Consiglio metropolitano
Il sindaco metropolitano Piero Fassino ha convocato la seduta del Consiglio metropolitano per mercoledì 21 gennaio alle ore 14. Il giorno prima martedì 20si riuniscono nel pomeriggio a Palazzo Cisterna la Commissione Statuto e la Commissione Zone omogenee.
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Consiglio metropolitano
Comincia l'attività della Città metropolitana di Torino, il nuovo Ente istituito dalla legge Delrio, la n. 56/2014, che dal 1 gennaio è subentrato alla Provincia di Torino.
Il sindaco metropolitano Piero Fassino ha convocato per il pomeriggio di venerdì 9 gennaio (ore 15) a Palazzo Cisterna la Commissione Statuto e subito dopo (ore 17) in piazza Castello la seduta del Consiglio metropolitano per i primi adempimenti.
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Cultura
A fine gennaio del 2026 cominceranno le celebrazioni per il 1300° anniversario della fondazione dell’Abbazia di Novalesa, un patrimonio di arte, storia, cultura e fede in Val Cenischia, di proprietà della Città metropolitana di Torino.In queste settimane si è perfezionato il passaggio di proprietà alla Città metropolitana di un’ultima parte dell’Abbazia: si tratta della Cappella di Santa Maria Maddalena, che era rimasta di proprietà della Congregazione Benedettina Sublacense che aveva avviato mesi fa le pratiche per la donazione.
La cappella, già visitabile dal 15 marzo scorso all’interno del circuito Chiese a porte aperte, è un piccolo gioiello situato prima dell’ingresso all’Abbazia.
Con ogni probabilità edificata in contemporanea al primo impianto dell’Abbazia stessa nell’VIII secolo d.C., come testimoniano alcuni reperti archeologici e tracce di precedente frequentazione del sito, ne troviamo notizia nelChronicon Novalicense dell’XI secolo, che la descrive.
La cappella era la chiesa di pertinenza degli edifici destinati all’accoglienza delle pellegrine e delle viaggiatrici che giungevano o sostavano a Novalesa, alle quali non era concesso oltrepassare i limiti di accesso dell’Abbazia, luogo riservato ai soli uomini. All’interno, sono conservati due affreschi del XV secolo, appartenenti quindi a una fase successiva a quella descritta dal Chronicon, che rappresentano Santa Maria Maddalena, cui si deve il nome attuale della cappella stessa, e Santa Maria Egizia.
Maria Maddalena è raffigurata con viso giovane, capelli ramati e un lungo mantello di colore rossiccio con bordi in pelliccia bianca di ermellino; ha in mano un balsamario contenente l’olio profumato e prezioso con cui tradizionalmente aveva massaggiato i piedi di Gesù Cristo, dopo averli lavati con le sue lacrime e asciugati coi suoi capelli.
Maria Egizia è un esempio di monachesimo femminile: la santa, ex prostituta di origine egiziana vissuta nel IV secolo d.C., trova la fede e vaga in meditazione e penitenza nel deserto per 47 anni, durante i quali l’unico abito a coprirla sono i suoi lunghissimi capelli. E così la troviamo rappresentata nell’affresco della cappella: i lunghi capelli sono di colore biondo e arrivano fino ai piedi, le mani sono giunte in preghiera, il viso assorto in meditazione, mentre come sfondo troviamo un paesaggio di montagne grigio-verdi e un cielo verde e azzurro, come quelli di Novalesa.
Lo spazio ridotto e confinato della cappella, situata prima dell’ingresso al complesso, sembra un luogo di collegamento tra vita terrena e vita spirituale, femminile e maschile.
“La riunificazione dell’intero patrimonio storico di Novalesa consentirà alla Città metropolitana una gestione integrata e coerente sia dal punto di vista conservativo, sia per quanto riguarda la valorizzazione e la fruizione del complesso stesso, in particolar modo durante gli eventi culturali e commemorativi dell’anniversario” commenta il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha seguito l’iter della donazione da parte della Congregazione.
Nella seduta del Consiglio metropolitano di Torino del 17 giugno, l'atto per ricevere in donazione la Cappella è stato approvato all'unanimità.
