I NOSTRI COMUNICATI

 

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Lunedì 7 dicembre tutti gli uffici della Città metropolitana di Torino restano chiusi su disposizione della sindaca metropolitana Chiara Appendino.

Unica eccezione per il personale operativo sui territori. 

Ricordiamo che l'Ufficio Relazioni con il Pubblico di corso Inghilterra 7 riceve il pubblico il martedì dalle 9.30 alle 13 solo su appuntamento per le pratiche che non è possibile svolgere in modalità di lavoro agile.
Per appuntamento scrivere a urp@cittametropolitana.torino.it

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La Città metropolitana di Torino attraverso l'intervento del vicesindaco Marco Marocco esprime preoccupazione per la situazione nelle RSA del territorio, sia rispetto alla presenza di contagi tra gli ospiti e tra il personale, sia per la continua assenza dal tavolo di coordinamento dell'Osservatorio permanente regionale sulle RSA dell'assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi.
"L'Osservatorio permanente regionale sulle RSA si riunisce settimanalmente online - spiega il vicesindaco metropolitano Marco Marocco - e insieme alla Prefettura esaminiamo la situazione comprensiva delle segnalazioni provenienti dalle cabine di regia metropolitana e provinciali, il tema della carenza di personale di infermieri ed oss nelle RSA, la necessità di avere un calendario per la presenza dei medici di medicina generale nelle strutture RSA, i problemi legati al caricamento dei dati sulla piattaforma regionale, la necessità di poter contare sulla mappatura aggiornata delle strutture RSA a rischio contagio. La mancanza della voce politica da parte della sanità regionale è molto preoccupante".
All'interno dell'Osservatorio regionale RSA il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Marco Marocco da fine agosto interviene come rappresentante delle Province piemontesi in qualità di vicepresidente della consulta delle aree vaste di ANCI Piemonte: la cabina di regia metropolitana coinvolge oltre a Prefettura di Torino e Regione Piemonte, anche i presidenti delle assemblee dei sindaci e le direzioni ASL del territorio metropolitano, le organizzazioni sindacali, le associazioni datoriali del settore e l'associazione delle vittime per mettere a fuoco le criticità, con particolare riferimento alla diffusione del contagio tra ospiti e operatori, carenza di personale, tamponi e reperimento dei presìdi di protezione individuale, guanti, mascherine, etc.




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La Città metropolitana di Torino ha attivato le procedure per lo svolgimento di 15 concorsi per assumere personale a tempo determinato attraverso Contratti di Formazione Lavoro per una durata di 12 mesi.
La scadenza per la presentazione delle domande è il 10 dicembre 2020, dovranno essere redatte utilizzando solamente (pena l’esclusione) la procedura accessibile attraverso il sito dell’Ente cliccando sul link riferito alla compilazione della domanda.
Saranno prese in considerazione le domande inserire in modo telematico entro le ore 24 del giorno di scadenza, appunto il 10 dicembre. Faranno fede data e ora registrata dal server all'atto dell'acquisizione dell'istanza. Non saranno quindi accettate domande consegnate
a mano o inviate con altre modalità.
Per ottenere informazioni e ulteriori chiarimenti ci si può rivolgere all’Ufficio concorsi della Città metropolitana: telefonando ai seguenti numeri:
011.8616578 oppure 011.8616527 dal lunedì al giovedì ore 9,00 - 17,30 e il venerdì ore 9,00-13,00.
Questi i profili indicati dai bandi: assistente sociale, architetto, ingegnere, istruttore direttivo di ragioneria, istruttore direttivo tecnico in ambito ambientale, istruttore direttivo tecnico in ambito edilizia, istruttore direttivo tecnico in ambito impianti elettrici, istruttore direttivo tecnico in ambito viabilità,
istruttore direttivo tecnico in ambito azioni integrate enti locali, istruttore direttivo tecnico ambito statistico, specialista in programmazione economica, istruttore amministrativo o contabile, istruttore elaborazione dati, perito industriale in ambito ambientale.
Tutti i bandi con le info e i link alle domande sono alla pagina
http://trasparenza.cittametropolitana.torino.it/bandi-di-concorso

