I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Edilizia scolastica

Il nuovo anno scolastico comincia con una buona notizia: la Città metropolitana di Torino ha ultimato gli interventi di edilizia scolastica realizzati all’interno del complesso scolastico del Curie-Vittorini di Grugliasco. I lavori sono stati finanziati attingendo ai fondi ministeriali legati all’emergenza Covid e a risorse proprie della Città metropolitana di Torino. Martedì 28 settembre alle 15 una delegazione di Città metropolitana parteciperà a un evento, organizzato dalla scuola, per inaugurare i nuovi spazi didattici.
Nel dettaglio, si tratta di:
-ristrutturazione di un’aula a gradoni da 80 posti, modello aula universitaria, unica nel suo genere e molto moderna anche nelle attrezzature impiantistiche, per un costo che ha superato i 200.000 euro; a parte gli arredi, che sono stati pagati da Città metropolitana, quest’aula è stata realizzata con i fondi Covid 2020 del Pon dedicato;
-realizzazione di quattro nuove aule al primo piano, nello spazio in precedenza occupato dal laboratorio di topografia;
-realizzazione di nuovi spazi per il laboratorio di topografia mediante il recupero di un'aula non utilizzata, in cui sono stati installati i computer per la modellazione, e di una parte degli spazi di distribuzione delle palestre, molto luminosi, utilizzati come area di misurazione ed espositiva.
“Siamo molto soddisfatti dei lavori realizzati dalla Città metropolitana” spiega il professor Massimo Rizzoli, primo collaboratore del Dirigente scolastico Gian Michele Cavallo: “grazie a essi abbiamo potuto aumentare sia il numero delle aule che quello delle classi, che quest’anno sono arrivate a 91 per un totale di 2100 studenti. Visto l’ottimo risultato, e mi riferisco in particolare all’aula a gradoni, aggiungo sorridendo che se fosse possibile ristrutturare anche l’altra, noi ne saremmo ben felici”.

Edilizia scolastica

Ammontano a oltre 3 milioni di euro gli investimenti effettuati negli ultimi anni dalla Città metropolitana di Torino per l’Istituto di istruzione superiore Blaise Pascal di Giaveno, nella sede centrale di via Carducci e nella succursale del Pacchiotti.
Entro la fine dell’anno saranno approvati due ulteriori progetti per la sede centrale, i cui lavori partiranno all’inizio del 2022: si tratta dell’adeguamento normativo e rifacimento delle coperture della palestra, per un importo di 600mila euro, e di un intervento di manutenzione straordinaria per adeguamento normativo e funzionale che costerà 300mila euro.
Nel 2020 sono stati eseguiti interventi di adeguamento normativo e miglioramento sismico nella sede centrale e di manutenzione straordinaria alle pavimentazioni per adattamento dei locali didattici in conseguenza all’emergenza Covid sia in sede che in succursale.
Il Pascal, che è composto dal liceo scientifico, dal liceo linguistico e dall’istituto tecnico commerciale, quest’anno ospita nelle sue tre sedi (a quelle precedentemente citate si aggiungono le aule ospitate nell’ex scuola primaria dismessa Anna Frank in piazza Ruffinatti) 1175 allievi, suddivisi in 52 aule.

Edilizia scolastica

Un atto di vincolo con cui la Città metropolitana di Torino, ente beneficiario di fondi pubblici per interventi di edilizia scolastica, si impegna “a mantenere la gestione e il possesso degli immobili destinatari del finanziamento e ad assicurare la loro continua utilizzazione con destinazione d’uso scolastica per la durata di dieci anni, pari al tempo di ammortamento dei mutui”. È quanto è stato approvato, tra il resto, nell’ultima seduta del Consiglio metropolitano in merito a una serie di lavori di edilizia scolastica finanziati nell’ambito della programmazione regionale triennale 2018-2020.
Si tratta dei seguenti interventi:
1) Istituto Galileo Galilei di Avigliana: interventi di adeguamento normativo, sismico e miglioramento energetico. Importo finanziamento euro 2.200.000;
2) Istituti Darwin e Romero di Rivoli: intervento di manutenzione ed adeguamento normativo di palestra e auditorium. Importo finanziamento euro 5.000.000;
3) Liceo Porporato di Pinerolo: interventi di rifacimento coperture e miglioramento sismico. Importo finanziamento euro 2.500.000;
4) Istituto Dalmasso di Pianezza: realizzazione nuova palestra e locale multiuso. Importo finanziamento euro 2.400.000;
5) Istituto Pininfarina di Moncalieri: interventi di adeguamento normativo e sismico, di miglioramento energetico e di manutenzione straordinaria. Importo finanziamento euro 4.000.000;
6) Istituto D’Oria di Ciriè. Interventi di adeguamento normativo e sismico e di miglioramento energetico. Importo finanziamento euro 1.500.000.
Sono già cominciati i lavori al Galilei di Avigliana, mentre il Pininfarina di Moncalieri è in gara; per le altre scuole è in corso l’approvazione dei progetti esecutivi e dei bandi di gara.

