I NOSTRI COMUNICATI

 

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Mentre stanno per partire i lavori per la manutenzione straordinaria di Palazzo Cisterna, sede aulica nel cuore di Torino e a poche settimane dalla riapertura al pubblico del giardino che si affaccia su via Carlo Alberto, la Città metropolitana di Torino cerca acquirenti per i due palazzi storici di sua proprietà, attualmente vuoti e senza utilizzo.
È stato pubblicato infatti un avviso esplorativo di mercato per l’acquisizione di manifestazioni di interesse all’alienazione a Torino di Palazzo Ferrero della Marmora, in via Maria Vittoria 16 e per il contiguo Palazzo Sommariva, in via Bogino 12.
"D'intesa con il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ci stiamo concentrando sulla riqualificazione di Palazzo Cisterna - sottolinea il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo - per il quale entro il 2025 avremo realizzato un importante progetto di valorizzazione: gli altri due edifici non rientrano più nei piano di Città metropolitana e vorremmo che tornassero a risplendere come meritano".
Palazzo Ferrero della Marmora, con ingresso da Via Maria Vittoria 16, fu edificato nell’ambito del secondo ampliamento barocco di Torino a partire dal 1673, all’angolo tra Via Maria Vittoria e Via Bogino. Una lapide posta sulla facciata esterna ricorda che tra queste mura nacque, il 27 marzo 1799, Alessandro La Marmora , fondatore dei Bersaglieri.
L’edificio, con pianta a L, si sviluppa su quattro piani fuori terra di cui un piano mansardato ed un piano interrato collegati da corpi scala distribuiti sulle due maniche, che si affacciano sul cortile interno. L’androne con accesso carraio divide il palazzo in due porzioni: una ospita attualmente magazzini. 
Palazzo Sommariva fu costruito a partire dal 1648, anch’esso ai tempi del secondo ampliamento barocco di Torino, ed è dotato di una pianta regolare con accesso dall’androne pedonale e carraio di Via Bogino 12. L’edificio si sviluppa su quattro piani fuori terra con due piani ammezzati e due piani interrati.
La manifestazione d'interesse scadrà il prossimo 28 aprile: tutte le informazioni sono online sul sito istituzionale al link  http://www.cittametropolitana.torino.it/istituzionale/patrimonio/PalazzoFerreroMarmora_PalazzoSommariva.shtml

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Da lunedì 16 fino a mercoledì 18 gennaio un centinaio di studenti delle scuole superiori di tutte le province piemontesi come ambasciatori e delegati delle Nazioni Unite si confrontano - rigorosamente in inglese -  sui temi dell'Agenda 2030.
Ospiti di Città metropolitana di Torino anche per l'edizione 2023, l'Italian Model United Nations vede giovani studenti, uno per nazione, impegnati a  discutere i temi dell'agenda politica internazionale come fossero adulti della diplomazia: stessi tempi, stesse metodologie, ma forse con maggiore impegno. 
Lo ha rilevato, salutandoli a nome delle istituzioni piemontesi, il vicesindaco della Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo che ha apprezzato lo spirito costruttivo e li ha invitati a guardare all'impegno politico con ottica costruttiva, in poche parole a mettersi in gioco nel prossimo futuro per amministrare le loro realtà.
Nei tre giorni i ragazzi elaborano i temi dell’Agenda 2030 e presentano una vera risoluzione ONU.
IMUN è alla 8^edizione piemontese: il filo conduttore che accompagna lo spirito didattico quest'anno è “Education: Empowering Sustainability, Connecting Humans”, un modo per sottolineare il ruolo dell’istruzione collegata ai temi della sostenibilità.
Quest’anno il caso studio sul quale si confrontano i partecipanti è stato l’Unicef con particolare riferimento agli effetti dei conflitti armati sul sistema educativo dei giovani studenti che impediscono ai minori il libero accesso all’istruzione scolastica.
L’argomento ha affrontato l’urgenza di stabilire e proteggere nuovi istituti scolastici, di garantire accesso e continuità a un’educazione completa e alla formazione.
Alla tre giorni stanno partecipando tra gli altri delegati e delegate degli Istituti torinesi Umberto I, Regina Margherita, Liceo Europeo Vittoria, Mazzarello e Cavour, insieme a colleghi del Pellati di Nizza Monferrato, Martinetti di Caluso, Barletti di Ovada, Amaldi di Novi Lugure, Saluzzo Plana di Alessandria, Bobbio di Carignano, Galilei di Avigliana e Darwin di Rivoli.


