I NOSTRI COMUNICATI

 

Agricoltura

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Sono ben 763 anni che a Luserna San Giovanni si organizza la Fiera dei Santi. Correva infatti l’anno del Signore 1256 quando i signori locali e quelli del Delfinato sottoscrissero un trattato per lo scambio di merci come latte e formaggi, lana, canapa e lino. In altri trattati, datati 1320 e 1463, si parla di prodotti di pregio particolare che era possibile trovare in Val Pellice: pergamena, mandorle, vino, ferro, sale e limoni.
Ad inizio novembre, scese le mandrie dagli alpeggi e iniziate le scorte per l’inverno, mercanti e visitatori godevano di un salvacondotto, per agevolare gli affari e impedire arresti e persecuzioni. Fonti storiche affermano che a partire dal XVI secolo, la Fiera di Luserna coincise con la festività di Ognissanti o con la giornata dei defunti: una supplica risalente al 1562, inviata dalla comunità locale al duca di Savoia, chiese e ottenne la conferma della Fiera “il giorno della festa de tutti i Santi et per li giorni seguenti”.
La Fiera regionale in programma venerdì 1 e sabato 2 novembre a Luserna, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, rinnova l’appuntamento in zona Bersaglio, nei prati in riva al Pellice, dove si fanno affari, si scambiano opinioni sui lavori nei campi, si serve la clientela abituale e se ne conquista di nuova, occupando ben 270 spazi espositivi. L’associazione allevatori ha preparato un programma di eventi che propongono una vetrina della realtà zootecnica locale, tra cui la sfilata delle mandrie di sabato 2 novembre dal cimitero dei Malanot al Bersaglio. Con le mandrie sfileranno alcuni allevatori in costume storico, accompagnati da tre suonatori, distribuendo i dolcetti della Caffarel al pubblico. La fattoria didattica consentirà anche ai bambini di città di vedere da vicino gli animali delle fattorie: polli e galline, oche, pony e caprette, cuccioli e mamme compresi.
Gli studenti dell’Istituto Prever di Osasco daranno il loro contributo, rispondendo alle domande dei più curiosi. La fattoria aprirà venerdì 1 novembre alle 10 e sarà aperta e disponibile durante l’intera manifestazione, così come il battesimo della sella, curato dal Crocera Horse di Barge. Tutta da vedere la gara di mungitura aperta al pubblico, oltre che naturalmente agli allevatori. La degustazione dei prodotti tipici locali sarà arricchita dai tagli di carne proposto dai macellai locali.

Tra gli eventi collaterali organizzati dalla Pro Loco e dal Comune figurano serate danzanti e proposte enogastronomiche, la festa di Halloween per i bambini giovedì 31 ottobre alle 19,30 e il pranzo con il Gran bollito misto domenica 3 novembre.
Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito. Per pranzi e cene la prenotazione è obbligatoria presso la macelleria Caporgno, telefono 339-387.8551. Per informazioni sugli spettacoli si può chiamare il 329-3076468.





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Il 4 agosto del 1980, cinque amici della Proloco di Cavour, Nanni Vignolo, Silvio Brarda Giancarlo Cangialosi, Rino Fornasa e Giulio Brarda, concepirono l’idea di Tuttomele, manifestazione, che festeggia quest’anno la quarantesima edizione ed è diventata centrale nel panorama delle rassegne dedicate alle eccellenze agroalimentari.
Tuttomele, come sempre patrocinata e sostenuta dalla Città Metropolitana di Torino, è innanzitutto una mostra mercato frutticola, con le migliori qualità di mele dei produttori dei 10 Comuni aderenti al CIFOP, il Centro Incremento Frutticoltura Ovest Piemonte; ma è anche una rassegna gastronomica e commerciale, con oltre 200 stand commerciali e centinaia di bancarelle, un fitto calendario di degustazioni, spettacoli, mostre artistiche ed eventi sportivi.
I commercianti allestiscono i loro negozi e botteghe, partecipando al concorso di “La mela in vetrina”, per promuovere la frutticoltura, il paese ai piedi della Rocca e l’intero territorio frutticolo del Pinerolese. Tuttomele nasce e vive grazie all’impegno dei tanti volontari della Pro Loco che sacrificano il loro tempo per la comunità e per sostenere l’economia locale.
L’accoglienza che offre Cavour è il segreto del successo della kermesse, che abbina la frutticoltura alla gastronomia genuina del territorio, proposta da cuochi che conoscono bene la tradizione ma sanno anche portare avanti l’innovazione in cucina con i prodotti locali di prim’ordine.
Da sabato 9 a domenica 17 novembre l'ingresso a Tuttomele sarà come sempre gratuito, il sabato, la domenica e il martedì dalle 10 alle 23, negli altri giorni dalle 15 alle 23. Le aree espositive saranno allestite nel centro storico del paese o nell’immediata periferia nel raggio di 300 metri. Il 90% delle esposizioni è al coperto. Il TuttomeleSelf consentirà di pranzare liberamente dalle 10 alle 15, mentre le frittelle di mele saranno l’ottima merenda proposta dai volontari della Procavour. Nella Settimana Gastronomica della Mela una decina di ristoranti prepareranno menù interamente a base del pregiato frutto.
Torneranno i corsi di potatura, i laboratori di cucina, i convegni tecnici per i frutticoltori, le presentazioni di libri, le mostre di pittura e fotografiche, la vendita diretta di mele da parte dei produttori, gli spettacoli nel teatro tenda e nell’area di piazza IV Novembre, le visite di gruppo all’Abbazia di Santa Maria e al Museo Caburrum.
Un e-book sfogliabile sul sito della Procavour www.cavour.info riepilogherà a partire dal 1° novembre eventi, nomi, fatti e personaggi dei 40 anni di Tuttomele, ma per avere informazioni o per qualsiasi necessità si può scrivere a procavour@cavour.info oppure telefonare al numero 0121-68194 dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle ore 12.

