I NOSTRI COMUNICATI

 

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Il sindaco metropolitano di Torino Stefano lo Russo ha delegato Roberto Montà come vicesindaco della Città metropolitana di Torino e lo ha nominato oggi con decreto.
Roberto Montà, primo cittadino di Grugliasco, è consigliere metropolitano in carica dall'ottobre del 2016 ed attuale capogruppo della lista Città di Città, che rappresenta in Consiglio metropolitano il centrosinistra. 
"La dimensione per lo sviluppo e il futuro di Torino deve comprendere anche l’area metropolitana - commenta il sindaco Stefano Lo Russo  - e cogliere questa potenzialità̀ sarà̀ una delle sfide più̀ importanti per il futuro della città in senso vasto. La Città Metropolitana deve essere alla base di molteplici processi di sviluppo, penso ad esempio alle trasformazioni socio economiche e culturali in corso e alle infrastrutture. È necessario rafforzare il ruolo e la capacità effettiva della Città metropolitana di essere al servizio dei Comuni  attraverso una pianificazione che sappia guardare alla varietà territoriale come a una risorsa".
Concorda con lui Roberto Montà che aggiunge "siamo impegnati a fianco di tutti i Comuni, da quelli piccoli e piccolissimi delle nostre montagne a quelli della prima cintura torinese per offrire a ciascuno le competenze e il supporto che l'Ente di area vasta può e deve garantire".  
Intanto sono previste per domenica 19 dicembre (ore 8/22) le elezioni di secondo livello nei 312 Comuni del territorio per formare il futuro Consiglio metropolitano di Torino: saranno chiamati al voto i sindaci e i consiglieri comunali con voto ponderato, come prevede la Legge Del Rio che ha istituito le Città metropolitane. 

 


 

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Stamani nella sede di corso Inghilterra sono stati ufficialmente riconosciuti i nuovi profili professionali degli appartenenti al corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino, il cui iter di costituzione era stato avviato due anni orsono con l’approvazione all’unanimità del regolamento da parte del Consiglio metropolitano.
Il provvedimento di attribuzione del nuovo profilo è stato molto atteso sin dalle prime fasi di costituzione del corpo. L'iter formale si è concluso nelle settimane scorse dopo una serie di incontri di approfondimento richiesti dalla Regione.
Da oggi, quindi, è ufficiale l’inquadramento a tutti gli effetti nei ruoli della Polizia locale per 19 dei dipendenti della Città Metropolitana di Torino in avvalimento regionale dotati della qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria e/o di agente di pubblica sicurezza che svolgevano funzioni non fondamentali di polizia amministrativa locale, con il prevalente profilo di agente faunistico-ambientale. Altri due agenti entrati a far parte della Polizia locale della Città Metropolitana erano incaricati delle funzioni di vigilanza nelle funzioni fondamentali dell’Ente.
Alla cerimonia di riconoscimento del profilo di appartenente al corpo di Polizia locale della Città Metropolitana, che si è conclusa con la consegna delle pergamene agli agenti, hanno partecipato alcuni membri del Consiglio metropolitano uscente: il Vicesindaco Marco Marocco del Movimento 5 Stelle, la Consigliera Maria Grazia Grippo del gruppo della lista Città di Città e il Consigliere Antonio Castello della Lista civica per il territorio. Il complesso iter che si è concluso con il riconoscimento dei profili professionali agli agenti è stato ripercorso dai Consiglieri intervenuti, dalla senatrice Elisa Pirro, già Consigliera metropolitana delegata all’ambiente e alla tutela della fauna e della flora, dal Direttore generale e dal Segretario generale della Città Metropolitana, Filippo Dani e Alberto Bignone, dal rappresentante delle RSU dei sindacati CGIL-CISL-UIL Francesco Nannetti.
Come è stato sottolineato da alcuni degli intervenuti, il complesso meccanismo dell’avvalimento di personale che opera in seno alla Città Metropolitana di Torino e alle Province piemontesi, consentendo l’esercizio di funzione delegate dalla Regione agli Enti di area vasta, è tuttora oggetto di confronto, allo scopo di garantire il turnover del personale che conclude la propria carriera e viene collocato in pensione.
Tra i numerosi compiti esercitati dal corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino vi sono: le iniziative di educazione ambientale rivolte alla cittadinanza, la prevenzione, il contrasto e la repressione dei comportamenti previsti e puniti da leggi, regolamenti e disposizioni riguardanti la tutela e la valorizzazione dell'ambiente (aria, acque, rifiuti, energia, aree protette e siti Rete Natura 2000, incendi boschivi, cave e attività estrattive), la vigilanza sull’esercizio della caccia e della pesca, i controlli inerenti la fauna selvatica e gli animali da affezione, la vigilanza sulla raccolta dei funghi epigei e ipogei, sulla raccolta dei minerali, sull’assetto forestale, sul patrimonio escursionistico, sulla sicurezza degli sport montani, i controlli di polizia idraulica e quelli di polizia stradale sulla viabilità metropolitana. agenti Polizia metropolitana e comandante 1


