Agricoltura
Nel Canavese, come in tutte le zone rurali del Piemonte, la polenta era un tempo alimento quotidiano e si seminavano grandi superfici di mais per uso zootecnico, riservando le parti migliori dei campi per la semina della “meliga” da polenta. La meliga era il frutto di lunghe selezioni, effettuate dai contadini per ottenere un mais eccellente; a differenza di quello a uso zootecnico che doveva – allora come oggi - essere una varietà assai produttiva dal punto di vista quantitativo. Nel Canavese si selezionarono le varietà Ottofile, Pignoletto, Ostenga, Marano e Quarantina. Negli anni ‘60 e ’70 del XX secolo il consumo di polenta preparata con le antiche varietà di mais iniziò a diminuire, a favore di farine industriali, dai tempi di cottura più brevi ma dalle caratteristiche piuttosto anonime. Fortunatamente, tra la fine degli anni ‘70 e gli anni ’80 iniziò un paziente lavoro di ricerca delle le varietà di meliga antiche che vide tra i protagonisti, oltre al Comune di Banchette e alle associazioni degli agricoltori, l’allora Provincia di Torino - oggi Città Metropolitana - che mise a disposizione i mezzi per la bonifica del terreno e la consulenza tecnico-scientifica. Il Pignoletto rosso e altre varietà di Antichi mais piemontesi furono inseriti nel Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, un marchio-ombrello istituito e promosso a partire dal 2001 per raccogliere, far conoscere e tutelare i prodotti agroalimentari della tradizione locale.L’associazione Pignoletto Rosso di Banchette promuove ogni anno il tradizionale Evento del biologico, giunto alla quindicesima edizione e patrocinato dalla Città Metropolitana, oltre che dal Comune di Banchette.
Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre a Banchette saranno coinvolti produttori locali di mais e di altre specialità agroalimentari, artigiani, commercianti e gruppi folcloristici. Si inizierà venerdì 25 alle 21 con la tradizionale cena a base di prodotti canavesani alla Trattoria Moderna, con prenotazione obbligatoria entro il 23 ottobre al numero telefonico 333-3271763. Nel pomeriggio di sabato 26 sono in programma la settima edizione della corsa Trail del Mais Rosso e la quarta edizione del Memorial Tullio Paghera, che proporranno un circuito podistico di 8,4 Km nel centro storico di Banchette. La gara competitiva sarà aperta a tutte le categorie FIDAL e agli iscritti agli Enti di promozione sportiva. La non competitiva sarà a partecipazione libera. Organizza l'Atletica Ivrea, che proporrà anche una gara giovanile per le categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti. Sempre nel pomeriggio prefestivo sarà possibile visitare mostre di modellismo, fotografiche e artistiche, in attesa dell’apertura del padiglione gastronomico presso il bocciodromo. A partire dalle 18,30 sarà possibile cenare con i piatti a base di polenta di Pignoletto Rosso.
Domenica 27 ottobre a partire dalle 9 del mattino nel centro storico sarà allestito il mercato dei prodotti tipici e si terranno un’esposizione di trattori e di auto d’epoca, una dimostrazione della trebbiatura del Pignoletto Rosso, degustazioni di specialità locali come le “miasse” e i “friceui ‘d pôm”, il battesimo della sella, passeggiate sui carri trainati da cavalli e visite guidate al parco e al castello di Banchette. Nelle “piole” del paese di potrà pranzare con la polenta di Pignoletto Rosso accompagnata da cinghiale, merluzzo, salsiccia, moscardini, spezzatino, brasato e formaggi.
Per informazioni si può consultare il sito Internet www.pignolettorosso.it, scrivere a pignolettorosso@alice.it o chiamare i numeri telefonici 333-3271763 e 347-1269097.
ATTENTI AL MARCHIO!
Il consumatore che vuole essere sicuro di aver acquistato la vera farina di Pignoletto Rosso deve fare attenzione all’etichetta, imparando a leggerla. Il Mais Rosso di Banchette con il marchio biologico certificato dall’organismo di controllo Ecocert, il marchio Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino e il marchio Antichi Mais Piemontesi è garantito a partire dal seme autoctono, che viene selezionato accuratamente di anno in anno. La semina viene effettuata su un terreno circondato da boschi, che costituiscono una barriera naturale contro l’impollinazione con altri mais ibridi. I processi produttivi sono eseguiti con metodo biologico certificato. La raccolta viene eseguita come un tempo, in pannocchie. Durante la cernita tutte le pannocchie vengono selezionate e solo le pannocchie migliori vanno alla sgranatura. L’essiccazione viene eseguita con un bruciatore a metano a bassa temperatura, per mantenere inalterate le proprietà del prodotto. Ogni lotto di prodotto viene analizzato per escludere la presenza di microtossine. La macinatura viene eseguita con un mulino a pietra. Questo tipo di macinazione è più lento e riscalda meno la farina, mantenendo in questo modo intatto il contenuto di vitamine e di grassi insaturi del germe.
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E' un appello unitario e determinato quello che Città metropolitana di Torino ed associazioni di agricoltori lanciano per poter realmente fronteggiare l'emergenza cinghiali sui nostri territori.Nella riunione convocata martedì 15 ottobre a Torino dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco e dalla consigliera delegata all'ambiente e tutela flora e fauna Barbara Azzarà, i vertici di Coldiretti provinciale di Torino, di Confagricoltura e Cia Piemonte hanno concordato che non si può più aspettare nè limitarsi a riconoscere i danni subìti: ne va di mezzo l'ambiente, oltre che la sicurezza delle collettività e le attività agricole imprenditoriali.