ANTEPRIMA … DI CORSA IL 1° NOVEMBRE CON L’APPLERUN

Tuttomele 2019 avrà com’è ormai tradizione un “antipasto” sportivo venerdì 1° novembre alle 10 con la tredicesima edizione dell’Applerun, corsa podistica di 10 chilometri organizzata dall’Applerun Team di Marco Isoardi, in collaborazione con la Pro Cavour, il Comune e il settimanale L’Eco del Chisone e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino.
Sono attesi sotto la Rocca di Cavour oltre 1.500 partecipanti ad una corsa di livello nazionale su di un percorso che, dopo il ritrovo dei podisti nella centrale piazza Sforzini a partire dalle 8, prenderà le mosse
alle 10 da corso Marconi e transiterà ai piedi della Rocca, sfiorerà i frutteti in cui si coltivano le pregiate varietà di mele del Pinerolese, toccherà l’Abbazia di Santa Maria e alcuni luoghi cari al cavourese più illustre nella storia italiana, Giovanni Giolitti. È anche in programma la quinta edizione della camminata dedicata agli appassionati del fitwalking e del nordic walking. I dettagli sui requisiti per la partecipazione sono consultabili nella pagina Facebook 13^ Applerun. La quota di partecipazione è di 10 Euro se l’iscrizione viene effettuata entro le 24 di martedì 29 ottobre. Le iscrizioni per gli atleti tesserati FIDAL, IAAF, Runcard e Runcard EPS dal 2001 e antecedenti devono pervenire direttamente dalla sezione dedicata on-line (Sigma) della propria società, eccezionalmente a sigma@fidalpiemonte.it, con obbligo di pagamento al ritiro della busta completa. Alla restituzione del chip verrà consegnato il pacco gara.
Le iscrizioni effettuate il giorno della manifestazione saranno ammesse fino alle 9, pagando una quota aggiuntiva di 5 euro. La gara sarà controllata dal gruppo Giudici di Gara Fidal e il cronometraggio sarà assicurato tramite controllo elettronico. I giudici di Gara Fidal convalideranno i risultati. Il percorso sarà presidiato dalla Protezione Civile di Cavour e le premiazioni verranno effettuate presso piazza Sforzini al termine della competizione.


CAVOUR, IL CUORE DELLA “STRADA DELLE MELE PINEROLESE”

Nel 2009, per volontà di quindici amministrazioni locali, con il sostegno dell’allora Provincia di Torino e dell’Atl “Turismo Torino e provincia”, è nata la Strada delle Mele del Pinerolese, un percorso di 63 chilometri che si snoda attraverso 15 Comuni della pianura e della collina pinerolese, toccando un centinaio di aziende frutticole del consorzio Pinfruit. I Comuni ora convenzionati sono: Bricherasio, Cavour, Frossasco, Luserna San Giovanni, Macello, Pinerolo, San Secondo, Bibiana, Campiglione Fenile, Cumiana, Garzigliana, Lusernetta, Osasco, Prarostino. Il percorso ad anello della Strada ricalca percorsi cicloturistici individuati da tempo e citati fin dal 2003 sulle guide Esterbauer, vera e propria “bibbia” del cicloturismo europeo. Il road book Esterbauer inserisce il percorso tra “le più belle escursioni attraverso il paradiso dei gourmet”.
La Strada delle
Mele si snoda su strade a basso flusso di traffico per oltre il 90 per cento del percorso. La Regione individua come “percorso ciclistico” una strada con il passaggio di meno di 1000 veicoli al giorno che si sviluppa su strade prevalentemente di campagna o di collina, già individuate e “collaudate” dai progetti precedenti, come Marca Pinerolese e Ciclopiste della pianura Pinerolese. Il completamento del recupero dell'ex ferrovia Bricherasio- Barge permetterà inoltre la realizzazione di 12 chilometri di strada riservata alle sole biciclette.

La Strada delle Mele è stata ideata come un percorso tematico, per la valorizzazione delle eccellenze locali: frutta, carne, gastronomia. È collegata direttamente a Eurovelo 8, attraverso il raccordo con l’asse della Via delle risorgive Villafranca-Airasca. Esiste inoltre una connessione con la Via del Monviso attraverso Barge e con le route che si spingono in territorio francese lungo la val Chisone - Via dei Romani, Via Napoleonica, Route D’Artatgnan - e le valli Valdesi (colle della Croce, Grande Rimpatrio dei Valdesi). Nel corso degli anni la Strada delle Mele e i percorsi della Marca Pinerolese sono stati oggetto di investimenti per la posa della segnaletica verticale. Oggi almeno l’80 per cento del percorso risulta già provvisto di segnaletica.
Il sito internetwww.stradadellemelepinerolese.itriporta indicazioni e percorsi ed è anche disponibile l’App Strada delle mele pinerolese per Android e Ios-Iphone.

