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Il Consiglio metropolitano è stato convocato per mercoledì 13 aprile alle 15 in videoconferenza con all’ordine del giorno:- la prima Variazione al DUP-Documento Unico di Programmazione 2023-2025, riguardante un aggiornamento del piano triennale del fabbisogno di personale e il piano delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare
- un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza del versante sovrastante la Provinciale 23 del Sestriere al Km 45+300 nel territorio di Villar Perosa.
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La Città metropolitana di Torinonon consentirà lo stralcio parziale delle cartelle esattoriali relative a debiti residui fino a 1.000 eurorisalenti al periodo tra il 2000 e il 2015. Lo ha deciso il Consiglio metropolitano, approvando una delibera con cui l’Ente di area vasta esprime il suo diniego all’annullamento automatico di alcune tipologie di cartelle. La Consigliera delegata al Bilancio, Caterina Greco ha spiegato al Consiglio che le cartelle esattoriali teoricamente annullabili sono relative ad un ammontare dipoco superiore ai 90.000 euroe che, tra l’altro, le sanzioni ambientali e quelle per violazioni al Codice della Strada non sono annullabili.L’applicazione dello stralcio parziale introdurrebbe una disparità di trattamento tra i debiti fiscali che la Città metropolitana ha affidato per la riscossione coattiva e quelli affidati da Enti terzi a concessionari privati o per i quali sono in corso procedure coattive.
Si verrebbe a creare una situazione di mancato incasso di somme legate a sanzioni e interessi senza neppure garantire che il contribuente moroso corrisponda le somme residue a titolo di capitale e per le spese esecutive e di notifica.
L’adozione da parte della Città metropolitana di Torino della Delibera di diniego allo stralcio parziale consente comunque al contribuente debitore vedersi ridotti gli importi da pagare, attraverso l’adesione alla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022.
L’annullamento della cartella avverrà a fronte del pagamento del residuo importo dovuto, il quale può essere anche diluito in un massimo di 18 rate, con due rate da corrispondere nel 2023 e quattro ogni anno a partire dal 2024.
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L’adozione dello schema del Bilancio di previsione per il 2023 è stato il punto più importante della seduta del Consiglio metropolitano che si è tenutagiovedì 12 gennaio nella sala conferenze al 15° piano della sede di corso Inghilterra 7.Il Bilancio di previsione è stato illustrato nei dettagli più significativi dalla Consigliera delegata Caterina Greco ed è stato approvato con 4 astensioni e 11 voti favorevoli. Nel 2023 è previsto il pareggio sulla cifra di 709.697.961,13 euro, mentre per il 2024 e 2025 le cifre del pareggio previsto sono rispettivamente 584.821.508,81 e 507.656.586,97 euro. Nel dibattito sulla deliberazionesono state ricordate le azioni intraprese per la riduzione dell’indebitamento per un importo di circa 24 milioni, con un minore onere per gli interessi che ammonta a 2.781.000 euro. Nella fase di predisposizione della deliberazione sono stateeffettuate attente analisi su tutte le richieste di stanziamenti presentate dalle diverse Direzioni dell’Ente, sulle entrate fiscali ed extra-tributarie (convenzioni, proventi da sanzioni, ecc.), sui tassi di interesse sostenuti per l’indebitamento e sul fabbisogno relativo al personale.
