Agricoltura
Da venerdì 6 a domenica 15 maggio l’orticoltura d’eccellenza del Pianalto torna protagonista della tavola e degli eventi santenesi, con l’89ª edizione della Sagra dell’Asparago di Santena, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Il taglio del nastro inaugurale è in programma alle 18,30 di venerdì 6 maggio con Sonia De Castelli al PalAsparago in piazza Martiri della Libertà, struttura in cui ogni sera saranno servite ricette tipiche, che nei weekend sarà possibile gustare anche a pranzo. Dopo la sfilata folkoristica con i personaggi storici del Piemonte saranno presentati quei personaggi che, a livello locale, simboleggiano la Sagra: la Bela Sparsera e so’ Ciatarin. Nei dieci giorni della manifestazione, oltre al tradizionale stand gastronomico, sono in programma mercatini, presentazioni di libri ed eventi turistici. Delle serate musicali ad ingresso gratuito saranno protagonisti dj come Tony Mix e band come i Non Plus Ultra e i Divina.La Sagra dell’Asparago non celebra solo un prodotto d’eccellenza: sottolinea anche la ricchezza storica e culturale del territorio. Il primo weekend della manifestazione sarà più tradizionale, con un programma che ripercorre quello delle edizioni passate: esibizioni sportive e musicali, raduni di Fiat 500 e Vespa Piaggio d’epoca, animazioni per bambini e serate dj set. Venerdì 6 maggio la Notte Tricolore proporrà il mercatino per le strade cittadine, attività per i più piccoli e il dj set in piazza Forchino.
Il secondo fine settimana inizierà venerdì 13 maggio con la semi-finale del festival Arte&Bellezza, presentato da Alessia Perrone e Carlo Mosso. La finale è programmata per il 18 giugno. Sabato 14 Santena si tingerà di rosa, in vista della tappa del Giro di Italia che partirà giovedì 21 alla volta di Torino, con un percorso interamente dedicato alle collina torinese e chierese. La Notte in Rosa di sabato 14 maggio proporrà una serie di punti musicali nelle piazze, l’esposizione di biciclette d’epoca e un mercatino nelle vie principali della città. Domenica 15 tra i molti eventi in programma ci sono l’estrazione della lotteria per il Giro di Italia, la premiazione dell’Asparago d’Oro e l’esposizione di macchine in legno a pedali. Sempre domenica 15 alle 8,30 partirà un giro turistico in bicicletta alla scoperta del territorio.
Per informazioni si può chiamare il numero telefonico 392-4531719, consultare il sito www.prosantena.it o scrivere a prolocosantena@gmail.com o a prolocosantena@pec.it Tutti i dettagli della manifestazione si possono scoprire nel sito Internet www.asparisagra.it

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Con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino nel fine settimana a cavallo tra aprile e maggio ai piedi della Rocca torna la manifestazione “Cavour in Fiore”, la cui inaugurazione è in programma sabato 30 alle 15. Nel pomeriggio della giornata prefestiva si possono ammirare i fiori e le piante che abbelliscono case e giardini, ma anche le opere degli artisti Caterina Bruno e Maurizio Rossi sotto l’ala comunale e di Maria Magnano in via Re Umberto 4. Alle 17 sotto l’ala comunale Caterina Bruno e Maurizio Rossi tengono il laboratorio per adulti e bambini “Impariamo l’arte”.La rassegna florovivaistica di domenica 1° maggio si apre alle 9 ed è abbinata alla mostra mercato di piccoli animali “Cavour in piume” in via Conte Cavour. Alle 9, alle 10,30 e alle 16 sotto l’ala comunale Caterina Bruno e Maurizio Rossi tengono laboratori gratuiti di acquerello per adulti e bambini, mentre alle 15,30 Graziana Priotto propone il laboratorio “Impariamo a comporre i fiori”. La passeggiata enogastronomica “GiRocca” inizia invece alle 10 e propone un’escursione sui sentieri che da paese portano in cima al rilievo, la cui sagoma inconfondibile spicca nel panorama della pianura pinerolese.