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In tutte le vallate alpine piemontesi, quando le mandrie bovine tornano dagli alpeggi estivi è tradizione fare festa. La tradizione è più che mai viva a Settimo Vittone, uno dei Comuni del Canavese che segnano il confine tra la Città Metropolitana di Torino, la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia di Biella.
La “Desnalpà”, cioè la festa della transumanza in discesa dagli alpeggi delle montagne che sovrastano la Serra d’Ivrea, è organizzata dalla Pro Loco di Settimo Vittone, supportata dall’amministrazione comunale e patrocinata dalla Città Metropolitana. L’evento si rinnova da diciannove anni ed è nato per tributare il giusto riconoscimento agli allevatori settimesi per il loro lavoro e per l’attaccamento alle tradizioni. Il passaggio delle mandrie in paese crea un’atmosfera magica, in cui gli spettatori diventano loro stessi attori, mischiandosi ai colori dei fiori e delle ghirlande con cui gli allevatori hanno addobbato le loro mandrie. Gli animali percepiscono lo stupore del pubblico, mostrando nel loro passaggio nelle vie di Settimo la dolcezza della loro natura, contrapposta al duro lavoro che affrontano con i loro padroni nei mesi dell’alpeggio estivo.
Quest’anno la Desnalpà comincerà venerdì 25 ottobre alle 20 nel padiglione riscaldato di località Piantagrant, con la cena dei bollisti misti e i canti popolari proposti dalla corale “Le Voci del Piemonte”. Per la prenotazione dei posti a cena occorre chiamare entro mercoledì 23 ottobre i numeri telefonici 349-4721983 e 338-7922335. Sabato 26 ottobre alle 21 nel salone pluriuso la compagnia teatrale “Ij Falabrach” presenterà la commedia dialettale in tre atti “A mé scapà la fumna”. Domenica 27 alle 8 si apriranno una mostra di pittura nell’ex municipio e il mercatino dell’artigianato. Alle 11,30 nel salone Piantagrant si distribuiranno polenta concia e spezzatino d’asporto. Per chi volesse pranzare sul posto l’appuntamento è alle 12. Alle 14 gli allevatori si ritroveranno con le loro mandrie al castello e scenderanno a valle accompagnati dalla Filarmonica Vittoria di Settimo Vittone. La cena degli allevatori e dei simpatizzanti chiuderà la festa alle 20,30 nel salone Piantagrant, sempre con prenotazione ai numeri 349-4721983 e 338-7922335. Nell’intera giornata di domenica 27 si potrà visitare la Pieve di San Lorenzo.




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Dopo il successo delle precedenti edizioni, il tradizionale appuntamento autunnale di Moncalieri con la manifestazione “Fiorile – orti e fiori in mostra” si rinnova sabato 26 e domenica 27 ottobre nel Giardino delle rose del Castello Reale. “Fiorile” è un progetto dell’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri, realizzato dall'associazione culturale Giardino Forbito, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
La manifestazione si colloca in un più ampio programma dedicato al tema del verde, promosso dal Comune con il contributo della Compagnia di San Paolo per rilanciare l’immagine di Moncalieri città green, valorizzando i percorsi della collina, i giardini e le antiche vigne, gli orti e parchi che ne impreziosiscono il panorama, le piste ciclabili, i sentieri e il parco del Castello.
Nei due giorni della manifestazione dalle 10 alle 18 nel Giardino delle rose saranno presenti esperti del settore con attività correlate al verde, al giardinaggio e all’orticoltura. Il Giardino accoglie nel corso dell’intero anno numerosi appuntamenti che, insieme alle tante iniziative dedicate ad arte e storia, tradizioni e natura, letteratura e scienza, memoria e curiosità, valori paesaggistici e panoramici, offrono occasioni per vivere la città, scoprirne e riscoprirne il “genius loci”, l’anima ricca di storia e di storie.
In occasione di “Fiorile” si daranno appuntamento produttori, commercianti e artigiani, sia piemontesi sia provenienti anche da altre regioni d'Italia, che esporranno e venderanno i loro prodotti, offrendo un’occasione per curiosare e per trovare regali originali.
Il programma degli incontri si aprirà sabato 26 alle 12 con “Gardening, il movimento armonico della natura”, per andare alla scoperta dell’esposizione nel Giardino delle Rose, a cura di Eclectica Danza. L’evento si ripeterà alle 17 di sabato 26, alle 11 e alle 15 di domenica 27. La “Pausa del sapere e dei sapori” è prevista per le 13 in collaborazione con i produttori e la chef Maria Zingarelli. Alle 15 si svolgerà l’inaugurazione ufficiale, durante la quale il Sindaco Paolo Montagna e l'Assessore comunale alla cultura e al turismo Laura Pompeo presenteranno il progetto "Moncalieri Città nel Verde”. Alle 15,30 seguirà “Omaggio al crisantemo, il fiore d’oro”, una performance e workshop di pittura a cura dell'artista Paolo Galetto e di Multiplounico. Domenica 27 alle 12 si parlerà del tema Le zone protette per un’economia verde e sostenibile. Il caso del Piemonte”, con la conduzione della giornalista Antonella Mariotti e interventi di Guido Cortese, Chiara Martini, Elisa Campra e Claudio Baldi. Alle 16 è in programma l’incontro “La letteratura delle stagioni, la scrittura racconta”, durante il quale Enrica Melossi dialogherà con Anna Berra, Enrico Pandiani, Claudia Bordese e Ute Ludwig. L’ultimo evento del pomeriggio sarà, alle 17, “Interrestràre”, con le meditazioni di Tiziano Fratus e Antonella Giani, in collaborazione con Lindau. Per tutta la durata della manifestazione un corner didattico proporrà attività per i bambini alla scoperta delle stagioni in compagnia delle api, a cura di Apicoltori Urbani e Francesca Doro. Ci sarà anche un set fotografico per gli amici a quattro zampe e per i ritratti a matita di Magali de Maistre.
Per informazioni si può contattare l’Ufficio Coltura del Comune di Moncalieri al numero telefonico 011-6401206 o all’indirizzo e-mail ufficio.cultura@comune.moncalieri.to.it. Per contattare l’associazione Giardino forbito si può chiamare il 335-6304455, scrivere a giardinoforbito@gmail.com o visitare il sito Internet www.fiorilemoncalieri.it