Negli ultimi mesi, l’autofinanziamento tributario ha fortunatamente registrato un incremento del 14,7% per quanto riguarda l’IPT e l’addizionale RCAuto. Si prevede che l’analisi degli incassi tributari e l’applicazione dell’avanzo libero, accantonato e vincolato consentiranno di effettuare durante il 2023 alcune variazioni di bilancio per consentire investimenti. Nell’anno appena trascorso è stato necessario applicare 22 milioni di avanzo libero per coprire il calo iniziale delle entrate fiscali, il rincaro dei materiali per i lavori pubblici e dei costi dell’energia. Le stime delle entrate fiscali nel 2023 ammontano a17.850.000 euro per quanto riguarda il TEFA, 79.800.000 derivanti dall’addizionale sulla RCAuto e 85 milioni di euro derivanti dall’imposizione dell’IPT. Per quanto riguarda gli incassi collegati all’IPT e all’addizionale sulla RCAuto, è atteso un incremento, che è uno degli effetti positivi degli incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli. I trasferimenti dallo Stato dovrebbero ammontare a 22.822.000 euro, mentre è previsto il trasferimento di 81.750.000 euro dalla Città metropolitana di Torino all’amministrazione statale. I trasferimenti dalla Regione sono stimati in 1 milione per le spese del personale in avvalimento e per la Polizia amministrativa e in 2.224.000 euro per il personale con funzioni ambientali. I canoni idrici dovrebbero fruttare 7.231.680 euro. I dividendi distribuiti dalle società partecipate dalla Metro Holding sono stimati in 2,8 milioni, mentre per le sanzioni per le violazioni al Codice della Strada si prevede un incasso di 2 milioni, derivante dai trasferimenti provenienti dai Comuni. Per le sanzioni direttamente irrogate dalla Polizia metropolitana è previsto un introito di 250.000 euro. L’indebitamento è previsto che si assesti sul 4,08%, grazie all’estinzione di mutui per circa 23 milioni. Il debito residuo ammonta attualmente a 265.759.000 euro, con una riduzione degli interessipassivi che ammonta per il 2023 a 2.761.000 euro. Il costo del personale ha un incidenza prevista del 16,2%, che consentirà nuove assunzioni. Per i progetti collegati al PNRR sono previsti stanziamenti per 72 milioni nel 2023, 37 nel 2024 e 9 milioni nel 2025. Per quanto riguarda la spesa, quella corrente ammonta a 251.454.000 euro. L’acquisto di beni e servizi incide su tale somma per il 22,5% e i redditi da lavoro dipendente a circa 43 milioni. Il totale dei trasferimenti correnti è di 99.633.000 euro e comprende le somme trasferite allo Stato a titolo di perequazione. In materia di investimenti è stata effettuata un’analisi della spesa, da cui emerge che circa 187 milioni sono destinati alle voci finanza e patrimonio, relativamente ai mutui e alla manutenzione del patrimonio. Alla viabilità sono destinati 18 milioni, all’edilizia scolastica 16 milioni, all’istruzione e allo sviluppo locale circa 8 milioni.

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L’adozione dello schema del Bilancio di previsione per il 2023 è il punto più importante della seduta del Consiglio metropolitanoche è stata convocata dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo per giovedì 12 gennaio alle 15 nella sala conferenze al 15° piano della sede di corso Inghilterra 7. La prima seduta del 2023 si terrà in corso Inghilterra e non nella sala “Elio Marchiaro” di piazza Castello 205 per consentire l’effettuazione e il completamento di lavori di ammodernamento tecnologico della storica sala del Consiglio Provinciale.L’approvazione del Bilancio di previsione consentirà alla macchina amministrativa della Città Metropolitana di Torino di funzionare a pieno regime sin dalle prime settimane dell’anno.
Gli altri due punti all’ordine del giorno del Consiglio del 12 gennaio saranno:
- l’adozione del Documento Unico di Programmazione-DUP 2023-2025
- l’aggiornamento del regolamento dell'Imposta Provinciale di Trascrizione, iscrizione e annotazione di veicoli al PRA-Pubblico Registro Automobilistico.
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Il Consiglio metropolitano è stato convocato dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo per giovedì 22 dicembre alle 16 nella sala “Elio Marchiaro” di piazza Castello 205.
All’ordine del giorno:
- un’interpellanza presentata dai consiglieri Enrico Delmirani, Andrea Tragaioli, Daniel Cannati, Davide D’Agostino, Roberto Ghio e Fabio Giulivi della Lista civica per il territorio sul tema “Emergenza Lupo in val Pellice?”
