostre dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17, sabato 1 giugno dalle 14 alle 17, domenica 2 dalle 10 alle 12. Venerdì 31 maggio alle 21 in Municipio è in programma la conferenza-dibattito La tutela degli ambienti acquatici nella Città Metropolitana di Torino, a cura delprofessorMarco Baltieri dellAssociazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna e del dottorPaolo Lo ContedellaFunzione specializzata Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino.Sabato 1 giugno dalle 10 alle 12,30sarà possibile la visita allincubatoio di Porte, con attività di ripopolamento ittico delle acque del torrente Chisone ad opera dei bambini. In chiusura della manifestazione la consegna degli attestati di partecipazione agli alunni.

Tutela fauna e flora

 

“Salviamoli Insieme” è da una quindicina di anni il titolo di un progetto - della Provincia di Torino prima e della Città metropolitana oggi, che vede i cittadini collaborare con il servizio Tutela fauna e flora per salvaguardare un bene prezioso per l’intera collettività: la fauna selvatica, appunto. Sono ormai migliaia gli interventi effettuati sull’intero territorio metropolitano per porre in salvo esemplari delle specie più diverse, autoctone ed esotiche, a seguito di segnalazioni di cittadini che hanno a cuore gli animali e ritengono loro dovere salvaguardarne l’esistenza.

Sabato 19 gennaio a Palazzo Cisterna, sede storica della Città metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12, è in programma un convegno che offrirà un’occasione di riflessione sui risultati del progetto “Salviamoli insieme”, sui modi e i tempi in cui è stato comunicato dalla Città metropolitana - grazie ai nuovi media e a quelli tradizionali - sull’impatto che ha avuto nell’opinione pubblica in termini di valutazione delle prestazioni della pubblica amministrazione da parte dei singoli cittadini.

Sabato 19 gennaio Palazzo Cisterna sarà aperto al pubblico per una delle tradizionali visite guidate a cadenza mensile. La mattinata si aprirà alle 10 con il benvenuto da parte del gruppo storico “La lavandera e ij lavandè 'd Bertula”. Alle 10,15 nella Sala Consiglieri il convegno “Salviamoli Insieme. La comunicazione della Città metropolitana nella relazione tra uomo e mondo animale” si aprirà con il saluto istituzionale dell’Ente, portato dalla consigliera metropolitana Barbara Azzarà, delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora. Di come è nato e si è sviluppato il progetto “Salviamoli insieme” parlerà Leone Ariemme, il funzionario del servizio Tutela fauna e flora che ne è il responsabile, mentre Michele Fassinotti, redattore dell’Ufficio stampa della Città metropolitana, terrà una relazione sul tema “Comunicare gli animali, educare gli uomini”, incentrata sull’impatto mediatico – anche e soprattutto nei social media - delle notizie, dei filmati e delle fotografie sugli animali selvatici salvati nell’ambito del progetto e sullo sforzo didattico ed educativo che la struttura di comunicazione dell’Ente produce per educare i cittadini al rispetto della fauna selvatica e ad un comportamento corretto nei suoi confronti. La dottoressa Mariangela Ferrero, psicoterapeuta,esperta nel miglioramento del benesserepsicosociale dei primati non umani, terrà invece una relazione sul tema  “Ape to ape: in relazione con i primati non umani”.

Tutela fauna e flora

Gli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città Metropolitana di Torino sono riusciti a filmare con una video-trappola due lupi che si aggiravano nella notte del 7 gennaio scorso nel territorio del Comune di San Sebastiano da Po.
Barbara Azzarà, Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora, sottolinea che “si tratta della seconda prova inequivocabile, dopo quella delle analisi genetiche su una predazione, della comparsa e probabile colonizzazione del predatore nel territorio della collina chivassese e dell'alto astigiano. Gli animali, in apparente ottima salute, si aggiravano nottetempo nei pressi del centro faunistico Oasi degli Animali alla infruttuosa ricerca di prede d'allevamento, ormai protette da recinzione elettrica”.
La Consigliera Azzarà annuncia che “d’ora in avanti gli agenti del Servizio monitoreranno l'impatto della presenza del predatore sulle popolazioni delle prede e il conseguente riequilibrio degli ambienti naturali”.
I due brevi filmati realizzati con le videotrappole sono visibili nel canale YouTube della Città Metropolitana alla pagina
https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=RP1kZepUUBI&feature=youtu.be



 

 

 