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Al Vinitaly di Verona nello stand della Regione Autonoma Valle d’Aosta l’Assessorato regionale all’agricoltura e risorse naturali e la Città Metropolitana di Torino hanno presentato il progetto Interreg ALCOTRA “VI.A. Tour”, naturale evoluzione del precedente progetto della Strada dei Vigneti Alpini, che ha delineato, a partire dal 2017, un percorso virtuale di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. Nei prossimi mesi la Strada dei Vigneti Alpini sarà arricchita da una serie di itinerari “a menù”, che permetteranno ai visitatori di creare percorsi personalizzati alla scoperta dei territori vitivinicoli delle Alpi Occidentali, con le loro bellezze naturali e la loro cultura, abbinando paesaggi mozzafiato e luoghi storici con la degustazione di vini rari e preziosi e prodotti gastronomici locali.
Oltre alla Valle d’Aosta e alla Città Metropolitana di Torino, il progetto coinvolge il CERVIM-Centro di ricerche, studi e valorizzazione per la viticoltura montana, l’Institut Agricole Régional di Aosta e, per la Francia, la Communauté des Communes Coeurs de Savoie e il Comitato Interprofessionale dei Vini della Savoia.
All’evento al Vinitaly sono intervenuti l’Assessore all’agricoltura e risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta Davide Sapinet e la Consigliera della Città metropolitana di Torino con delega al turismo Sonia Cambursano, i quali hanno spiegato che Via Tour è un progetto “ponte” che capitalizza e rafforza i risultati della Strada dei Vigneti Alpini, elaborando proposte e destinazioni turistiche nelle aree vitate alpine, per promuovere i vini e le cantine, il paesaggio e il patrimonio enologico dei territori della Savoia, della Valle d’Aosta e, nella Città Metropolitana di Torino, del Canavese, del Pinerolese e della Valle di Susa. Le azioni previste da Via Tour si collocano nell’ambito della Misura 3-obiettivo 3.1 del progetto ALCOTRA e possono contare su di un budget di 510.435 euro, di cui 121.000 euro spendibili entro il marzo 2023 nel territorio della Città metropolitana di Torino.
Come sottolinea la Consigliera Cambursano, “il progetto della Strada dei Vigneti Alpini, di cui il nostro Ente è stato capofila, ha valorizzato nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali, proponendo un itinerario turistico tematico che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale. È un lavoro che, grazie al progetto Via Tour può e deve continuare, perché i territori hanno compreso l’importanza del fare rete, scambiandosi esperienze e idee e lavorando congiuntamente per la valorizzazione economica e turistica della vitivinicoltura di montagna, in un mercato del turismo enogastronomico in cui si punta sempre più sulla qualità dell’accoglienza e sulla capacità di rispondere agli interessi e alle esigenze dei clienti”.
