Assistenza ai Comuni
Su richiesta del Comune di Chieri, a partire dall’autunno 2018 l’allora Servizio Assistenza Tecnica agli Enti locali della Città Metropolitana di Torino - ora Direzione Azioni Integrate con gli Enti locali – ha iniziato e terminato lo studio di fattibilità tecnico-economica per la realizzazione di una nuova strada che, partendo dall’innesto sulla Provinciale 128 al km 5+635 con direzione sud-ovest, si ricollega alla 128 evitando l’attraversamento dell’abitato della frazione di Pessione di Chieri.Nel gennaio 2018 l’amministrazione comunale chierese aveva richiesto alla Città Metropolitana di assumersi la responsabilità della progettazione dell’opera, del coordinamento della sicurezza, della direzione dei lavori e del collaudo. Il progetto di fattibilità tecnico-economica recentemente consegnato dai tecnici dell’Ente di area vasta alla Città di Chieri prevede due lotti funzionali che il Comune, attuatore e beneficiario, ha inserito in un accordo di programma con la Regione Piemonte per la ripartizione degli importi di finanziamento dell’opera.
Il centro abitato di Pessione è attualmente gravato da un intenso traffico di mezzi pesanti lungo la Provinciale 128. Sono mezzi perlopiù diretti (o provenienti) allo stabilimento della Martini & Rossi. Da tempo l’amministrazione comunale chierese era alla ricerca di una soluzione per deviare il traffico pesante su di una viabilità alternativa, che consenta oltretutto di migliorare l’accessibilità alla zona industriale, garantendo nel contempo un significativo beneficio in termini di sostenibilità ambientale e di sicurezza stradale.
Il nuovo tracciato, percorrendo aree a destinazione agricola, verrebbe interconnesso a nord alla viabilità provinciale grazie ad una intersezione a rotatoria sulla Provinciale 128 e a sud-ovest su Via Castelguelfo. A completamento dell’opera è prevista la costruzione di un’ulteriore rotatoria di svincolo, per consentire una migliore accessibilità del traffico pesante diretto al sito in cui è prevista un’espansione dell’insediamento produttivo della Martini & Rossi. È previsto che la variante di Pessione prosegua nel secondo lotto nuovamente su aree agricole sino a strada Fortemaggiore e che scavalchi la sede ferroviaria della linea Torino-Genova, per poi riconnettersi alla Provinciale 128. È stata la società RFI-Rete Ferroviaria Italiana a manifestare la necessità di costruire un nuovo cavalcavia, poiché quello esistente è considerato inadeguato al transito delle nuove sagome limite dei vagoni ferroviari. La realizzazione della variante di Pessione è dunque l’occasione per costruire una nuova infrastruttura con un notevole risparmio di spesa, in quanto i costi del manufatto di scavalcamento della ferrovia sarebbero a carico di RFI. L’opera assumerebbe un interesse sovracomunale e per la Città di Chieri sarebbe l’occasione per la riqualificazione urbana della frazione.
Il primo lotto della variante comporta una spesa già finanziata di 750.000 Euro e prevede il congiungimento della Provinciale 128 a via Castelguelfo con una nuova strada e con la sistemazione della viabilità poderale di collegamento da via Castelguelfo a strada Fortemaggiore. Sono inoltre previsti interventi di completamento, per un ulteriore importo da finanziare di 335.000 Euro, con la costruzione della rotatoria su via Castelguelfo, di una pista ciclo-pedonale in affiancamento e della viabilità di accesso al nuovo piazzale della Martini & Rossi.
Il secondo lotto attualmente è finanziato solo parzialmente da parte del Comune di Chieri, che per gli esercizi finanziari 2019 e 2020 ha previsto una spesa di 520.000 Euro per il naturale prolungamento stradale fino al nuovo cavalcavia della ferrovia realizzato da RFI, per poi ricongiungersi alla Provinciale 128 oltre la linea Torino-Genova, con una bretella stradale che collega il tracciato sino all’attuale posizione del cavalcaferrovia.
Per garantire una migliore connessione con il sistema viabile e contemporaneamente sgravare il centro abitato di Pessione dal traffico pesante, nel progetto di fattibilità tecnico-economica redatto dai tecnici della Direzione azioni integrate è stata valutata la realizzazione dell’intera infrastruttura viaria, concentrando tuttavia l’aspetto progettuale sul primo lotto, già oggetto di finanziamento, con la realizzazione di una nuova viabilità già in grado di soddisfare parzialmente le esigenze del territorio chierese.
