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Sabato 24 e domenica 25 giugno a Cesana torna la Festa del Maggiociondolo, il primo evento di richiamo dell’estate in alta Valle di Susa. L’evento, organizzato e ideato dalla società Pubbli&co in collaborazione con il Comune di Cesana Torinese e con il patrocinio della Città metropolitana di Torino, si svolge lungo la via XXIV Maggio che costeggia il torrente Ripa, in occasione della festa patronale di San Giovannie ispirandosi alla tradizionale fiera che si svolgeva un tempo nel mese di giugno. Quelli tra la metà e la fine di giugno sono i giorni in cui in alta Valle di Susa si può ammirare la fioritura del Maggiociondolo, pianta che, con i suoi rami coperti di fiori gialli, abbelliscestrade, rotonde, balconi e vetrine di Cesana in occasione della manifestazione.La Festa richiama visitatori provenienti da tutto il Piemonte e dalla vicina Francia attratti dai colori, dai sapori e dai profumi degli stand dedicati alla floricoltura, al benessere, all’artigianato e all’arte popolare. A Cesana si possono trovare i colori e i profumi dei fiori e delle erbe aromatiche di montagna, le spezie e gli ortaggi, i rampicanti, le piante da frutto e da ornamento per interni ed esterni, le piantine per gli orti, le più ricercate e le più svariate qualità di peperoncini, i cosmetici naturali, gli oggetti e i mobili della cultura popolare, i filati naturali, le candele e i saponi fatti a mano, gli animaletti scolpiti per l’occasione nel legno di Maggiociondolo, le creazioni di ceramisti, incisori, intagliatori e artisti dello scalpello, la legatoria d'eccellenza, una serie di dipinti e manufatti unici per l’arredo, gioielli e accessori da indossare, i manufatti dell’arte popolare come i pizzi e i ricami della nonna e le ceramiche da collezione. Un vivaio eseguirà dimostrazioni pratiche di composizioni floreali. Per saperne di più si può visitare la pagina Facebook Mercatini Valsusa o contattare la Pubbli&co al numero telefonico346-3208601.

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Domenica 18 giugno ad Oulx le FIAT 500 d'epocaprodotte tra il 1957 e il 1977, saranno le protagoniste dell’ottava edizione del raduno “Il Cinquino nelle Montagne, Olimpiche” patrocinato dalla Città metropolitana di Torino organizzato dal fiduciario del Coordinamento della Valle di Susa del FIAT 500 Club Italia, il più grande club al mondo dedicato alla storica vettura della Casa torinese.Il ritrovo degli equipaggi in piazza Garambois è previsto tra le 8,30 e le 10,30 per le iscrizioni al raduno. I cinquecentisti riceveranno in omaggio la welcome bag, sarà offerto loro il caffè di benvenuto al “Paciòh“ e sarà scattata la foto ricordo a cura di Fotografica Sestriere. Alle 10,45 le 500 partiranno per il giro turistico “Oulx e le sue frazioni”, che toccherà Savoulx, Signols, Beaume, Gad, La Moretta e Amazas. Una prima sosta è prevista al panificio Alta Valle Susa a Gad. In seguito è prevista una breve sosta per la consegna di un omaggio floreale a tutti gli equipaggi al vivaio Green Service a cui seguiràl’aperitivo al centro commerciale Le Baite al bar “Il Girasole”. Il pranzo si terrà presso l’agriturismo “La Gerla” a Fenils di Cesana. Alle 16,30 è previsto il rientro in piazza Garambois per le premiazioni alla presenza delle autorità.
Al raduno saranno ammesse un massimo di 50 vetture, con prenotazione obbligatoria entro il 15 giugno, contattando il fiduciario Renato Breusa al numero telefonico 340-1802006 o agli indirizzi e-mail r.breusa@libero.it o r.breusa@500clubitalia.it

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Avigliana ogni anno ricorda la figura del Conte Rosso Amedeo VII di Savoia e lo splendore della sua epoca con un emozionante Palio storico, che è patrocinato dalla Città metropolitana di Torino e rievoca i festeggiamenti indetti nel 1389 in occasione del passaggio nella Città dei Laghi di Valentina Visconti, figlia di Gian Galeazzo e Isabella di Valois, cugina del conte Amedeo, che da Asti si recava a Parigi ad incontrare il suo promesso sposo Luigi di Valois, Conte di Turenna e futuro Duca D’Orleans. Valentina Visconti era partita da Pavia nel giugno 1389, appena compiuti i 18 anni, scortata da un seguito di un migliaio di persone, come si conveniva alla futura moglie del re di Francia. Recava con sé una dote mai pagata prima per un matrimonio: quattrocentomila fiorini in oro e una quantità di gioielli il cui valore era stimato in altri centomila fiorini, oltre al territorio di Asti e alla Contea di Vertus.L’evento, ricordato negli annali della storia aviglianese per la sua importanza e magnificenza, viene celebrato con alcuni appuntamenti nel mese di giugno. Sospeso per tre anni a causa dell’emergenza pandemica, il Palio torna nel 2023 per la quarantesima edizione. Sabato 10 si comincia ad entrare nello spirito della manifestazione con la gara delle canoe, un momento della tradizione che ritorna nell’edizione 2023 del Palio. I sette Borghi si sfideranno in una regata lungo il Lago Grande, con partenza dal Centro Velico alle 16. Al termine sono in programma l’aperitivo di ringraziamento e la premiazione della gara.
