Turismo
Domenica 28 giugno appuntamento a Pancalieri con "Camminerbe", una camminata non competitiva organizzata dalla Pro Loco e dal Comune, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Il ritrovo per le iscrizioni è alle 9 davanti al Museo della Menta, in via San Nicolao 18, mentre la partenza è fissata per le 10. L'iscrizione costa 5 Euro ed è gratuita per i bambini fino a sei anni, con un omaggio per tutti i partecipanti, una "pastasciuttata" finale e la possibilità di visitare il Museo della Menta. Una parte del ricavato della manifestazione sarà devoluta alla Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro di Candiolo.Per informazioni si può consultare il sito Internet www-prolocopancalieri.org e la pagina Facebook Pro Pancalieri, scrivere all'indirizzo e-mail info@prolocopancalieri.org oppure telefonare ai numeri 340-0687381 e 339-2425743.
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L'assemblea dei soci della Strada Reale dei vini torinesi ha rinnovato le proprie cariche elettive. Dopo sette anni di attività e dopo aver propugnato in prima persona la creazione di una rete che riunisse in un progetto unitario gli imprenditori agricoli e turistici delle quattro zone vitivinicole dell'allora Provincia di Torino (Canavese, Valsusa, Pinerolese, Collina torinese), Francesco Balbiano ha lasciato il testimone della presidenza ad una socia fondatrice, Patrizia Ferrarini, che si è impegnata ad avviare nuovi progetti. Patrizia Ferrarini, imprenditrice turistica di Susa, già impegnata nell'ASCOM e nel CAAT, assume la carica in un momento non facile, ma ha subito dichiarato l'intenzione di collaborare strettamente con i soci e i partner della Strada per la promozione del territorio e dell'offerta turistica ed enologica. Il consiglio di amministrazione della Strada riunisce esponenti delle diverse categorie ed aree ed è composto, oltre che dalla Presidente, da Giorgia Boggio, Riccardo Chiabrando, Elena Di Bella (in rappresentanza della Città Metropolitana di Torino) ed Elvio Pastre. Il Comitato di Indirizzo supporta il consiglio di amministrazione ed è formato da Valter Baro, Marco Benedetto, Ezio Giaj, Fabrizia Godone, Stefano Rossotto, Tania Mastrodicasa. Il Revisore dei conti è il ragionier Sergio Calvi.Nei sette anni in cui Francesco Balbiano è stato Presidente la Strada Reale dei vini torinesi, anche grazie al supporto economico, organizzativo e comunicativo della Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana – ha sviluppato una serie di interessanti iniziative per coniugare il turismo culturale - legato alla crescente reputazione delle residenze sabaude e dell'intero territorio provinciale - al turismo enogastronomico. La Strada ha acquisito nel tempo una ottima visibilità sul Web, che ha contribuito alla riconoscibilità del marchio e degli operatori che lo utilizzano per le loro iniziativa di animazione del territorio e di promozione turistica. Il passaggio delle consegne è avvenuto, quindi, nello spirito di consentire l'evoluzione della Strada Reale, nella vasta sfera dell'enoturismo, verso obiettivi nuovi e con strumenti adatti alle esigenze dei visitatori.
"Per chi, come me, appartiene al mondo del vino è stato interessante e stimolante confrontarsi con la complessità del settore turistico. – sottolinea Franco Balbiano – Anche per le aziende vitivinicole torinesi l'accoglienza del pubblico in cantina oggi è diventata una consuetudine. Preziosi e vitali, quindi, sono stati i finanziamenti della Camera di commercio di Torino e l'investimento in capitale umano e in professionalità da parte della Provincia di Torino. Dal 2008 ad oggi abbiamo messo in piedi una macchina organizzativa efficiente, con investimenti nella comunicazione, come la segnaletica stradale, il sito Internet www.stradarealevinitorinesi.it, la riconoscibilità del marchio e del progetto".
Come sottolinea la nuova presidente, Patrizia Ferrarini, "uno degli scopi per cui è nata la Strada è quello di incentivare lo sviluppo economico, dando vita ad un'offerta turistica integrata, che unisca il mondo della produzione a quello dell'accoglienza, che insieme possono ottenere grandi risultati professionali. Il mio impegno sarà rivolto alla valorizzazione di tutte le risorse del nostro territorio, che gode di un patrimonio naturalistico, storico, culturale e ambientale straordinario".