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Domenica 20 ottobre torna la Festa Rurale del Cevrin di Coazze, che celebra diciannove anni di successi, grazie alla collaborazione tra Comune, Pro loco, associazione commercianti “Giütumse”, CAI, AIB e Croce Rossa. Il primo appuntamento della kermesse, patrocinata anche quest’anno dalla Città Metropolitana di Torino, è per venerdì 18 ottobre alle 21 nella sala conferenze dell’Ecomuseo dell’Alta Valsangone di viale Italia ’61, con la presentazione del libro di Gian Vittorio Avondo e Claudio Rolando “Villaggi fantasma delle Valli Susa e Sangone”.
Il weekend della Festa inizia con un sabato all’insegna di sport e divertimento. Per gli appassionati delle due ruote alle 14 ritrovo all’Aleghe bike School MTB di Strada Provinciale 190 angolo Via Matteotti per un’escursione guidata con l’associazione Valsangone Outdoor. Le iscrizioni alla seconda edizione della corsa-camminata non competitiva CeuRun si aprono invece alle 14,30 al circolo Chalet dei Cusinot in Viale Italia ’61 76. Il percorso di 9 km segue l’anello del Running Park Coazze, mentre per i bambini c’è la Ceurot Run non competitiva per bambini di 1,5 km. A fine gara il ristoro e l’estrazione di premi tra tutti i partecipanti. A partire dalle 16 nella biblioteca comunale di via Matteotti 2 si può visitare l’esposizione di sculture in legno dell’associazione “Il Picchio”. Al Palafeste di via Matteotti 4 nel parco comunale la serata ad ingresso gratuito propone un aperitivo rurale con i prodotti tipici locali (formaggi, salumi e la birra artigianale TreeBale di Giaveno), l’intrattenimento musicale di Walter Lentini e Stefano Turolla, l’elezione di Miss Ceura, la consegna della targa per meriti civili al gruppo di Protezione Civile di Coazze e il gioco “Indovina il peso del Cevrin”.
Domenica 20 alle 10 si inaugura ufficialmente la XIX Festa Rurale del Cevrin, con la sfilata della Filarmonica di Coazze e del gruppo majorettes Happy Blue. Durante tutta la giornata in viale Italia ‘61 e nelle piazze del paese i visitatori trovano gli stand con i prodotti agro-alimentari e gastronomici dei territori alpini, gli stand dei produttori della patata di montagna 2.0, spazi per la degustazione di prodotti locali, ristorazione, street food, la rassegna dei formaggi d’alpeggio, le bancarelle dell’artigianato artistico e d’eccellenza, le dimostrazioni dal vivo delle scuole d’intaglio, della filatura e della tessitura tradizionale a cura del gruppo “I nostri Antichi Mestieri”, esibizioni di karate a cura dell’associazione Shotokan Karate Giaveno e l’immancabile mostra delle capre di razza Camosciata delle Alpi e delle vacche di razza Barà Pustertaler. Il campo scuola Aleghe Bike School MTB è aperto al pubblico a partire dalle 10, a cura dell’associazione Valsangone Outdoor. Dalle 11,30 in piazza Gramsci è possibile partecipare alla degustazione guidata dei formaggi d’alpeggio, con un breve corso a cura degli esperti dell’ONAF, con prenotazione obbligatoria all’ufficio turistico entro le 11. A seguire, alle 12,30 lo showcooking è curato dallo chef Franco Giacomino del ristorante La Betulla di San Bernardino. Ristoranti e trattorie del centro propongono menù dedicati al Cevrin. Per i più piccoli non mancano gli intrattenimenti fin dal mattino: passeggiate a cavallo nel parco comunale, un’area giochi in piazza I Maggio con gonfiabili e le mini motociclette elettriche messe a disposizione dalla Federazione Motociclistica Italiana, dalle 14 la palestra di arrampicata in piazza Cordero di Pamparato, grazie ai volontari del Soccorso Alpino sezione Val Sangone e dalle 15 un laboratorio di panificazione a cura dei panettieri Deco. Da ricordare ancora alle 15 in viale Italia ’61 la dimostrazione della mungitura a cura dell’associazione produttori Cevrin di Coazze, dalle 15,30 le dimostrazioni di caseificazione a cura delle Aree Protette Alpi Cozie, sempre alle 15,30 in piazza Cordero di Pamparato la corsa delle rotoballe a squadre miste (iscrizione fino alle 15 all’ufficio turistico), a partire dalle 17,30 le premiazioni di Miss Ceura e infine la sfilata del gregge di capre di razza Camosciata proveniente dagli alpeggi del Sellery per il ricovero invernale. Alle 16 alla biblioteca comunale si presenta il nuovo libro di Marzia Verona “Intelligente come un asino, intraprendente come una pecora”.
In occasione della giornata di festa l’ufficio turistico è aperto con orario continuato e ospiterà la mostra “Dove tutto è di Pietra”, ideata e realizzata dall’associazione Centro Arti e Tradizioni Popolari del Pinerolese e curata dal Museo Civico del Etnografico del Pinerolese.
In occasione della Festa Rurale del Cevrin vengono riproposte le passeggiate alla scoperta della Val Sangone, con le visite guidate alla miniera di talco Garida a Forno di Coazze (prenotazione obbligatoria all’ufficio turistico) a cura dell'associazione Geco. Per gli appassionati di MTB è in programma un raduno con escursione al Col Bione insieme all’associazione Valsangone Outdoor, con ritrovo alle 9 all’Aleghe bike School MTB in Strada Provinciale 190 angolo Via Matteotti. L’associazione Dumacanduma propone invece un’escursione lungo un percorso ad anello, con visite guidate alla miniera Garida, prenotabile scrivendo a info@dumacanduma.org.
Per tutte le informazioni sulle escursioni e i dettagli sul programma l’Ufficio turistico di Coazze risponde al numero 011-9349681 e alle e-mail inviate all’indirizzo turismo@comune.coazze.to.it. L’ufficio è aperto dal mercoledì al venerdì e la domenica dalle 9.30 alle12:30, il sabato dalle 15,30 alle 18,30.

