Cultura
I nuovi riti musicali, che vedono le esibizioni dal vivo spostarsi sul Web, non fermano la musica classica che dà appuntamento a tutti gli appassionati in occasione dei sei concerti gratuiti “I martedì on line dell’Accademia di Musica”, trasmessi in streaming a partire dal 9 febbraio e sino al 16 marzo, ogni martedì alle 21 sul canale Youtube dell’Accademia di Musica di Pinerolo.
Ogni concerto è introdotto da Francesco Antonioni, compositore e conduttore di Rai Radio3-suite. Protagonisti sono i musicisti della Scuola di Specializzazione post laurea in Beni musicali strumentali (unica in Italia) dell’Accademia di Pinerolo e Torino: giovani concertisti che affinano il loro repertorio con solisti e didatti tra i più importanti del panorama internazionale, maestri come Mischa Maisky, Pavel Gililov, Fabio Biondi, Pierre-Laurent Aimard. In programma la grande musica, da Schumann a Danilo Comitini, da Ravel a Boccherini.
I martedì on line dell’Accademia di Musica si inaugurano martedì 9 febbraio con la pianista Roberta Pandolfi, che deve la sua formazione classica a Enrico Pace e Giovanni Valentini. Da anni è impegnata nell’attività concertistica alla ricerca di un crescente consenso internazionale che la porterà nel 2021-22 in Europa, USA e Cina, con i concerti di Beethoven e Ciakovskij. È fondatrice e direttrice artistica di Orchestra Olimpia, ensemble sinfonico femminile che, attraverso le sue iniziative musicali a scopo benefico, promuove la parità di genere e i diritti umani. Seguiranno il violoncellista Luca Colardo con il Quartetto Siegfried il 16 febbraio, il pianista Umberto Scali il 23 febbraio, il violoncellista Gianluca Pirisi solo e in duo con Gianluca Montaruli il 2 marzo, la pianista Antonia Comito il 9 marzo e il violinista Stefano Raccagni accompagnato da Gaston Polle Ansaldi al pianoforte il 16 marzo.
I corsi biennali per pianoforte, pianoforte contemporaneo, violino e violoncello della Scuola di specializzazione post laurea in Beni Musicali dell’Accademia di Musica, sono riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e sono rivolti a pochi e selezionatissimi musicisti, di cui viene sostenuto il percorso professionale, grazie al progetto Pro Carriera. Le attività dell’Accademia di Pinerolo sono realizzate con il contributo della Compagnia di San Paolo e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, della Città di Pinerolo e della Fondazione CRT. La sponsorizzazione tecnica è a cura di di Piatino Pianoforti e Yamaha Musica Italia.
IL PROGRAMMA DEI CONCERTI
- martedì 9 febbraio alle 21 Roberta Pandolfi al pianoforte, propone “An Tasten” di Mauricio Kagel, “Sehr langsam” da otto fantasie opera 16 da Kreisleriana di Robert Schumann, “L’incandescenza del rame. Song to the Moon”, parafrasi su un tema da “Rusalka” di Antonín Dvořák di Danilo Comitini
- martedì 16 febbraio alle 21 il violoncellista Luca Colardo violoncello, componente del Quartetto Siegfried (Alessandro Savinetti violino I, Giorgia Brancaleon violino II, Francesco Scarpetti viola, Luca Colardo violoncello) propone i “Trois Pièces pour quatuor à cordes” di Igor Stravinskij e il Quartetto in si bemolle maggiore opera 76 di Franz Joseph Haydn
- martedì 23 febbraio alle 21 il pianista Umberto Scali propone brani dalle “Sette Fantasie” e le “Undici variazioni sopra un tema originale” opera 21 numero 1 di Johannes Brahms
- martedì 2 marzo alle 21 i violoncellisti Gianluca Pirisi e Gianluca Montaruli propongono la “Sonata in si bemolle maggiore per violoncello e basso” G. 565 di Luigi Boccherini e il “Capriccio sopra un tema della Niobe di G. Pacini per violoncello solo opera 22” di Carlo Alfredo Piatti
- martedì 9 marzo alle 21 la pianista Antonia Comito propone la Sonata numero 2 in sol minore opera 22 “So rasch wie möglich” di Robert Schumann
- martedì 16 marzo alle 21 il violinista Stefano Raccagni e il pianista Gaston Polle Ansaldi propongono la Sonata numero 2 in sol maggiore di Maurice Ravel e tre movimenti dalla suite in la minore “Sechs Vortragsstücke” di Max Reger.