Edilizia scolastica

Il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti – CPIA – 1 e l’Istituto tecnico Carlo Grassi avranno una nuova sede alle Vallette a partire dall’anno scolastico 2021/2022.
Il provvedimento, su proposta dell’assessora all’Istruzione della Città di Torino Antonietta Di Martino, è stato approvato questa mattina dalla Giunta Comunale.
In particolare il CPIA 1, attualmente in via Lorenzini 4 e la sede distaccata in via Fea 2, insieme l’Istituto tecnico Carlo Grassi saranno collocati nell’edificio scolastico di via delle Primule 36/b, mentre la scuola primaria Giannelli sarà ospitata all’interno dell’edificio scolastico di via delle Magnolie 9, sede della scuola secondaria di primo grado Turoldo.
L'edificio di via delle Primule 36/b è composto da 20 aule più 5 locali accessori e inoltre è dotato di refettorio e palestra. I bambini della scuola primaria Gianelli (che avrà 4 o 5 classi in base all’esito delle iscrizioni) saranno accolti nell'edificio scolastico di via delle Magnolie 9 (scuola Turoldo che avrà 8 classi), dove sono disponibili 22 aule per gli allievi della scuola primaria e della secondaria di primo grado, più 6 locali accessori.
“La disponibilità di spazi adeguati richiede l'ottimizzazione delle risorse a disposizione e garantisce il diritto allo studio per allievi e studenti – precisa Di Martino -. Il pieno utilizzo di edifici sottoutilizzati, beni pubblici di tutti i cittadini, sono una risposta necessaria alle esigenze di tutte le istituzioni scolastiche interessate oltre ad essere un beneficio per l'intero territorio in cui sono collocate dal punto di vista sociale, economico e culturale”. “Questa soluzione, maturata a conclusione di un percorso con le parti in causa fin dall’anno scolastico 2019/2020, accresce l'offerta formativa scolastica creando un polo educativo inclusivo che comprende tutti gli ordini di scuola" conclude l'assessora.
La Città di Torino in applicazione della legge 23/96, che riconduce i percorsi di primo livello realizzati nei CPIA al primo ciclo di istruzione e assegna ai Comuni gli stessi compiti individuati per le scuole dell’infanzia e primarie di primo grado, ha l’obbligo di
garantire a tutti gli studenti e le studentesse spazi adeguati per le lezioni, condizione ancora più urgente per contrastare la dispersione scolastica in aumento in quest’ultimo anno.
La proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale il 17 febbraio scorso è stata condivisa da tutti gli attori coinvolti, tra cui la Città Metropolitana, in un percorso partecipato, avviato nell’anno scolastico 2019/2020 e interrotto a causa del Covid, a fronte del permanere delle condizioni di insufficienza e inadeguatezza degli spazi a disposizione del CPIA1 nella sede di via Lorenzini 4 e nella sede distaccata di via Fea 2 e al fine di dare una  risposta alle richieste del CPIA1 di una collocazione definitiva per l’anno scolastico 2021/2022, garantendo nel contempo spazi adeguati all’offerta formativa dell’istituto Turoldo.
“Grazie alla disponibilità dell’Istituto Grassi, che in questo modo può incrementare la sua offerta formativa, ampliamo la rete delle scuole superiori di Torino inserendo un primo istituto nel quartiere delle Vallette” spiegano i consiglieri metropolitani con delega all’istruzione, Barbara Azzarà, e all’edilizia scolastica, Fabio Bianco. “Il Grassi, con l’edificio scolastico di via delle Primule, acquisisce una seconda sede nella quale troverà le aule e i laboratori in più che gli sono necessari, oltre alla disponibilità della palestra. Inoltre, potranno nascere delle interessanti sinergie con i progetti del CPIA”.
La Città metropolitana di Torino ha intrapreso un’interlocuzione con il Demanio per tentare di recuperare un altro edificio, sempre alle Vallette, da destinare a un nuovo istituto d’istruzione superiore, ampliando ulteriormente l’offerta formativa per il quartiere: si tratta del Don Orione, l’ex sede del Giudice di pace.