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Nel Canavese, come in tutte le zone rurali del Piemonte, la polenta era un tempo alimento quotidiano e si seminavano grandi superfici di mais per uso zootecnico, riservando le parti migliori dei campi per la semina della “meliga” da polenta. La meliga era il frutto di lunghe selezioni, effettuate dai contadini per ottenere un mais eccellente; a differenza di quello a uso zootecnico che doveva – allora come oggi - essere una varietà assai produttiva dal punto di vista quantitativo. Nel Canavese si selezionarono le varietà Ottofile, Pignoletto, Ostenga, Marano e Quarantina. Negli anni ‘60 e ’70 del XX secolo il consumo di polenta preparata con le antiche varietà di mais iniziò a diminuire, a favore di farine industriali, dai tempi di cottura più brevi ma dalle caratteristiche piuttosto anonime. Fortunatamente, tra la fine degli anni ‘70 e gli anni ’80 iniziò un paziente lavoro di ricerca delle le varietà di meliga antiche che vide tra i protagonisti, oltre al Comune di Banchette e alle associazioni degli agricoltori, l’allora Provincia di Torino - oggi Città Metropolitana - che mise a disposizione i mezzi per la bonifica del terreno e la consulenza tecnico-scientifica. Il Pignoletto rosso e altre varietà di Antichi mais piemontesi furono inseriti nel Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, un marchio-ombrello istituito e promosso a partire dal 2001 per raccogliere, far conoscere e tutelare i prodotti agroalimentari della tradizione locale.
L’associazione Pignoletto Rosso di Banchette promuove ogni anno il tradizionale Evento del biologico, giunto alla quindicesima edizione e patrocinato dalla Città Metropolitana, oltre che dal Comune di Banchette.
Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre a Banchette saranno coinvolti produttori locali di mais e di altre specialità agroalimentari, artigiani, commercianti e gruppi folcloristici. Si inizierà venerdì 25 alle 21 con la tradizionale cena a base di prodotti canavesani alla Trattoria Moderna, con prenotazione obbligatoria entro il 23 ottobre al numero telefonico 333-3271763. Nel pomeriggio di sabato 26 sono in programma la settima edizione della corsa Trail del Mais Rosso e la quarta edizione del Memorial Tullio Paghera, che proporranno un circuito podistico di 8,4 Km nel centro storico di Banchette. La gara competitiva sarà aperta a tutte le categorie FIDAL e agli iscritti agli Enti di promozione sportiva. La non competitiva sarà a partecipazione libera. Organizza l'Atletica Ivrea, che proporrà anche una gara giovanile per le categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti. Sempre nel pomeriggio prefestivo sarà possibile visitare mostre di modellismo, fotografiche e artistiche, in attesa dell’apertura del padiglione gastronomico presso il bocciodromo. A partire dalle 18,30 sarà possibile cenare con i piatti a base di polenta di Pignoletto Rosso.
Domenica 27 ottobre a partire dalle 9 del mattino nel centro storico sarà allestito il mercato dei prodotti tipici e si terranno un’esposizione di trattori e di auto d’epoca, una dimostrazione della trebbiatura del Pignoletto Rosso, degustazioni di specialità locali come le “miasse” e i “friceui ‘d pôm”, il battesimo della sella, passeggiate sui carri trainati da cavalli e visite guidate al parco e al castello di Banchette. Nelle “piole” del paese di potrà pranzare con la polenta di Pignoletto Rosso accompagnata da cinghiale, merluzzo, salsiccia, moscardini, spezzatino, brasato e formaggi.
Per informazioni si può consultare il sito Internet www.pignolettorosso.it, scrivere a pignolettorosso@alice.it o chiamare i numeri telefonici 333-3271763 e 347-1269097.

ATTENTI AL MARCHIO!

Il consumatore che vuole essere sicuro di aver acquistato la vera farina di Pignoletto Rosso deve fare attenzione all’etichetta, imparando a leggerla. Il Mais Rosso di Banchette con il marchio biologico certificato dall’organismo di controllo Ecocert, il marchio Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino e il marchio Antichi Mais Piemontesi è garantito a partire dal seme autoctono, che viene selezionato accuratamente di anno in anno. La semina viene effettuata su un terreno circondato da boschi, che costituiscono una barriera naturale contro l’impollinazione con altri mais ibridi. I processi produttivi sono eseguiti con metodo biologico certificato. La raccolta viene eseguita come un tempo, in pannocchie. Durante la cernita tutte le pannocchie vengono selezionate e solo le pannocchie migliori vanno alla sgranatura. L’essiccazione viene eseguita con un bruciatore a metano a bassa temperatura, per mantenere inalterate le proprietà del prodotto. Ogni lotto di prodotto viene analizzato per escludere la presenza di microtossine. La macinatura viene eseguita con un mulino a pietra. Questo tipo di macinazione è più lento e riscalda meno la farina, mantenendo in questo modo intatto il contenuto di vitamine e di grassi insaturi del germe.

Agricoltura

E' un appello unitario e determinato quello che Città metropolitana di Torino ed associazioni di agricoltori lanciano per poter realmente fronteggiare l'emergenza cinghiali sui nostri territori.

Nella riunione convocata martedì 15 ottobre a Torino dal vicesindaco metropolitano Marco Marocco e dalla consigliera delegata all'ambiente e tutela flora e fauna Barbara Azzarà, i vertici di Coldiretti provinciale di Torino, di Confagricoltura e Cia Piemonte hanno concordato che non si può più aspettare nè limitarsi a riconoscere i danni subìti: ne va di mezzo l'ambiente, oltre che la sicurezza delle collettività e le attività agricole imprenditoriali.