Tutela fauna e flora

Volete scoprire dove le trote depongono le uova? Ne avrete l’occasione durante un’avventurosa passeggiata lungo le sponde del torrente Pellice sabato 5 gennaio, accompagnati dall’ittiologo Paolo Lo Conte.
L’iniziativa, denominata “Alla ricerca della trota marmorata”, è organizzata dalla Città metropolitana di Torino, in collaborazione con il Parco del Monviso e la Riserva della biosfera transfrontaliera, e rientra tra le attività di Torino Metropoli a sostegno della fauna ittica, e in particolare della trota marmorata, trota autoctona delle nostre acque, a partire dal sistema degli incubatoi di valle.
Si tratta, spiegano i promotori, di un’attività per le famiglie e gli appassionati alla scoperta dell’ambiente fluviale, e lo svolgimento è subordinato alle condizioni idrologiche del torrente.
Il ritrovo è fissato per le 9.30 presso il ponte sulla strada provinciale 139 tra Vigone e Villafranca (lato pizzeria Ponte Pellice). Necessario il pranzo al sacco e consigliati gli stivali; per chi vuole partecipare alla conta in acqua delle ovature sono indispensabili i cosciali.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a didattica@parcomonviso.eu o telefonando in orari d’ufficio allo 0175.46505.

Tutela fauna e flora

Con un Decreto della Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora, Barbara Azzarà, è stato disposto il divieto per il triennio 2019-2021 di trattenimento di due specie ittichedurante l’attività di pesca in tutte le acque scorrentidel territorio. Le specie in questione sono il Temolo (Thymallus thymallus) e il Luccio (Esox spp.). Il decreto specifica che il divieto riguarda non l’attività di pesca alle specie in questione ma il trattenimento: ciò significa che qualora un pescatore allami involontariamente un esemplare di Luccio o di Temolo dovrà necessariamente rilasciarlo senza arrecargli danno.
Il divieto si è reso necessario, - precisa la Consigliera Azzarà - in quanto entrambe le specie sono classificate a grave rischio di estinzione in Piemonte e occorre a tutti i costi evitarne la scomparsa. Sia le associazioni animaliste e ambientaliste che le associazioni dei pescatorihanno sostenuto le nuove misure di tutela in seno al Comitato consultivo pesca”.
La Legge regionale 37 del 2006 consente alle Province e alla Città Metropolitana di vietare la pesca a tutte le specie od ad alcune di esse per ragioni di conservazione. Fin dal 2006 l’allora Provincia di Torino ha vietato il trattenimento del Temolo, specie la cui popolazione era già allora in diminuzione. La contrazione del numero di esemplari è stata recentemente segnalata anche per il Luccio, specie particolarmente fragile, in quanto per potersi riprodurre necessita di ambienti di risorgiva che stanno scomparendo. Il Luccioè inoltre predato dagli uccelli ittiofagi, che negli ultimi anni hanno ampliato la loro presenza nel territorio metropolitano .

Tutela fauna e flora

La Città Metropolitana di Torinoha chiesto alla Regione Piemonte lo stanziamento di risorse adeguate per il rimborso agli allevatori dei danni derivanti dalle predazioni effettuate dai canidi. La Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora, Barbara Azzarà, ha scritto all’Assessore all'agricoltura, caccia e pesca della Regione Piemonte, Giorgio Ferrero, ricordando i danni patiti dalle aziende agricole e zootecniche del Chivassese e dell’Alto Astigiano a seguito delle predazioni di capi ovini e caprini.
Dopo aver ricordato che le analisi genetiche effettuate dalla Città Metropolitana con il supporto dell’ISPRA hanno confermato, almeno per una predazione, la presenza dellupo, la Consigliera Azzarà chiede all’Assessore Ferrero di valutare nuove modalità di rimborso dei danni al posto dell’assicurazione, o quantomeno di operare permigliorare le modalità della copertura assicurativa.
È importante che Regione Piemonte trovi le risorse per rifinanziare le misure del Piano di Sviluppo Rurale dedicate al sostegno degli allevatori. - sottolinea la Consigliera Azzarà - Sarebbe inoltre importante proseguire l’assegnazione di recinzioni e cani da guardianìa, estendendo l’ambito territoriale di applicazione anche al contesto collinare e di pianura. Occorre anche valutare la possibilità di sostenere l’acquisto di recinzioni anche da parte degli allevatori amatoriali, che non hanno la qualifica di imprenditori agricoli a titolo principale e attualmente non possono accedere alle misure del PSR”.
Proseguono intanto le iniziative di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanzapromosse dalla Città Metropolitana di Torino. Dopo l’incontro di mercoledì 12 dicembre a Casalborgone, un successivo appuntamento informativo con gli esperti del Servizio tutela fauna e flora della Città Metropolitana è in programma alle 21 di giovedì 27 dicembre nella sala consiliare del Comune di Aramengo (Asti), in piazza Mazzini 11.