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Quante volte la cronaca ripropone casi di truffe agli anziani e di borseggi ai danni di pensionati che si sono appena recati all’ufficio postale per riscuotere l’assegno mensile? In questi come in molti altri casi i cittadini, soprattutto quelli più fragili, possono contare da sempre sul supporto delle forze dell’ordine. I Carabinieri, presenti capillarmente sul territorio nazionale, anche e soprattutto nelle zone rurali e montane, hanno attivato durante il lockdown della scorsa primavera un preziosissimo servizio di consegna a domicilio della pensione in contanti, grazie ad una convenzione con Poste Italiane.
I pensionati di età pari o superiore a 75 anni, residenti in tutti i Comuni italiani, che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici postali e riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.Il servizio non può essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un libretto o un conto postale o che vivano con familiari. Il servizio non viene prestato nel caso che i familiari abbiano la loro dimora nelle vicinanze dell’abitazione degli anziani richiedenti. Il servizio è quindi destinato alle persone più sole, fragili e bisognose di un sostegno che vicini o parenti non possono offrire.
L’accordo tra l’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane è parte del più ampio sforzo messo in atto dai due partner istituzionali, ciascuno nel proprio ambito di attività, per contrastare la diffusione del Covid-19e mitigarne gli effetti, anche mediante l’adozione di misure straordinarie volte ad evitare gli spostamenti fisici delle persone e in particolare dei soggetti a maggior rischio; in ogni caso garantendo il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro. L’iniziativa permette anche di tutelare i soggetti beneficiari dalla commissione di reati a loro danno, quali truffe, rapine e scippi.
In base alla convenzione appena sottoscritta i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli Uffici postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane, rilasciando un’apposita delega scritta.
La collaborazione è frutto della consapevolezza di entrambi i sottoscrittori di ricoprire un ruolo strategico a sostegno del Paese e conferma la loro vocazione alla prossimità verso i territori e le categorie più fragili. Il risultato è scaturito dalla capacità dei Carabinieri e degli operatori di Poste italiane di intercettare i fabbisogni della popolazione e riuscire, grazie alla presenza capillare sia dei Comandi Stazione Carabinieri sia degli Uffici postali sull’intero territorio nazionale, a fornire un servizio efficace e solidale.
L’Arma dei Carabinieri e Poste italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19.
Si tratta di un’iniziativa di grande utilità, che ribadisce, ancora una volta, quel forte legame di fiducia che lega i cittadini all’Arma dei Carabinieri” commenta con soddisfazione il Vicesindaco metropolitano Marco Marocco.
I pensionati possono contattare il Numero Verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste Italiane o chiamare la più vicina stazione dei Carabinieri (vedi www.carabinieri.it/cittadino/informazioni/dove-siamo) per richiedere maggiori informazioni.consegna-pensione

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Entro il 15 novembre è possibile contribuire al processo di elaborazione del nuovo Piano Strategico Metropolitano 2021-2023 compilando un questionario online ideato per raccogliere le opinioni e le istanze di chi vive e lavora sul territorio metropolitano torinese: il form è pubblicato sul sito istituzionale della Città metropolitana al link

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/sviluppo-economico/piano-strategico/indagine-psm

La consultazione online insieme al coinvolgimento diretto degli Atenei Torinesi è una delle novità di questa programmazione partecipata del Piano Strategico metropolitano che avrà valenza nel prossimo triennio: il progetto è stato presentato online ad amministratori locali e rappresentanti del mondo produttivo e associativo mercoledì 7 ottobre in collaborazione con Links Foundation.

Per la Città metropolitana di Torino - rappresentata dalla sindaca metropolitana Chiara Appendino e dal consigliere metropolitano delegato alla pianificazione strategica Dimitri De Vita - la nuova impostazione metodologica del lavoro che porterà alla redazione del Piano valorizza il ruolo del territorio e consente un dialogo sinora mai compiutamente avviato tra il mondo accademico e le amministrazioni locali, le quali hanno la necessità di acquisire una visione strategica che vada al di là dei mandati elettorali.

Secondo De Vita “è importante la valutazione sulle infrastrutture di cui necessita il territorio, ma è parimenti importante l’analisi e il contrasto alle disuguaglianze sociali e territoriali e al gap tra il capoluogo e le zone montane e rurali. L’obiettivo, secondo il Consigliere delegato alla pianificazione strategica, deve essere in sostanza quello di offrire le stesse chance e possibilità a tutti i cittadini che vivono nel territorio della Città metropolitana. Un obiettivo perseguibile valorizzando il terzo settore, varando il Piano Urbano della mobilità sostenibile, garantendo il diritto al trasporto e alle connessioni telematiche veloci in tutti i territori, investendo sul futuro dei giovani grazie alle risorse del piano Next Generation EU, sostenendo nella sfida dell’innovazione la piccola e media impresa, in cui opera il 50% dell’intera forza lavoro del territorio. Operare con l’ausilio della ricerca universitaria è decisivo per coniugare i desiderata politici con un’adeguata la visione del futuro, che deve poter contare su modelli predittivi scaturiti dalla ricerca scientifica”.

