I NOSTRI COMUNICATI

 

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Il sindaco Stefano Lo Russo ha scelto Guido Mulè come nuovo direttore generale della Città metropolitana di Torino.
Il decreto di nomina, dopo un avviso pubblico, è stato firmato nel pomeriggio di lunedi 26 settembre e il sindaco annuncerà la sua scelta domani martedì durante i lavori del Consiglio metropolitano, convocato alle ore 14,30 in piazza Castello.
Guido Mulè, nato a Caltanissetta nel 1965, laureato in giurisprudenza, nel settembre 2020 era stato nominato direttore generale al Teatro Regio di Torino. 
Nel suo curriculum vitae numerosi incarichi di consulenza aziendale nella gestione del personale e nel miglioramento dei processi.
In Città metropolitana di Torino dal 15 ottobre andrà a sostituire Filippo Dani, dirigente dei sistemi informativi, che ha ricoperto l'incarico di direttore generale dell'Ente negli ultimi anni.

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La Città metropolitana di Torino, Iren Energia, società del Gruppo Iren attiva nella produzione di energia elettrica, e Top-IX, consorzio impegnato nella diffusione e impiego della Banda Larga e Ultralarga, hanno siglato un Protocollo d’intesa per promuovere l’utilizzo della fibra ottica con l’obiettivo di ridurre il digital divide, in particolare nei territori montani.
Le prime aree a essere coinvolte saranno quelle dove è già presente la fibra ottica, installata da Iren Energia tra alcuni dei propri impianti con sede a Torino e in Val di Susa, Valle Orco e Val Cenischia.
Nell’ambito dell’accordo, Iren Energia si impegnerà dunque a mettere a disposizione le proprie infrastrutture di Banda Larga e la Città metropolitana, grazie alla collaborazione e all’esperienza di TOP-IX, coinvolgerà i Comuni e gli stakeholder locali per ampliare i servizi telematici a disposizione della cittadinanza.
La collaborazione permetterà dunque di ampliare la copertura di rete a Banda Larga nella Città metropolitana di Torino, a vantaggio di cittadini, imprese e attività, contribuendo a ridurre il digital divide e stimolando una sempre maggiore digitalizzazione sul territorio.

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La Città metropolitana di Torino ha pubblicato online nella sezione aministrazione trasparente il bando per la ricerca del nuovo direttore generale. 
Le domande andranno inviate  entro lunedi 19 settembre all'indirizzo di posta elettronica cerificata dedicato 
selezionedirettoregenerale@cert.cittametropolitana.torino.it 
I candidati dovranno essere in possesso di diploma di laurea, esperti di organizzazione aziendale e/o di pubblica amministrazione, possedere capacità gestionali e organizzative maturate in enti o imprese di complessità adeguata anche in rapporto a quella della Città Metropolitana di Torino.
L’incarico di direttore generale avrà durata pari a quella del mandato elettivo del Sindaco metropolitano in carica e il trattamento retributivo annuo sarà fissato in relazione alle caratteristiche possedute dal soggetto che sarà individuato.
Il bando https://stilo.cittametropolitana.torino.it/albopretorio/#/albo/atto/36557

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La Città metropolitana di Torino ha indetto un concorso pubblico per esami a tempo indeterminato per due posti di Dirigente con professionalità tecnica ambientale (qualifica dirigenziale unica), di cui 1 riservato al personale interno. La domanda di partecipazione deve essere redatta utilizzando esclusivamente l'apposita piattaforma accecssibile dal sito dell'ente all'indirizzo http://trasparenza.cittametropolitana.torino.it/bandi-di-concorso

entro le ore 12.00 del giorno 22 settembre 2022.

Fra i requisiti necessari occorre essere in possesso di un diploma di laurea o una laurea specialistica o magistrale nei campi delle scienze ambientali, forestali, forestali e ambientali, agrarie, geologiche, naturali, biologiche, architettura, ingegneria edile-architettura, architettura del paesaggio, pianificazione territoriale e urbanistica e ambientale, chimica, fisica o diploma di laurea (DL) vecchio ordinamento, Laurea Specialistica DM 509/1999 (LS) o Laurea Magistrale DM 270/2004 (LM) rilasciati dalle facoltà di Ingegneria.