Chiunque avvistasse un canide libero o un animale predato, in ambiente rurale, può contattare i numeri della Città metropolitana 011-8616987, 011-8616914 o 349-4163347.

Tutela fauna e flora

La Città Metropolitana di Torinochiederà alla Regione Piemonte lo stanziamento di risorse adeguate per il rimborso agli allevatori dei danni derivanti dalle predazioni effettuate dai canidi. Lo ha annunciato la Consigliera metropolitana delegata alla tutela della fauna e della flora, Barbara Azzarà, durante l’incontro pubblico sul tema "In bocca al lupo", che si è tenuto nella serata di mercoledì 12 dicembre a Casalborgone, per iniziativa della Città Metropolitana e dell’amministrazione comunale. La Consigliera Azzarà potrebbe inoltrechiedere il sostegno delConsiglio metropolitano, proponendo un ordine del giornoperimpegnare la Sindaca metropolitana Chiara Appendino a richiedere alla Regione misure di sostegno agli allevatori le cui greggi siano state attaccate da lupi o da cani selvatici. L’ordine del giorno dovrebbe inoltreprevedere la richiesta delrifinanziamento delle misure del Piano di sviluppo rurale riservate agli allevatori,con la contestuale estensione al territorio della collina torinese e dell’alto astigiano.
L’incontro del 12 dicembreal teatro San Carlo di Casalborgone aveva lo scopo diinformare la cittadinanza sulle cause naturali e sulle conseguenze del ritorno del carnivoro nella collina torinese. Sono intervenuti la Consigliera Azzarà, il funzionario responsabile del progetto “Salviamoli Insieme” Leone Ariemme e il sindaco di Casalborgone Francesco Cavallero. Come aveva spiegato laconsigliera Azzarà in un recente incontro con la stampa a Lauriano, il picco di predazioni di capi ovini e caprini avvenuto nelle ultime settimane è legato alla naturale espansione territoriale del lupo, che spinge i nuovi nati alla ricerca di un territorio idoneo e libero da esemplari della stessa specie.

Il ritorno del lupo

Nel corso dell’incontro a Casalborgone sono state ripercorsele tappe del ritorno del lupo nelle Alpi occidentali. In Piemonte il carnivoro si era estinto negli anni ‘20 del secolo scorso. Le prime segnalazioni di nuovi esemplari, provenienti dall’Appennino, risalgono al 1992 e riguardano le vallate del Cuneese. In provincia di Torino i primi esemplari furono avvistati nel 1994 in Valle di Susa. La prima documentazione di una riproduzione avvenuta con successo nelle vallate torinesi risale al 1997, mentre la prova genetica della presenza del lupo nella zona collinare risale allo scorso mese di novembre. A Casalborgone il pubblico intervenuto alla serata organizzata dalla Città metropolitana e dal Comune ha potuto apprendere una serie di informazioni scientifiche sulla specie Canis lupus lupus, sul suo comportamento, sull’alimentazione e sull’organizzazione sociale dei branchi che popolano le montagne e le colline del territorio metropolitano.
La dimensione dei branchi in Italia varia dai due ai nove esemplari, a seconda dell’estensione del territorio a loro disposizione e della disponibilità di prede, siano esse selvatiche o domestiche. Del branco fanno parte una coppia riproduttiva, i cuccioli e alcuni individui di età compresa tra uno e tre anni. Gli esemplari singoli sono stati scacciati da un branco, oppure sono alla ricerca di un compagno o di una compagna o li hanno persi.
I lupi si accoppiano tra febbraio e marzo e la nascita dei piccoli si verifica tra fine aprile e metà maggio. Ogni femmina partorisce in media cinque cuccioli, ma pochi riescono a sopravvivere nel primo anno di vita. Il lupo teme l’uomo e ha un comportamento elusivo. Le sue tane si trovano in luoghi impervi e difficilmente accessibili. In Italia gli individui in dispersione che si allontanano dai branchi possono percorrere anche più di 300 km dall’area in cui è presente il loro branco di provenienza. Ma in Alaska un lupo in dispersione può percorrere anche 600 Km alla ricerca di prede e di un territorio in cui insediarsi. L’area in cui un branco è stanziato e caccia abitualmente ha un’estensione che varia da 60 a 350 Km quadrati, a seconda della morfologia del territorio e della disponibilità di prede. In estate iI lupi si muovono da soli o in coppia per cacciare, ma senza allontanarsi molto dalle tane in cui sono allevati i cuccioli. Nei mesi invernali la caccia avviene in branco e in territori più estesi. con spostamenti che possono arrivare fino a 25 Km al giorno. I lupi comunicano tra individui e tra branchi con ululati, la cui modulazione varia a seconda dei messaggi da trasmettere, durante la caccia, l’esplorazione del territorio o in caso di pericoli imminenti. Lasciano segni odorosi della loro presenza sul territorio, attraverso l’urina e gli escrementi o raspando il terreno e le piante. Non sono esclusivamente carnivori, perché possono cibarsi anche di frutta, graminacee e bacche di Rosa canina. Prediligono gli ungulati selvatici e domestici, le lepri e i piccoli mammiferi come la marmotta. Ma, a seconda delle circostanze e della disponibilità di prede, possono cibarsi anche di carcasse di animali già predati o di rifiuti di origine umana.
Il monitoraggio sulla presenza dei lupi nei diversi territori è basato sulla ricerca di tracce come gli escrementi, i peli le impronte, gli ululati, gli avvistamenti e le predazioni. L’analisi degli escrementi fornisce indicazioni sulla dieta degli esemplari presenti in un territorio.
Chiunque avvistasse un canide libero o un animale predato, in ambiente rurale, può contattare i numeri della Città metropolitana 011-8616987, 011-8616914 o 349-4163347.


