Agricoltura
Domenica 17 ottobre a Coazze ritornerà la Festa Rurale del Cevrin, giunta alla ventesima edizione. Nata nel 2000 dalla collaborazione tra l’associazione dei produttori del formaggio Cevrin, il Comune e le associazioni del territorio, la Festa patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino riprende dopo il blocco dell’anno scorso dovuto all’emergenza Covid. L’amministrazione comunale, insieme all’ufficio turistico, alle associazioni e ai commercianti del paese, possono finalmente dare il via ai festeggiamenti, ovviamente nel rispetto delle disposizioni per la prevenzione del Covid.
Sabato 16 ottobre il prologo della Festa sarà all’insegna dello sport, con la terza edizione della corsa-camminata non competitiva CeuRun. I partecipanti percorreranno 9 Km sull’anello del Running Park Coazze, con ritrovo per le iscrizioni a partire dalle 14,30 al circolo Chalet dei Cusinot, che ha sede in viale Italia ‘61 72 e risponde al numero telefonico 011-9340612. La corsa-camminata non competitiva partirà alle 14,30 e al termine è prevista l’estrazione di premi tra i partecipanti, a cura dell’associazione commercianti Giütumse. I bambini potranno invece partecipare alla seconda edizione della Ceurot Run di 1,5 Km.
L’inaugurazione ufficiale della Festa è in programma alle 10 di domenica 17 ottobre in piazza della Vittoria, con l’esibizione della Filarmonica e del gruppo majorettes di Coazze. Dalle 10 alle 19 lungo viale Italia ‘61 e nelle piazze della cittadina sarà possibile conoscere, degustare e acquistare i prodotti agroalimentari e gastronomici di qualità dei territori alpini, dal Cevrin alle patate di montagna, ma anche apprezzare lo street food e la ristorazione dedicati a quei prodotti. Non mancheranno le bancarelle con l’artigianato artistico, soprattutto quello del legno, della filatura e della tessitura. L’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie informerà il pubblico sulle peculiarità naturalistiche della Val Sangone e sulle opportunità di un turismo rispettoso dell’ambiente. A partire dalle 10 nella sede dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone si potrà visitare la mostra di acquerelli “I colori del Parco”, con le opere di Elio Giuliano e di Valentina Mangini. In piazza I Maggio, sempre a partire dalle 10, i bambini e i ragazzi potranno giocare, salire sulle giostre e sui gonfiabili e partecipare ai giochi e alle attività sportive, che spaziano dalla mountain bike allo skateboard. Gli esercenti presenteranno al pubblico le loro attività e i loro prodotti nell’iniziativa “Gusta Coazze” a partire dalle 11.
In piazza Gramsci la mostra “La filiera del latte e del formaggio” illustrerà al pubblico gli ingredienti e le combinazioni dei prodotti caseari, per iniziativa del Musep di Pinerolo e dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone. La sezione locale del Soccorso Alpino proporrà a partire dalle 14 in piazza Cordero di Pamparato la palestra di arrampicata. Alle 15 in viale Italia ‘61 i panettieri della Val Sangone che si fregiano della De.C.O. terranno il laboratorio “Il buon pane di Coazze”, mentre alle 15,30 è in programma un laboratorio di caseificazione a cura dell’Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie. La Corsa delle Rotoballe tornerà a divertire il pubblico alle 15,30 in piazza Cordero di Pamparato. L’attesa degustazione guidata dei formaggi d’alpeggio è in programma alle 16 in piazza Gramsci, a cura dell’ONAF, l’Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggi. Si potrà prenotare la partecipazione sono alle 15 all’ufficio turistico comunale. La premiazione del concorso “Il banco più bello” è prevista alle 17 in piazza Cordero di Pamparato. Gli eventi finali della Festa sono in programma alle 17,30 e sono l’arrivo del gregge di capre di razza Camosciata delle Alpi di ritorno dagli alpeggi del Sellery e la premiazione della nona edizione del concorso Miss Ceura, organizzato dall’Associazione regionale allevatori.
Tra gli eventi collaterali, meritano un cenno il raduno e l’escursione in mountain bike al Colle Bione, organizzati dall’associazione Valsangone Outdoor, con il ritrovo dei partecipanti alle 9,15 sulla Strada Provinciale 190, all’angolo con via Matteotti. A Forno di Coazze sarà possibile visitare la miniera di talco Garida a partire dalle 9,30, con prenotazione obbligatoria entro sabato 16 ottobre all’ufficio turistico comunale, che ha sede in viale Italia ‘61 3, telefono 011-9349681, e-mail turismo@comune.coazze.to.it. Per ulteriori informazioni sulla Festa Rurale del Cevrin si può consultare il portale Internet www.coazze.com
CARTA D’IDENTITÀ DEL CEVRIN DI COAZZE
Il Cevrin di Coazze è un formaggio di latte caprino tipico della val Sangone, prodotto in alpeggio da marzo a settembre con il latte di capre di razza Camosciata delle Alpi per il 40% circa e per il 60% con latte di vacche di razza Barà, in forme del diametro di circa 18-20 centimetri e alte circa 6-7 centimetri. Il gusto particolare del formaggio, che nel 2001 l’allora Provincia di Torino, inserì nel proprio Paniere dei prodotti tipici agroalimentari, è dato dal particolare mix di erbe aromatiche di cui le capre Camosciate si nutrono in altura, tra cui il biancospino, la rosa canina, il sorbo, il lampone e il sambuco. La produzione ha ripreso vigore dopo l’inserimento nel “Paniere” della Provincia, il riconoscimento del prodotto come Presidio Slow Food e la classificazione come come “Prodotto agroalimentare tradizionale della Regione Piemonte”.
