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Nell’incontro che, nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”, il Sindaco di Palazzo Canavese, Silvano Signora, e la Vicesindaca Amanda Prelle hanno avuto martedì 27 maggio con il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, è stato evidenziato il tema della messa in sicurezza di due arterie provinciali che attraversano il centro abitato del paese. Sulla Provinciale 263 di Piverone la velocità eccessiva tenuta da molti conducenti è motivo di preoccupazione, anche da parte dei cittadini, che hanno indirizzato una petizione all’amministrazione comunale. L’attraversamento della strada da parte dei pedoni, tra i quali gli alunni delle scuole di Palazzo, necessita di accorgimenti per incrementarne la sicurezza. Una piattaforma rialzata è già stata realizzata in un tratto in curva della SP 263, ma il Comune vorrebbe aggiungerne altre, in corrispondenza di intersezioni tra la Provinciale e strade comunali. Verranno valutati l’implementazione della segnaletica che indica il limite di velocità di 50 km orari e l’eventuale installazione di bande rumorose. La progettazione degli interventi sarà a carico del Comune e sarà oggetto del rilascio del nulla osta ai lavori da parte della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana. Anche sul rettilineo sulla Provinciale 228 in direzione di Piverone dovrebbe essere messo in sicurezza un attraversamento pedonale che consente l’accesso ad una fermata del trasporto pubblico locale. Nel tratto della Provinciale 228 tra Palazzo e Bollengo sono già stati realizzati una rotatoria, un impianto semaforico e un attraversamento pedonale. L’ipotesi proposta dal Comune di Palazzo è quella di realizzare un marciapiede ai due lati della carreggiata e un restringimento che induca i conducenti a rallentare.
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La prossima settimana sono annunciate, al momento, tre interruzioni di strade provinciali per lavori.
A Vinovo, sulla strada provinciale 143, in corrispondenza di un braccio di uscita della rotatoria posta al km 17+150, sarà chiusa la corsia stradale in direzione Moncalieri, con deviazione del traffico su percorsi alternativi segnalati sul luogo, da lunedì 26 maggio a venerdì 30 maggio nella fascia oraria 9-19. Si tratta di lavori per un allacciamento fognario.
Nei Comuni di Baldissero Canavese e di Vidracco, la strada provinciale 61 di Issiglio chiuderà al traffico per l’intera giornata da martedì 27 maggio a venerdì 30 maggio, nel tratto compreso tra il km 2+300 e il km 2+800 per un intervento di adeguamento stradale.
A Chialamberto, la strada provinciale 33 della Val Granda chiuderà al traffico, a eccezione dei residenti e dei mezzi di soccorso, da lunedì 26 maggio a venerdì 6 giugno nel tratto compreso tra il km 9+515 e il km 9+900 per un intervento di demolizione di un fabbricato lungo il lato sinistro della strada. Il percorso alternativo è segnalato in loco.
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“Proprio mentre la Città metropolitana di Torino ha investito 5 milioni di fondi propri per gli interventi di somma urgenza sulle strade a seguito dell’alluvione del mese aprile, lo Stato centrale ci impone un taglio del 70% nei trasferimenti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assegna al nostro Ente per la manutenzione delle strade nel 2025”: lo ha denunciato il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo, intervenendo oggi pomeriggio ai lavori della Conferenza metropolitana.“La notizia dei tagli che riguardano tutti gli Enti locali è giunta ieri come un fulmine a ciel sereno. - precisa il Vicesindaco Suppo - Per noi significa passare nel solo 2025 da un trasferimento di 7 milioni e mezzo a poco meno di 2 milioni e 200.000 euro. Anche per il 2026 è previsto un taglio di 5 milioni e la prospettiva è quella di un azzeramento dei trasferimenti nel 2029”.
“Com’è possibile per la Città metropolitana di Torino e per chi la amministra continuare ad assumersi la responsabilità, anche penale, per la sicurezza dei 2900 km di strade di competenza del nostro Ente? Le scelte del Governo mettono a repentaglio la sicurezza delle strade e dei cittadini” ha proseguito Suppo, ricordando anche che il Ministero non ha ancora nemmeno pubblicato la graduatoria per l’assegnazione delle risorse del cosiddetto Decreto Ponti. “All’inizio dell’anno, - ha ricordato il Vicesindaco metropolitano - abbiamo creato ungruppo di lavoro interno per compiere in tempi brevi gli atti necessari per concludere le progettazioni, aggiornando i finanziamenti, della nuova infrastruttura in sostituzione del ponte Preti a Strambinello e del ponte tra Castiglione e Settimo Torinese. Abbiamo impegnato 800.000 euro di fondi propri per le progettazioni e a tutt’oggi non sappiamo se i nostri progetti saranno finanziati. Abbiamo il sospetto che il Governo abbia scelto di ridurre ai minimi termini l’operatività degli Enti locali”.