La Consigliera metropolitana con delega all'agricoltura, Gemma Amprino, sottolinea che "la mia precedente esperienza amministrativa a Susa mi ha consentito di apprezzare le capacità e le motivazioni della Presidente Ferrarini, con la quale ho condiviso progetti importanti per il territorio. Sono sicura che saprà ben operare nel suo nuovo ruolo"."Negli ultimi anni, - prosegue Amprino - c'è stato un ampio e convergente impegno delle amministrazioni pubbliche e degli operatori del settore per accreditare la produzione enologica torinese ed accrescere la professionalità dei produttori nel presentarla ai consumatori. La nostra realtà vitivinicola è costituita prevalentemente da piccole aziende, che devono trovare al proprio interno le risorse per occuparsi della conduzione delle vigne, delle operazioni di cantina, dei numerosi adempimenti amministrativi, della commercializzazione e della promozione aziendale. Crediamo che la Strada abbia aiutato i propri soci a crescere professionalmente e che potrà aiutarli anche in futuro".
Come rileva Barbara Cervetti, Consigliera metropolitana con delega al turismo, "la promozione di un territorio è un impegno di lunga durata: l'immagine turistica e la reputazione di località e servizi si costruiscono lavorando per anni, generando contenuti positivi e suscitando giudizi favorevoli sugli operatori e sulle loro prestazioni. L'attività della Strada Reale dei vini torinesi va nella giusta direzione, facendo convergere gli sforzi degli enti e delle istituzioni locali e dei singoli operatori verso obiettivi condivisi. Che a guidare l'associazione sia ora una donna è significativo delle capacità, dello spirito d'iniziativa e della creatività delle nostre imprenditrici turistiche".
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Ancora due "Passeggiate di Don Bosco" per scoprire i luoghi del Santo sociale per antonomasia nel bicentenario della nascita: le propone la Città Metropolitana di Torino in collaborazione con i Comuni che, insieme all'allora Provincia di Torino, hanno dato vita alcuni anni orsono al progetto delle "Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese". Nel 2014, nell'ambito di quel progetto e delle iniziative di avvicinamento alle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco, era stato elaborato e "tradotto" in una cartina tematica il Cammino di Don Bosco, un itinerario per gli escursionisti che vogliono scoprire alcuni suggestivi luoghi in cui il giovane sacerdote, nacque, crebbe e operò.Su quei percorsi e in quei luoghi, in collaborazione con l'ATL "Turismo Torino e Provincia", si svolgono le "Passeggiate", che propongono escursioni di una giornata con animazione teatrale, in cui si alternano tratti percorsi a piedi e tragitti in pullman. Le escursioni prevedono il ritrovo alle 8,30 alla stazione di Torino Porta Susa sul lato di corso Bolzano, da dove partono i pullman per effettuare il primo tratto dell'escursione. Il tempo di percorrenza delle passeggiate su strade sterrate o asfaltate è in media due ore. Si consiglia pertanto l'utilizzo di scarpe comode.
I luoghi del Cammino di Don Bosco
Il Cammino di Don Bosco è un anello di sentieri, lungo circa 130 km, che parte da Chieri e attraversa le colline circostanti, per poi immergersi in quella che molti ormai definiscono come la "Terra dei "Santi": una serie di luoghi dello spirito ricchi di fascino, che possono diventare le tappe di camminate che consentono di scoprire nuovi paesaggi e di apprezzare una natura in molti tratti ancora integra. Don Bosco attraversò queste terre a piedi innumerevoli volte: da giovane per andare a studiare a Chieri, da adulto per incontrare i tanti ragazzi che cercò di aiutare. E' lui, il Santo sociale per antonomasia, l'ideale accompagnatore del turista che vuole andare alla scoperta di chiese, cappelle, piccoli borghi, castelli arroccati sui colli, ville immerse in parchi rigogliosi e cascine disseminate tra campi regolari e ordinate vigne.
