Agricoltura
Da venerdì 10 a martedì 14 novembre a Chieri torna la Fiera Nazionale di San Martino, un’importante vetrina di promozione del territorio e delle sue risorse: agricoltura e prodotti tipici, paesaggio, storia, tradizioni, cultura e sostenibilità. Ad aprire la manifestazione, patrocinata come sempre dalla Città metropolitana di Torino, saranno le musiche dal repertorio popolare dei Musicanti di Riva presso Chieri, che venerdì 10 alle 21 nella sala Conceria proporranno i loro quadri teatrali e musicali in piemontese, per poi animare il pomeriggio di sabato 11 nella chiesa di San Filippo. Sempre nella giornata di sabato 11 sarà presentata unaricerca sulla religiosità popolare che ha coinvolto diverse amministrazioni comunali del Distretto del Cibo Chierese-Carmagnolese e le associazioni del territorio.La Fiera sarà inaugurata ufficialmente sabato 11 novembre alle 15 in piazza Cavour, alla presenza del Sindaco e Consigliere metropolitano Alessandro Sicchiero, dell’Assessora Elena Comollo e degli altri amministratori locali, con la partecipazione della Filarmonica Chierese.
Saranno molte le occasioni per gustare la cucina locale: il Pala Bagnacaoda di piazza Cavour, a cura della Pro Chieri e della Pro Loco di Andezeno; le cucine di strada sempre in piazza Cavour, con i piatti della tradizione locale rivisitati in chiave moderna; gli stand delle Pro Loco del territorio; il Piatto di San Martino, che sarà proposto dai ristoratori per promuovere i prodotti d’eccellenza del Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese. In piazza Umberto sarà possibile degustare il Freisa e i vini della collina torinese, grazie all’expertise del Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e vini della Collina Torinese.
Si potrà partecipare gratuitamente alle attività proposte dalle fattorie didattiche locali presenti in via Vittorio Emanuele II e ai laboratori di CAMST per le famiglie. Si potranno approfondire la conoscenza della tradizione rurale con il Museo Diffuso della Vita Contadina, a cura dell’associazione “La barca nel bosco”. Non mancheranno passeggiate, biciclettate, degustazioni e visite guidate alla scoperta di Chieri e del suo contado. Il Welcome Chieri è un itinerario che consente di entrare nel cuore della città, tra storia, miti, leggende e luoghi da non perdere, scoprendo chiese di notevole pregio, tra le quali la cappella Gallieri all’interno del Duomo, le tracce della storia ebraica della Città e le specialità tipiche. Per partecipare è necessario prenotarsi sul sito Internet www.turismoturino.org.
Tornerà la mostra mercato delle eccellenze agro-alimentari piemontesi e italiane in via Vittorio Emanuele II e via Palazzo di Città. La Fiera agricola sarà allestita dalla Pro Chieri nel parcheggio Scotti e al Campo Archero, con in mostra le macchine, gli impianti e i prodotti per l’alimentazione zootecnica e “La fattoria in fiera”, con l’esposizione di piccoli animali da cortile. Il tradizionale Mercatone si terrà domenica 12 e martedì 14 novembre nell’area di piazza Europa. Il luna park sarà allestito in piazzale Quarini.
Il programma completo della Fiera di San Martino è disponibile sul sito ufficiale del Comune di Chieri www.comune.chieri.to.it, ma per seguire da vicino la Fiera è possibile collegarsi alle pagine Facebook @fierasanmartinochieri e @comunechieri

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Una festa tipicamente paesana come nella migliore delle tradizioni contadine di un tempo: è questo lo spirito con cui a Druento è nata l’idea di dedicare una sagra alla rapa locale, giunta alla sua seconda edizione. L’organizzazione da parte del Comune di Druento, con la collaborazione del gruppo locale dell’Associazione Nazionale Alpini e della Pro Loco, punta a proporre al pubblico un evento in cui storia e modernità, passato e presente si fondono, in nome dell’antico e nobile ortaggio, chiamato in piemontese “ravot”.Il fulcro della Sagra della Rapa, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, è l’ortaggio in tutte le sue declinazioni, da degustare in un ampio stand gastronomico in viale Papa Giovanni XXIII. Dalla serata di venerdì 10 novembre i visitatori potranno allietare il loro palato con i classici “ravotti”, succulenti ravioli con salsiccia e rape rigorosamente locali, da servire con burro e salvia.