“La Città metropolitana di Torino, - ha concluso Suppo - non vuole interrompere nessun cantiere stradale e anzi stiamo facendo pressioni perché il Governo torni sui suoi passi, evitando di penalizzare la sicurezza stradale in tutti i territori”.

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Il divieto di transito è valido per tutti i veicoli, ad eccezione dei mezzi di soccorso.
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Nella mattinata di sabato 24 maggio è in programma l’inaugurazione della ciclopista Mappano-Torino, che comprende un tratto di 1200 metri realizzato dalla Città metropolitana di Torino e un ulteriore tratto di 1420 metri realizzato dal Comune di Mappano. L’appuntamento per le autorità e i cittadini è alle 11,30 al nuovo ponte di via Rivarolo. Seguiranno alle 12 l’aperitivo alla cascina Falchera di di strada Cuorgnè 109 a Torino e il pranzo al sacco nel parco Unione Europea di Mappano.Il Comune di Mappano ha organizzato una serie di attività che inizieranno alle 10 all’Istituto comprensivo Giovanni Falcone, in via Tibaldi 70 a Mappano. Dopo i saluti istituzionali e la descrizione delle attività svolte dalla scuola, i partecipanti si sposteranno nel luogo dell’inaugurazione. Nel pomeriggio la FIAB Torino Bici & Dintorni organizzerà a partire dalle 14,30 alcune attività per i bambini e le famiglie: pittura, cruciverba, giochi per i più piccoli, una caccia al tesoro e una gara di abilità ciclomeccanica. I vincitori riceveranno premi e gadget ed è prevista una merenda finale. Gli spostamenti tra i vari punti avverranno in bici o a piedi. In caso di pioggia la parte iniziale del programma si svolgerà all’interno dell’Istituto comprensivo Falcone e le attività organizzate da FIAB Torino Bici & Dintorni si svolgeranno nella struttura coperta di piazza Giovanni Paolo II.
50.000 EURO PER IL TRATTO REALIZZATO DALLA CITTÀ METROPOLITANA
La ciclopista Torino-Mappano è stata realizzata grazie ad un finanziamento assegnato nel 2020 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla Città metropolitana di Torino, per un importo totale di 3 milioni e 163.000 euro, da impiegare per l’ampliamento della rete ciclabile e la realizzazione di corsie ciclabili, secondo i dettami del PUMS-Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile. L’Ente di area vasta ha individuato gli assi di intervento Torino-Venaria, Torino-Nichelino e Torino-Mappano, al fine di raccordare i Comuni della prima cintura con la Città di Torino, in considerazione del fatto che rappresentano oltre il 40% della mobilità in ingresso nel capoluogo e le principali direttrici di pendolarismo in Piemonte per volume di traffico. I tre assi, la cui progettazione è stata condivisa con la Città di Torino, sono individuati come corridoi ciclabili prioritari nel PUMS e nel Biciplan dell’Ente di area vasta.
Con un investimento di oltre 750.000 euro sull’asse Torino-Mappano, la Direzione Trasporti e Mobilità Sostenibiledella Città metropolitana ha realizzato una pista ciclabile bidirezionale larga 2 metri e mezzo con una sede propria, con transito sul sovrappasso dell’autostrada A4. L’intervento è stato reso possibile grazie alla riduzione del numero di corsie per i veicoli a motore, con la dismissione di una delle due corsie in direzione Torino e il posizionamento di barriere new jersey a protezione del flusso ciclabile. In fase di esecuzione è stata prevista un’integrazione del tracciato fino allo svincolo del casello autostradale, portando la lunghezza complessiva a 1200 metri. È stato previsto un prolungamento della strada di servizio, per garantire l’accesso ai terreni agricoli in un punto più sicuro sia per i mezzi motorizzati che per l’utenza ciclabile, grazie alla contestuale integrazione dell’impianto semaforico, che ora regola anche questo ingresso con un rilevatore dei veicoli a spira. È stato inoltre modificato e integrato l’impianto di illuminazione, con nuovi pali e corpi illuminanti a Led, rendendo la nuova pista una delle poche fuori dal centro abitato a poter essere utilizzata in sicurezza nelle ore serali e pomeridiane nei mesi invernali.