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Un insieme di 232 copioni teatrali appartenenti al filone del teatro comico dialettale piemontese: questo il contenuto dell’ultimo inventario in ordine di tempo pubblicato nella sezione “Raccolte particolari” delle pagine Internet della Biblioteca storica “Giuseppe Grosso” della Città metropolitana di Torino (http://www.cittametropolitana.torino.it/cultura/biblioteca_storica/raccolte/collezione_copioni_teatrali.shtml).Si tratta di copioni di opere di oltre un centinaio di autori, tra cui Vittorio Bersezio, Nino Costa, Nino Oxilia ed Erminio Macario, in parte manoscritti, in parte dattiloscritti, che la Biblioteca dell’allora Provincia di Torino acquistò nel marzo del 1966 dal collezionista Fortunato Rivetti, che li aveva raccolti e ordinati in serie numerica. Il timbro di proprietà di Rivetti si sovrappone in molti casi a quelli di alcune Compagnie teatrali, in particolare quella di Romolo Solari, capo comico della Compagnia piemontese, a cui sembra appartenessero, almeno in parte, originariamente. Si rintracciano anche altre indicazioni di provenienza, come la Compagnia teatro comico piemontese Giovanni Biondi o la Compagnia di varietà diretta da Vittorio Bogino.
“Ci si trova di fronte a una curiosa testimonianza” si legge nella presentazione dell’inventario “di come questi importantissimi testi passassero di compagnia in compagnia, distribuiti agli attori, riscritti, rilegati alla meglio con copertine cartonate destinate a usurarsi velocemente. Il loro stato di conservazione rivela l'utilizzo continuo, per generazioni”.
Le opere sono commedie, riviste, vaudeville, drammi, farse e altro ancora, tutte in dialetto piemontese (c’è anche una “tavanada ant un att”, traduzione: una stupidaggine in un atto): testi trascritti o composti tra gli ultimi decenni dell'Ottocento e gli anni '30 del Novecento. Gli autori maggiormente ricorrenti sono Vittorio Actis, Vittorio Bersezio, Federico Garelli, Enrico Gemelli, Alfredo Mariani, Carlo Alfredo Occhetti (che spesso firmava con lo pseudonimo Carlo Tiochet), Luigi Pietracqua, Oreste Poggio, Mario Valabrega e Giovanni Zoppis.
I loro lavori facevano evidentemente parte del repertorio consueto di queste Compagnie e non tutti i testi sono oggi conosciuti e rappresentati. Un materiale che merita certamente una visita alla Biblioteca “Giuseppe Grosso” di Palazzo Cisterna, che in questo periodo di pandemia va obbligatoriamente prenotata scrivendo a biblioteca_storica@cittametropolitana.torino.it.
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Opere di circa 180 pittori e incisori della scena nazionale e internazionale, in prevalenza del XX secolo, tra cui Picasso, Chagall, Carol Rama, Casorati, Mastroianni, Carrà e Treccani. È il prezioso contenuto del Fondo di arti grafiche "Jolanda e Angelo Dragone", conservato nella Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso”, di proprietà della Città metropolitana di Torino, che ha sede nel Palazzo dal Pozzo della Cisterna. Il ricchissimo catalogo del Fondo Dragone è ora pubblicato all’indirizzo http://www.cittametropolitana.torino.it/cultura/biblioteca_storica/raccolte/fondo_arti_grafiche_dragone.shtml, nella sezione denominata “Raccolte particolari”. Si tratta di un fondo di opere formato da calcografie, disegni, acquerelli, serigrafie, xilografie e litografie su supporto cartaceo messo insieme negli anni '50 e '60 del Novecento da un’affiatata coppia di studiosi e collezionisti di eccezione, il critico d'arte Angelo Dragone (1921-2004) e sua moglie Jolanda.“Si scoprono antiche predilezioni” si legge nella presentazione online del catalogo “per un mondo torinese e piemontese sviluppatosi un po' sottotraccia in anni di avanguardie e postavanguardie (Cino Bozzetti, Ercole Dogliani, Piero Solavaggione), ma anche felici aperture verso il mondo in bilico tra figurazione ed astrattismo, di cui gli esempi migliori sono forse gli esperimenti giapponesi di Franco Garelli, le carte impresse e dipinte di Mastroianni, il vertiginoso groviglio cromatico di Pinot Gallizio, e un occhio verso tematiche espressioniste, di cui la serie delle stampe di prova di Lorenzo Viani è forse l'esempio più toccante. Ma la rassegna è assai ampia, e nel suo insieme tratteggia un’immagine a tutto campo degli sviluppi della grafica d'autore in un periodo cronologicamente centrale per il Novecento, costituendone anche un non secondario campionario di tecniche, spesso tradizionali, come le acqueforti, le incisioni dirette, le puntesecche, ma anche, in molti casi, sperimentali”.