"E’ necessario intervenire subito per consentirci di dare attuazione ai piani di contenimento della popolazione dei cinghiali che abbiamo approvato: ci servono con urgenza - dice la consigliera metropolitana Barbara Azzarà - gli agenti faunistico venatori ai quali affidare le azioni previste per legge. Noi abbiamo formato gratuitamente 300 operatori volontari che devono necessariamente essere coordinati da personale pubblico. Chiedo alla Regione Piemonte di investire subito nelle assunzioni, oltre di assegnarci i fondi indispensabili per rifondere i danni. La prevenzione è la strada da seguire".
Secondo il presidente provinciale di Coldiretti Fabriio Galliati "bisogna dare seguito e ulteriore incisività al piano intrapreso, dove è stato possibile applicarlo si sono visti segnali di miglioramento che vanno sostenuti. La situazione continua a rimanere critica in molte aree della provincia amplificata dallo stop forzato che lo scorso anno si è verificato in seguito ai vari ricorsi presentati. Occorre una riforma organica complessiva e nel frattempo concentrarsi sugli strumenti attualmente a nostra disposizione che vanno potenziati ed implementati".
Per il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro "“La situazione è insostenibile: bisogna riportare con urgenza la popolazione di cinghiali in un limite accettabile. Gli agricoltori non chiedono elemosine; vogliono solo coltivare i fondi e raccogliere i frutti del loro lavoro. È inoltre indispensabile che tutte le istituzioni si attivino per modificare la legge nazionale in materia di tutela della fauna e prelievo venatorio"
Concorda con i colleghi anche il presidente di CIA Piemonte Gabriele Carenini intervenuto all'incontro, per il quale "è tempo di modificare la legge nazionale sulla caccia, la 157 del 1992 perchè è datata: la parola tutela va sostituita con gestione. La CIA Piemonte è disponibile a collaborare con le istituzioni e il Governo per tutelare il mondo agricolo, ma anche la sicurezza dei cittadini".
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Nel terzo fine settimana di ottobre a Villar Focchiardo è in programma la cinquantottesima edizione della Sagra Valsusina del Marrone, affiancata dalla quarantunesima edizione della mostra mercato, eventi organizzati dal Comune, dalla Pro Loco e dalle associazioni del territorio con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.A Villar Focchiardo quella del Marrone è una tradizione che arriva da lontano: pare infatti che l’introduzione delle piante di castagno sul territorio villarfocchiardese risalga al primo millennio. Le ceppaie più vecchie - che possono superare i cinque secoli di vita - si trovano proprio nella zona tra Villar Focchiardo e San Giorio, dove, verso la fine del 1200, l’Ordine dei Templari possedeva il castagneto forse più grande della Valle di Susa. Dagli archivi storici risulta che nel 1863 l’amministrazione comunale richiese alla superiore autorità il permesso di effettuare due fiere annuali, da tenersi una il terzo giovedì d’aprile e l’altra il secondo lunedì d’ottobre. La prima consentiva di commerciare essenzialmente sementi e animali in coincidenza con l’inizio dell’attività agricola annuale, oggi rievocata dalla manifestazione “Villar Focchiardo in fiore”. La seconda era ed è tuttora dedicata alla compravendita dei prodotti coltivati e raccolti, in particolar modo dei marroni. Con il passar del tempo la fiera autunnale si è spostata alla terza domenica d’ottobre e, via via crescendo d’importanza, occupa ora il terzo fine settimana, con la veste di Sagra Valsusina del Marrone e Mostra mercato dei prodotti agricoli, ortofrutticoli, artigianali e commerciali valsusini.
Imarroni sono così divenuti il simbolo del paese e con loro sono nati nel 1979 i personaggi di Pero e Gepa, ovvero il “desbattôr” che con una lunga pertica fa cadere i ricci dalle piante di castagno e la “rapôloira”, donna che si occupa della raccolta dei frutti a terra.
Il primo appuntamento nell’ambito della rassegna è per venerdì 11 ottobre alle 18 alla Cascina Roland, con la serata conclusiva del concorso letterario “La Romanza del riccio”, quest’anno dedicato al tema del cammino. Giovedì 17 ottobre a partire dalle 17è in programma la pesatura di 50 marroni per il tradizionale “Concorso peso”, affiancato quest’anno dalla prima edizione del concorso “Il marrone più pesante” in memoria di Giancarlo Ghiotti.
La giornata di venerdì 18 sarà dedicata a tutti gli espositori per gli allestimenti, mentre sabato 19 alle 10 apriranno ufficialmente al pubblico la sagra e la mostra mercato, che proseguiranno con un fitto calendario di spettacoli e appuntamenti fino a domenica 20 ottobre. Alle 12,30 di sabato 19 al centro polivalente è prevista l’apertura del punto ristorazione, che proporrà un menù completo a base di marroni, anche a cena a partire dalle 19,30. Nel pomeriggio i visitatori potranno assistere allo spettacolo itinerante del gruppo “Wigel Wogel Orkester”, che proporrà musica tirolese. Dalle 15,30 in avanti al centro polivalente si potranno acquistare i dolci a base di marroni. Lo spettacolo comico serale nel piazzale del centro polivalente proporrà un “Comedy Ring” con i protagonisti delle trasmissioni Zelig, Colorado, Comedy Central e Eccezionale Veramente.