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Sabato 2 e domenica 3 ottobre ad Usseglio è in programma la settima edizione della Festa della transumanza e della patata di montagna, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e organizzata in occasione del rientro delle mandrie dall’alpeggio estivo. Mentre le prime nevi sulle vette più alte delle valli di Lanzo annunceranno la conclusione dei tre mesi di lavoro estivo in alpeggio, in paese si farà festa e si gusterà la Toma di Lanzo d’alpeggio a Km 0.
Con il termine franco-provenzale “dèsarpà” si indica il ritorno dei capi bovini in paese. Per tradizione, quelli a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre sono giorni di festa, che concludono una stagione significativa per la vita degli allevatori, degli animali e di tutta la montagna; cento giorni di duro lavoro, a contatto con gli animali e con i pascoli, per produrre la vera Toma di Lanzo d’alpeggio; un lavoro importante che aiuta a salvaguardare il delicato paesaggio alpino.
Le protagoniste della sfilata sono le mucche, robuste e di bassa statura, perfettamente adattate all’ambiente montano anche se diverse nel colore del manto, nella conformazione della testa e delle corna e nel carattere. Le razze maggiormente allevate ad Usseglio sono la Pezzata rossa, la Pezzata nera e la castana.
Fino alla prima metà del Novecento, nell’ambito linguistico del patois francoprovenzale ussegliese esisteva un gergo, “l’ingerk”, legato al mondo della pastorizia, elaborato con parole volutamente incomprensibili agli estranei. Quando i pastori andavano nelle cascine della pianura per l’acquisto o l’affitto delle pecore, non volevano essere compresi nei loro discorsi e così parlavano “l’ingerk”. Nell’ingerk dei pastori ussegliesi il formaggio era la “quela”, il latte veniva detto “lou bianchat” e la casa diventava la “tabussa”.
LA FESTA E IL MERCATO DEL TERRITORIO CON I FORMAGGI E LE PATATE
Sabato 2 ottobre alle 14 sul piazzale dell’albergo Furnasa saranno distribuite le canne da pastori e i cappelli per il viaggio verso le “muande”, che sono le baite in lingua francoprovenzale. A presentare ed animare l’evento saranno due volti noti ai telespettatori della emittenti locali: Sonia De Castelli e Loris Gallo. Sarà possibile aiutare i margari a caricare sui carri e sui basti di muli e cavalli il materiale e gli attrezzi portati negli alpeggi a giugno. Poi si avvierà la sfilata dei margari, impegnati ad allacciare al collo delle mucche i grandi “rudùn” (campanacci) e i festoni preparati dai bambini. Dopo la merenda al suono dei rudùn avrà inizio la discesa verso il paese, dove si potrà assistere al rito della mungitura tradizionale e alla preparazione del burro nella zangola. I bambini e i genitori potranno partecipare ai laboratori dedicati agli itinerari dei formaggi intorno al Monte Lera. Alle 19,30 è in programma la cena dei margari, ovviamente nel rispetto delle normative di sicurezza anti Covid-19 e con accesso riservato ai possessori del Green Pass.
Domenica 3 ottobre nel mercato contadino ci saranno anche i produttori delle patate di montagna di varie tipologie e qualità, delle mele di antiche varietà piemontesi, dei prodotti degli orti ussegliesi e dei formaggi d’alpeggio. Dalle 10 alle 12,30 è in programma lacaccia ai tesori Arancioni, con partenza dall’ufficio turistico di via Roma 2. La partecipazione è gratuita e per informazioni si può consultare il portale Internet www.bandierearancioni.it o scrivere a prolocousseglio@libero.it. Alle 10,30 è in programma la Messa, con la benedizione delle mandrie e delle bandiere delle sedi locali della Coldiretti, mentre alle 12,30 si potrà gustare il pranzo del pastore nei ristoranti e nell’area fieristica, con piatti a base di patate, gnocchi, taglieri di formaggi d’alpeggio e raclette di Toma su pane rustico. Alle 14 si potranno gustare le frittelle di mele, mentre alle 17 si terrà la premiazione dei produttori di patate presenti, con riconoscimenti particolari al produttore della patata più grande e di quella più curiosa.