Tra le azioni figura l’elaborazione di proposte di turismo enologico sostenibile esperienziale che promuovano percorsi in cui sia possibile utilizzare congiuntamente le ferrovie e la bicicletta, oppure effettuare trekking raggiungendo le zone montane con il treno. La prenotazione di pacchetti turistici à la carte, predisposti da tour operator specializzati, dovrà essere facilitata da una piattaforma digitale. È prevista la partecipazione congiunta a fiere come il Vinitaly di Verona e “Vinum” ad Alba, la realizzazione e la partecipazione congiunta ad eventi come “Vini all’insù” in programma a Pomaretto nel mese di giugno, “Vini in vigna” in Valle d’Aosta ad agosto, “Fascinant week end” nella Communauté des Communes Coeurs de Savoie a fine ottobre, “Cantine aperte Fascinant” sui territori vitati alpini della Città Metropolitana di Torino, “Vins extremes” a Bard nel novembre e un evento finale in Valle d’Aosta. È prevista la pubblicizzazione della WebApp realizzata con il progetto dei Vigneti Alpini. Saranno programmati tour promozionali per blogger e giornalisti in Valle d’Aosta, mentre la Città Metropolitana di Torino organizzerà un workshop con guide e tour operator per illustrare l’analisi di marketing condotta nell’ambito del progetto della Strada dei Vigneti Alpini per valutare le mutazioni del sistema turistico, discutere e condividere l’analisi SWOT, raccogliere le osservazioni, elaborare gli elementi discussi per la proposizione di strategie e programmi. Per il rafforzamento delle destinazioni di offerta turistica e per la definizione dei prodotti turistici è prevista una serie di macro-azioni, tre per ciascuna regione e almeno una finale a carattere transfrontaliero. L’elenco comprende il progetto Chiomonte-Cels che riguarda un itinerario a piedi tra le vigne, la formazione dei viticoltori sulla qualità dei vitigni, lo studio di nuove proposte turistiche, lo studio, l’inserimento sul mercato e la promozione dei prodotti à la carte o di pacchetti turistici adeguati alla domanda, sia a scala locale che transfrontaliera. I prodotti turistici e cicloturistici per ognuna delle tre regioni (Città Metropolitana di Torino, Valle d’Aosta, Savoia), saranno promossi da consorzi di operatori turistici e coinvolgeranno accompagnatori naturalistici o cicloturistici, amministrazioni locali, noleggiatori, cantine, operatori della ricettività, della ristorazione e dei trasporti.
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Domenica 10 aprile a Caselette agricoltura, zootecnia e cultura si fondono in un interessante mix in occasione della Fiera di San Giorgio. La manifestazione, organizzata dall’amministrazione comunale e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, si apre alle 9,30 e propone una mostra della meccanizzazione agricola, con esposizione di trattori, attrezzature e prodotti del settore primario. I prodotti a Km 0 sono proposti dalle aziende aderenti al circuito “Campagna Amica” della Coldiretti. La fiera storica si apre alle 10 nell’area La Piota. La quarta edizione della Mostra regionale di bovini di razza Pezzata Rossa Italiana inizia alle 11 ed è organizzata dall’ARA, l’associazione regionale degli allevatori, che propone la sfilata e la valutazione morfologica dei capi in concorso a cura del giudice ufficiale. Le premiazioni dei capi sono in programma nel pomeriggio. Prima dell’apertura della mostra, alle 9,30 nella Sala dei 500 in strada Contessa 86 l’ARA tiene l’assemblea della sua sezione dedicata alla razza Pezzata Rossa Italiana.In concomitanza con la fiera il CAI di Alpignano è presente con un proprio stand informativo e consente ai ragazzi di provare ad arrampicare in sicurezza nella palestra di roccia allestita sul masso erratico di piazza Cays (strada dei Gerbidi).