La rapa, già nota e preparata prima della patata, si presta bene alla cucina di piatti prelibati ma molto semplici, in cui si apprezzano le doti organolettiche dell’ortaggio. La radice carnosa è particolarmente indicata nelle diete ipocaloriche ed è ricca di sali minerali, mentre le foglie verdi forniscono un prezioso apporto delle vitamine A e K, importanti per le ossa. In omeopatia lo sciroppo di rapa è considerato un ottimo rimedio naturale contro la tosse secca e aiuta in caso di stanchezza e bronchite. Non mancano le curiosità legate all’arrivo della rapa a Druento, che in paese divenne celebre per la sua somiglianza con la parte terminale del campanile della chiesa di San Sebastiano, oggi sconsacrata. Nel weekend della Sagra della Rapa di Druento nella zona della tensostruttura in viale Papa Giovanni XXIII sarà anche allestita un’area bimbi, con giochi e animazione a cura di Circo Wow, ci sarà l’esposizione dei prodotti locali e, domenica 12 novembre, si terrà la Fiera autunnale, con bancarelle di artigianato, hobbisti, e produttori a km zero.
Venerdì 10 novembre in occasione dell’inizio della sagra è in programma alle 17 la lettura animata “La Rapa Magica” a cura de “I Retroscena”, con merenda finale per i bambini. Lo stand gastronomico proporrà un menù storico a partire dalle 19,30, ci sarà l’esposizione dei prodotti locali e i balli occitani saranno proposti dall’Unitre di Druento. Nella serata di sabato 11 riaprirà lo stand gastronomico e si terrà l’estrazione dei premi offerti dall’Associazione Commercianti. Domenica 12 lo stand gastronomico sarà aperto per il pranzo a partire dalle 12,30 e si terrà la premiazione del concorso “La Rava d’Or”. Per saperne di più si può consultare il sito Internet del Comune www.comune.druento.to.it

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Mele di tutte le forme e colori, ma anche l’insieme delle eccellenze della frutticoltura del Pinerolese: è questo il richiamo principale della kermesse Tuttomele, la cui 44ª edizione si inaugurerà sabato 4 novembre alle 14,30. Tra le autorità che parteciperanno al tradizionale taglio del nastro in piazza Sforzini ci sarà la Consigliera metropolitana Sonia Cambursano, delegata alle attività produttive, allo sviluppo economico e al turismo. Tuttomele, da sempre patrocinata dalla Città metropolitana, anche quando l’Ente di area vasta si chiamava Provincia di Torino, è da qualche anno una manifestazione di rilevanza nazionale, a cui i produttori frutticoli piemontesi e non solo guardano per capire qual è l’evoluzione del settore e come evolvono i gusti dei consumatori.I produttori di mele presenti a Tuttomele da sabato 4 a a domenica 12 novembre quest'anno hanno creato, in collaborazione con la ProCavour due nuove cassette in cartone per il trasporto e la vendita: una è per la frutta standard, l’altra per quella biologica. Entrambe le scatole aiutano il consumatore a riconoscere immediatamente il prodotto locale, grazie ad una grafica chiara e attraente, con i loghi di Tuttomele, del CIFOP-Centro Incremento Frutticoltura Ovest Piemonte, della Strada delle Mele del Pinerolese e dei 14 Comuni associati.
Cavour si conferma così come una delle capitali dell’agricoltura torinese, grazie al suo impegno nel nascente Distretto del Cibo “Le 5 Terre da scoprire”e nel Distretto interprovinciale della Frutta, appena costituito insieme a 44 Comuni del Saluzzese. Delle prospettive della frutticoltura pinerolese e saluzzese si parlerà nel convegno in programma mercoledì 8 novembre sul tema “Frutta Piemonte, Italia, Europa, dinamiche produttive e commerciali”.