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La Città metropolitana di Torino cerca tipi da biblioteca e giovani consapevoli: sono questi i nomi di due dei sei progetti di servizio civile cui l’Ente di area vasta partecipa direttamente offrendo per un anno 23 posti ai giovani volontari.
Nel dettaglio, il progetto "Tipi da biblioteca" riserva 2 posti per la digitalizzazione  e l’aggiornamento della catalogazione dei dati del patrimonio della Biblioteca di storia e cultura del Piemonte che ha sede a Torino a Palazzo Cisterna; mentre il progetto "Connessioni” offre altri 2 posti ai giovani interessati alla diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile, in particolare rispetto ai rischi legati all’assetto idrogeologico e morfologico del territorio; altri 4 giovani si possono candidare al progetto “Giovani consapevoli” per il potenziamento della partecipazione civica dei cittadini alla vita politica del contesto europeo. Il progetto "La fragilità come risorsa" offre 3 posti per lavorare con soggetti in condizioni di disagio o di esclusione sociale. Il gruppo più consistente è quello dei progetti ambientali, dove la Città metropolitana cerca 12 giovani interessati a "Pianeta verde" e "Spazio azzurro".
Le domande per partecipare alle selezioni scadono venerdì 10 febbraio alle 14: possono partecipare giovani tra i 18 e i 29 anni.
Info e dettagli online su  http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/politiche-sociali/servizio-civile/bandi-servizio-civ

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Sarà presente anche il Gonfalone della Città metropolitana di Torino venerdì 6 gennaio a Traves, per il 79° anniversario dell’eccidio di sette partigiani avvenuto il 6 gennaio 1944 per mano dei nazifascisti.
Quel giorno, nelle prime ore del mattino, 35 uomini del 15° reggimento di polizia SS giunsero alla stazione di Traves con un’autoblinda e due camion, entrarono nel bar e presero in ostaggio gli avventori e il proprietario. Durante il conseguente scontro a fuoco con le truppe partigiane giunte sul luogo, i tedeschi catturarono diversi patrioti e nel primo pomeriggio ne fucilarono sette: Giulio Vottero, appena diciassettenne, era il più giovane; Giacomo Vottero Prina, di 60 anni, il più anziano.
La cerimonia si terrà a partire dalle 9.30, con la Messa nella chiesa parrocchiale di San Pietro in Vincoli. Seguirà la benedizione delle lapidi dei Caduti nel Municipio e la deposizione delle corone. Alle 10.45 appuntamento alla stazione ferroviaria e partenza del corteo verso il monumento ai Caduti, dove si terrà l’intervento dei bambini della scuola elementare di Traves. La cerimonia si chiuderà con i saluti dei sindaci di Traves, Mario Cagliero, e di Caselle Torinese, Giuseppe Marsaglia Cagnola, e con un discorso dello studioso della Resistenza Franco Brunetta. la Proloco allestirà un posto di ristoro e durante tutta la manifestazione suonerà la Filarmonica di Traves.

