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Dal 1° febbraio la Città metropolitana di Torino attiva la piattaforma informatica dedicata ai Comuni per la rilevazione dei fabbisogni di assistenza tecnica, in termini di progettazione di opere pubbliche e direzione dei lavori. “Il progetto della piattaforma è partito con successo già nel 2023, con l’invio da parte delle amministrazioni locali di richieste-test, utili a sperimentare con sempre più efficacia il nuovo sistema – annota con soddisfazione il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha la delega ai lavori pubblici e all’assistenza agli Enti locali – Grazie alla piattaforma informatica siamo pronti ad accogliere le istanze, che i Comuni possono presentare compilando i moduli di rilevazione dei fabbisogni entro il 31 marzo”.
La piattaforma è suddivisa in due sezioni: la prima per la raccolta di esigenze di assistenza tecnica per opere di competenza comunale e la seconda per la segnalazione di opere di competenza della Città metropolitana. L’assistenza tecnica potrà essere prestata dalla Città metropolitana ai Comuni per interventi concernenti la viabilità (qualificazione urbana, rotatorie, piste ciclabili e percorsi ciclopedonali), l’edilizia di proprietà comunale (interventi su scuole o altri edifici comunali esistenti o da progettare), l’ambiente e la tutela del territorio (difesa del suolo, consulenze geologiche, ecc.), le procedure espropriative e le rilevazioni topografiche. A raccolta ultimata, i dati raccolti saranno elaborati e utilizzati per la stesura di un piano triennale delle azioni di assistenza tecnica, aggiornato ogni anno. Verrà inoltre elaborata la proposta di piano integrativo delle opere pubbliche di competenza della Città metropolitana, che verrà sottoposta al pareri degli amministratori locali delle Zone omogenee.
La presentazione della piattaforma, il manuale utente aggiornato e i moduli di segnalazione dei fabbisogni sono reperibili nel sito Internet della Città metropolitana alla pagina www.cittametropolitana.torino.it/cms/azioni-integrate-enti-locali/rilevazione-fabbisogni e per ulteriori informazioni si può scrivere a rilevazione_fabbisogni@cittametropolitana.torino.it
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“Al nuovo Rettore del Politecnico, professor Stefano Corgnati, formuliamo i più cordiali auguri di buon lavoro, nella speranza di poterlo incontrare presto per proseguire una storica collaborazione tra il Politecnico, la Provincia un tempo e la Città metropolitana di Torino oggi”: con queste parole il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo commenta l’elezione del professor Corgnati alla guida dell’Ateneo torinese.“Per la nostra struttura tecnica delle Direzioni Viabilità ed Edilizia Scolastica il Politecnico di Torino è da sempre un punto di riferimento imprescindibile: è l’Ateneo in cui si formano e da cui proviene la maggior parte dei nostri ingegneri e architetti, che costituiscono una delle colonne portanti della nostra struttura amministrativa. - sottolinea inoltre il Vicesindaco Suppo – Con il Politecnico lo scambio di informazioni e la consulenza scientifica sono costanti e l’aggiornamento professionale dei nostri progettisti sarebbe impensabile senza l’Ateneo torinese”.
“Il nuovo Rettore ha avuto un’esperienza amministrativa come Sindaco di Livorno Ferraris e quindi, ne sono certo, è attento alle esigenze dei territori e consapevole delle sfide che tutti i giorni attendono noi amministratori locali. - conclude Suppo – Siamo sicuri che sin dai primi contatti la sintonia che abbiamo sempre avuto con il Politecnico avrà nuovamente ricadute importanti per la Città metropolitana di Torino”.
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Un appello alla sinergia tra tutte le istituzioni pubbliche e private, al di là delle differenti visioni politiche e dei legittimi interessi, per dare un futuro ad un territorio la cui storia e la cui identità sono fortemente connessi con lo sviluppo industriale: questo in sintesi il contributo che il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo ha portato al confronto sul futuro produttivo e occupazionale del Piemonte, nel corso della seduta aperta che il Consiglio Regionale ha tenuto nell’auditorium della sede della Città metropolitana di Torino. Facendo riferimento a casi concreti di crisi produttive e occupazionali, come quella della FIR Fulda di Sant’Ambrogio di Torino, a nome della Città metropolitana il Vicesindaco Suppo ha espresso l’auspicio che il territorio sappia far ripartire lo sviluppo economico puntando su quella che ha definito la filiera del sapere, che deve essere alimentata da un sistema formativo e scolastico attento alle esigenze del sistema produttivo.“Negli ultimi quattro anni, tra pandemia, conflitti bellici, rincaro delle materie prime e dell’energia, il mondo è cambiato e il nostro territorio rischia la marginalità. - ha sottolineato Suppo - L’incertezza è fa ormai parte della sensibilità di tutti noi. Occorre guardare al futuro puntando sull’attrazione di risorse private e pubbliche, come ad esempio i fondi europei per la coesione. Occorre investire sulla formazione”.
