I NOSTRI COMUNICATI

 

Comunicati

Cultura

Nelle vacanze natalizie torna nella riaperta Casa Olimpia, l’ex Casa Cantoniera della Città metropolitana di Torinoa Sestriere, l’appuntamento con Gusto in Quota, una rassegna delle eccellenze enogastronomiche del territorio da sempre sostenuta e patrocinata dalla Città metropolitana. L’iniziativa è organizzata dal Consorzio Vittone di Pinerolo con il coinvolgimento di associazioni e numerosi patrocini tra cui quello di Turismo Torino e provincia, nel solco fecondo tracciato dal compianto Ezio Giaj, ideatore, organizzatore e conduttore della rassegna, oggi curata nel segno della continuità da Alessandra Maritano.
L’appuntamento di sabato 28 dicembre alle 17,30nella prestigiosa sede che la Città metropolitana ha concesso in comodato al Comune di Sestriere è dedicato al tema “I prodotti da forno amati dai Savoia, storia e attualità di bontà uniche”. Intervengono l’avvocato Alberto Negro, delegato di Pinerolo dell’Accademia Italiana della Cucina, Alessandra Maritano, l’Associazione Panificatori della Provincia di Torino e i Panificatori Artigiani De.C.O di Giaveno.
Lunedì 6 gennaio alle 17,30 spazio ad una conferenza-degustazione su “Genepy e genziana: i sempre classici liquori alpini”, a cura dello storico e sommelier Ilario Manfredini e di Alessandra Maritano.
La partecipazione agli incontri è libera su prenotazione obbligatoria e fino ad esaurimento posti da effettuare presso l’Ufficio del Turismo di via Pinerolo 7/b a Sestriere, oppure chiamando il numero telefonico 0122-755444 o scrivendo a info.sestriere@turismotorino.org
A proposito della grande eredità culturale che Ezio Giaj ha lasciato, dopo l’esordio al Palazzo Vittone di Pinerolo, incontra nuovi territori e comunità la mostra “Il Sapore del Fare. Ezio Giaj, amore e creatività per il territorio”, omaggio alle sue creazioni e idee. L’amore per la montagna e le tradizioni erano una delle passioni e attenzioni che Giaj ha coltivato e a questi temi è dedicata l’esposizione visitabile dal 27 dicembre al 21 aprile al Museo del Costume e delle Tradizioni delle Genti Alpine di Pragelato, alla cui realizzazione Ezio aveva concorso con il suo vulcano di idee in perenne ebollizione. La mostra voluta da Alessandra Maritano, compagna di vita, di idee e di progetti di Giaj, con l’ideazione di Remo Caffaro, collaboratore e amico di Ezio, condivisa e sostenuta dalla Città di Pinerolo e dalla Fondazione Poët del Ponte, è stata realizzata con la collaborazione del Centro Arti e Tradizioni Popolari del Pinerolese e del Consorzio Vittone di Pinerolo. La mostra “Il sapore del fare. Ezio Giaj. Amore per la montagne e le tradizioni”, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, verrà inaugurata venerdì 27 dicembre alle 17 e sarà visitabile con un calendario specifico nel periodo dei Giochi Mondiali Universitari Torino 2025, che a Pragelato vivranno le entusiasmanti gare di sci nordico, biathlon e ski orienteering. Durante le festività la mostra sarà aperta domenica 29 e lunedì 30 dicembre e dal 2 al 4 gennaio dalle 16 alle 18. Si potranno prenotare le visite guidate chiamando o mandando un messaggio WhatsApp al numero 348-4434357.locandina Gusto in Quota Casa Olimpia inverno 2024-2025locandina mostra Ezio Giaj Pragelato 2024