Sabato 17 giugno la festa si svolgerà interamente al Campo del Palio in via Oronte Nota, con l’apertura delle Taverne dei Borghi alle 18. I menù conviviali di stampo medievale sono ideati dai borghigiani. Si comincerà a respirare aria di Palio e competizione con la gara dei tamburini dei borghi e con il tiro alla fune. I tiratori dei borghi aviglianesi si sfideranno in incontri di tiro in fossa l’uno contro l’altro, accompagnati da balli medievali e caroselli. La serata proseguirà alle 21,45 con l’ingresso nel Campo del Palio del Conte Rosso, della sua corte, dei borghi, degli sbandieratori, dei musici della Città e dei cavalieri, per annunciare i grandi giochi organizzati in onore di Valentina Visconti. In piazza Conte Rosso nel pomeriggio giungeranno gruppi storici che daranno vita ad un accampamento medievale, con giochi e simulazioni di combattimento. In occasione del quarantesimo anniversario della manifestazione, nella chiesa di Santa Croce verrà allestita la mostra di tutti i palii vinti dai borghi cittadini. Inoltre sarà possibile visitare il centro storico addobbato e sarà possibile partecipare a visite guidate. La giornata di domenica 18 giugno inizierà in piazza Conte Rosso alle 9,30 con la consegna delle chiavi della Città di Avigliana al Conte Rosso da parte del Sindaco. A seguire la Messa nella chiesa di San Giovanni alle 10, con la benedizione delle bandiere dei borghi e del Palio. Alle 15 in piazza del Popolo partirà il corteo storico, con il Conte Rosso, la corte e gli oltre 500 figuranti dei borghi. Dopo aver sfilato in corso Laghi, il corteo raggiungerà il Campo del Palio. In attesa della corsa dei cavalli montati a pelo a giro unico si svolgeranno una gara di tiro con l’arco e lo spettacolo del gruppo Sbandieratori e Musici della Città di Avigliana e del gruppo storico “I Cavalieri del Conte Verde”. Dopo la premiazione del borgo vincitore la festa proseguirà con la cena del Palio alle 20,30, con prenotazione telefonica al numero 366-8939852. Alle 22,30 partirà la fiaccolata del corteo storico, seguita da uno spettacolo pirotecnico.

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La Città metropolitana di Torinoha destinato 30.000 euro per interventi di manutenzione ordinaria del patrimonio costituito dai percorsi escursionistici. Anche quest'anno saranno assegnati contributi a fondo perduto a copertura del 90% dei costi sostenuti da associazioni, comitati formalmente costituiti, sezioni del CAI e altri soggetti no profitcon personalità giuridica, che abbiano sede o che svolgano la loro attività nei settori di rete escursionistica interessati dal programma di intervento.“Valorizzare il patrimonio escursionisticosignifica contribuire allo sviluppo socio-economico dei Comuni montani e rurali, favorendo le attività di promozione turisticae la fruizione corretta degli ambienti naturali. - sottolinea il Vicesindaco metropolitano,Jacopo Suppo- Si tratta di un patrimonio con una diffusione capillare, su cui non sarebbe possibile intervenire senza una partecipazione attiva dei cittadini, attraverso il coinvolgimento del volontariato locale. Ibandi che il nostro Ente ha pubblicato a partire dal 2019 hanno reso evidente l’importanza del sostegno al volontariatoe l’entusiasmo con cui tante persone contribuiscono a mantenere fruibili e sicuri gli itinerari escursionistici”.
