Trasporti
La Città metropolitana di Torino lavora con impegno e convinzione al progetto della stazione di interscambio ferroviario Porta Canavese, Monferrato e Valle d’Aosta: nei giorni scorsi il vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha partecipato all'incontro a Chivasso con gli assessori ai Trasporti della Regione Piemonte Francesco Balocco, della Regione Valle d'Aosta Luigi Berstchy e con la IV Commissione del Consiglioregionale della Valle d’Aosta.
Un'occasione per consolidare quell'indispensabile rapporto di collaborazione costruttiva tra le istituzioni per la ricerca di soluzioni concrete per il miglioramento della rete ferroviaria piemontese e valdostana a partire dal nodo ferroviario di Chivasso.
"Collegando il nodo chivassese alla rete nazionale dell’Alta Velocità con la stazione di interscambio Porta Canavese, Monferrato e Valle d’Aosta - spiega Marocco - e dando modo alle linee da Aosta, da Asti e da Casale di essere parte integrante di un sistema trasportistico di alto livello potremo avviare un piano di rilancio delle ferrovie Aosta-Chivasso, Asti-Chivasso e Casale-Chivasso. Dobbiamo arrivare ad una mobilità locale ma anche nazionale capace di veicolare il traffico pendolare, il traffico della media e lunga distanza compreso quello turistico verso Valle d’Aosta, Canavese e Monferrato".
"Servono investimenti per potenziare la ferrovia Chivasso-Aosta per ridurre drasticamente il tempo di sosta a Chivasso, anche con le opportune modifiche del percorso" aggiunge il vicesindaco di Città metropolitana di Torino, senza dimenticare l'elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta.
I miglioramenti della rete ferroviaria sono indispensabili per offrire a cittadini ed imprese del Canavese, della Valle d’Aosta e del Monferrato un servizio che risponda alle loro necessità: "per restituire dignità e rilancio economico a territori marginalizzati rispetto alla rete nazionale dell’Alta Velocità" conclude Marocco.
La collaborazione tra le istituzioni è indispensabile per raggiungere questi risultati nel confronto con il Governo, Rete Ferroviaria Italiana e le imprese ferroviarie, a partire dagli appuntamenti già calendarizzati.
Giovedì 31 gennaio nella seduta del Consiglio metropolitano di Torino il tema verrà affrontato con l'esame della mozione sulla "Alta Velocità Porta del Canavese" che il vicesindaco metropolitano Marocco porterà in discussione per affrontare il tema dell’individuazione delle risorse finanziarie e dell'iter progettuale da avviare a livello nazionale e locale.
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Viù, Moriondo, Castelnuovo Nigra, Cossano Canavese e Varisella sono i Comuni della Città metropolitana che hanno vinto il bando per valorizzare la mobilità in bici sul loro territorio.La Città metropolitana ha pubblicato nei mesi scorsi un bando per la concessione di contributi ai Comuni con meno di 5 mila abitanti per iniziative di mobilità sostenibile e in particolare rivolte al cicloturismo, spaziando dall’acquisto o il noleggio di biciclette a iniziative per favorire la mobilità ciclabile e l’interscambio fra bici e mezzi pubblici.
Le risorse messe a bando complessivamente sono state 30mila euro, e ciascun Comune poteva presentare un progetto per ottenere un contributo a fondo perduto dai 3 ai 5mila euro purché rappresentasse il 50% dell’importo totale del progetto.
“Lo sviluppo rurale del territorio” spiega Dimitri De Vita, consigliere delegato a sviluppo montano e trasporti della Città metropolitana di Torino “deve nutrirsi anche di queste buone pratiche che vanno in direzione della sostenibilità ambientale e della green economy. Il cicloturismo, specie per i Comuni che sono vicini a mete turistiche, può contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio, e va a rafforzare la strategia complessiva che la Città metropolitana sta perseguendo sul turismo di prossimità”.
Viù ha proposto un progetto ispirato alla Gran fondo delle Dolomiti, e che prevede l’acquisto di mountain bike e la preparazione di materiali sui percorsi sia cartacei che consultabili su internet; Cossano Canavese vuole invece valorizzare la zona di collegamento al Castello di Masino e attuare una serie di uscite cicloturistiche che facciano conoscere alcune aree caratteristiche del suo territorio; Castelnuovo Nigra vuole mettere a disposizione dei turisti delle mountain bike, sia per adulti che per bambini e anche elettriche; Moriondo a sua volta ha chiesto un contributo per bici elettriche per dare il via a un progetto di cicloturismo più ampio che coinvolge i Comuni limitrofi; e anche Varisella ha puntato all’acquisto di alcune mountain bike da prelevare direttamente da apposite postazioni.