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Cultura
Si intitola “Un palco all’opera” il concerto che il circuito Organalia 2025, patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, proponesabato 21 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Solutore a Romano Canavese per valorizzare l'organo costruito da Camillo Guglielmo Bianchi nel 1862 e appena reinaugurato dopo il restauro eseguito dall'organaro Alessandro Rigola di Biella. Il concerto nella sera del Solstizio d’Estate ha quali protagonisti l'organista siciliano Diego Cannizzaro, docente al Conservatorio "Vincenzo Bellini" di Caltanissetta, e la soprano canavesana Cristina Mosca. Il programma di sala interamente dedicato a Giuseppe Verdi, comprende brani per organo solo e per organo e voce, grazie ai quali si possonoapprezzare celebri melodie tratte dalle opere verdiane, trascritte per organo come da prassi ottocentesca da Francesco Almasio e Carlo Fumagalli, musicisti contemporanei del Cigno di Busseto. Di Vincenzo Petrali sarà proposta la Suonata per l’Offertorio per organo solo, di Giuseppe Verdi “Pace, pace mio Dio” dall’opera “La forza del destino”, “Addio del passato” dall’opera “La traviata”, “Mercè dilette amiche” dall’opera “I vespri siciliani”, l’Ave Maria dall’opera “Otello”, “Ritorna vincitor” dall’opera “Aida”, di Francesco Almasio la rielaborazione per organo della Sinfonia dall’opera “La forza del destino”, di Carlo Fumagalli le trascrizioni per organo dell’Offertorio dall’opera “La traviata”, della “Consumazione” dall’opera “I vespri siciliani” e della Marcia dall’opera “Aida” .Il concerto è con ingresso ad offerta libera ed è organizzato con il sostegno del Comune di Romano Canavese.
Domenica 22 giugno alle 21 Organalia ritorna invece a Moncalieri per un concerto d'organo nella chiesa dell'Arciconfraternita di Santa Croce. Protagonista dell'appuntamento è Massimo Gabba, organista della cattedrale di Casale Monferrato e docente di organo al Conservatorio "Guido Cantelli" di Novara. Il programma di tipo antologico permette al pubblico di scoprire le diverse sfumature dell'organo costruito da Felice Bossi nel 1854 e recentemente restaurato dalla Bottega Organara Brondino Vegezzi Bossi di Centallo. L’apertura è affidata alla Chaconne di Louis Couperin, compositore del barocco francese, per passare poi alla magia della musica veneziana, grazie alla Sonata in Do minore di Giovanni Battista Pescetti. Non poteva mancare su uno strumento di stampo bandistico-teatrale il Rondò, con l'imitazione dei campanelli, di Giovanni Morandi, compositore marchigiano dell'Ottocento. Al centro dell'appuntamento musicale moncalierese figurano però la Fantasia KV 594 di Mozart e il fantasmagorico Bolerò de concert di Lefebure-Wely, con un ricordo di Marco Enrico Bossi nel centenario della scomparsa, con la Canzoncina a Maria Vergine opera 111 numero 3, autentico acquerello di stampo ceciliano. Infine l'Elevazione in Fa di padre Davide da Bergamo e la Suonata finale di Vincenzo Petrali, definito, a ragione, il principe degli organisti del XIX secolo.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet www.organalia.eu, scrivere all’indirizzo e-mail info@rganalia.org o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

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Cultura
Sabato 21 e domenica 22 giugno per iniziativa dell’associazione “Monte Chaberton - 515ªBatteria G.a.F.” è in programma la commemorazione storica della Battaglia delle Alpi del giugno 1940. L’associazione che organizza l’evento è nata con lo scopo di promuovere studi e ricerche storiche riguardanti gli eventi bellici del giugno 1940 in Alta Valle di Susa, in particolare i fatti che videro protagonista quella che è stata la batteria fortificata più alta d’Europa: quella dello Chaberton, a quota 3.130 metri d’altitudine. La manifestazione è patrocinata dal Ministero della Difesa, dalla Regione Piemonte, dal Consiglio Regionale del Piemonte, dalla Città metropolitana di Torino, dal Comune di Cesana Torinese e dell’Unione Comuni Olimpici Via Lattea.Sabato 21 giugno alle 10,30 dalla piazza Vittorio Amedeo, antistante il Comune di Cesana Torinese, partirà la sfilata per le vie del paese, seguita dalla cerimonia militare al monumento ai Caduti dello Chaberton, alla presenza delle autorità civili e militari. A seguire la commemorazione dei Caduti presso la porzione militare del cimitero, insieme all’Associazione dei Veterani della 40ª Batteria del Gruppo Artiglieria da Montagna “Susa d’fer”. Dalle 14 in avanti sarà possibile partecipare alle visite guidate alla mostra storica permanente “Guerra sulle Alpi” nei locali del “Palazzo delle Feste” di Bardonecchia, in piazza Valle Stretta 1.
Il programma di domenica 22 giugno è invece stato modificato, a causa dell’abbondante manto nevoso ancora presente in vetta allo Chaberton. Verrà comunque effettuata una salita in autonomia sabato 21, per assistere alla Messa in vetta alle 17, in occasione dell'anniversario del bombardamento francese.