Domenica 20 ottobre la Sagra e la mostra mercato riapriranno i battenti a partire dalle 9 e alle 11 nell’area del centro polivalente inizierà la distribuzione delle “brusatà”, le caldarroste preparate dalla Pro Loco. Prima del pranzo al centro polivalente ci sarà tempo per uno spettacolo di sbandieratori, mentre dalle 14,30 in avanti la musica itinerante sarà quella dei “Barbis du Vilè” che, partendo da Via Umberto I, accompagneranno Pero e Gepa in Sagra. Sbandieratori e dolci a base di marroni allieteranno il pomeriggio. Alle 16 alla cascina Roland è in programma una dimostrazione sulla lavorazione del marrone e del cioccolato, con degustazione finale. Alle 16,30 sono in programma i saluti delle autorità e le premiazioni dei concorsi per il maggior peso dei marroni e per le confezioni.
Per ulteriori informazioni e per consultare il programma si possono visitare i portali Internet www.comune.villardocchiardo.to.it e www.prolocovillarfocchiardo.com, oppure contattare la Pro Loco Villar Focchiardo ai numeri telefonici 335-375171 e 348-2937500.
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Da venerdì 4 a domenica 6 ottobre a Cossano Canavese torna la Sagra del Fungo, giunta alla diciassettesima edizione, patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Città Metropolitana di Torino e dedicata a un prelibato frutto della terra che, quando le piogge di fine estate arrivano al momento giusto, si trova in abbondanza passeggiando piacevolmente nei boschi di castagni e querce.A Cossano, tra scorci suggestivi sull’Anfiteatro Morenico della Serra d’Ivrea, le colline offrono terreno fertile per le pesche, il kiwi e il vitigno dell’Erbaluce. Proseguendo la passeggiata lungo i sentieri del progetto “Polaris”, lungo la rotta della costellazione dell’Auriga, si incontra il Castello di Masino, residenza storica dei Conti di Valperga, oggi proprietà del FAI. In regione Lucenta sulla collina di Masino si incontra anche la Pera Cunca, un masso coppellato tra i più interessanti ed enigmatici, che rappresenta il cuore del progetto Polaris, ideato da un team di professionisti per stimolare un processo culturale e rilanciare una vasta porzione del Canavese, a partire dall’Anfiteatro Morenico di Ivrea attraverso due chiavi strategiche: la multidisciplinarietà e l’archeoastronomia. Anche nel 2019 il Comune di Cossano Canavese ha aderito alla Rete Museale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea.
Cossano è anche il paese della poesia contadina: custodisce infatti nel suo Municipio le poesie e i racconti dell’archivio dedicato a Giulia Avetta, maestra, partigiana, sindaca e poetessa, che nelle sue composizioni liriche intrecciava il cielo e la natura dei luoghi per evocare emozioni universali. Dal connubio tra Arte e Poesia è nato il MAAP – Museo all’Aperto Arte e Poesia “Giulia Avetta”, costituito da pannelli in ceramica dislocati lungo le vie del paese, progettati e realizzati dagli allievi del Liceo Statale Artistico Felice Faccio di Castellamonte. Il percorso si caratterizza con un intervento di arredo urbano che riqualifica le vie con opere d’arte e con rimandi alla memoria di Cossano e dei suoi abitanti. Nei week end fino al 20 ottobre a Cossano si può visitare il punto informativo della Rete Museale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, in via Torino 7, dalle 15 alle 18 il sabato e dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 la domenica. Per maggiori informazioni si può consultare il sito Internet www.ecomuseoami.it
IL PROGRAMMA DELLA SAGRA DEL FUNGO
Venerdì 4 ottobre: alle 21 al centro socio-culturale di via Torino 47 la compagnia “I Falabrach” presenta la commedia brillante in due atti in lingua piemontese “I sai pà come ch’a sia, ma mia fômna a l’é ‘ndà vìa”
Sabato 5 ottobre: dalle 15 alle 18 possibilità di visitare il punto informativo sito di via Torino 7 della Rete Museale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, con foto, documenti e video
biografico su Giulia Avetta e sulle opere del Museo all’Aperto di Arte e Poesia. Alle 18 inaugurazione ufficiale della Sagra nel salone della Pro Loco. Alle 20 cena tipica a base di funghi al costo di 35 Euro bevande comprese. Per prenotazioni si possono chiamare i numeri telefonici 0125-779947 e 335-7087994
Domenica 6 ottobre: dalle 9 alle 18 in piazza della Chiesa presso lo stand di “Canavese Outdoor” è possibile noleggiare al costo di 15 Euro le mountain bike a pedalata assistita per effettuare brevi tour alla scoperta della Pera Cunca o, per i meno allenati, itinerari più brevi. Il costo comprende il noleggio della bicicletta, la presenza e l’assistenza di un accompagnatore, l’assicurazione, il casco e i gadget a fine giro. Alle 9,30 nelle vie del paese si apre la fiera mercato dei prodotti della terra, abbinata ad una dimostrazione degli antichi mestieri. La mostra “Cossano 1800” propone fotografie d’epoca della popolazione e del territorio di Cossano. La scuola primaria di Cossano-Caravino organizza uno spettacolo, mentre la pesca di beneficenza è organizzata dalla scuola dell’infanzia. L’esposizione micologica dei funghi raccolti nei boschi della zona è organizzata con la partecipazione dell’ASL di Ivrea e propone specie commestibili, non commestibili e velenose. L’organizzazione “Frammenti di Storia al Femminile” organizza invece nella piazzetta del centro socio-culturale di via Torino 47 un’esibizione musicale con strumenti tradizionali ed antichi, suonati dal quartetto musicale dell’Alta Savoia “Les Savoyards”. Da segnalare anche la mostra antologica “Animula vagula blandula…” di Laura Azzolini, con le liriche di Omero Scarpa, la mostra fotografica “Cielografie” di Daniela Pellegrini a cura di Fortunato D’Amico sotto i portici del Municipio, l’esibizione del gruppo musicale “Donkey Crossing Street Band” di Borgo d’Ale, la possibilità di gustare e acquistare in piazza della Chiesa i prodotti tipici delle Pro Loco di Cossano Canavese (funghi, panissa e polenta dolce) e San Bernardo d’Ivrea (agnolotti e cipolle ripiene) e di pranzare assaporando i prodotti locali al ristorante Avetta. Alle 13 la banda musicale di Caluso e Cossano sfila nelle vie del paese, mentre alle 14 in piazza della chiesa il gruppo “Folet d’la Marga” propone una serie di spettacoli basati sul connubio tra musica e commedia, con canti, narrazioni, giullarate in maschera e giocoleria.