Sul versante culturale, di particolare interesse la possibilità di visitare nel pomeriggio la Villa Romana di Caselette. Le visite ai resti delle ville romane di Caselette e Almese si svolgono da aprile a novembre, sono gratuite e sono condotte da un archeologo supportato dai volontari dell’associazione ArCA-Arte, Archeologia e cultura ad Almese, con il patrocinio dei Comuni di Almese e Caselette, in collaborazione con Fondazione Magnetto, Finder spa, Univoca, Tesori d’arte e cultura alpina e Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino. Le visite propongono un’immersione nell’archeologia per conoscere la storia e la cultura locali nel contesto della romanità in Valle di Susa. Le ville di Almese e Caselette, risalenti al I secolo dopo Cristo, sono tra i più importanti complessi residenziali extraurbani di epoca romana in Piemonte. Tutte le informazioni per prenotare le visite sono disponibili nel sito Internet www.arcalmese.it

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Dopo un anno di sospensione dovuto all'emergenza pandemica, nell'ultimo fine settimana di febbraio torna a Vigone la Fiera della meccanizzazione agricola, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e organizzata dall'Associazione manifestazioni agricole vigonesi.I numeri delle adesioni degli operatori del settore testimoniano che l'evento espositivo è più che mai interessante per il territorio del Pinerolese e per quelli vicini del Carmagnolese e del Saluzzese. Tutti gli spazi espositivi sono andati esauriti con largo anticipo, a conferma del grande interesse dei produttori e venditori di macchinari e di attrezzature agricole nel presentarsi al pubblico ed ai clienti con le loro proposte. Saranno quindi presenti circa 130 espositori di macchine agricole e una trentina di produttori agricoli locali, in un'area espositiva di oltre 20.000 metri quadrati tra piazza Clemente Corte, il piazzale antistante l'ex stazione ferroviaria e la grande area merci acquisita di recente dal Comune. Tra le iniziative collaterali l'area commerciale con gli ambulanti di domenica 27 febbraio, la tradizionale distribuzione del minestrone e dei salamini caldi, la mostra "La Fiera in miniatura" al Salone del Cavallo e il battesimo della sella con i pony.
Per saperne di più si può consultare il sito Internet www.amav.it o scrivere a info@amav.it

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Nata per tramandare la memoria di una cultura materiale che è anche in qualche modo spirituale, a 25 anni dalla prima edizione, la Sagra del Cavolo Verza di Montalto Dora è cresciuta, creando sinergie sul territorio e portando visibilità e sviluppo economico al territorio: dopo la pandemia del 2020, l’evento torna finalmente sabato 20 e domenica 21 novembre. La Sagra si ripropone al pubblico locale e ai turisti in una versione sostenibile, sicura, interessante e spettacolare. La novità di quest’anno è la prima edizione del Palio dei Comuni, una gara di attacchi (carrozze sportive trainate da due cavalli con un conduttore) con la partecipazione di 16 paesi del Canavese. La Sagra continua ovviamente a perseguire la promozione del Cavolo Verza, legando l’eccellenza agricola e gastronomica del territorio con la cultura del cavallo, che contribuisce ad attrarre nuovi visitatori.
Tornano quindi l'esposizione e il concorso del Cavolo Verza e la grande fiera sviluppata in tre categorie commerciali - gusto, artigianato e bancarelle - nell'area di fronte all'anfiteatro Angelo Burbatti, ampliata fino ad occupare una superficie di 7.000 metri quadrati. Nella vicina arena si disputa il Palio dei Comuni. Le Pro Loco, le associazioni sportive e culturali del Canavese sono presenti non solo per partecipare al palio ma per proporre le peculiarità dei paesi nei loro stand. Sabato 20 novembre a partire dalle 10 le sale del castello di Montalto ospitano il convegno sul tema “Gli eventi come strumento di rilancio del turismo locale in tempi di Covid”, che ha l’ambizione di indicare le direzioni da seguire ad amministratori, Pro loco e associazioni del territorio per la ripresa post-Covid. Sempre sabato 20, ma alle 14,30 in piazza IV Novembre è in programma l’inaugurazione del murales “Mille Cammini”, dedicato alla Via Francigena. L’esposizione e il concorso delle migliori produzioni locali di Cavolo Verza iniziano alle 15. Alle 21,30 nell’anfiteatro comunale Angelo Burbatti si tiene il concerto del gruppo musicale Redwine. Ovviamente l’ingresso è consentito agli spettatori muniti di Green Pass. La fiera domenicale si apre alle 7,45 e vi si può trovare di tutto, dalle specialità enogastronomiche piemontesi e valdostane all’artigianato, dall’abbigliamento all’antiquariato. Il benvenuto in musica ai visitatori è a cura della Grande Fanfara della Bagna Cauda e dei gruppo folkloristico “I Castellani”. La prima manche del Palio dei Comuni inizia alle 10 nella nuova area fieristica adiacente alla chiesa parrocchiale. La seconda manche è fissata per le 13,30 e la premiazione è prevista per le 18. L’organizzazione tecnica è curata dall’associazione Festa e Fiera di San Savino di Ivrea. I menù tipici e tradizionali nei ristoranti locali e le visite guidate al museo e al parco archeologico del Lago Pistono completano il programma della giornata. Le visite partono dal Municipio alle 10 e alle 14, durano un paio di ore ed occorre prenotarsi telefonando al 392-1515228 o scrivendo a info@archeolagopistono.it. Per chi ha voglia di fare una passeggiata più lunga ci sono le escursioni “Cavolo che tour!”, che sabato 20 e domenica 21 raggiungono il Lago Coniglio, le Terre Ballerine, il Lago Nero e il Monte del Maggio, percorrono l’Antica Via del Castello, la Strada delle Vigne e l’Anello del Montesino e salgono ai “3 bui”. Occorre essere muniti di scarpe da trekking e per prenotare si deve chiamare il numero 349-0074456.