- la modifica del Regolamento di funzionamento della Consulta permanente dei consiglieri ed amministratori della Provincia e della Città metropolitana di Torino, a relazione del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo
- la razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie detenute dalla Città metropolitana al 31 dicembre 2021, a relazione del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo
- la presa d’atto delle modifiche allo Statuto dell’associazione ''Avviso Pubblico. Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie'', a relazione del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo
- una Deliberazione comprendente una serie di indirizzi per la dismissione di reliquati stradali della Città metropolitana di limitata estensione, a relazione del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo
- l’acquisizione del diritto di superficie su di un terreno di proprietà della Città di Ivrea per la realizzazione di un incubatoio ittico, nell'ambito del progetto europeo LIFE GrayMarble-Conservation and management of marbletrout and adriatic grayling in the Dora Baltea catchment, a relazione del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo
- interventi di somma urgenza sulla Strada Provinciale 80 di Caravino al km 4+400 per il rifacimento del manufatto di attraversamento stradale; interventi di somma urgenza sulla Provinciale 42 del Santuario di Belmonte al km 14+500 in territorio del Comune di Prascorsano per il ripristino delle condizioni di sicurezza della sede stradale e delle opere di sostegno, a relazione del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo
- l’autorizzazione all'operazione di estinzione parziale del debito residuo, con l’integrazione del budget operativo massimo relativo alle penali da liquidare alle banche mutuanti per l'estinzione anticipata, a relazione della Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco
- il riconoscimento di un debito fuori bilancio derivante da sentenza esecutiva, a relazione della Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco
- l’aggiornamento del Regolamento sulle modalità, tempi di riversamento e rendicontazione del tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente, a relazione della Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco
- l’aggiornamento del Regolamento per la riscossione delle entrate e dell'accertamento e definizione delle entrate tributarie, a relazione della Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco
- il progetto preliminare del PTGM-Piano Territoriale Generale Metropolitano, a relazione del Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione territoriale, alla difesa del suolo e ai trasporti, Pasquale Mazza
- le linee di indirizzo per l’assegnazione dei finanziamenti per il rinnovo delle flotte del trasporto pubblico locale e di conurbazione e dello schema di convenzione, nell’ambito del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, a relazione del Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione territoriale, alla difesa del suolo e ai trasporti, Pasquale Mazza
- lo schema di convenzione tra la Città metropolitana e gli Enti locali per l'erogazione del contributo statale per la redazione di progetti di fattibilità tecnico-economica nell'ambito del progetto Bike-to-rail facente parte del PUMS-Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, a relazione del Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione territoriale, alla difesa del suolo e ai trasporti, Pasquale Mazza
- l’approvazione delle missioni, del piano di lavoro per le azioni di sistema e delle azioni pilota dell’Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana e del suo territorio, a relazione del Consigliere metropolitano delegato all’ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, Gianfranco Guerrini
- l’avvio del procedimento e della fase transitoria per l’individuazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti e di quelle non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti, a relazione del Consigliere metropolitano delegato all’ambiente e vigilanza ambientale, risorse idriche e qualità dell'aria, Gianfranco Guerrini
- l’aggiornamento del Piano Strategico metropolitano 2021-2023 “Torino metropoli aumentata”, a relazione della Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica, Sonia Cambursano
- la presa d’atto del Gender Equality Plan, piano per le parità di genere 2022-2024, a relazione della Consigliera metropolitana delegata alle politiche giovanili, sociali e di parità, Valentina Cera.