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La Città metropolitana di Torino sostiene concretamente le politiche di incremento del trasporto pubblico per i lavoratori, anche per i propri dipendenti.
"Abbiamo comunicato che il contributo a carico dell’Ente per l’acquisto dell' abbonamento de mezzo pubblico nel progetto “Mobilityamoci” rivolto ai nostri dipendenti sale quest'anno dal 10% dello scorso anno al 30%" commentano con soddisfazione il vicesindaco metropolitano Marco Marocco ed il consigliere metropolitano delegato ai trasporti Dimitri De Vita .
"Il progetto Mobilityamoci è attivo da anni ed ha importanti finalità di tutela dell’ambiente - aggiungo Marocco e De Vita - in linea con le competenze del nostro Ente in materia di qualità dell’aria e di mobilità sostenibile"
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Il Consiglio comunale di Moncalieri convocato mercoledì sera 9 maggio ha lungamente esaminato ed approvato un articolato ordine del giorno sul delicato ed annoso tema della barriera di Trofarello e del casello di Vadò, più in generale sul sistema della tangenziale, partendo dalla considerazione che il territorio è gravato dalle pesanti soprattutto ambientali ricadute causate dal traffico che evita il pagamento del biglietto alle barriere di pedaggio: il dibattito è nato dopo che il Consiglio metropolitano a fine 2017 aveva approvato all'unanimità una mozione per la soppressione della barriera di Beinasco impegnando la Sindaca metropolitana ad attivare un tavolo di concertazione con i comuni interessati.
Moncalieri ha rilevato che la situazione è analoga ad altre realtà del territorio, come i comuni dell'area sud-ovest interessati dalla barriera di Trofarello, oltretutto ripetitiva di quella di Villanova d'Asti ed il sindaco Paolo Montagna ha inviato a Regione Piemonte e Città Metropolitana la richiesta di abolizione del casello Vadò e di apertura di un tavolo di confronto urgente.
Alla seduta (assenti la Regione Piemonte ed Ativa) è intervenuto il consigliere della Città metropolitana delegato ai lavori pubblici che ha confermato l'impegno della Città metropolitana su questa delicata partita: "Il Consiglio metropolitano ha approvato unanime il documento sull'affidamento della gestione del sistema tangenziale-autostradale torinese alla Città Metropolitana o a una sua società in house anche appositamente costituita - ha detto tra l'altro Antonino Iaria - per fare in modo che le tariffe dei pedaggi possano finanziare i piani e i programmi di manutenzione pluriennale delle tratte autostradali e delle strade provinciali interconnesse . Una gestione diretta da parte della Città Metropolitana, consentirebbe di rimodulare equamente le tariffe dei pedaggi , per evitare disparità di trattamento tra i cittadini dell'area metropolitana. Il nostro documento del giorno prende in considerazione anche un'altra ipotesi, che valorizzerebbe l' esperienza torinese di gestione mista pubblica-privata , con la possibilità per una società mista di partecipare alla gara per la concessione".
"Un nodo cruciale da sottoporre al prossimo governo - ha detto il consigliere metropolitano Iaria - nella certezza che qualora non accogliesse le richieste della Città Metropolitana siamo impegnati ad operare per ottenere adeguate compensazioni rapportate al costo di manutenzione della rete stradale di sua competenza, che canalizza il traffico veicolare da e verso la tangenziale e le autostrade oggetto della concessione"
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Grazie a un accordo fra il Comune di Ivrea e la Città metropolitana di Torino, la tessera di libera circolazione si potrà fare, da lunedì 13 febbraio, anche a Ivrea,.
La tessera di libera circolazione è un documento di viaggio regionale che consente alle persone con forte disabilità –e, in alcuni casi, ai loro accompagnatori- di utilizzare titoli di viaggio gratuiti su bus urbani e suburbani e sul sistema ferroviario regionale.
La Città metropolitana ha il compito di istruire la pratica e rilasciare i documenti di viaggio (si tratta del “Bip”, il Biglietto integrato Piemonte, che consente anche le procedure di bigliettazione): da alcuni anni ci si può rivolgere in certi territori (come l’area metropolitana, Susa e il Pinerolese) a degli sportelli decentrati, ma finora il Canavese aveva come punto di riferimento gli uffici torinesi di Corso Inghilterra della Città metropolitana.
Ora invece, ci sarà uno sportello nel Comune di Ivrea, che funzionerà presso lo Sportello anziani eporediese. Qui potranno rivolgersi i residenti dei Comuni dei 105 Comuni che fanno parte dei Consorzi In.Rete; Ciss-ac e Ciss
L’iniziativa è stata presentata dal consigliere delegato ai trasporti della Città metropolitana Dimitri De Vita e dal’assessore alle politiche sociali del Comune di Ivrea Augusto Vino nella Sala dorata del Municipio.