La Città metropolitana dispone di strumenti progettuali che possono e debbono essere utilizzati per una programmazione territoriale di lungo periodo: il Piano Territoriale Generale Metropolitano, il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e l’Agenda per lo sviluppo sostenibile.

L’obiettivo è elaborare entro il 15 dicembre il documento di PSM da sottoporre al Consiglio metropolitano.

Concludendo la presentazione, la sindaca metropolitana Chiara Appendino ha ricordato che “non si può più ragionare nei limiti dei confini territoriali comunali nella programmazione dei servizi essenziali, nelle politiche dei trasporti, delle filiere, dell’istruzione e della formazione universitaria. La capacità di fare programmazione superando i confini comunali può consentire alla Città metropolitana di Torino di confrontarsi ed entrare in relazione con le altre aree metropolitane europee. La condivisione con gli attori del territorio delle questioni da affrontare nel Piano Strategico è necessaria per impegnare tutti nel raggiungimento di obiettivi condivisi e scaturiti dal confronto, in una logica cooperativa che supera la competizione o l’incomprensione tra territori che fanno parte di un’unica area vasta”.

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Mercoledì 7 ottobre alle 17 la Città Metropolitana di Torino avvia online la consultazione per elaborare il nuovo Piano Strategico Metropolitano 2021-2023 con il supporto tecnico del Politecnico di Torino e della Fondazione Links.
Dopo il saluto introduttivo del Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione strategica Dimitri De Vita, sono in programma interventi del Direttore generale della Città Metropolitana Filippo Dani, sul nuovo ruolo dell’Ente nell’elaborazione delle strategie e delle azioni per lo sviluppo sociale, economico, ambientale sostenibile; del professor Matteo Robioglio, sull’impegno del Future Urban Legacy Lab del Politecnico e della Fondazione Links a supporto dell’elaborazione del Piano Strategico Metropolitano; dei docenti universitari Nicola Russi, Giuseppe Scellato e Mario Calderini, sulla lettura del territorio, l’interpretazione della società e dell’economia e la misura dell’impatto sociale. Il percorso di concertazione sarà illustrato dalla coordinatrice dell’attività di consultazione e coinvolgimento, la professoressa Stefania Ravazzi dell’Università di Torino. Seguiranno gli interventi del pubblico, moderati dal Consigliere delegato Dimitri De Vita, con la possibilità di porre questioni ai relatori. Le conclusioni saranno affidate alla Sindaca metropolitana Chiara Appendino.

ISTRUZIONI PER PARTECIPARE ALL’INCONTRO SU ZOOM

Per partecipare all’incontro è necessario compilare il form di iscrizione all’evento alla pagina https://zoom.us/meeting/register/tJYuceyrqTopGdGTWcoVnNvuEPhS0dYJwnrc
Una volta confermata la propria iscrizione, verrà inviato un nuovo link attraverso cui accedere alla conferenza. I dettagli e il link per partecipare all’evento sono disponibili sul sito Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/cms/sviluppo-economico/piano-strategico/
Per partecipare efficacemente all’incontro, è consigliato collegarsi tramite PC o Mac utilizzando almeno la versione della piattaforma Zoom 5.0, scaricabile al link https://zoom.us/download. Al momento dell’acceso verrà chiesto di autorizzare la piattaforma all’utilizzo della telecamera e del microfono.