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In un’epoca in cui tutti noi siamo più attenti alla salvaguardia dei beni ambientali e del paesaggio, sia nei contesti urbani che in quelli rurali, figure professionali come gli esperti nella gestione e nella potatura degli alberi ornamentali sono sempre più ricercate. È per questo che la Città Metropolitana di Torino ha concesso il suo patrocinio ad un corso di formazione teorica e pratica che si tiene presso l’Istituto Salesiano Don Bosco di Lombriasco, una delle “colonne” della missione formativa ed educativa che i salesiani hanno intrapreso da quasi 150 anni. Giovedì 25 e venerdì 26 novembre i docenti saranno Luigi Delloste, perito agrario e arboricoltore certificato E.T.T. (European Tree Technician) ed Enrico Leva, dottore agronomo specializzato in controlli di stabilità degli alberi. Dopo le lezioni mattutine in aula, nelle ore pomeridiane sono in programma esercitazioni pratiche di potatura sugli alberi che abbelliscono la sede dell’Istituto Salesiano di Lombriasco. L’iscrizione costa 200 euro e la quota comprende il materiale didattico con le presentazioni del corso e i due pranzi che saranno consumati dai corsisti nella sede dell’istituto. Chi fosse interessato può prenotarsi entro venerdì 19 novembre, scrivendo a formazioneprofessionale@salesianilombriasco.it.
Al termine delle due giornate sarà rilasciato un attestato di partecipazione. La partecipazione al seminario consente di acquisire crediti formativi per i periti agrari e i dottori agronomi. I dettagli sulla formazione si possono reperire sul sito Internet www.salesianilombriasco.it
UNA SCUOLA E UNA VOCAZIONE ALL’EDUCAZIONE E ALLA FORMAZIONE CHE HANNO FATTO STORIA
La Scuola Agraria Salesiana di Lombriasco è un esempio emblematico del valore educativo, scientifico e didattico della missione che Don Bosco scelse di svolgere per la formazione dei giovani. L'Istituto Tecnico Agrario è parte di un polo salesiano che comprende anche la scuola secondaria di primo grado, il convitto per gli allievi internisti, l’oratorio e il centro giovanile, la parrocchia e un centro per corsi di formazione professionale. Anche a Lombriasco gli allievi e le famiglie ritrovano i tratti tipici delle scuole salesiane: professionalità, creatività e umanità. La professionalità è testimoniata dal livello di preparazione degli allievi, mentre la creatività è tanto più importante oggi, in un mondo in cui la globalizzazione ha imposto a tutti i produttori agroalimentari l’imperativo della qualità. A Lombriasco, infatti, l’Istituto Salesiano ha avviato da tempo la raccolta di alcune antiche varietà di frumento, seminate in parcelle sperimentali e destinate ad una rinnovata valorizzazione, all’insegna appunto della qualità. Nelle scuole salesiane, inoltre, la solidarietà si esprime nell’aiuto che le famiglie meno abbienti ricevono dalle altre famiglie, per consentire ai capaci e ai meritevoli di proseguire gli studi.