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Il 50° anniversario dell’acquisizione dell’abbazia della Novalesa da parte della Provincia di Torino, oggi Città metropolitana, sarà celebrato lunedì 30 gennaio alle 16 nella chiesa abbaziale alla presenza dell’arcivescovo di Torino Roberto Repole, che presiederà il rito dei Vespri. 
L'abbazia della Novalesa, fondata nel 726 dal patrizio franco Abbone e dedicata ai Santi Pietro e Andrea, venne acquistata ormai fatiscente dalla Provincia di Torino nel 1972, e l’anno dopo fu affidata nuovamente ai monaci, dopo più di cento anni dalla loro espulsione dovuta alla legge Siccardi: una piccola comunità benedettina proveniente da S. Giorgio di Venezia vi si reinsediò nel mese luglio, e da allora è tornata a rifiorire la vita di un tempo: le campane scandiscono di nuovo le ore di preghiera, di lavoro, di lectio divina, del servizio.
Il rapporto della Provincia di Torino in passatoe della Città metropolitana oggi con l'ordine religioso ha consentito di valorizzare l'importanza storica ed artistica del monumento e di diffondere la conoscenza dell'antichissima tradizione spirituale, culturale e sociale dell'Abbazia benedettina: la convenzione in atto è stata siglata nel giugno 2006 ed affida l'Abbazia per altri 29 anni alla Congregazione Benedettina Sublacense. 
Novalesa