LE DATE E GLI ITINERARI DELLA QUARTA E DELLA QUINTA PASSEGGIATA DI DON BOSCO
Domenica 31 maggio: Torino - Chieri
- ore 8,30 partenza da Porta Susa in pullman alla volta del Colle della Maddalena e successiva passeggiata sino a Pecetto
- ore 11,30 arrivo a Pecetto, visita alla cappella dei Battuti Bianchi e alla chiesa di San Sebastiano, pranzo presso Villa Nigra e successivo trasferimento in pullman a Chieri
- ore 15,30 Itinerario di Don Bosco a Chieri, con partenza dall'Istituto San Luigi e conclusione al centro visite Don Bosco, passando per il Convento San Domenico, via della Pace e la chiesa di San Filippo Neri
- ritorno a Porta Susa per le 18,30
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). Per informazioni e prenotazioni occorre contattare entro mercoledì 27 maggio l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Domenica 7 giugno: Torino - Colle Don Bosco
- ore ,8,30 partenza da Porta Susa in pullman alla volta di Cinzano
- ore 9,30 arrivo a Cinzano, colazione alla Cantina Rossotto, visita alla chiesa di Sant'Antonio e proseguimento in pullman verso l'Abbazia di Vezzolano
- ore 10,30 visita all'Abbazia di Santa Maria di Vezzolano e successiva passeggiata sino a Castelnuovo Don Bosco
- ore 13,30 pranzo presso la Cantina del Freisa "Terre dei Santi". A seguire visita allle chiese di Sant'Andrea e della Madonna del Castello e partenza in pullman alla volta di Mondonio
- ore 15,30 visita alla casa di San Domenico Savio e alla chiesa parrocchiale di Mondonio. A seguire partenza in pullman per il Colle Don Bosco
- ore 16,30 arrivo al Colle Don Bosco, visita alla Basilica per ammirare le navate e le statue in legno della Via Lucis, visita al Pilone del Sogno e al Museo etnologico missionario
- ritorno a Porta Susa per le 18,30
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). Per informazioni e prenotazioni occorre contattare entro mercoledì 3 giugno l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
LE SOSTE CONSIGLIATE A CHI VUOLE PERCORRERE AUTONOMAMENTE IL CAMMINO DI DON BOSCO
- al Colle Don Bosco: il Tempio, il Centro di spiritualità, il Museo etnologico missionario, il ristoro Mamma Margherita
- a Riva presso Chieri: la casa natale di San Domenico Savio;
- a Chieri: il Centro intitolato alla figura di Don Bosco, l'itinerario cittadino dei luoghi della sua gioventù, il Duomo
- a Torino: la Casa Madre Valdocco, il Santuario di Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Francesco di Sales
- lungo il cammino: la Basilica di Superga, la Chiesa di San Sebastiano di Pecetto Torinese, l'Abbazia di Vezzolano
Per ulteriori informazioni sul Bicentenario di Don Bosco
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2015/bicentenario_donbosco/
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Cinque "Passeggiate di Don Bosco" per scoprire i luoghi del Santo sociale per antonomasia nel bicentenario della nascita: le propone la Città Metropolitana di Torino in collaborazione con i Comuni che, insieme all'allora Provincia di Torino, hanno dato vita alcuni anni orsono al progetto delle "Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese". Nel 2014, nell'ambito di quel progetto e delle iniziative di avvicinamento alle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco, era stato elaborato e "tradotto" in una cartina tematica il Cammino di Don Bosco, un itinerario per gli escursionisti che vogliono scoprire alcuni suggestivi luoghi in cui il giovane sacerdote, nacque, crebbe e operò.
Da marzo a giugno 2015 su quei percorsi e in quei luoghi, in collaborazione con l'ATL "Turismo Torino e Provincia", si svolgono le "Passeggiate", che propongono escursioni di una giornata con animazione teatrale, in cui si alternano tratti percorsi a piedi e tragitti in pullman. Le escursioni prevedono il ritrovo alle 8,30 alla stazione di Torino Porta Susa (tranne quella in programma domenica 12 aprile) sul lato di corso Bolzano, da dove partono i pullman per effettuare il primo tratto dell'escursione. Il tempo di percorrenza delle passeggiate su strade sterrate o asfaltate è in media due ore. Si consiglia pertanto l'utilizzo di scarpe comode.
I luoghi del Cammino di Don Bosco
Il Cammino di Don Bosco è un anello di sentieri, lungo circa 130 km, che parte da Chieri e attraversa le colline circostanti, per poi immergersi in quella che molti ormai definiscono come la "Terra dei "Santi": una serie di luoghi dello spirito ricchi di fascino, che possono diventare le tappe di camminate che consentono di scoprire nuovi paesaggi e di apprezzare una natura in molti tratti ancora integra. Don Bosco attraversò queste terre a piedi innumerevoli volte: da giovane per andare a studiare a Chieri, da adulto per incontrare i tanti ragazzi che cercò di aiutare. E' lui, il Santo sociale per antonomasia, l'ideale accompagnatore del turista che vuole andare alla scoperta di chiese, cappelle, piccoli borghi, castelli arroccati sui colli, ville immerse in parchi rigogliosi e cascine disseminate tra campi regolari e ordinate vigne.
