Prodotti di qualità, vini e viticoltura

Le geometrie della natura e del lavoro


     Versione italiana       Version française     


Il modellamento del suolo in montagna e in collina ha la funzione di rendere coltivabili i terreni acclivi, di consentirne l'accesso, di regimare e conservare nel suolo le acque meteoriche. Nel far ciò, la costruzione di muretti consente di attribuire una funzione ai materiali risultanti dallo spietramento delle superfici.

L'orografia, la geomorfologia, le caratteristiche litologiche e le tradizioni locali ci consegnano diverse forme di sistemazioni del territorio. La durezza dei materiali determina la possibilità e l'accuratezza del modellamento dei massi. La pietra che si sfalda in piani richiede tecniche costruttive diverse dalla roccia compatta. I ciottoli arrotondati, a loro volta, sono utilizzati in forme specifiche. Così, in zone diverse i terrazzamenti presentano a volte caratteristiche simili, altre volte assumono forme e soluzioni peculiari. Costruiti sistemando le pietre l'una sull'altra, senza impiegare altri materiali, i muri a secco sono stati conservati grazie alle conoscenze tramandate nelle comunità rurali.

Queste strutture testimoniano forme di organizzazione della vita e degli spazi che ottimizzavano le risorse locali, dimostrando un'armoniosa relazione tra uomini e natura. È un'arte che ha ottenuto il riconoscimento di patrimonio immateriale dell'UNESCO.
Nella Città metropolitana di Torino i terrazzamenti sostengono i vigneti e altre coltivazioni e sono l'espressione di questo straordinario patrimonio materiale e culturale. Situati lungo la fascia pedemontana e affacciati sulla pianura o sui fondovalle, i muri in pietra fiancheggiano le montagne del Canavese, della Valle di Susa, del Pinerolese, dal piano sino a oltre 1.000 metri di quota, ma contornano anche le colline moreniche formate dagli antichi ghiacciai balteo e valsusino.
Seppure ampie fasce terrazzate si trovino in condizione di abbandono, alcune aree continuano ad essere coltivate a vite. Per determinati comprensori l'acclività ha valso a questo tipo di pratica la denominazione di viticoltura eroica.

Dove i terreni presentano una pendenza moderata e il suolo è poco pietroso, il modellamento del terreno è avvenuto creando dei ciglioni erbosi. Le ripiani sono coltivati, mentre le scarpate sono mantenute inerbite: la copertura erbacea permanente conserva e stabilizza questa sistemazione a fasce.
I ciglionamenti possono includere delle capezzagne o presentare geometrie che consentono la circolazione dei mezzi agricoli. Si ritrovano sulla Collina Torinese, nella fascia pedemontana del Pinerolese, sulle colline moreniche del Canavese e di Rivoli.

I vigneti su pendio presentano forme di gestione caratteristici nelle diverse zone di produzione. I paesaggi della viticoltura, quindi, si caratterizzano per un insieme di elementi fisici e colturali che li rendono unici.