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Dodici mesi significativi, in cui la Città metropolitana di Torino ha riavviato il dialogo con i Sindaci ed affrontato sfide complesse per il territorio, su tutte il coordinamento e l’attuazione dei progetti finanziati sul Pnrr: questo in sintesi il bilancio amministrativo del 2022 tracciato dal Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo incontrando i giornalisti nella conferenza stampa di fine anno.
Un anno di lavoro per gli amministratori della Città metropolitana di Torino, l’Ente di area vasta che ha preso il posto della Provincia di Torino e che – secondo la legge Delrio – è guidato dal Sindaco del capoluogo e da un Consiglio composto esclusivamente da sindaci ed amministratori locali dei 312 Comuni del territorio.
Le elezioni per scegliere i 18 consiglieri metropolitani – tutti a titolo volontario e senza alcun emolumento per il loro lavoro- si sono svolte a fine dicembre 2021 ed è quindi tempo di un primo bilancio annuale.
Lo Russo è partito da una recente sentenza della Corte Costituzionale, che pone le basi per una revisione del sistema elettorale del Sindaco e del Consiglio metropolitano che restituisca agli elettori il potere di scegliere gli amministratori di area vasta: il Sindaco metropolitano ha auspicato che in Parlamento le forze politiche trovino un accordo per un nuovo assetto istituzionale e amministrativo delle Province e delle Città metropolitane, di cui quella di Torino la più estesa e complessa d’Italia, sente particolarmente l’esigenza.
Lo Russo ha sottolineato come il clima e il confronto nel Consiglio metropolitano siano stati positivi e costruttivi, grazie al contributo degli esponenti delle minoranze.
Nel 2022 la Città metropolitana ha avviato un cambiamento della struttura organizzativa con la nomina del segretario generale Giuseppe Formichella e del direttore generale Guido Mulè.
Fra i temi che si presentano per l’inizio del nuovo anno:
- la gestione del patrimonio infrastrutturale post olimpico, con l’apertura del sindaco Lo Russo alla messa a disposizione del sistema Paese dei trampolini di Pragelato e della pista bob di Cesana (impianti di proprietà della Città metropolitana di Torino) qualora la realizzazione degli impianti per i Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026 subisca criticità e ritardi non colmabili.
- il rinnovo delle concessioni autostradali e il completamento dell’anello tangenziale intorno a Torino: il Sindaco metropolitano ha dato conto del tavolo di confronto con i Sindaci del Chierese e della Collina torinese in merito all’ipotesi della Gronda Est, che sarà oggetto di un incarico per uno studio di fattibilità che prossimamente sarà assegnato dalla Città metropolitana.
- la ricognizione delle questioni patrimoniali e immobiliari che ha consentito di avviare un percorso per restituire alla sede aulica di Palazzo Cisterna un’importante funzione culturale e civica. Sono in corso interlocuzioni per la destinazione di alcuni locali ad istituzioni e amministrazioni pubbliche, ma si sta anche lavorando alla messa a disposizione dei cittadini torinesi e dei turisti del primo piano del palazzo e del giardino, sia per visite guidate che per iniziative culturali. La razionalizzazione degli spazi nella sede di corso Inghilterra comporta invece la temporanea messa a disposizione di uffici per il Tribunale di Torino.
- La promozione turistica e la revisione della missione e dello statuto di Turismo Torino e provincia: il Sindaco Lo Russo ha richiamato l’esigenza di una sempre maggiore connessione fra Torino e i territori montani nell’approccio ai mercati turistici internazionali.
Lo Russo ha poi rivendicato la buona situazione finanziaria e di bilancio dell’Ente, nonostante il calo delle entrate tributarie collegate al mercato automobilistico.
Nel 2022 in Città metropolitana sono ripartite le assunzioni: 101 in tutto. L’Ente ha ringiovanito il proprio personale trasformando in assunzioni a tempo indeterminato 51 contratti di formazione lavoro ed altre decine ne ha avviato. Anche 33 nuovi cantonieri sono entrati in servizio per rinforzare la presenza capillare sul territorio.
L’attività del 2022 ha portato il Consiglio metropolitano ad approvare nell’ultima seduta dell’anno due importanti documenti di programmazione che impattano sul territorio:
- l'Agenda per lo sviluppo sostenibile della Città metropolitana di Torino e del suo territorio (AMSvS), che rappresenta lo strumento per lo sviluppo strategico con riferimento agli obiettivi mondiali e nazionali per lo sviluppo sostenibile. L’Agenda èfrutto di un accordo di collaborazione con il Ministero dell'Ambiente e si inserisce nel processo di cambiamento originato dall'Agenda 2030 dell'ONU declinata a livello europeo, nazionale e regionale.
- l’adozione del progetto preliminare del Piano territoriale generale metropolitano PTGM che a partire da gennaio 2023 e dalla sua pubblicazione potrà ricevere le osservazioni da parte dei Comuni e degli altri soggetti interessati. Si tratta di un documento di pianificazione che, in coerenza con gli altri strumenti di pianificazione regionale a valenza territoriale, configura l'assetto del territorio, tutelando e valorizzando l'ambiente naturale nella sua integrità, coordinando le politiche per la trasformazione e la gestione del territorio necessarie per promuovere il corretto uso delle risorse.
La Città metropolitana è tornata ad essere sempre più a servizio del territorio e a supporto dei numerosi Comuni: lo dimostra in particolare l’impegno messo in campo per le ricadute locali dei fondi del PNRR, un lavoro che ha visto la Città metropolitana costituire una task force tecnica al suo interno, sia per i progetti finanziati di cui è soggetto attuatore sia come organismo programmatore e di raccordo tra l’amministrazione centrale dello Stato e i Comuni.
Tre le missioni sulle quali cui la Città metropolitana di Torino si è concentrata: missione 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica, Missione 4 Istruzione e ricerca,
Missione 5 – Coesione e inclusione.
In tutto 223 interventi per un budget complessivo di più di 373milioni di euro.
Tra i più significativi che vedono la Città metropolitana di Torino come soggetto attuatore ci sono
- il progetto per la costruzione della nuova succursale del “Galileo Galilei” di Avigliana, compreso l’abbattimento di quella attuale, per un valore di oltre 4 milioni di euro. L’accordo di concessione con il Ministero è stato sottoscritto ed entro il mese di luglio si approverà il progetto esecutivo, i lavori verranno consegnati a marzo 2024 per concludersi due anni dopo, nel marzo 2026
