Risorse idriche

Lago di Arignano

Progetto I.S.O.L.A. - Interventi di Salvaguardia e mOnitoraggio del Lago di Arignano. Progetto per l’aumento della naturalità e della biodiversità del Lago
Feste di Arignano e Marentino

La Città metropolitana di Torino partecipa alla Festa Patronale di Arignano del 13-15 settembre 2024 e alla Fiera del Miele di Marentino del 29 settembre 2024 con momenti di divulgazione delle attività del progetto I.S.O.L.A.. Tutti gli aggiornamenti a breve a disposizione su questa pagina.

Logo del Lago di Arignano

Il lago di Arignano è geograficamente posizionato nella seconda cintura della città di Torino a circa 15 km dal concentrico della Città di Torino, ed è un avamposto isolato delle aree a elevata naturalità riconosciute dalla Rete Natura 2000. Dal punto di vista naturalistico è individuato dalla Regione Piemonte come Zona Naturale di Salvaguardia (ZNS) ai sensi della L.R. 19/2009 in quanto costituisce la più importante area umida della Collina Torinese e per questo motivo è un nodo importante della Rete ecologica della Regione Piemonte ed è riconosciuta come core area della Rete ecologica provinciale del Piano Territoriale di Coordinamento - PTC2 della Città metropolitana.

Allo stato attuale il lago si presenta come un bacino artificiale con funzione di laminazione delle acque di circa 13 ha (acque) e di circa 23 ha di terre emerse in parte impaludate e in parte in incolti e boschi. Costituisce un ambiente di significativa rilevanza naturalistica ma che a partire dall'anno 2007 ha evidenziato importanti criticità, legate alla riduzione del battente idrico, alla presenza di specie ittiche alloctone, ed alla forte contrazione del canneto e del giuncheto. A ciò si aggiunge la presenza di specie erbacee esotiche nelle aree prative circostanti e una sostanziale assenza della componente arbustiva nelle superfici boscate derivanti dagli interventi di ripristino ambientale realizzati per la messa in sicurezza della diga.

Maggior sostenitore: Fondazione Compagnia di San Paolo
Maggior sostenitore: Fondazione Compagnia di San Paolo

La partecipazione al bando Simbiosi 2022 della Fondazione Compagnia di San Paolo è stata individuata come l’occasione per attuare gli interventi già in parte previsti nel Piano d’Azione per il Lago di Arignano predisposto nell’ambito del Progetto europeo Interreg MaGICLandascapes di cui la Città Metropolitana di Torino è stata partner.

Il progetto I.S.O.L.A. vede la partecipazione di 8 soggetti di cui 6 Enti pubblici: Città metropolitana di Torino – Direzione Sistemi Naturali (capofila), Comuni di Arignano e di Marentino, Istituto Comprensivo statale "Andezeno", l’ Istituto di Istruzione Superiore Gobetti Marchesini Casale Arduino, Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali; e due soggetti no profit: Associazione regionale Produttori Apistici Piemonte – AsproMiele e Comitato per la salvaguardia del lago di Arignano.

 

Gli obiettivi principali del progetto sono riassumibili in:

  • Aumento della naturalità del Lago di Arignano riferibile alla porzione delle acque superficiali, delle sponde e della porzione a Nord del lago.
    Gli interventi prevedono l’innalzamento del livello dell’acqua di circa 0,60 m in modo da permettere la differenziazione degli habitat, il mantenimento/rigenerazione degli habitat di palude (cariceti, giuncheti e canneti) e la rigenerazione dell’habitat di acque profonde. Realizzazione di siti idonei alla riproduzione e al mantenimento degli anfibi (stagni/pozze temporanee); interventi di gestione della vegetazione alloctona invasiva in particolare verso l’Amorpha fruticosa e la Solidago gigantea mediante trinciature ripetute durante l’anno e ricostruzione del cotico erboso attraverso la semina di un miscuglio polifita e alla messa a dimora di specie principalmente arbustive per arricchire il corredo floristico sia nelle porzioni di bordo sia all’interno delle superfici boschive; messa a dimora di piante arbustive e piante arboree anche di antica gestione agricola (gelsi e meli della cultivar tipica di Arignano); messa a dimora di rizomi di cannuccia di palude e di piante acquatiche e di bordo umido lungo le sponde; eradicazione della Carpa; creazione lungo le sponde di rifugi per le specie ittiche e di anfibi.
  • Sensibilizzazione della popolazione e degli Enti sull’importanza della tutela del lago e dei suoi dintorni.
    Le zone umide costituiscono habitat di grande importanza per la biodiversità: la sua riduzione aumenta il rischio di estinzione per molte specie animali (uccelli, anfibi, insetti) e vegetali. Per sensibilizzare la popolazione sull'importanza della loro conservazione e implementazione verrà creato un percorso didattico all’interno della ZNS con apposite targhette e pannelli illustrativi degli habitat e specie di maggiore rilievo.
  • Promozione di fruizione e turismo sostenibile mediante regolamentazione, vigilanza ed educazione ambientale.
    Per quanto riguarda le attività di sensibilizzazione e divulgazione saranno realizzati diversi eventi pubblici e formativi rivolti all’intera cittadinanza per incrementare la consapevolezza dell’importanza della tutela dell’ambito lacuale e di una sua fruizione in maniera corretta e sostenibile. Contemporaneamente verranno realizzate attività didattiche all'aperto di educazione ambientale che coinvolgeranno gli alunni dell’Istituto comprensivo di Andezeno, finalizzate all’educazione ambientale.

 

La realizzazione del progetto produrrà positive ricadute non solo dal punto di vista ambientale ma anche sociale ed economico, ad esempio sulle attività ricettive e sulle aziende agricole comprese quelle apistiche con vendita diretta delle loro produzioni.

I risultati del primo anno di attività

Il primo incontro fra i partner per l'avvio delle attività di progetto si è tenuto il 27 ottobre 2022.

L'articolo a pagina 30 del numero di Cronache da Palazzo Cisterna del 28 ottobre 2022 (pdf 5 MB).

 

Il giorno 13 gennaio 2023 è stato effettuato il rilievo batimetrico del lago per ottenere informazioni sulla profondità effettiva del fondale per una migliore definizione dello stato di fatto dell'invaso e delle sue potenzialità dal punto di vista ambientale.
I dati sono stati rilevati con l'ausilio di un profilatore doppler installato su imbarcazione e sono in via di elaborazione per la ricostruzione del profilo del fondale.

Le attività sono state documentate nel nuovo episodio della webserie Connettere l'Ambiente

Il 26 febbraio 2023 ha avuto luogo la prima edizione della passeggiata ecologica "Plogging lento al Lago di Arignano", importante evento di sensibilizzazione in cui volontari e cittadini si sono impegnati a raccogliere i rifiuti trovati lungo il loro cammino.

Il primo intervento di sfalcio e cippatura per il contenimento della vegetazione alloctona invasiva si è tenuto il 3 e 4 luglio 2023, ed è stato ripetuto a distanza di circa un mese.

Nell'ambito delle attività di comunicazione del progetto, nel mese di settembre 2023 la Festa patronale di Arignano e la Fiera del Miele di Marentino hanno ospitato il poster divulgativo delle azioni del progetto I.S.O.L.A. e del cronoprogramma in cui si evidenziano le attività già svolte e quelle future.

Il 10 ottobre 2023 è stato effettuato il primo intervento di contenimento dell'ittiofauna alloctona nel lago di Arignano da parte degli operatori dell'Ente Parco La Mandria insieme ad esperti ittiologi. Sono stati recuperati più di 70 esemplari di grandi dimensioni di carpa a specchio e carpa regina, ed un gran numero di carassi.
I pesci sono stati trasportati in contenitore ossigenato ad un bacino di pesca no-kill. Alcuni esemplari prelevati sono stati analizzati dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte.