Edilizia scolastica

Nella scuola troverà posto il nuovo laboratorio informatico

 
Sono due le aule individuate dai tecnici dell’edilizia scolastica della Città metropolitana in aggiunta a quelle già destinate all’attività didattica all’interno dell’Istituto scolastico Majorana di Moncalieri, che fanno salire così da 53 a 55 gli spazi per le classi di studenti in vista dell’anno scolastico 2021-2022.
Dopo la segnalazione effettuata nei giorni scorsi dalla dirigente scolastica del Majorana Rosa Anna Landi di una cinquantina di iscrizioni respinte in vista dell’anno scolastico 2021-2022 per carenza di aule, il consigliere metropolitano con delega all’edilizia scolastica Fabio Bianco ha subito fatto un sopralluogo nell’istituto scolastico al termine del quale sono stati individuati due spazi nella sede principale di via Ada Negri: il primo dove in precedenza era collocato il laboratorio linguistico (sostituito dal nuovo laboratorio informatico, che troverà posto nel seminterrato) e il secondo dove prima erano collocate delle attrezzature sportive (anch’esse trasferite in altro ambiente).
Il reperimento delle due aule ha garantito di poter accettare 46 studenti in esubero” commenta il consigliere Bianco. “La dirigente ha collaborato con Città metropolitana per la risoluzione del problema e si è comunque dichiarata da subito disponibile anche a intervenire con fondi propri per l'allestimento delle due aule aggiuntive. Gli ulteriori studenti che non hanno trovato posto nell’Istituto per la mancanza di aule sono stati riassorbiti da altre scuole del territorio. Ci rallegriamo che le criticità che erano venute a crearsi siano state appianate”.




Edilizia scolastica

Con la firma dell’accordo di programma che sarà a breve sottoscritto con la Regione Piemonte, la Città metropolitana di Torino potrà dare avvio alla gara per i lavori di ristrutturazione della Villa 6 all’interno del Parco della Certosa di Collegno, che sarà la nuova sede dell’Istituto scolastico Curie-Levi. Oggi è stata convocata la seconda conferenza per la definizione dell'accordo di programma, cui seguirà l'approvazione del testo da parte di entrambi gli Enti e, infine, la sottoscrizione del documento. Intanto, l’11 febbraio l’Ufficio Sismico Regionale ha rilasciato l’autorizzazione per gli interventi di natura strutturale.
Città metropolitana, dopo aver approvato il progetto definitivo e impegnato la propria parte di finanziamento per la cifra di due milioni e 557mila euro, sta ultimando la redazione del progetto esecutivo, che dovrà essere approvato entro il 30 giugno e che costituirà la base della gara per l'assegnazione dei lavori che, salvo imprevisti, potranno iniziare in autunno. La Regione Piemonte partecipa ai costi dell'opera con 2 milioni e 323mila euro.
L'intervento, che comprende il rifacimento di tutti i solai e della copertura, il consolidamento delle murature portanti, il restauro delle facciate, la sostituzione dei serramenti esterni, la completa ristrutturazione degli spazi interni e la realizzazione di nuovi impianti elettrici, idro-sanitari e di riscaldamento, è reso più complesso e delicato dalle caratteristiche storico-architettoniche della villa, dal suo stato di degrado e dalla necessità di conservarne le caratteristiche di pregio. Di conseguenza, la durata prevista dei lavori è di due anni.
Al termine, l'Istituto scolastico Curie-Levi sarà costituito da quattro edifici (Villa 4, Villa 6, palazzina ex-cucine e palestra) immersi nel verde del Parco della Certosa e in grado di ospitare 30 classi di studenti (pari a 6 corsi completi), che avranno a disposizione tutti gli ambienti necessari a una didattica di alto livello.
“Siamo molto felici che dopo lunghi anni di attesa siamo a un passo dall’inizio dei lavori” spiega il consigliere metropolitano con delega all’edilizia scolastica, Fabio Bianco. “Si tratta di un progetto decisamente di alto profilo: la conformazione finale consentirà al complesso scolastico di Villa 6 di recuperare tutte quelle funzioni che negli ultimi anni sono state sacrificate per la necessità di ospitare la crescente domanda di iscrizioni”.