Occorre inoltre aver maturato un’esperienza come dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni con almeno cinque anni di servizio svolti in posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea; o il possesso della qualifica di dirigente in enti, strutture pubbliche non ricompresi nel campo di applicazione di cui all’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001,che abbiano svolto per almeno due anni le funzioni dirigenziali; o aver ricoperto incarichi dirigenziali o equiparati in amministrazioni pubbliche, per un periodo non inferiore a cinque anni; o ancora essere cittadini italiani, forniti di idoneo titolo di studio universitario che abbiano maturato servizio continuativo per almeno quattro anni presso enti od organismi internazionali.

Tutte le informazioni dettagliate al link:

https://trasparenza.cittametropolitana.torino.it/documents/78035/52184235/bando_concorso_pubblico_3_2022.pdf/04fa3547-da45-494f-968d-2a1683e9c0d6

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Come ogni fine d’agosto, anche quest’anno si tiene la commemorazione dei martiri di Vaccherezza: sabato 27 e domenica 28 agosto a Condove va in scena la due giorni di celebrazioni promossa dalla sezione Anpi Mario Jannon di Condove-Caprie in collaborazione con il Comune per ricordare i sedici giovani partigiani della 114ª brigata Garibaldi uccisi dai nazifascisti il 20 aprile 1945.
Sabato 27 alle 21, al mercato coperto di piazza I Maggio, è in programma “Aspettando Vaccherezza”, concerto della Banda POPolare dell’Emilia rossa.
Domenica 28 si aprirà con la passeggiata della memoria verso la conca di Vaccherezza: per i più allenati, partenza dal piazzale di Mocchie alle 8; per tutti gli altri la partenza è alle 9 dalla borgata Bigliasco, con arrivo previsto a Vaccherezza per le 10.30. Alle 11 l’arrivo della fiaccola e l’accensione della fiamma in onore dei caduti; seguiranno la deposizione della corona, un breve rito religioso e il saluto del presidente Anpi di Condove-Caprie Gigi Giuliano e del Sindaco di Condove. Al presidente provinciale Anpi il compito di tenere l’orazione ufficiale. Alle 12.30 si prosegue con il pranzo a base di polenta curato dall’associazione “Amici della Montagna” (prenotazione obbligatoria allo 011.19886840, via sms o Whatsapp al 339.7383339 o via email a anpi.condovecaprie@gmail.com).
Alle 14.30 conclusione con la presentazione del libro di Federico Jahier “Le scarpe di Angiolino”, storia di un partigiano tra la Val Susa e la Val Pellice.
In caso di pioggia anche gli appuntamenti di domenica si terranno al mercato coperto di piazza I Maggio.
Quest’anno la commemorazione di Vaccherezza, che si avvale del patrocinio, tra gli altri, della Città metropolitana di Torino, rientra nel programma di appuntamenti e celebrazioni per “Condove Medaglia d’oro al Merito civile”.


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Oltre quattro milioni di euro è l’utile ottenuto da Metro Holding Torino nel corso del suo primo anno di attività: è quanto risulta dal bilancio approvato lo scorso 29 giugno dalla Città metropolitana di Torino in qualità di socio unico. La società è stata costituita a fine 2020 per gestire in modo efficiente ed unitario le partecipazioni societarie dell'Ente.

L’utile 2021 ammonta esattamente a 4.104.241 euro, di cui 3.700.000 euro saranno distribuiti alla Città metropolitana come dividendo e la parte restante sarà destinata alla riserva legale e a quella straordinaria. Il patrimonio netto della società al 31 dicembre ammonta a 107.174.753 euro, la liquidità a 3.837.766 euro.

“Un risultato significativo per il primo anno di esercizio” ha commentato il vicesindaco Jacopo Suppo che ha partecipato all’Assemblea ordinaria della Società “anche considerando che il 2021 è stato un anno caratterizzato da un quadro economico molto incerto, influenzato dagli effetti della pandemia”.

Nel corso del 2021 Metro Holding Torino si è dedicata a completare il proprio assetto realizzando i trasferimenti previsti delle partecipazioni societarie dell’Ente e l’importante investimento che ha portato la Città metropolitana a detenere attraverso Metro Holding Torino circa il 2,5% del capitale sociale della multiutility Iren S.p.A..