Cultura

Grazie all’imminente smontaggio del ponteggio esterno e alla pulizia finale di alcuni locali, nelle vacanze natalizie può tornare a risplendere Casa Olimpia, l’ex casa cantoniera di Sestriere, che la Città metropolitana di Torino ha concesso in comodato al Comune a seguito della stipula di una convenzione che sarà prossimamente rinnovata. Con un investimento di 250.000 euro a carico della Città metropolitana, del cui patrimonio immobiliare Casa Olimpia fa parte, sono stati programmati interventi sulle facciate dell’edificio e lavori per il ripristino e l’adeguamento normativo dell’ascensore interno, per la messa a norma degli allacciamenti ai pubblici servizi e di alcune interferenze. La manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle normative, ormai conclusi, consentono all’edificio di tornare a svolgere il suo ruolo di centro per l’animazione culturale nelle montagne olimpiche.
Mercoledì 18 dicembre il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici, ha effettuato un sopralluogo a Casa Olimpia,per verificare lo stato di avanzamento dei lavori insieme al Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, al Presidente del Consorzio Turismo Sestriere, Massimo Bonetti,al progettista e direttore dei lavori, al personale della ditta appaltatrice, della Direzione Viabilità 2 e dell'Ufficio Case Cantoniere del Dipartimento Viabilità e Trasporti della Città metropolitana, dell’Ufficio del Turismo e della Pro Loco di Sestriere.
L’amministrazione comunale è già al lavoro per definire il calendario degli eventi che saranno programmati nelle prossime settimane nella sala di Casa Olimpia intitolata al compianto animatore culturale Ezio Giaj e saranno oggetto di successive comunicazioni.
C’è grande soddisfazione per la conclusione dei lavori, che hanno interessato la copertura, le facciate esterne e i locali interni. Casa Olimpia torna nella disponibilità del Comune di Sestriere per le attività culturali. Abbiamo valorizzato un bene pubblico importante, che ha una storia significativa: vederlo riaperto e nuovamente accessibile al pubblico è un risultato importante per l’intero territorio delle Valli di Susa e Chisone. Casa Olimpia tornaad essere un luogo in cui si gioca una partita importante per l’attrattività turistica e culturale del territorio” sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.
Da parte sua il Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, dichiara che “quella del 18 dicembre è stata una giornata importante, che rimarca la stretta collaborazione tra il Comune di Sestriere e la Città metropolitana di Torino, com’è stato nel caso della messa in sicurezza delle Strade Provinciali 23 e 215 . La collaborazione tra i due Enti ha portato in breve tempo a completare i lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico di Casa Olimpia. Torna così la casa della cultura e dei grandi eventi al Colle del Sestriere, in quella che era un tempo l’ex edificio dei cantonieri in servizio a garanzia della viabilità stradale”.
Il cantiere aperto a Sestriere rientra in un più ampio programma di manutenzione straordinaria delle case cantoniere e dei magazzini che sono utilizzati dal Dipartimento Viabilità e Trasporti per le attività di gestione della rete stradale di competenza della Città metropolitana di Torino. Com’è noto, l’amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di collocare a Casa Olimpia la biblioteca comunale e di riprendere ad organizzarvi attività culturali permanenti, mostre, cicli di conferenze, incontri con i protagonisti della cultura, dello sport e della montagna in generale.

UN PO’ DI STORIA

Era il rifugio dei cantonieri quando le bufere di neve imperversavano e tenere aperta la Statale 23 del Sestriere era, più che un lavoro, un’impresa. Ha continuato, almeno in parte a svolgere la funzione di ricovero notturno di uomini e mezzi, ma, nel frattempo, è diventata il punto-immagine della Provincia di Torino nei giorni in cui Sestriere era il cuore pulsante delle Olimpiadi Invernali del 2006, teatro delle gare di sci alpino. Durante le Paralimpiadi vi si è installata la “Casa Italia” che accoglieva ogni pomeriggio e sera gli atleti, i dirigenti e i giornalisti. Poi, dal dicembre del 2006, la storica Casa Cantoniera di Sestriere, è diventata Casa Olimpia, il luogo in cui la cultura, la musica, l’alpinismo e lo sport si sono dati appuntamento per animare i pomeriggi le serate del “Colle”. La “Cantoniera” fu edificata nel 1864 quando il Governo del neonato Regno d'Italia decise che la strada del Sestriere doveva essere tenuta in ordine tutto l’anno e che i viaggiatori che si inerpicavano fino ai 2.000 metri di quel Colle allora disabitato dovevano poter contare su un punto di rifugio e soccorso. A Casa Olimpia sono passati e hanno lasciato il loro segno praticamente tutti i grandi nomi della letteratura e della musica italiana, insieme ad autorevoli giornalisti, ad alpinisti di fama mondiale e ad una schiera di campioni dello sport che va dai calciatori della Nazionale di calcio al “Cannibale” dello slittino Armin Zoeggeler. Comune e Città metropolitana hanno deciso di unire le forze per cogliere le opportunità che una struttura così centrale nell’abitato di Sestriere e così vicina alle piste da sci in inverno e al campo da golf in estate offre a coloro che vogliono impiegare in modo costruttivo le ore di relax dopo l’attività sportiva.Suppo Poncet sopralluogo Casa Olimpia 18 12 2024 1