COS’È IL PSM E A COSA SERVE

Tra le funzioni che la legge 56 del 2014 attribuisce alle Città metropolitane vi è la cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano, a cui corrisponde la funzione fondamentale di adozione e aggiornamento annuale del piano strategico triennale del territorio metropolitano, che costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di comuni compresi nel territorio, anche in relazione all'esercizio delle funzioni delegate o assegnate dalle Regioni. Il Piano strategico metropolitano è dunque l'atto di indirizzo e di programmazione per lo sviluppo sociale, economico e ambientale del territorio metropolitano. Definisce gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo per l'area metropolitana e individua le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento, i tempi e il metodo di attuazione, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, richiamati dall’articolo 7 dello Statuto metropolitano.
Il Piano ha durata triennale, è formato e adottato dal Consiglio metropolitano, una volta acquisito il parere dell'assemblea dei sindaci delle Zone omogenee e della Conferenza metropolitana e sentite le realtà sociali. Viene aggiornato annualmente. Il piano 2018-2020 attualmente in vigore è stato approvato con una delibera del Consiglio metropolitano del 16 maggio 2018. Il 18 maggio di quest’anno il Consiglio ha approvato le linee di indirizzo per la formazione del nuovo Piano 2021-2023, che sarà il risultato di un percorso partecipativo in cui è prevista la consultazione e il coinvolgimento delle istituzioni, delle forze economiche e sociali, della società civile, dei corpi intermedi, del mondo della cultura e della ricerca e più in generale di tutti i cittadini interessati.



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Mercoledì 7 ottobre alle 17 è in programma il primo di una serie di incontri territoriali online che figurano tra la fasi salienti dell’elaborazione del nuovo Piano Strategico Metropolitano 2021-2023, per redigere il quale la Città Metropolitana di Torino si avvale del supporto tecnico del Politecnico di Torino e della Fondazione Links.
Le attività di coinvolgimento del territorio e della popolazione comprendono:
- incontri territoriali online, il primo dei quali è appunto in programma il 7 ottobre, con la partecipazione della Sindaca metropolitana Chiara Appendino. Seguiranno altri 11 incontri rivolti alle Zone omogenee nella seconda metà di ottobre e un incontro conclusivo per la restituzione dei risultati all’inizio del 2021
- interviste in profondità ad oltre settanta testimoni privilegiati
- questionario online rivolto a sindaci, stakeholder e cittadini, somministrato a partire dai primi di ottobre
- focus group tematici a partire dal mese di novembre.
Per divulgare i contenuti che saranno oggetto della consultazione verrà aggiornata la sezione del sito Internet www.cittametropolitana.torino.it dedicata al Piano strategico metropolitano, in cui sarà inserito il questionario

COS’È IL PSM E A COSA SERVE

Come sottolinea il Consigliere metropolitano delegato alla pianificazione strategica, Dimitri De Vita, “le funzioni che la legge 56 del 2014 attribuisce alle Città metropolitane vi è la cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano, a cui corrisponde la funzione fondamentale di adozione e aggiornamento annuale del piano strategico triennale del territorio metropolitano, che costituisce atto di indirizzo per l'ente e per l'esercizio delle funzioni dei Comuni e delle Unioni di comuni compresi nel territorio, anche in relazione all'esercizio delle funzioni delegate o assegnate dalle Regioni. Il Piano strategico metropolitano è dunque l'atto di indirizzo e di programmazione per lo sviluppo sociale, economico e ambientale del territorio metropolitano“. Definisce gli obiettivi generali, settoriali e trasversali di sviluppo per l'area metropolitana e individua le priorità di intervento, le risorse necessarie al loro perseguimento, i tempi e il metodo di attuazione, nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale, richiamati dall’articolo 7 dello Statuto metropolitano.
Il Piano ha durata triennale, è formato e adottato dal Consiglio metropolitano, una volta acquisito il parere dell'assemblea dei sindaci delle Zone omogenee e della Conferenza metropolitana e sentite le realtà sociali. Viene aggiornato annualmente. Il piano 2018-2020 attualmente in vigore è stato approvato con una delibera del Consiglio metropolitano del 16 maggio 2018. Il 18 maggio di quest’anno il Consiglio ha approvato le linee di indirizzo per la formazione del nuovo Piano 2021-2023, che sarà il risultato di un percorso partecipativo in cui è prevista la consultazione e il coinvolgimento delle istituzioni, delle forze economiche e sociali, della società civile, dei corpi intermedi, del mondo della cultura e della ricerca e più in generale di tutti i cittadini interessati.
I link per partecipare agli incontri saranno pubblicati sul sito Internet della Città metropolitana alla pagina http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/sviluppo-economico/piano-strategico

