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Elementi in pietra nel paesaggio viticolo


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Nel corso dei secoli le pietre e i massi sono stati materia connessa al lavoro e all'abitare: ostacoli da rimuovere dai terreni destinati alla coltivazione o al pascolo, materiali per erigere confini, per costruire ponti, edifici, fontane, selciati, strade o componenti funzionali alla conduzione dei vigneti.
Nondimeno, le rocce hanno conferito a determinati siti un significato immateriale, religioso o narrativo.
Oggi molti di questi elementi sono meno riconoscibili, ma non sfugge la bellezza e il valore dei luoghi e delle opere costruite in precedenza, che ammiriamo quando ci aggiriamo in collina e in montagna.


Le opere

I manufatti rurali più comuni, spesso ancora in uso, sono le multiformi fontane, gli abbeveratoi, i lavatoi e le vasche, realizzati assemblando lastre o scavati nella roccia. I manufatti rurali più comuni, spesso ancora in uso, sono le multiformi fontane, gli abbeveratoi, i lavatoi e le vasche, realizzati assemblando lastre o scavati nella roccia. Le realizzazioni più ampie e impegnative sono state quelle funzionali alla viabilità. Che si tratti di mulattiere, lastricate e dotate di traverse per impedire lo scivolamento degli asini carichi, o di più complesse strade militari destinate alla movimentazione di soldati e muli da soma, siamo ammirati e impressionati dalla mole e dalla maestria di questi lavori. 

 

Nei territori della viticoltura eroica canavesana è presente una ragguardevole maglia di camminamenti, sentieri e mulattiere in pietra rispondenti a precisi canoni e tecniche costruttive. Questi versanti sono modellati anche da una rete continua di opere di canalizzazione per la gestione delle acque meteoriche.

In Valle di Susa le mulattiere hanno avuto un uso promiscuo, militare e civile, assicurando la funzione di accesso ai territori vitati e il commercio del vino verso la Francia.

Nelle zone più impervie, i sentieri guadagnavano il rilievo con erte scalette o con gradini a sbalzo.

 

Molte opere realizzate in pietra oggi hanno perso la funzione (balme e ripari nella roccia, ciabòt, manufatti deputati a determinate lavorazioni o coltivazioni); di altre non siamo in grado di riconoscere la destinazione originaria.


Oltre la produzione

 

In molti casi la pietra ha assunto un significato culturale.

In Città metropolitana di Torino sono numerosi gli affioramenti rocciosi panoramici che avevano una funzione rituale o quelli ai quali la tradizione locale associa racconti di masche o di eventi perduti nel tempo. Non vanno dimenticati i menhir e i dolmen.
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In luoghi singolari e su massi riconoscibili e dominanti nel corso dei millenni sono stati incisi simboli e coppelle; dall'epoca romana in poi le rocce sono stati scolpite con iscrizioni, emblemi, date, nomi, croci e sono servite per designare i termini delle proprietà.

La roccia è un testimone silenzioso di racconti, di invocazioni, di lotte, di un pensiero artistico e del bisogno di lasciare un segno permanente di se.