LE DATE E GLI ITINERARI DELLE PASSEGGIATE DI DON BOSCO DA APRILE A GIUGNO
DOMENICA 12 APRILE: LA TORINO OTTOCENTESCA DI DON BOSCO E DEGLI ALTRI SANTI SOCIALI
- ore 9 ritrovo a Valdocco, visita al Santuario Maria Ausiliatrice, alla chiesa di San Francesco, alla cappella Pinardi, alla cameretta di Don Bosco e alla macchine da stampa
- alle 10,30 partenza in pullman verso Valsalice, visita alla prima tomba di Don Bosco, alla chiesa e al Museo di scienze naturali
- alle 12,30 pranzo a Valsalice
- alle 14,30 partenza della passeggiata in Torino, con vista all'oratorio salesiano San Luigi, alla chiesa di San Giovanni evangelista, alla scalinata dello Juvarra a Palazzo Madama, alle chiese di San Francesco e del Corpus Domini, al Santuario della Consolata (solo esterno) e alla Casa di piccola carità del Cottolengo
- ritorno a Valdocco alle 18
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). In caso di pioggia è programmato un itinerario alternativo al coperto. Per informazioni e prenotazioni occorre contattare l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
DOMENICA 26 APRILE: TORINO - COLLE DON BOSCO
- ore 8,30 partenza in pullman da Porta Susa alla volta di Sassi, salita con la cremagliera e visita alla Basilica di Superga, passeggiata fino al Bric Paluc di Baldissero Torinese e successivo trasferimento in bus a Montaldo Torinese
- ore 11 visita al castello di Montaldo e alla chiesa parrocchiale dei Santi Vittore e Corona e successiva passeggiata sino a Marentino
- ore 12,30 pranzo a Marentino e successiva visita al palazzo comunale, alla chiesa parrocchiale, alla Casa Zucca (dove ha sede il Centro studi per la valorizzazione dell'arredamento piemontese). A seguire trasferimento in pullman sino al Colle Don Bosco
- alle 15,30 visita alla casa del fratello di Don Bosco, al santuarietto di Maria Ausiliatrice e al museo della civiltà contadina
- ritorno a Porta Susa per le 18
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). Per informazioni e prenotazioni occorre contattare entro mercoledì 22 aprile l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
DOMENICA 31 MAGGIO: TORINO - CHIERI
- ore 8,30 partenza da Porta Susa in pullman alla volta del Colle della Maddalena e successiva passeggiata sino a Pecetto
- ore 11,30 arrivo a Pecetto, visita alla cappella dei Battuti Bianchi e alla chiesa di San Sebastiano, pranzo presso Villa Nigra e successivo trasferimento in pullman a Chieri
- ore 15,30 Itinerario di Don Bosco a Chieri, con partenza dall'Istituto San Luigi e conclusione al centro visite Don Bosco, passando per il Convento San Domenico, via della Pace e la chiesa di San Filippo Neri
- ritorno a Porta Susa per le 18,30
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). Per informazioni e prenotazioni occorre contattare entro mercoledì 27 maggio l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
DOMENICA 7 GIUGNO: TORINO - COLLE DON BOSCO
- ore ,8,30 partenza da Porta Susa in pullman alla volta di Cinzano
- ore 9,30 arrivo a Cinzano, colazione alla Cantina Rossotto, visita alla chiesa di Sant'Antonio e proseguimento in pullman verso l'Abbazia di Vezzolano
- ore 10,30 visita all'Abbazia di Santa Maria di Vezzolano e successiva passeggiata sino a Castelnuovo Don Bosco
- ore 13,30 pranzo presso la Cantina del Freisa "Terre dei Santi". A seguire visita allle chiese di Sant'Andrea e della Madonna del Castello e partenza in pullman alla volta di Mondonio
- ore 15,30 visita alla casa di San Domenico Savio e alla chiesa parrocchiale di Mondonio. A seguire partenza in pullman per il Colle Don Bosco
- ore 16,30 arrivo al Colle Don Bosco, visita alla Basilica per ammirare le navate e le statue in legno della Via Lucis, visita al Pilone del Sogno e al Museo etnologico missionario
- ritorno a Porta Susa per le 18,30
Il costo di partecipazione all'itinerario, comprensivo del pranzo è di 15 Euro (10 Euro per bambini sotto i 12 anni). Per informazioni e prenotazioni occorre contattare entro mercoledì 3 giugno l'Atl Turismo Torino e provincia, al numero telefonico 0125-618131, oppure via email a info.ivrea@turismotorino.org. L'orario di ufficio è dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
LE SOSTE CONSIGLIATE A CHI VUOLE PERCORRERE AUTONOMAMENTE IL CAMMINO DI DON BOSCO
- al Colle Don Bosco: il Tempio, il Centro di spiritualità, il Museo etnologico missionario, il ristoro Mamma Margherita
- a Riva presso Chieri: la casa natale di San Domenico Savio;
- a Chieri: il Centro intitolato alla figura di Don Bosco, l'itinerario cittadino dei luoghi della sua gioventù, il Duomo
- a Torino: la Casa Madre Valdocco, il Santuario di Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Francesco di Sales
- lungo il cammino: la Basilica di Superga, la Chiesa di San Sebastiano di Pecetto Torinese, l'Abbazia di Vezzolano
Per ulteriori informazioni sul Bicentenario di Don Bosco
http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2015/bicentenario_donbosco/
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Com'è ormai tradizione, a Palazzo Cisterna la conferenza stampa di presentazione della manifestazione "Messer Tulipano" annuncia l'arrivo della primavera. Quest'anno l'appuntamento è per martedì 24 marzo alle 11 nella Sala Marmi al piano nobile della prestigiosa sede della Città metropolitana di Torino, mentre l'inaugurazione della kermesse dedicata ai fiori primaverili per antonomasia è in programma nella mattinata di sabato 4 aprile, vigilia di Pasqua. Alla conferenza stampa a Palazzo Cisterna sarà presente il gruppo storico "Historia Subalpina".