Per saperne di più: www.eventiusseglio.it
UN’OCCASIONE PER VISITARE IL MUSEO TAZZETTI
In occasione della Festa della transumanza si potrà visitare il museo civico alpino Arnaldo Tazzetti, dedicato alla memoria dell’imprenditore torinese promotore del primo Comitato per il recupero dell’antico complesso parrocchiale di Usseglio. Il museo è allestito nell'edificio che fu sede del Municipio dal 1786 al 1958 e, al piano terreno, delle scuole elementari maschili. Inaugurato il 3 luglio 2004 e affidato alla gestione dell’associazione Amici del Museo Civico di Usseglio, comprende varie sezioni, nelle quali si sono progressivamente articolate le collezioni e le attività espositive e usufruisce di altri locali del complesso parrocchiale per garantire spazi adeguati ad un moderno polo museale. Dinamico centro culturale di riferimento per l’intera Valle di Viù, il Museo promuove lo studio, la tutela e la valorizzazione della realtà montana locale e del suo patrimonio storico-ambientale. Ospita raccolte mineralogiche, faunistiche, botaniche, archeologiche, pittoriche ed etnografiche e propone mostre permanenti e temporanee, una collana di pubblicazioni, attività didattiche, lo sportello linguistico francoprovenzale e itinerari culturali che illustrano le peculiarità storiche, artistiche, architettoniche e naturalistiche del territorio. Per saperne di più si può consultare il portale Internet www.museocivicousseglio@vallediviu.it
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Sabato 25 e domenica 26 settembre torna la Festa dell’Uva e del Vino di Carema, che promuove l’immagine della vitivinicoltura eroica del Canavese. La sessantanovesima edizione dell’evento organizzato dal Comune in collaborazione con le associazioni locali e la Cantina produttori Nebbiolo di Carema deve fare i conti con le misure di contenimento della pandemia, ma dimostra la tenacia dei produttori locali.
La festa è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino ed inizia sabato 25 alle 10 negli ampi spazi all’aperto del centro sportivo comunale, dove avviene il conferimento dei campioni delle uve, in coincidenza con l’insediamento della commissione di esperti. Le premiazioni e l’assegnazione del “Grappolo d’oro” chiudono la serata prefestiva alle 22,30, ma sono precedute alle 20,30 dall’illustrazione del progetto “Paesaggi terrazzati dell’Alto Eporediese”. Nella serata del sabato c’è spazio anche per il buonumore con lo spettacolo di cabaret “Non ne imBROCCHIamo una!”, proposto dalla compagnia amatoriale “Brocchi da Carretta” di Rivoli. Per assistere allo spettacolo occorre prenotare, chiamando i numeri telefonici 348-3531032 o 0125-811168.
La mattinata di domenica 26 si apre alle 10,15 con le note della banda di Carema, che precedono di poco la Messa nella chiesa di Martino, durante la quale il parroco benedice i frutti della terra. Dopo il pranzo del viticoltore al ristorante La Moiola (su prenotazione al numero 0125-805009), il pomeriggio è dedicato alla passeggiata “Tra borgo e vigneti”, da prenotare ai numeri 348-3531032 o 0125-811168. Per partecipare alle degustazioni in programma nella casaforte Gran Masun per iniziativa dei produttori del Carema Doc occorre prenotare, telefonando al 366-3539730 o al 340-6024921.
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Sabato 25 settembre presso l’azienda agricola “Il Palaset” di Bricherasio, nell’ambito del progetto “Hubbuffate. L’hub del cibo che genera valore” di cui la Federazione provinciale torinese della Coldiretti è partner, è in programma un evento promozionale che ha ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. L’azienda che si trova in strada Camborgetti Ballada 37 accoglierà gli ospiti mostrando loro la ricchissima collezione del museo “Il Torchio” e il vecchio forno a legna della borgata.
Il progetto Hubbuffate, ideato e promosso dalla cooperativa sociale Exeat, da Coldiretti Torino e da Uecoop Piemonte e finanziato dalla Fondazione Time2, promuove l'agricoltura sociale, con una particolare attenzione non solo ai prodotti di qualità, ma anche al reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, che trovano nel settore primario un'occasione di riscatto e di nuova sperimentazione.
Sabato 25 settembre alle 15,30 al Palaset di Bricherasio sono in programma unospettacolo teatrale per bambini e giochi di intrattenimento. Si potrà assistere alla cottura delle pizze nel forno a legna e degustarle, insieme alle nocciole dolci e salate, agli estratti di frutta, alla birra e al vino dei produttori locali. Alle 18 il momento istituzionale, con la presentazione del progetto Hubbuffate, con le incursioni musicali de “I Liocorni”. La merenda sinoira gratuita è a cura del ristorante sociale Ex Mattatoio di Chieri, che utilizza i prodotti delle aziende agricole e sociali. A seguire si può anche cenare con i prodotti dell’azienda Palaset al costo di 19 euro per gli adulti e 10 per i bambini. La serata è allietata dal concerto della Don Caetano Band. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero telefonico 375-6200271.