La fase di ricezione, esame e istruttoria delle domande, finalizzata alla selezione dei progetti e delle spese ammissibili all’erogazione dei contributi si concluderà il 15 luglio, termine ultimo per la presentazione delle domande. La modulistica e la documentazione informativa sono scaricabili nel portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici/bandi-contributi-escursionismo/bando-2023
PER APPROFONDIRE
Quali interventi saranno finanziabili
Il bando ha l’obiettivo di sostenere i programmi di interventi di manutenzione ordinaria ed eventuale promozione complementare della rete escursionistica locale da realizzare nel corso del 2023. La Città Metropolitana di Torino promuove la programmazione degli interventi sul patrimonio escursionistico in ciascun territorio, attraverso la concertazione delle azioni tra tutti gli attori a vario titolo impegnati nella gestione della rete escursionistica. Gli interventi finanziati devono essere complementari a quelli già programmati dagli Enti competenti per la gestione tecnica dei settori della rete escursionistica locale: Comuni, Unioni montane, Enti di gestione delle aree protette, Città metropolitana. La complementarietà deve essere attestata in una dichiarazione in calce al programma di interventi, da parte dei Presidenti delle Unioni montane o dei Sindaci dei Comuni interessati dal programma.
Il bando ha una dotazione complessiva di 30.000 euro ed è suddiviso in due sezioni, dedicate la prima ai programmi di intervento di ampiezza superiore ai 10 Km (con una dotazione di 25.000 euro) e la seconda ai programmi di ampiezza compresa tra 2 e 10 Km (dotazione di 5.000 euro). Ogni soggetto può partecipare ad una sola sezione. Il contributo massimo concedibile per ogni programma di intervento sarà 4.000 euro per la sezione 1 e 1000 euro per la sezione 2. Il contributo potrà coprire il 90% delle spese rendicontate e sarà determinato forfettariamente in 100 Euro per ogni chilometro di percorso escursionistico oggetto di manutenzione.
I programmi di interventi possono riguardare esclusivamente i percorsi inclusi nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico e quelli non ancora definitivamente inclusi nel Catasto regionale purché appartenenti alle reti escursionistiche approvate dalle Conferenze di pianificazione indette dalla Città metropolitana di Torino per i quali alla data di pubblicazione del bando sia già stata effettuata con esito positivo la fase di pubblicità. I beneficiari possono verificare l’effettiva inclusione di un percorso o registrazione di un itinerario nel Catasto regionale del patrimonio escursionistico consultando il visualizzatore della rete escursionistica nel sito Internet della Città metropolitana alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/jmlsentpvt/ricerca-percorsi-escursionistici
La tipologia degli interventi ammissibili ai fini della concessione dei contributi riguarda esclusivamente la manutenzione ordinaria: contenimento/rimozione della vegetazione erbacea ed arbustiva infestante, rimozione della vegetazione arborea schiantata sul sentiero, ripristino della segnaletica di continuità orizzontale, riparazione e messa a norma della segnaletica verticale esistente, risistemazione del piano di calpestio, ripristino o realizzazione di piccoli manufatti per la regimazione delle acque meteoriche (canalette longitudinali e trasversali), ripristino di guadi e passerelle per l’attraversamento di corsi d’acqua, realizzazione di pubblicazioni cartacee per la promozione della rete escursionistica interessata dal programma manutentivo. Quest’ultima tipologia di intervento è facoltativa, deve essere complementare agli interventi manutentivi ed è ammessa esclusivamente per i programmi di intervento di ampiezza superiore ai 10 Km, per un importo non superiore al 20% del costo complessivo del programma manutentivo. Le pubblicazioni dovranno essere conformi agli standard grafici indicate nel bando e, prima della stampa definitiva, le bozze delle pubblicazioni possono essere sottoposte alla Direzione Sviluppo rurale e montano della Città metropolitana, per una verifica in merito al rispetto degli standard grafici e alla coerenza dei dati escursionistici con il Catasto regionale del patrimonio escursionistico
Le spese ammissibili e rendicontabili sono innanzitutto quelle per l’acquisto di materiali di consumo: vernici, pennelli, mascherine, carburanti, lubrificanti, paleria, tavolame, graffe, chiodi, viti, profilati metallici, noleggio di motoseghe, decespugliatori, tosasiepi, acquisto di piccoli utensili, cartelli segnaletici conformi alle disposizioni della Regione Piemonte, dispositivi di protezione individuale, spese di assicurazione, trasporto, vitto e alloggio dei volontari, realizzazione di pubblicazioni cartacee per la promozione delle reti escursionistiche interessate dal programma manutentivo. Sono ammesse a rendiconto fatture o ricevute fiscali quietanzate e intestate al soggetto beneficiario.