La collezione fu ceduta alla metà degli anni '60 dalla famiglia Dragone alla Cassa di Risparmio di Torino, che a sua volta la cedette alla Provincia di Torino, con l'esplicito suggerimento di depositarla presso la Biblioteca “Giuseppe Grosso.
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Il 2020 è stato un anno difficile anche per realtà che sembrano tanto solide da apparire immutabili. La Sacra di San Michele, simbolo della Regione Piemonte, alle porte della Val di Susa, senza il consueto afflusso di turisti, si è ritrovata a rischio chiusura.Per il Natale 2020 un gruppo di artisti, coordinati dal collettivo Borgatta’s Factory (Alberto, Luca e Silvano Borgatta) che ha la sua sede ai piedi della Sacra, a Novaretto, ha deciso di organizzare un concerto in streaming registrato all’Abbazia e in luoghi vicini, che sarà diffuso online a ridosso del Natale. Lo scopo del concerto, registrato compatibilmente con le normative vigenti per l’emergenza Covid, ha ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e ha lo scopo di contribuire alla raccolta fondi inaugurata nelle scorse settimane dalla Sacra stessa e offrirle un’ulteriore vetrina.
Le riprese appena concluse hanno visto susseguirsi brani provenienti da mondi musicali molto diversi, che spaziano tra sacro e profano e riprendono tanto la liturgia natalizia quanto la tradizione popolare. Accanto ai brani musicali saranno raccontati aneddoti sulla storia millenaria dell’Abbazia che ospiterà parte dello spettacolo, ma anche relativi alle canzoni in scaletta. L’iniziativa coinvolge, a partire dalla Borgatta’s Factory, numerosi artisti che, piemontesi di nascita o adozione, si sono trovati a vivere ai piedi della Sacra di San Michele, finendo per essere calamitati dal suo incredibile fascino. Nonostante il momento difficile per il settore dello spettacolo, tutti hanno deciso di scendere in campo per fornire supporto con la loro arte.
Tra gli altri, Serena Abrami (XFactor, Sanremo Giovani), Roberto Amadè (Sanremo Giovani), Carlo Bellotti (collaborazioni con Gianni Morandi, Riccardo Cocciante, Claudio Baglioni), Gigi Bischi, Marco Bonino (Paul Kelly Band, Venegoni&Co., Stadio), Silvano Borgatta (Caparezza, Fabio Concato, Mike Patton), Michele Bornengo (Lee Brown, Sottotono), Marco Caselle (Il Principe e il Ranocchio, A Christmas Carol), Simona Colonna (Peppe Servillo, Enrico Rava, Stefano Bollani), Fabrizio Cotto, Paolo Franchini, Carlotta Fuga, Noemi Garbo, Beppe “Bip” Gismondi (Ivan Graziani), Guido Guglielminetti (Ivano Fossati, Francesco De Gregori), Livia Hagiu, Alex Iorio, Valerio Liboni (Strana Società, Nuovi Angeli), Alberto Marsico (Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Dado Moroni, Jimmy Witherspoon), Piero Mortara, Michela Nardò, Alex Negro (Milva, Vasco Rossi, fondatore e direttore del Sunshine Gospel Choir), Gianpaolo Petrini (Pierangelo Bertoli, Gang, Anna Oxa, Adriano Celentano), Giorgio Risi, Sergio Reggioli (Nomadi), Rosanna Russo (Andrea Bocelli, Eduardo De Crescenzo), il Sunshine Gospel Choir, Luisa Trompetto, Gigi Venegoni (Arti e Mestieri, Venegoni&Co.) ed Enzo Zirilli (Dado Moroni, Enrico Pieranunzi, Peter Bernstein).