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La Sagra del Pane di Piobesi Torinese continua il suo percorso di crescita, con l’ormai tradizionale patrocinio della Città Metropolitana di Torino. La Sagra, nata quasi timidamente attorno all’antico forno della borgata di Tetti Cavalloni, è giunta alla diciannovesima edizione e si è ricavata un suo spazio nel panorama delle manifestazioni legate ai prodotti tipici e alle tradizioni locali.
Domenica 26 settembre nel suggestivo centro storico medioevale di Piobesi sono in programma la mostra mercato dei prodotti agricoli locali e le degustazioni a cura dell'associazione dei produttori del pane dolce tradizionale “Caritôn”, inserito nel 2013 nel “Paniere” dell’allora Provincia di Torino. Dal chicco di grano alla produzione del pane, è inoltre in mostra la filiera della farina di Stupinigi, che tanto interesse sta suscitando tra i consumatori più attenti ai prodotti a Km zero. A completare il programma della giornata vi sono l’esposizione di trattori e di auto d'epoca, la quinta edizione del raduno degli appassionati della Vespa Piaggio, lo street food, le animazioni e i giochi per le famiglie, la passeggiata musicale della Filarmonica Piobesina, la possibilità di salire sulla panoramica torre medioevale che domina il paese, le visite guidate gratuite alla chiesa dello Spirito Santo a cura dell’associazione Carignano Cultura e Turismo, le visite al castello che nel XIX secolo ospitò gli ambasciatori di Prussia e Stati Uniti alla corte sabauda, curate dal gruppo dei Ciceronijunior e dall’Accademia Internazionale di Alta Cucina e Pasticceria IFSE, che ha sede nel maniero.
Il castello di Piobesi ospita anche una fornitissima biblioteca civica, nella cui sede, venerdì 24 settembre alle 20,30, è in programma l’incontro “Le Parole che curano”, un live radiofonico con Antonio Damasco, direttore dellaRete Italiana di Cultura Popolare. “Le parole che curano” è un viaggio radiofonico in cinque luoghi speciali per un’unica narrazione guidata da Damasco, in una diretta costruita insieme al pubblico e ai suoi stati d’animo, grazie alla radio che va ad abitare piazze, terrazzi e cortili. Sabato 25 la “civica” di Piobesi partecipa invece alla Festa delle Biblioteche, con un programma per adulti e ragazzi dedicato all’ambiente e all’ecologia.
Per partecipare alle visite guidate, ai laboratori e alla serata del 24 settembre è obbligatoria la prenotazione, chiamando il numero telefonico 334-1974912 oppure scrivendo a socialeecultura@comune.piobesi.to.it
IL “CARITÔN” DI PIOBESI, DOLCE “POVERO” DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE
Il termine “Caritôn” affonda le sue radici nelle tradizioni rurali locali, abbinato, con alcune varianti nel nome, al dolce anticipatore del tradizionale panettone natalizio. Un tempo veniva confezionato con gli avanzi della pasta preparata per il pane, a cui si aggiungevano un po’ di zucchero e l’uva fragola. Gli acini interi, inseriti nell’impasto, conferiscono alla fetta appena tagliata una colorazione vivace e caratteristica. Il “Caritôn” non è una esclusività di Piobesi Torinese, poiché viene confezionato anche dai panettieri e pasticceri dei paesi limitrofi: Castagnole Piemonte, Carignano, Pancalieri, Vinovo, Virle e Osasio.
La produzione del "Caritôn" è il frutto dell’ingegno degli affiliati alle confraternite laiche, che, fin dal 1700, producevano i cosiddetti "Pani della carità", utilizzando l’uva fragola in autunno e nella prima parte dell’inverno. I Pani della carità venivano benedetti ed elargiti ai poveri dalla chiesa e dalle confraternite in occasioni particolari: in genere durante le festività maggiori o le feste patronali. Il termine che designa il dolce è diffuso in una vasta area, che va dal Po alle Langhe, dal Roero all’Astigiano.
Tuttavia il termine "Caritôn" si riferisce a dolci di vario genere che, pur avendo un’origine comune, si differenziano per la forma e gli ingredienti. Inizialmente confezionato con pasta di pane, a volte addizionato di burro, il "Caritôn" è diventato col tempo un vero e proprio dolce, con l’utilizzo di un impasto di farina dolcificata. Si presenta oggi come una focaccia piatta. Per confezionarlo, su un piatto di pasta lievitata si pone un coperchio anch’esso di pasta, saldato alla base col risvolto dei bordi. Sul fondo si pongono a spirale o a cerchi concentrici gli acini di uva fragola. Durante la cottura in forno, gli acini rilasciano il succo, il quale, in parte, va a legarsi all’impasto. Il “coperchio” del Caritôn è arricchito da una glassatura o spolveratura esterna di zucchero in granelli.