IL PROGETTO POLARIS
Molte civiltà hanno impresso sulle pietre e nelle architetture il percorso dei corpi celesti, per allineare ai ritmi del cielo quelli delle loro azioni sulla terra. L’agricoltura e l’architettura ispirate dalla conoscenza della natura e dallo studio dell’influenza degli astri indicano i principi di base per salvaguardare e curare la Terra. Sono questi i temi al centro del progettoPolaris, ideato da un team di professionisti - gli architetti Mario Tassoni e Fortunato D’Amico e l’artista Cristina Cary - che intende stimolare un processo di rilancio culturale del territorio agendo sulla multidisciplinarietà e sull’archeoastronomia. Il Museo all’aperto di art e poesia “Giulia Avetta” si inserisce nel territorio insieme ad altre opere “open air”, collocate nei paesi di Cossano Canavese, Caravino e Settimo Rottaro e realizzate nell’ambito del progetto Polaris in collaborazione con l’Accademia di Brera. Tali opere collegano le tematiche astronomiche del territorio dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea al lavoro artistico degli studenti dell’Accademia. I materiali utilizzati sono il legno, la ceramica, il vetro, la pietra, la terra e l’alluminio. Passeggiando nei boschi della Lusenta (da “lucus”, bosco sacro per i romani) si arriva alla Pera Cunca, masso erratico di origine glaciale che “racconta” la cultura celtica attraverso le costellazioni impresse sulla roccia. Il masso è noto da tempo per le sue enigmatiche incisioni e per gli incavi emisferici, le “coppelle”. Fu definito “masso-altare” sin dalla sua scoperta. Le analisi effettuate con altri reperti archeologici hanno evidenziato la possibilità che la pietra indicasse la posizione della levata eliaca della stella Capella (Capra in greco) e la direzione dell’orbita solare. Il temine levata eliaca indica la prima apparizione di una stella, subito prima del sorgere del Sole, dopo un periodo di tempo durante il quale il corpo celeste non era stato visibile, trovandosi al di sopra dell'orizzonte soltanto nelle ore diurne. Tale fenomeno è stato utilizzato da numerosi popoli per il calcolo dei calendari, associando l'inizio dei mesi o delle settimane alla levata eliaca di specifiche stelle. I segni impressi sulla roccia potrebbero quindi delineare un calendario astrale.
Per saperne di più:www.polarisproject.eu
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Cioccolato al Ciapinabò: è il Ciokfrit, un’inedita golosità che a Carignano sarà possibile gustare nel secondo fine settimana di ottobre, in occasione dell'edizione numero 28 della Sagra Regionale del Ciapinabò, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Quella carignanese è l'unica manifestazione italiana dedicata all'agreste tubero, che ormai ha un ruolo di rilievo in molte ricette, grazie alle sue notevoli proprietà nutritive, fra cui spiccano quelle dell’inulina, fondamentali per chi soffre di diabete.I punti strategici della manifestazione sono le piazze centrali. In piazza Carlo Alberto a partire dalle 19,30 di venerdì 11, sabato 12 alle 12,30 e alle 19,30 e domenica 13 ottobre a partire dalle 12 il padiglione enogastronomico proporrà piatti a scelta a base di Ciapinabò, dal risotto al flan, dalla battuta al coltello agli agnolotti, dalla bagna caôda secondo l’antica ricetta dei canonici di Vezzolano alla vellutata con bisque di crostacei. L’Istituto alberghiero Norberto Bobbio, oltre a preparare il flan con bagna caôda sarà presente con docenti e allievi nella gestione dell’accoglienza ai visitatori.
Le Isole del Gusto in piazza Liberazione ospiteranno le degustazioni gratuite di bagna caôda con Ciapinabò. Nel DJ set di venerdì 11 in piazza Carlo Alberto a partire dalle 20 Sergio Flash di Radio Veronica One proporrà musica a 360°, mentre in piazza Liberazione ci sarà il DJ set con Paolo e Simone. L’inaugurazione ufficiale della manifestazione è in programma sabato 12 alle 10 in piazza Carlo Alberto. Gli stand commerciali e gastronomici saranno aperti a partire dalle 10 di sabato 12 e dalle 9 di domenica 13.
Piazza Savoia ospiterà la mostra locale dei bovini di razza Frisona, con una prova di tosatura riservata ai giovani allevatori sabato 12 alle 16, la sfilata e la gara di conduzione dei capi nella mattinata della domenica, la sfilata dei bovini adulti alle 14, la transumanza per le vie cittadine alle 16, la dimostrazione di mungitura e la premiazione alle 17. Per i buongustai per l’intero fine settimana saranno molte le occasioni per gustare il Ciapinabò in tutte le declinazioni: dall’ormai classico Ciafrit al Ciokfrit con aggiunta di cioccolato.