Dal punto di vista organizzativo nel novembre 2021 Stefano Marzari è stato nominato amministratore unico in sostituzione di Gabriella Nardelli, dimissionaria in quanto chiamata a ricoprire l’incarico di assessore presso la Città di Torino, mentre ha proseguito nel suo ruolo di sindaco e revisore Roberto Bianco.















Alessandra Vindrola

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Migrazione al cloud, modelli per l’implementazione di servizi pubblici digitali, accelerazione per l’identità digitale, rafforzamento del sistema di pagamento pagoPA-AppIO: sono queste alcune delle misure destinate alla digitalizzazione dei comuni italiani previste dal Pnrr. Circa tre miliardi di euro messi a disposizione dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri attraverso una serie di bandi di prossima scadenza previsti sull’asse 1, dedicato alla transizione digitale, del Piano. Peri Comuni tuttavia non è sempre facile riuscire a capire come partecipare. Per questo la Regione Piemonte ha dato il via al tour “Piemonte digitale 2023” che dopo aver fatto una prima tappa a Novara è approdato oggi lunedì 4 luglio a Torino, nella sede della Città metropolitana, con l’obiettivo di accompagnare i Comuni nell’accesso ai fondi grazie a una task force che vede coinvolti Torino Wireless e Csi per offrire assistenza si sul piano progettuale che procedurale.

“La presenza oggi degli organi della Regione Piemonte in Città metropolitana è il segnale che si può lavorare insieme” ha detto la consigliera delegata allo sviluppo economico e alla pianificazione strategica Sonia Cambursano, salutando gli assessori regionali Matteo Marnati, Maurizio Marrone e Andrea Tronzano. “La mission della Città metropolitana è promuovere lo sviluppo economico e sociale sull’area vasta e infatti già il Piano strategico, approvato nel 2021, prevede una misura specifica sulla transizione digitale per rendere la pubblica amministrazione sempre più accessibile agli utenti”.

“Tuttavia non sempre i nostri Comuni, piccoli e piccolissimi” ha aggiunto la Consigliera “hanno la capacità di individuare le esigenze di transizione e come realizzarle. Ci vuole un lavoro di rete, che coinvolga il nostro Ente, l’Anci, insieme alla task force regionale, affinché i fondi del Pnrr non solo arrivino ai nostri Comuni, ma siano utilizzati nel modo migliore possibile”.

In effetti sinora solo un terzo dei Comuni dell’area metropolitana ha partecipato ai bandi del Pnrr per la transizione digitale: i tempi sono stretti e il rischio è che i fondi vadano ad altre Regioni e amministrazioni, hanno fatto notare gli assessori regionali Marnati e Tronzano.

Per questo entrerà in gioco il supporto di Torino Wireless e Csi che avranno il compito di fornire ai Comuni l’assistenza sia per la parte progettuale, in quei bandi in cui è prevista, sia quella procedurale, perché molti dei bandi dedicati ai Comuni prevedono l’erogazione di un contributo solo al raggiungimento degli obiettivi.

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Sabato 2 e domenica 3 luglio, dopo due anni di rinvii causati dalla pandemia, la Sezione A.n.a. di Torino, la più antica d’Italia, festeggia finalmente in presenza il centenario: nata il 6 febbraio 1920 nella sede del Circolo Ufficiali in congedo di via Lagrange, la prima sezione d’Italia degli alpini ha raggiunto e superato i cento anni di storia, arrivando a quota 102.

La concomitanza con il 150° anniversario del Corpo degli Alpini e il 70° anniversario della Brigata Alpina Taurinese fanno si che questa grande festa alpina assuma ancor più valore ed importanza.
Le celebrazioni cominciano sabato 2 luglio h 9 con il ritrovo in Piazza Castello dei Gonfaloni istituzionali, dei vessilli e dei Gagliardetti dei Gruppi alpini per l’alzabandiera: Dopo la funzione religiosa, l’inaugurazione della Cittadella Militare della Brigata Alpina Taurinense e la deposizione della corona d’alloro al monumento all’Alpino e l’esibizione della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense.
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.30, nelle piazze Castello, Palazzo di Città, Carignano, San Carlo, Vittorio Veneto, Carlo Alberto e in Via Roma, esibizioni itineranti della Fanfara Montenero della Sezione A.N.A. di Torino e di altre formazioni musicali e canore per culminare dalle 20,30 in Piazza Vittorio con il gran finale alle h 22.