Chi può presentare le domande, quando e come
I soggetti interessati devono presentare domanda di contributo, corredata della documentazione prevista, alla Città Metropolitana di Torino-Direzione Sviluppo Rurale e Montano, corso Inghilterra 7, 10138 Torinoentro sabato 15 luglio, mediante posta elettronica certificata PEC all'indirizzo protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it e per conoscenza all’indirizzo rete.sentieristica@cittametropolitana.torino.it
Possono partecipare al bando le sezioni del Club Alpino Italiano e le forme associative costituite per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale collegate alla salvaguardia dell'ambiente, all'utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, al turismo sostenibile, alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio, alla cura delle reti locali di sentieri e mulattiere.
Una commissione di valutazione esaminerà le domande pervenute attribuendo a ciascun intervento previsto dal programma un punteggio in base ad una serie di criteri dettagliati nel bando.

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La conferenza stampa della Stramandriamo, la corsa podistica con camminata non competitiva organizzata dall’associazione locale Pro Mandria in calendario domenica 18 giugno, svoltasi stamani, è stata la perfetta occasione per presentare la nuova rete escursionistica della Mandria di Chivasso.
10 nuovi percorsi inclusi nel Catasto escursionistico regionale; 78,5 km di sviluppo complessivo; 1 grande itinerario ad anello in due tappe; 6 Comuni e 2 Province; 2 siti protetti di interesse comunitario: numeri importanti che rappresentano bene un lungo lavoro che la Città metropolitana di Torino ha svolto con amministrazioni e associazioni locali.
La Rete comprende i Comuni di Chivasso, Mazzè, Rondissone, a cui si sono aggiunti Torrazza Piemonte, Verolengo e Saluggia.
I Comuni aderenti, riuniti dalla Città metropolitana di Torino in una Conferenza di pianificazione, con il supporto tecnico del CAI – Club Alpino Italiano, hanno approvato uno schema di rete escursionistica di cui sarà a breve proposta l’inclusione nel patrimonio escursionistico della Regione Piemonte.
La Regia Mandria di Chivasso, grandioso e simmetrico complesso di edifici in mattoni edificato per volontà del re Carlo Emanuele III di Savoia nel decennio 1760-70, è diventata per la sua collocazione il baricentro di una ampia rete di percorsi intensamente utilizzati per attività outdoor, sia a piedi che in bicicletta.
Sviluppata in posizione strategica tra l’anfiteatro morenico di Ivrea a nord ed il sistema della collina torinese a sud, l’asta fluviale dell’Orco a ovest e della Dora Baltea a est, la rete escursionistica della Regia Mandria consente di apprezzare le emergenze paesaggistiche, naturalistiche e storico artistiche che collocano a pieno titolo questo territorio nell’area “CollinaPo”, riserva della biosfera UNESCO.
La presentazione della Rete, a pochi giorni dall’ormai seguitissima Stramandriamo è stata l’occasione per presentare agli appassionati di outdoor la nuova rete escursionistica, la cui prossima approvazione potrebbe essere il punto di partenza di un’auspicabile strategia coordinata di promozione e valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità.
Per Città metropolitana di Torino è intervenuta la consigliera delegata al turismo Sonia Cambursano.
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Prosegue domenica 4 giugno a Pino Torinese l’iniziativa “I sabati e le domeniche del Villaggio”, che propone camminate a partecipazione gratuita per scoprire le colline di Torino e del Chierese a passo lento, seguendo alcuni dei percorsi del Cammino di Don Bosco, promosso dalla Città metropolitana di Torino e dai Comuni aderenti alle Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese. La “Cammina Pino Torinese” del 4 giugno è una camminata di 3 ore e mezzo su di un percorso ad anello di 10,5 Km con 362 metri di dislivello positivo, che, partendo dal parcheggio di Piazza Italia, raggiunge in breve ilpunto panoramico della chiesa della Santissima Annunziata. Arrivati all’area Ferrero si prosegue sul sentiero GTC inoltrandosi nel bosco fino al Bric Brunassa. Superato il Parco Avventura Tre Querce si incrocia il Sentiero degli alberi, per giungere alla zona residenziale del Monte Aman e poi proseguire sul Sentiero 44 del Mont Cervet fino all’area chiosco. Nei pressi del belvedere panoramico inizia la discesa nel fondo valle, per guadare il rio e poi risalire nel bosco fino all’area Ferrero e rientrare al punto di partenza. Il ritrovo dei partecipanti è fissato alle 8,30 nel parcheggio di piazza del Municipio, con ritorno alle 12,45 nel medesimo luogo. Sono consigliati abbigliamento e scarpe adatti ad un’escursione in collina.