Il Vicesindaco Suppo ha sottolineato che, senza adeguati investimenti, è impossibile dare un futuro ad un Paese che sconta un elevato debito pubblico, un inaccettabile livello di evasione fiscale e crescenti diseguaglianze sociali ed economiche. “A questo si aggiunga, - ha ricordato il Vicesindaco metropolitano – che il Piemonte è una delle Regioni del Nord Italia che fanno più fatica a tenere il passo, in termini diinnovazione e presenza sui mercati internazionali. Abbiamo buone prospettive nei settori aerospaziale, biomedicale, della meccatronica e della logistica, ma persistono incognite per l’automotive. Eppure siamo un territorio che agli investitori internazionali può offrire importanti infrastrutture e una posizione strategica tra la Francia e il sistema portuale ligure. Sono atout che abbiamo evidenziato nel Piano Strategico Metropolitano, che riteniamo sia un contributo importante al confronto sulle prospettive del Piemonte. L’importante è che l’Italia si doti nuovamente di una politica industriale nazionale e che il nostro territorio abbia le idee chiare su dove vuole andare e su quali opportunità vuole offrire a chi vuole investire”.

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“Anche la Città metropolitana di Torino partecipa con grande commozione al ricordo di Gastone Cottino”. Il vicesindaco Jacopo Suppo porge le condoglianze alla famiglia nel giorno della scomparsa del partigiano Lucio, a pochi giorni dal compimento dei 99 anni di età, e abbraccia la figlia Linda, protagonista della vita culturale valsusina e torinese. “Era l’ultimo testimone del gruppo dei combattenti che il 26 aprile 1945 liberò Torino e il suo Palazzo di Città, eoggine ricordiamo la lunga e integerrima esistenza di antifascista, di giurista e di docente universitario. Gastone Cottino, diventato partigiano poco meno che ventenne” prosegue Suppo, “ha rappresentato una gioventù capace di difendere i valori di democrazia e libertà, valori che poi ha riproposto lungo tutta la sua vita di educatore delle giovani generazioni”.- Dettagli
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Venerdì 21 dicembre si è tenuta nell’auditorium della sede di corso Inghilterra della Città metropolitana di Torinola terza e ultima seduta dell’anno della Conferenza metropolitana dei 312 Sindaci del territorio, chiamata ad esprimere il proprio parere sulla nota di aggiornamento al Documento Unico di Programmazione e sullo schema del Bilancio di previsione 2024-2026, già approvati il 5 dicembre in prima lettura dal Consiglio metropolitano e illustrati ai Sindaci presenti dalla Consigliera metropolitana delegata al Bilancio, Caterina Greco. L’aggiornamento al DUP tiene conto della riorganizzazione dell’Ente realizzata nel 2023. Sono stati rivisti i piani triennali degli acquisti e degli investimenti. IlBilancio tecnico che, per legge, deve essere approvato entro il mese di dicembre, è la base su cui sarà costruita nel 2024 la gestione delle risorse, attraverso una serie di variazioni che saranno adottate sin dall’inizio del nuovo anno. Nel 2024 il pareggio è previsto sulla cifra di 769.062.000 euro. Le principali voci di entrata derivanti dalla fiscalità di competenza dell’Ente sono, come sempre, l’IPT e l’addizionale sulla RC Auto. Le spese correnti ammontano a 232 milioni, di cui 41 per la retribuzione lorda del personale, mentre l’indebitamento è sotto controllo.Nel suo intervento il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha sottolineato che il 2023 è stato un anno ricco di sfide, a partire dalla revisione organizzativa impostata dal nuovo direttore generale Guido Mulè, ma anche in relazione all’ingresso nei ranghi dell’Ente di nuove unità di personale. In merito alla rivisitazione dei fondi PNRR per la rigenerazione urbana, il Sindaco ha ricordato che il confronto con il Governo centrale prosegue, perché l’esecutivo intende rendere possibile la realizzazione di molti progetti attingendo non più ai fondi del PNRR ma ad altre linee di finanziamento. Si attende che nel mese di gennaio un apposito Decreto stabilisca le modalità per il reperimento e l’allocazione delle risorse. Il Sindaco Lo Russo ha poi auspicato che la presenza della Città metropolitana nella compagine azionaria dell’Iren sia a breve oggetto della riflessione e del confronto tra le forze politiche, con l’obiettivo primario di consentire alla Città metropolitana di entrare nel Patto parasociale di sindacato tra i maggiori soci dell’Iren, visto che la quota detenuta dall’Ente di area vasta, il 2,5%, è tutt’altro che trascurabile. A giudizio del Sindaco metropolitano gli interventi di cui gli impianti di riscaldamento di molte scuole necessitano possono scaturire da un confronto con la multiutility partecipata.