"E’ necessario intervenire subito per consentirci di dare attuazione ai piani di contenimento della popolazione dei cinghiali che abbiamo approvato: ci servono con urgenza - dice la consigliera metropolitana Barbara Azzarà - gli agenti faunistico venatori ai quali affidare le azioni previste per  legge. Noi abbiamo formato gratuitamente 300 operatori volontari che devono necessariamente essere coordinati da personale pubblico. Chiedo alla Regione Piemonte di investire subito nelle assunzioni, oltre di assegnarci i fondi indispensabili per rifondere i danni. La prevenzione è la strada da seguire".

Secondo il presidente provinciale di Coldiretti Fabriio Galliati  "bisogna dare seguito e ulteriore incisività al piano intrapreso, dove è stato possibile applicarlo si sono visti segnali di miglioramento che vanno sostenuti. La situazione continua a rimanere critica in molte aree della provincia amplificata dallo stop forzato che lo scorso anno si è verificato in seguito ai vari ricorsi presentati. Occorre una riforma organica complessiva e nel frattempo concentrarsi sugli strumenti attualmente a nostra disposizione che vanno potenziati ed implementati". 

Per il direttore di Confagricoltura Piemonte Ercole Zuccaro "“La situazione è insostenibile: bisogna riportare con urgenza la popolazione di cinghiali in un limite accettabile. Gli agricoltori non chiedono elemosine; vogliono solo coltivare i fondi e raccogliere i frutti del loro lavoro. È inoltre indispensabile che tutte le istituzioni si attivino per modificare la legge nazionale in materia di tutela della fauna e prelievo venatorio"  

Concorda con i colleghi anche il presidente di CIA Piemonte Gabriele Carenini intervenuto all'incontro, per il quale "è tempo di modificare la legge nazionale sulla caccia, la 157 del 1992 perchè è datata: la parola tutela va sostituita con gestione. La CIA Piemonte è disponibile a collaborare con le istituzioni e il Governo per tutelare il mondo agricolo, ma anche la sicurezza dei cittadini".

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Nel terzo fine settimana di ottobre a Villar Focchiardo è in programma la cinquantottesima edizione della Sagra Valsusina del Marrone, affiancata dalla quarantunesima edizione della mostra mercato, eventi organizzati dal Comune, dalla Pro Loco e dalle associazioni del territorio con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
A Villar Focchiardo quella del Marrone è una tradizione che arriva da lontano: pare infatti che l’introduzione delle piante di castagno sul territorio villarfocchiardese risalga al primo millennio. Le ceppaie più vecchie - che possono superare i cinque secoli di vita - si trovano proprio nella zona tra Villar Focchiardo e San Giorio, dove, verso la fine del 1200, l’Ordine dei Templari possedeva il castagneto forse più grande della Valle di Susa. Dagli archivi storici risulta che nel 1863 l’amministrazione comunale richiese alla superiore autorità il permesso di effettuare due fiere annuali, da tenersi una il terzo giovedì d’aprile e l’altra il secondo lunedì d’ottobre. La prima consentiva di commerciare essenzialmente sementi e animali in coincidenza con l’inizio dell’attività agricola annuale, oggi rievocata dalla manifestazione Villar Focchiardo in fiore”. La seconda era ed è tuttora dedicata alla compravendita dei prodotti coltivati e raccolti, in particolar modo dei marroni. Con il passar del tempo la fiera autunnale si è spostata alla terza domenica d’ottobre e, via via crescendo d’importanza, occupa ora il terzo fine settimana, con la veste di Sagra Valsusina del Marrone e Mostra mercato dei prodotti agricoli, ortofrutticoli, artigianali e commerciali valsusini.
Imarroni sono così divenuti il simbolo del paese e con loro sono nati nel 1979 i personaggi di Pero e Gepa, ovvero il desbattôr” che con una lunga pertica fa cadere i ricci dalle piante di castagno e la rapôloira”, donna che si occupa della raccolta dei frutti a terra.
Il primo appuntamento nell’ambito della rassegna è per venerdì 11 ottobre alle 18 alla Cascina Roland, con la serata conclusiva del concorso letterario “La Romanza del riccio”, quest’anno dedicato al tema del cammino. Giovedì 17 ottobre a partire dalle 17è in programma la pesatura di 50 marroni per il tradizionale “Concorso peso”, affiancato quest’anno dalla prima edizione del concorso “Il marrone più pesante” in memoria di Giancarlo Ghiotti.
La giornata di venerdì 18 sarà dedicata a tutti gli espositori per gli allestimenti, mentre sabato 19 alle 10 apriranno ufficialmente al pubblico la sagra e la mostra mercato, che proseguiranno con un fitto calendario di spettacoli e appuntamenti fino a domenica 20 ottobre. Alle 12,30 di sabato 19 al centro polivalente è prevista l’apertura del punto ristorazione, che proporrà un menù completo a base di marroni, anche a cena a partire dalle 19,30. Nel pomeriggio i visitatori potranno assistere allo spettacolo itinerante del gruppo “Wigel Wogel Orkester”, che proporrà musica tirolese. Dalle 15,30 in avanti al centro polivalente si potranno acquistare i dolci a base di marroni. Lo spettacolo comico serale nel piazzale del centro polivalente proporrà un “Comedy Ring” con i protagonisti delle trasmissioni Zelig, Colorado, Comedy Central e Eccezionale Veramente.
Domenica 20 ottobre la Sagra e la mostra mercato riapriranno i battenti a partire dalle 9 e alle 11 nell’area del centro polivalente inizierà la distribuzione delle “brusatà”, le caldarroste preparate dalla Pro Loco. Prima del pranzo al centro polivalente ci sarà tempo per uno spettacolo di sbandieratori, mentre dalle 14,30 in avanti la musica itinerante sarà quella dei “Barbis du Vilè” che, partendo da Via Umberto I, accompagneranno Pero e Gepa in Sagra. Sbandieratori e dolci a base di marroni allieteranno il pomeriggio. Alle 16 alla cascina Roland è in programma una dimostrazione sulla lavorazione del marrone e del cioccolato, con degustazione finale. Alle 16,30 sono in programma i saluti delle autorità e le premiazioni dei concorsi per il maggior peso dei marroni e per le confezioni.
Per ulteriori informazioni e per consultare il programma si possono visitare i portali Internet www.comune.villardocchiardo.to.it e www.prolocovillarfocchiardo.com, oppure contattare la Pro Loco Villar Focchiardo ai numeri telefonici 335-375171 e 348-2937500.



