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Il paesaggio viticolo nella Collina Torinese


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Il substrato litologico della Collina Torinese è diverso dal resto della provincia ed ha portato alla formazione di suoli facilmente erodibili e alla successione di poggi che da Torino si spingono in direzione del Monferrato. Questi presentano versanti irregolari e asimmetrici, generalmente più dolci a meridione.

I vigneti sono coltivati su terreni sommitali o su appezzamenti rivolti a sud, organizzati a gradoni erbosi. Rispetto ai terrazzamenti, i ciglionamenti possono presentare delle stradine in terra battuta o soluzioni a ripiani raccordati. Meno appariscenti dei terrazzi di altre zone, queste sistemazioni garantiscono la meccanizzazione delle diverse operazioni colturali e propongono l'immagine più consueta della viticoltura, quella delle dolci colline a filari per cui l'Italia è conosciuta.

Una forma di allevamento caratteristica del territorio chierese era la taragna di tipo astese, una controsplliera formata da robusti pali verticali uniti longitudinalmente da pertiche orizzontali.