Al termine della Conferenza metropolitana si è tenuta l’ultima seduta del 2023 del Consiglio, che ha approvato il nuovo Regolamento della Città metropolitana di Torino per la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, con il quale si dà piena attuazione alla normativa che l’Unione Europea ha emanato sulla materia. Ampio spazio nel nuovo testo è dedicato al diritto dei cittadinia ricevere un’informativa chiara e semplice sul trattamento dei dati personali che li riguardano ealla possibilità di ottenere l’accesso, la limitazione, la cancellazione dei dati personali trattati. Su proposta del Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, il Consiglio ha anche approvato una Deliberazione concernente la razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie e la nuova classificazione della Strada Provinciale 502 della Palazzina di Caccia di Stupinigi-Variante di Borgaretto, che sarà aperta al traffico all’inizio del 2024.

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La Città metropolitana di Torino prenderà parte, come di consueto, alla Cerimonia commemorativa del 101° anniversario della Strage di Torino del XVIII Dicembre 1922 che si terrà lunedì 18 dicembre alle 10.30 presso la lapide dei Martiri della Camera del Lavoro in piazza XVIII Dicembre (davanti alla vecchia stazione di Porta Susa). La Città metropolitana sarà rappresentata dalla consigliera delegata Valentina Cera e dal Gonfalone, decorato con la Medaglia d’oro al merito civile.
Nei giorni tra il 18 e il 20 dicembre 1922, le squadre fasciste comandate da Piero Brandimarte scatenarono una violentissima rappresaglia nei confronti degli oppositori del regime, in seguito a una sparatoria avvenuta in barriera di Nizza in cui era stato ferito mortalmente un giovane fascista. Furono uccise undici persone, tra cui il consigliere comunale comunista Carlo Berruti, e una trentina rimasero ferite.
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Il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo ha convocato la Conferenza metropolitana dei Sindaci per giovedì 21 dicembre alle 10 nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7. All’ordine del giorno l’espressione del parere sulla nota di aggiornamento al DUP-Documento unico di programmazione 2024-2026 e sullo schema del Bilancio di previsione finanziario 2024-2026.Sono componenti della Conferenza i Sindaci dei 312 comuni della Città metropolitana. Ciascun Sindaco o Vicesindaco può delegare a partecipare alla Conferenza un componente della Giunta comunale o del Consiglio comunale, in sua sostituzione.
Al termine della seduta della Conferenza, il Consiglio metropolitano si riunirà per l’approvazione definitiva delle due Deliberazioni. Saranno sottoposte al voto anche due Deliberazioni che la I Commissione consiliare esamina nella seduta di oggi pomeriggio. Si tratta della razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie al 31 dicembre 2022 e degli organismi aventi forma non societaria e del nuovo Regolamento della Città metropolitana di Torino per la protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, che deve corrispondere ai criteri del regolamento dell’Unione Europea numero 679 del 2016.