Per maggiori informazioni e per conoscere la storia della Batteria del Monte Chaberton si può consultare il portale Internet www.montechaberton.it
PAGINE DI STORIA SCRITTE A 3.130 METRI DI ALTITUDINE
In vetta allo Chaberton, a 3.130 metri di altitudine, nel 1940 era presente la batteria fortificata più alta d’Europa, progettata alla fine del XIX secolo e completata nel 1910. Allo scoppio delle ostilità con la Francia, il forte divenne attivo per la prima volta: venne utilizzato per bombardare obiettivi militari francesi, senza peraltro causare grandi danni. Nel vicino forte francese dello Janus è visibile una torretta di avvistamento corazzata sopra un'opera di cemento, in cui l'acciaio della torretta fu parzialmente distorto, ma non perforato, da una delle granate da 149 della batteria. L'esercito francese aveva però già pronto un piano di bombardamento del forte. Il mattino del 21 giugno, i francesi cominciarono a bombardare con quattro obici d'assedio Schneider da 280 millimetri. Il bombardamento fu temporaneamente sospeso per la nebbia, ma nel pomeriggio riprese e, una volta aggiustato il tiro, i mortai francesi in breve tempo misero fuori uso sei delle otto torrette del forte, causando nove morti e cinquanta feriti, mettendo fuori uso la teleferica di servizio del forte e causando danni notevoli alle strutture. Il giorno seguente il forte continuò a sparare con le due torrette residue, mentre i francesi spararono ancora qualche colpo di mortaio.
Con l'armistizio del 25 giugno, il forte cessò l'attività. Abbandonato dopo l'8 settembre 1943, fu poi occupato da reparti della Folgore della Repubblica Sociale Italiana nell'autunno del 1944, per poi essere definitivamente abbandonato dopo la resa della Germania e della RSI nel 1945. Con i trattati di Parigi del 1947, l'intero monte Chaberton, e quindi il forte, passarono in territorio francese. Il forte venne abbandonato e svuotato di tutte le strutture metalliche nel 1957.
Nel 1987 venne chiusa al traffico anche la rotabile che congiungeva Fenils con la vetta. Il forte è oggi accessibile a piedi o in mountain bike, percorrendo la vecchia strada militare da Fenils, oppure solo a piedi partendo da Claviere e risalendo il vallone delle Baisses fino al Colle dello Chaberton, da cui riprendere la strada militare. La ciclabilità in salita a partire da Grange Quagliet è difficoltosa, a causa della pendenza della strada e del fondo sconnesso. L’accesso alla strada militare con mezzi a motore è proibito. È possibile visitare sia le opere a cielo aperto che quelle in sotterraneo. Per queste ultime è opportuno attrezzarsi in maniera consona.

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Si intitola “Un palco all’opera” il concerto che il circuito Organalia 2025, patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, proporrà sabato 21 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Solutore a Romano Canavese per valorizzare l'organo costruito da Camillo Guglielmo Bianchi nel 1862 e appena reinaugurato dopo il restauro eseguito dall'organaro Alessandro Rigola di Biella. Il concerto nella sera del Solstizio d’Estateavrà quali protagonisti l’organista siciliano Diego Cannizzaro, docente al Conservatorio "Vincenzo Bellini" di Caltanissetta, e lasoprano canavesana Cristina Mosca. Il programma di sala interamente dedicato a Giuseppe Verdi, comprende brani per organo solo e per organo e voce, grazie ai quali si potranno ascoltare celebri melodie tratte dalle opere verdiane, trascritte per organo come da prassi ottocentesca da Francesco Almasio e Carlo Fumagalli, musicisti contemporanei del Cigno di Busseto. Di Vincenzo Petralisarà proposta la Suonata per l’Offertorio per organo solo, di Giuseppe Verdi “Pace, pace mio Dio” dall’opera “La forza del destino”, “Addio del passato” dall’opera “La traviata”, “Mercè dilette amiche” dall’opera “I vespri siciliani”, l’Ave Maria dall’opera “Otello”, “Ritorna vincitor” dall’opera “Aida”, di Francesco Almasiola rielaborazione per organo della Sinfonia dall’opera “La forza del destino”, di Carlo Fumagallile trascrizioni per organo dell’Offertorio dall’opera “La traviata”, della “Consumazione” dall’opera “I vespri siciliani” e della Marcia dall’opera “Aida” .Il concerto è con ingresso ad offerta libera ed è organizzato con il sostegno del Comune di Romano Canavese. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet www.organalia.eu, scrivere all’indirizzo e-mail info@rganalia.org o chiamare il numero telefonico 011-2075580.

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Torino si prepara a vivere una nuova edizione della Festa Europea della Musica, celebrando il 25° anniversario di "Torino Capitale della Musica" con un programma ricco e coinvolgente curato dalla Proloco di Torino e patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, che si inserisce nella Festa della Musica Nazionale promossa dal Ministero della Cultura e dall’Associazione italiana per la Promozione della Festa della Musica.
Da sabato 14 a martedì 24 giugno tanti i momenti di spettacolo che coinvolgeranno le Turinstars Majorettes, il Corpo Musicale Torinese e il Gruppo Majorettes di Lama di San Giustino di Perugia, ospite di questa edizione.
Palazzo Cisterna, sede aulica di Città metropolitana di Torino, sarà protagonista delle celebrazioni per la Festa Europea della Musica. Il 21 giugno, solstizio d'Estate, il suo magnifico giardino storico sarà una cornice d'eccezione ospitando, alle ore 18, l'apertura solenne della Festa della Musica. Qui, l'eleganza del luogo sarà incantevole scenografia per dare il via all'esibizione della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense, che alle 18,30, si esibirà in Piazza Carlo Alberto con il Gran Carosello Musicale diretto dal maestro Marco Calandri. Il gran finale della Festa della Musica sarà alle 21 in Piazza Castello con il concerto Paradise Big Band di Santhià.
Il ruolo centrale di Palazzo Cisterna si rinnoverà il 24 giugno, in occasione della festa di San Giovanni. Alle ore 18, la "Scorribanda di San Giovanni", una vibrante sfilata di Bande Musicali, attraverserà nuovamente il suggestivo giardino del Palazzo, inserendolo in un percorso musicale che toccherà i luoghi più iconici di Torino, fino al gran finale in Piazza Castello.
Info: prolocotorino@email.it
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Una giornata dedicata alla memoria degli oltre seicento caduti nel Pinerolese durante la guerra di Liberazione: l’iniziativa è una tradizione del Comune di Prarostino, che, domenica 15 giugno, celebra il 58° anniversario della costruzione del Faro della Libertà.Le iniziative, patrocinate e sostenute dalla Città metropolitana di Torino nell’ambito del bando per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione, iniziano venerdì 13 giugno nella sala della chiesa valdese con lo spettacolo del Gruppo Teatro Angrogna “Siamo sempre sotto processo”. Sabato 14 alle 15,30 nella sala consiliare del Municipio si inaugura la mostra fotografica “Le origini del Faro”, visitabile sino alle 17 e ancora domenica 15 dalle 9,30 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Sabato 14 alle 16,30 la professoressa Clara Bounous presenta l’opuscolo “La primavera delle nostre valli… racconti di Resistenza”. Intervengono i Sindaci di Angrogna, Gino Giordan, di Prarostino, Luciano Nocera, e di San Germano Chisone, Flavio Reynaud. A seguire il racconto storico e fotografico a cura di Davide Rosso, direttore della Fondazione Centro Culturale Valdese. Le celebrazioni di domenica 15 giugno iniziano alle 10 con il ritrovo dei partecipanti sul piazzale del Municipio, da dove prende le mosse il corteo verso i monumenti di San Bartolomeo. Oltre al sindaco Luciano Nocera, intervengono il primo cittadino di Cercenasco, Simone Colmo, il magistrato a riposo Piercarlo Pazèe la direttrice delle professioni sanitarie di Emergency, Michela Paschetto. L’orazione ufficiale è affidata al presidente della Fondazione Circolo Rosselli, Valdo Spini. La mattinata si conclude con il Pranzo del Faro.
La torre-faro di Prarostino venne inaugurata il 18 giugno 1967 e fu voluta dalla popolazione e dagli amministratori locali per ricordare con la sua ardita architettura i 600 partigiani dei 51 Comuni delle valli pinerolesi caduti nella lotta di liberazione contro il nazifascismo. Progettato dagli architetti Roberto Gabetti ed Aimaro Isola, realizzato con vari contributi, l'apporto gratuito di ex-partigiani e il dono del pietrame da parte dei cavatori di Bagnolo Piemonte, il monumento si presenta come una torre-traliccio su pianta quadrata, realizzata in pietra greggia e alta 15 metri. La torre termina con un terrazzino e una stele metallica sormontata da un faro, la cui luce è visibile dalla pianura pinerolese anche a notevoli distanze.