Cultura

Babbo Natale o Gesù Bambino, albero o presepe? Il dilemma si pone in tutte le famiglie ogni anno quando si avvicina il Natale. Non parteggiando a priori per nessuna delle due alternative, per preparare una delle Storie metropolitane, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, siamo stati a Stupinigi, dove sino a domenica 22 dicembre prosegue la manifestazione “Natale è Reale”.
Volevamo capire che cosa spinge un adulto appassionato di bricolage a scegliere tra una o l’altra delle alternative.
Per vedere il reportage basta accedere al link www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=cqdEK6-aY4M
Negli storici ambienti della Palazzina di Caccia si possono ammirare le casette del paese di Santa Claus, con tanto di treno “Polar Express” che solca le gelide pianure e colline della Lapponia. Non possono mancare l’ufficio postale per consegnare la letterina al Babbo di rosso vestito, il folletto dispettoso, gli elfi dei giochi indovini, gli elfi dell’allegria, intrattenitori e circensi. Babbo Natale mostra ai bimbi i nuovi locali della sua casa, tra cui la stanza dell’Arte Del Zotto, dove nasce o si riscopre l’amore per la pittura e il bello, tra cornici, dipinti e specchi per ritrovare se stessi. Per Kurt Vincenzi, di Condove, la passione per Babbo Natale e per la ricostruzione fantastica della sua casa è una passione nata nel 2019. In cinque edizioni di “Natale è Reale” il villaggio di Santa Claus è cresciuto sino a raggiungere le ragguardevoli dimensioni di 50 metri per 12. Il figlio dell’ideatore è fondamentale per orientare le fantasia del papà disegnatore e realizzatore, che utilizza anche materiali riciclati e dedica ogni anno mesi a pensare e costruire una nuova versione del Villaggio con inediti dettagli e allestimenti.
Se ci spostiamo sul più tradizionale versante del presepe, a Stupinigi si può incontrare Giovanni Viviani di Nole, la cui passione per la rievocazione della Natività, codificata per primo da San Francesco, è nata nel 2000. Galeotta fu per il signor Giovanni una serie di riproduzioni di baite di montagna in miniatura, vista in una mostra di arte moderna, da cui nacque l’idea di realizzare nel giardino di casa la riproduzione di piccoli villaggi alpini, con le loro tipiche casette. In 24 anni Viviani ha realizzato una cinquantina di casette nel suo giardino e altrettante al coperto, molte delle quali, curate con maestrìa nei minimi dettagli, fanno bella mostra di sé a Stupinigi. Con una notevole dose di autoironia, Viviani riconosce che quelle casette e quelle riproduzioni di angoli suggestivi di paesini di montagna, che lui considera quasi come dei figli, hanno scatenato in lui una sorta di bulimia creativa: nel senso che, per diverse settimane l’anno, dal mattino alla sera tardi non fa altro che disegnare, tagliare e cesellare le sue creazioni da presepe. Il pezzo che gli ha dato più soddisfazione è la riproduzione del mulino di Soncino, paese in provincia di Cremona. Il pezzo originale pesa 180 kg ed è stato realizzato in due mesi di lavoro. Successivamente, Viviani ne ha realizzate due copie ridotte, una delle quali è esposta a Stupinigi, per la felicità di bambini e adulti che si fermano ad ammirare l’arte del presepe.foto