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Grande soddisfazione in Città metropolitana di Torino per l'ambito riconoscimento ottenuto dalla Direzione Comunicazione, rapporto con i cittadini e il territorio alla 1 ^ edizione di "Sacrae Scenae"  il festival cinematografico nazionale dedicato alla devozione popolare.
Il filmato prodotto era dedicato a Novalesa, all'Abbazia di proprietà del nostro Ente e alla processione di S.Eldrado annullata nel 2020 a causa del coronavirus: era candidato insieme ad altre 60 opere provenienti da 10 Paesi, è stato selezionato insieme ad altre 21 opere ed ha ricevuto dalla Giuria una importante menzione d'onore.
La cerimonia di premiazione si è tenuta ad Ardesio (BG) domenica 30 agosto.
Il Festival è stato organizzato da Vivi Ardesio, la Pro Loco di Ardesio, il Comune di Ardesio, la Parrocchia di Ardesio e l’Associazione Cinema e Arte con l’obiettivo di valorizzare a livello nazionale il Santuario della Madonna delle Grazie di Ardesio, già sede di cammini e pellegrinaggi in devozione alla Madonna, con un evento culturale unico in Italia per far conoscere, attraverso il cinema, le varie iniziative popolari legate al mondo delle devozioni in tutte le sue forme e peculiarità.
Online sul canale YouTube di Città metropolitana, il filmato "La processione che non c'è"  ha la durata di 14 minuti e propone le testimonianze del priore dell'Abbazia padre Marco Mancini, del direttore del centro culturale diocesano di Susa don Gianluca Popolla, del parroco di Novalesa don Luigi Crepaldi, del presidente della Associaizone Segusium Germano Bellicardi e di Battistina Provenzale, arzilla abitante di Novalesa che recita in francoprovenzale una storica preghiera al santo protettore Eldrado.

Per vedere il filmato https://www.14dd5266c70789bdc806364df4586335-gdprlock/watch?v=UF0mRYib31c 



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Con la consegna della seconda e terza tranche di mascherine per 270mila pezzi, si completa a partire da lunedi mattina 31 agosto l'operazione sicurezza per le manifestazioni in calendario nei Comuni del territorio metropolitano torinese.

Oltre duecento le richieste arrivate a Città metropolitana di Torino nell'arco di una settimana da parte dei sindaci che, anche grazie alla consegna delle mascherine gratuite alla popolazione fornite dalla Regione Piemonte, possono dare il via al calendario di sagre e feste patronali.

"Ringrazio ancora una volta la Regione Piemonte - commenta il vicesindaco metropolitano - abbiamo fatto un bel lavoro di squadra, prova di collaborazione istituzionale a vantaggio del nostro territorio anche di quei Comuni piccoli e piccolissimi che da soli non sarebbero riusciti a mantenere in calendario le loro feste tradizionali di fine estate e dell'autunno. La sicurezza viene prima di tutto".

Il ritiro avverrà anche questa volta presso il magazzino regionale della protezione civile in via Meucci 5 a DRUENTO: saranno i Comuni sede di COM - Centro operativo Comunale di protezione civile a ritirare le mascherine per tutti i Comuni del loro territorio, in modo da ottimizzare gli spostamenti e venire incontro alle difficoltà dei centri più piccoli.

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La messa in sicurezza del territorio rappresenta una delle priorità che il Comune di Fenestrelle vuole affrontare con il supporto della Città metropolitana di Torino. È stato questo il tema dell'incontro che si è svolto oggi fra il vicesindaco della Città metropolitana di Torino e il sindaco di Fenestrelle che hanno visitato anche i luoghi che presentano le criticità più vistose. A cominciare dalla messa in sicurezza della Ridotta Carlo Alberto, adiacente alla Strada provinciale 23 del Sestriere e alla sistemazione dell'accesso viario al Forte San Carlo, un tema già affrontato nel 2019 dal Consiglio metropolitano in occasione della consegna anticipata da parte del Ministero della Difesa alla Città metropolitana del tratto iniziale della strada militare 206 di collegamento tra la Provinciale 23 e il piazzale antistante il Forte San Carlo di Fenestrelle.

Altro punto critico è al km 68+900, sempre sulla sp. 23 del Sestriere, dove i forti temporali di queste ultime stagioni rendono insufficiente la barriera paramassi per le frane già realizzata dalla Città metropolitana: dopo un sopralluogo congiunto subito dopo Ferragosto, l'Agenzia del Demanio ha già dato disponibilità a valutare gli interventi.

"Oltre a impegnarci sul fronteggiare al meglio le criticità del territorio e della viabilità" ha spiegato il vicesindaco metropolitano "La Città metropolitana si assume l'impegno di avviare un confronto con l'Atl Turismo Torino e Provincia per promuovere il Forte di Fenestrelle, che della Città metropolitana è il monumento simbolo, come meta turistica"