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Lunedì 25 ottobre  nella sede di corso Inghilterra a Torino saranno ufficialmente riconosciuti i nuovi profili professionali degli appartenenti al Corpo di polizia locale della Città metropolitana, una struttura nata due anni fa con il regolamento approvato all’unanimità dal Consiglio metropolitano.

Il provvedimento di attribuzione del nuovo profilo è stato molto atteso sin dalle prime fasi di costituzione del Corpo. L'iter formale si è concluso in questi giorni dopo una serie di incontri di approfondimento richiesti dalla Regione.

Dal 25 ottobre per 19 dei dipendenti della Città metropolitana di Torino in avvalimento regionale dotati di qualifica di agente/ufficiale di polizia giudiziaria e/o di agente di pubblica sicurezza che svolgevano funzioni non fondamentali di polizia amministrativa locale con il prevalente profilo di agente faunistico ambientale, unitamente ad altri due dipendenti dell’ente incaricati delle funzioni di vigilanza nelle funzioni fondamentali - sarà definito l’inquadramento a tutti gli effetti nei ruoli della polizia locale.

Numerosi sono i compiti affidati al Corpo di polizia metropolitana: assicurare l’educazione, la prevenzione, il contrasto e la repressione dei comportamenti previsti e puniti da leggi, regolamenti e disposizioni riguardanti la tutela e la valorizzazione dell'ambiente (aria, acque, rifiuti, energia, aree protette e siti Rete Natura 2000, incendi boschivi, cave e attività estrattive), la vigilanza sull’esercizio della caccia e della pesca, i controlli inerenti la fauna selvatica e gli animali da affezione, la vigilanza sulla raccolta dei funghi epigei e ipogei, sulla raccolta dei minerali, sull’assetto forestale, sul patrimonio escursionistico, sulla sicurezza degli sport montani, i controlli di polizia idraulica oltre quelli di polizia stradale sulla viabilità metropolitana.

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Un allarme dalle Province piemontesi e Città metropolitana di Torino nei confronti di Regione Piemonte in materia di assegnazione di risorse umane e professionali per dare attuazione al PNRR.
Il direttivo dell'UPI Piemonte nel pomeriggio di lunedi 18 ottobre  durante la riunione dell'Osservatorio regionale Enti Locali ha rivendicato con forza il ruolo degli Enti di area vasta nella programmazione e gestione di fondi e risorse professionali che arriveranno dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Un ruolo a vantaggio soprattutto dei Comuni, in particolare quelli piccoli e medi (che in Piemonte sono la stragrande maggioranza) privi di personale e risorse tecniche.
Il presidente di UPI Piemonte Paolo Lanfranco, presidente della Provincia di Asti, ha ribadito come gli enti di area vasta siano pronti a mettersi in gioco sui progetti territoriali "sui quali - ha detto - mettiamo la faccia a livello locale, a condizione che Regione Piemonte ci riconosca un ruolo. Non vogliamo che da Regione Piemonte arrivino super consulenti strapagati, dei quali non sentiamo affatto la necessità: vorremo insomma poter condividere procedure e fabbisogni. Le Province piemontesi e Città metropolitana di Torino  hanno bisogno di integrare ed affiancare il proprio personale in modo stabile e continuativo. I piccoli e medi Comuni in particolare vedono negli Enti di area vasta delle realtà di riferimento e l'occasione di lavorare al PNRR è imperdibile per il nostri territori. Se le Province e Città metropolitana non saranno ritenute da Regione Piemonte il braccio operativo per vincere la sfida del PNRR, perdiamo una grande opportunità". 

