I NOSTRI COMUNICATI

 

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"La mozione approvata dal Consiglio comunale di Rivoli è inaccettabile e va contro la nostra Costituzione, i firmatari annullano con una mozione decenni di autonomia scolastica e tanto lavoro nelle scuole anche in tema di educazione sessuale, dimostrando un atteggiamento fortemente discriminatorio": la consigliera metropolitana delegata all'istruzione Barbara Azzarà interviene sul documento votato dalla maggioranza del Consiglio comunale di Rivoli "i rischi della cultura gender"  .

"Faccio mie le parole che la dirigente scolastica dell'istituto Darwin di Rivoli - aggiunge Azzarà che oltre ad essere amministratore pubblico di Comune di Torino e Città metropolitana è una insegnante  - ricordando che il nostro faro è l’articolo 3 della Costituzione: compito degli insegnanti e degli educatori è accompagnare le studentesse e gli studenti ad essere cittadini del mondo, responsabili dei propri diritti e dei propri doveri, a perseguire la propria crescita umana e professionale, senza ostacoli, senza impedimenti legati al sesso, alla razza, all’orientamento religioso, politico, linguistico".

La consigliera metropolitana Azzarà conclude precuisando che le relazioni richieste alla scuola dai consiglieri della maggioranza di Rivoli sarebbero lesive della dignità professionale dei docenti ed in contrasto con l'articolo 33 della Costituzioone italiana.

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“Visto il recente pronunciamento del Tar, che ha respinto la richiesta di sospensiva d'urgenza dell'ordinanza del Piemonte sulla didattica a distanza per le seconde e terze medie, e visti anche i pareri medici e scientifici basati sui dati forniti dalle Asl piemontesi, che mettono in risalto un’incidenza del contagio in ambito scolastico significativamente più alta rispetto alla popolazione generale nella nostra regione, mi sembra necessario aprire una riflessione più ampia tra tutte le istituzioni coinvolte. Tutti vogliamo che si torni il prima possibile in presenza, ma con la massima sicurezza, che deve essere garantita sia per gli allievi che per i lavoratori della scuola”.
La consigliera metropolitana delegata all’istruzione, Barbara Azzarà, interviene sul tema dei contagi nelle scuole piemontesi, dopo che un’indagine del ricercatore dell’Università di Torino Alessandro Ferretti – basata sui dati della diffusione del coronavirus tra il personale scolastico e tra gli allievi a partire dal 18 settembre suddivisi per settimana, tipologia di scuola e provincia – ha messo in evidenza che il personale scolastico è da due a quattro volte più esposto al Covid-19 della media della popolazione; solo le superiori e le medie hanno contemplato una riduzione delle percentuali di contagio per l’entrata in vigore della didattica a distanza.
“Considerati i dati sui contagi in ambito scolastico sul territorio, urge una riflessione complessiva sui protocolli in essere per la ripresa di gennaio” prosegue Azzarà. “I dati evidenziano che il problema non risiede solo nel settore del trasporto pubblico locale. La situazione causata da questo virus è talmente inedita che una modifica delle regole anti-contagio anche all’interno delle scuole sarebbe perfettamente giustificata; modifiche per altro già apportate dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, come ad esempio l’uso obbligatorio delle mascherine per gli studenti sopra i 6 anni d’età”.
“Diversi virologi parlano già di terza ondata, e bisogna assolutamente evitare di sovraccaricare il sistema sanitario”, conclude la Consigliera di Città metropolitana.

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Con la pubblicazione dei decreti della consigliera metropolitana delegata all’istruzione Barbara Azzarà, si è concluso ufficialmente il processo di programmazione scolastica, il cui momento centrale è stata la conferenza per il dimensionamento e la programmazione scolastica tenuta, con il coordinamento della Città metropolitana, giovedì 26 novembre in modalità telematica.
Ora la decisione finale sul via libera ai nuovi corsi delle scuole superiori approvati dalla Città metropolitana spetta alla Regione Piemonte, che si esprimerà entro gennaio del prossimo anno.
“Auspichiamo che a gennaio i ragazzi interessati possano iscriversi ai nuovi corsi” commenta la consigliera Azzarà. “In un frangente così complesso per la scuola e per la società tutta, gli indirizzi scolastici che abbiamo approvato consentono a molti studenti di poter optare per la scuola preferita rimanendo vicino a casa, e riducendo in questo modo la pressione sui trasporti pubblici, uno dei grandi problemi legati all’emergenza sanitaria di questi mesi”.