L’intervento così realizzato garantisce accessibilità e sicurezza della circolazione in bicicletta, in continuità con i tratti di piste ciclabili della Città di Torino e del Comune di Mappano. La direttrice complessiva ha valenza strategica per tutti i modi di trasporto e difatti la progettazione e la realizzazione hanno tenuto conto non solo delle esigenze dell’utenza ciclabile, ma anche di quella motorizzata, cercando di bilanciare al meglio l’impatto dell’infrastruttura. La nuova pista ciclabile favorisce inoltre l’intermodalità bici+treno dalla direttrice Leinì-Mappano presso la stazione SFM di Torino Stura.
I DUE LOTTI REALIZZATI DAL COMUNE DI MAPPANO
La ciclopista Mappano-Torino è una delle opere strategiche del secondo mandato dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Francesco Grassi. La progettazione è stata concertata con la Città metropolitana di Torino e con la Regione Piemonte. Le risorse concesse a fondo perduto dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per il tramite della Regione Piemonte (circa 300.000 euro) e dalla Città metropolitana di Torino (146.000 euro), insieme a fondi propri del Comune di Mappano, hanno permesso di portare a termine tutti gli interventi. La realizzazione della ciclopista è stata affiancata da una campagna di sensibilizzazione e comunicazione sulla mobilità alternativa, con il coinvolgimento degli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo Giovanni Falcone, realizzata in collaborazione con LAQUP e FIAB Torino Bici & Dintorni.
L’intervento è stato suddiviso in due lotti funzionali. Il primo tratto della pista ciclabile, corrispondente al lotto 1, è stato ricavato su terreni agricoli pubblici e privati a lato della Strada Provinciale 267, garantendo il prolungamento della pista già realizzata dalla Città metropolitana di Torino, che va dal cavalcavia sulla Tangenziale al semaforo di accesso all’autostrada. Il percorso del lotto 1 della ciclopista è dedicato ed è separato dalla carreggiata della SP 267, con un attraversamento in sicurezza realizzato secondo le norme del Codice della Strada, l’illuminazione pubblica e un guard-rail di separazione fisica tra SP 267 e pista ciclabile. Il canale della Sturetta Bealera Freidano Nuova è stato superato grazie alla costruzione di un ponte in acciaio e tavolato in legno lungo 15 metri a campata unica. In questo luogo, posto a pochi metri dal confine tra Mappano e Torino, sarà tagliato il nastro inaugurale dell’opera che collega la Città capoluogo con il primo Comune della cintura nord.
Il lotto 2 della pista ciclabile è stato realizzato nel centro abitato, in un tratto in precedenza occupato dal parcheggio irregolare delle auto. È stata realizzata una doppia cordolatura cementizia per la separazione del tratto ciclabile dal sedime della Provinciale 267, che nella toponomastica comunale prende il nome di via Rivarolo e successivamente di strada Cuorgnè. All’incrocio di via Torazza è stata realizzata un’intersezione che, con l’istituzione di un senso unico, ha permesso la connessione con il arco pubblico delle vie Torazza e Tibaldi, ove ha sede la scuola secondaria di primo grado. Da qui la ciclopista va a collegarsi con il parco di via Buonarroti, limitrofo al polo della scuola primaria e materna. In quest’ultimo questo tratto della ciclopista è stato realizzato un progetto di riforestazione urbana in un terreno comunale dismesso e incolto da anni.

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Soddisfazione per la riapertura al traffico della Strada Provinciale 168 per Pramollo, interrotta il 17 aprile scorso, nella fase più acuta dell’ondata di maltempo, a causa del cedimento del muro al km 4+800; impegno per la completa messa in sicurezza del tratto stradale, con la realizzazione di un altro tratto di scogliera in massi ciclopici a valle della carreggiata al km 4+850: è questo in sintesi ciò che è emerso nel pomeriggio di mercoledì 21 maggio nel corso del sopralluogo a Pramollo del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.Incontrando nella sala consiliare del Comune il Sindaco di Pramollo, Renzo Costantin, e visitando il cantiere sulla Provinciale 168, il Vicesindaco Suppo ha raccolto l’apprezzamento degli amministratori locali e degli abitanti delle frazioni Tornini, Ruata, Pellenchi, Bocciardi e Bocchiardoniper la celerità con cui gli interventi in somma urgenza per garantire la riapertura della strada sono stati progettati e realizzatie per la contestuale messa in sicurezza della strada forestaleche, staccandosi dalla S.P. 168 al km 4+100, ha permesso di bypassare il tratto chiusodurante le quattro settimane in cui la Provinciale non è stata transitabile.