- il progetto della palestra dell’istituto Des Ambrois di Oulx (unico liceo sportivo ancora privo di palestra) per un importo di poco inferiore ai 2 milioni e 700mila euro.
Tra i progetti che vedono la regìa della Città metropolitana in stato avanzato o concluso:
- La Città di Nichelino a metà novembre ha aggiudicato l’appalto integrato per la progettazione ed esecuzione lavori della riqualificazione del Parco Urbano di via XXV Aprile, con strutture ludico-educative per famiglie (valore totale dell’intervento 8 milioni e 500.000 euro)
- a Chieri stanno per iniziare i lavori per l’opera “Casa Ponte – Cittadella del volontariato interventi di edilizia sociale” (valore totale dell’intervento 480.000 euro)
- a Beinasco sono terminati e sono stati collaudati i lavori nelle aree esterne alle scuole valorizzate per diventare luoghi maggiormente aperti alla città e alla comunità (valore dell’intervento 70.000 euro).
In materia di viabilità, il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha sottolineato la complessità della gestione di una rete di 2.800 Km di strade provinciali, resa difficile dal calo delle risorse disponibili seguito all’entrata in vigore della Legge Delrio. Il confronto con gli amministratori locali nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea” sta consentendo di raccogliere le esigenze di interventi manutentivi e migliorativi, stabilendo un ordine di urgenza e priorità. Tra le situazioni complesse affrontate nel 2022 il vicesindaco Suppo ha citato la riapertura in sicurezza del Ponte Nuovo di Alpignano sulla Provinciale 178 e l’avvio del cantiere per la messa in sicurezza delle gallerie Craviale e Turina sulla Regionale 23 a Porte di Pinerolo (in quest’ultimo caso di tratta di lavori per 800.000 euro finanziati con risorse proprie). Nei prossimi mesi tra le priorità di intervento vi saranno la viabilità della Valchiusella e la messa in sicurezza del tratto in quota della Regionale 23 del Sestriere. Concretezza e attenzione alle esigenze dei cittadini sono state al centro anche degli interventi e dei progetti in tema di ambiente, autorizzazioni ambientali, gestione delle aree protette e della fauna selvatica, programmazione e miglioramento della rete del trasporto pubblico locale.
In tema di mobilità, la Città metropolitana attraverso l’approvazione del PUMS-Piano urbano della mobilità sostenibile ha lavorato per sviluppare una visione del sistema della mobilità e dei trasporti più accessibile, sicura e meno inquinante e ha destinato finanziamenti ai Comuni per il rinnovo delle flotte di trasporto pubblico locale urbane e di conurbazione, con la sostituzione di autobus obsoleti con veicoli elettrici o diesel di ultima generazione.
Nell’ultima seduta il Consiglio metropolitano ha stabilito la ripartizione dei fondi: destinatari della prima tranche di finanziamenti di 8 milioni e 654.000 euro sono i Comuni di Bardonecchia, Carmagnola, Chivasso, Giaveno, Pinerolo, Settimo Torinese e i Comuni della conurbazione di Ivrea che potranno così sostituire veicoli diesel euro 2 ed euro 3.
Ci saranno aiuti anche per i Comuni che intendono progettare e realizzare percorsi ciclabili protetti per agevolare l’accesso alle stazioni ferroviarie: è stato elaborato uno schema di convenzione con i Comuni che potranno beneficiare di contributi nell'ambito del progetto Bike-to-rail.
Del ruolo della Città metropolitana come cerniera tra i territori e i Comuni in materia di politiche sociali, diritti e parità di genere ha parlato la Consigliera delegata Valentina Cera, citando iniziative come i tavoli di lavoro e confronto sui Rom, sugli homeless e sui progetti di social housing, in collaborazione con la Città di Torino e tutti i Comuni interessati, la Regione Piemonte e la Prefettura. Su tutti i temi di rilevanza sociale e in materia di Gender Equality la Città metropolitana ha offerto ed offre un supporto ai Comuni, per la partecipazione a bandi europei, nazionali e regionali, a partire dalla Missione 5 del PNRR.
In materia di turismo, come ha sottolineato la Consigliera delegata Sonia Cambursano, la Città metropolitana si considera come un unicum transfrontaliero e metromontano, che può proporsi all’attenzione del pubblico internazionale per la sua varietà di paesaggi e contesti naturalistici e architettonici, non a caso oggetto di progettualità comuni con la Regione Autonoma Valle d’Aosta, le Province della Liguria e il Dipartimento della Savoia. In materia di sviluppo economico la Consigliera Cambursano ha citato il successo di alcune politiche attive del lavoro grazie ad iniziative come il MIP, lo sportello di consulenza per coloro che propongono progetti d’impresa da confrontare con le potenzialità del mercato.
In materia di programmazione della rete scolastica la Consigliera delegata Caterina Greco ha ricordato il lavoro in corso per il corretto dimensionamento di un’offerta formativa e di un patrimonio di edilizia scolastica che dovranno presto fare i conti con una diminuzione dell’utenza che è già in corso.
In materia di bilancio, l’altra delega importante affidata alla Consigliera Greco, è stata sottolineata la riduzione delle entrate fiscali provenienti dall’IPT e dall’addizionale RCAuto, che ha reso necessario l’impiego di risorse accantonate prudenzialmente in passato, al fine di sostenere gli investimenti. Il bilancio di previsione 2023 sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio metropolitano nella seduta di giovedì 12 gennaio, consentendo all’Ente di programmare per tempo gli investimenti, tenendo presente l’incremento dei costi di gestione degli edifici dell’Ente e un rincaro dei materiali che si aggira sul 20%. Resta lo squilibrio derivante dal fatto che la Città metropolitana trasferisce ogni anno allo Stato centrale risorse per 80-85 milioni di euro, ricevendone non più di 20-25. In materia di edilizia scolastica la Consigliera Greco ha ricordato gli investimenti per 96 milioni resi possibili dal Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020 e riguardanti la messa in sicurezza, la prevenzione antisismica e il risparmio energetico nei plessi di competenza dell’Ente. Fra gli interventi più importanti, i lavori sulla Villa 6 di Collegno e nell’istituto Santorre di Santarosa.
In conclusione, l’intervento della capogruppo della lista di maggioranza “Città di città”, Rossana Schillaci, che ha sottolineato i risultati raggiunti dalla squadra di amministratori ed ha elogiato l’atteggiamento costruttivo dei due gruppi di minoranza, la Lista civica per il territorio e il Movimento 5 Stelle, con i quali la maggioranza ha instaurato un rapporto positivo e concreto.Schillaci Suppo Cera Lo Russo Cambursano Greco 27 11 2022