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Sono diversi i nuovi indirizzi di studio richiesti dalle scuole superiori di Torino e provincia e approvati dalla Città metropolitana di Torino, resi noti oggi durante la “Conferenza territoriale per il dimensionamento e per la programmazione dell’anno scolastico 2021-2022” tenuta in modalità da remoto. Alla presenza di presidi e insegnanti, l’incontro è stato aperto dai saluti dei consiglieri metropolitani con delega all’istruzione e all’edilizia scolastica, Barbara Azzarà e Fabio Bianco, dall’assessore all’istruzione della Città di Torino Antonietta Di Martino e dal dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Tecla Riverso.
Questo l’elenco dei nuovi corsi di studio delle scuole secondarie superiori approvati dalla Città metropolitana, in attesa del sì definitivo della Regione Piemonte:
-“Des Ambrois” di Oulx
--Indirizzo Industria e artigianato per il Made in Italy - Serale (Istituto professionale)
-”Albert” di Lanzo Torinese
--Indirizzo Agraria agroalimentare e agroindustria - Opzione produzione e trasformazione (Istituto tecnico - settore tecnologico) - Finanziato dal Bando delle aree interne della Regione Piemonte
-”Alberti Ignazio Porro” di Pinerolo
--Indirizzo Sistema moda - Opzione tessile abbigliamento e moda (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Ferrari” di Susa
--Indirizzo Meccanica meccatronica energia – Serale (Istituto tecnico)
-”Fermi Galilei” di Ciriè
--Indirizzo Chimica, materiali e biotecnologie - Opzione Biotecnologie sanitarie (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Galilei” di Avigliana
--Indirizzo Costruzioni ambiente territorio – Opzione Tecnologie del legno nelle costruzioni (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Majorana” di Grugliasco
--Indirizzo Informatica (Istituto tecnico)
-”Natta” di Rivoli
--Indirizzo Grafica e comunicazione – Serale (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Pascal” di Giaveno
--Indirizzo Amministrazione finanze e marketing – Opzione Relazioni internazionali per il marketing (Istituto tecnico)
-”Zerboni” di Torino
--Indirizzo Sistema moda – Serale (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Bobbio” di Carignano
--Liceo scientifico – Opzione Scienze applicate
-”Boselli” di Torino (sede di via Sansovino)
--LES Liceo delle scienze umane
-”Convitto nazionale Umberto I” di Torino
--Liceo classico Cambridge – Opzione Lingua tedesca
-”XXV Aprile Faccio” di Cuorgné
--Liceo scienze umane – Opzione Economico-sociale
--Liceo linguistico
-”Ubertini” di Caluso
--Indirizzo Agraria agroalimentare e agroindustria – Articolazione triennale (Istituto tecnico - settore tecnologico)
-”Sella Aalto Lagrange” di Torino
--Indirizzo Sistema moda – Articolazione triennale (Istituto tecnico - settore tecnologico).
A corredo delle informazioni sull’offerta formativa, forniamo qui alcuni dati, raccolti dall’Osservatorio dell'Orientamento, dell'Istruzione e della Formazione professionale della Città metropolitana di Torino, relativi all’anno 2019-2020.
Il totale degli alunni, dalla materna alle superiori (mettendo insieme scuole statali e non statali) era di circa 306mila, con un incremento dell’8,1% rispetto al 2000-2001: tra questi, gli studenti delle scuole superiori (abbiamo solo il dato delle statali) erano 88.990, cui si aggiungono 38mila ragazzi e ragazze inseriti nella formazione professionale.
In merito all’andamento delle iscrizioni nelle classi prime delle scuole superiori (diurne statali), i licei hanno totalizzato il 52,1%, i tecnici il 31,2 e i professionali il 15,6. Dei quasi 100mila studenti tra i 14 e i 18 anni, l’89,8 era inserito in percorsi formativi (istruzione e formazione professionale). Per una stima dell’abbandono nel quinquennio delle superiori (ciclo 2015-2019), la media era del 24.8%, così suddivisa: licei 19,5, tecnici 27,9 e professionali 33,5.
Infine, la percentuale degli allievi disabili, con una media del 3,1% (materna 2,3%; elementari 3,3; medie 3,7; superiori 2,6; fp 7,1) e quella degli stranieri, la cui media totalizza il 12,8% (materna 15,4; elementari 14,7; medie 12,9; superiori 9,5; fp minori 12,5.
“Desidero sottolineare il grande lavoro di concertazione che ha portato a questa prima fase di decisione” commenta la consigliera delegata Azzarà. “Solo con il confronto si arriva a una sintesi soddisfacente e si raggiunge l’obiettivo principale, che è quello di dare agli studenti la migliore formazione facendo in modo che trovino nel territorio più prossimo l’offerta formativa che più gli è consona”.