LE PROPOSTE PER CONSUMATORI, AGRICOLTORI, TURISTI E SPORTIVI
L’anteprima sportiva di Tuttomele sarà ancora una volta la 16ª edizione della corsa podistica AppleRun, in programma mercoledì 1° novembre alle 10 su di un percorso ad anello di 10 Km nelle vie del centro e sulla pista ciclopedonale intorno alla Rocca: un tracciato facile e veloce che attrae ogni anno oltre un migliaio di partecipanti allo start da piazza Solferino. Naturalmente a tutti i partecipanti e soprattutto ai vincitori andranno le sempre gradite scorte di mele cavouresi, acquistate nelle aziende locali dallo staff organizzativo guidato da Marco Isoardi, presidente dell’asd AppleRun.
Tutti i dettagli sulle proposte e sul programma di Tuttomele si trovano nel sito internet www.tuttomele.info, ma, sinteticamente, si può ricordare che tra le iniziative consolidate della manifestazione si segnalano: l’esposizione e la vendita diretta delle migliori qualità di mele prodotte da oltre 200 frutticoltori e 2 cooperative, lo stand promozionale del Presidio Slow Food delle Antiche Mele piemontesi, la Settimana Gastronomica della Mela nei ristoranti locali, la distribuzione di frittelle di mele ai visitatori, i dibattiti sulle politiche agricole, sulle problematiche di sviluppo dell’agricoltura e sulle tecniche di coltivazione, la presentazione di studi e ricerche da parte degli Istituti professionali per l’agricoltura, la rassegna commerciale con circa 200 stand, gli stand di alcune Pro Loco italiane e di paesi ospiti, la presenza dei 18 Comuni aderenti al CIFOP, alla Strada delle Mele Pinerolese e al Distretto del Cibo, l’esposizione di macchine agricole, i concorsi come “La mela in vetrina”, gli spettacoli musicali, culturali e folkloristici, i tour guidati per gruppi aziendali, associazioni, centri anziani e Circoscrizioni, con iniziative di promozione turistica curate dalla Pro Cavour.

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Nell’ultimo fine settimana di ottobre al Castello Reale di Moncalieri ritorna l’edizione autunnale di “Fiorile - Orti & Fiori in mostra”, manifestazione culturale e vivaistica patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e dedicata al verde in tutte le sue declinazioni. A Moncalieri si potrà apprezzare un’accurata scelta di vivaisti specializzati, di produttori agricoli, di artigiani e di designer, che animeranno il Giardino delle Rose del Castello Reale con una kermesse volta al racconto della stagionalità e dell’eccellenza, a corollario di un ricco programma a ciclo continuo.“Fiorile – Orti & Fiori in mostra” è curata dall’Assessorato alla Cultura della Città di Moncalieri, in collaborazione con l’associazione Giardino Forbito e sarà visitabile sabato 28 ottobre dalle 10 alle 22 e domenica 29 dalle 10 alle 18. Nei suggestivi porticati del Giardino delle Rose i visitatori troveranno un’esposizione di artigianato sostenibile, manualità e creatività, ma anche l’Angolo dei Saperi e dei Sapori, con esperienze immersive nei mondi del design, dell’arte, del gusto e della consapevolezza alimentare. I produttori e i vivaisti del territorio, selezionati per stagionalità ed eccellenza, racconteranno l’autunno in tutto il suo splendore. Gli incontri approfondiranno temi legati all’arte, alla storia, alle tradizioni, alla natura, alla letteratura e alla biodiversità; a cominciare dal territorio e dalla sua memoria, con una particolare attenzione alla più tipica delle produzioni florovivaistiche locali: il crisantemo, il fiore d’oro, pianta che ricopre nel mondo significati differenti, visto che in Italia rappresenta un omaggio ai defunti e in Oriente celebra l’amore e la vita.
A “Fiorile” ci sarà spazio anche per il mondo della vitivinicoltura, in occasione e in collaborazione con la manifestazione “Vendemmia a Torino - Grapes in Town”, con incontri e masterclass dedicati alle degustazioni e alle esperienze sensoriali. Sul versante gastronomico, in compagnia dello chef Marco Massaia del ristorante “Radici a Mura Mura” di Costigliole d’Asti e del critico e scrittore Luca Iaccarino, si riprenderanno brani del libro “Frattaglie. Viaggio di memorie culinarie e biografiche” del compiantoEgisto Volterrani. Il tempo dedicato alla lettura accoglierà la casa editrice Neos con due libri che ben si inseriscono in un programma dedicato ad ambiente e territorio. L’autrice Franca Rizzi Martini sarà presente con la sua raccolta di racconti “Di Castello in castello”, a cura di Riccardo Marchina. Per approfondire nuovamente la relazione possibile tra la sfera umana e quella vegetale, lo spazio dell’arte ospiterà le opere di Maura Banfo, evocative foto polaroid a tema floreale.