Agricoltura

Da venerdì 4 a domenica 6 ottobre a Cossano Canavese torna la Sagra del Fungo, giunta alla diciassettesima edizione, patrocinata dalla Regione Piemonte e dalla Città Metropolitana di Torino e dedicata a un prelibato frutto della terra che, quando le piogge di fine estate arrivano al momento giusto, si trova in abbondanza passeggiando piacevolmente nei boschi di castagni e querce.
A Cossano, tra scorci suggestivi sull’Anfiteatro Morenico della Serra d’Ivrea, le colline offrono terreno fertile per le pesche, il kiwi e il vitigno dell’Erbaluce. Proseguendo la passeggiata lungo i sentieri del progetto “Polaris”, lungo la rotta della costellazione dell’Auriga, si incontra il Castello di Masino, residenza storica dei Conti di Valperga, oggi proprietà del FAI. In regione Lucenta sulla collina di Masino si incontra anche la Pera Cunca, un masso coppellato tra i più interessanti ed enigmatici, che rappresenta il cuore del progetto Polaris, ideato da un team di professionisti per stimolare un processo culturale e rilanciare una vasta porzione del Canavese, a partire dall’Anfiteatro Morenico di Ivrea attraverso due chiavi strategiche: la multidisciplinarietà e l’archeoastronomia. Anche nel 2019 il Comune di Cossano Canavese ha aderito alla Rete Museale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea.
Cossano è anche il paese della poesia contadina: custodisce infatti nel suo Municipio le poesie e i racconti dell’archivio dedicato a Giulia Avetta, maestra, partigiana, sindaca e poetessa, che nelle sue composizioni liriche intrecciava il cielo e la natura dei luoghi per evocare emozioni universali. Dal connubio tra Arte e Poesia è nato il MAAP – Museo all’Aperto Arte e Poesia Giulia Avetta”, costituito da pannelli in ceramica dislocati lungo le vie del paese, progettati e realizzati dagli allievi del Liceo Statale Artistico Felice Faccio di Castellamonte. Il percorso si caratterizza con un intervento di arredo urbano che riqualifica le vie con opere d’arte e con rimandi alla memoria di Cossano e dei suoi abitanti. Nei week end fino al 20 ottobre a Cossano si può visitare il punto informativo della Rete Museale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, in via Torino 7, dalle 15 alle 18 il sabato e dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 la domenica. Per maggiori informazioni si può consultare il sito Internet www.ecomuseoami.it

IL PROGRAMMA DELLA SAGRA DEL FUNGO

Venerdì 4 ottobre: alle 21 al centro socio-culturale di via Torino 47 la compagnia “I Falabrach” presenta la commedia brillante in due atti in lingua piemontese “I sai pà come ch’a sia, ma mia fômna a l’é ‘ndà vìa”
Sabato 5 ottobre: dalle 15 alle 18 possibilità di visitare il punto informativo sito di via Torino 7 della Rete Museale dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, con foto, documenti e video
biografico su Giulia Avetta e sulle opere del Museo all’Aperto di Arte e Poesia. Alle 18 inaugurazione ufficiale della Sagra nel salone della Pro Loco. Alle 20 cena tipica a base di funghi al costo di 35 Euro bevande comprese. Per prenotazioni si possono chiamare i numeri telefonici 0125-779947 e 335-7087994
Domenica 6 ottobre: dalle 9 alle 18 in piazza della Chiesa presso lo stand di “Canavese Outdoor” è possibile noleggiare al costo di 15 Euro le mountain bike a pedalata assistita per effettuare brevi tour alla scoperta della Pera Cunca o, per i meno allenati, itinerari più brevi. Il costo comprende il noleggio della bicicletta, la presenza e l’assistenza di un accompagnatore, l’assicurazione, il casco e i gadget a fine giro. Alle 9,30 nelle vie del paese si apre la fiera mercato dei prodotti della terra, abbinata ad una dimostrazione degli antichi mestieri. La mostra “Cossano 1800” propone fotografie d’epoca della popolazione e del territorio di Cossano. La scuola primaria di Cossano-Caravino organizza uno spettacolo, mentre la pesca di beneficenza è organizzata dalla scuola dell’infanzia. L’esposizione micologica dei funghi raccolti nei boschi della zona è organizzata con la partecipazione dell’ASL di Ivrea e propone specie commestibili, non commestibili e velenose. L’organizzazione “Frammenti di Storia al Femminile” organizza invece nella piazzetta del centro socio-culturale di via Torino 47 un’esibizione musicale con strumenti tradizionali ed antichi, suonati dal quartetto musicale dell’Alta Savoia “Les Savoyards”. Da segnalare anche la mostra antologica “Animula vagula blandula…” di Laura Azzolini, con le liriche di Omero Scarpa, la mostra fotografica “Cielografie” di Daniela Pellegrini a cura di Fortunato D’Amico sotto i portici del Municipio, l’esibizione del gruppo musicale “Donkey Crossing Street Band” di Borgo d’Ale, la possibilità di gustare e acquistare in piazza della Chiesa i prodotti tipici delle Pro Loco di Cossano Canavese (funghi, panissa e polenta dolce) e San Bernardo d’Ivrea (agnolotti e cipolle ripiene) e di pranzare assaporando i prodotti locali al ristorante Avetta. Alle 13 la banda musicale di Caluso e Cossano sfila nelle vie del paese, mentre alle 14 in piazza della chiesa il gruppo “Folet d’la Marga” propone una serie di spettacoli basati sul connubio tra musica e commedia, con canti, narrazioni, giullarate in maschera e giocoleria.