Oltre a ringraziare la Città metropolitana, il Sindaco Costantin ha sottolineato l’impegno della ditta appaltatrice, la STANE di Varese, che ha operato anche nei giorni festivi del 25 aprile e del 1° maggio e non si è fermata neanche nelle giornate in cui le piogge intense ostacolavano i lavori. Il primo cittadino ha anche voluto sottolineare l’impegno della popolazione per superare la fase più acuta e la riconoscenza verso la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana e verso la ditta appaltatrice.
“Da oggi i residenti delle frazioni possono tornare alle loro case transitando nuovamente in auto sulla Provinciale 168, anche se su di un piano viabile ancora non asfaltato. Le operazioni per la riapertura sono state agevolate dalla natura rocciosa del versante interessato dal dissesto. - sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo - Gli interventi eseguiti con procedura di somma urgenzahanno comportato una spesa di circa 300.000 euro: soldi spesi bene, vista la soddisfazione e la riconoscenza dei pramollini“.
Gli interventi messi in atto sul corpo di frana principale, che ha causato il crollo del muro, sono stati lo scavo di sbancamento per raggiungere di piano di fondazione idoneo, operazione molto delicata e complessa data la morfologia del versante; la realizzazione di una scogliera in massi ciclopici lunga 50 metri, parzialmente cementata nei primi strati, con inserimento di tubi di drenaggio; il riempimento a tergo della scogliera per la ricostruzione del corpo stradale con un ultimo strato in misto granulare stabilizzato. Restano da eseguire la pavimentazione in conglomerato bituminoso eil ripristino dei muretti parapetto, che verranno eseguiti al termine del secondo intervento. “Ora dobbiamo dare dare avvio ai lavori per il ripristino dell'ammaloramento del muro di sostegno 50 metri più a monte. - annuncia il Vicesindaco Suppo – L’intervento potrebbe richiedere una nuova chiusura al traffico veicolare, necessaria per scongiurare un nuovo crollo al prossimo evento di pioggia rilevante, ma siamo costantemente in contatto con il Comune per coordinare le operazioni”.

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Il Comune di Sangano intende richiedere l’intervento della Direzione azioni integrate con gli Enti locali della Città metropolitana di Torino per la progettazione di un intervento sulla Strada Provinciale 184 che consenta il collegamento tra il centro abitato e la pista ciclopedonale lungo il torrente Sangone. L'obiettivo è la messa in sicurezza dei pedoni che al momento, in assenza di una banchina laterale, transitano nella corsia riservata ai mezzi motorizzati per circa 1 km. Il Sindaco Alessandro Merletti e l’assessore comunale alla viabilità, Marco Mattioli, ne hanno parlato con il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo lunedì 19 maggio, nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”.Trattandosi di un tratto stradale fuori dal centro abitato, per cui un eventuale percorso ciclopedonale dovrebbe essere realizzato o in sede propria o in adiacenza alla strada ma protetto da barriere di sicurezza, l’ipotesi esaminata nel corso della riunione è quella di un allargamento della sede stradale, con la realizzazione di una banchina asfaltata. Il Codice della Strada prevede infatti in casi di assenza di marciapiedi i pedoni transitino sulla banchina. Le risorse per la realizzazione della banchina o del percorso ciclopedonale verrebbero in parte garantite dal Comune e per la restante parte dovrebbero essere reperite attraverso la partecipazione a bandi regionali. Comune di Sangano e Città metropolitana di Torino hanno anche iniziato un confronto sui possibili accorgimenti per limitare la velocità dei veicoli a motore in transito sul tratto della Provinciale 184 in questione, sia in termini di miglioramento della segnaletica che di dispositivi di rallentamento come le bande rumorose.
L’amministrazione comunale ha inoltre posto l'attenzione sulla necessità di realizzare unabretella di collegamento fra la Statale 589 e la Provinciale 184, compresa la rotatoria sulla SP 184, già da tempo prevista negli strumenti di programmazione urbanistica comunale e sovracomunale, ovvero il Piano Regolatore del Comune di Sangano, il Piano Territoriale Generale Metropolitano e il DUP della Regione Piemonte. La bretella consentirebbe un netto miglioramento della circolazione e della sicurezza nel centro abitato.