L’appuntamento successivo è con la “Cammina Trofarello” di sabato 10 giugno. Trofarello ha origini molto antiche testimoniate da reperti di epoca neolitica e resti di mura romane. Donata al vescovo di Torino e inglobata nel contado di Celle, nel XIII secolo entrò a far parte del Comune di Chieri seguendone le sorti. Di rilievo la parrocchiale in stile neogotico dedicata ai Santissimi Quirico e Giulitta, eretta nel 1907 sulle rovine di un’antica chiesa dei monaci Agostiniani, il Castello Vagnone sulla sommità del colle che sovrasta il centro abitato e il Santuario della Concezione di Maria Vergine a Celle. La“Cammina Trofarello” si svolge durante la Fiera dell’Amarena di Trofarello e si sviluppa lungo l’Anello di Trofarello, entrato recentemente a far parte del Cammino di Don Bosco. La camminata sul percorso interamente segnalato partirà alle 8,45 dalla piazza del Municipio per attraversare il centro storico di Trofarello, seguire il percorso salesiano (con 7 rappresentazioni che rievocano la vita di San Giovanni Bosco) e raggiungere il santuario della Maria Vergine di Celle, per proseguire lungo un sentiero nel verde delle colline e arrivare alla chiesa di San Sebastiano a Pecetto Torinese. Da qui scende prima su strada Valle Sauglio, quindi su strada Serravecchia e infine su via Serra fino a Valle Sauglio per poi rientrare al punto di partenza. Al termine della camminata si potrà pranzare negli stand della Fiera dell’Amarena, al costo di 15 euro e con prenotazione entro le 12 di giovedì 8 giugno al numero telefonico 334-6604498.
Domenica 11 giugno è invece in programma la “Cammina Pralormo”. Comune a 40 km da Torino, Pralormo è conosciuto per il Lago della Spina e per la manifestazione Messer Tulipano. Ma Pralormo è anche e soprattuttoterra d’agricoltura, grazie a numerose aziende agricole innovative, con sistemi produttivi ecosostenibili che privilegiano la qualità nel rispetto della tradizione. Il progetto Strade di Colori e Sapori con la “Cammina Pralormo” propone una tranquilla passeggiata di 8,2 Km nella campagna, organizzata in collaborazione con ilComune di Pralormo. Il ritrovo dei partecipanti è alle 8,45 in via Alba 10, (di fronte al bar Rio Verde), da dove si prosegue fino a svoltare su strada del Caramello (una breve digressione conduce al punto panoramico con il pilone votivo di San Donato), per poi continuare su strade interpoderali e sentieri fino al Lago della Spina e al Santuario della Madonna della Spina. Dopo una sosta per pranzo al sacco lungo le rive del lago si riprende la marcia per raggiungere in breve il punto di partenza. Sono consigliati abbigliamento escursionistico e scarpe consoni alla stagione. Il pranzo è al sacco, ma, pagando 10 euro, c’è la possibilità di usufruire di quello preparato dall’Associazione Cascine di Pralormo e distribuito al Lago della Spina, con prenotazione al numero telefonico 334-6604498 entro le 12 di venerdì 9 giugno.
La “Cammina Marentino” di domenica 18 giugno è in programma nella giornata della manifestazione ”Apiarium” e propone un percorso di 10,5 Km adatto a tutti che, partendo dall’Apiario sperimentale, attraversa il centro storico dominato dalla chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine per guadagnare la sponda marentinese del Lago di Arignano e da qui raggiungere l’agriturismo Bellavista per una breve sosta. Superato il sito di Monplaisir, si prosegue su sentieri con interessanti scorci panoramici per rientrare all’Apiario, dove alle 13 è in programma il pranzo al sacco nell’area attrezzata. Il ritrovo dei partecipanti è fissatoalle 8,30 in piazza San Sebastianonel parcheggio in sterrato a lato della Strada Provinciale 98, 150 metri prima del bivio verso Avuglione e la chiesa di Santa Maria Assunta.