Per vedere il trailer del concerto: https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=HYXbpDyZNrg
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La deliberazione del Consiglio metropolitano che riconosce anche i Comuni di Giaglione e Novalesa fra quelli di lingua francese è stata approvata all’unanimità.Illustrata dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco, è stata l’occasione per fare il punto sulle realtà locali che tutelano e valorizzano le tre lingue madri parlate sul territorio torinese, e cioè occitano, franco provenzale e francese.
La Città metropolitana di Torino dà attuazione con impegno alla legge nazionale 482 del 1999 sulle lingue minoritarie e riceve dai Consigli comunali del territorio le richieste di inserimento e riconoscimento, indispensabili per la partecipazione ai progetti di promozione finanziati ogni anno dal Ministero a livello nazionale.
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Il 20 novembre ricorre l'anniversario dell'approvazione della Convenzione dei Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Questo particolarissimo 2020 assume per bambine, bambini e adolescenti e per tutti gli adulti coinvolti nella loro cura un particolare significato: rappresenta l'occasione per tornare ad una normalità "nuova" in cui i diritti fondamentali dell'infanzia e dell'adolescenza - tra cui il diritto all'istruzione, alla salute, alle attività ricreative e alla socializzazione - tornino ad essere prioritari nella pratica quotidiana e riconquistino il ruolo che spetta loro nel dibattito politico. Considerata la particolare situazione di emergenza, il Comitato Provinciale Unicef di Torino non potrà organizzare la consueta marcia dei Diritti con la partecipazione degli studenti. Tuttavia, la ricorrenza verrà evidenziata con diverse iniziative.Dal 16 novembre verranno inseriti sui canali social del Comitato Unicef di Torino, del Museo Nazionale del Cinema, della Fondazione Tancredi di Barolo - Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia, Museo del Risparmio, Polo del 900 e Sottodiciotto Film Festival&Campus le fotografie dei disegni e filmati sui diritti dell'infanzia realizzati da studenti delle "Scuole Amiche Unicef" di Torino.
Il 18 novembre si organizzeranno a cura del Museo Nazionale del Cinema proiezioni in streaming rivolte alle scuole primarie e secondarie di "The Breadwinner", film d'animazione già candidato agli Oscar e Golden Globes, sostenuto e promosso dall'Unicef. Seguirà un incontro con gli studenti per approfondire il tema dei diritti dell'infanzia. L'evento è gratuito grazie al sostegno di Reale Mutua – Agenzia Antonelliana.
Il 19 novembre alle 16,30 a Binaria Bimbi (via Sestriere 34 Torino) Bruna Trucchi e Luciana D'Amico, volontarie Unicef, terranno una lezione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. In considerazione della nota situazione sanitaria è richiesta la prenotazione allo 011 3841083 o scrivendo a genitoriefigli@gruppoabele.org
Il 20 novembre infine si svolgerà la proiezione gratuita in streaming, a cura di Sottodiciotto Film Festival&Campus, del film "Iqbal: bambini senza paura". A cinque anni dalla prima uscita in sala, Sottodiciotto ripropone il classico d'animazione dei registi Michel Fuzellier e Babak Payami realizzato in collaborazione con Unicef Italia che racconta la storia vera di Iqbal Masih, il ragazzino simbolo nella lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.
Nella serata di venerdì 20 novembre sulla facciata di Palazzo Reale sarà proiettato il logo Unicef per la "Giornata mondiale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza" e, nell'occasione, la Cupola della Cappella della Sindone, i Palazzi della Giunta Regionale, del Consiglio Regionale, della Caserma dei Vigili del Fuoco e quattro ponti sul Po saranno illuminati di blu.
Quest'anno la ricorrenza del 20 novembre cade in un momento particolare a cui occorre prestare molta attenzione dichiara Antonio Sgroi, Presidente del Comitato Provinciale UNICEF. "Dopo lo shock iniziale causato dalla diffusione del Covid-19 e i problemi emersi a seguito delle misure restrittive, bisogna fare luce su un problema molto grave e che avrà ripercussioni sul futuro: la povertà giovanile. Per povertà giovanile sono da intendersi tutte quelle condizioni in cui versano i giovani (economiche, sociali, culturali, educative) che minacciano la loro crescita e il loro futuro. Condizioni che creano il terreno fertile per situazioni di emarginazione, disagio e violenza che non devono essere mai tollerati, tanto meno nelle fasce più fragili della popolazione".