In tema di ecosistemi e biodiversità, il corner didattico curato dagli Impollinatori metropolitani e da Beesù, rappresenterà il meraviglioso e necessario mondo delle api, approfondendo anche le cause della rarefazionedelle popolazioni dei preziosi insetti. Lo spazio dedicato alla divulgazione ospiterà un incontro esperienziale con Fulvio Piccinino, ambasciatore del Vermouthe autore del libro “Il re era una regina”, Graphot edizioni. Infine, in occasione e in collaborazione con Moncalieri Jazz 2023, tornerà la musica con il duo Cora-Picchioni.
Come sempre tutti i dettagli sulla manifestazione sono reperibili nel sito Internet www.fiorilemoncalieri.it

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Nel Canavese, come in tutte le zone rurali del Piemonte, la polenta era un tempo alimento quotidiano e si seminavano grandi superfici di mais per uso zootecnico, riservando le parti migliori dei campi per la semina della “meliga” da polenta. La meliga era il frutto di lunghe selezioni, effettuate dai contadini per ottenere un mais eccellente; a differenza di quello a uso zootecnico che doveva – allora come oggi – essere una varietà assai produttiva dal punto di vista quantitativo. Nel Canavese si selezionarono le varietà Ottofile, Pignoletto, Ostenga, Marano e Quarantina. Negli anni ‘60 e ’70 del XX secolo il consumo di polenta preparata con le antiche varietà di mais iniziò a diminuire, a favore di farine industriali, dai tempi di cottura più brevi, ma dalle caratteristiche piuttosto anonime. Fortunatamente, tra la fine degli anni ‘70 e gli anni ’80, iniziò un paziente lavoro di ricerca delle varietà di meliga antiche, che vide tra i protagonisti, oltre al Comune di Banchette e alle associazioni degli agricoltori, l’allora Provincia di Torino - oggi Città metropolitana - che mise a disposizione i mezzi per la bonifica del terreno e la consulenza tecnico-scientifica. Il Pignoletto rosso e altre varietà di Antichi mais piemontesi furono inseriti nel Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, un marchio-ombrello istituito e promosso a partire dal 2001 per raccogliere, far conoscere e tutelare i prodotti agroalimentari della tradizione locale. L’associazione Pignoletto Rosso di Banchette promuove ogni anno il tradizionale Evento del biologico, che è giunto alla diciassettesima edizione ed è patrocinato dalla Città metropolitana, oltre che dal Comune di Banchette.Per informazioni si può scrivere a pignolettorosso@alice.it o chiamare i numeri telefonici 333-3271763 e 347-1269097.
IL PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE
La manifestazione si aprirà sabato 28 ottobre alle 15 nel salone Emilio Pinchia con l’inaugurazione della mostra di modellismo statico “La Regia Aeronautica 1923-1945”, organizzata dall’associazione Promozione Turistica Volvera. La mostra sarà visitabile anche domenica 19 a partire dalle 9. Alle 16 è in programma la presentazione del libro “Amedeo Duca d’Aosta, il Principe Aviatore” alla presenza dell’autore Dino Ramella e dei responsabili della casa editrice Priuli & Verlucca. Dalle 18,30 al bocciodromo di via Roma sarà possibile partecipare alla degustazione di piatti a base di polenta di mais rosso del raccolto 2023, accompagnata da salsiccia, spezzatino di vitello, brasato, pollo in umido, formaggi, suet gris (polenta concia con le erbe) e altre specialità, con la possibilità dell’asporto. Domenica 29 ottobre la degustazione inizierà alle 11, mentre la mostra mercato dei prodotti tipici agroalimentari, artigianali e commerciali locali sarà visitabile a partire dalle 9. Nella mostra si potranno degustare le miasse, i friceui ‘d pôm, lo zabaglione, le caldarroste, la cioccolata calda, il caffè, i biscotti, i dolci artigianali, il vin brulé, i vini canavesani Doc e le birre artigianali. I “Gieugh-ëd na vòlta” saranno proposti dal gruppo storico Allodieri di Cuorgnè, mentre l’associazione Scuderie Cavalchiusella consentirà ai bambini il battesimo della sella. Sarà allestito un accampamento della Quarta Legio Consolare, con dimostrazioni di centuriazione effettuata utilizzando lo strumento della groma. L’associazione “Il Diamante” proporrà addestramenti e visite guidate dell’accampamento. Ci saranno anche una mostra di quadri realizzati con pagliuzze d’oro e polvere di pietre macinate provenienti dal torrente Orco, a cura di Gian Piero e Francesco Ricciardi. È in programma un’esposizione di aeromodelli e auto d’epoca. L’Automobile Club Torino consentirà di provare un simulatore di guida, mentre il gruppo modellistico Eolo di Banchette proporrà il pilotaggio di aereomodelli con un simulatore di volo. Si potrà anche ammirare la mostra fotografica “Banchette, immagini del passato”, curata Da Maria Paola Capra.