“I trasporti rivestono una funzione strategica nelle politiche della Città metropolitana” ha spiegato De Vita “perché sono uno strumento con cui vengono assicurati i diritti costituzionali dei cittadini: lo studio, il lavoro, l’accesso alle strutture sanitarie. Nostro obiettivo è migliorare il trasporto pubblico, a cominciare dalle categorie svantaggiate, non solo perché è fondamentale, ma anche perché occorre cambiare la mobilità per far fronte ai problemi dell’inquinamento”:
L’assessore Vino ha invece spiegato nel dettaglio come funzionerà lo sportello per il rilascio delle tessere, sottolineando che nei Comuni interessati si calcolano circa 3mila diretti interessati, far coloro che non hanno finora fatto la tessera e coloro che devono rinnovarla, senza contare gli accompagnatori.
Come funziona lo sportello per le tessere di libera circolazione
- nei giorni di lunedì e mercoledì dalle 9 alle
- -Il ricevimento (solo su appuntamento) avverrà nelle giornate di martedì e giovedì dalle 9 alle 12.
- Tutti doucmenti necessari e le modalità con cuisi può ottenere la tessera si possono trovare su: http://www.cittametropolitana.torino.it/trasporti/disabili/categorie.shtml
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Il consigliere della Città metropolitana di Torino Dimitri De Vita, che ha ricevuto da Chiara Appendino la delega per i trasporti, ha invitato i sindaci del territorio a collaborare nella creazione di un dossier che raccolga tutte le criticità e i problemi relativi al trasporto pubblico locale.“Ritengo indispensabile procedere ad un confronto con tutto il territorio metropolitano suddiviso in zone omogenee - dice De Vita in una lettera che ha indirizzato ai sindaci - per analizzare le criticità presenti e verificare la possibilità di risolverle nel rispetto delle competenze dell’Ente, delle risorse disponibili e di quelle che potrebbero rendersi tali con la partecipazione finanziaria di soggetti privati”.
Per raggiungere questo obiettivo, De Vita ha invitato i sindaci "ad esporre i problemi del loro territorio ed anche a prospettare possibili soluzioni e suggerimenti, in modo da arrivare alla realizzazione di un dossier complessivo sullo stato del trasporto pubblico locale; un dossier che costituisca la fase propedeutica preliminare per poter avviare una serie di incontri sui territori".
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Si conclude il 28 gennaio 2016 la sperimentazione del servizio bus fra Ciriè e Strambino, attivato dalla Città metropolitana di Torino per facilitare le visite e i controlli presso l’Unità di senologia dell’Asl TO4 di Strambino. Il servizio, avviato su segnalazioni pervenute all'associazione Futuro rosa, è partito il 29 ottobre, grazie alla collaborazione con l’Unità di senologia dell'Asl TO4, che da parte sua ha concentrato tutti gli appuntamenti nella giornata di giovedì fra le 13.30 alle 16. Tuttavia, la sperimentazione non ha dato i risultati sperati, per lo scarso numero di utenti che hanno fatto ricorso a questa linea dedicata, e si concluderà nel mese di gennaio: giovedì 28 gennaio si effettueranno le ultime corse.
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Per facilitare le donne residenti sul territorio ciriacese e delle Valli di Lanzo che devono fare visite, controlli e prevenzione presso l’Unità di senologia dell’Asl TO4 di Strambino, la Città metropolitana ha istituito un servizio di linea di trasporto pubblico dedicato.Il servizio, pensato anche grazie alle segnalazioni pervenute a Futuro rosa, sarà attivo dal 29 ottobre e proseguirà in via sperimentale fino al 31 gennaio, grazie all’intesa con l’Unità di senologia dell'Asl TO4, che da parte sua ha già provveduto a concentrare tutti gli appuntamenti nella giornata di giovedì fra le 13.30 alle 16.
Per le donne che devono raggiungere la struttura, partirà una corsa ogni giovedì alle
Per utilizzare il servizio di linea non è necessaria nessuna prenotazione e si pagherà il normale biglietto secondo la tariffa regionale.
“I problemi di mobilità di chi deve fare visite e controlli incidono sulle scelte sanitarie, tanto più in caso di attività di prevenzione” commenta l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta “sono lieto che sia stato possibile trovare una soluzione, grazie alla collaborazione fra enti, per venire incontro alle esigenze delle donne che devono fare riferimento all’Unità di senologia di Strambino”.