 

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Un appello al ministro Brunetta per ribadire che la strutturazione ben regolamentata dello smart working è la strada giusta per aumentare la produttività della pubblica amministrazione. Questo il contenuto principale della lettera inviata oggi dal Vicesindaco della Città metropolitana di Torino al titolare del dicastero per la semplificazione e la Pubblica amministrazione per invitarlo a concentrarsi sull’incremento dell’efficienza della PA, dopo le dichiarazioni del ministro secondo cui il ritorno dei lavoratori in presenza, con i relativi effetti come l’aumento dei consumi legati alla pausa pranzo, produrrà risultati benefici per il Pil del Paese.
“È noto infatti che la strutturazione ben regolamentata del lavoro agile” scrive il Vicesindaco, “come la sperimentazione attuata nei mesi di lockdown ha ben dimostrato, rappresenta un incontestabile aumento della produttività, dato che si lavora per obiettivi e non per incombenze e compiti fini a sé stessi”.
La lettera del Vicesindaco metropolitano cita anche altri aspetti positivi del lavoro agile, come le ore di spostamenti risparmiate e la riduzione degli assembramenti sui mezzi pubblici, oltre alla contrazione del traffico sulle strade, con evidenti vantaggi per la qualità dell’aria e quindi per la salute delle persone, senza contare la diminuzione degli incidenti stradali. “Come Città metropolitana di Torino siamo disponibili a sottoporLe le nostre riflessioni e valutazioni maturate sul tema del lavoro agile” conclude il Vicesindaco, sottolineando che "l’incremento del Pil si collega più a una PA in grado di accrescere efficienza e produttività, piuttosto che ai piattini consumati dai dipendenti”.

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L’invito del Vicesindaco metropolitano in una lettera

Chiedere la proroga della concessione all’associazione San Carlo onlus coinvolgendo nel direttivo Città metropolitana di Torino e guadagnare tempo con il Demanio per immaginare una gestione partecipata ma economicamente sostenibile del Forte di Fenestrelle: è questo l’invito che il Vicesindaco della Città metropolitana di Torino ha rivolto al Comune di Fenestrelle e all’associazione San Carlo in una lettera inviata oggi.

“La Città metropolitana di Torino, consapevole del valore inestimabile del Forte di Fenestrelle che abbiamo riconfermato come monumento simbolo dell’Ente, rileva con preoccupazione la difficile situazione in corso circa le prospettive di gestione del Forte” si legge nel testo della lettera. “Ora che il Comune di Fenestrelle ha confermato con lettera al Demanio la volontà di diventare proprietaria del Forte ricorrendo al federalismo fiscale e quindi a titolo non oneroso pur di scongiurare l’emissione di un bando internazionale, non possiamo non rilevare come il Comune stesso non possa contare al momento sul supporto economico e gestionale di altre realtà istituzionali”.

“Sappiamo bene che la proroga concessa dal Demanio all’associazione San Carlo Onlus” continua la riflessione del Vicesindaco metropolitano “scadrà in dicembre: tempi strettissimi che rischiano di creare un vuoto nella gestione del Forte, nella programmazione delle attività per il 2022 e soprattutto nella indispensabile manutenzione generale”.