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Il Comune di Foglizzo nel 2018 ha chiesto all’allora Servizio Assistenza tecnica della Città Metropolitana di Torino – oggi Direzione Azioni integrate con gli Enti locali - la predisposizione di uno studio di fattibilità tecnica ed economica di alcuni interventi per il miglioramento della viabilità e della sicurezza stradale nel centro abitato. Tra le priorità vi era l’allargamento della banchina della Strada Provinciale 82 di Montalenghe, dal centro abitato fino al confine comunale, con la sistemazione del fosso a margine della carreggiata. L’intervento sul tratto fino all’incrocio di via Rodallo intorno al km 10 è ritenuto necessario in quanto la banchina lambisce la sommità di un fossato piuttosto pronunciato, che rappresenta un pericolo, sia per la circolazione veicolare che per i pedoni diretti verso il centro del paese, che non possono usufruire di un marciapiede o di un camminamento sicuro.Nel progetto presentato al Sindaco di Foglizzo, il tecnico della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali ha studiato e computato due soluzioni tecniche. Entrambe prevedevano l’allargamento della banchina stradale sulla Provinciale 82. La prima soluzione, più semplice ed economica, prevedeva una spesa di 21.500 euro per la copertura del fossato e la realizzazione di un camminamento a raso a fianco del sedime stradale, senza protezioni particolari. La seconda soluzione prevedeva lavori per 36.000 euro, per recuperare uno spazio dedicato ai pedoni senza il rischio di sconfinamento dei veicoli sul camminamento tracciato. È previsto un marciapiede rialzato e cordolato in calcestruzzo per meglio proteggere i pedoni. In attesa della decisione dell’amministrazione la Direzione Azioni integrate sta preparando una relazione paesaggistica semplificata e la richiesta del nulla osta autorizzativo al Servizio Viabilità della Città metropolitana.
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È passato un anno da quando il Comune di Bosconero ha richiesto all’allora Servizio assistenza tecnica della Città Metropolitana di Torino la redazione di un progetto preliminare per due interventi di miglioramento e incremento della sicurezza per i pedoni e i ciclisti sulle vie Trieste e Cavalier Pagliassotti.I tecnici di quella che ora è denominata Direzione azioni integrate con gli Enti locali, hanno progettato una nuova pista ciclo-pedonale a margine di via Trieste, sull’asse della Strada Provinciale 87 nel tratto compreso tra il km 10,650 e il km 11. Inoltre è stato progettato l’ampliamento del marciapiede di via Cavalier Pagliassotti nel tratto lungo la recinzione della scuola dell’infanzia. Il progetto di fattibilità tecnica ed economica di entrambe le richieste individua diverse soluzioni progettuali per i due interventi, che possono costituire due lotti funzionali eseguibili in tempi diversi.
L’amministrazione comunale di Bosconero ha successivamente optato per la realizzazione del primo intervento, relativo alla nuova pista ciclo-pedonale a margine di via Trieste. È previsto che la maggior parte della pista abbia una sede propria, delimitata lateralmente da cordoli in cemento e pavimentata con finitura in asfalto stesa su di uno strato di collegamento in tout-venant.
Il progetto definitivo-esecutivo prevede inoltre interventi di adeguamento delle infrastrutture esistenti, come la realizzazione di cavidotti per un’eventuale linea elettrica per l’alimentazione dell’illuminazione pubblica. Sono previsti una nuova segnaletica verticale e orizzontale oltre ad un attraversamento ciclopedonale nel punto in cui la pista incrocia una stradina di accesso ad alcune abitazioni e attività produttive.
Gli studi e gli elaborati esecutivi del primo lotto sono stati consegnati al Comune di Bosconero nel novembre scorso, consentendo agli amministratori di finanziare l’opera con risorse del bilancio 2018. L’avvio delle procedure d’appalto dei lavori consentirà di iniziare i lavori presumibilmente nella tarda primavera, con una spesa prevista di 69.814 Euro.
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La Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet sarà interamente transitabile a partire dalle 8,30 di domani, giovedì 19 giugno. Il tratto che era ancora chiuso e lo sarà sino a domani mattina è quello tra il lago Serrù, al km 11+550 e a quota 2275, e il Rifugio Savoia, al km 18+460 e a quota 2534.Dopo lo sgombero della neve, effettuato dal personale e dai mezzi del Circolo di Pont Canavese della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino, nell’ultima settimana sono state completate le operazioni per la messa in sicurezza dell’arteria stradale di alta quota: il controllo dello stato del manto stradale, della segnaletica e dei paracarri e la rimozione delle masse nevose eventualmente staccatesi dai muri di neve ancora presenti sui due lati della carreggiata.
Dopo aver acquisito una notorietà internazionale con la tappa del Giro d’Italia del 24 maggio 2019 con arrivo ai piedi della diga del lago Serrù, la Provinciale 50 del Colle del Nivolet è stata negli ultimi anni oggetto di interventi per la promozione del territorio, come l’installazione di cartelli che forniscono ai ciclisti importanti indicazioni tecniche sulle caratteristiche della strada. Utilizzando simboli internazionalmente riconosciuti, i cartelli installati dalla Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino indicano ai sempre più numerosi ciclisti che salgono al Nivolet la distanza percorsa a partire da Ceresole e ancora da percorrere per raggiungere il Colle, laquota raggiunta e la pendenza del tratto di strada che stanno percorrendo.