In questo il Caritôn si differenzia nettamente da un dolce simile, prodotto in Toscana, nel quale però l’uva è mescolata all’impasto. L’utilizzo dell’uva fragola o talvolta delle mele cotogne, ha probabilmente sostituito in tempi recenti l’uso antico di acini di uve adattate alla pianura, la cui coltura è ampiamente documentata in Piemonte nei secoli scorsi. La forma più antica di Caritôn è ancora oggi confezionata a Castagnole Piemonte e nella borgata Tetti Cavalloni di Piobesi, dove alla pasta del pane, posta a lievitare, vengono aggiunti gli acini e lo zucchero. Gli ingredienti per l’impasto sono: pasta del pane (preparata con farina 00, acqua, sale fino e lievito di birra, eventuale strutto), burro, zucchero, uva fragola (Vitis lambrusca o Vitis vinifera) fresca o appassita naturalmente per poche ore, olio d’oliva, scorza di limone, eventuali uova fresche. Il Caritôn viene venduto a peso nel tradizionale sacchetto del pane o avvolto in cellophane da confezione.
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Domenica 19 settembre nell'area polivalente Rocciamelone a Novalesa è in programma la diciassettesima edizione della Fiera della Patata, della Toma e della Cipolla, organizzata dal Comune in collaborazione con il locale gruppo dell’ANA, la Pro Loco, i volontari AIB e la locale banda musicale.La fiera è preceduta da due incontri. Venerdì 17 alle 21 il tema è “Novalesa celebra Lorenzo e i suoi campioni nello sport”. Il giornalista del settimanale “La Valsusa” Giorgio Brezzo intervista Irene Aschieris, Lorenzo Bernard, Alberto Bolognesi, Valentina Marzolino, Emanuele Foglia, Lorenzo e Mattia Talento. Interviene la banda musicale di Novalesa. Sabato 18 alle 21 è invece in programma una serata musicale con Loris Gallo e Sonia De Castelli. Domenica 19 la fiera si apre alle 9 e propone le patate, la toma e altre specialità gastronomiche della Val Cenischia, ma anche i manufatti artigianali. Si può pranzare su prenotazione ai ristoranti Della Posta e Delle Alpi. Nel pomeriggio si esibisce la banda musicale ed è in programma uno spettacolo teatrale della compagnia Gaio Pellegrino. Il sabato sera e la domenica si possono gustare in un apposito stand patatine, gofri, birra e bibite varie. Dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 della domenica è possibile visitare la Casa degli Affreschi, il Museo etnografico, la chiesa parrocchiale e il Museo di arte religiosa alpina.

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Domenica 19 settembre a Chiusa di San Michele è in programma la quattordicesima edizione di “Gusto di Meliga”, una delle manifestazioni che fanno parte del cartellone della rassegna Gusto Valsusa, dedicata alla valorizzazione e promozione dei prodotti tipici del territorio. La manifestazione di Chiusa è patrocinata dalla Città metropolitana di Torino ed è incentrata sul tradizionale “Pan ëd melia” e sugli altri prodotti legati ai mais tradizionali e all’artigianato. La festa comprende una mostra mercato, le cui numerose bancarelle sono disposte in piazza e nelle vie del paese. A disposizione dei visitatori vi sono i punti di degustazione del “Pan ëd melia” e di altri prodotti tipici della Valle di Susa. La dimostrazione della sgranatura della meliga è effettuata con macchine agricole d’epoca. L’animazione musicale è a cura della Società Filarmonica Chiusina e dei “Musicanti di Halanwa”, che propongono le tradizioni occitana e franco provenzale. Il museo “Tradizioni di vita contadina” è visitabile nella ex Latteria, mentre nel Planetario si possono ammirare le proiezioni della volta celeste. Molto interessanti anche la visita guidata al sito archeologico dell’ex cappella di San Giuseppe e la mostra fotografica “Tutto cominciò 100 anni fa”, che nelle vie del paese racconta la Chiusa tra il 1919 e il 1945. L’accampamento medioevale è allestito dal gruppo storico “La Lancia di San Michele”. Oltre agli stand gastronomici della fiera, di sicuro richiamo è la grande polentata che la domenica sera conclude la manifestazione in piazza della Repubblica. La fiera di domenica 19 settembre è preceduta da una serie di eventi, tra i quali quelli sportivi di venerdì 17, come la corsa podistica non competitiva Meliga Run, organizzata dall’Unione Sportiva San Michele, con il ritrovo dei partecipanti alle 18 in piazza della Repubblica. Sabato 18 è invece in programma una giornata archeologica presso l’ex cappella di San Giuseppe. Alle 21 si tiene un concerto del gruppo Libera Uscita in piazza della Repubblica alle 21, con stand gastronomici a partire dalle 20.Per ulteriori informazioni si può consultare il portale Internet www.gustodimeliga.com, oppure contattare l’associazione Gusto di Meliga al numero telefonico 388-4394291 o all’indirizzo e-mail info.gustodimeliga@gmail.com
