Trasporti
Viù, Moriondo, Castelnuovo Nigra, Cossano Canavese e Varisella sono i Comuni della Città metropolitana che hanno vinto il bando per valorizzare la mobilità in bici sul loro territorio.La Città metropolitana ha pubblicato nei mesi scorsi un bando per la concessione di contributi ai Comuni con meno di 5 mila abitanti per iniziative di mobilità sostenibile e in particolare rivolte al cicloturismo, spaziando dall’acquisto o il noleggio di biciclette a iniziative per favorire la mobilità ciclabile e l’interscambio fra bici e mezzi pubblici.
Le risorse messe a bando complessivamente sono state 30mila euro, e ciascun Comune poteva presentare un progetto per ottenere un contributo a fondo perduto dai 3 ai 5mila euro purché rappresentasse il 50% dell’importo totale del progetto.
“Lo sviluppo rurale del territorio” spiega Dimitri De Vita, consigliere delegato a sviluppo montano e trasporti della Città metropolitana di Torino “deve nutrirsi anche di queste buone pratiche che vanno in direzione della sostenibilità ambientale e della green economy. Il cicloturismo, specie per i Comuni che sono vicini a mete turistiche, può contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio, e va a rafforzare la strategia complessiva che la Città metropolitana sta perseguendo sul turismo di prossimità”.
Viù ha proposto un progetto ispirato alla Gran fondo delle Dolomiti, e che prevede l’acquisto di mountain bike e la preparazione di materiali sui percorsi sia cartacei che consultabili su internet; Cossano Canavese vuole invece valorizzare la zona di collegamento al Castello di Masino e attuare una serie di uscite cicloturistiche che facciano conoscere alcune aree caratteristiche del suo territorio; Castelnuovo Nigra vuole mettere a disposizione dei turisti delle mountain bike, sia per adulti che per bambini e anche elettriche; Moriondo a sua volta ha chiesto un contributo per bici elettriche per dare il via a un progetto di cicloturismo più ampio che coinvolge i Comuni limitrofi; e anche Varisella ha puntato all’acquisto di alcune mountain bike da prelevare direttamente da apposite postazioni.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
La Città metropolitana di Torino sostiene concretamente le politiche di incremento del trasporto pubblico per i lavoratori, anche per i propri dipendenti.
"Abbiamo comunicato che il contributo a carico dell’Ente per l’acquisto dell' abbonamento de mezzo pubblico nel progetto “Mobilityamoci” rivolto ai nostri dipendenti sale quest'anno dal 10% dello scorso anno al 30%" commentano con soddisfazione il vicesindaco metropolitano Marco Marocco ed il consigliere metropolitano delegato ai trasporti Dimitri De Vita .
"Il progetto Mobilityamoci è attivo da anni ed ha importanti finalità di tutela dell’ambiente - aggiungo Marocco e De Vita - in linea con le competenze del nostro Ente in materia di qualità dell’aria e di mobilità sostenibile"
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Il Consiglio comunale di Moncalieri convocato mercoledì sera 9 maggio ha lungamente esaminato ed approvato un articolato ordine del giorno sul delicato ed annoso tema della barriera di Trofarello e del casello di Vadò, più in generale sul sistema della tangenziale, partendo dalla considerazione che il territorio è gravato dalle pesanti soprattutto ambientali ricadute causate dal traffico che evita il pagamento del biglietto alle barriere di pedaggio: il dibattito è nato dopo che il Consiglio metropolitano a fine 2017 aveva approvato all'unanimità una mozione per la soppressione della barriera di Beinasco impegnando la Sindaca metropolitana ad attivare un tavolo di concertazione con i comuni interessati.
Moncalieri ha rilevato che la situazione è analoga ad altre realtà del territorio, come i comuni dell'area sud-ovest interessati dalla barriera di Trofarello, oltretutto ripetitiva di quella di Villanova d'Asti ed il sindaco Paolo Montagna ha inviato a Regione Piemonte e Città Metropolitana la richiesta di abolizione del casello Vadò e di apertura di un tavolo di confronto urgente.
Alla seduta (assenti la Regione Piemonte ed Ativa) è intervenuto il consigliere della Città metropolitana delegato ai lavori pubblici che ha confermato l'impegno della Città metropolitana su questa delicata partita: "Il Consiglio metropolitano ha approvato unanime il documento sull'affidamento della gestione del sistema tangenziale-autostradale torinese alla Città Metropolitana o a una sua società in house anche appositamente costituita - ha detto tra l'altro Antonino Iaria - per fare in modo che le tariffe dei pedaggi possano finanziare i piani e i programmi di manutenzione pluriennale delle tratte autostradali e delle strade provinciali interconnesse . Una gestione diretta da parte della Città Metropolitana, consentirebbe di rimodulare equamente le tariffe dei pedaggi , per evitare disparità di trattamento tra i cittadini dell'area metropolitana. Il nostro documento del giorno prende in considerazione anche un'altra ipotesi, che valorizzerebbe l' esperienza torinese di gestione mista pubblica-privata , con la possibilità per una società mista di partecipare alla gara per la concessione".
"Un nodo cruciale da sottoporre al prossimo governo - ha detto il consigliere metropolitano Iaria - nella certezza che qualora non accogliesse le richieste della Città Metropolitana siamo impegnati ad operare per ottenere adeguate compensazioni rapportate al costo di manutenzione della rete stradale di sua competenza, che canalizza il traffico veicolare da e verso la tangenziale e le autostrade oggetto della concessione"
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Grazie a un accordo fra il Comune di Ivrea e la Città metropolitana di Torino, la tessera di libera circolazione si potrà fare, da lunedì 13 febbraio, anche a Ivrea,.
La tessera di libera circolazione è un documento di viaggio regionale che consente alle persone con forte disabilità –e, in alcuni casi, ai loro accompagnatori- di utilizzare titoli di viaggio gratuiti su bus urbani e suburbani e sul sistema ferroviario regionale.
La Città metropolitana ha il compito di istruire la pratica e rilasciare i documenti di viaggio (si tratta del “Bip”, il Biglietto integrato Piemonte, che consente anche le procedure di bigliettazione): da alcuni anni ci si può rivolgere in certi territori (come l’area metropolitana, Susa e il Pinerolese) a degli sportelli decentrati, ma finora il Canavese aveva come punto di riferimento gli uffici torinesi di Corso Inghilterra della Città metropolitana.
Ora invece, ci sarà uno sportello nel Comune di Ivrea, che funzionerà presso lo Sportello anziani eporediese. Qui potranno rivolgersi i residenti dei Comuni dei 105 Comuni che fanno parte dei Consorzi In.Rete; Ciss-ac e Ciss
L’iniziativa è stata presentata dal consigliere delegato ai trasporti della Città metropolitana Dimitri De Vita e dal’assessore alle politiche sociali del Comune di Ivrea Augusto Vino nella Sala dorata del Municipio.
“I trasporti rivestono una funzione strategica nelle politiche della Città metropolitana” ha spiegato De Vita “perché sono uno strumento con cui vengono assicurati i diritti costituzionali dei cittadini: lo studio, il lavoro, l’accesso alle strutture sanitarie. Nostro obiettivo è migliorare il trasporto pubblico, a cominciare dalle categorie svantaggiate, non solo perché è fondamentale, ma anche perché occorre cambiare la mobilità per far fronte ai problemi dell’inquinamento”:
L’assessore Vino ha invece spiegato nel dettaglio come funzionerà lo sportello per il rilascio delle tessere, sottolineando che nei Comuni interessati si calcolano circa 3mila diretti interessati, far coloro che non hanno finora fatto la tessera e coloro che devono rinnovarla, senza contare gli accompagnatori.
Come funziona lo sportello per le tessere di libera circolazione
- nei giorni di lunedì e mercoledì dalle 9 alle
- -Il ricevimento (solo su appuntamento) avverrà nelle giornate di martedì e giovedì dalle 9 alle 12.
- Tutti doucmenti necessari e le modalità con cuisi può ottenere la tessera si possono trovare su: http://www.cittametropolitana.torino.it/trasporti/disabili/categorie.shtml
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Il consigliere della Città metropolitana di Torino Dimitri De Vita, che ha ricevuto da Chiara Appendino la delega per i trasporti, ha invitato i sindaci del territorio a collaborare nella creazione di un dossier che raccolga tutte le criticità e i problemi relativi al trasporto pubblico locale.“Ritengo indispensabile procedere ad un confronto con tutto il territorio metropolitano suddiviso in zone omogenee - dice De Vita in una lettera che ha indirizzato ai sindaci - per analizzare le criticità presenti e verificare la possibilità di risolverle nel rispetto delle competenze dell’Ente, delle risorse disponibili e di quelle che potrebbero rendersi tali con la partecipazione finanziaria di soggetti privati”.
Per raggiungere questo obiettivo, De Vita ha invitato i sindaci "ad esporre i problemi del loro territorio ed anche a prospettare possibili soluzioni e suggerimenti, in modo da arrivare alla realizzazione di un dossier complessivo sullo stato del trasporto pubblico locale; un dossier che costituisca la fase propedeutica preliminare per poter avviare una serie di incontri sui territori".
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Si conclude il 28 gennaio 2016 la sperimentazione del servizio bus fra Ciriè e Strambino, attivato dalla Città metropolitana di Torino per facilitare le visite e i controlli presso l’Unità di senologia dell’Asl TO4 di Strambino. Il servizio, avviato su segnalazioni pervenute all'associazione Futuro rosa, è partito il 29 ottobre, grazie alla collaborazione con l’Unità di senologia dell'Asl TO4, che da parte sua ha concentrato tutti gli appuntamenti nella giornata di giovedì fra le 13.30 alle 16. Tuttavia, la sperimentazione non ha dato i risultati sperati, per lo scarso numero di utenti che hanno fatto ricorso a questa linea dedicata, e si concluderà nel mese di gennaio: giovedì 28 gennaio si effettueranno le ultime corse.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Per facilitare le donne residenti sul territorio ciriacese e delle Valli di Lanzo che devono fare visite, controlli e prevenzione presso l’Unità di senologia dell’Asl TO4 di Strambino, la Città metropolitana ha istituito un servizio di linea di trasporto pubblico dedicato.Il servizio, pensato anche grazie alle segnalazioni pervenute a Futuro rosa, sarà attivo dal 29 ottobre e proseguirà in via sperimentale fino al 31 gennaio, grazie all’intesa con l’Unità di senologia dell'Asl TO4, che da parte sua ha già provveduto a concentrare tutti gli appuntamenti nella giornata di giovedì fra le 13.30 alle 16.
Per le donne che devono raggiungere la struttura, partirà una corsa ogni giovedì alle
Per utilizzare il servizio di linea non è necessaria nessuna prenotazione e si pagherà il normale biglietto secondo la tariffa regionale.
“I problemi di mobilità di chi deve fare visite e controlli incidono sulle scelte sanitarie, tanto più in caso di attività di prevenzione” commenta l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta “sono lieto che sia stato possibile trovare una soluzione, grazie alla collaborazione fra enti, per venire incontro alle esigenze delle donne che devono fare riferimento all’Unità di senologia di Strambino”.
“Il servizio di trasporto pubblico deve essere pensato in modo sempre più modulare” spiega il vicesindaco metropolitano Alberto Avetta “specialmente nelle zone del territorio metropolitano in cui la mobilità è più difficile. Come già avviene per il servizio a chiamata Provibus, l’idea guida è quella di attivare le indispensabili logiche di risparmio, evitando corse a vuoto e poco utili, ma senza penalizzare i cittadinie quindi rispodenndo alle loro esigenze in modo più flessibile e mirato”.