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Nella seduta del 9 novembre il Consiglio metropolitano ha approvato all’unanimità l’adesione della Città Metropolitana di Torino all’associazione Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese e il relativo Statuto. Oltre alla Città Metropolitana, all’associazione, costituita ufficialmente con un atto notarile il 31 maggio scorso, aderiscono associazioni di categoria, associazioni di promozione del territorio, Enti di formazione professionale, Consorzi di produttori, produttori singoli e i Comuni di Andezeno, Arignano, Baldissero Torinese, Cambiano, Carignano, Carmagnola, Castagnole Piemonte, Chieri, Isolabella, Lombriasco, Marentino, Mombello di Torino, Montaldo Torinese, Moriondo Torinese, Osasio, Pancalieri, Pavarolo, Pecetto Torinese, Pino Torinese, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena, Sciolze e Villastellone.Nel dibattito che ha preceduto il voto sulla Deliberazione il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha sottolineato la natura politica dell’adesione al Distretto del Cibo, grazie ad una scelta condivisa da tutte le forze rappresentate in Consiglio.
Il Consigliere del gruppo “Città di città”, Alessandro Sicchiero, anche nella sua veste di Sindaco di Chieri, ha affermato che il Distretto del Cibo è un’occasione importante per rafforzare le filiere produttive, logistiche e commerciali legate al settore primario e all’alimentazione. Ringraziando la Regione Piemonte per l’opportunità offerta ai territori che intendono istituire i Distretti, Sicchiero ha sottolineato che accanto ai prodotti locali vi è un paesaggio tipico presidiato da agricoltori e allevatori che lavorano in un territorio che l’azione degli Enti pubblici deve tutelare e difendere. Il Distretto, a giudizio di Sicchiero, è l’occasione per dare alle amministrazioni, alle aziende e ai cittadini strumenti per valorizzare le potenzialità che si aprono sul territorio grazie all’integrazione tra città e campagna per promuovere le filiere corte e il turismo culturale ed enogastronomico. I temi forti che saranno alla base dell’azione dei Distretti sono la sostenibilità ambientale, la biodiversità, la tutela del paesaggio, la responsabilità sociale delle aziende, l’inclusione, la tutela dei diritti dei lavoratori, la lotta allo spreco alimentare, la sicurezza alimentare, l’innovazione tecnologica e produttiva; il tutto per dare valore alla terra, alle persone, alle aziende e alle nuove generazioni.
Roberto Ghio, Sindaco di Santena e Consigliere metropolitano della Lista civica per il territorio, ha innanzitutto elencato cosa non sarà il Distretto del Cibo. Non sarà l’ennesima associazione che promuove prodotti, fiere e sagre, perché lo fanno già benissimo Enti e associazioni e lo ha fatto il Paniere dei prodotti tipici ideato 21 anni orsono dall’allora Provincia di Torino. Il Distretto sarà invece unostrumento di programmazione e progettazione territoriale per far sedere allo stesso tavolo cittadini, associazioni, istituzioni, imprenditori agricoli e non, con lo scopo di ottimizzare il rapporto tra città e campagna e puntare allo sviluppo locale attraverso la tutela del paesaggio. Il tutto superando il tradizionale campanilismo, per dare al territorio i giusti strumenti per perseguire obiettivi comuni. I produttori, i distributori e i consumatori di cibo, a giudizio del Consigliere Ghio, devono essere al centro del sistema delle politiche alimentari, soprattutto nell’attuale difficile situazione, in cui le fasce di popolazione portatrici di nuova povertà alimentare si stanno ampliando. Il Distretto del Cibo può in questo senso impegnarsi a sostenere azioni di contrasto alle nuove povertà alimentari, che a giudizio del Sindaco di Santena, devono coinvolgere il CAAT di Torino in un sistema in cui il consumo di cibo diventi più razionale e limiti lo spreco.
Il Consigliere del Movimento 5Stelle Luca Salvai, Sindaco di Pinerolo, ha da parte sua sottolineato che anche nel Pinerolese il tema della nascita di un Distretto del Cibo è all’ordine del giorno e se ne parlerà in un convegno domenica 13 novembre a Cavour, nell’ambito della rassegna Tuttomele. La Città Metropolitana a giudizio di Salvai può giocare un ruolo importante per indirizzare i Distretti nella giusta direzione.