Domenica 3 luglio appuntamento in Piazza San Carlo per la sfilata a partire dalle h 10.30: itinerario Piazza San Carlo, Via Roma, Via Po, per concludersi in Piazza Vittorio dove si terrà il cambio della Stecca con il gruppo che ospiterà la festa sezionale 2023.
La chiusura della manifestazione con l’ammainabandiera alle h 17 in piazza Castello con l’esibizione della Fanfara Montenero.

 


 

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La Città Metropolitana di Torino ha avviato stamani il confronto con i privati e le associazioni che li rappresentano sui 45 interventi selezionati sul territorio e finanziati con 120 milioni di euro nell’ambito della Missione 5 del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, dedicata all’inclusione e alla coesione sociale. L’incontro ha riguardato le possibilità di investimenti privati collegati agli interventi selezionati e approvati dai Ministeri dell’Interno e dell’Economia e Finanze principalmente nell’ambito del Piano Urbano Integrato "Torino metropoli aumentata. Abitare il territorio".
Particolare attenzione è stata dedicata all'illustrazione degli strumenti finanziari a disposizione dei privati per favorire il partenariato e a supporto degli investimenti da attuare sui territori. Con il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo e la Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico Sonia Cambursano, sono intervenuti i tecnici della Città metropolitana, che hanno illustrato il percorso di attuazione degli interventi della Missione 5, i tempi e le modalità di coinvolgimento dei privati.
La Banca Europea per gli Investimenti ha sottoscritto un accordo di finanziamento con il Ministero dell’Economia e delle Finanze per la creazione di un Fondo di Fondi per un ammontare iniziale di 772 milioni di euro, provenienti dal PNRR e di competenza dei Ministeri del Turismo e dell’Interno. La BEI veicolerà queste risorse alle imprese tramite intermediari finanziari selezionati. La strategia dell’Unione Europea di integrazione tra sostegno a fondo perduto e mobilitazione di capitale privato per progetti e investimenti di interesse pubblico viene attuata attraverso prestiti a basso interesse, garanzie e capitale azionario e altri meccanismi di assunzione di rischio, eventualmente associati all’assistenza tecnica. Per i Piani Urbani Integrati finanziati con la Missione 5 del PNRR il Fondo dei Fondi ha una dotazione di 272 milioni in favore di promotori privati e partenariati pubblico-privato che intendano partecipare o abbiano partecipato ai progetti finanziati dalle Città Metropolitane, promuovano progetti o iniziative coerenti con i progetti e interventi oggetto di finanziamento da parte delle Città Metropolitane. La Direzione centrale per la finanza locale del Ministero dell’Interno emanerà nei prossimi mesi unavviso al pubblico con le modalità e le condizioni di richiesta e accesso da parte dei privati ai prestiti e agli altri strumenti finanziari messi a disposizione.
Il Vicesindaco Suppo ha ribadito la disponibilità della Città Metropolitana a confrontarsi con i privati per diffondere nei diversi territori le informazioni sulle opportunità di investimento collegate ai progetti finanziati dalla Missione 5, poiché, per ogni intervento di rigenerazione urbanistica e sociale (Suppo ha fatto gli esempi del polo logistico di Bussoleno, delle ex Casermette di Usseglio e del teatro Matteotti di Moncalieri), sono ipotizzabili servizi realizzabili e gestibili da imprenditori locali. La Consigliera Sonia Cambursano ha spiegato che l’importanza di un percorso che coinvolga gli amministratori e le forze economiche locali deriva dai requisiti stringenti per l’assegnazione dei fondi PNRR, in termini di progettazione, tempistiche di realizzazione, monitoraggio dei lavori e rendicontazione delle spese.
L’incontro di stamani è stato anche l’occasione per richiamare i prossimi passi del percorso di realizzazione degli investimenti pubblici finanziati dalla Missione 5. È in corso lasottoscrizione dell’accordo tra la Città Metropolitana di Torino e i soggetti attuatori. L’aggiudicazione dei lavori dovrà avvenire entro il 30 luglio 2023, mentre il completamento di almeno il 30% delle opere ha come deadline il 30 settembre 2024, pena la revoca del contributo. I lavori dovranno essere terminati e collaudati entro il 30 giugno 2026. incontro PNRR privati 21 06 2022 1