Ne è passata di acqua nel Po che bagna Lombriasco da quando, a fine ‘800, Don Rua, il primo successore di Don Bosco, su invito del prevosto Don Pietro Zaffiri decise di acquistare il castello del paese per insediarvi una delle Opere della congregazione. In un primo tempo il maniero fu utilizzato per offrire una sede adeguata in Italia ai tanti giovani polacchi che in quell’epoca decidevano di avviarsi alla vita salesiana e agli studi ecclesiastici. I Salesiani si inserirono subito nel contesto sociale locale, tanto che nel 1901 don Giovanni Battista Grosso assunse la direzione della scuola di canto parrocchiale, per addestrare nel canto gregoriano le giovani del paese. Anche altri salesiani comunicarono la loro passione per la musica ai lombriaschesi: Don Bonvicino con la sua banda e Don Capellari con la corale Hortensia. Con la sistemazione a Torino dei giovani polacchi, il vecchio castello divenne un noviziato, avviando una vicenda educativa e formativa che è un capitolo importante e mai abbastanza valorizzato della storia recente del Piemonte.
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Dopo il successo delle precedenti edizioni nell’ultimo fine settimana di ottobre a Moncalieri torna “Fiorile - Orti & Fiori in mostra” la manifestazione culturale e vivaistica patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino che propone due giorni dedicati al verde e a tutte le sue declinazioni in termini di bellezza, storia e sostenibilità. Fiorile è un progetto dell’assessorato comunale alla cultura volto rafforzare l’immagine di “Moncalieri Città nel Verde”, valorizzare il centro storico e le sue eccellenze, i percorsi della collina, le ciclabili e i sentieri, i giardini e le antiche vigne, gli orti e i parchi. L’evento è come sempre ospitato nel Giardino delle Rose del Castello Reale, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1997 e riconosciuto nel programma MAB dal 2016.
Il Giardino delle Rose accoglie nel corso dell’anno numerosi appuntamenti che, insieme alle tante iniziative dedicate a arte e storia, tradizioni e natura, valori paesaggistici e panoramici offrono occasioni per vivere la città, scoprirne il genius loci, l’anima ricca di storia e di storie, mettendo anche in luce l’antica vocazione per l’orto-florovivaismo. Ma soprattutto si sta lavorando a creare un importante sistema costituito da castello, giardino e parco storico, che la Città ha recentemente acquisito. Tra gli eventi collegati al progetto Moncalieri Città nel Verde, Fiorile è uno dei più amati e attesi dal pubblico, accanto ai Dialoghi sul paesaggio, al convegno internazionale dedicato a parchi e giardini storici e al Premio della Rosa.