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Il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha convocato il Consiglio metropolitano per mercoledì 9 novembre alle 16 nella sala Elio Marchiaro di piazza Castello 205, con all’ordine del giorno:- la quarta Variazione al Documento Unico di Programmazione-DUP 2022-2024, a relazione del Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo
- l’autorizzazione all’operazione di estinzione parziale del debito residuo, con definizione del budget operativo massimo e delle condizioni dell’operazione, a relazione della Consigliera delegata al Bilancio, Caterina Greco
- la quarta Variazione al Bilancio di previsione 2022/2024, a relazione della Consigliera delegata al Bilancio, Caterina Greco
- l’adesione della Città Metropolitana di Torino all’associazione Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese, con approvazione del relativoStatuto, a relazione del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo
- una proposta di mozione sull’orientamento scolastico, che sarà illustrata dalla Consigliera delegata all’istruzione, al sistema educativo e alla rete scolastica, Caterina Greco.
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Venaria Reale avrà il nuovo ponte sul Ceronda: il vecchio “Castellamonte” sarà abbattuto e sostituito con un ponte nuovo che risponderà anche ai criteri di sicurezza idraulica. Sono stati infatti erogati i 4 milioni di euro – per l’esattezza 3.967.000 – dalla Regione Piemonte alla Città metropolitana di Torino per la realizzazione del nuovo ponte sul Ceronda a Venaria Reale: il finanziamento va a completare la cifra di 9.500.000 euro che permetteranno la realizzazione per migliorare l’accessibilità alla Reggia di Venaria.Un progetto molto atteso e che ha avuto una lunga gestazione con l’obiettivo di rendere facilmente e gradevolmente raggiungibile e fruibile un complesso di opere (la Reggia, il centro storico del Comune di Venaria ed il Parco della Mandria) e che prevede la costruzione di un nuovo ponte sul Ceronda in sostituzione del vecchio ponte Castellamonte e una nuova sistemazione viaria.
La terza variazione di bilancio presentata nella seduta del Consiglio metropolitano del 27 settembre ha approvato un emendamento che concerne il finanziamento di 3.967.000 euro della Regione Piemonte per la realizzazione del nuovo porte sul Ceronda inpertinenza della Sp 1 delle Valli di Lanzo.
Il Documento unico di programmazione (Dup) registrerà l’erogazione del finanziamento nel programma triennale dei lavori pubblici, distribuendo il finanziamento nelle prime due annualità.
Per il progetto del nuovo ponte è prevista la collocazione in asse al viale Castellamonte, in modo che il visitatore che attraversa il torrente Ceronda non abbia ostacoli alla vista verso la Reggia. Le fasi esecutive di questa soluzione prevedono la demolizione preventiva dell’attuale ponte Castellamonte (comunque necessaria per la messa in sicurezza idraulica).
Sulla base del protocollo di intesa siglato fra Città metropolitana di Torino, Consorzio delle Residenze Reali Sabaude e Comune di Venaria Reale, il Consorzio si occuperà della progettazione esecutiva delle opere, mentre la Città metropolitana di Torino avrà il ruolo di stazione appaltante, di approvare e validare il progetto esecutivo delle opere e curarne la realizzazione e l'acquisizione definitiva a patrimonio stradale dell'Ente.
“L’erogazione di quest’ultima tranche del finanziamento consentirà finalmente di realizzare un’opera attesa da anni. La decisione di affidare alla Città metropolitana il ruolo di stazione appaltante” spiega il vicesindaco metropolitano di Torino Jacopo Suppo “ conferma il ruolo strategico della Città metropolitana nel promuove lo sviluppo del territorio”.
Una valutazione condivisa da Fabio Giulivi, sindaco di Venaria Reale e consigliere della Città metropolitana di Torino che ha manifestato soddisfazione per per il lavoro tecnico e politico che con questa decisione definisce il percorso concreto per un lavoro atteso da anni. Carlo Vietti, sindaco di Druento nonché vicepresidente del parco La Mandria e portavoce della Zona omogenea Torino Ovest ringrazia e chiede interventi urgenti per togliere gli alberi che occupano l'alveo del fiume con rischi altissimi di protezione civile
Rossana Schillaci, consigliera comunale di Venaria Reale e capogruppo metropolitano della Lista Città di città ha richiamato l’attenzione sul fatto che Venaria è un polo.turistico nazionale e merita la massima attenzione.