Per saperne di più e consultare il programma della Sagra si può visitare il sito Internet del Comune www.comune.carignano.to.it e la pagina Facebook del Comitato Manifestazioni. Per informazioni e prenotazioni si può contattare chiamare il numero telefonico 334-6885244 o scrivere a comitatomanifestazio@libero.it
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Sabato 5 e domenica 6 ottobre ad Usseglio è in programma la quarta edizione della Dèsarpa, la festa delle mandrie che rientrano dall’alpeggio estivo. Mentre le prime nevi sulle vette più alte delle valli di Lanzo annunciano la conclusione dei tre mesi di lavoro estivo in alpeggio, in paese si fa festa e si gusta la Toma di Lanzo d’alpeggio a Km 0. Il termine franco-provenzale “dèsarpa” indica il ritorno a valle delle mandrie degli alpeggi. Le prime nevi sulle vette più alte delle valli di Lanzo annunciano la conclusione del lungo periodo di lavoro estivo in alpeggio. E’ un giorno di festa, che conclude una stagione significativa per la vita dell’allevatore, degli animali e di tutta la montagna; cento giorni di duro lavoro, a contatto con gli animali e con i pascoli, per produrre la vera Toma di Lanzo d’alpeggio; un lavoro importante che aiuta a salvaguardare il delicato paesaggio alpino.
Le protagoniste della sfilata sono le mucche, robuste e di bassa statura, perfettamente adattate all’ambiente montano anche se diverse nel colore del manto, nella conformazione della testa e delle corna e nel carattere. La Pezzata rossa, più mansueta, produce più latte, la Pezzata nera e la castana, più aggressive, sono protagoniste delle Batailles des Reines.
Fino alla prima metà del Novecento, nell’ambito linguistico del patois francoprovenzale ussegliese esisteva un gergo, “l’ingerk”, legato al mondo della pastorizia, elaborato con parole volutamente incomprensibili agli estranei. Quando i pastori andavano nelle cascine della pianura per l’acquisto o l’affitto delle pecore, non volevano essere compresi nei loro discorsi e così parlavano “l’ingerk”. Nell’ingerk dei pastori ussegliesi il formaggio era la “quela”, il latte veniva detto “lou bianchat” e la casa diventava la “tabussa”.
Il mercato del territorio con i formaggi e le patate
Sabato 5 ottobre alle 14 sul piazzale dell’albergo Furnasa saranno distribuite le canne da pastori e i cappelli per il viaggio verso le “muande” (le baite in lingua francoprovenzale). Sarà possibile aiutare i margari a caricare sui carri e sui basti di muli e cavalli il materiale e gli attrezzi portati negli alpeggi a giugno. A seguire ci sarà una sorta di “rodeo”, con i margari impegnati ad allacciare al collo delle mucche i grandi “rudùn” (campanacci) e i festoni preparati dai bambini.
Dopo la merenda al suono dei rudùn avrà inizio la discesa verso il paese, dove si potrà assistere al rito della mungitura tradizionale. I bambini e i genitori potranno partecipare ai laboratori dedicati agli itinerari dei formaggi intorno al Monte Lera e (i più piccoli) fare un tuffo nella piscina di fieno con i profumi aromatici di erbe alpine. Alle 19,30 è in programma la cena dei margari.
Domenica 6 nel mercato contadino ci saranno anche i produttori delle patate di montagna di varie tipologie e qualità, delle mele di antiche varietà piemontesi, dei prodotti degli orti ussegliesi e dei formaggi d’alpeggio. Alle 10,30 è in programma la Messa, con la benedizione delle mandrie e delle bandiere delle sedi locali della Coldiretti, alle 12,30 il pranzo del pastore nei ristoranti e nell’area fieristica, con piatti a base di patate, gnocchi, taglieri di formaggi d’alpeggio e raclette di Toma su pane rustico. Alle 17 la manifestazione si chiuderà con la premiazione dei produttori di patate, con riconoscimenti particolari al produttore della patata più grande e a quella più curiosa.
Per saperne di più: www.eventiusseglio.it
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Sabato 28 e domenica 29 settembre a Marentino è in programma la nona edizione della Fiera Regionale del Miele. Il paese sulle colline del Chierese nel 2007 ha ricevuto il titolo di Città del Miele, grazie alla dedizione dei suoi abitanti verso un alimento riconosciuto come prezioso per l’uomo. Nell’ambito del progetto “Strade di Colori e Sapori”, promosso dall’allora Provincia e tuttora sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino, è nata la Casa del Miele, che, anche grazie al Centro Apiario Sperimentale e al Giardino Mellifero, ha consentito di portare avanti la riqualificazione territoriale, con iniziative scientifiche, didattiche, promozionali e turistiche. La Fiera Regionale del Miele propone il mercato dei produttori e una serie di iniziative volte a diffondere la conoscenza del miele e del suo utilizzo in cucina come ingrediente capace di conferire ai piatti caratteristiche uniche in fatto di equilibrio di sapori e profumi.L’inaugurazione ufficiale della manifestazione è in programma domenica 29 settembre alle 11, alla presenza della Consigliera metropolitana Barbara Azzarà, delegata all’istruzione, al sistema educativo, all’orientamento, alla rete scolastica, all’infanzia, alle politiche giovanili, alla biblioteca storica, all’ambiente e vigilanza ambientale, alle risorse idriche, alla qualità dell'aria, alla tutela della flora e della fauna, ai parchi e alle aree protette. Grazie alla partnership con il sito Internet www.libricette.eu, la Fiera Regionale del Miele di Marentino pubblica sulla sua pagina Facebook ricette di cucina e contenuti dedicati alla conoscenza del miele come alimento fondamentale per la salute dell’uomo e come ingrediente chiave per realizzare piatti squisiti, da quelli semplici a quelli complessi, partendo dall'aperitivo e arrivando al dessert.