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Slitta sino al completamento delle operazioni di sgombero della neve dalla carreggiata la riapertura del tratto a quota più alta della Strada Provinciale 50 del Colle del Nivolet, tra il km 6+700 e il km 18+460. Nel tratto in questione lo sgombero della neve è in corso ed è affidato come sempre al personale e ai mezzi del Circolo di Pont Canavese della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino, che stanno affrontando un manto nevoso consistente. Peraltro, stamani nel tratto oltre i 2275 metri di quota della diga del Serrù era in corso una nevicata.La S.P. 50 verrà riaperta nel tratto attualmente interdetto al transito anche per successivi tratti, compatibilmente con le condizioni di innevamento della sede stradale, dei pendii posti a ridosso della carreggiata e delle operazioni di sgombero della neve.
Nella foto: lo stato del manto nevoso incontrato neigiorni scorsi e il lavoro compiuto dal personale e dai mezzi della Direzione Viabilità 1 della Città metropolitana di Torino per liberare completamente la strada di alta quota.

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Una delle criticità più rilevanti derivanti dal maltempo del 16 e 17 aprile scorsi è stata il cedimento del muro al km 4+800 della Strada Provinciale 168 per Pramollo, con il conseguente completo crollo del corpo stradale e con l'avvio di un dissesto analogo al km 4+850.Il crollo al km 4+800 ha causato la chiusura della strada al traffico veicolare, compresi i mezzi di soccorso e l’isolamento delle frazioni Tornini, Ruata, Pellenchi Bocciardi e Bocchiardoni. I 157 residenti delle frazioni potevano raggiungere le loro abitazioni solo a piedi.
“Ad un mese dall’evento gli interventi eseguiti con procedura di somma urgenza e con una spesa di circa 300.000 euro sono quasi conclusi. - annuncia il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici Jacopo Suppo - Da mercoledì 21 maggio i residenti delle frazioni potranno tornare alle loro case transitando nuovamente in auto sulla Provinciale 168, anche se su piano viabile ancora non asfaltato. Nell’ultimo mese, grazie ad un intervento eseguito in somma urgenza con una spesa di 53.000 euro, abbiamo garantito la transitabilità di una strada forestale che, staccandosi dalla S.P. 168 al km 4+100, ha permesso di bypassare il tratto chiuso. Per garantire le condizioni di sicurezza, il transito sulla strada sterrata forestale è stato consentito unicamente ai mezzi con trazione 4x4 e ai mezzi di soccorso. La fase più acuta dell’emergenza ora si è conclusa e domani pomeriggio mi recherò sul posto per incontrare gli amministratori locali e per constatare la qualità del lavoro eseguito nelle ultime quattro settimane”.
Nei giorni immediatamente seguenti l’evento i tecnici della Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino, nel corso di un sopralluogo congiunto con i colleghi della Regione Piemonte, hanno constatato che l’intervento di ripristino del corpo stradale crollato non avrebbe potuto essere realizzato in tempi brevi. In accordo con il Sindaco di Pramollo, Renzo Costantin, e con la Protezione Civile, si è deciso di ripristinare le condizioni di transitabilità della strada sterrata forestale e si è dato avvio ai lavori in somma urgenza per la ricostruzione dell’opera di sostegno della SP 168 crollata e del corpo stradale.
Gli interventi messi in atto sul corpo di frana principale, che ha causato il crollo del muro, sono stati:
- lo scavo di sbancamento per raggiungere di piano di fondazione idoneo, operazione molto delicata e complessa data la morfologia del versante
- la realizzazione di una scogliera in massi ciclopici lunga 50 metri, parzialmente cementata nei primi strati, con inserimento di tubi di drenaggio
- il riempimento a tergo della scogliera per la ricostruzione del corpo stradale
- la realizzazione di muretti parapetto
- l‘esecuzione di una pavimentazione in conglomerato bituminoso su strato in misto granulare stabilizzato.
Successivamente si dovrà dare avvio ai lavori per il ripristino dell'ammaloramento del muro di sostegno 50 metri più a monte. L’incontro di domani tra il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e gli amministratori localisarà l'occasione per coordinare con il Comune modalità e tempi per l'attuazione dell’ulteriore intervento, che potrebbe richiedere una nuova chiusura al traffico veicolare, necessario per scongiurare un nuovo crollo al prossimo evento di pioggia rilevante.

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