La straordinaria fioritura di oltre 75.000 tulipani e narcisi nel parco del castello medievale di Pralormo è diventata un appuntamento irrinunciabile per chi ama la natura, il giardinaggio, l'arte ed il bello in tutte le sue forme ed espressioni. La manifestazione coinvolge tutto il parco progettato nel XIX secolo dall'architetto di corte Xavier Kurten. Ogni anno il parco ospita un piantamento completamente rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore. Tra le varietà selezionate per l'edizione 2015 vi sono il tulipano nero, tulipani sfrangiati e multiflora, tulipani screziati e alcune delle ultime novità degli ibridatori. L'argomento collaterale di Messer Tulipano 2015 è allineato alla tematica "Nutrire il Pianeta" sviluppata dall'Expo2015: l'azienda agricola che circonda il parco sarà quindi coinvolta nell'evento.
Si potranno inoltre ammirare gli "Orti galleggianti", un'esposizione dedicata alle "Piante del mondo", l'orto-giardino dell'astronomo, astrologo e filosofo Barbanera, le esposizioni "Alla maniera di Arcimboldo", "Giardino da gustare", "Quando la finzione supera la realtà" e "Cibo da indossare".
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Cinque "Passeggiate di Don Bosco" per scoprire i luoghi del Santo sociale per antonomasia nel bicentenario della nascita: le propone la Città Metropolitana di Torino in collaborazione con i Comuni che, insieme all'allora Provincia di Torino, hanno dato vita alcuni anni orsono al progetto delle "Strade di Colori e Sapori del Chierese e del Carmagnolese". Nel 2014, nell'ambito di quel progetto e delle iniziative di avvicinamento alle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita di San Giovanni Bosco, era stato elaborato e "tradotto" in una cartina tematica il Cammino di Don Bosco, un itinerario per gli escursionisti che vogliono scoprire alcuni suggestivi luoghi in cui il giovane sacerdote, nacque, crebbe e operò.
Da marzo a giugno su quei percorsi e in quei luoghi, in collaborazione con l'ATL "Turismo Torino e Provincia", si svolgono le "Passeggiate", che propongono escursioni di una giornata con animazione teatrale, in cui si alternano tratti percorsi a piedi e tragitti in pullman. Tutte le escursioni prevedono il ritrovo alla stazione di Torino Porta Susa, sul lato di corso Bolzano, da dove partono i pullman per effettuare (tranne nel caso dell'itinerario in Torino città, interamente a piedi) il primo tratto dell'escursione.
I luoghi del Cammino di Don Bosco
Il Cammino di Don Bosco è un anello di sentieri, lungo circa 130 km, che parte da Chieri e attraversa le colline circostanti, per poi immergersi in quella che molti ormai definiscono come la "Terra dei "Santi": una serie di luoghi dello spirito ricchi di fascino, che possono diventare le tappe di camminate che consentono di scoprire nuovi paesaggi e di apprezzare una natura in molti tratti ancora integra. Don Bosco attraversò queste terre a piedi innumerevoli volte: da giovane per andare a studiare a Chieri, da adulto per incontrare i tanti ragazzi che cercò di aiutare. E' lui, il Santo sociale per antonomasia, l'ideale accompagnatore del turista che vuole andare alla scoperta di chiese, cappelle, piccoli borghi, castelli arroccati sui colli, ville immerse in parchi rigogliosi e cascine disseminate tra campi regolari e ordinate vigne.