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Sono almeno 6 milioni le persone che sono state costrette a fuggire dall’Ucraina dall’inizio della guerra, creando un imponente flusso di richiedenti asilo nei Paesi europei.
Di questi circa 120mila hanno raggiunto l’Italia e 10mila sono stati accolti in Piemonte, con una mobilitazione che ha visto insieme istituzioni e cittadini e che si è rivelata veloce ed efficace anche grazie alla Direttiva 2001/55/CE sulla protezione temporanea.
Se ne è parlato in occasione della Giornata mondiale del rifugiato lunedi 20 giugno in un incontro che ha avuto come tema “La guerra in Ucraina e il diritto di asilo”, organizzato dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale e dalla Città metropolitana di Torino, con il sostegno di UNCHR. Un’occasione per analizzare gli effetti che la guerra in Ucraina ha avuto sul sistema di accoglienza dei profughi in Europa, ma con un occhio alle sfide future per l’accoglienza di chi si trova costretto a lasciare non solo la propria casa ma anche il proprio paese.
Diego Dalla Verde, capogabinetto della Prefettura di Torino, ha portato i saluti del Prefetto, sottolineando l’importanza di aver dedicato in occasione della Giornata del rifugiato una particolare attenzione alla questione Ucraina, che genera e genererà anche nei prossimi mesi importanti ricadute sui flussi migratori in Europa e anche complesse ricadute socioeconomiche.
Valentina Cera, consigliera delegata alle politiche sociali della Città metropolitana di Torino, ha spiegato la Città metropolitana deve avere sul tema delle migrazioni un ruolo divulgativo: “Può cercare di provocare quella rivoluzione culturale contro il pregiudizio. I Comuni del nostro territorio fortunatamente hanno reagito bene e hanno dimostrato una grande capacità di accoglienza nei confronti degli ucraini, ma dobbiamo lavorare ancora molto perché la capacità di inclusione investa tutti i rifugiati, indipendentemente dal paese da cui arrivano”.
Laura Cassio, presidente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Torino, ha ricordato che la Direttiva sulla protezione temporanea è una disposizione che consente ai richiedenti asilo di restare sul territorio di accoglienza per un periodo di tempo limitato, potendo così rientrare nel proprio paese appena le condizioni lo rendono possibile. Lo status di rifugiato invece implica il divieto di rientro nel paese da cui si fugge”
Il territorio metropolitano, e più in generale l’Italia, ha reagito molto bene a questo nuovo flusso migratorio, come ha raccontato Tetyana Volos del Consolato onorario dell’Ucraina in Piemonte: “La guerra nel Donbass in realtà è cominciata nel 2014, e ci sono stati oltre due milioni di sfollati, però diretti verso l’interno del paese. Oggi assistiamo invece a un forte flusso verso gli altri paesi europei. Noi siamo un Consolato onorario, di solito organizziamo eventi culturali e curiamo rapporti commerciali, in questo caso per aiutare i nostri connazionali abbiamo dovuto organizzarci e far fronte a moltissimi problemi burocratici, di assistenza su una moltitudine di fronti. Per fortuna le istituzioni sono state altrettanto rapide ed efficaci a rispondere. E poi c’è stata una grande solidarietà da parte di tutti i cittadini, non solo quelli ucraini già residenti”.

La risoluzione della guerra in Ucraina non sembra avere tempi brevi, ma il vero problema è la crescita esponenziale dei conflitti nel mondo. Nel 2021 si potevano contare già circa 90milioni di rifugiati nel mondo " ha spiegato Elena Atzeni della Unhcr. “Negli ultimi dieci anni sono raddoppiati i conflitti” e se la stragrande maggioranza dei rifugiati sfolla in altre parti del proprio paese e o al massimo nei paesi confinanti, con la speranza di tornare a casa il prima possibile, cresce la quota di coloro che cercano rifugio verso paesi terzi in cerca di una nuova vita, perché il ritorno non è in alcun modo unba soluzione percorribile”.