IL “PAN ËD MELIA” E IL SUO PAESE
Il Pan ëd Melia è un prodotto tradizionale al base di farina di meliga, latte, zucchero, uva passa, semi di finocchio. Viene cotto in forno e presenta una tipica forma a stirottini. A Chiusa è stato riscoperto grazie ad un panificatore locale. Si può trovare nella versione tradizionale dolce, ma anche in una gustosa versione salata e in diverse variazioni. Il prodotto è registrato con il marchio “Pan ëd melia ‘d la Ciüsa”. Chiusa di San Michele è un comune della Bassa valle di Susa, a circa 30 km da Torino, all’imbocco della valle nei luoghi, le Clusae Longobardorum, che furono teatro nel 773 dell’epico scontro in cui Carlo Magno e i suoi Franchi sconfissero i Longobardi di Re Desiderio, aprendosi la via verso la conquista dell’Italia; evento celebrato dal Manzoni nel poema “Adelchi”. Il centro abitato è sovrastato dall’imponente mole della millenaria abbazia della Sacra di San Michele, eretta verso la fine del X secolo col nome di “San Michele della Chiusa”, raggiungibile con una breve escursione tra i boschi. Una passeggiata in paese consente di apprezzare gli edifici storici, tra cui la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro Apostolo, la Cappella di Santa Croce, il sito delle mura longobarde, gli scorci caratteristici del paesaggio e dell’abitato.

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Tra le novità dell'edizione numero 88 della Festa dell'Uva Erbaluce di Caluso, in programma da giovedì 16 a domenica 19 settembre con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, c’è l’inedito mercatino dell’artigianato. La Pro loco è al lavoro per vivacizzare il giorno clou, quello di domenica 19, forzatamente privo del tradizionale appuntamento con il Palio dell'Uva per evitare assembramenti. Tra le nuove idee, appunto, l'organizzazione di un mercatino dell'artigianato e degli hobbisti lungo le vie del centro storico, che affiancherà la vetrina dei produttori a km zero, collocati in piazza Mazzini. I negozi resteranno aperti nel pomeriggio, con la possibilità di creare vetrine esterne per presentare i loro prodotti. Aperta per i tre giorni di festa anche l'Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino, che cura l'organizzazione della rassegna “DiVino Canavese” nel cortile di palazzo Valperga, oltre a gestire, come ogni anno il concorso enologico “Grappolo d'Oro”, riservato ai migliori produttori di Erbaluce nelle tre tipologie fermo, spumante e passito.Grazie alla collaborazione dei rioni e delle frazioni, la Pro Loco è riuscita ad inserire nel programma della manifestazione la sfilata domenicale in costume con i carri che inneggiano alla vendemmia. Una tensostruttura con posti a sedere contingentati sarà allestita all'ombra degli alberi secolari nel parco Spurgazzi e ospiterà le cene, le degustazioni dei vini Erbaluce e dei prodotti tipici, la presentazione delle associazioni sportive il giovedì sera e la cena dei rioni e delle frazioni il venerdì sera. Alle tre serate, dal giovedì al sabato, fanno da cornice intrattenimenti musicali, ma con il divieto di ballare.
Ad impersonare la Ninfa Albaluce sarà per il terzo anno consecutivo la ventottenne Carola Borgia, dottoranda in lingue e ricercatrice in campo universitario, come sempre scelta nella massima segretezza dall'Ordine delle Ninfe. La sfilata di domenica 19 inizierà alle 16, per consentire la replica dello street food la domenica a pranzo.
Il piano di sicurezza e di evacuazione ricalca quello delle edizioni passate, con i varchi d'accesso al paese, il contapersone elettronico per registrare gli arrivi nel centro storico, le vie di fuga sorvegliate dalla Protezione civile con il coordinamento della polizia locale. L'accesso al parco Spurgazzi sarà consentito solo con il Green Pass, ma anche nella serata di sabato 18 e nella giornata di domenica 19 per accedere al centro storico occorrerà la certificazione verde.