Il programma della manifestazione si apre sabato 28 settembre alle 14,30 con la Passeggiata tra le verdi colline marentinesi. Il ritrovo dei partecipanti è fissato in piazza Umberto I davanti al Municipio, per una camminata di circa due ore, che si conclude con uno spuntino a base di miele. Le iscrizioni sono possibili prima della partenza e per informazioni si possono chiamare i numeri telefonici 011-9435412 e 320-8154902. Alle 21 nella chiesa di Santa Maria Maddalena di Avuglione è in programma un concerto del Coro polifonico di Buttigliera d’Asti, diretto da Paolo Davò, a cura della Cantoria parrocchiale di Marentino diretta da Francesco Gorgerino.
Domenica 29 settembre dalle 9 alle 19 nel centro storico si tiene il mercatino dei prodotti agroalimentari e artigianali locali, con degustazioni gratuite. Nei medesimi orari sono aperti al pubblico il parco avventura con baby parking, le chiese di Santa Maria dei Morti e dell’Assunzione di Maria Vergine, una mostra delle fisarmoniche Cooperfisa di Vercelli nella sala consiliare del Comune, un’esposizione di trattori d’epoca (con prove di aratura nel pomeriggio), una mostra di bonsai (con una dimostrazione della Bonsai Time School alle 15), le mostre dei pittori Paolo Cerati e Giuseppe Migliore. Spettacoli canori sono in programma a cura del maestro Piero Ambrosini e di Giampiero Ausano. Il programma prevede inoltre per le 10 una sfilata di gruppi storici e folkloristici, mentre dalle 10 alle 19 in piazza San Sebastiano i bambini possono partecipare all’animazione didattica “Guarda, prova, impara”, proposta dall’associazione “Val di Treu”. L’associazione “Il mondo delle ali” allestisce invece un campo di falconeria, con laboratori didattici sul mondo degli uccelli rapaci e sulla storia della disciplina e, alle 17, una dimostrazione in piazza San Sebastiano. Dalle 11 alle 19 nel giardino adiacente alla Chiesa Santa Maria dei Morti si può visitare la mostra “Back to origins”, dedicata alla vita dei cacciatori del Paleolitico. Dalle 10 alle 19 i bambini possono giocare con i pony della scuderia “L’isola che non c’è”. Dalle 14 alle 19 c’è il Taxi Rally su di una Ford Fiesta con un campione automobilistico, mentre alle 14,30 in via Roma si possono ascoltare le note della Fanfara dei Bersaglieri “Alessandro La Marmora”di Torino, diretta da Ezio Petrini. L’associazione Aspromiele propone alle 15 nel salone polivalente la smielatura, seguita dal cooking show “Le ricette con il miele” di Paola Uberti di www.libriricette.eu. I balli country di Old Wild West sono in programma alle 16,30 nel piazzale dell’autorimessa. In collaborazione con la Scuola alberghiera Norberto Bobbio di Carignano, sul banco alimentare di fronte al Municipio si può gustare e acquistare la torta Tast-mì di Marentino, realizzata con il miele e le nocciole del territorio. Infine, dalle 12 in avanti l’Associazione Turistica di Marentino propone “Le corti del ristoro”, per il pranzo, per uno spuntino e per le degustazioni del Freisa, mentre il gruppo ANA di Saluggia cucina la Panissa.
Un servizio di navetta gratuito è a disposizione dei visitatori e percorre la Strada Provinciale dalla chiesetta della Madonnina all’ingresso del centro storico e viceversa e dal cimitero di Marentino a Tetti Villanis e ritorno.