Cultura

È una delle più ambiziose riqualificazioni estetiche mai compiute in Italia quella che il Comune di Beinasco, il Museo d’Arte Urbana e l’Accademia di Belle Arti di Torino hanno realizzato al centro commerciale Le Fornaci. La nuova puntata della rubrica “Storie metropolitane”, che la Direzione Comunicazione della Città metropolitana di Torino racconta con i reportage televisivi che vengono pubblicati nel canale Youtube dell’Ente, si occupa questa settimana del murales da record intitolato “Art Site Park”, che riqualifica il parcheggio multipiano del centro commerciale che sorge là dove un tempo c’erano le fornaci in cui si cuocevano i mattoni per l’edilizia. Per vedere il video del reportage basta andare nel canale YouTube della Città metropolitana di Torino al link www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=SveRs-qTThw
Art Site Park” unisce arte, funzionalità architettonica e impatto visivo, proponendo con i suoi mattoncini, che ad uno sguardo distratto richiamano immediatamente i Lego, un rimando alla funzione storica di quest’angolo del territorio di Beinasco che costeggia la Tangenziale: la produzione di mattoni, appunto.
Il murales realizzato da Francesca Nigra (in arte Nice&theFox) e Vito Navolio rompe la monotonia e l’anonimato del parcheggio multipiano con un’esplosione di colori, trasformando i volumi dei mattoni in superfici bidimensionali. Per realizzare l’opera, che interessa una superficie di 5.000 metri quadrati ed è alta fino a 12,65 metri, sono serviti 6 mesi di lavoro, 700 litri di vernice, 10 metri quadri di carta vetro.
Appena inaugurato ufficialmente, alla presenza delle autorità tra cui il Sindaco di Beinasco e Consigliere metropolitano Daniel Cannati, l’Art Site Park si inserisce in una fase di grandi trasformazioni per la città, incentrata sul decoro urbano e sulla vivibilità. Sicuramente attira l’attenzione di chi transita sulla Tangenziale e, da passeggero, non è concentrato sulla guida. Per gli appassionati e gli intenditori di arte contemporanea diventerà un motivo in più per visitare Torino e la sua area metropolitana, sempre più attente alla qualità visiva dell’ambiente urbano e alla sua riqualificazione, proprio grazie al talento dei giovani artisti. L’idea di intervenire a Beinasco era venuta negli anni scorsi al compianto Edoardo Di Mauro, ideatore e direttore artistico del Museo di Arte Urbana, condirettore artistico della Galleria d’Arte Moderna della GAM e direttore dell’Accademia delle Belle Arti. Per chi ha lavorato con Di Mauro e ne ha condiviso la visione d’avanguardia, i murales di Beinasco sono uno dei lasciti più importanti dell’ideatore del MAU, che dal 1995 ad oggi ha realizzato 137 opere murarie e ambientali nel Borgo Vecchio, a cui si sono affiancate, dal maggio del 2001, altre 35 installazioni che costituiscono la Galleria del Campidoglio, per un totale di 172 opere realizzate da 104 artisti.
In un’ottica che vede l’arte assumere una vocazione didattica ed etica, un centro commerciale come Le Fornaci di Beinasco è il luogo ideale di aggregazione in cui è possibile sperimentare la funzione dell’arte pubblica. Come ci ha raccontato nell’intervista televisiva per la rubrica “Storie metropolitane” l’architetto Giovanni Sanna, Presidente del MAU, “grazie ad Edoardo Di Mauro abbiamo colto la sfida di riqualificare un non luogo, un luogo anonimo come un centro commerciale, per dare una nuova identità allo spazio, che è diventato più bello e più identificabile. L’arte e l’architettura possono ricucire il territorio e dare un’identità ai luoghi, consentendo anche di recuperare la memoria storica”.ridotta