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Si terrà martedì 27 dicembre alle ore 11 nella sala del 15 piano (corso Inghilterra 7, Torino) la conferenza stampa di fine anno sull'attività di Città metropolitana di Torino.

Interverranno il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo e il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.

Gli organi di informazione sono invitati a partecipare.







 

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Sono in arrivo 29 milioni di euro in più destinati a coprire i problemi causati dal caro materiali: sono destinati a 17 Comuni e 1 Unione montana del territorio metropolitano per i progetti dei Piani Urbani finanziati sulla missione 5 inclusione del PNRR.  
Il vincolo è che i progetti siano messi a gara entro fine 2022.
I Comuni interessati all'arrivo dei nuovi fondi sono - oltre a Torino per 18.033.665,21 euro - Alpignano (369.311,56 euro in più per la ristrutturazione di Villa Govean)  Borgaro Torinese (525.326 euro in più per il sistema diffuso di aggregazione sociale lungo l’asse est-ovest del concentrico sotteso dal viale Martiri della Libertà) Borgiallo (123.021,17 euro in più per la riqualificazione Corte San Carlo in casa della comunità) Castellamonte (808.691,84 in più per il  recupero dell’ex ospedale per centro polifunzionale) Chieri (1.538588,24 euro in più per il recupero e rigenerazione dell'area dell'ex Cotonificio Tabasso) Cuorgnè (327.679,28 euro in più per la realizzazione di un polo innovativo di aggregazione sociale presso l'ex Collegio Salesiano) Giaveno (222.970,45 euro in più per il  recupero funzionale dell'edificio incompiuto per realizzazione social housing o residenza alla persona in via Beale) Grugliasco  (752.838,23 euro in più per la rifunzionalizzazione di un ex edificio scolastico) Ivrea (1.965.480 euro in più per la riqualificazione di palazzo Giusiana ) Leini (420.620,22 euro in più per la  riconversione della scuola secondaria di primo grado Carlo Casalegno per realizzazione di biblioteca, sale studio e spazio coworking) Nichelino (900mila euro in più per la riqualificazione parco urbano inclusivo di Via XXV Aprile, con strutture ludico-educative per famiglie) Rivarolo (216.421 euro in più per riqualificazione di Villa Vallero come sede della nuova biblioteca civica e del centro culturale) Rivoli (589mila euro in più per rifunzionalizzazione e valorizzazione del complesso architettonico di palazzo Piozzo Di Rosignano)Strambino (183.861,75 euro in più per il  progetto di gestione dell’emergenza abitativa e housing sociale) Venaria reale (656.536,82 euro in più per realizzazione di un hub per la cultura presso l’ex caserma Beleno) Villafranca Piemonte (1.117.665,32 euro in più per housing sociale) e l'Unione montana Val Chisone (130mila euro in più per progetto di houing sociale rivolto a soggetti fragili in Perosa Argentina e Perrero). 
"La Città metropolitana di Torino ha svolto un ruolo importante di accompagnamento e assistenza al territorio, supportando i soggetti attuatori nella definzione della strategia più efficace per rispettare la tabella di marcia imposta dal PNRR - commentano il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la consigliera delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano -Ora dovremo concentrare i nostri sforzi sugli interventi che andranno a gara nel 2023, cercando di non lasciare indietro nessuno".