La partecipazione alle camminate de “I sabati e le domeniche del Villaggio” è gratuita e l’unico costo a carico dei partecipanti, pari a 12 euro, è rappresentato dal Kit del camminatore, con l’assicurazione valida fino al 31 dicembre, la credenziale e la Guida escursionistica del Cammino Don Bosco con la cartina.La credenziale sarà conservata dall’associazione Nordic Walking Andrate, che vidimerà per ciascun partecipante la presenza alle varie camminate. Sabato 21 ottobre a Chieri, in occasione dell’evento Cammina Chieri, verranno premiati i partecipanti con il maggior numero di presenze. Per informazioni e iscrizioni si può consultare il sito Internet www.camminodonbosco.eu, chiamare il numero telefonico 334-6604498 o scrivere a info@camminodonbosco.eu
Le successive camminate sono in programma sabato 2 settembre a Riva presso Chieri, domenica 3 settembre a Carmagnola, sabato 16 settembre a Cambiano, domenica 17 settembre ad Arignano, sabato 30 settembre a Sciolze, sabato 21 ottobre a Chieri, domenica 22 ottobre a Cinzano.
IL CAMMINO DI DON BOSCO, UNA RETE DI PERCORSI ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO COLLINARE TRA TORINO E L’ASTIGIANO
Il “Cammino di Don Bosco” è uno di quei progetti di rete in cui la Città metropolitana di Torino ha saputo connettere esperienze, buone pratiche e comunità locali a vantaggio di progetti incentrati sulle peculiarità storiche, culturali, ambientali e paesaggistiche dei territori che fanno da corona al capoluogo subalpino.
Tra Torino e Castelnuovo Don Bosco una rete di sentieri valorizzati dal Cammino di Don Bosco collega tra loro i luoghi più significativi nella vita dal Santo sociale per antonomasia, ripercorrendo gli itinerari lungo i quali il fondatore dei Salesiani portava i suoi ragazzi a camminare, meditare e pregare, attraverso le colline del torinese, chierese ed astigiano. Il percorso parte dal Santuario di Maria Ausiliatrice al Valdocco di Torino e conduce al Colle di Don Bosco, proponendo tre alternative, per complessivi 165 km: il Cammino alto della Superga-Crea, quello medio del lago di Arignano e il Cammino basso di San Domenico Savio. Le tre alternative, insieme a due varianti, possono essere collegate a formare anelli di diversa lunghezza, che consentono di conoscere ed apprezzare le bellezze storico-culturali, ambientali, paesaggistiche ed enogastronomiche dei territori interessati.
Il Cammino di Don Bosco è stato ideato e realizzato a partire dal 2011 dall’associazione sportiva dilettantistica Nordic Walking Andrate all’interno del progetto “Strade di Colori e Sapori”, che coinvolge la Città metropolitana di Torino e 14 Comuni, con Chieri capofila. Sono state realizzate una cartina del Cammino e una guida escursionistica. Per portare a termine la registrazione del “Cammino di Don Bosco” nella Rete Escursionistica Regionale della Regione Piemonte, è stato siglato un protocollo d’intesa che coinvolge la Città Metropolitana di Torino, la Provincia di Asti, l’Ente di Gestione delle Aree protette del Po Piemontese, l’Ispettoria Salesiana Piemonte e Valle d’Aosta, il CAI Piemonte, la Pro Natura Torino, l’associazione Nordic Walking Andrate e i 21 Comuni attraversati dall’itinerario. nChi percorre il Cammino può avvalersi di una Guida per escursionisti, uscita qualche anno fa per i tipi della Blu Edizioni e curata da Claudio Baldi e Ute Ludwig. Ma può anche scoprire in anteprima le bellezze del territorio, grazie alle 40 videoguide alle Strade di Colori e Sapori del Chierese e della Collina Torinese, realizzate dalla struttura multimediale della Direzione comunicazione della Città metropolitana.