Cultura

Procedono a ritmo spedito i lavori per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle normative di Casa Olimpia, l’ex casa cantoniera di Sestriere, che la Città metropolitana di Torino ha concesso in comodato al Comune a seguito della stipula di una convenzione che sarà prossimamente rinnovata. Casa Olimpia potrà tornare a svolgere il suo ruolo di centro per l’animazione culturale nelle montagne olimpiche. Mercoledì 18 dicembre il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici, effettuerà un sopralluogo a Casa Olimpia insieme al Sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori.
Casa Olimpia è un luogo della memoria, come ex casa cantoniera e come punto immagine della Provincia nel periodo olimpico e post-olimpico. Grazie ai lavori che si stanno concludendo, tornerà ad essere un luogo in cui si gioca una partita importante per l’attrattività turistica e culturale del territorio” sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.
Con una spesa di quasi 250.000 euro a carico della Città metropolitana, del cui patrimonio immobiliare Casa Olimpia fa parte, sono stati programmatiinterventi sulle facciate dell’edificio e lavori per il ripristino e l’adeguamento normativo dell’ascensore interno, per la messa a norma degli allacciamenti ai pubblici servizi e di alcune interferenze.
Il cantiere aperto a Sestriere rientra in un più ampio programma di manutenzione straordinaria delle case cantoniere e dei magazzini che sono utilizzati dal Dipartimento Viabilità e Trasporti per le attività di gestione della rete stradale di competenza della Città metropolitana di Torino. L’amministrazione comunale ha espresso l’intenzione di collocare a Casa Olimpia la biblioteca comunale e di riprendere ad organizzarvi attività culturali permanenti, mostre, cicli di conferenze, incontri con i protagonisti della cultura, dello sport e della montagna in generale.

UN PO’ DI STORIA

Era il rifugio dei cantonieri quando le bufere di neve imperversavano e tenere aperta la Statale 23 del Sestriere era, più che un lavoro, un’impresa. Ha continuato, almeno in parte a svolgere la funzione di ricovero notturno di uomini e mezzi, ma, nel frattempo, è diventata il punto-immagine della Provincia di Torino nei giorni in cui Sestriere era il cuore pulsante delle Olimpiadi Invernali del 2006, teatro delle gare di sci alpino. Durante le Paralimpiadi vi si è installata la “Casa Italia” che accoglieva ogni pomeriggio e sera gli atleti, i dirigenti e i giornalisti. Poi, dal dicembre del 2006, la storica Casa Cantoniera di Sestriere, è diventata Casa Olimpia, il luogo in cui la cultura, la musica, l’alpinismo e lo sport si sono dati appuntamento per animare i pomeriggi le serate del “Colle”. La “Cantoniera” fu edificata nel 1864 quando il Governo del neonato Regno d'Italia decise che la strada del Sestriere doveva essere tenuta in ordine tutto l’anno e che i viaggiatori che si inerpicavano fino ai 2.000 metri di quel Colle allora disabitato dovevano poter contare su un punto di rifugio e soccorso. A Casa Olimpia sono passati e hanno lasciato il loro segno praticamente tutti i grandi nomi della letteratura e della musica italiana, insieme ad autorevoli giornalisti, ad alpinisti di fama mondiale e ad una schiera di campioni dello sport che va dai calciatori della Nazionale di calcio al “Cannibale” dello slittino Armin Zoeggeler. Comune e Città metropolitana hanno deciso di unire le forze per cogliere le opportunità che una struttura così centrale nell’abitato di Sestriere e così vicina alle piste da sci in inverno e al campo da golf in estate offre a coloro che vogliono impiegare in modo costruttivo le ore di relax dopo l’attività sportiva.lavori facciata anteriore Casa Olimpia 03 12 2024 1

Cultura

A Cavour, grazie all’impegno dei volontari dell’Associazione Vivi la Rocca, si rinnova, anche quest’anno, la tradizione del suggestivo Presepe in Vetta, la settima edizione di uno dei più spettacolari e scenografici presepi del pinerolese.
Il presepe sulla vetta e lungo i sentieri della sommità della Rocca di Cavour, con il consueto fascino, propone diverse ambientazioni create dallo scultore Fabio Moriena, vere e proprie scenografie che di anno in anno si sono arricchite di personaggi, soggetti e dettagli.
Un suggestivo allestimento che inaugura domenica 8 dicembre alle ore 14,30, alla presenza delle autorità civili e religiose, e che fino al 12 gennaio sarà aperto, tutti i giorni, dalle ore 10 alle ore 23 grazie alla collaborazione dei numerosi volontari. Il pomeriggio di festa prosegue alle ore 15,30 con l’arrivo di Babbo Natale accompagnato dalle musiche degli Zampognari di Vottignasco.
Il programma di eventi natalizi continua fino all’Epifania proponendo, giovedì 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, la visita guidata al presepe partendo alle ore 16 da piazza Sforzini organizzato dai volontari di Vivi la Rocca, con successiva celebrazione della Santa Messa e il concerto Melodie d’inverno di Carola e The Piano Vibes. Anche nelle domeniche 29 dicembre e 5 gennaio sono previste attività per bambini e distribuzione di bevande calde e panettone.