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Sono a buon punto i lavori per la messa in sicurezzadella galleria Monte Basso sulla Strada Provinciale 1 a Lanzo, aggiudicati nello scorso mese di gennaio alla ditta Giuggia Costruzioni srl di Villanova Mondovì per ovviare ai rilevanti problemi strutturali e di regimazione delle acque.All’impresa aggiudicataria è stato fissato un termine ultimo per l’esecuzione di 209 giorni dalla data di consegna dei lavori ed è confermata la riapertura della galleria sabato 5 luglio a doppio senso di marcia e in configurazione di cantiere, che comporta il limite di velocità di 30 km orari e il divieto di sorpasso. La segnaletica orizzontale che delimita la carreggiata transitabile sarà quindi di colore giallo. Le modalità di circolazione saranno definite con una specifica Ordinanza della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino, ma sin d’ora è possibile anticipare che il transito sarà vietato ai mezzi che trasportano merci pericolose e, ovviamente, ai ciclisti e ai pedoni.
“Sin da quando si sono riscontrati I problemi strutturali che hanno imposto la chiusura della galleria il nostro obiettivo è stato quello di garantire il transito in sicurezza nel tunnel grazie a lavori le cui ricadute positive si prolungassero il più possibile nel tempo. Per questo la progettazione degli interventi ha avuto come presupposto uno studio approfondito delle condizioni dell'infrastruttura e del versante montuoso che attraversa. - spiega il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici – Senza le indagini geognostiche e strutturali, affidate l'anno scorso dalla Città metropolitana di Torino ad una ditta specializzata, ma soprattutto senza le approfondite valutazioni tecniche dei progettisti incaricati non sarebbe stato possibile capire e affrontare la complessità dell'intervento. Il primo lotto dei lavori è stato finanziato con 6 milioni di euro, per metà derivanti della destinazione dei canoni idrici e per l’altra metà messi a disposizione dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Il secondo lotto riguarda gli interventi sull’impiantistica. A lavori terminati, la spesa complessiva per il completamento dei due lotti supererà gli 8 milioni”. L’importo dei lavori del primo lotto a base di gara è di 4.332.814,68 euro, di cui 792.445,20 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso di gara. Il ribasso offerto dalla ditta Giuggia è del 13,23% e pertanto l’importo complessivo affidato, compresi IVA e oneri, è di 4.714.597,04 euro. Il finanziamento complessivo dell’opera ammonta a 6.070.047euro.
Il progetto dei lavori ha previsto un risanamento strutturale delle zone degradate del tunnel, il riempimento dei vuoti presenti sotto il rivestimento, il placcaggio tramite elementi di rinforzo in acciaio per la messa in sicurezza definitiva del rivestimento e la regimazione acque, per rientrare nei parametri tecnici attuali per un tunnel della tipologia di quello di Lanzo. La soluzione tecnica del blindaggio è stata presa in considerazione e sviluppata durante la redazione del progetto di fattibilità ed è stata preceduta da un risanamento conservativo, riguardante le fessure e le discontinuità del rivestimento, che è stato imbullonato. Le fessure sono state chiuse utilizzando resine ad altissima resistenza. Si è poi proceduto ad applicare una malta di isolamento e sono state sistemate canalette tra i conci, utili per convogliare le acque di infiltrazione.

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A Lauriano, la strada provinciale 100 di Moriondo è chiusa h 24 fino a venerdì 25 luglio dal km 5+580 al km 5+620 per lavori di riqualificazione della piazza Risorgimento e messa in sicurezza della strada con opere di mitigazione della velocità.
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Sono in pieno svolgimento i lavori per la manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale conservativo del ponte sul Po che collega Verrua Savoia con Crescentino, lungo la Strada Provinciale 107 di Brusasco.Venerdì 13 giugno per verificare l’allestimento del cantiere il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo si è recato sul posto insieme al Consigliere metropolitano Andrea Gavazza, Presidente della 2ª Commissione Lavori pubblici e ambiente del Consiglio metropolitano e Sindaco di Cavagnolo, al Sindaco di Verrua Savoia, Mauro Giuseppe Castelli, al primo cittadino di Crescentino, Vittorio Ferrero, e ad altri amministratori locali.
“Il ponte è di importanza vitale per la viabilità al servizio delle nostre comunità. - ha sottolineato il Consigliere Gavazza – La Città metropolitana sta investendo 6 milioni di europer la manutenzione straordinaria sui piloni e le arcate del ponte, insieme all’ampliamento della carreggiata, che consentirà di realizzare due piste ciclabili a lato delle corsie per il transito dei veicoli a motore. Alla fine dell’intervento migliorerà la sicurezza del transito per i pedoni, per i ciclisti e per gli automobilisti che ogni giorno usufruiscono di un’infrastruttura imprescindibile per il territorio”.