Le date e gli itinerari delle Passeggiate di Don Bosco
- domenica 22 marzo: Torino Porta Susa - Riva presso Chieri - Castelnuovo Don Bosco
- domenica 12 aprile: La Torino ottocentesca di Don Boco e degli altri Santi sociali
- domenica 26 aprile: Torino Porta Susa – Superga – Palucco -Baldissero Torinese - Montaldo Torinese – Marentino - Colle Don Bosco
- domenica 31 maggio: Torino Porta Susa - Istituto Valsalice - Eremo dei Camaldolesi – Pecetto -Chieri
- domenica 7 giugno: Torino Porta Susa – Cinzano - Moncucco – Abbazia di Vezzolano – Castelnuovo Don Bosco – Mondonio – Colle Don Bosco
Il programma della prima Passeggiata: Torino Porta Susa – Riva presso Chieri – Castelnuovo Don Bosco
- ore 8,20 partenza in pulman da Torino Porta Susa
- ore 9 ritrovo a Riva presso Chieri in piazza Parrocchia davanti a Palazzo Grosso, visita del palazzo, del Museo del Paesaggio Sonoro e della chiesa parrocchiale di Maria Vergine Assunta, con il battistero in cui fu battezzato San Domenico Savio
- ore 9,30 partenza della camminata verso la frazione San Giovanni
- ore 10,15 arrivo a San Giovanni presso la casa natìa di San Domenico Savio e spuntino offerto dagli Amici di San Giovanni
- ore 10,45 partenza per Buttigliera d'Asti attraverso Oriassolo utilizzando una strada sterrata
- ore 12,10 arrivo a Buttigliera d'Asti e visita della chiesa parrocchiale dove fu cresimato Don Bosco, spuntino offerto dalla locale Pro Loco, visita della chiesetta romanica di San Martino appena restaurata
-ore 13,30 arrivo alla Cantina "Terra dei Santi" di Castelnuovo Don Bosco, possibilità di consumare il pranzo servito dalla locale Pro Loco al prezzo convenzionato di 15 Euro, partecipazione alla festa di primavera presso la cantina, visita alla chiesa parrocchiale di Sant'Andrea (dove fu battezzato Don Bosco) e ad altri ambienti del paese, dove il Santo visse nella sua infanzia le esperienze che segnarono la sua vita, ispirando la sua opera.
-ore 16 ritorno in pulman a Riva presso Chieri o direttamente a Torino.
Per informazioni e prenotazioni occorre contattare l'Ufficio Turistico di Ivrea dell'ATL "Turismo Torino e Provincia", telefonando al numero 0125-618131, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15,00 alle 17. Si può anche scrivere una e-mail a info.ivrea@turismotorino.org
A Riva presso Chieri e Castelnuovo Don Bosco due convegni sul senso del camminare e sulla figura di Don Bosco
La Passeggiata di Don Bosco del 22 marzo sarà preceduta dall'incontro sul tema "Il camminare, tra Santiago e Don Bosco" in programma venerdì 20 marzo alle 21 presso il Salone delle Feste di Palazzo Grosso a Riva presso Chieri. Durante la serata la dirigente della Città Metropolitana di Torino Elena Di Bella presenterà il progetto del Cammino di Don Bosco e sarà proiettato il filmato dedicato al Cammino, realizzato dal Centro Audiovisivi della Città Metropolitana. Sarà inoltre presentato il volume "La magia di un viaggio – una donna a piedi per 800 km", dedicato da Ornella Pomero al Cammino di Santiago e pubblicato per i tipi della Edi.To di Riva presso Chieri.
Sabato 21 marzo, invece, la Cantina Terre dei Santi di Castelnuovo Don Bosco ospiterà un convegno legato al bicentenario di Don Bosco, che sarà una sorta di anteprima degli eventi della "Casa Don Bosco" all'Expo 2015 di Milano, previsti per il 18 e 19 settembre. Organizzatore e promotore dell'evento è Don Egidio Deiana, rettore della Basilica di Castelnuovo Don Bosco.
Le soste consigliate a chi vuole percorrere autonomamente il Cammino di Don Bosco
- al Colle Don Bosco: il Tempio, il Centro di spiritualità, il Museo etnologico missionario, il ristoro Mamma Margherita
- a Riva presso Chieri: la casa natale di San Domenico Savio;
- a Chieri: il Centro intitolato alla figura di Don Bosco, l'itinerario cittadino dei luoghi della sua gioventù, il Duomo, per maggiori informazioni
- a Torino: la Casa Madre Valdocco, il Santuario di Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Francesco di Sales
- lungo il cammino: la Basilica di Superga, la Chiesa di San Sebastiano di Pecetto Torinese, l'Abbazia di Vezzolano
Per ulteriori informazioni sul Bicentenario di Don Bosco
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Si chiamano Veronica Castenetto ed Emanuel Bava e, nella sessantunesima edizione dello storico Gran Carnevalone di Chivasso, impersonano "La Bela Tôlera" e "L'Abbà". I due personaggi principali del Carnevale sono stati ricevuti stamani a Palazzo Cisterna dal Vice-Sindaco metropolitano, Alberto Avetta, insieme alle Dame, agli Alfieri, ai Paggetti e al Presidente della Pro Loco Chivasso "L'Agricola", Davide Chiolerio.
La consueta visita dei personaggi del Carnevale di Chivasso a Palazzo Cisterna ha coinciso anche quest'anno con il "Martedì grasso" ed è stata l'occasione per ribadire quanto sia importante mantenere e tramandare le tradizioni di una comunità locale. L'appuntamento più importante del 2015 con l'Abbà, la Tôlera e la corte è per domenica 22 febbraio, quando le vie di Chivasso ospiteranno, già dal mattino, il Gran Carnevalone, la sfilata di carri allegorici che è appunto giunta alla sua sessantunesima edizione (la prima fu nel 1951). Ma il Carnevale di Chivasso, le cui manifestazioni sono iniziate già il 6 gennaio, festeggia nel 2015 un traguardo ancora più importante: ben 110 edizioni, a partire dal 1905.