Info
Vivi la Rocca 371.3422832

Cultura

Dal 22 novembre al 12 dicembre 2024 Palazzo Einaudi di Chivasso ospita la mostra storico culturale “Città ferite. Torino-Chivasso anni ‘70”, ideata dall’Associazione La Porta di Vetro e curata da Michele Ruggiero, presidente e socio fondatore dell’Associazione, e Tiziana Bonomo di ArtPhotò, in collaborazione con ANPI, Unitre e amministrazione comunale di Chivasso.
La mostra, inaugurata per la prima volta a Torino l’11 marzo 2022, è diventata itinerante e dopo l’esposizione a Rivoli, arriva ora a Chivasso. L’iniziativa, sostenuta dal Consiglio regionale del Piemonte, è nata con l’idea di restituire alla memoria un periodo particolarmente complesso, consegnato alla storia come “Anni di piombo”. Immagini, testi, pannelli, ripercorrono la cronaca di alcuni eventi che hanno caratterizzato per anni i vissuti sia di una grande città come Torino, sia di centri dell’hinterland torinese come Rivoli e, come in questo caso, di Chivasso, sede di un importante stabilimento industriale automobilistico. Dalle foto emerge la strategia sanguinaria del terrorismo rosso: Brigate Rosse, Prima linea e altre sigle della galassia eversiva, che ambivano a rovesciare lo Stato di diritto con parole d’ordine di lotta alle diseguaglianze, iniquità e ingiustizie, ma che nel quotidiano si traducevano con omicidi e ferimenti ai danni di servitori dello Stato, politici, giornalisti e lavoratori.
Quattro le sezioni: l’Assedio, gli Attentati, il Dolore, l’Attacco. Quest’ultima sezione è dedicata a uno dei più gravi episodi di quella stagione: 11 dicembre 1979, l’irruzione di un gruppo di Prima linea all’interno della Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, che provocò il ferimento di dieci persone.

La mostra, ad ingresso gratuito, è aperta dal martedì al venerdì ore 16-19 e sabato e domenica ore 10 – 13 e 16 – 19. Lunedì chiuso.
Info: anpi.b.bradac@gmail.com, laportadivetro@gmail.com, artphotò +39 335 7815940

La Porta di Vetro
L’associazione La Porta di Vetro è nata il 9 aprile del 2013 con l’intento di analizzare e dibattere di alcuni temi principali quali la politica italiana, l’intercultura e l’immigrazione e i rapporti industriali. I soci fondatori sono Stefano Maria Cavalitto, Angelo Corrù, Armando Francia, Mauro Nebiolo Vietti, Pietro Terna, Gian Paolo Zanetta e Michele Ruggiero, l'attuale presidente. Oggi l'Associazione conta una trentina di soci e nel tempo si è sviluppata anche nella realizzazione di mostre fotografiche, ultima quella proposta al Museo del Risorgimento, dedicata al fotoreporter Ivo Saglietti. Con la Riforma del Terzo Settore, l'associazione si è trasformata giuridicamente in Associazione La Porta di Vetro Aps. La sua pubblicazione di riferimento è la rivista omonima La Porta di Vetro in formato cartaceo, mentre nel web sono attivi quotidianamente l'omonimo sito on line, e settimanalmente la newsletter, distribuita ogni lunedì, con una selezione degli articoli apparsi nella settimana precedente. 
https://www.laportadivetro.com/







 