Organizzato anche quest’anno dall’associazione culturale Giardino Forbito, Fiorile è un evento culturale che propone una mostra mercato di espositori selezionati da un’accurata ricerca tra vivaisti, produttori agricoli e artigiani, a cui si affiancano alcune eccellenze stagionali del territorio piemontese e nazionale, come piante e prodotti alimentari. Un posto d’onore è dedicato al crisantemo, il fiore d’oro, pianta di grande bellezza di cui è interessante scoprire i diversi significati e le molteplici varietà, che a Moncalieri diventa la scenografia dell’intera manifestazione. È intrecciato al contesto agricolo moncalierese il programma culturale, che affianca la mostra mercato, proponendo performance musicali, incontri, approfondimenti, conversazioni, workshop per adulti e bambini, condotti da esperti del settore. A corollario delle eccellenze enogastronomiche e florovivaistiche invitate a partecipare alla manifestazione c’è, ad esempio, il simposio coordinato da Abderrahmane Amajou di Slow Food International e dedicato alle filiere produttive etiche e attente all’inclusione lavorativa. Il tardo pomeriggio di sabato 30 ottobre è invece il momento del concerto dell’Orchestra Terra Madre, un progetto musicale nato nell’ambito di Terra Madre e del Salone del Gusto e diretto da Simone Campa. A metà giornata di domenica 31 invece, in occasione del Moncalieri Jazz Festival 2021 e del Green Jazz Day, la pausa per la degustazione ha un adeguato accompagnamento musicale. Lo spazio dell’arte ospita i lavori di Monique Thomas e Octavio Floreal, che in questa occasione si ritrovano a dialogare in un intreccio di opere e parole dedicato all’equinozio d’autunno. Sempre domenica 31, a sottolineare lo storico e naturalistico scenario moncalierese in cui si inserisce la kermesse, l’Equipaggio della Regia Venaria, composto dai Suonatori di Sant’Uberto (riconosciuti nel 2020 dall’Unesco Patrimonio immateriale dell’Umanità), propone un’esibizione di corni da caccia, rievocando un’antica tecnica strumentale legata all’eco di luoghi lontani e di convivialità. La chiusura è a cura di Linda Messerklinger, che torna a Moncalieri con una performance dedicata al progetto multimediale ANIMA_L. In collaborazione con la biblioteca Arduino, Fiorile propone inoltre un corner lettura, che ospita presentazioni di libri, approfondimenti e consigli editoriali. Tra gli appuntamenti da non perdere quello con lo scrittore Antonio Scurati, presentato dal direttore della Stampa Massimo Giannini. Moncalieri, prima “Città amica delle api” in Piemonte, anche quest’anno ospita nel Giardino delle Rose uno spazio didattico interamente dedicato al mondo delle stagioni e delle api in entrambe le giornate, a cura della Comunità degli Impollinatori metropolitani. È tempo di Halloween anche nel mondo della biodiversità ed è una sorpresa scoprirlo. La mostra mercato prosegue con un Giardino d’Inverno, sotto il porticato del Giardino delle Rose, dedicato al mondo dell’artigianato, dell’outdoor e dell’accessoristica, con presentazioni e appuntamenti a tema e con uno spazio laboratorio in cui vengono raccontati e proposti al pubblico i prodotti esposti in giardino. Sia sabato 30 che domenica 31 ottobre il maestro del giardino Marco Gramaglia tiene una lezione sulle “Piante Magiche”, alcune delle quali sono esposte negli speciali vasi dell’artista Marzia Migliora che racconta il suo percorso artistico volto con particolare impegno al mondo dell’agricoltura e della sostenibilità. Per l’intero weekend saranno prenotabili mini tour con le e-bike, per esplorare la collina moncalierese in modo sostenibile, in collaborazione con RB Racing di Moncalieri. Uno speciale spin off è dedicato alla concomitante manifestazione torinese “Vendemmia in Città - Portici DiVini“, con una selezione di aziende vitivinicole in “rosa” e tutta al femminile, in onore del Giardino delle Rose. In entrambe le giornate le Wine Angels propongono una masterclass dedicata ai sentori floreali nel mondo enologico. Per saperne di più e consultare il programma della manifestazione basta andare sul sito Internet www.fiorilemoncalieri.it
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Dopo due anni di stop forzato, domenica 17 ottobre torna nella Val Grande di Lanzo la Bataja dle Reines di Cantoira, con il confronto e l’esposizione delle Regine, le mucche che si sono conquistate negli alpeggi il ruolo di leader e “matriarche” delle mandrie, quelle che guidano le compagne nella salita estiva agli alpeggi e nel ritorno a quote più basse o in pianura all’inizio dell’autunno.