A nome del Consiglio Metropolitano, il Vice-Sindaco Avetta ha ringraziato l'amministrazione comunale, gli organizzatori ed i protagonisti del Carnevale per l'impegno nel portare avanti le tradizioni chivassesi. "La vostra presenza oggi a Torino e, soprattutto, il fitto calendario di impegni e visite che affrontate con entusiasmo in queste settimane nella vostra città testimoniano l'attaccamento e l'interesse dei chivassesi per le vicende politiche e sociali e le tradizioni culturali del loro passato. – ha sottolineato Avetta – La Città Metropolitana patrocina l'evento, proseguendo l'impegno e l'attenzione che la Provincia di Torino ha sempre avuto per il patrimonio storico e culturale del territorio. La nostra missione è quella di legare tra loro i territori, tutelandone l'identità e la vivacità culturale. La partecipazione del pubblico e la complessità organizzativa del Gran Carnevalone di Chivasso sono un segnale incoraggiante di continuità nella difesa delle tradizioni e dei valori della comunità locale".
I PROTAGONISTI DEL CARNEVALE DI CHIVASSO
La Bela Tôlera
Il Personaggio della Bela Tôlera nacque nel 1905 per iniziativa dell'allora Circolo di Agricoltura, Industria e Commercio "L'Agricola", progenitore dell'attuale Pro Loco Chivasso "L'Agricola". A quel tempo erano di moda le feste di mercato, con lo scopo di valorizzare le produzioni locali. In quell'ambito nacque l'idea di nominare una vera e propria Regina del mercato di Chivasso: la Bela Tôlera. Il nome trae origine dal simpatico appellativo di "face 'd tola", affibbiato ai Chivassesi perché, in passato, il campanile del Duomo era sormontato da una guglia fasciata di latta, che rifletteva i raggi del sole, poi abbattuta in seguito ai danni subiti nel corso dell'assedio del 1705. A partire dal 1948 la Bela Tôlera è accompagnata dall'Abbà e, da qualche anno a questa parte, da quattro Damigelle, quattro Alfieri e due Paggetti.
L'Abbà
Il Personaggio dell'Abbà, sebbene abbia assunto solo dal 1948 il ruolo di Signore del Carnevale, vanta origini ben più remote, che sono legate a feste in un primo tempo pagane e successivamente cristiane. Risalgono al XIV secolo le prime notizie sulla figura dell'Abbà, scelto per guidare la "Confraternita o Società degli Stolti", nata sul modello di analoghe iniziative sorte in varie parti d'Italia (ad esempio "l'Abbazia dei Pazzi" di Torino). Nel 1434, dopo gli inutili tentativi per sciogliere d'autorità la Società, furono gli argomenti persuasivi del Prevosto, don Giacobino Cresti, ad indurre i soci a mutare costume. Da quel momento la festa della Società assunse il carattere e la natura di cerimonia religiosa. Fu assunto come protettore San Sebastiano e fu eretta in Duomo una cappella della Società, che nel frattempo aveva assunto la denominazione ufficiale di "Società di San Sebastiano". Da quel momento l'Abbà assunse la veste di patrocinatore e, successivamente, di mecenate della festa. In occasione della festa patronale di San Sebastiano, il 20 gennaio, egli, dopo aver assistito al Vespro solenne in Duomo, sfilava per la città acclamato dalla popolazione, alla quale lanciava dolciumi ed arance. In forza del pubblico riconoscimento, avvenuto nel 1452 da parte della Credenza Pubblica della Città, nel periodo carnevalesco l'Abbà godeva di speciali prerogative, tra le quali il potere di giudicare su tutte le controversie tra i Chivassesi e liberare, se possibile, i carcerati. I mutamenti sociali e di costume portarono al declino della figura dell'Abbà, che scomparve definitivamente nel 1878. Fu nuovamente riproposta nel 1948, quando le fu attribuito il ruolo di Signore del Carnevale, accanto alla la Bela Tôlera. A ricordo delle prerogative di cui godeva un tempo, dopo la sua investitura l'Abbà legge il Proclama contenente le sue volontà sullo svolgimento della festa e, in tono scherzoso, esprime pareri sull'andamento della vita pubblica cittadina. L'Abbà veste attualmente la divisa originale ottocentesca della "Veneranda Società di San Sebastiano".