La lettera continua spiegando che con l’obiettivo di individuare una strategia che consenta sia una piena ripresa delle attività del Forte di Fenestrelle in vista della stagione turistica nel 2022 a beneficio di tutto il territorio, sia di consolidare il necessario confronto fra tutti gli enti territoriali per arrivare a una gestione condivisa, la Città metropolitana di Torino ritiene auspicabile l’ingresso nel direttivo dell’associazione San Carlo onlus di rappresentanti del Comune di Fenestrelle e della stessa Città metropolitana di Torino. L’ingresso di rappresentanti delle istituzioni nel direttivo infatti consentirebbe una proroga nella concessione al Progetto San Carlo onlus con il diretto coinvolgimento del territorio locale e delle istituzioni, in vista di un assetto futuro.

“Confidiamo che questo possa essere lo spunto su cui riflettere in un prossimo confronto durante una seduta della cabina di regia da convocare al più presto” conclude il Vicesindaco nella missiva.

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Parteciperà anche la Città metropolitana di Torino, rappresentata dal Vicesindaco e dal Gonfalone dell’Ente, alla tradizionale cerimonia che si terrà a Sestriere sabato 28 agosto in memoria dei 210 caduti della Divisione alpina autonoma Adolfo Serafino, delle Brigate partigiane Garibaldi e GL e dei civili che caddero nelle Valli Chisone e Germanasca e nell’Alta Valle Susa durante la guerra di Liberazione tra il 1943 e il 1945.
La manifestazione è organizzata dal Comitato della Resistenza Colle del Sestriere, dalle Unioni montane Comuni olimpici Via Lattea, Alta Val di Susa, Val Chisone e Val Germanasca, dall’Anpi-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione Provinciale di Torino e dal Comune di Sestriere, ed è convocata per celebrare il 77° anniversario della battaglia di Sestriere, il 75° anniversario della repubblica e il 29° anniversario del Comitato e del monumento della Resistenza.
Il programma prevede, alle 10.15, il raduno in piazza Fraiteve con la formazione del corteo che sfilerà davanti al monumento della Resistenza (in piazza Europa) accompagnato dalla Banda musicale di Villar Perosa. La cerimonia si aprirà alle 10.45 con l’alzabandiera, seguito dall’Onore ai Gonfaloni decorati al valore militare e civile e ai medaglieri delle Associazioni della Resistenza e dell’Anpi regionale del Piemonte. A dare il benvenuto a tutti i partecipanti saranno i saluti del sindaco di Sestriere e presidente del Comitato promotore, Gianni Poncet, del consigliere della Regione Piemonte Valter Marin e di Valentina Rizzi, membro della segreteria Anpi provinciale di Torino. La cerimonia entrerà nel vivo con la deposizione delle corone ai caduti al monumento alla Resistenza, seguita dall’orazione ufficiale a cura di Livio Berardo, ex presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, e dal saluto di arrivederci a Sestriere 2022 da parte di Ezio Montalenti, presidente dell’Anpi regionale.
La celebrazione è patrocinata dal Consiglio regionale del Piemonte, dal Comitato della Regione Piemonte per l’affermazione dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, dalla Città di Torino, dalla Città metropolitana di Torino e dall’Anpi regionale del Piemonte.

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I due ultimi tori che nel mese di maggio erano fuggiti da un allevamento di San Gillio sono stati abbattuti questa notte dagli agenti della Polizia metropolitana in ottemperanza alle ordinanze dei sindaci dei comuni interessati dalla loro fuga.

La Prefettura a metà luglio aveva incaricato il Comando della Polizia locale della Città metropolitana di Torino di coordinare, in sinergia con i guardiaparco della Mandria, le polizie locali e le protezioni civili dei Comuni coinvolti (La Cassa, Druento, San Gillio, Fiano, Vallo torinese, Fiano, Givoletto, Varisella) le operazioni di ricerca dei due tori.

Dei cinque animali inizialmente fuggiti uno era deceduto dopo aver causato un incidente stradale con feriti sulla strada provinciale, uno era stato recuperato e un terzo era stato ritrovato morto; nel mese di luglio inoltre uno dei tori ha aggredito una donna nella sua proprietà dove si era introdotto per abbeverarsi.