Edilizia scolastica

La Città Metropolitana di Torino verrà incontro alle esigenze dei gestori dei bar interni alle scuole medie superiori che nei mesi scorsi hanno perso la gran parte dei loro incassi, consentendo alle direzioni degli istituti di azzerare i canoni di affitto dei locali per il 2020. Lo ha annunciato durante la seduta odierna del Consiglio metropolitano il Consigliere delegato ai lavori pubblici, Fabio Bianco, rispondendo ad un’interpellanza presentata dai colleghi Maria Grazia Grippo, Silvio Magliano, Alberto Avetta e Roberto Montà della lista “Città di Città”.
Bianco ha spiegato che verranno erogati 550.000 Euro per consentire alle direzioni scolastiche di effettuare gli interventi di piccola manutenzione normalmente finanziati con i proventi degli affitti dei locali adibiti a bar, con l’invito alle Direzioni scolastiche a prorogare i contratti di affitto per un numero di mesi pari a quelli in cui gli esercizi sono rimasti chiusi. Il Consigliere delegato ai lavori pubblici ha precisato che sono 61 gli istituti che riscuotono direttamente gli affitti dei locali e che sono stati invitati a non esigerli per il 2020. Per altre 23 scuole il contratto di affitto è stipulato direttamente tra i gestori e la Città Metropolitana, che ha già rinunciato a quanto dovuto nell’anno che volge al termine. A seguito di un incontro con i rappresentanti dei gestori dei bar, la Città Metropolitana ha inoltre segnalato alla competente Commissione del Senato la necessità di prevedere adeguati ristori per i mancati incassi a partire da quando, nel mese di febbraio, le scuole sono state chiuse a causa dell’emergenza pandemica.

Edilizia scolastica

I lavori di rifacimento del tetto del Liceo Monti di Chieri - attesi da molti anni - proseguono: dopo la prima tranche dei lavori effettuati lo scorso inverno che hanno risolto il problema delle infiltrazioni in parte dell'edificio (costo € 26.000), in questo momento la Città metropolitana è al lavoro per completare quelli sulle coperture proprio per risolvere definitivamente l'annoso problema, con un ulteriore investimento di 60.000 euro.
A questi due interventi se ne sommerà un terzo nei prossimi mesi, con una spesa prevista 300.000 euro, per il rifacimento della copertura della palestra e dei servizi igienici dell'auditorium.
I lavori sono stati concordati dalla Città metropolitana con i vertici dell'istituto scolastico attraverso costanti comunicazioni e momenti di confronto: gli attuali lavori in corso, giunti oramai quasi al termine, sono stati finanziati con i fondi Covid assegnati all'inizio di agosto.
"Avviare le attività nella prima metà di settembre è stato il miglior risultato ottenibile in termini di tempo” sottolinea il consigliere metropolitano Fabio Bianco delegato ai lavori pubblici “tenendo conto della necessità di approvare il progetto e formalizzare l'affidamento dei lavori. Le infiltrazioni di sabato scorso sono state causate dal forte evento temporalesco in concomitanza con i lavori in corso proprio sul tetto della scuola: siamo consapevoli che l'esecuzione di lavori comporta sempre disagi per gli utenti degli edifici".
Non appena completati i lavori in corso sulle coperture, verranno eseguiti gli interventi di risistemazione delle aule danneggiate dalle recenti infiltrazioni. "Ringrazio per la comprensione studenti, famiglie e professori. Chiediamo loro di avere, dopo tanti anni, ancora qualche mese di pazienza. L'importante investimento economico e professionale messo in campo quest'anno dalla Città metropolitana ridurrà ampiamente la problematica di infiltrazioni dell'edificio" conclude il consigliere Bianco.