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Soppiantate in pochi anni dalla posta elettronica e soprattutto da WhatsApp, le cartoline postali illustrate raccontano molto del modo in cui tutti noi comunicavamo a distanza fino a una decina di anni fa. Si inviava una cartolina ad amici, parenti, colleghi e conoscenti quando si era in vacanza, quando si visitava una località per lavoro o per divertimento; per far sapere che, anche là dove ci trovavamo, avevamo pensato a loro e desideravamo condividere emozioni, esperienze, scoperte. Sembrano passati secoli, ma sono solo pochi anni. E qualcuno, perlopiù anziano, le cartoline illustrate le manda ancora oggi.È quindi di particolare interesse la mostra “Saluti da Vinovo – dal ‘900 ad oggi” che l’amministrazione comunale, l’associazione Amici del Castello e il gruppo Volontari della Cultura del Comune di Vinovo propongono da sabato 31 ottobre a domenica 13 dicembre al castello Della Rovere. La ricca e inedita esposizione patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, dalla Regione Piemonte e dal Centro Studi Piemontesi propone 220 cartoline postali originali, in gran parte “viaggiate”, provenienti da quattro collezioni private. Vinovo non era e non è una destinazione turistica, ma in questo momento storico così particolare, in cui tutti apprezziamo maggiormente quelle relazioni umane che sino a pochi mesi fa consideravamo scontate, è importante ripercorrere l’identità di una comunità locale, analizzando il modo in cui rappresentava se stessa in un oggetto di uso quotidiano come la cartolina postale.
Cesare Pavese scrisse che “un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti”. La mostra nasce proprio dalla volontà di riscoprire il territorio con un viaggio nel passato, attraverso le immagini di facile e immediata lettura come quelle delle cartoline. Gli scatti dei fotografi del XX secolo hanno fissato per sempre particolari, scorci e volti in immagini che compongono il ritratto di un’epoca. Le immagini scorrono come un viaggio nel tempo tra i luoghi, alcuni profondamente cambiati, altri immutati, altri ancora scomparsi. Interessante l’intervento del vinovese Rino Visconti, appassionato fotografo, che ha messo a confronto, tra passato e presente, alcuni scorci significativi di Vinovo. Il percorso espositivo è arricchito da oggetti d’epoca, documenti e interessanti ambientazioni, come la ricostruzione di un ufficio postale militare del primo conflitto mondiale, concessa in prestito da Poste Italiane.
In occasione dell’apertura della mostra, sabato 31 ottobre, sarà attivo lo sportello filatelico temporaneo con annullo speciale dedicato all’evento dalle 15 alle 19. Nei sabati fino al 12 dicembre sono in programma visite guidate alle 15 e alle 16,30. La domenica l’ingresso è libero dalle 10 alle 12,30, mentre le visite guidate si tengono alle 15 e alle 16,30, con prenotazione obbligatoria chiamando il numero telefonico338-2313951 dalle 19 alle 21. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere all’Ufficio manifestazioni del Comune di Vinovo, piazza Marconi 1, telefono 011-9620413, e-mail manifestazioni@comune.vinovo.to.it

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Il circuito musicale Organalia 2020, promosso e sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino, giunge questa settimana alla conclusione, con gli ultimi due concerti della stagione, a Fiano e a Cirié.A Fiano l'appuntamento è per venerdì 23 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Desiderio, con la partecipazione del Duo Riverberi, formato da Stefano Pellini all’organo e da Pietro Tagliaferri al saxofono soprano. L’organo della chiesa di San Desiderio venne costruito da Giovanni Battista e Francesco Maria Concone, fornitori della Real Casa, nel 1766. Il progetto “Riverberi” è nato nel 2003 dalla collaborazione tra Pietro Tagliaferri e il compositore Massimo Berzolla, con l’idea accostare il saxofono soprano all’organo, creando un repertorio unico e affascinante. Nel 2009 la formazione si è rinnovata, con l’organista Stefano Pellini e con l’apporto della sua esperienza e cultura. L’attività del Duo si è sviluppata in circa duecento concerti negli Stati Uniti, in Messico, Polonia, Austria, Germania, Spagna e nelle più prestigiose rassegne organistiche italiane. Il programma del concerto di venerdì 23 ottobre è interamente dedicato alla figura di Georg Friedrich Händel e si aprirà con la seconda Suite tratta da Water Music nell’adattamento per organo realizzato da Francesco Geminiani nel 1743. Quindi, l’aria dall’opera Rinaldo, “Lascia ch’io pianga”, preludio al Concerto numero 5 per organo e orchestra, tratto dall’opera 4. Le composizioni händeliane saranno eseguite in duo. Un interludio solamente organistico proporrà la Suite in Re minore nei quattro movimenti Allemanda, Corrente, Sarabanda e Giga. Per concludere il duo Riverberi eseguirà la Suite da Music for the Royal Fireworks, in un’edizione originale per strumento soprano e basso continuo, di Anonimo, del 1749. Stefano Pellini e Pietro Tagliaferri presenteranno a Fiano il loro ultimo Cd, realizzato con il marchio discografico Elegia Classics (www.elegiaclassics.com), interamente dedicato a Georg Frederic Händel. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Unione Montana di Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, il Comune e la parrocchia di Fiano. La manutenzione dell’organo è affidata agli organari Fratelli Marzi di Pogno che ne curarono il restauro nel 2013.
