Rifiuti e Bonifiche

Via libera al teleriscaldamento

Torino 16 feb 2015 - Lo scorso 5 febbraio l'Ato-R, L’Associazione d’ambito torinese per il governo dei Rifiuti ha definitivamente approvato il progetto per la distribuzione del teleriscladamento in favore dei Comuni di Grugliasco e Beinasco.

Il termovalorizzatore gestito da TRM S.p.A., società partecipata dal Gruppo Iren, opera in assetto cogenerativo, producendo sia energia elettrica, sia calore. L’energia termica, attraverso una dorsale di collegamento costituita da doppia tubazione interrata della lunghezza complessiva di circa 5,4 km, sarà trasportata a due punti di interconnessione, rispettivamente con la rete di teleriscaldamento di

Grugliasco e della futura rete di Beinasco.

Un’operazione che vale 19,5 milioni di investimento e che da oltre 10 anni rappresenta una delle richieste di compensazione ambientale più importanti tra quelle avanzate dalla Provincia e dai Comuni.

Di questi 19,5 milioni di costo complessivo, quattro milioni li mette subito Trm, un altro milione e 860 mila necessari per la costruzione della caldaia di integrazione vengono messi dei gestori locali e i restanti 13,6 milioni vengono finanziati dalle banche che stanno già finanziando Trm.

La popolazione che potrà beneficiare del servizio nei due comuni (Grugliasco e Beinasco) è a oggi quantificabile in circa 50 mila abitanti.

L’utilizzo del calore derivato dalla combustione dei rifiuti consentirà di eliminare il consumo di combustibile fossile, oggi utilizzato dalle caldaie condominiali per riscaldare le utenze dell’area, senza aumentare il quantitativo di emissioni rilasciate in atmosfera. Quest’ultime, in futuro, potrebbero ulteriormente diminuire grazie alla realizzazione di nuovi allacci.

L’opera verrà realizzata e gestita dalla Società TLR V. S.p.A., società interamente controllata da Trm. Tlrv dovrà stipulare i contratti e aprire i cantieri.

I lavori inizieranno nel corso del 2015, mentre l’erogazione del calore è prevista nel corso della stagione termica 2016-2017.

Dopo una trattativa durata un anno, a dicembre si è chiusa positivamente la conferenza di servizi e nei prossimi giorni l’Autorità d’ambito per la gestione dei rifiuti approverà definitivamente l’accordo.

I rifiuti bruciati nell’impianto riscalderanno i comuni di Grugliasco e Beinasco.

E qui c’è un punto importante. Il termovalorizzatore, erogando calore in cogenerazione non deve perderci nemmeno un euro: lo hanno chiesto esplicitamente le banche. Ma, grazie agli accordi con i Comuni e la Provincia, non dovrà nemmeno guadagnarci un euro in più.

In quelli che vengono chiamati “assetto elettrico” e “assetto cogenerativo” il bilancio economico deve quindi rimanere invariato.

Perché se oggi, al Gerbido si vendono alla rete elettrica circa 500 mila Mwh, con il calore sottratto per la cogenerazione del teleriscaldamento la produzione elettrica che rappresenta una fetta fondamentale degli incassi di Trm, scenderebbe a 300 mila Mwh. Con i contratti di erogazione, nelle casse della società devono essere garantiti gli introiti necessari per colmare questo buco.

Il contratto con l’Ato è per 20 anni, di cui due già persi per il lungo iter di approvazione del progetto definitivo. L’ammortamento è spalmato soprattutto sui primi anni, solo verso il termine dei periodo Trm ricaverà profitti sostanziali dalla cessione del calore.

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