carla gatti

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Primo giorno di lavoro in Città metropolitana di Torino per 47 ragazzi - 23 uomini e 24 donne - assunti con contratto di formazione lavoro dopo una selezione pubblica che si è svolta durante l'estate, con oltre 700 domande di partecipazione.
Sono giovani, laureati e laureate, in arrivo da diverse realtà del Piemonte e per un anno saranno impiegati nelle Direzioni dell'Ente, con l'obiettivo di poterli stabilizzare a tempo indeterminato.

Questa mattina li hanno accolti nella sede di corso Inghilterra il sindaco metropolitano Stefano Lo Russo e il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo per offrire loro un rapido inquadramento sul ruolo di Città metropolitana nel rapporto con il territorio ed i 312 Comuni, ma soprattutto per rimarcare il valore dell'impiego nella pubblica Amministrazione.

"La Città metropolitana di Torino, come tutta la Pubblica Amministrazione, sta assistendo ad un importante cambiamento anche anagrafico del proprio personale: l'inserimento in organico di nuove leve ci consente di guardare al futuro con fiducia" hanno sottolineato Lo Russo e Suppo, ricordando che a breve entreranno in servizio anche 33 nuovi cantonieri.

Oggi ha preso servizio in Città metropolitana anche il nuovo dirigente della struttura "Servizi alle Imprese, partecipazioni e attività produttive" con incarico anche di staff alla Segreteria generale: è Mario De Leo, trasferito dal Comune di Caselle torinese.

 

 

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Il gen. Alessandro La Marmora, grande figura del Risorgimento, fondatore ed ispiratore della creazione del corpo dei Bersaglieri, nacque a Palazzo Cisterna in Via Maria Vittoria a Torino il 27 marzo 1799 dalla nobile famiglia dei Ferrero della Marmora.
Sabato 1 ottobre la Città metropolitana di Torino - attraverso l’impegno della Consulta degli ex amministratori insieme alla sezione torinese dell’Associazione nazionale Bersaglieri - torna a celebrarne la figura con un convegno e  l’esibizione della Fanfara che porta il suo nome.
Alle h 10 Palazzo Cisterna ospita la presentazione del libro “Alessandro La Marmora, dal palazzo natio alla storia” curato dalla storica Silvia Cavicchioli e dal compianto amministratore locale Giuseppe Cerchio.
Al termine l'esibizione della Fanfara. 
Saranno presenti tra gli altri Guido Galavotti e Antonio Pennino consiglieri della Associazione nazionale Bersaglieri.
Su Palazzo Cisterna sono numerose le targhe dedicate a La Marnora: la prima fu posta in occasione del cinquantenario del Corpo, il 18 giugno 1886, poi altre lapidi in occasione del centesimo e del centocinquantesimo anniversario dalla sua morte, rispettivamente nel 1955 e 2005.