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Si terrà giovedì 26 novembre, dalle 14 alle 18 in modalità a distanza su piattaforma webex, l’annuale Conferenza territoriale sulla programmazione scolastica dell’anno 2021-2022. L’incontro sarà coordinato dalla consigliera metropolitana con delega all’istruzione Barbara Azzarà.
Parteciperanno in qualità di relatori il consigliere metropolitano titolare dell’edilizia scolastica Fabio Bianco, gli assessori all’istruzione della Regione Piemonte e della Città di Torino, Elena Chiorino e Antonietta Di Martino, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Fabrizio Manca e il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Tecla Riverso. Invitati all’incontro, come di consueto, i Comuni del territorio metropolitano, gli Istituti superiori e quelli del 1° ciclo, le associazioni professionali del mondo della scuola e le organizzazioni sindacali.
L’incontro sarà l’occasione per condividere le proposte di nuove offerte formative e di dimensionamento scolastico sul territorio metropolitano.

Per collegarsi: https://cittametropolitanatorino.webex.com/cittametropolitanatorino-it/j.php?MTID=m17d89fd239243472e7976bd2b8af388e

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Grazie a un progetto sulla riabilitazione motoria, l’istituto scolastico Camillo Olivetti di Ivrea ha vinto il #PremioScuolaDigitale, istituito dal Ministero dell’istruzione per promuovere le eccellenze delle scuole italiane nell’apprendimento e nell’insegnamento digitali. L’Olivetti si è aggiudicato il primo premio nella sezione del secondo ciclo con il progetto ‘PERLA’ (Programmable Exercises for Rehabilitation of Legs and Arms): la creazione di un ausilio capace di mobilizzare le articolazioni di quelle persone che - per problemi dovuti a incidenti, patologie degenerative o, semplicemente, a causa dell’età - hanno difficoltà nei movimenti di braccia e gambe. Grazie a due braccioli automatizzati, che vengono applicati su una sedia a rotelle e sono realizzati con materiali riciclati e di basso costo, gli utilizzatori potranno riacquistare le capacità motorie di base. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con un fisioterapista, ex studente della scuola, e una persona con disabilità.
Hanno partecipato al premio 784 scuole del primo ciclo e 536 del secondo coinvolgendo 35.000 studentesse e studenti e oltre 2500 docenti in tutta Italia. Sono stati candidati progetti tesi a valorizzare modelli didattici innovativi e sperimentali, percorsi di apprendimento curricolari ed extracurricolari basati sulle tecnologie digitali, prototipi tecnologici e applicazioni.
“La scuola di Ivrea ha davvero tenuto fede alle grandi intuizioni precorritrici di colui a cui è intitolata” commenta Barbara Azzarà, facendo riferimento a quel Camillo Olivetti (1868-1943) che fu ingegnere, imprenditore e fondatore dell’azienda omonima, prima prima fabbrica in Italia di macchine per scrivere. “Un bel riconoscimento dello spirito innovativo dell’Istituto e della sua visione aperta e collaborativa della società”.

