Rifiuti e Bonifiche

L'impianto

Le finalità dell'impianto

Lo scopo dell'impianto di termovalorizzazione del Gerbido è duplice:
  1. smaltire i rifiuti RSU e RSA riducendone massa e volume (e quindi gli ingombri). Buona parte della massa residua viene trasformata in sostanze meno inquinanti e più facilmente stoccabili. In tal senso, il termovalorizzatore si propone come tecnologia alternativa e migliorativa rispetto alla messa in discarica. 
  2. recuperare energia, utilizzando il rifiuto come combustibile, e trasformarla
    in energia elettrica e energia termica (cogenerazione) da immettere nelle reti elettriche e di teleriscaldamento.  
L'impianto è autorizzato a incenerire le seguenti categorie di rifiuti:

RSU (Rifiuti Solidi Urbani) a valle della raccolta differenziata;
RSA (Rifiuti Speciali Assimilabili a quelli urbani) fino a un massimo di 124.000 tonnellate.

La struttura 

Le direttive europee prevedono una precisa gerarchia per la gestione dei rifiuti. In ordine di priorità: riduzione della quantità di rifiuti prodotti, recupero dei materiali riutilizzabili e riciclabili, recupero di energia dall'incenerimento e, solo per ultimo, lo smaltimendo in discarica. A tal fine la Provincia di Torino ha quindi definito un sistema integrato di gestione dei rifiuti, con l'obiettivo di sviluppare la raccolta differenziata e di abbandonare il sistema discarica a favore del recupero energetico dei rifiuti attraverso la loro termovalorizzazione.

L'incarico di indicare la migliore tecnologia applicabile per la termovalorizzazione dei rifiuti è stato affidato a una commissione di esperti e docenti universitari che hanno identificato quali dovessero essere le caratteristiche principali dell'impianto in base al criterio delle migliori tecnologie a disposizione (best available techniques).

L'impianto è così costituito da tre linee di incenerimento uguali, ciascuna delle quali ha una propria sezione di combustione, recupero energetico e depurazione fumi. Sono comuni le sezioni di stoccaggio dei rifiuti, il ciclo termico, il sistema di trasporto e stoccaggio di ceneri e scorie e il camino.
Il Termovalorizzatore del Gerbido rappresenterà uno dei più avanzati centri di trattamento dei rifiuti di tutto il Nord-Ovest d'Italia. L'impianto sarà in grado di smaltire 421.000 tonnellate di rifiuti ogni anno (circa 1.600 tonnellate al giorno). I numeri

Iter autorizzativo
421.000              

tonnellate annue di rifiuti.

3

linee di trattamento a “griglia mobile” raffreddata ad aria.

100.000

metri quadrati di superficie occupata.

350.000      

megawattora di energia elettrica prodotta in un anno.

170.000

megawattora di energia termica prodotta in un anno.

175.000 

famiglie rifornite con l'energia elettrica prodotta (stima per famiglia di 3 persone).


17.000

abitazioni riscaldate con il teleriscaldamento (stima per abitazioni di 100 mq).



I provvedimenti finali di autorizzazione dell'impianto prevedono un articolato schema di prescrizioni e condizioni che dovranno essere verificate nelle fasi di realizzazione e collaudo, nonché una serie di monitoraggi in fase di esercizio sulle componenti ambientali.

Aprile 2005
Il Consiglio Provinciale approva il Programma Provinciale di Gestione dei Rifiuti all'interno del quale vengono definite le caratteristiche dimensionali e tecniche dell'impianto.

Maggio 2005
Il Consiglio Provinciale affida a TRM la progettazione, la realizzazione e la gestione del Termovalorizzatore della Zona Sud e degli impianti connessi ai sensi dell'art. 113 comma 4 del D.Lgs 267/00 e s.m.i.

Luglio 2005
A conclusione dell'analisi territoriale e ambientale, la Provincia di Torino individua definitivamente nel Gerbido il sito che accoglierà il Termovalorizzatore.

7 febbraio 2006
TRM presenta il Progetto in fase preliminare e richiede l'avvio della fase di specificazione dei contenuti dello studio di impatto ambientale ai sensi dell'art. 11 della Legge Regionale 14 dicembre 1998 n. 40 e l'esame del progetto preliminare ex art.14 bis della Legge 241/90.
La fase di specificazione si conclude formalmente il 4 aprile 2006.

Il 26 giugno 2006
La società TRM presenta il progetto definitivo dando avvio alla fase di Valutazione della procedura di VIA, finalizzata all'espressione del giudizio di compatibilità ambientale e, se positivo, al rilascio coordinato delle autorizzazioni ambientali, urbanistiche e degli altri atti di analoga natura, necessari alla realizzazione e all'esercizio dell'opera.

Il 21 novembre 2006
Si conclude la procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) con giudizio positivo.

Il 21 dicembre 2006
A conclusione della procedura di VIA, viene rilasciata l'istanza di autorizzazione integrata ambientale (AIA) ai sensi del D.Lgs. 59/2005, presentata da TRM contestualmente alla procedura di VIA.

Il 06 febbraio 2012
La Provincia di Torino rinnova per ulteriori cinque anni l'autorizzazione integrata ambientale (AIA) per il termovalorizzatore del Gerbido.