ALTRE INIZIATIVE NEL PINEROLESE PER L’80° DELLA LIBERAZIONE
Nel Pinerolese le iniziative per l’80° anniversario della Liberazione proseguono domenica 22 giugno ad Angrogna e al Forte di Fenestrelle. Ad Angrogna dalle 10,30 sarà visitabile una mostra allestita nella biblioteca comunale, mentre a Fenestrelle alle 11, nel Palazzo degli Ufficiali, sarà inaugurata la mostra “Immagini e luoghi della Resistenza nel Pinerolese”, realizzata dall’associazione Progetto San Carlo Onlus in collaborazione con la sezione ANPI Val Pellice e con il sostegno della Città metropolitana. A presentare i contenuti della mostra sarà Davide Rosso, mentre della sezione dedicata ai canti partigiani parlerà il curatore, Giovanni Battaglino. A seguire è in programma la presentazione dell’undicesima edizione del festival letterario Scritto Misto.

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Cultura
Anche quest'anno, dopo la positiva esperienza del 2024, la Città metropolitana di Torino destina risorse per supportare i piccoli Comuni nella valorizzazione del proprio territorio, intervenendo con un bando di contributi a sostegno di eventi, attività, manifestazioni, progetti volti a promuovere la conoscenza del patrimonio storico, artistico, culturale ed enogastronomico."Dopo il grande impatto sul territorio del bando per celebrare l'80^ anniversario della Liberazione - spiega il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo - torniamo ad impegnare risorse proprie per sostenere il lavoro e l'impegno del territorio : eroghiamo contributi per aiutare sindache e sindaci impegnati a consolidare e valorizzare l'identità locale. Sempre più spesso le manifestazioni sono complicate da organizzare a livello locale per gli aspetti burocratici ed economici, ma gli eventi locali sono l'anima del territorio nelle piccole comunità e meritano di essere sostenuti" conclude Suppo, che ha firmato il decreto di approvazione di un bando con trasferimenti a favore di Comuni con popolazione inferiore ai 10mila abitanti per iniziative di promozione territoriale.
I contributi previsti vanno da un importo minimo di 500 euro ad un importo massimo di 2.500 euro a seconda della dimensione economica del progetto presentato.
Le iniziative dovranno essere attuate e rendicontate entro il 31 dicembre 2025.
Sarà una Commissione appositamente formata ad esaminare le domande che dovranno essere presentate entro il 1 luglio 2025 ed esclusivamente tramite posta elettronica certificata PEC a: protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it
Ogni Comune potrà presentare una sola domanda.
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Cultura
Si intitola Caleidoscopio Musicale il concerto che la rassegna musicale Organalia, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, propone sabato 7 giugno alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Massimo Vescovo a Villanova Canavese. Protagonisti della serata sono l’organista Gianfranco Luca e la violista Elena Saccomandi. Il programma comprende pagine di Edward Elgar (marcia “Pomp and circumstance”), Lani Smith (“So wie ich bin”), Louis James Alfred Lefébure Wély (“Sortie en Mib”), Gabriel Fauré (“Sylvie), Niels Wilhelm Gade (“Festligt praeludium over choralen Lover Den Herre”), Camille Saint-Saëns (“Prière”), Gordon Young (“Baroque Suite”), Franz Schubert (primo movimento della sonata “Arpeggione”), Alexandre Guilmant (“Grand chœur en Re majeur” opera 18), Wolfgang Amadeus Mozart (“Andante”), Healey Willan (“Finale Jubilante”) e Pietro Mascagni (Intermezzo dalla “Cavalleria rusticana”). Il concerto è a ingresso con offerta libera ed è organizzato dall’associazione culturale Organalia in collaborazione con il Comune di Villanova Canavese.Giovedì 12 giugno alle 21, nell’ambito della festa patronale San Vito Martire all’omonimo santuario di Nole, l’Ensemble Didone Abbandonata (Francesco Olivero all’arciliuto e alla tiorba, Matteo Cotti all’organo e alla spinetta, Angelo Lombardo alla viola da gamba) propone il concerto “Bologna 1623”, dedicato alle musiche del compositore seicentesco Alessandro Piccinini. Le pagine proposte sono la Gagliarda III, la Corrente I, “Aria di Saravanda”, “Partite sopra la Follia”, le Toccate VI e III. Di Leonardo Maria Piccinini sono in programma una Passacaglia e la “Chiaccona Cappona alla vera Espagnola”. Completano il programma di sala la Canzone Prima (Libro IV di intavolatura di chitarrone), la Corrente I (Libro III di intavolatura di chitarrone) di Johannes Hieronimous Kapsberger e il brano “Ricercare” di Luzzasco Luzzaschi. Il concerto è realizzato in collaborazione con il Comune di Nole, l’Abbadia di San Vito e la parrocchia di San Vincenzo Martire.

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