Per consultare il programma completo della manifestazione si può visitare il portale Internet www.comune.marentino.to.it, chiamare i numeri telefonici 011-9435412 e 320-8154902 o scrivere a info@comune.marentino.to.it
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Da giovedì 26 a lunedì 30 settembre a Carema con la 67ª Festa dell’Uva e del Vino si celebrano i cinquantadue anni dal riconoscimento della Doc Carema, una delle prime in Italia. Da molti anni l’amministrazione comunale è impegnata in un articolato e ambizioso progetto per la rivalutazione di una millenaria cultura enologica e di un paesaggio vitivinicolo unico nel suo genere, del quale la Doc Carema è il simbolo. Carema è una delle realtà vitivinicole coinvolte nel progetto Interreg della Strada dei Vigneti Alpini che, dopo un lavoro preparatorio durato due anni, dal marzo 2017 è entrato nella fase operativa. La Strada coinvolge amministrazioni pubbliche e agenzie torinesi, valdostane e savoiarde, che hanno candidato il progetto al sostegno da parte dell’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2020. L’Asse 3 del programma riguarda in particolare l’attrattività del territorio, e uno degli obiettivi da perseguire è l’incremento del turismo sostenibile. La Strada dei Vigneti Alpini intende proporre un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale. Grazie al progetto a Carema tornerà a nuova vita la “Gran Masun”, una casaforte tardo-medievale risalente al 1404, che diventerà una tappa fondamentale per gli amanti della viticoltura e del territorio. I tre piani, sottoposti ai vincoli della Soprintendenza, sono stati acquisiti dal Comune, che ha realizzato al piano terra una cantina da dedicare alle degustazioni. Negli altri piani sono stati previsti spazi per “raccontare” in un museo multimediale interattivo la storia della vitivinicoltura eroica del Canavese. Nei pressi della “Masun” sono state realizzate due aree di parcheggio con muri di pietra e i tradizionali “Pilun”, elementi distintivi del territorio, che sostengono i terrazzamenti tipici con i vigneti a pergolato.La Festa dell’Uva è come sempre patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e la sua organizzazione sarebbe impensabile senza l’apporto delle associazioni e degli Enti del territorio. Tra gli eventi di maggior richiamo della festa da segnalare venerdì 27 settembre alle 18,30 la “Corsa dei vigneti-VIII Memorial Aldo Arvat”, una podistica non competitiva di 7 km, con partenza dall’area sportiva e possibilità di iscriversi a partire dalle 17,30. La passeggiata “Andar per Cantine Antiche” con cena itinerante partirà alle 19 di sabato 28 e si snoderà nel centro storico illuminato dalle fiaccole. Ad accrescere l’attrattività dell’evento saranno gli intrattenimenti musicali, la possibilità di visitare dieci cantine, degustare e acquistare i vini locali e di altre zone del Piemonte. Acquistando al prezzo di 8 Euro un calice sarà possibile effettuare le degustazioni. La cena itinerante costerà 17 Euro, acquistando un carnet per le degustazioni. Domenica 29 alle 9 è prevista l’accoglienza delle autorità per l’apertura ufficiale della Festa. Alle 11 durante la Messa nella chiesa di San Martino verranno benedetti i prodotti della terra. Il pranzo ufficiale sarà proposto alle 12,30 dalla Pro Loco di Carema nella tensostruttura allestita nell’area sportiva, con prenotazione obbligatoria entro giovedì 26 al numero telefonico 320-9092744. Alle 15,30 è in programma l’esibizione della mini banda e del complesso bandistico di Carema. Alle 17 inizieranno le cerimonie di premiazione, la più importante delle quali è l’assegnazione del “Grappolo d’oro” alle migliori uve. Lunedì 30 settembre alle 20,30 nella cappella di San Matteo il programma ufficiale della Festa dell’Uva si chiuderà con una tavola rotonda sul tema “Storia, presente e futuro del Nebbiolo di Carema”.
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A Perosa Argentina la rievocazione storica “Poggio Oddone-Terra di confine” compie vent’anni anni e li festeggia con quattro giorni di iniziative che spaziano dalla cultura allo sport. I festeggiamenti, patrocinati dalla Città Metropolitana di Torino, iniziano giovedì 12 settembre con il torneo di calcio giovanile Memorial Gianfranco Negro e con l’accoglienza alla delegazione del Comune tedesco di Rutesheim Perouse, gemellato con Perosa. Venerdì 13 alle 18 nel padiglione Plan de la Tour è in programma l’inaugurazione della nuova attrezzatura in dotazione al gruppo AIB.Sabato 14 alle 10,30 a Villa Willy nel parco Tron (ex sede della Comunità Montana) si tiene la conferenza “Una montagna di volontariato… 20 anni di collaborazione”. È prevista in tale occasione la presentazione della Carta Etica della Montagna, a cura degli operatori dell’Unione dei Comuni e della cooperativa sociale “La Dua Valadda”. A seguire la consegna della benemerenza “Perosino dell’anno”, che l’amministrazione comunale ha assegnato a Franco Polastro, da oltre vent'anni attivo come volontario del Gruppo montagna CST Perosa. Alle 12,30 si prosegue con l’inaugurazione delle mostre allestite nella scuola primaria: “C’era una volta Perosa” a cura di Italo Bernardi; “Ieri abiti, oggi costumi” a cura delle associazioni La Této Aut, Libera Associazione Valli Chisone e Germanasca e di Elena Talmon; “Borghi d’Italia nel colore” con i quadri dipinti dal parroco don Mauro Roventi Beccari; l’esposizione dei lavori del concorso fotografico “Rievocazione storica e Plaisentif, 20 anni di storia”; “Come vivevano nella Serenissima Repubblica della Val San Martino. Sprazzi di vita quotidiana dal 1704 al 1708”, a cura della Libera Associazione Valli Chisone e Germanasca; uno spazio curato dall’associazione Amici di Rutesheim; “ColorArt”, con i quadri e le opere artistiche realizzate da alcuni ospiti del CST di Perosa; “Incisioni, ruderi e tracce di fortificazioni” con le foto di Massimo Bosco e Alex Pegoraro; la mostra sui 15 anni della Libera Associazione di Perrero. Negli spazi delle scuole comunali è anche in programma la presentazione dei nuovi corsi dell’Unitre e delle attività del gruppo AIB di Perosa. Alle 15 si apre la quarta edizione del torneo di Belote nella palestra della scuola primaria. Alle 16 nella sala consiliare del Municipio è in programma la presentazione del libro per bambini “Tra i baffi del tempo”, che mescola storia vera e racconto. Il libro è stato ideato dall’associazione Poggio Oddone di Deborah Bruno, con i disegni di Paola Richaud e la traduzione in tedesco di Elena Roberto. Alle 18,45 la cena occitana nel padiglione Plan de la Tour è curata dal gruppo ANA di Perosa. Alle 21,15 la giornata si chiude al Teatro Piemont con “Il Pianista al Cinema”, un concerto del maestro Leonardo Locatelli. Domenica 15 la Fiera del Plaisentif, il “formaggio delle viole” della Val Chisone, propone, oltre ai prodotti caseari, l’artigianato tipico e la vendita delle bottiglie numerate del vino Ramìe di Pomaretto. Alle 11 in piazza Europa si tiene una degustazione comparativa del Plaisentif, seguita dalla marchiatura della produzione 2019. Il corteo storico che inizia alle 15,15 coinvolge i gruppi “La lancia spezzata” di Torino e “La Teto Aut” di Roure, l’Arkana Pipe Band di Torino, i “Descarpentats” delle vallate cuneesi e gli sbandieratori di Avigliana. Nella scuola primaria si possono ammirare le sculture in legno della scuola “Chammoula d’Oc” di Perosa. Nel pomeriggio alle 15 è anche in programma la presentazione del marchio “Terre del Dahù” e della seconda fase del progetto del Sistema Plaisentif, un’iniziativa dell’associazione culturale Poggio Oddone, della CNA di Pinerolo e di tredici artigiani locali.