 

Tutela fauna e flora

Continua a suscitare interesse e preoccupazione la conferma della presenza del lupo nelle colline del Chivassese. Come annunciato dalla Consigliera delegata alla Tutela della fauna e della flora, Barbara Azzarà, la Città metropolitana di Torino intende avviare iniziative di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanza.

Mercoledì 12 dicembre alle 21 al teatro San Carlo di Casalborgone, la Città Metropolitana e l’amministrazione comunale terranno un incontro pubblico sul tema "In bocca al lupo", per informare sulle cause naturali e sulle conseguenze del ritorno del carnivoro nel territorio di Casalborgone e dei Comuni limitrofi. Interverranno la Consigliera Azzarà, il funzionario responsabile del progetto “Salviamoli Insieme” Leone Ariemme, il Sindaco di Casalborgone Francesco Cavallero. Sono invitati a partecipare i cittadini, i sindaci e gli amministratori dei Comuni limitrofi della Città Metropolitana e della Provincia di Asti, i Carabinieri della stazione di Casalborgone, i rappresentanti del Corpo Forestale dei Carabinieri e del Parco del Po, le associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e CIA.

Come ha spiegato la Consigliera metropolitana Barbara Azzarà in un recente incontro con la stampa a Lauriano, il picco di predazioni di capi ovini avvenuto nelle ultime settimane è legato alla naturale espansione territoriale del lupo, che spinge i nuovi nati alla ricerca di un territorio idoneo e libero da esemplari della stessa specie.

La Regione Piemonte ha messo a disposizione contributi economici per la stipula di un'assicurazione specifica e il rimborso delle spese per l'acquisto di recinzioni elettrificate e cani da guardianìa, a cui gli allevatori potranno accedere tramite le proprie associazioni di categoria.

Chiunque avvistasse un canide libero ovvero un animale predato, in ambiente rurale, può contattare i numeri della Città Metropolitana 011-8616987, 011-8616982 o 349-4163347.





Tutela fauna e flora

Un cervo maschio legato a una pianta, immobilizzato da una rete di plastica. È l’allarme lanciato da un cittadino verso le 12 di mercoledi 28 novembre, al servizio Tutela fauna e flora della Città metropolitana di Torino. Gli agenti faunistico ambientali si sono recati immediatamente sul posto, Borgata Santa Maria nel Comune di Novalesa, e si sono subito resi conto che avrebbero dovuto agire d'urgenza per liberare l'animale, un esemplare maschio di circa 3 anni in ottimo stato di salute, che dibattendosi forsennatamente per liberarsi avrebbe rischiato la frattura delle vertebre del collo.

Con una robusta corda hanno assicurato la stanga del palco, non impigliata dalla rete, a un albero e dopo aver immobilizzato il cervo hanno provveduto a tagliare la rete, restituendogli così la libertà.

La consigliera delegata all’ambiente e vigilanza ambientale, Barbara Azzarà, ringrazia i cittadini che hanno prontamente allertato gli agenti e ricorda che la fauna selvatica in difficoltà può rappresentare un serio pericolo per l’incolumità dell’uomo.

In caso di necessità occorre dunque avvisare il servizio metropolitano di Tutela fauna e flora telefonando ai numeri 011.8616982, 011.8616987 e 349.4163347rimanendo possibilmente nelle vicinanze per indicare il luogo preciso in cui intervenire per porre in salvo l’animale.

Qui il filmato dell'intervento degli agenti faunistico ambientali per liberare l'animale