IL PROGRAMMA
La manifestazione inizierà giovedì 16 settembre alle 17 nel parco Spurgazzi, con l’apertura degli stand delle associazioni sportive del territorio, che offriranno la possibilità di provare le varie discipline. A seguire la cena dello sportivo, organizzata dalla Pro Loco e con prenotazione obbligatoria al numero 348-4054119 entro martedì 14 settembre. Venerdì 17 alle 19 la Pro Loco proporrà la cena dei rioni e delle frazioni nel padiglione gastronomico al parco Spurgazzi, sempre con prenotazione obbligatoria e con intrattenimento musicale. Sabato 18 alle 17 nella tensostruttura di piazza Valperga si presenterà il libro “Un viaggio per sognare, mille sogni per vivere”, scritto dai volontari del progetto Abilito. Le “Veje piole” proporranno alle 19 i colori di rioni e frazioni, mentre bar e ristoranti prepareranno aperitivi e cene sotto le stelle. Nel padiglione del parco Spurgazzi si svolgerà invece la cena ufficiale dell’88ª Festa dell’Uva Erbaluce, naturalmente con prenotazione obbligatoria entro giovedì 16 settembre al numero 348-4054119.
Domenica 19 settembre a Caluso tutti i negozi saranno aperti e nelle vie del centro si potrà visitare lamostra mercato dei prodotti a km zero, degli hobbisti e degli artigiani. Le degustazioni di vini canavesani inizieranno alle 10 e proseguiranno sino alle 19. La cerimonia di consegna del premio Grappolo d’Oro è in programma alle 11,30 e sarà seguita dalla presentazione della Ninfa Albaluce 2021, dal brindisi offerto dall’Enoteca regionale dei vini della provincia di Torino e dall’apertura delle piole. Il raduno dei rioni e delle frazioni inizierà alle 16. Alle 19 è in programma l’apericena della Festa dell’Uva nel padiglione del parco Spurgazzi, con prenotazione obbligatoria entro venerdì 17 settembre al numero 339-5637029.

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Nonostante le difficoltà dovute all'incertezza sulle normative anti Covid-19, a Rivara il Comune, la Pro Loco e le altre associazioni locali sono riusciti ad organizzare la 152ª Fiera Autunnale, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Gli eventi si aprono sabato 11 settembre alle 15 nel parco di Villa Ogliani con il pomeriggio dedicato al Palio dei Rioni. A seguire, alle 17 nelle ex serre della storica villa si inaugura la mostra "Tutti i colori di Giacomo Savattone", dedicata all'artista rivarese ad un anno dalla sua scomparsa. Alle 18 si inaugura la mostra "R-esistiamo", con le immagini scattate da Piero Nizzia nell'ospedale di Cuorgnè nel periodo più buio della pandemia. In piazza Martiri della Libertà alle 19,30 la Pro Loco propone "Gnocco fritto in piazza".La giornata dedicata alla Fiera Autunnale è quella di mercoledì 15 settembre, con il mercato fieristico allestito nel parco di Villa Ogliani e nelle piazze Martiri della Libertà e Benevenuta a partire dalle 8 del mattino. La rassegna zootecnica si svolge nel parco di Villa Ogliani. Alle 21,15 nel campo sportivo di via Pertusio è in programma uno spettacolo pirotecnico, mentre alle 22 il Palio dei Rioni propone la staffetta a coppia in carriola.
Domenica 19 settembre alle 14 è in programma la corsa ciclistica del Memorial Francesco Data, valida per la classifica del campionato provinciale della categoria Allievi. Organizzano il Velo Club Eporediese e Data Officine. Alle 21 nel parco di Villa Ogliani è invece in programma la proiezione del film "Lui è mio padre". L'introduzione e il dibattito finale saranno in compagnia del regista Roberto Gasparro. Per partecipare alla serata occorre prenotare telefonicamente ai numeri 0124-31114 o 335-275416.

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Domenica 12 settembre diventa maggiorenne “Giaveno Città del Buon Pane”, la manifestazione dedicata al pane, ai grissini e agli altriprodotti da forno organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il gruppo panificatori artigiani “Pane De.C.O.” e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.L’iniziativa è nata per diffondere tra i consumatori le conoscenze sulla produzione artigianale del pane e per farlo apprezzare maggiormente dai giavenesi e dai turisti. Ma a Giaveno vale la pena di andare anche per gustare bontà da forno dolci e salate, come il pane e i biscotti del Pellegrino e il Grissino Stirato torinese, che può raggiungere anche la lunghezza di 1 metro e 80 centimetri.
Dal 2019 la manifestazione è inserita nel programma “Dal Grano al Pane, tra Forni e Mulini”, un progetto diffuso che è frutto del lavoro di enti e associazioni locali, sviluppato a partire dalla riproposizione del tema della civiltà del pane da parte dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone e sostenuto dai Comuni di Coazze, Giaveno e Valgioie, dall’Unione Comuni Montani Val Sangone e da una schiera di appassionati coltivatori, ricercatori, studiosi e fornai.
LA PANIFICAZIONE IN DIRETTA E IN PIAZZA
Piazza Mautino, punto focale dell’iniziativa, ospiterà l'associazione panificatori artigiani De.C.O. L’area riservata alla panificazione, in cui si potrà assistere alla preparazione di salatini, grissini, pane, pizze e molto altro, potrà essere raggiunta con un percorso obbligato sotto le arcate, mentre il grande banco per la vendita sarà disponibile in posizione avanzata rispetto alla collocazione consueta.
