Risorse idriche

San Gillio

Punti di interesse sul territorio

Il lago Borgarino

Il Lago Borgarino si trova ad ovest del centro abitato di San Gillio, ed è raggiungibile dalla SP 008 (Via Valdellatorre). Svoltando su via Bonino, l'accesso al lago è visibile dopo circa una cinquantina di metri, protetto da una staccionata recentemente ripristinata.

Compreso nell'area del SIC IT1110081 - Monte Musine' e Laghi di Caselette, il Lago, insieme alle zone umide limitrofe, è situato su un'importante rotta migratoria. Da molti anni nella zona opera l'Associazione naturalistica "Le Gru", il cui importante lavoro ha permesso di censire più di 150 specie di uccelli. Partendo dal centro visite è inoltre possibile effettuare escursioni didattiche su prenotazione.
Per informazioni: associazionenatlegru@tiscali.it

 

Il torrente Casternone
Il ponte sul torrente Casternone
(Foto: Comune di San Gillio)

Il nome "Casternone" ha origini romane ed è riconducibile al latino Castrum Nonum, che significa nono accampamento all'epoca adibito a colonia penale. Si può ammirare la struttura del ponte in pietra, realizzata nell’800 e passata indenne alle alluvioni del 1994 e del 2000. L'ambiente del torrente è a tutt'oggi integro: le sue acque sono popolate dalla tipica fauna ittica dei torrenti alpini. Sulle rive vivono gli anfibi, sia anuri (rane e rospi) sia urodeli (salamandre), e l’avifauna tra cui ricordiamo l’airone cinerino, che si trova all’apice della piramide alimentare.

 

La Bizzarria
oggetti di vita quotidiana esposti al Museo
(Foto: Parco La Mandria)

Si trova al confine fra Druento e San Gillio, in prossimità dell’omonimo ingresso e in attestamento dell’antica strada La Costa, vicino al muro di cinta del Parco La Mandria. Fu edificata tra il 1861 e il 1862 quale dono dell’allora Sovrano, Vittorio Emanuele II, alla moglie morganatica, Rosa Vercellana (la Bela Rosin). La sua originaria destinazione era a reposoir di caccia di Vittorio Emanuele II, insieme alla Villa dei Laghi, e deve il suo nome al suo eclettismo architettonico estremo: l’edificio ha pianta triangolare, con tre torri cilindriche ai vertici e due scalinate d'accesso ellittiche. Sia all'interno che all’esterno presenta affreschi a "ramage" e a "trompe l’oeil".Restaurato nel 1976-77, attende una riqualificazione funzionale.