Cultura

A Torino la celebrazione della Festa dell’Indipendenza della Repubblica di Polonia, che ricorre l’11 novembre, vivrà il suo momento più significativo con il concerto in programma sabato 23 novembre alle 16 nel Salone d’Onore di Palazzo Madama. Il concerto è organizzato dal Consolato della Repubblica di Polonia in Milano e dal Consolato Onorario della Repubblica di Polonia in Torino, con il contributo della Comunità Polacca di Torino e il patrocinio della Città metropolitana di Torino.
I violinisti Filip Jeska e Roberto D'Auria, la violista Margherita Sarchini e il violoncellista Michelangiolo Mafuccieseguiranno pagine dei compositori polacchi Stanislaw Moniuszko (Quartetto numero 1 in re minore), Zygmunt Noskowski (Variazioni e fuga su un tema di Giovanni Battista Viotti) e Józef Wieniawski (Quartetto in la minore opera 32).

UNA NAZIONE FIERA DELLA PROPRIA IDENTITÀ

In oltre 1000 anni di storia, a causa della sua posizione geopolitica, la Polonia è stata costretta a difendere i propri confini dagli attacchi degli invasori russi, prussiani e austroungarici, che nel 1795 si spartirono il territorio polacco. La Polonia risorse nel 1918, dopo la Prima guerra mondiale. Nel 1919 in Francia nacque l'Armata Blu, sotto il comando del generale Jósef Haller, che fu rinforzata anche dai 22.000 soldati polacchi ex prigionieri austroungarici del Regio Esercito Italiano, che erano stati raggruppati nel campo di addestramento della Mandria di Chivasso. Torino e il Piemonte hanno con la Polonia un legame storico, nato nell’Ottocento, nel periodo in cui il popolo italiano e quello polacco lottavano per raggiungere l’agognata indipendenza nazionale. Centinaia di polacchi combatterono le guerre risorgimentali italiane, molti dei quali al comando del generale Garibaldi, il quale a sua volta fornì sostegno morale e concreto ai patrioti polacchi che lottavano per sottrarre il loro Paese al dominio russo, a quello austroungarico e a quello prussiano. Il legame forte fra Torino e la sua provincia e la Polonia si rinsaldò al termine della Prima guerra mondiale, quando i soldati polacchi inquadrati nell'esercito austroungarico e catturati dagli italiani durante il conflitto, si arruolarono come volontari nel nuovo esercito costituito per iniziativa del Comitato nazionale polacco. Essi trascorsero un periodo di addestramento alla Mandria di Chivasso e, nel 1919, tornarono in patria per combattere ai confini orientali prima contro gli ucraini e poi contro le truppe sovietiche dell'Armata Rossa. Le vicende storiche sono all’origine del gemellaggio tra la Città di Chivasso e quella di Przemysl, in Precarpazia.A Chivasso, a Ivrea e a Torino sono sepolte le salme di molti dei soldati che non riuscirono a sopravvivere alle malattie contratte durante la prigionia in Italia tra il 1915 e il 1918. Durante l'addestramento alla Mandria per i militari polacchi furono organizzate attività di istruzione primaria e professionale, iniziative culturali e sportive. A coordinare tali iniziative fu il Comitato Pro-Polonia, presieduto dall'avvocato Attilio Begey, che nel dopoguerra fu nominato Console onorario di Polonia a Torino. La ricorrenza dell'11 novembre ricorda proprio la riconquista della sovranità nazionale da parte dei polacchi nel 1918. La Comunità polacca di Torino si è invece costituita ufficialmente dopo la Seconda guerra mondiale, quando alcuni ufficiali che avevano combattuto contro i nazifascisti, servendo nel corpo d'armata comandato dal generale Anders, si stabilirono a Torino per completare i loro studi. Negli anni ’80, l’associazione organizzò a Torino numerose iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di sostegno al sindacato Solidarność. L’associazione continua a tenere vivi i legami tra la madrepatria e le famiglie dei polacchi che vivono e lavorano a Torino.WhatsApp Image 2024-11-09 at 13.51.54

