Nella mattinata di martedì 20 ottobre si è svolto in modalità online il seminario nazionale conclusivo del progetto Magic Landscapes-Managing Green Infrastructure in Central European Landscapes. Durante l'evento, partner della EU Green Week 2020, sono stati illustrati nel dettaglio i risultati e gli strumenti sviluppati nell'ambito del progetto e si è discusso sulle opportunità e sulle prospettive della pianificazione strategica delle infrastrutture verdi a scala territoriale e locale.
Dopo i saluti iniziali del responsabile della Direzione sistemi naturali della Città metropolitana, Gabriele Bovo e di Giovanna Armiento, direttore della Divisione Protezione e Valorizzazione del territorio e del capitale naturale dell'ENEA, anch'esso partner italiano del progetto, la filosofia del progetto e i suoi principali risultati a livello di partenariato europeo sono stati illustrati da Simonetta Alberico della Città metropolitana e e da Simone Ciadamidaro dell'Enea. Alberico, dopo aver inquadrato il concetto di "Infrastruttura Verde" ed aver illustrato le nove aree studio, distribuite in cinque diversi paesi europei (Italia, Austria, Germania, polonia e Repubblica Ceca) ha evidenziato, per ognuna di esse, le principali strategie da mettere in atto, che i diversi partner hanno individuato proprio grazie agli strumenti predisposti nell'ambito del progetto. Simone Ciadamidaro ha passato in rassegna i principali documenti realizzati dal progetto stesso: un manuale di valutazione delle infrastrutture verdi a livello transnazionale per supportare le decisioni, una serie di carte delle infrastrutture verdi dell'Europa centrale, del Nord Italia e dei nove casi studio, il manuale di valutazione della funzionalità delle infrastrutture verdi, di analisi della connettività tra le diverse aree e le relative carte di funzionalità ecosistemica, il manuale per la creazione di strategie e piani d'azione locali.
Simonetta Alberico e la collega Paola Vayr, anche lei funzionaria della Direzione sistemi naturali della Città metropolitana, hanno poi illustrato nel dettaglio le strategie e il piano d'azione relativi al caso studio affrontato dalla Città metropolitana di Torino, che è quello delle colline del Po intorno a Chieri, ambito in cui, nonostante la presenza di aree protette e di un buon ambiente naturale, si evidenziano problemi come l'isolamento degli habitat, la perdita di connettività, l'eccessivo consumo di suolo e la mancanza di una corretta gestione forestale. Il territorio in questo caso necessita innanzitutto di un contrasto ai fenomeni di dissesto dei versanti e di modalità di gestione più sostenibili. Indispensabili anche il ripristino delle connessioni ecologiche nelle aree rurali e un'attenta valorizzazione paesaggistica e fruitiva di aree come il Lago di Arignano. Maria Rita Minciardi, funzionario del Laboratorio Biodiversità e Servizi Ecosistemici dell'ENEA, si è invece soffermata sul caso studio relativo alla pianura superiore del Po. Delle metodologie per la definizione delle "Strategie per l'intervento a livello locale" basato sull'utilizzo delle infrastrutture verdi ha parlato Gian Luigi Rossi, anch'egli funzionario dell'Enea, sottolineando la necessità di coinvolgere gli attori locali, sia nella fase di elaborazione della strategia che in quella della sua implementazione, perché la presa di coscienza delle peculiarità ambientali dei territori e dei vantaggi che le infrastrutture verdi assicurano alle comunità è decisiva per la riuscita di qualsiasi piano d'azione.
Il seminario si è concluso con una tavola rotonda sull'inserimento delle infrastrutture verdi nei vari livelli di pianificazione e gestione del territorio, con riferimento sia alle esperienze positive già realizzate che alle prospettive future. Sono intervenuti l'architetto Maria Quarta della Regione Piemonte, l'architetto Serena D'Ambrogi dell'ISPRA, il direttore dell'Ente Aree protette del Po Torinese, Vercellese-alessandrino, Dario Zocco, e il dottor Tommaso Simonelli dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po.
L'evento è stato anche l'occasione per far conoscere al pubblico il film-documentario "In armonia con la natura interiore ed esteriore" realizzato nell'ambito delle attività del progetto dalla regista ceca Lenka Ovčàčkovà e girato nelle aree dei due casi studio italiani, con interviste a soggetti che in quei territori vivono o lavorano.