ATTENTI AL MARCHIO!
Il mais Pignoletto rosso del Canavese ha la sua origine nell’omonimo territorio, e fino agli anni ’50 del ‘900 è stato il principale ingrediente di tanti prodotti dell’alimentazione locale, per poi lasciare spazio ad altri tipi di cereali. Era la principale fonte di sostentamento alimentare poiché accessibile a tutti per il suo basso costo. Da molti anni gli agricoltori locali sono impegnati nella tutela delle diverse varietà disponibili, dopo che il Pignoletto rosso aveva rischiato la totale estinzione nel secondo dopoguerra. Agricoltori appassionati con il supporto dell’amministrazione comunale di Banchette e della Confagricoltura di Torino, hanno consentito di recuperare l’antica varietà di mais da agricoltura biologica. Il consumatore che vuole essere sicuro di aver acquistato la vera farina di Pignoletto Rosso deve fare attenzione all’etichetta, imparando a leggerla. Il mais rosso di Banchette con il marchio biologico certificato dall’organismo di controllo Ecocert è garantito a partire dal seme autoctono, che viene selezionato accuratamente di anno in anno. La semina viene effettuata su un terreno circondato da boschi, che costituiscono una barriera naturale contro l’impollinazione con altri mais ibridi. I processi produttivi sono eseguiti con metodo biologico certificato. La raccolta viene eseguita come un tempo, in pannocchie. Durante la cernita tutte le pannocchie vengono selezionate e solo le migliori vanno alla sgranatura. L’essiccazione viene eseguita con un bruciatore a metano a bassa temperatura, per mantenere inalterate le proprietà del prodotto. La macinatura viene eseguita con un mulino a pietra. Questo tipo di macinazione è più lento e riscalda meno la farina, mantenendo in questo modo intatto il contenuto di vitamine e di grassi insaturi del germe.

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La ventiquattresima edizione della Sagra del Kiwi organizzata dalla Pro Loco di Bibiana e patrocinata dalla Città metropolitana di Torino si aprirà venerdì 20 ottobre e proporrà serate gastronomiche e musicali, mostre, mercati e tanto altro. Le serate gastronomiche, seguite dalle esibizioni musicali, sono in programma nella palatenda di piazza Vittorio Emanuele.I festeggiamenti inizieranno venerdì 20 con la cena a base di antipasti alla piemontese e paella, con prenotazione obbligatoria ai numeri telefonici 348-3367322 o 338-8274656. Dalle 15 alle 19 di sabato 21 e dalle 9,30 alle 19 di domenica 22 in piazza Vittorio Emanuele si terrà il mercato dei prodotti della terra e di quelli artigianali. Nel pomeriggio del venerdì, alle 17, è in programma un convegno tecnico sul tema dell’emergenza idrica e sulle azioni messe in campo per contrastarla. Quella di sabato 21 ottobre sarà anche la prima giornata dell’inedito raduno di trattori e macchine agricole, con la possibilità di iscriversi in piazza Marcellino a partire dalle 14, pagando la quota di partecipazione di 5 euro. Conducenti e accompagnatori potranno cenare al self service pagando 20 euro. Domenica 22 alle 10 è in programma la sfilata dei mezzi, seguita dall’aperitivo e dal pranzo dei partecipanti. