Trasporti
Nasce una collaborazione tra Città metropolitana di Torino, Città di Torino e Politecnico nell'ambito del progetto TInnGO, finalizzato all'integrazione della dimensione di genere nel settore della mobilità.TInnGO, iniziativa europea finanziata nell’ambito del programma europeo H2020 il cui acronimo sta per Transport Innovation Gender Observatory si pone come obiettivo l’analisi della mobilità di specifiche categorie di utenti, in particolare donne, e la valutazione di iniziative che ne possano migliorare gli spostamenti.Più precisamente, TInnGO si propone di sviluppare strumenti e metodi per facilitare l'integrazione della dimensione di genere nell'ecosistema della smart mobility e supportare i decisori politici nella progettazione e attuazione di misure di mobilità sensibili al genere e alla diversità.
“Le prime azioni della Città metropolitana nell’ambito di TInnGO” spiega il consigliere metropolitano con delega ai trasporti Dimitri De Vita “riguarderanno l'integrazione del genere nelle azioni del Piano Urbano di Mobilità Sostenibile (PUMS) e nella redazione dei Piani spostamento dell'Ente, nonché delle aziende e delle organizzazioni del territorio. All’interno del PUMS si sta infatti già analizzando la mobilità in un’ottica funzionale rispetto alle diverse categorie di utenti – fra i quali le donne – e riteniamo che lo scambio di informazioni con il Politecnico di Torino e i partner tutti del progetto possa essere reciprocamente vantaggioso e condurre alla realizzazione di iniziative che possano migliorarne gli spostamenti”.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Il Consiglio metropolitano sarà chiamato ad esprimersi contro la soppressione delle fermate sulla linea ferroviaria Torino-Aosta e per sensibilizzare la Regione Piemonte su una richiesta molto sentita dal territorio del Chivassese e del CanaveseGiovedì 17 dicembre il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco ha riunito online un gruppo di sindaci ed amministratori locali. “Non basta sapere che le stazioni di Strambino, Caluso e Montanaro restano in attività fino alla metà del 2021. - sottolinea Marocco - La Valle d’Aosta annuncia già la riduzione del tempo di percorrenza verso Torino e questo segnale crea ulteriore preoccupazione. I pendolari canavesani hanno diritto a risposte chiare, tutti i Sindaci del territorio e i nostri Consiglieri metropolitani hanno già sollevato il tema nel Consiglio Regionale del Piemonte. Ora anche il Consiglio metropolitano di Torino entro fine anno prenderà una posizione a favore del trasporto pubblico locale". La Città Metropolitana rappresenterà le istanze dei pendolari e delle amministrazioni locali, in vista dell’organizzazione di un incontro con gli Assessori ai trasporti delle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta.
Intanto i Comitati dei pendolari hanno preso l’iniziativa di raccogliere le firme in calce ad una petizione e chiedono che tutte le parti interessate si confrontino per ovviare alle drastiche modifiche di orari e alla soppressione di fermate sulla Torino-Aosta. In particolare, continua a rimanere irrisolta la situazione della stazione di Borgofranco, che la Regione Valle d’Aosta ha eliminato come fermata da molte corse previste dall’orario invernale.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
“Le problematiche relative all’organizzazione del servizio di trasporto pubblico utilizzato dagli studenti del Pinerolese e all’edilizia scolastica sono ben presenti ai vertici politici e tecnici della Città Metropolitana di Torino, tant’è che nelle settimane scorse è stato disposto un potenziamento delle corse. Siamo sempre disponibili ad accogliere segnalazioni di criticità e ad adottare soluzioni praticabili in tempi brevi”: lo ribadisce il Vicesindaco metropolitano, Marco Marocco, commentando le notizie sullo sciopero degli studenti delle scuole medie superiori di Pinerolo.“La soluzioni miracolose non sono alla nostra portata, ma devo sottolineare che da mesi i nostri tecnici sono al lavoro per programmare gli interventi sui plessi scolastici e per calibrare il trasporto pubblico al servizio di un mondo scolastico che vive una situazione di grande incertezza. - sottolinea Marocco – Posso assicurare che non è stato e non è assolutamente semplice prevedere i flussi di utenza in una situazione in cui le scuole stesse hanno problemi ad organizzare gli orari di entrata e uscita dalle lezioni per evitare il più passibile assembramenti”.
“Lavoriamo come sempre al servizio dei territori, - conclude Marocco – e siamo sempre disponibili a raccogliere e verificare tutte le segnalazioni di disservizi e criticità: questo i dirigenti scolastici e gli amministratori locali lo sanno. Siamo consapevoli delle difficoltà incontrate dagli allievi, dalle loro famiglie dalle ditte che hanno in appalto il servizio di trasporto pubblico. Ringraziamo tutti per le segnalazioni e assicuriamo che i nostri uffici competenti sono al lavoro per esaminare tutte le problematiche e risolverle”.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
La Città metropolitana di Torino ha pubblicato un avviso pubblico per individuare gli operatori interessati a fornire servizi di micromobilità (biciclette tradizionali e a pedalata assistita, scooter e monopattini elettrici), ai comuni del territorio metropolitano.
L'obiettivo è quello di mettere in contatto gli operatori dei servizi di microsharing con i Comuni, fornendo un servizio che sia uniforme, in termini di qualità e degli obiettivi di sostenibilità, su tutto il territorio metropolitano.
Sarà infatti anche costituito un tavolo di lavoro fra Città metropolitana, Agenzia per la mobilità piemontese e gli operatori interessati per monitorare il servizio e migliorarlo.
"La Città metropolitana è impegnata a sviluppare politiche di contrasto all'inquinamento atmosferico, di miglioramento della qualità dell'aria, di inclusione delle aree più periferiche e per il decongestionamento del traffico e dello spazio pubblico" spiega il consigliere delegato alla pianificazione strategica Dimitri De Vita "Certamente i n quest'ottica i servizi di micromobilità sono un tassello fondamentale, sia per i grandi comuni che per quelli più piccoli, per i quali costituiscono anche strumenti di sviluppo turistico. Per questo il servizio deve fornire garanzie di qualità omogenee su tutto il territorio: la creazione di una sorta di 'albo' degli operatori interessati consente di incrociare meglio la domanda e l'offerta e di mantenere alto lo standard qualitativo e aderente alle necessità del territorio"
L'avviso infatti specifica i requisiti degli operatori che possono aderire, le caratteristiche dei mezzi e del servizio offerto, le condizioni vincolanti.
Il testo completo è pubblicato qui:
https://trasparenza.cittametropolitana.torino.it/atti-delle-amministrazioni-aggiudicatrici-e-degli-enti-aggiudicatori-distintamente-per-ogni-procedura?p_p_auth=FeG5Mgjf&p_p_id=20&p_p_lifecycle=0&p_p_state=normal&p_p_mode=view&p_p_col_id=column-3&p_p_col_pos=2&p_p_col_count=3&_20_entryEnd=120&_20_displayStyle=icon&_20_viewEntries=0&_20_viewEntriesPage=1&_20_viewFolders=0&_20_folderStart=0&_20_folderEnd=20&_20_entryStart=100&_20_folderId=25908639#p_p_id_20_ .
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Il vicesindaco di Città metropolitana Marco Marocco è contrario al progetto di utilizzare il sedime ferroviario della Linea Chivasso-Asti per realizzare una pista ciclabile.
"Non comprendo - commenta Marocco - la volontà di far retrocedere definitivamente la ferrovia Chivasso-Asti cancellando il suo ruolo di trasporto pubblico su rotaia: so tratta di una infrastruttura importante che si inserisce perfettamente in un contesto più ampio del quale non si può non tenere conto. Con il potenziamento della linea Chivasso-Ivrea-Aosta e la realizzazione della Stazione dell' alta velocità Porta del Canavese e Monferrato, il Chivassese può diventare un importante snodo trasportistico interregionale. Da qualche anno i 51 chilometri di binari della tratta Chivasso-Asti non son utilizzati, ma il tratto resta al centro di progettualità importanti anche per il trasporto ferroviario".
Prosegue Marocco: "È necessario raccogliere elementi, partire dai dati e poi ragionare insieme: qui si sta facendo il percorso inverso. Comprendo bene la situazione di esasperazione dovuta al degrado lungo la linea ferroviaria, un tema che deve essere affrontato e risolto".
Marocco precisa che insieme al Presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco si terrà presto un incontro con l'assessore al trasporto pubblico della Regione Piemonte Gabusi anche su questa tematica.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Il Dl Rilancio appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale offre importanti opportunità per incentivare la mobilità sostenibile con mezzi alternativi al trasporto pubblico locale: per tutto il territorio della Città metropolitana di Torino è stato introdotto il "bonus", per un massimo di 500 euro, per l'acquisto (rimborso del 60% della spesa sostenuta) di biciclette anche a pedalata assistita e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica quali segway, monopattini, hoverboard e mono-ruota. Il buono vale anche per l'uso di servizi di mobilità condivisa (sharing) a uso individuale esclusi quelli con autovetture.La modalità di richiesta del contributo verrà fatta con un successivo decreto.
Gli incentivi si spingono anche oltre per i comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per la violazione degli obblighi previsti sulla qualità dell'aria, offrendo la possibilità di ottenere un bonus per la rottamazione di veicoli fino alla classe Euro 3 o motocicli omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3 a due tempi. Questo bonus è spendibile entro i successivi tre anni per acquistare, anche a favore di persone conviventi, biciclette anche a pedalata assistita, monopattini e altri mezzi per la micro-mobilità individuale a propulsione prevalentemente elettrica, abbonamenti al trasporto pubblico locale-regionale, uso di servizi di mobilità condivisa a uso individuale (ed è cumulabile con l'altro bonus da 500 euro).
Altro elemento di interesse introdotto dal Decreto è il diritto a ottenere dalle aziende di trasporto pubblico locale il rimborso (con un voucher e con il prolungamento della durata) degli abbonamenti non utilizzati dagli utenti nel periodo del lockdown.
"Accogliendo le molte richieste degli utenti" che ci sono pervenute" spiega il consigliere delegato al trasporto pubblico locale della Città metropolitana di Torino Dimitri De Vita "abbiamo sollecitato le aziende che forniscono i servizi del trasporto pubblico sul nostro territorio a individuare un sistema per venire incontro alle richieste di rimborso o sospensione degli abbonamenti dei cittadini. Siamo molto soddisfatti che il Decreto Rilancio faccia chiarezza e confidiamo che nella conversione non vengano stravolti questi indirizzi".
"Il lockdown nella sua gravità ci ha consentito di immaginare un generale miglioramento ambientale e una mobilità più sostenibile" aggiunge il vicesindaco metropolitano Marco Marocco "è una opportunità per migliorare la qualità della vita sul nostro territorio e di guardare al futuro con fiducia".
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
La Città Metropolitana di Torinoha organizzato per mercoledì 18 dicembre nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7 un confronto per individuare gli obiettivi e le priorità del PUMS, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che deriva dalla attuazione di un decreto ministeriale. Si tratta di un piano strategico di medio e lungo termine, che dovrà essere aggiornato ogni cinque anni, essere coerente con la pianificazione territoriale, perseguire obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.L’iter per la definizione del PUMS è partito nello scorso mese di maggio, con un primo incontro tra amministratori locali e tecnici esperti in materia. I successivi incontri di presentazione del processo di costruzione del Piano si sono svolti il 13 maggio a Rivarolo per la Zona omogenea 8 Canavese occidentale e per la Zona 9 Eporediese, il 14 maggio a Pinerolo per la Zona 5 Pinerolese e la 6 Valli di Susa e Sangone, il 20 maggio a Chieri per la Zona 11 Chierese-Carmagnolese e il 19 giugno nella sede della Città Metropolitana a Torino per la Zona 7 Ciriacese-Valli di Lanzo e la 10 Chivassese.
In autunno è stato istituito un Comitato scientifico, composto da esperti dell’Università e del Politecnico di Torino, dell'Università Cattolica di Milano e dell'Universidad Politecnica de Catalunya, che sta accompagnando il percorso di redazione partecipata, che prevede più fasi e terminerà nel 2021 con l’approvazione del Piano da parte del Consiglio metropolitano.
La prima fase del processo verte sulla definizione degli obiettivi e il Comitato scientifico si è concentrato sulla produzione di contributi utili ad illustrare meglio le ragioni del Piano e le sue finalità.
Il Comitato sta affrontando i punti fondamentali su cui si concentrerà il Piano: il sostegno a modalità e mezzi di trasporto a minore impatto ambientale ed economico-sociale, per aumentare la vivibilità del territorio e il benessere degli utenti; l’adeguamento delle infrastrutture per ridurre l’incidentalità stradale e proteggere pedoni e ciclisti; la revisione del sistema di mobilità in funzione dei nuovi poli attrattori, collocati sempre più nella cintura di Torino e sempre meno all’interno della città; il ripensamento degli spazi della mobilità esistenti, cercando di aumentare la loro qualità ambientale con le soluzioni innovative che l’attuale tecnologia offre; il continuo e accurato monitoraggio della pianificazione, per valutare la reale efficacia delle strategie e delle azioni messe in campo.
Il 18 dicembre nella sede di corso Inghilterra a Torino il confronto ha tutti questi temi come elementi di partenza, per condividere tra istituzioni, organizzazioni, associazioni e imprese del territorio gli obiettivi prioritari da perseguire all’interno di ciascuna delle undici Zone omogenee che compongono la Città Metropolitana di Torino.
I risultati del Forum saranno sviluppati durante le fasi successive di elaborazione del Piano, prima in strategie per raggiungere gli obiettivi delineati e infine in azioni ed interventi da adottare.
Per saperne di più e per vedere le videointerviste ad alcuni esperti coinvolti nella redazione del PUMS: http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2019/pums/
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Collegare velocemente l’area nord-est della Città metropolitana di Torino al resto del nord Italia, servendo anche quei territori che, pur essendo compresi tra due grandi metropoli ed essendo attraversati dall’alta velocità ferroviaria, rischiano di rimanere nella “serie B” del trasporto pubblico: con questo intento gli amministratori della Città metropolitana si battono da tempo per portare avanti il progetto della stazione ferroviaria di interscambio “Porta Canavese” a Chivasso. Insieme all’auspicata fermata di Novara, la stazione di interscambio a Chivasso consentirebbe a migliaia di utenti del Torinese, della Valle d’Aosta e del Piemonte orientale di poter usufruire a pieno titolo del sistema ferroviario ad alta velocità: lo ribadiscono in una lettera spedita oggi al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e all’Assessore ai trasporti Marco Gabusi il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco, il Presidente e la Vicepresidente della Provincia di Novara, Federico Binatti e Michela Leoni.“Attualmente la linea ad Alta Velocità Torino-Milano non può contare sull'apporto del bacino di un milione di abitanti della Valle d'Aosta, del Canavese, del Monferrato, del Biellese, del Vercellese e del Novarese” sottolinea il Vicesindaco Marocco, il quale, insieme agli amministratori novaresi, chiede alla Regione di riavviare le attività di studio e progettazione delle fermate di Chivasso e di Novara. La stazione “Porta Canavese” è un progetto promosso dall'associazione chivassese “Identità Comune” e condiviso dagli amministratori locali. L’idea è quella di realizzare l’infrastruttura sull'area a nord della città, in frazione Montegiove, nel punto in cui si incrociano la linea ad Alta Velocità Torino-Milano e quella storica Aosta-Ivrea-Chivasso, servendo l’utenza del Chivassese, dell’Eporediese, dell’Astigiano e della Valle d’Aosta diretta a proveniente da Milano e negli altri capoluoghi del centro e nord Italia.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Viù e Rubiana, Unione montana Comuni olimpici della Via Lattea, Colleretto Giacosa, Borgiallo, Locana; Scalenghe, Chailamberto e Buriasco sono i Comuni della Città metropolitana che hanno vinto il bando per valorizzare la mobilità in bici sul loro territorio.La Città metropolitana ha pubblicato nei mesi scorsi il secondo bando per la concessione di contributi ai Comuni con meno di 5 mila abitanti per iniziative di mobilità sostenibile e in particolare rivolte al cicloturismo, fra cui: iniziative di informazione e accompagnamento dei turisti/utenti sulla mobilità ciclabile con particolare attenzione alle possibilità di interscambio tra mezzi pubblici e biciclette; acquisto e/o noleggio di biciclette; noleggio di biciclette elettriche con pedalata assistita; noleggio di servizi di ricarica di veicoli elettrici; servizi di allacciamento e utenze elettriche.
Le risorse messe a bando complessivamente sono 50mila euro, ciascun Comune vincitore del bando riceve un contributo a fondo perduto dai 3 ai 5mila euro e che deve rappresentare il 50% dell'importo totale del progetto, o nel caso di Comuni aggregati (tutti al di sotto dei 5mila abitanti) dai 5 ai 10mila euro. Le attività previste dal progetto dovranno essere realizzate entro la fine di novembre 2019.
“Lo sviluppo rurale del territorio” spiega Dimitri De Vita, consigliere delegato a sviluppo montano e trasporti della Città metropolitana di Torino “deve nutrirsi anche di queste buone pratiche che vanno in direzione della sostenibilità ambientale e della green economy. Il cicloturismo, specie per i Comuni che sono vicini a mete turistiche, può contribuire allo sviluppo e alla valorizzazione del territorio, e va a rafforzare la strategia complessiva che la Città metropolitana sta perseguendo sul turismo di prossimità”.
II progetto di Viù (il Comune aveva già vinto il bando precedente) e Rubiana, che hanno lavorato insieme, sono per la valorizzazione del cicloturismo; quelli dell’Unione montana dei Comuni della via Lattea punta al turismo sostenibile, Colleretto e Buriasco propongono nuovi percorsi ciclabili, mentre altri puntano al noleggio di bici elettriche e alla creazione di punti di ricarica.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti
Trasporti
Anche la Città metropolitana di Torino aderisce all’evento nazionale sulla mobilità sostenibile in programma nella giornata di domani, giovedi 19 settembre. Si tratta del Giretto d’Italia, un’iniziativa di Legambiente e VeloLove, realizzata in collaborazione con Euromobility ed il sostegno di CNH Industrial, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente.Quella che viene definita una vera e propria competizione intende promuovere gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola utilizzando la bicicletta per proseguire la campagna di sensibilizzazione sui temi della sostenibilità ambientale.
Sarà il vincitore chi totalizzerà, all’interno di un periodo di monitoraggio, il maggior numero di spostamenti in sella alla bicicletta.
La Città metropolitana ha così organizzato due check point presso le proprie sedi di corso Inghilterra (dal lato di via Avigliana) e di via Maria Vittoria 12. Sono tre i punti organizzati dalla Città di Torino: corso Francia angolo via Principi d’Acaia, via Nizza angolo via Baretti e corso Regio Parco angolo Lungo Dora Savona.
Tutti i dipendenti che giungeranno nelle sedi della Città metropolitana o che transiteranno in uno dei punti di monitoraggio entro le ore 10, riceveranno in dono una mela offerta dalla Coldiretti.
“La nostra adesione al Giretto d’Italia – commenta il consigliere metropolitano ai Trasporti Dimitri De Vita – è un piccolo ma concreto segnale del costante impegno del nostro ente sul fronte della mobilità sostenibile, nel momento in cui diventa sempre più urgente affrontare il tema della riduzione dell’inquinamento atmosferico, delle emissioni di gas serra e della congestione del traffico, in particolare nelle aree urbane”.
- Dettagli
- Categoria: Trasporti