Sabato 24 ottobre alle 21 nel Duomo di San Giovanni Battista a Ciriè sarà di scena l’organista Massimo Gabba, alla consolle dello strumento costruito da Carlo Vegezzi Bossi nel 1897 e restaurato nel 2017 dalla Orgelbau Thomas Wälti con la collaborazione di Alessandro Rigola che ne cura attualmente la manutenzione. Massimo Gabba, nato nel 1973, si è diplomato in pianoforte, organo, clavicembalo e composizione al Conservatorio di Alessandria. È specializzato nel repertorio romantico europeo e ha registrato ad oggi 25 Cd. Per l’etichetta Elegia ha partecipato all’incisione dell’opera omnia di Pietro Alessandro Yon, ha registrato due Cd dedicati a Wagner-Lemare e ai concerti di Händel nella versione per organo solo. Nel marzo di quest’anno è stato pubblicato il suo ultimo Cd, inciso proprio sull’organo di Ciriè e dedicato a compositori italiani del periodo ceciliano. È titolare della cattedra di organo e composizione organistica al Conservatorio di Trapani. Il programma del concerto è coerente con le peculiarità dello strumento, nato per l’esecuzione della musica ceciliana, mettendo a confronto i compositori italiani e francesi che hanno aderito a quello stile. È un’occasione speciale per ascoltare musiche di compositori meno noti al grande pubblico, come Angelo Burbatti, Giovanni Battista Polleri, Michele Mondo, Federico Caudana, che hanno rappresentato il mondo musicale della provincia italiana, accanto a Marco Enrico Bossi, Théodore Dubois, Maurice Duruflè e Louis Vierne. In occasione del concerto nel Duomo di Ciriè verrà presentato il Cd “Tra le sollecitudini” (titolo in italiano del motu proprio di San Pio X “Inter sollicitudines”), che propone brani di compositori che aderirono stilisticamente, al Cecilianesimo. Alla realizzazione del Cd ha contribuito il Rotary Club Cirié Valli di Lanzo. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese, la Città e la parrocchia di Cirié. La manutenzione dell’organo è affidata all’organaro Alessandro Rigola. Il concerto, come di consueto, è ad ingresso con libera offerta. L’accesso sarà possibile a partire dalle 20,30 osservando le norme anti Covid 19 previste per l’ingresso nelle chiese: uso della mascherina, igienizzazione delle mani, rilevamento della temperatura, occupazione del posto opportunamente segnalato.