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All'indomani della diffusione dal parte della Regione Piemonte dei dati su studenti ed operatori scolastici sottoposti a tampone risultati positivi al covid19, la consigliera metropolitana Barbara Azzarà delegata all'istruzione interviene sul tema dei contagi e della didattica a distanza.

"Grazie alla consigliera regionale Francesca Frediani, l'assessore alla sanità della Regione Piemonte Icardi ha finalmente reso noti i dati e le percentuali di contagiati che emergono sia trai ragazzi che tra gli addetti ai lavori del mondo della scuola sono davvero preoccupanti" commenta Azzarà che aggiunge "io stessa sono un'insegnante e conosco bene le difficoltà e le ansie che migliaia di famiglie in Piemonte stanno affrontando ogni giorno spesso nella totale mancanza di informazioni per giorni e giorni sull'esito dei tamponi".

I dati parlano chiaro: dei 27.440 studenti piemontesi sottoposti a tampone di cui 5.625 risultati positivi, oltre 15mila sono del territorio torinese con ben 3119 positivi cioè più del 55%. Anche per gli operatori scolastici i valori di positività sono risultati molto elevati nel Torinese: dei 10.370 tamponi effettuati sul personale scolastico di tutte le province piemontesi ne sono risultati positivi 3364 positivi di cui 1472 nella sola realtà metropolitana torinese.

Sulle richieste che arrivano di far rientrare a scuola gli studenti in Piemonte, Azzarà però aggiunge: "Si parla già di un possibile rientro di tutti gli studenti , mi chiedo se siamo davvero in grado di gestire l'alto rischio che la didattica in presenza per tutti comporterebbe, in una fase così delicata, per i contagi e le ospedalizzazioni sul nostro territorio? I dati che la sanità regionale ha dovuto far emergere nelle ultime ore sui contagi di studenti ed operatori scolastici devono farci riflettere, la salute è un bene primario imprescindibile.La didattica in presenza è insostituibile, lo sappiamo tutti, ma questa è una situazione straordinaria e come tale va considerata. La didattica a distanza deve essere utilizzata al meglio delle sue possibilità, ci sono moltissimi esempi di un ottimo funzionamento e di impegno online sia da parte dei ragazzi che degli insegnanti, questa può essere anche l'occasione per colmare il gap che il nostro Paese ha, come più volte evidenziato da diversi studi, sull'uso delle nuove tecnologie ".

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Scadono venerdì 30 ottobre (salvo quelli dedicati all’educazione alla sostenibilità, il cui termine è il 15 ottobre) le iscrizioni ai corsi di formazione e aggiornamento professionale per insegnanti delle scuole del Piemonte che il Ce.Se.Di.-Centro servizi didattici della Città metropolitana di Torino ha inserito nel Catalogo 2020-2021. Quest’anno, a causa della situazione determinata dall'emergenza Covid-19, il Catalogo Ce.Se.Di. per la Scuola 2020-2021 si concentra maggiormente sulla formazione dei docenti, attraverso proposte formative per la maggior parte erogabili anche in modalità Fad (formazione a distanza). Particolare attenzione è riservata alla didattica digitale, alla prevenzione e al contrasto di
bullismo e cyberbullismo, alla tutela dell’ambiente sociale scolastico con riguardo anche alle problematiche familiari e affettive degli studenti, all’educazione alla sostenibilità ed ambientale.
Per quanto riguarda l’attività rivolta agli studenti, per l’anno scolastico 2020/21, ove possibile, saranno completati i percorsi già programmati nell’anno scolastico 2019/20 e sospesi a causa dell’emergenza legata alla pandemia: nel catalogo è presente una sezione ad hoc, a disposizione delle scuole che avevano dovuto interrompere l'attività in primavera.
Nello scorso mese di aprile la Città metropolitana di Torino ha rinnovato il protocollo d’intesa con Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte che prevede la condivisione, la promozione e la valorizzazione su tutto il territorio regionale di attività, servizi di supporto e ogni altra azione (compresa l’offerta del Catalogo “Il Ce.Se.Di. per la Scuola”) finalizzati al potenziamento delle competenze e della professionalità dei docenti delle istituzioni scolastiche e formative. “È proprio in quest’ottica che il nostro Centro Servizi Educativi continua a essere un importante tassello” spiega la consigliera metropolitana con delega all’istruzione e al sistema educativo Barbara Azzarà “con le sue opportunità di approfondimento e di sperimentazione didattica rivolte al mondo dei docenti”.
Tale impegno, dedicato alla formazione di qualità dei docenti, ha avuto da parte del Ministero dell’istruzione un riconoscimento importante nello scorso mese di luglio, con l’Accreditamento nazionale del Ce.Se.Di. quale ente di formazione del personale della scuola, in virtù del quale tutte le proposte formative in catalogo rientrano a pieno titolo nel sistema nazionale di formazione continua dei docenti.