 

A partire dalla fine del 2023 sono entrati nel vivo gli interventi di rinaturalizzazione previsti dal progetto nelle aree di proprietà dell’Agenzia del Demanio idrico del Lago di Arignano, finalizzati all’aumento del capitale naturale e al miglioramento degli habitat.
Nella porzione Nord del lago, dove si è prevista la creazione di aree di mantello boschivo, sono state messe a dimora specie arbustive autoctone ricche di nettare o polline a favore degli insetti impollinatori. In memoria della storia agricola del Territorio (la tradizionale coltivazione del baco da seta e delle pomacee), sono stati, inoltre, realizzati dei filari campestri di gelsi lungo le strade bianche che delimitano il perimetro della Zona Naturale di Salvaguardia.
Nelle aree più interne, è stato effettuato lo scavo e successivamente l’impermeabilizzazione con un telo bentonitico, di 5 bacini/stagni temporanei dedicati agli anfibi per incrementare la presenza degli anfibi minacciati dalla frammentazione e distruzione degli habitat vocati come: il Tritone crestato (Triturus carnifex), la Raganella (Hyla intermedia), il Tritone punteggiato (Lissotriton vulgaris), la Rana di Lessona (Pelophylax lessonae), il Rospo smeraldino (Bufotes balearicus), la Rana di Lataste (Rana latastei) e la Rana agile (Rana dalmantina). I bacini, che conterranno acqua da febbraio a settembre, si troveranno in parte al sole e parte all’ombra di piante esistenti e le loro sponde saranno parzialmente rivegetate con specie elofite/di bordo umido. Nelle aree prative che durante la scorsa estate erano state interessate da trinciature intensive e ripetute, associate a sfalci per l’eradicazione delle specie vegetali alloctone invasive (Solidago gigantea e Amorpha fruticosa) saranno effettuati interventi di inerbimento della superficie con un miscuglio polifita a elevata valore di polline e nettare per i pronubi selvatici.

 

Gli aggiornamenti sul secondo anno di attività

Le attività di rinaturazione intraprese nel 2023 sono proseguite nell'anno in corso con gli interventi di seguito descritti:

  • le sponde dei bacini sono state rivegetate con specie elofite/di bordo umido;
  • è stata ripetuta la trinciatura delle superfici incolte con elevata presenza di vegetazione erbacea e arbustiva alloctona invasiva, alla quale è seguita la piantumazione di specie arboree ed arbustive autoctone;
  • Per aumentare in modo significativo la naturalità del lago sono stati individuati 6 siti di disseminazione del canneto e di piante acquatiche a bordo lago mediante la messa a dimora di rizomi di cannuccia di palude e piante di prato umido (Mentha acquatica, Iris pseudacorus, Juncus effusus, Caltha palustris, Lytrhum salicaria, Lemna minor, Nuphar lutea)
  • sono stati realizzati 7 siti di rifugio per pesci e rettili (due in più rispetto ai 5 previsti da progetto) abbattendo alcune piante, posizionandone la chioma in acqua e ancorandole alla stessa ceppaia o ad altre piante;
  • in seguito all'approvazione del progetto esecutivo hanno preso avvio i lavori per la realizzazione della paratoia finalizzata all'innalzamento del livello delle acque del lago: la prima fase ha visto la costruzione del locale tecnico;

Nella giornata del 24 febbraio 2024 si è tenuto il secondo appuntamento con il "Plogging lento al Lago di Arignano". Con l'occasione i volontari hanno rimosso gran parte degli "shelter" (tubi in rete di materiale plastico a protezione di giovani piante) residui di un rimboschimento effettuato di alcuni anni fa nella parte nord del territorio del lago.

Con il nuovo anno sono ripartite i monitoraggi di avifauna, lepidotteri, odonati, anfibi e vegetazione. Per quanto riguarda le attività di monitoraggio delle acque, prosegue la collaborazione con degli studenti dell'I.I.S.S. "Gobetti - Marchesini - Casale - Arduino" di Torino coinvolti nelle attività del progetto di PCTO "Comunicare l'Acqua".
Nel mese di aprile è stato inoltre avviato il 2° anno di monitoraggio ambientale con le api realizzato con la collaborazione del partner Aspromiele.

Nei mesi di aprile e maggio sono state completate, con un secondo ciclo di didattica in aula, le attività formative iniziate a novembre 2023 con il supporto degli insegnanti dell’Istituto Comprensivo Statale di Andezeno, che hanno visto la partecipazione di un apicoltore, un biologo e un dottore forestale. Gli incontri hanno interessato gli alunni dei 6 plessi di scuola primaria e 2 di scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo Statale di Andezeno.
Il ciclo di uscite didattiche in campo, inizialmente previsto per i mesi di aprile e maggio, a causa del protrarsi del periodo di maltempo è stato rinviato all'autunno.