Per informazioni ulteriori si può scrivere a info@organalia.org

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Il secondo appuntamento concertistico eporediese della rassegna Organalia 2020 è in programma venerdì 16 ottobre alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo martire, in corso Massimo D’Azeglio 71 ad Ivrea. Alla consolle dello strumento costruito da Giuseppe Mola nel 1901 siederà l’organista russa Vera Zveguintseva, diplomata in pianoforte e in organo al Conservatorio di San Pietroburgo, accompagnatrice e docente di pianoforte e d’organo alla Schola Cantorum di Parigi. Il programma è incentrato sulla figura del compositore monegasco Marc Giacone, presente al concerto, con i brani “Poème romantique”, “Heptapodie”, “Pentapodie”, “Calme” e “Barzelletta”. In programma anche altre composizioni di autori francesi comeLefébure-Wély, Boëly, Vierne e Salomé. Marc Giacone, nato nel 1954 nel Principato di Monaco, è organista, improvvisatore e compositore. Dal 2005 è l’organista titolare dell’organo Cavaillé-Coll della Chapelle des Pères Carmes di Monte-Carlo , dove tiene regolarmente concerti creando improvvisazioni in stile sinfonico.Il pubblico potrà accedere a partire dalle 20,30 osservando le norme anti Covid previsto per l’ingresso nelle chiese: utilizzazione della mascherina, igienizzazione delle mani, rilevamento della temperatura. Il concerto, come di consueto, è ad ingresso con libera offerta.
Il concerto di venerdì 16 ottobre ad Ivrea scaturisce dalla collaborazione tra Organalia, la Fondation K del Principato di Monaco (che organizza la stagione organistica “In tempore organi”), la Città di Ivrea e la parrocchia di San Lorenzo martire.
Per informazioni ulteriori si può scrivere a info@organalia.org

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Dopo il lusinghiero successo ottenuto da Organalia 2020 nel mese di settembre con un concerto alla chiesa plebana, domenica 18 ottobre alle 21 a San Maurizio Canavese l’appuntamento musicale è nella chiesa parrocchiale di via Bertone 13 con l’organista Luca Benedicti, alla consolle dello splendido strumento costruito da Francesco Vittino e dal nipote Francesco Vegezzi Bossi nel 1912. Luca Benedicti, laureato in organo e composizione organistica e in musica corale e direzione di coro al Conservatorio Giorgio Federico Ghedini di Cuneo, è concertista dal 1988 e si esibisce in Italia, in Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Nel 2018 si è esibito a Londra alla consolle dell’organo della Westminster Abbey e nel 2019 è stato nuovamente invitato a suonare nella Cattedrale di Bruges e ha tenuto un concerto sul prestigioso organo Walcker collocato nell’Eglise de Saint-Paul a Strasburgo. Collabora con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI dal 2004 e con il coro Maghini dal 2008. È direttore artistico di due importanti rassegne organistiche internazionali a Cuneo e ad Alba e collaboratore dell’accademia corale “Stefano Tempia” di Torino. Ha recentemente registrato, alla consolle dell’organo Mascioni della cattedrale di Vercelli, un CD con le Sei Sonate per organo opera 65 di Felix Mendelssohn per l’etichetta Elegia Classics (www.elegiaclassics.com).Il concerto verrà aperto da due pagine di Dietrich Buxtehude, compositore prebachiano molto importante e significativo. Si potranno ascoltare, quindi, sia il Preludio, Fuga e Ciaccona in Do maggiore (BuxWV 137), sia il Preludio al Corale “Ach Herr, mich armen Sünder” (BuxWV 178) (“Ah, Signore povero peccatore io sono”). Quindi Luca Benedicti entrerà nel repertorio romantico tedesco con la Fantasia e Fuga in Sol minore e l’Andante in Re maggiore di Felix Mendelsshon-Bartoldy. La magnifica Suite gothique di Léon Boëllmann occuperà il centro dell’appuntamento concertistico, a cui farà seguito un’altra pagina di musica francese, la celeberrima Pavane di Gabriel Fauré. Si potranno poi ascoltare due interessanti pagine di Marco Enrico Bossi ispirate allo stile francese: Résignation e Rédemption. Due brani di Charles-Marie Widor tratti dalla Sinfonia opera 13 saluteranno il pubblico di San Maurizio Canavese: Andante Cantabile e Finale.
Il concerto, come di consueto, è ad ingresso con libera offerta. L’accesso avverrà a partire dalle 20,30, osservando le norme anti Covid previste per l’ingresso nelle chiese: uso della mascherina, igienizzazione delle mani, rilevamento della temperatura, occupazione del posto opportunamente segnalato. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Unione dei Comuni del Ciriacese e Basso Canavese, il Comune di San Maurizio Canavese, l’associazione Amici di San Maurizio, d’intesa con la parrocchia. Per informazioni ulteriori si può scrivere a info@organalia.org

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