Cultura

Un passo in avanti per il rilancio di Casa Olimpia quale centro per l’animazione culturale nelle montagne olimpiche: sono iniziati i lavori per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento alle normative dell’ex casa cantoniera di Sestriere, concessa in comodato al Comune a seguito della stipula di una convenzione che sarà prossimamente rinnovata. È prevista una spesa di quasi 250.000 euro a carico della Città metropolitana, del cui patrimonio immobiliare Casa Olimpia fa parte. Il cantiere aperto a Sestriere rientra in un più ampio programma di manutenzione straordinaria delle case cantoniere e dei magazzini che sono utilizzati dal Dipartimento Viabilità e Trasporti per le attività di gestione della rete stradale di competenza della Città metropolitana di Torino. Oltre che sulle facciate dell’edificio, sono previsti interventi per il ripristino e l’adeguamento normativo dell’ascensore interno, per la messa a norma degli allacciamenti ai pubblici servizi e di alcune interferenze. L’amministrazione locale ha espresso l’intenzione di collocare a Casa Olimpia la biblioteca comunale e di riprendere ad organizzarvi attività culturali permanenti, mostre, cicli di conferenze, incontri con i protagonisti della cultura, dello sport e della montagna in generale.
Casa Olimpia è un luogo della memoria, come ex casa cantoniera e come punto immagine della Provincia nel periodo olimpico e post-olimpico. - sottolinea il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo - Ma può e deve tornare ad essere un luogo in cui si gioca una partita importante per l’attrattività turistica e culturale del territorio”.

UN PO’ DI STORIA

Era il rifugio dei cantonieri quando le bufere di neve imperversavano e tenere aperta la Statale 23 del Sestriere era, più che un lavoro, un’impresa. Ha continuato, almeno in parte a svolgere la funzione di ricovero notturno di uomini e mezzi, ma, nel frattempo, è diventata il punto-immagine della Provincia di Torino nei giorni in cui Sestriere era il cuore pulsante delle Olimpiadi Invernali del 2006, teatro delle gare di sci alpino. Durante le Paralimpiadi vi si è installata la “Casa Italia” che accoglieva ogni pomeriggio e sera gli atleti, i dirigenti e i giornalisti. Poi, dal dicembre del 2006, la storica Casa Cantoniera di Sestriere, è diventata Casa Olimpia, il luogo in cui la cultura, la musica, l’alpinismo e lo sport si sono dati appuntamento per animare i pomeriggi le serate del “Colle”. La “Cantoniera” fu edificata nel 1864 quando il Governo del neonato Regno d'Italia decise che la strada del Sestriere doveva essere tenuta in ordine tutto l’anno e che i viaggiatori che si inerpicavano fino ai 2.000 metri di quel Colle allora disabitato dovevano poter contare su un punto di rifugio e soccorso. A Casa Olimpia sono passati e hanno lasciato il loro segno praticamente tutti i grandi nomi della letteratura e della musica italiana, insieme ad autorevoli giornalisti, ad alpinisti di fama mondiale e ad una schiera di campioni dello sport che va dai calciatori della Nazionale di calcio al “Cannibale” dello slittino Armin Zoeggeler. Comune e Città metropolitana hanno deciso di unire le forze per cogliere le opportunità che una struttura così centrale nell’abitato di Sestriere e così vicina alle piste da sci in inverno e al campo da golf in estate offre a coloro che vogliono impiegare in modo costruttivo le ore di relax dopo l’attività sportiva.lavori Casa Olimpia 14 10 2024 2

Cultura

L’elegante oasi verde che si affaccia su via Carlo Alberto, le cui tracce risalgono alla fine del '600, quando il nucleo originario dell'edificio si arricchì di un giardino, donato dalla Madama reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, è oggetto di un ampio progetto di conservazione e valorizzazione che si sta completando.

Dopo il recupero dei vialetti in ghiaia e dei cordoli, della fontana circolare centrale, del percorso in pietra di Luserna lungo la metà sud dell'ellisse centrale e la valorizzazione e il riposizionamento delle sculture e delle panchine, si sono conclusi anche i lavori riguardanti l’impianto di irrigazione ed illuminazione.

A giorni, condizioni meteorologiche permettendo, verrà seminato il prato che circonda la fontana e verranno messi a dimora 5000 esemplari arbustivi ed erbacei che giocheranno un ruolo fondamentale per ristabilire tutti i rapporti visivi che dai percorsi e dalle sedute convergeranno verso l'elemento cardine dell'intera composizione: la fontana con il suo zampillo.