IL PLAISENTIF, “FORMAGGIO DELLE VIOLE”.
Noto ai gourmet come il “Formaggio delle viole”, il Plaisentif è una prelibata tometta che si confeziona nel mese di giugno, quando i fiori che ingentiliscono i prati degli alpeggi rendono il latte particolarmente profumato. In Val Chisone i margari lo producono da almeno cinque secoli, ma questa vera e propria rarità ha rischiato di scomparire ed è stata salvata dall’impegno degli Enti locali. Grazie a un progetto di riscoperta e valorizzazione dell’allora Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca e del Comune di Perosa Argentina, sostenuto dall’Assessorato all’Agricoltura e Montagna della Provincia di Torino, dai primi anni del nuovo millennio se ne producono alcune centinaia di forme all’anno, confezionate con latte crudo intero, stagionate per 80 giorni, numerate e marchiate a fuoco. L’allora Provincia nel 2009 inserì il Plaisentif nel proprio Paniere dei prodotti tipici, mentre l’anno successivo si costituì l’associazione dei produttori. La terza domenica di settembre durante la manifestazione “Poggio Oddone Terra di Confine”, le vie di Perosa Argentina ospitano la Fiera del Plaisentif, che ha origine nella notte dei tempi, quando i margari scendendo dall'alpeggio sostavano a Poggio Oddone, dando vita al più importante mercato della valle. Nobili e alti funzionari non facevano mai mancare il Plaisentif sulle loro tavole, mentre i margari del Delfinato lo offrivano ai governanti, affinché anche in territorio sabaudo ne fosse consentito lo smercio. Oggi il turista lo può trovare (anzi, prenotare, ma per tempo!) presso i margari della Val Chisone.
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Da venerdì 13 a martedì 17 settembre a Pancalieri è in programma la trentanovesima edizione della manifestazione “Viverbe”, mostra mercato regionale del settore vivaistico e officinale patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. “Viverbe” sarà inaugurata venerdi 13 alle 20 dalle autorità e dalle maschere locali Madama Menta e Monsù Insens. Come sempre la Pro Pancalieri ha allestito un fitto programma di eventi a corollario della rassegna. Si comincerà venerdì 13 alle 21,30 al Palaviverbe con la musica da ballo dell’ABCD Band, mentre sabato 14 la serata sarà animata da Radio Number One, domenica 15 dall’orchestra di Loris Gallo, lunedì 16 da quella di Mirko Casadei e infine martedì 17 da “I Roeri”, che si esibiranno dopo lo spettacolo pirotecnico. Tutte le serate saranno a ingresso gratuito, tranne il concerto di Mirko Casadei (ingresso 8 Euro in prevendita e 10 la sera del concerto), ma il consiglio è di arrivare a Pancalieri già nel pomeriggio, per visitare gli stand e cenare nella Piazza Aromi e Gusti. Sabato 14 settembre Pancalieri ospiterà l’ottava edizione del Gran Premio ciclistico ChialvaMenta, con il ritrovo dei partecipanti alle 13 davanti al bar Vecchia Filanda. Alle 16 appuntamento per i bambini con lo spettacolo dei PJ Masks al Pala Viverbe. In serata l’azienda EssenzialMenta proporrà nella propria sede di via Pinerolo 44 bis la “Notte Verde” con musica, degustazioni e sorprese. Domenica 15, nelle vie del centro, sarà allestita la mostra mercato e scambio di hobbistica e prodotti tipici. Ci saranno anche la settima edizione del raduno Vespa Day per scooter e moto storiche, un raduno di trattori d’epoca e una gara di automobili a pedali (anche sabato 14). Nel pomeriggio, alle 16, Madama Menta e Monsù Insens visiteranno le case di riposo, accompagnati da spettacoli di magia e dal gruppo itinerante Luciano Folk. La musica rock sarà protagonista alle 17,30 davanti al bar Vecchia Filanda con il gruppo ligure Vespu Surdu. Il pomeriggio di lunedì 16 settembre sarà dedicato alle Miniolimpiadi riservate ai ragazzi dai 6 agli 11 anni, mentre martedì 17 alle 18 si disputerà la ventottesima edizione della StraViverbe. I fuochi artificiali e la serata musicale chiuderanno l’edizione 2019 di Viverbe. Nei giorni della manifestazione nella bocciofila sono in programma gare aperte a più categorie. Nell’area coperta di Viverbe, nello stand di AssoMenta i visitatori potranno ammirare una mostra allestita dall’azienda ChialvaMenta.- Dettagli
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