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“Il 2023 è stato un anno davvero impegnativo per il nostro Ente, per il carico di lavoro collegato ai progetti del PNRR. Ma la professionalità e la capacità messe in campo dal personale hanno consentito alla Città metropolitana di Torino di confermarsi come un’eccellenza a livello nazionale eun modello di efficienza e qualità”: lo ha sottolineato con soddisfazione il Sindaco metropolitano, Stefano Lo Russo, nel consueto incontro di fine anno con i dipendenti nell’auditorium della sede di corso Inghilterra 7. Nell’occasione il Sindaco Lo Russo, il Vicesindaco Jacopo Suppo, il Direttore generale Guido Mulè e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e CSA hanno proceduto alla stipula ufficiale del nuovo contratto decentrato, la cui pre intesa era stata siglata il 22 settembre scorso e approvata dall’assemblea dei dipendenti il 24 ottobre. Il nuovo contratto decentrato arriva a dieci anni dalla sigla di quello precedente. Tra gli elementi salienti figura un protocollo di relazioni sindacali coerente con la normativa nazionale ma che tiene conto delle esperienze maturate nella Città metropolitana di Torino. Il contratto decentrato consentirà di riconoscere e valorizzare le capacità professionali e l'esperienza maturata dai dipendenti come strumenti primari per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza e di miglioramento delle prestazioni dell’amministrazione. Sono stati inoltre individuati percorsi di crescita professionale che valorizzano l'assunzione di responsabilità nei procedimenti. Grazie al contratto decentrato sarà possibile allineare alcuni istituti con la normativa nazionale, garantire la sicurezza di tutti i dipendenti e un adeguato livello dei servizi connessi alla viabilità, che sovente affrontano le conseguenze di eventi meteorologici imprevedibili e violenti. È stata concordata l’introduzione di un nuovo modello organizzativo denominato Sicurezza Strade, che assicura un monitoraggio e un controllo sugli oltre 3.000 km della rete viaria di competenza della Città metropolitana di Torino per 24 ore al giorno e per 365 giorni all'anno”.Formulando i suoi auguri per le imminenti festività natalizie, il Sindaco Lo Russo ha ringraziato i dipendenti per l’impegno profuso nel 2023 e ha porto il benvenuto ai neo assunti, dicendosi certo che l’inserimento di nuovo personale nell’Ente porterà energie fresche e influirà positivamente sui processi organizzativi e sulla prestazione dell’amministrazione. “Non stancatevi di essere portatori di entusiasmo e di fare proposte per migliorare i servizi erogati!” ha detto il Sindaco metropolitano rivolgendosi ai nuovi assunti. Il Sindaco metropolitano ha anche invitato i dipendenti con maggiore anzianità di servizio ad accogliere le nuove energie, a trasmettere loro le esperienze positive e a rimanere aperti al cambiamento, perché, ha sottolineato, “non si smette mai di imparare e anche un errore può essere un’occasione per fare meglio in futuro”.
Lo Russo ha poi rivendicato lo sforzo in atto per migliorare la qualità dei servizi di un Ente che ha un impatto importante sui cittadini e sulle comunità locali, amministrando un territorio che conta 312 Comuni, che si estende su 6827 Km quadrati e che è abitato da 2 milioni e 247.000 cittadini residenti. Il Sindaco metropolitano ha tenuto a sottolineare l’impegno di quelli che ha definito i “Sindaci eroi” dei piccoli Comuni, quelli che vanno accompagnati e affiancatidagliamministratori metropolitani, che peraltro svolgono il loro servizio a titolo gratuito. Lo Russo ha anche richiamato il clima positivo e costruttivo che si respira nel Consiglio metropolitano, dove l’attenzione alle questioni concrete prevale sulle pur legittime differenze politiche.

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Il programma di lavoro per l’aggiornamento del Piano Strategico Metropolitano ha vissuto stamani uno dei suoi momenti centrali con l’incontro pubblico di ascoltoche rappresenta uno snodo essenziale di un percorso partecipativo che sta coinvolgendo gli amministratori locali, i corpi intermedi, le associazioni di categoria, ricreative, culturali, sportive, ma anche i singoli cittadini. La fase di ascolto e condivisionedel processo di aggiornamento del PSM ha lo scopo di far emergere e raccogliere le idee e i contributi del territorio, attraverso la pianificazione di incontri organizzati per Zone omogenee e di successivi incontri tematici di approfondimento. A seguire sono previste la fase di redazione del Piano 2024-2026 e la successiva adozione da parte del Consiglio metropolitano, da completare entro il dicembre 2023.L’obiettivo dell’incontro del 10 novembre, introdotto e chiuso dalla Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico, al turismo e alla pianificazione strategica, era quello di avviare una riflessione collettiva, per definire un quadro condiviso dello stato di fatto e delle esigenze che la nuova pianificazione dovrà affrontare. La Consigliera Cambursano ha sottolineato che “la Città metropolitana adotta una metodologia che prevede la co-progettazione e la co-pianificazione delle scelte strategiche con i territori. Non vogliamo assolutamente far calare dall’alto opzioni e scelte che hanno conseguenze dirette sulla vita quotidiana delle persone e delle comunità in cui vivono e lavorano”.