IL PROGETTO POLARIS

Molte civiltà hanno impresso sulle pietre e nelle architetture il percorso dei corpi celesti, per allineare ai ritmi del cielo quelli delle loro azioni sulla terra. L’agricoltura e l’architettura ispirate dalla conoscenza della natura e dallo studio dell’influenza degli astri indicano i principi di base per salvaguardare e curare la Terra. Sono questi i temi al centro del progettoPolaris, ideato da un team di professionisti - gli architetti Mario Tassoni e Fortunato D’Amico e l’artista Cristina Cary - che intende stimolare un processo di rilancio culturale del territorio agendo sulla multidisciplinarietà e sull’archeoastronomia. Il Museo all’aperto di art e poesia “Giulia Avetta” si inserisce nel territorio insieme ad altre opere “open air”, collocate nei paesi di Cossano Canavese, Caravino e Settimo Rottaro e realizzate nell’ambito del progetto Polaris in collaborazione con l’Accademia di Brera. Tali opere collegano le tematiche astronomiche del territorio dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea al lavoro artistico degli studenti dell’Accademia. I materiali utilizzati sono il legno, la ceramica, il vetro, la pietra, la terra e l’alluminio. Passeggiando nei boschi della Lusenta (da “lucus”, bosco sacro per i romani) si arriva alla Pera Cunca, masso erratico di origine glaciale che “racconta” la cultura celtica attraverso le costellazioni impresse sulla roccia. Il masso è noto da tempo per le sue enigmatiche incisioni e per gli incavi emisferici, le “coppelle”. Fu definito “masso-altare” sin dalla sua scoperta. Le analisi effettuate con altri reperti archeologici hanno evidenziato la possibilità che la pietra indicasse la posizione della levata eliaca della stella Capella (Capra in greco) e la direzione dell’orbita solare. Il temine levata eliaca indica la prima apparizione di una stella, subito prima del sorgere del Sole, dopo un periodo di tempo durante il quale il corpo celeste non era stato visibile, trovandosi al di sopra dell'orizzonte soltanto nelle ore diurne. Tale fenomeno è stato utilizzato da numerosi popoli per il calcolo dei calendari, associando l'inizio dei mesi o delle settimane alla levata eliaca di specifiche stelle. I segni impressi sulla roccia potrebbero quindi delineare un calendario astrale.

Per saperne di più:www.polarisproject.eu

Agricoltura

Cioccolato al Ciapinabò: è il Ciokfrit, un’inedita golosità che a Carignano sarà possibile gustare nel secondo fine settimana di ottobre, in occasione dell'edizione numero 28 della Sagra Regionale del Ciapinabò, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Quella carignanese è l'unica manifestazione italiana dedicata all'agreste tubero, che ormai ha un ruolo di rilievo in molte ricette, grazie alle sue notevoli proprietà nutritive, fra cui spiccano quelle dell’inulina, fondamentali per chi soffre di diabete.
I punti strategici della manifestazione sono le piazze centrali. In piazza Carlo Alberto a partire dalle 19,30 di venerdì 11, sabato 12 alle 12,30 e alle 19,30 e domenica 13 ottobre a partire dalle 12 il padiglione enogastronomico proporrà piatti a scelta a base di Ciapinabò, dal risotto al flan, dalla battuta al coltello agli agnolotti, dalla bagna caôda secondo l’antica ricetta dei canonici di Vezzolano alla vellutata con bisque di crostacei. L’Istituto alberghiero Norberto Bobbio, oltre a preparare il flan con bagna caôda sarà presente con docenti e allievi nella gestione dell’accoglienza ai visitatori.
Le Isole del Gusto in piazza Liberazione ospiteranno le degustazioni gratuite di bagna caôda con Ciapinabò. Nel DJ set di venerdì 11 in piazza Carlo Alberto a partire dalle 20 Sergio Flash di Radio Veronica One proporrà musica a 360°, mentre in piazza Liberazione ci sarà il DJ set con Paolo e Simone. L’inaugurazione ufficiale della manifestazione è in programma sabato 12 alle 10 in piazza Carlo Alberto. Gli stand commerciali e gastronomici saranno aperti a partire dalle 10 di sabato 12 e dalle 9 di domenica 13.
Piazza Savoia ospiterà la mostra locale dei bovini di razza Frisona, con una prova di tosatura riservata ai giovani allevatori sabato 12 alle 16, la sfilata e la gara di conduzione dei capi nella mattinata della domenica, la sfilata dei bovini adulti alle 14, la transumanza per le vie cittadine alle 16, la dimostrazione di mungitura e la premiazione alle 17. Per i buongustai per l’intero fine settimana saranno molte le occasioni per gustare il Ciapinabò in tutte le declinazioni: dall’ormai classico Ciafrit al Ciokfrit con aggiunta di cioccolato.
Per saperne di più e consultare il programma della Sagra si può visitare il sito Internet del Comune www.comune.carignano.to.it e la pagina Facebook del Comitato Manifestazioni. Per informazioni e prenotazioni si può contattare chiamare il numero telefonico 334-6885244 o scrivere a comitatomanifestazio@libero.it