Per saperne di più: http://www.cittametropolitana.torino.it/speciali/2020/cesedi_scuola/

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Nel complesso sono 20mila quelli che stanno arrivando alle scuole di Torino e provincia

Sono 20mila i banchi monoposto che stanno arrivando nelle scuole superiori di Torino e provincia per collocare tutti gli studenti nelle aule rispettando le precauzioni anti-Covid: di questi, 3400 sono stati comprati dalla Città metropolitana di Torino. Due le misure: 50x70 e 70x70, a seconda delle dimensioni delle aule. Prezzi: € 31 cadauno per i più piccoli e € 38 per i più grandi. Sono tutti banchi del tipo “tradizionale”, dal momento che le richieste che le scuole hanno rivolto alla Città metropolitana non contemplavano esemplari dotati di ruote.
Al momento è arrivato con i camion un primo carico di 900 banchi; nei prossimi giorni arriverà il resto. Il materiale viene consegnato alle scuole nel pomeriggio, quando gli studenti sono già usciti, per ovvie ragioni organizzative. Le prime consegne, in ordine di urgenza, sono state effettuate al Newton di Chivasso (209 banchi) e al D’Azeglio di Torino (450). Prossime consegne al Gobetti di Torino (170 per la sede e 170 per la succursale) e al Baldessano-Roccati di Carmagnola (170).

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Il Ministero dell'Istruzione ha accreditato il CeSeDi (Centro Servizi Didattici) di Città metropolitana: la pratica era stata avviata nell'ottobre scorso ed il risultato positivo riempie di soddisfazione.

"E' il frutto di un lungo percorso di lavoro svolto dal nostro CeSeDi che è attivo fin dal 1981 al servizio della scuola, degli insegnanti e degli studenti - commenta la consigliera metropolitana delegata all'istruzione Barbara Azzarà - la qualità dei servizi offerti dal nostro Centro di formazione non è mai diminuita nonostante la contrazione di personale, ma anzi è cresciuta la considerazione del mondo della scuola"
"Aver ottenuto l'accreditamento, traguardo non facile, ci motiva a programmare nuove ambiziose attività per il prossimo anno scolastico - aggiunge Azzarà - per le quali abbiamo già stipulato una convenzione triennale con Regione Piemonte e Ufficio scolastico regionale".
L'accreditamento ministeriale riconosce in forma ufficiale soggetti esterni al mondo della scuola che offrono formazione per il personale direttivo, docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario, come previsto nel contratto collettivo nazionale del comparto scuola: un passo importante per incrementare le risorse umane e strumentali necessarie per offrire un sempre migliore servizio formativo ampliando e sviluppando nuove progettualità sul territorio regionale e nazionale.
Nell'ultimo periodo, il CeSeDi si è occupato in particolare di progetti sulla prevenzione del cyber bullismo, di educazione alla sostenibilità ambientale, di prevenzione del suicidio giovanile; ogni anno il catalogo dell'offerta formativa del CeSeDi per la scuola superiore di 2 grado consente azioni formative per migliaia di studenti e tremila insegnanti .
Nel novembre scorso la ministra dell'istruzione Azzolina aveva visitato il CeSeDi che ha sede in via Gaudenzio Ferrari a Torino per rendersi conto di persona del progetto: "le avevamo illustrato la filosofia operativa e l'offerta formativa del CeSeDi - commenta Azzarà - precisando che i veri protagonisti della formazione degli insegnanti sono proprio quei docenti che, avendo maturato esperienze didattiche significative, sono in grado di trasferirle ai colleghi"