In località Case Colombo dalle 8 alle 11 si procederà alla pesatura delle bovine, mentre i confronti inizieranno alle 13. Le Regine in gara sono le più possenti fra le mucche delle tre vallate di Lanzo, scelte per contendersi il rosso trofeo della vittoria o per ottenere il variopinto collare con campanaccio. La Bataja è una festa della montagna nel suggestivo scenario delle Alpi Graie. Il gruppo folcloristico di Cantoira e Chialamberto indossa per l'occasione i costumi delle sagre e delle feste patronali, carichi di bianco, rosso, bordò, verde e viola, con i candidi calzettoni assestati dalle nappe e le gonne nere impreziosite dai ricami dei fiori e dei frutti.La Bataja è una tipica manifestazione della realtà pastorale diffusa dalle Valli di Lanzo alla Valle d’Aosta, molto sentita dagli agricoltori e dagli allevatori. Ogni anno richiama una folla di turisti appassionati della vita agreste e delle tradizioni montanare, che partecipano all’evento anche per ringraziare gli allevatori che hanno scelto di restare nel loro paese d’origine praticando il duro mestiere dei loro avi.
La competizione si svolge secondo un preciso rituale. Le bovine che hanno già partorito sono suddivise in tre categorie, a seconda del peso, mentre le più giovani, manze e manzette, sono classificate secondo l’età. Gli animali vengono poi esposti al pubblico. Alle 13 iniziano i confronti, lasciati alla spontaneità delle mucche. È l’istinto che porta uno dei capi a primeggiare, così come avviene quotidianamente negli alpeggi, diventando così la regina della mandria. Dopo essersi lungamente studiate e aver grattato il terreno con gli zoccoli per intimidire l'avversaria, le Regine si scontrano tra loro nel combattimento, aspro ma mai cruento. Non vi è alcuno spargimento di sangue e la mucca sconfitta accetta di buon grado di lasciare il campo all'avversaria più forte.
La Bataja delle Regine è organizzata dall’associazione “J’amis d’le Reines d’le Val ad Lans”, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino, dell’Atl “Turismo Torino e provincia”, della Camera di commercio di Torino, dell’Unione Montana Valli di Lanzo Ceronda e Casternone, del Comune di Cantoira, della Coldiretti e della CIA.
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Sono trascorsi quasi due anni dalla sesta edizione della fiera agricola-zootecnica di Milanere di Almese: era il 27 ottobre 2019. Domenica 24 ottobre la manifestazione finalmente tornerà, con le necessarie misure per prevenire il contagio da Covid-19 e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Ad organizzare l’evento è il Comitato Fiera Agricola-Zootecnica di Milanere, in collaborazione con il Comune di Almese, la Coldiretti e la CIA. Nel valutare le domande di partecipazione degli aspiranti espositori il Comitato ha dato come sempre la precedenza ai produttori, allevatori ed espositori almesini, mentre il Comune ha deciso di rinunciare ad incassare l’imposta sull’occupazione del suolo pubblico. Saranno presenti anche gli hobbisti creativi.
Il programma della giornata prevede per le 8,30 la transumanza dei capi di bestiame da Villar Dora a Milanere, con il transito nella piazza Martiri di Almese capoluogo. La rassegna zootecnica inizierà alle 9 e sarà dedicata in particolare alla razza bovina Barà-Pustertaler. Saranno esposti anche mezzi agricoli e animali da cortile. Nel corso del laboratorio del miele si terrà una dimostrazione della smielatura, mentre il mercato dei prodotti del territorio proporrà le specialità agroalimentari e artigianali. Uno spettacolo con i rapaci addestrati si terrà sia in mattinata che nel pomeriggio. Ai bambini saranno dedicati intrattenimenti e attività con i pony. L’evento “Indovina il peso”proporrà la stima di una mucca, di una toma e di un prosciutto. L’intrattenimento musicale sarà a cura della Tequila Band e nel pomeriggio nel piazzale dei Laboratori ci saranno musica dal vivo e balli country a cura di Country Disaster. La premiazione dei capi di bestiame della rassegna bovina è in programma alle 16, mentre alle 20,15 la cena di chiusura si terrà al centro sociale di Milanere. Per saperne di più si può scrivere a fiera.milanere@gmail.com o chiamare il numero telefonico340-2417094.
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