“L’attivazione di questo servizio – commenta il Direttore Generale dell’ASL TO4 Lorenzo Ardissone – ci conferma ancora una volta che l’alleanza tra istituzioni e il fare rete con le realtà territoriali consentono sinergie a vantaggio dei cittadini non altrimenti realizzabili. In questo caso, la volontà e l’impegno di tutti gli attori e il dialogo reciproco hanno permesso di mettere a disposizione delle donne dell’area ciriacese-lanzese un servizio particolarmente utile in un territorio, quale quello dell’ASL TO4, spesso svantaggiato dal punto di vista logistico”.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Turismo
È il Canavese, territorio ricco di storia, cultura, eccellenze enogastronomiche e paesaggistiche, il protagonista della nuova Guida completa e inedita, realizzata da Canavese2030, il laboratorio di idee presieduto da Fabrizio Gea, che verrà presentata ufficialmente venerdì 11 aprile al Castello di Pavone Canavese nell'ambito del Festival "Contaminazioni - #Turismo ed Eventi in Canavese".
La Guida, disponibile in formato cartaceo e digitale, intende valorizzare l'anima autentica del Canavese, fatta di tradizione, innovazione e passione, raccontando le sue eccellenze in sette sezioni dedicate a itinerari, ristorazione, offerta enologica e brassicola, ospitalità, artigianato e prodotti tipici. Con oltre 760 eccellenze censite, tra cui ristoranti stellati, produttori vitivinicoli, artigiani di qualità e prodotti unici, la Guida si rivolge a cittadini e turisti desiderosi di conoscere il Canavese in tutti i suoi aspetti.
"Questa Guida è un omaggio a un territorio che ha tanto da raccontare," dichiara Sonia Cambursano, consigliera di Città metropolitana di Torino delegata al Turismo e allo Sviluppo economico che parteciperà alla presentazione . "Come Ente di area vasta ci sentiamo responsabili della crescita turistica, economica e sociale del territorio. Iniziative come questa meritano attenzione e sostegno perché ci affiancano nelle attività di promozione territoriale facendo conoscere le varie peculiarità del Canavese, un territorio che offre esperienze autentiche all'insegna dell'outdoor, dello sport e dell'enogastronomia slow, della storia e della cultura".
- Dettagli
- Categoria: Turismo
Turismo
È stata rinnovata l’intesa che istituisce il coordinamento per la valorizzazione dell’Alta Via Canavesana e del Giroparco Gran Paradiso, due importanti itinerari escursionistici che nel 2018, per iniziativa della Città metropolitana di Torino e del Parco Nazionale Gran Paradiso, sono stati registrati nel Patrimonio escursionistico regionale.“La nuova intesa prevede una strategia comune di valorizzazione dei due itinerari, a partire dalla loro manutenzione e dallo sviluppo dell'offerta ricettiva e dei servizi all'escursionista. - spiega la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica - Costituisce un punto di forza rispetto al passato l’adesione dei Consorzi degli operatori turistici del Canavese e delle Valli di Lanzo, di alcuni rifugi presenti sull’itinerario e delle associazioni di settore più significative: il CAI, il Club Alpinistico Pontese, la UISP Ivrea e Canavese”.
L'idea di un'Alta Via Canavesana era partita dalle sezioni del Club Alpino Italiano di Rivarolo Canavese e Forno Canavese e dalla sottosezione di Sparone del CAI di Ivrea. Il percorso, suddiviso in 13 tappe, inizia e finisce a Pont Canavese, toccando la Val Gallenca, le Valli Tesso e Malone, le Valli Orco e Soana e la Valle Sacra. Viene proposto un tratto di collegamento che da Forno Canavese, storico punto di partenza dell'itinerario, porta al monte Soglio, innestandosi sul tracciato principale.
Tante sono le attrattive e gli elementi straordinari che si incontrano lungo il percorso. Dal punto di vista naturalistico, da Ceresole Reale alla Valle Soana l'Alta Via Canavesana è pienamente inserita nel contesto ambientale del versante piemontese del Parco Nazionale del Gran Paradiso, percorrendo anche tratti delle strade di caccia reali, realizzate nel XIX secolo per volontà del re Vittorio Emanuele II. Sull’Alta Via Canavesana si incontrano inoltre una serie di santuari in cui le tradizioni locali collocano eventi miracolosi, come quello dei Milani a Forno e quello di Prascondù a Ribordone, luoghi magici come i Piani delle masche, borghi incantati, piloni votivi e antiche pievi, come quelle di Santa Elisabetta e Santa Maria di Doblazio. A Ceresole Reale si possono visitare luoghi che hanno segnato storia dell’alpinismo e del primo sviluppo turistico del Canavese. La flora e la fauna, anche all’esterno dell'area Parco, offrono la possibilità di straordinari incontri ravvicinati con rapaci, stambecchi e camosci, marmotte, mandrie al pascolo, fioriture alpine e distese di eriofori, boschi e pascoli verdi. Il piatto forte sono senz’altro i panorami: laghetti glaciali e imponenti bacini idroelettrici, pareti di roccia, vette di 3000 metri e i 4000 del Gran Paradiso, valli e colli.