Tutti i dettagli sul Cammino di Don Bosco sono reperibili nel sito Internet www.camminodonbosco.eu
Le videoguide al Cammino di Don Bosco sono disponibili nel canale Youtube della Città metropolitana di Torino nella playlist https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/playlist?list=PLvp_c1wxO4mS0fvDxiyVpmbhc0a76zyPR
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Da venerdì 9 a domenica 11 giugno a Lombriasco, là dove il fiume più lungo d’Italia segna per un tratto il confine tra la Città metropolitana di Torino e la Provincia di Cuneo, torna la manifestazione “Il Po in festa”, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco con il patrocinio della Città metropolitana di Torino. I lombriaschesi coinvolgono nella loro festa anche gli amici delle Pro Loco cuneesi di Faule e Polonghera e di quelle torinesi di Castagnole Piemonte, Villastellone, Vinovo e Carmagnola, ognuna delle quali propone uno o più piatti e specialità gastronomiche, in un gemellaggio interprovinciale all’insegna della buona cucina. Così i carmagnolesi proporranno un piatto tris con Salame di Giôra, formaggio e marmellate al Porro dolce e al Peperone di Carmagnola, mentre i padroni di casa, da buoni pescatori d’acqua dolce, si esibiranno nella preparazione delle anguille in carpione e fritte ma, con un salto ideale nella vicina Liguria, prepareranno anche le acciughe al verde e in salsa rossa. Non potrà mancare la celebre bagna caôda di Faule, così come le rane fritte di Villastellone, gli agnolotti e i canestrelli di Polonghera, le costine di Vinovo, gli antipasti e la crostata all’albicocca di Castagnole. Se scorrendo l’elenco dei piatti che saranno proposti si prova un leggero languorino è bene sapere che per informazioni e prenotazioni dei momenti enogastronomici si deve contattare prima possibile la Pro Loco di Lombriasco al numero telefonico 347-6457739 o all’indirizzo info@prolocolombriasco.itLe serate musicali di venerdì 9 e sabato 10 giugno saranno allietate rispettivamente dal gruppo dance “Non plus ultra” e dall’orchestra Bagutti. Sabato 10 alle 14,30 è in programma l’evento “Impariamo a conoscere il Po camminando e remando”, organizzato dalla Pro Loco e dai volontari di Lombriasco. Il ritrovo dei partecipanti è fissato per le 14 all’imbarcadero alla confluenza del Maira nel Po. Per informazioni si possono chiamare i numeri telefonici 328-6973123 o 347-6457739. Dalle 15 alle 18 del sabato e della domenica sarà possibile visitare l’interessante museo di scienze naturali dell’Istituto Salesiano, con prenotazioni su WhatsApp al numero 347-6457739 e ritrovo al gazebo della Pro Loco nell’area manifestazioni. Domenica 11 alle 10 saranno celebrate la Messa e la processione del Corpus Domini. Alle 11 nell’area manifestazioni inizierà un raduno di trattori d’epoca a cura dell’associazione Trattori & Trattoristi-amici veicoli storici. Le passeggiate in carrozza saranno invece proposte tra le 15 e le 18 dai Cavalieri del Pellice.

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10 nuovi percorsi inclusi nel Catasto escursionistico regionale; 78,5 km di sviluppo complessivo; 1 grande itinerarioad anello in due tappe; 6 Comuni e 2 Province; 2 siti protetti di interesse comunitario: numeri importanti che ben descrivono la nuova rete escursionistica della Mandria di Chivasso.
La Rete, che comprende i Comuni di Chivasso, Mazzè e Rondissone, a cui si sono aggiunti Torrazza Piemonte, Verolengo e Saluggia, verrà presentata ufficialmente martedì 6 giugno alle ore 11,30 nel Salone delle Lunette in frazione Mandria di Chivasso, in occasione della conferenza stampa della Stramandriamo, la corsa podistica con camminata non competitiva libera a tutti organizzata dall’associazione locale Pro Mandria in calendario domenica 18 giugno.
I Comuni aderenti, riuniti dalla Città metropolitana di Torino in una Conferenza di pianificazione, con il supporto tecnico del CAI Piemonte, hanno approvato uno schema di rete escursionistica di cui sarà a breve proposta l’inclusione nel patrimonio escursionistico della Regione Piemonte.
La Regia Mandria di Chivasso, grandioso e simmetrico complesso di edifici in mattoni edificato per volontà del re Carlo Emanuele III di Savoia nel decennio 1760-70, è diventata per la sua collocazione il baricentro di una ampia rete di percorsi intensamente utilizzati per attività outdoor, sia a piedi che in bicicletta. Sviluppata in posizione strategica tra l’anfiteatro morenico di Ivrea a nord ed il sistema della collina torinese a sud, l’asta fluviale dell’Orco a ovest e della Dora Baltea a est, la rete escursionistica della Regia Mandria consente di apprezzare le emergenze paesaggistiche, naturalistiche e storico artistiche che collocano a pieno titolo questo territorio nell’area “CollinaPo”,riserva della biosfera UNESCO.
La presentazione della Rete, a pochi giorni dall’ormai seguitissima Stramandriamo, sarà l’occasione per illustrare agli appassionati di outdoor la nuova rete escursionistica, la cui prossima approvazione potrebbe essere il punto di partenza di un’auspicabile strategia coordinata di promozione e valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità.