I materiali del seminario finale, presentazione dei relatori:
In collaborazione con Enea, martedì 13 ottobre 2020, si è svolto un incontro, via webinar, di formazione e aggiornamento sui risultati del progetto, sulle metodologie utilizzate e sui prodotti finali; l'evento era rivolto a tecnici delle pubbliche amministrazioni e a professionisti nel campo della pianificazione territoriale ed ambientale.
Dal 14 al 16 maggio è in corso a Torino un workshop per presentare le 9 aree di studio che riguardano il territorio metropolitano: la collina di Torino e la pianura del Po con particolare riferimento al Chierese. Il Servizio parchi e aree protette della Città metropolitana lavora a questo progetto in stretta collaborazione con Regione Piemonte, Comune di Chieri e Parco del Po.
Il progetto riunisce soggetti pubblici di 5 nazioni diverse con competenze multidisciplinari e multilivello; l'obiettivo è quello di tutelare ed incrementare la biodiversità e la funzionalità ecologica del territorio dell'Europa centrale tramite l'individuazione e la realizzazione di infrastrutture verdi, ovvero una rete di aree naturali e seminaturali anche in contesto urbano e periurbano.
Questa Città metropolitana martedì 30 ottobre, nella sala dei Comuni in corso Inghilterra n. 7 a Torino, ha ospitato il 1° workshop con gli stakeholder dell'area pilota del progetto MaGICLandscapes, finanziato nell'ambito del Programma europeo Interreg Central Europe.
Nell'ambito dell'incontro è stato approfondito il tema delle infrastrutture verdi e sono state presentate le attività progettuale, le opportunità di cooperazione e le potenziali ricadute sul territorio.
Si chiama MaGICLandscapes - Management of Green Infrastructure in Central European Landscapes il progetto europeo guidato dall’Università tedesca di Dresda che vede questa Città metropolitana tra i partner, approvato e finanziato nell’ambito della programmazione Interreg Central Europe.
L’obiettivo principale è quello di tutelare ed incrementare la biodiversità e la funzionalità ecologica del territorio dell'Europa Centrale tramite l'individuazione e la realizzazione di "corridoi verdi" o di "corridoi blu" di connessione ecologica tra le varie aree protette o aree della Rete Natura 2000.
Il progetto svilupperà nuovi strumenti, metodi, strategie ed azioni finalizzate alla gestione ambientale partecipata e alla protezione, passando attraverso la valorizzazione e la creazione di infrastrutture verdi e blu (GI / BI), nel territorio dell'Europa centrale.
La ricerca di una connettività delle Aree Protette (AP) con le aree naturali circostanti è stata spesso trascurata nella pianificazione del territorio e nella gestione del paesaggio.
L’acquisizione di maggiori conoscenze sul valore ecologico del territorio naturale al di fuori delle aree protette è una parte essenziale della attività previste. Saranno inoltre individuate le principali infrastrutture verdi che hanno un carattere strategico per migliorare la connettività ecologica tra le aree protette puntando a promuovere una loro gestione più sostenibile anche tramite la consultazione e la collaborazione con i proprietari terrieri e gli stakeholder.
La Città metropolitana di Torino si farà carico sia della ricognizione della legislazione e normativa vigente in materia di Rete Natura 2000 ed infrastrutture verdi a livello nazionale e regionale, sia della valutazione della funzionalità ecologica all’interno dell'area di studio costituita dalla collina di Torino e dal territorio del Chierese in particolare.
I risultati confluiranno nell’output di progetto che diventerà un vero e proprio manuale di valutazione della funzionalità delle Green Infrastructure.
Si tratterà anche di costituire in collaborazione con i partner uno strumento per la valutazione dei benefici pubblici che verrà poi testato nell’area di studio tramite la predisposizione di un piano d’azione per la salvaguardia e la realizzazione di Green Infrastructure.
La Città metropolitana di Toirno lavora a questo progetto attraverso le professionalità del Servizio parchi e aree protette in stretta collaborazione con la Regione Piemonte, il Comune di Chieri ed il Parco del Po.
(10 novembre 2020)