L’evento tenutosi stamani è partito da un confronto sugli esiti del Piano strategico 2021-2023, per poi avviare una ricognizione delle nuove esigenze a cui la prossima programmazione dovrebbe rispondere. L’incontro è stato strutturato suddividendo il pubblico in sei tavoli tematici relativi agli assi strategici del PSM: l’asse 1 dedicato a digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, l’asse 2 sulla rivoluzione verde e la transizione ecologica, l’asse 3 sulla mobilità sostenibile, l’asse 4 su istruzione e ricerca, l’asse 5 su inclusione, coesione e attrattività, l’asse 6 sulla salute. Le sessioni di discussione sono state facilitate da esperti, che hanno riportato nella sessione plenaria conclusiva i risultati del confronto ai tavoli.
Dal confronto sull’Asse 1 è emersa l’esigenza di considerare la digitalizzazionecome uno strumento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale dei territori e un’occasione per valorizzarne le peculiarità. Il potenziamento delle infrastrutture per la connessione telematica e la promozione della digitalizzazione possono incrementare l’attrattività del territorio, sia per le aziende che per le risorse umane potenzialmente interessate ad insediarvisi.
Sui temi dell’Asse 2 l’attenzione dei partecipanti si è incentrata sulla difesa della qualità delle risorse idriche e atmosferiche e dellabiodiversità. È stato posto l’accento sull’importanza delle infrastrutture verdi, tema su cui occorre sensibilizzare gli amministratori locali. In una logica dico-progettazione degli strumenti di pianificazione i rappresentanti degli imprenditori del settore delle costruzioni hanno sottolineato l’esigenza di un aggiornamento delle normative riguardanti la rigenerazione urbana e il risparmio energetico. Anche il tema dellecomunità energetichesconta un vuoto normativo che ne pregiudica lo sviluppo e la diffusione nei territori. In questo senso è emersa una fiducia nel ruolo di coordinamento che potrà svolgere la Città metropolitana, intesa da molti come una potenziale cabina di regia di molti progetti territoriali.
Intermodalità, uso alternativo dei mezzi, governance del sistema del trasporto pubblico locale sono i temi emersi dal confronto sull’Asse 3, anche in questo caso con un appello alla Città metropolitana, affinché svolga un ruolo di regia, anche e soprattutto nella comunicazione verso i cittadini, per informarli e spiegare nuove opportunità per una modalità sostenibile.
In merito all’Asse 4, già oggetto di analisi sulla tendenza al declino demografico e sulle sue implicazioni sul sistema scolastico e formativo, è stata ribadita l’esigenza di ricalibrare il dimensionamento scolastico, per trovare un punto di equilibrio nell’intero territorio metropolitano. Anche il disagio sociale in aumento è un tema segnalato durante il confronto. La positività emersa è riferita alla crescente apertura delle istituzioni scolastiche alle vocazioni territoriali e al dialogo con la società e il sistema produttivo. La formazione green è accolta con entusiasmo dai giovani, mentre sono state segnalate criticità in merito all’utilizzo delle risorse del PNRR da parte delle scuole e delle istituzioni. È stata inoltre richiamata l’esigenza di un coordinamento tra le politiche per l’istruzione e quelle relative al trasporto pubblico locale, così come la necessità di una raccolta di dati e di analisi sul fenomeno della dispersione scolastica.