Per approfondire: http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici/inclusioni-registrazioni-rpe/conferenza-mandria-chivasso;
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/percorsi-escursionistici/progetti-iniziative/presentazione-rete-mandria-6-6-2023
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Per una giornata domenica 11 giugno, Vistrorio diventerà un laboratorio a cielo aperto, grazie alla quindicesima edizione della manifestazione “Pietra, legno & ferro”, patrocinata e sostenuta dal punto di vista organizzativo dalla Città metropolitana di Torino. Grazie alle risorse messe a disposizione dal PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, sarà a disposizione un bus navetta gratuito da Torino a Vistrorio andata e ritorno con accompagnatore. La partenza è fissata alle 8,45 di domenica 11 giugno dalla vecchia stazione di Porta Susa, con una sosta per caricare altri partecipanti alle 9 alla fermata degli autobus bus davanti all’ipermercato Conad (ex Auchan) di corso Giulio Cesarein direzione delle autostrade. La partenza per il ritorno è alle 17 da Vistrorio. Il viaggio di andata a ritorno è gratuito su prenotazione entro venerdì 9 giugno ai numeri telefonici 011-983 3504o346-2340768. All’atto della prenotazione occorrerà indicare il proprio nome e cognome e il punto di carico prescelto. Chi lo desidera potrà prenotare il pranzo previsto per le 12 al prezzo di 12 euro.Plasmare, intagliare, scolpire. Da tempo immemore l’uomo usa la sua creatività e il suo ingegno per mettere una parte di sé in un’opera che perduri nel tempo.
A Vistrorio domenica 11 giugno artigiani e artisti della materia occuperanno i vicoli e gli angoli più suggestivi del paese, proprio per dare prova della loro creatività, trasformando dal vivola materia prima in opera d’arte. Le specialità della cucina della Val Chiusella si potranno gustare nello stand gastronomico della Pro Loco e durante la manifestazione sarà inoltre possibile ammirare le opere del museo a cielo aperto, arricchito negli anni grazie ai preziosi contributi degli espositori. Il programma prevede alle 9,30 l’apertura della manifestazione con l’esposizione e la dimostrazione dal vivo delle lavorazioni artigianali. Il pranzo delle 12 sarà disponibile sia per gli espositori che per i visitatori presso il salone polifunzionale.
Come spiega il Sindaco di Vistrorio, Domenico Ravetto Enri, “fin dalla sua prima edizione nel 2007, il nostro evento hal’obiettivo far conoscere, attraverso un percorso visivo di lavorazione delle materie prime, l’espressione artistica che a poco a poco prende forma e si modella in opere di grande impatto. Viene in questo modo valorizzata la tradizione dell’artigianato artistico, al fine di recuperare una cultura e una tradizione che, seppur radicate, vanno perdendosi con l’avanzare del tempo”. Gli artisti e gli artigiani vengono invitati, dopo attenta selezione, a partecipare e a mostrare dal vivo l’intero processo creativo che porta dalla materia prima all’opera finita. Vengono presi in considerazione tutti coloro che lavorano i materiali tradizionalmente utilizzati nella zona: la pietra valchiusellese e la pietra ollare, il legname, il rame, il ferro, la terracotta, lavorati con i metodi tradizionali che con nuove tecniche. L’amministrazione comunale inoltre invita ogni anno un gruppo di musica popolare tradizionale che accompagna con le sue note il lavoro degli artisti, con musica itinerante tra i banchi di lavoro.

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Domenica 18 giugno un evento inedito è in programma nel parco Marchini di Giaveno, la “Battaglia storica nel ‘700” organizzata dal Comune tramite l’associazione Valsangone Turismo, con la collaborazione degli Amici del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706. A partire dalle 17 si potrà visitare un vero e proprio accampamento militare realizzato secondo le regole e i costumi del XVIII secolo, con figuranti in abiti e divise militari d’epoca. A seguire la sfilata per via Roma e piazza San Lorenzo, con sosta e omaggio alla lapide dei Caduti in piazza San Lorenzo e ritorno al parco tramite le vie Umberto I e San Rocco. Oltre ai saluti delle autorità, è previsto un intervento dello storico giavenese Mauro Minola sugli eventi che nel 1693 videro il generale francese Catinat devastare Giaveno. Si parlerà anche dell’Assedio di Torino, con dettagli storicamente provati e con spari a salve che ricorderanno le cannonate che riecheggiarono a lungo durante la lotta per la conquista di Torino da parte francese e la difesa da parte sabauda. Dopo l’insediamento del drapò sabaudo si fronteggeranno un avamposto dell’esercito francese e un caposaldo dell’esercito del Ducato sabaudo, con l’esplosione di alcuni colpi di cannone e di fucile a salve.- Dettagli
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