Si potranno ammirare, assaggiare e acquistare le forme grandi e “storiche” del pane giavenese: micca, biova, mezzana e stirotto, riconosciute con la Denominazione comunale d’origine. Ma saranno disponibili anche pani piccoli e dai gusti nuovi o ritrovati, ai cereali, di segale e di mais. Il pane e i biscotti del pellegrino costituiranno un’attrazione ormai consolidata, perché sono stati pensati e realizzati per contribuire alla promozione turistica e culturale del territorio della Sacra di San Michele e del tratto valsusino della Via Francigena, con la sua diramazione in Val Sangone.
LE VISITE AI MULINI
Sarà nuovamente aperto e visitabile dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 18,30 il Mulino della Bernardina di via Vittorio Emanuele II 260. Sarà possibile raggiungerlo anche a piedi, iscrivendosi alla passeggiata guidata con partenza dall'ufficio turistico di piazza San Lorenzo 34, con partenza alle 10 e alle 14 e prenotazioni al numero telefonico 011-9374053. Il mulino risale al 1745 ed è stato tramandato di padre in figlio fino agli attuali proprietari, la famiglia Ughetto, che, insieme al mugnaio Ernesto, ha mantenuto viva la tradizione dell’impianto, affiancando alla molitura la coltivazione di antiche varietà di mais, grano e segale e la produzione di farina da polenta.
MOSTRE, GIOCHI E DEGUSTAZIONI
Tornando a Giaveno, piazza Molines e piazza Saint Jean de Maurienne ospiteranno il mercato dei prodotti del territorio. In piazza Molines ci sarà anche un’area dedicata a dedicata a “pane, formaggio, miele e birra”, con l’intervento degli esperti dell’ONAF, l’Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggi, che alle 16 presenteranno i prodotti caseari tradizionali della Val Sangone, abbinati al pane e ai grissini di Giaveno. Sarà anche illustrata e consegnata la cartina “Dal Grano al Pane tra Forni e Mulini”, una realizzazione artistica dedicata ai segni della civiltà del pane presenti sul territorio. Sono state invitate e saranno presenti in qualità di ospiti le Unioni Montane Val Sangone, Valle di Susa e Val Chisone, impegnate nella definizione di un nuovo Distretto del Cibo.
La mostra di ritratti fotografici “La mia vita, la mia passione”, realizzati nell’ambito del progetto “Rincontriamoci” dedicato al rapporto fra generazioni e ai mestieri tradizionali, sarà proposta dalle associazioni Klug e Amalgama e dall’Ufficio Comunicazione e progetti della Città di Giaveno. Il mercatino dell’artigianato e della creatività con la partecipazione degli hobbisti sarà allestito in piazza San Lorenzo e lungo via Umberto I, mentre gli artisti locali esporranno le loro opere in piazza Sant’Antero e lo shopping sarà possibile in viale Regina Elena. In piazza San Lorenzo, sul lato dell’edificio del Sacro Cuore, sarà allestita l’area bimbi con i go-kart a pedali. Le vetrine dei negozi saranno abbellite e allestite appositamente, in occasione del concorso promosso dall’associazione dei panificatori.
Il manifesto e i volantini della manifestazione sono stati realizzati da un artista locale, il fotografo giavenese Marco Rosa Marin, che è partito dall'idea di iconografare e rendere viva un'immaginaria Dea, che prende forma dai prodotti della terra come il grano e il pane.
GLI EVENTI COLLATERALI
Domenica 12 settembre l'associazione Val Sangone Outdoor organizza nel corso della giornata tre uscite in mountain bike sul territorio. La prima, con ritrovo alle 10 in piazza Molines, è riservata ai bikers più allenati ed è dedicata al Sentiero delle Macine di Coazze. Le altre due uscite sono alla portata dei giovani bikers e delle famiglie, con partenze alle 10 e alle 15 da piazza Molines. I minori devono essere accompagnati da un adulto. L’iscrizione è obbligatoria presso il negozio Dottor Gioco e Mister Bike di piazza Molines 33.
L’associazione Val Sangone Turismo organizza invece due passeggiate guidate al Giardino Botanico Rea, con il ritrovo alle 9,30 e alle 14,30 davanti all’ufficio turistico di piazza San Lorenzo 34. Sono previste la visita all’esposizione dei “grani storici”, alla mostra “Tempo di Mulini” e al giardino. Una volta giunti al giardino sarà inoltre possibile partecipare ad un laboratorio di cucina creativa a cura di Angela Anna Ventruti. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero telefonico 011-9374053.
Il punto di riferimento per tutte le informazioni sul programma di “Giaveno Città del Buon Pane” è l’ufficio turistico comunale di piazza San Lorenzo 34, telefono 011-9374053, e-mail infoturismo@giaveno.it, portale Internet www.visitgiaveno.it

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