La discussione sull’Asse 5ha fatto emergere la richiesta di un maggiore coinvolgimento degli stakholder presenti sul territorio, per la programmazione di politiche di contrasto alle crescenti diseguaglianze e per la costruzione di una cittadinanza attiva. Il ruolo immaginato per la Città metropolitana delinea la creazione di un centro di competenze sul Welfare locale, capace di accompagnare l’individuazione di obiettivi chiari e monitorabili, con una forte attenzione ai giovani e alle questioni di genere. La rete che può essere promossa e coordinata dalla Città metropolitana deve scattare innanzitutto una fotografia del territorio in termini di inclusionee poicontribuire adevitare doppioni nella programmazione dei servizie a coprire le zone marginali non servite. Gli interlocutori che hanno partecipato alla fase di ascolto auspicano un sempre maggioreraccordo tra Terzo Settore, uffici giudiziari e organismi impegnati per la pubblica tutela, anche per ampliare la platea dei reati le cui vittime vengono tutelate. L’innovazione nei servizi sociali territoriali deve passare attraverso l’accompagnamento delle persone all’utilizzo delle modalità di fruizione digitali, ma anche alla promozione del confronto sulle possibili modifiche alla normativa in materia. Alla Città metropolitana si chiede infine di promuovere l’accesso alla casa anche fuori della conurbazione torinese, garantendo un adeguato livello di servizi alla cittadinanza.
Sull’Asse 6 tra gli spunti di riflessione emersi figura la trasversalità tra gli assi: ad esempio nel rapporto tra politiche per la salute e politiche sociali, ma anche su temi come le case di comunitàel’incremento della popolazione anziana e straniera, che devono trovare risposte anche nelle politiche sanitarie. Gli esempi concreti sono le reti di senior housing espazi più adatti ai pazienti negli ospedali e nelle case di comunità. Una corretta relazione pubblico-privato è vista come positiva, mentre il volontariatoè considerato una risorsa fondamentale soprattutto nei piccoli Comuni. La promozione di una sana alimentazione, le mense ospedaliere gestite con ingredienti di qualità, il legame tra salute e ambiente, i servizi e i presìdi sanitari per le aree interne sono altri temi emersi dal confronto.

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È sempre più grave la disaffezione degli italiani verso gli appuntamenti elettorali e sono dati veramente preoccupanti quelli che saranno illustrati e analizzati nel corso dell’incontro sul tema “Per la partecipazione dei cittadini: uniti contro l’astensionismo elettorale”, in programma lunedì 13 novembre alle 15 nella sala al 15° piano della sede della Città metropolitana di Torino, in corso Inghilterra 7. L’incontro, su di un tema affrontato per la prima volta in Italia in un appuntamento pubblico, è organizzato congiuntamente dalla Consulta Permanente dei Consiglieri e amministratori della Provincia e della Città Metropolitana di Torino, dal Coordinamento Piemonte-Valle d’Aosta dell’Associazione ex Parlamentari della Repubblica, dall’Associazione Consiglieri Emeriti del Comune di Torino e dall’Associazione tra i Consiglieri Regionali già facenti parte del Consiglio Regionale del Piemonte.A presiedere i lavori sarà Marco Canavoso, Presidente della Consulta Permanente dei Consiglieri e amministratori della Provincia e della Città metropolitana, che rivolgerà ai presenti il saluto istituzionale. A seguire,Maria Grazia Sestero del Coordinamento Piemonte-Valle d’Aosta dell’Associazione ex parlamentari della Repubblica, terrà un intervento sul tema “Libertà e partecipazione”. Ad illustrare i punti salienti e le analisi scaturite dalla ricerca intitolata “Per la partecipazione dei cittadini” sarà, in collegamento telematico, l’ex Ministro della Funzione pubblica, ex parlamentare e Presidente della Fondazione Astrid Franco Bassanini. Una riflessione sui dati inerenti l’astensione elettorale in Piemonte sarà proposta da Magda Negri del Coordinamento Piemonte-Valle d’Aosta dell’Associazione ex parlamentari della Repubblica. L’astensionismo elettorale nelle democrazie occidentali sarà il tema delle relazioni di due studiosi universitari: Franca Roncarolo, professoressa ordinaria del Dipartimento Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, Dario Tuorto, professore ordinario del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, quest’ultimo in collegamento telematico. Sulle proposte legislative per il contrasto all’astensionismo e la promozione della partecipazione elettorale si soffermeranno Andrea Giorgis, membro della Commissione Affari Costituzionali del Senato, e Alberto Balboni, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, quest’ultimo in collegamento telematico.
L’ingresso nella sala del 15° piano del palazzo di corso Inghilterra sarà libero sino ad esaurimento dei posti, ma per informazioni ulteriori sull’evento è possibile scrivere a consultapermanente@cittametropolitana.torino.it
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