Rifiuti e Bonifiche

Gerbido, con lo Sblocca Italia sparisce il limite di 421.000 tonnellate

L’entrata in vigore del decreto Sblocca Italia porta al Gerbido la cancellazione del tetto di 421.000 tonnellate per sostituirlo con un più complicato limite del carico termico.

Ad indicare i termini operativi in cui l’impianto potrà funzionare non ci sarà più un quantitativo massimo di rifiuti da bruciare ma, appunto, il solo carico termico che fin dall’Autorizzazione integrata ambientale è fissato a 206 Mw di potenza termica.

Il carico termico, in realtà, dipende dalle tonnellate dei rifiuti che vengono bruciate nelle 7.800 ore annue di esercizio previste e dalla qualità del rifiuto che viene bruciato.

Chi si aspetta di vedere un aumento dei limiti espressi in tonnellate di rifiuti smaltibili resterà, quindi, deluso.

Il nuovo provvedimento autorizzativo che si adeguerà al decreto non sarà così facilmente traducibile in limite dei rifiuti all’ingresso. Ma dovrà comunque rispettare lo spirito del decreto che prevede un utilizzo spinto al massimo dei termovalorizzatori presenti sul territorio nazionale e di quelli in progetto per bruciare rifiuti delle zone del Paese che non hanno possibilità di smaltimento.

Per il Gerbido c’è quindi la possibilità che il nuovo calcolo dei limiti apra le porte a rifiuti provenienti dal resto del Piemonte e, solo una volta soddisfatto il fabbisogno regionale, a rifiuti provenienti da fuori regione. La priorità resterà comunque per i rifiuti dell’Ambito Torinese, coincidente con il territorio della nuova Città metropolitana. L’ATO-R ha infatti in corso con Trm un affidamento in privativa dove viene garantito per prima cosa lo smaltimento dei rifiuti provenienti dai comuni del Torinese. Da fuori Ambito potranno eventualmente arrivare le quantità residue fino al raggiungimento del limite del carico termico.

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