Edilizia scolastica

"Quando ci chiedono se la Città metropolitana di Torino dispone di edifici scolastici dismessi da prestare a scuole che si trovano a corto di spazi, in vista del nuovo anno scolastico, a causa delle necessità di distanziamento sociale imposte dall'emergenza Covid-19, siamo purtroppo costretti a rispondere di no. Le dismissioni negli ultimi anni sono state pochissime, e nella quasi totalità dei casi gli immobili sono tornati ai loro proprietari, vale a dire quasi sempre i Comuni. In un paio di situazioni si è trattato di rilocalizzazione di alcune classi, razionalizzando gli edifici che le hanno accolte". Il consigliere metropolitano con delega all'edilizia scolastica Fabio Bianco risponde con queste parole a chi chiede se una delle soluzioni alla mancanza di aule in tante scuole non sia quella di riaprire scuole chiuse, magari per il calo demografico, e mai riutilizzate.
Nel dettaglio, non sono più di nove gli edifici scolastici che la Città metropolitana ha dismesso negli ultimi 15 anni: due a Torino e gli altri nel territorio metropolitano. Questo l'elenco:
• edificio a Torre Pellice (di proprietà del Comune), condiviso con una scuola materna; dismesso perché non c'era più necessità di spazi in quel Comune e per problemi di adeguamento strutturale dell'edificio;
• edificio a Luserna San Giovanni (di proprietà del Demanio e del Comune), dismesso perché non erano più necessari spazi in quel Comune; restituito al Comune che intendeva accentrarvi le scuole primarie sparse in varie sedi;
• edificio di Corso Ciriè 7 a Torino, di proprietà della Città di Torino (dismesso perché necessari ingenti interventi di messa in sicurezza), attualmente occupato da un centro sociale;
• edificio di via Assarotti/via Perrone a Torino (di proprietà della Città di Torino), dismesso perché erano necessari cospicui interventi di messa in sicurezza;
• sede dell'ex-Liceo Curie di Grugliasco (Barocchio), dismesso per problemi di stabilità dei pannelli prefabbricati di facciata (proprietà Città metropolitana);
• edificio di strada Cascina del Gallo a Bussoleno (usato come succursale dal Ferrari di Susa), dismesso per problemi di adeguamento sismico della struttura; ora utilizzato dalla Protezione civile;
• edificio di piazza Silvio Pellico a Chieri, tornato a disposizione del Comune (che ne è proprietario) in seguito a trasferimento degli studenti nei nuovi locali del complesso di via Montessori;
• edificio ex sede del Gramsci di Ivrea, dismesso e riconsegnato al Comune (non agibile all'epoca);
• edificio di via San Giovanni Bosco 14 a Cuorgnè, utilizzato un tempo per il XXV Aprile; era una scuola media che è stata restituita al Comune quando il XXV Aprile si è spostato in Via Cappa.
"Occorre ricordare, inoltre, che il territorio della Città metropolitana non ha ancora subìto nessun calo demografico della popolazione scolastica, per cui non è stato interessato dalla dismissione di strutture scolastiche che invece ha riguardato, negli ultimi anni, le scuole dell'infanzia e primarie" conclude Fabio Bianco. "Attualmente, la popolazione scolastica delle scuole superiori è stabile, dopo decenni di crescita continua".

Edilizia scolastica

È la condivisione di un protocollo d'intesa tra la Città metropolitana di Torino e la Città di Orbassano la soluzione proposta dal consigliere metropolitano con delega ai lavori pubblici Fabio Bianco al sindaco Cinzia Maria Bosso per far ottenere alla palestra del complesso scolastico Amaldi Sraffa l'autorizzazione necessaria affinché la struttura possa essere utilizzata anche dalle associazioni sportive del territorio per gare e competizioni con la presenza del pubblico sugli spalti. L'accordo consentirebbe alla Città di Orbassano di intervenire sull'immobile, di proprietà della Città metropolitana di Torino, per completare - con risorse economiche proprie - gli interventi già in gran parte effettuati dalla stessa Città metropolitana, e integrarli con le opere necessarie per ottenere l'agibilità pubblica. Negli ultimi due anni, infatti, sono stati consistenti i lavori manutentivi nella palestra dell'Amaldi Sraffa: rifacimento del pavimento sportivo, adeguamento delle attrezzature, tinteggiatura, sostituzione del parapetto degli spalti, sostituzione dei serramenti e loro elettrificazione, più la manutenzione della copertura di una seconda palestra.
"È certamente nostro compito garantire che la palestra sia utilizzabile per le attività scolastiche" prosegue il consigliere Bianco, "ma se si intende renderla disponibile alle società sportive per partite e torneicon la presenza del pubblico, sono necessari dei lavori aggiuntivi che non sono di competenza di Città metropolitana. Da parte nostra" conclude il Consigliere metropolitano "c'è la piena disponibilità, attraverso questa convenzione, a collaborare con la Città di Orbassano per la realizzazione delle varie fasi necessarie ad arrivarea un utilizzo della palestra per le gare con la presenza di pubblico".