Il Giroparco Gran Paradiso parte dal Rifugio Città di Chivasso nei pressi del Colle del Nivolet e, dopo 8 tappe, esce dal Piemonte al Colle Larissa in Valle Soana, collegandosi al tratto valdostano dell’itinerario. Il Giroparco ripercorre le Strade Reali di Caccia, realizzate nell’Ottocento dai Savoia, con una pendenza costante dell'8-10% e con muri in pietra a secco e tratti lastricati, per collegare le case di caccia della Riserva, divenuta nel 1922 il primo parco nazionale italiano. Da Ceresole Reale a Ronco Canavese il Giroparco si sovrappone per tratti all’Alta Via Canavesana. L’itinerario si sviluppa in quota, con un'ampia visuale sui panorami delle Valli Orco e Soana, una flora e una fauna straordinaria, santuari e testimonianze di pregio architettonico della cultura e della storia locale. Le quote elevate, i consistenti dislivelli e alcuni passaggi difficili rendono questi itinerari adatti ad escursionisti esperti.

- Dettagli
- Categoria: Turismo
Turismo
Domenica 30 marzo nuovo appuntamento per Sentiero Verde 2025, il calendario annuale delle iniziative dell’associazione Camminare lentamente, patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, con un piacevole itinerario ad anello di circa 7,5 km nelle colline chieresi per ammirare splendidi paesaggi sulle Alpi Graie, il Gran Paradiso e il Monte Rosa. Partendo dalla pieve cimiteriale di Marentino, il percorso inizialmente costeggerà il complesso di Castel Maiolo (in realtà è una villa barocca creata per la residenza dei conti Lodi-Ceveris di Burolo, feudatari del territorio, ad emulazione delle ville e vigne volute dai duchi di Savoia tra Seicento e Settecento) per raggiungere, attraverso una bella e panoramica strada asfaltata, la frazione Trinità di Montaldo Torinese e da qui, percorrendo un tratto della Provinciale verso Sciolze, Tetti Gambarua. Si rientrerà a Marentino toccando le borgate di Tetti Lucco e Tetti Gandina.L’itinerario toccherà quattro piloni votivi, dedicati a San Tommaso (ricostruito nel 1890, ospita al suo interno una statua della Madonna), a Sant'Antonio Abate in Gambarua o “Sant’Antoni dal crin” (vi si trova una statua del Santo con un maiale), alla Madonna e a Sant’Espedito (‘d la Rossa).
All’arrivo all’apiario di Marentino è in programma una degustazione di prodotti tipici: il miele dell’apicoltore Luca Torra, le nocciole di Luigina Ronco e le torte dell’agriturismo Le Delizie di Bellavista. La camminata è organizzata in collaborazione con Comune e Pro Loco di Marentino. Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 14 all’apiario sperimentale in piazza San Sebastiano a Marentino, lungo la Strada Provinciale 98. Per partecipare alle attività di Camminare lentamente è obbligatorio il pagamento della tessera associativa annuale, che costa 10 euro ed è gratuita fino a 18 anni. La tessera è comprensiva di una passeggiata omaggio e della copertura assicurativa per la responsabilità civile e gli infortuni. La quota di partecipazione a ogni singola escursione è di 3 euro ed è gratuita per i minori di 18 anni.
Per l’escursione a Marentino ci si può iscrivere entro sabato 29 marzo, chiamando i numeri telefonici 349-7210715 o 380-6835571 o scrivendo a camminarelentamente2@gmail.com
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet www.camminarelentamente.it

- Dettagli
- Categoria: Turismo