L’emendamento è approvato all’unanimità dal Consiglio metropolitano.
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Il Consiglio metropolitano di Torino ha approvato un ordine del giorno a sostegno della candidatura del mestiere dell’ambulante quale Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’ordine del giorno è stato illustrato dal primo firmatario, il Sindaco di Chieri e Consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero della lista Città di città, il quale ha ricordato come a Torino abbia sede il mercato all’aperto più grande d’Europa, quello di Porta Palazzo. lI documento approvato impegna il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo a sollecitare il Governo centrale a proporre la candidatura dei mercati italiani e del mestiere dell'ambulante a patrimonio culturale immateriale dell’Unesco e chiede alla Regione Piemonte di attivare le iniziative utili al raggiungimento di tale scopo, in collaborazione con le associazioni dei mercatali, le associazioni di categoria e tutti i soggetti interessati.Il Consigliere metropolitano Davide D’Agostino della Lista civica per il territorio aveva chiesto il rinvio della discussione dell’ordine del giorno, rilevando che esistono anche altre professioni che meriterebbero di essere riconosciute, che lo scenario economico e sociale è in rapida mutazione e che sono molte le problematiche dei mercatali meritevoli di attenzione da parte della pubblica amministrazione. Sicchiero ha replicato che l’attenzione ai problemi degli operatori del settore può andare di pari passo con il riconoscimento della valenza culturale e storica dei mercati italiani e il documento è stato approvato.
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Nell’ultima seduta prima della pausa estiva il Consiglio metropolitano ha approvato la salvaguardia degli equilibri di bilancio e alcune variazioni al DUP-Documento Unico di Programmazione e al Bilancio.Di notevole importanza l’applicazione di fondi dell’avanzo di bilancio libero per quasi 17 milioni di euro prevista dalla seconda variazione al bilancio 2022. Oltre 8 milioni saranno impiegati per interventi di miglioramento e messa in sicurezza della viabilità, mentre supera i 7 milioni la spesa per interventi di manutenzione degli edifici scolastici, l’adeguamento alle normative di sicurezza, la valutazione sismica degli edifici e il rilascio dei certificati di prevenzione degli incendi. Per quanto riguarda i lavori pubblici, nella variazione al DUP sono contemplati 45 nuovi interventi per un importo di 8.196.487 euro, in gran parte dedicati alla riforestazione di porzioni del territorio, resa possibile dalla partecipazione della Città metropolitana ai bandi del Ministero dell’ambiente e della transizione ecologica. La variazione del DUP comprende anche stanziamenti di minore entità per la viabilità e l’edilizia scolastica.Tre le operazioni di declassificazione e passaggio di brevi tratti di strade provinciali ai demani comunali approvate dall’assemblea di piazza Castello. Riguardano un tratto della Provinciale 101 nell’abitato di Casalborgone, un paio di km della SP1 delle Valli di Lanzo a Traves e due brevi segmenti delle Provinciali 20 e 126 nel territorio di Moncalieri.
L’approvazione da parte del Consiglio del PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, consente l’impiego di risorse già stanziate dal Ministero dell’ambiente, nell’ambito dal Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile, per finanziare la sostituzione di alcuni autobus del trasporto pubblico locale classificati come Diesel Euro 2 ed Euro 3. Il Ministero ha inoltre assegnato alla Città Metropolitana di Torino risorse per 4.163.291 euro per interventi di manutenzione della rete ciclabile e per la realizzazione di nuove ciclovie. Nei prossimi mesi il PUMS sarà oggetto di un aggiornamento, a seguito di un confronto con gli amministratori e con le comunità locali.
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