Il cantiere è affidato all’impresa Costruzioni Ruberto s.r.l. ed è in vigore la regolamentazione della circolazione tra il km 4+850 e il km 5+150 della Provinciale 107. Sono in vigore il limite di velocità a 30 km/h, il divieto di sorpasso e di sosta per tutti i veicoli e un senso unico alternato regolato da impianto semaforico o da movieri. Le limitazioni sono in vigore tutti i giorni, festivi e prefestivi compresi e comunque non oltre il termine dei lavori.
“Il programma di manutenzione straordinaria e risanamento conservativo del ponte, - spiega il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo – viene realizzato grazie alle risorsemesse a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ai sensi della Legge 145 del 2018 e del cosiddetto Decreto Ponti del 3 gennaio 2020. Sono previsti il consolidamento di elementi strutturali in alveo, il miglioramento dell’interazione della struttura con il corso del Po e la realizzazione delle piste ciclabili. Il progetto dei lavori è stato sottoposto al parere dell’AIPO e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino. Gli interventi sulla carreggiata transitabile sono volti ad adeguare il ponte ai parametri di sicurezza fissati dalla normativa vigente”.
Al miglioramento delle condizioni di deflusso del Po nel tratto di interferenza con l’infrastruttura si accompagnano interventi sulla difesa spondale sulla sinistra orografica. I lavori consentiranno di migliorare la fruizione e la valorizzazione del bene storico e una valorizzazione ambientale e naturalistica, grazie al recupero di aree in stato di abbandono e degrado.
Venerdì 13 giugno il Vicesindaco Suppo e il Consigliere Gavazza hanno anche effettuato un sopralluogo lungo la Strada Provinciale 90 a Rondissone, per verificare la situazione in un’areain prossimità del polo logistico Amazon, in cui si verificano episodi di abbandono di rifiuti. Il Sindaco di Rondissone, Antonio Magnone, ha richiesto alla Città metropolitana di Torino l’installazione di un guard rail per impedire l’accesso e la sosta dei veicoli. Il Vicesindaco Suppo e il Consigliere Gavazza hanno valutato positivamente la richiesta del Sindaco Magnone.
Venerdì 13 giugno un terzo sopralluogo ha interessato un tratto della Strada Provinciale 90 a Mazzè, in cui la carreggiata è stretta e inadeguata al transito dei mezzi pesanti. L’ipotesi che il Vicesindaco Suppo e il Consigliere Gavazza hanno valutato insieme al Sindaco di Mazzè, Marco Formia, è quella innanzitutto di un monitoraggio dei flussi di traffico. I dati raccolti saranno utili per valutare e pianificare futuri interventi da inserire nella prossima programmazionedegli investimentisulla rete stradale della Cittàmetropolitana, compatibilmente con le risorse disponibili.

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A Coassolo, la strada provinciale 22 del Colle Forcola è chiusa dal km 20+400 al km 20+550 fino a venerdì 20 giugno, nella fascia oraria 8- 18, per lavori di sistemazione della pavimentazione stradale e delle protezioni marginali.
A Balangero, la strada provinciale 26 dell’Amiantifera è chiusa dal km 3+000 al km 3+200 fino a venerdì 20 giugno, nella fascia oraria 8- 17.30, per la realizzazione di un muro di controriva nell’ambito degli interventi di ripristino conseguenti all’alluvione dei giorni 16 e 17 aprile.
A San Giorgio Canavese, la strada provinciale 217 di Barone sarà chiusa nel tratto compreso tra il km 1+080 e il km 1+135 da martedì 17 giugno a lunedì 30 giugno per lavori di posa di una nuova condotta fognaria da parte della società Smat.
In tutti i casi predetti, le deviazioni su percorsi alternativi sono segnalate sul posto.
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Occorrerà attendere ilcompletamento delle operazioni di messa in sicurezza dell’arteriaper la riapertura del tratto a quota più alta della Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet, tra il lago Serrù e il Rifugio Savoia. Nel tratto in questione lo sgombero della neve è stato pressoché completato dal personale e dai mezzi del Circolo di Pont Canavese della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino, che hanno affrontato un manto nevoso tuttora consistente. La messa in sicurezza della Provinciale 50 prevede il controllo dello stato del manto stradale, della segnaletica e dei paracarri e la rimozione delle masse nevose eventualmente staccatesi dai muri di neve ancora presenti sui due lati della carreggiata.La data ragionevolmente ipotizzabile per la riapertura totale della SP 50 è quella di venerdì 20 giugno.

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