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Una femmina di capriolo è stata recuperata nell’area degli orti urbani di strada Barchetto, nei pressi dell’ex foro boario di Moncalieri, dagli agenti del Nucleo Faunistico della Polizia locale della Città metropolitana. L’animale, in buono stato di salute, è stato successivamente liberato nell’ambiente naturale nel territorio del Comune di Trofarello. L’intervento è stato effettuato a seguito di una segnalazione dell’Assessora Alessandra Borello, che nella Giunta comunale di Moncalieri ha la delega ai diritti degli animali eall’ambiente.Dopo alcuni sopralluoghi per verificare la presenza dell’animale, il recupero è stato valutato come necessario, poiché la presenza di un capriolo in un’area urbanizzata poteva essere pericolosa sia per la circolazione stradale che per gli animali domestici. La cattura è avvenuta grazie al posizionamento di una rete idonea ad evitare danni all’animale, che è poi stato liberato nella zona rurale da cui presumibilmente proveniva.
“L’assunzione dei nuovi agenti destinati al nostro Nucleo Faunistico ha posto le basi per una operatività che sta già dando i primi frutti. - sottolinea il Comandante della Polizia Locale della Città metropolitana di Torino, Massimo Linarello - La presenza capillare sul territorio per la gestione della fauna selvatica è un compito istituzionale che l’Ente può assolvere contando sulla elevata professionalità dei propri agenti”.

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Tutela fauna e flora
Il progetto europeo Ge.CO (Gestione ecologica e COnfitti), cofinanziato dal programma Interreg ALCOTRA Francia-Italia, si impegna a migliorare la conoscenza e la protezione della biodiversità nel territorio alpino transfrontaliero concentrandosi su due specie simbolo per il territorio: la Salamandra di Lanza nella Riserva della Biosfera UNESCO e la Trota fario mediterranea, che popola i bacini fluviali della Durance (Hautes Vallées) e della Dora Riparia (Alta Valle di Susa).
Nell’ambito di Ge.CO, mercoledì 4 giugno a Carmagnola nella Cascina Vigna (Via S. Francesco di Sales 188), si svolge un evento per presentare gli obiettivi generali del progetto che si concluderà nel 2026, il punto di vista di Città metropolitana di Torino sulla normativa e gestione della pesca e il ruolo delle associazioni nella gestione della pesca e l’esperienza del Département de la Durance sulle politiche in materia di pesca. La giornata avrà inizio alle ore 9 con la registrazione dei partecipanti. Alle ore 10 sono previsti i saluti istituzionali della sindaca di Carmagnola, Ivana Gaveglio, e del consigliere delegato della Città metropolitana di Torino, Pasquale Mazza.
Il progetto GE.CO prosegue nelle diverse aree pilota individuate: la Riserva della Biosfera transfrontaliera del Monviso, la Conca del Prà in Val Pellice e la regione geografica francese del Queyras. Capofila del progetto è OXALIS SCOP (Francia), con la Città metropolitana di Torino tra i partner, insieme a Parc naturel régional du Queyras (Francia), Ente di Gestione delle Aree Protette del Monviso (Italia), Fédération des Hautes-Alpes pour la pêche et la protection du milieu aquatico (Francia) e Climpact Data Science (Francia).
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Scade martedì 18 febbraio il termine ultimo per candidarsi a partecipare al corso di formazione per le Guardie Ittiche Volontarie, promosso dalla Città metropolitana di Torino con la collaborazione dell’Unione dei Consigli di Valle dei Pescatori del territorio provinciale. Il corso si terrà alla Cascina Le Vallere di corso Trieste 98 a Moncalieri, dove ha sede l’Ente di gestione delle Aree Protette del Po piemontese. Sono in programma 40 ore di lezione in orario serale su materie tecniche e giuridiche. Per accedere all’esame finale di abilitazione alla funzione di Guardia Ittica Volontaria occorre aver frequentato almeno l’80% delle ore di lezione.Le materie che saranno trattate durante il corso sono la biologia e il riconoscimento delle specie ittiche d’acqua dolce, la gestione delle comunità ittiche, la legislazione sulla pesca, gli ecosistemi del territorio della Città metropolitana di Torino e la tutela dei corpi idrici, nozioni di diritto penale e di diritto amministrativo, le fattispecie penali e gli interventi di polizia giudiziaria di competenza delle Guardie Ittiche Volontarie, le norme per la tutela del patrimonio ambientale naturale, la storia delle tecniche e degli attrezzi di pesca e le norme per la compilazione dei modelli di accertamento e contestazione delle violazioni amministrative. Il corso si concluderà con un’esercitazione pratica.
Le candidature alla partecipazione al corso di formazione devono essere inviate all’indirizzo e-mail protocollo@cert.cittametropolitana.torino.it tramite le associazioni piscatorie a cui appartengono le aspiranti Guardie Ittiche Volontarie.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet della Città metropolitana di Torino alla pagina
http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/fauna-flora-parchi/fauna-e-flora/promozione/corsi-ggv

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