Rifiuti e Bonifiche

Finita l'emergenza Liguria, dai rifiuti di Genova 140.000 euro per pagare Spott

Torino, 4 dic 2014 - È terminato oggi, con qualche giorno di anticipo rispetto al previsto, il conferimento dei rifiuti della Liguria al termovalorizzatore del Gerbido.

Alla fine, nei forni sono state bruciate poco meno di 22mila tonnellate, la quantità che era stata fissata con l’accordo tra Regione Piemonte e Regione Liguria.

Trm farà i conti nei prossimi giorni ma è prevedibile che il ricavo da questa operazione straordinaria si aggiri sui due milioni e mezzo di euro. Numero che è dato dalla quantità di rifiuti bruciati moltiplicati per tariffa di 114 euro a tonnellata che è stata praticata alla Regione Liguria, cioè 7 euro in più rispetto alla normale tariffa che pagano i consorzi del Torinese, che è appunto, di 107 euro a tonnellata.

La maggiorazione praticata alla Liguria dovrebbe avere fruttato circa 140mila euro.

Questa cifra sarà interamente girata al finanziamento delle nuove fasi del progetto Spott, il grande studio di monitoraggio sulla salute della popolazione nella zona del termovalorizzatore del Gerbido.

Ma questi 140mila euro non copriranno l’intero fabbisogno economico necessario per proseguire il monitoraggio sanitario. Questa cifra rappresenta, anzi, appena un decimo dei costi rimanenti, per un progetto che vale in tutto due milioni e 200mila euro tra prelievi, analisi, screening, organizzazione, comunicazione e convegnistica.

A questo proposito, va ricordato che Trm (che ha già versato 600mila euro) ha già fatto sapere di non volere coprire internamente da sola il fabbisogno rimanente.

Il termovalorizzatore del Gerbido ha iniziato a bruciare rifiuti urbani della Liguria a partire dal 23 ottobre, grazie ad un accordo di mutuo aiuto con il Piemonte. La nostra regione è così venuta in soccorso della vicina che per effetto dell’alluvione si era ritrovata con la discarica fuori uso.

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