“Il servizio di trasporto pubblico deve essere pensato in modo sempre più modulare” spiega il vicesindaco metropolitano Alberto Avetta “specialmente nelle zone del territorio metropolitano in cui la mobilità è più difficile. Come già avviene per il servizio a chiamata Provibus, l’idea guida è quella di attivare le indispensabili logiche di risparmio, evitando corse a vuoto e poco utili, ma senza penalizzare i cittadinie quindi rispodenndo alle loro esigenze in modo più flessibile e mirato”.
“L’attivazione di questo servizio – commenta il Direttore Generale dell’ASL TO4 Lorenzo Ardissone – ci conferma ancora una volta che l’alleanza tra istituzioni e il fare rete con le realtà territoriali consentono sinergie a vantaggio dei cittadini non altrimenti realizzabili. In questo caso, la volontà e l’impegno di tutti gli attori e il dialogo reciproco hanno permesso di mettere a disposizione delle donne dell’area ciriacese-lanzese un servizio particolarmente utile in un territorio, quale quello dell’ASL TO4, spesso svantaggiato dal punto di vista logistico”.
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Domenica 29 giugno gli appassionati delle FIAT 500 storiche, quelle prodotte tra il 1957 e il 1977, si ritrovano a Sestriereper la nona edizione del raduno “Il Cinquino nelle Montagne Olimpiche”, organizzato dal Coordinamento della Valle di Susa e con il patrocinio del FIAT 500 Club Italia e della Città metropolitana di Torino.Il ritrovo dei partecipanti è fissato a partire dalle 8,30 in piazza Agnelli, per la registrazione, la consegna delle welcome bag, il caffè di benvenuto e la foto-ricordo della giornata. Le vetture saranno esposte sulla piazza per essere ammirate dal pubblico. A completare il programma della giornata saranno i saluti ufficiali delle autorità alle 10,15, il giro turistico “Il Colle e non solo”, l’aperitivo all’agriturismo Le Brusà in Valle Argentera, la sosta in via Roma a Cesana Torinese e il pranzo alle 13 all’Osteria del Conte a Sestriere.
Alle 16,30 sono in programma le premiazioni dei partecipanti e i saluti finali. Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile contattare il fiduciario del Coordinamento Valle Susa del FIAT 500 Club Italia, Renato Breusa, al numero telefonico 340-1802006 o agli indirizzi e-mail r.breusa@libero.it e r.breusa@500clubitalia.it

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La Festa del Maggiociondolo cambia location, spostandosi ad Oulx, ma si conferma come il primo evento di richiamo dell’estate in Alta Valle di Susa. L’evento organizzato e ideato dalla società Pubbli&co in collaborazione con il Comune di Oulx e con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, proseguirà sabato 21 e domenica 22 giugno la sua missione di divulgazione delle caratteristiche peculiari del territorio valsusino; quel territorio che tra la metà e la fine di giugno offre a chi lo visita o lo abita lo spettacolo della fioritura del Maggiociondolo, pianta che, con i suoi rami coperti di fiori gialli, è di ornamento a strade, rotonde, balconi e vetrine di Oulx.La Festa del Maggiociondolo richiama migliaia di visitatori provenienti da tutto il Piemonte e dalla vicina Francia, attratti dai colori, dai sapori e dai profumi degli stand allestiti da espositori di eccellenza nei settori del florovivaismo, del benessere, dell’artigianato e dell’arte popolare che giungono anche da tutta Italia.
Ad Oulx si troveranno quindi i fiori e le erbe aromatiche di montagna, i rampicanti, le piante da frutto e da ornamento per interni ed esterni, la tradizione montana che rivive negli oggetti e nei mobili della cultura popolare, i manufatti artigianali con i filati naturali, le candele e i saponi fatti a mano, gli animaletti scolpiti per l’occasione nel legno di maggiociondolo, l’arte che prende forma con le dimostrazioni di ceramisti, incisori, intagliatori e artisti dello scalpello. Alla Festa del Maggiociondolo aderiscono vivaisti con piante ornamentali e da frutto, un vivaio che eseguirà dimostrazioni pratiche di composizioni floreali, i produttori della cosmesi biologica e naturale. Particolarmente interessante il settore dedicato all'artigianato artistico, con cuori e sculture in maggiociondolo, la legatoria d'eccellenza, i dipinti e manufatti unici per l’arredo, i gioielli e gli accessori da indossare, i manufatti di arte popolare, i pizzi e ricami della nonna, le ceramiche da collezione. Nell’edizione di quest’anno ritorna lo street food e, in collaborazione con i commercianti e le associazioni presenti alla manifestazione, si terranno momenti conviviali e di animazione, in un vero e proprio percorso alla scoperta di Oulx, nelle vie Roma e Faure e in piazza Garambois.
Per saperne di più si può consultare la pagina Facebook Mercatini Valsusa o contattare la Pubbli&co al numero telefonico 346-3208601.

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