Nei mesi successivi alla fuga sono state effettuate numerose battute per cercare di recuperare i tori con il sistema della telenarcosi con l’ausilio dei veterinari delle Asl To3 e To4, che tuttavia si è rivelato infruttuoso poiché i tempi di efficacia del narcotico consentiva agli animali di allontanarsi e nascondersi nella boscaglia. Di qui la decisione assunta dai Sindaci al tavolo prefettizio di ricorrere all’abbattimento per evitare ulteriori pericoli alla cittadinanza.

I tori, sono stati alla fine individuati nella boscaglia dell’area preparco del Comune di San Gillio e dopo numerosi appostamenti sono stati abbattuti nella notte di lunedì 16 agosto dagli agenti della polizia metropolitana.

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Nei prossimi mesi sarà possibile concludere definitivamente il processo di attivazione del corpo di Polizia locale della Città Metropolitana di Torino: lo ha annunciato il Vicesindaco Marco Marocco, partecipando ai lavori della I Commissione del Consiglio metropolitano. Marocco ha inoltre precisato che sono stati predisposti gli atti per la modifica del profilo professionale degli agenti.
Il Comandante della Polizia locale metropolitana ha già preso contatti con la Prefettura per definire la procedura di aggiornamento dei Decreti di pubblica sicurezza” ha precisato Marocco. Sono state inoltre avviate le procedure di mobilità esterna per assumere il personale del nucleo di polizia stradale. “Questa importante funzione di vigilanza sarà avviata con il preciso compito di aumentare la sicurezza nella viabilità metropolitana” ha sottolineato Marocco, il quale ha annunciato che in autunno il personale di vigilanza disporrà inoltre di nuovi veicoli di servizio con le livree istituzionali della Polizia locale.
Soddisfazione per il punto a cui è giunto l’iter di attivazione del corpo di Polizia locale è stata espressa dalla Consigliera Maria Grazia Grippo della lista Città di città e, in fase di audizione, da un rappresentante delle organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL.
Il Vicesindaco Marocco ha ricordato la serie di incontri nei quali, nei mesi scorsi, la Regione Piemonte ha approfondito con la Città Metropolitana di Torino e con le Province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli il quadro delle attività e del personale necessario allo svolgimento delle funzioni di vigilanza faunistica e ambientale in avvalimento. La modalità dell’avvalimento consente alla Regione di esercitare tali funzioni con proprio personale che, dal punto di vista organizzativo, opera nell’ambito della Città metropolitana e delle Province. Marocco ha fatto presente che, con una nota del Segretario generale, il 30 giugno scorso la Città Metropolitana di Torino ha confermato ufficialmente la propria intenzione di portare a termine il processo di attivazione del proprio corpo di Polizia locale, completando la modifica del profilo professionale degli agenti.
Abbiamo anche anche chiesto formalmente alla Regione di superare il modello organizzativo basato degli elenchi nominativi del personale che opera in avvalimento, prendendoci carico della funzione delegata a seguito di un accordo sul fabbisogno finanziario correlato all’esercizio della funzione stessa. - ha precisato il Vicesindaco Marocco – Gli elenchi nominativi penalizzano fortemente il turn over e la sostituzione degli agenti che vanno in pensione. A noi occorrono risorse finanziarie certe e il rispetto della potestà regolamentare e dell’autonomia organizzativa che la Costituzione riconosce alle Città metropolitane”.

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La Città metropolitana di Torino ha indetto un bando pubblico di mobilità esterna per l’assunzione a tempo indeterminato di un comandante di polizia locale (categoria D).
La domanda di partecipazione dovrà essere trasmessa telematicamente entro le ore 12 del del prossimo 19 agosto 2021 e redatta utilizzando esclusivamente l’apposita piattaforma accessibile dal sito dell’ente all'indirizzo
http://trasparenza.cittametropolitana.torino.it/bandi-di-concorso
Scade invece il 12 agosto il termine per la mobilità esterna di altre 5 unità di personale di
agenti di Polizia Locale.
Tutti gli interessati, già dipendenti a tempo indeterminato di altri Enti ed in possesso della qualifica di Agente di Pubblica Sicurezza, devono allegare alla domanda il nulla osta alla mobilità.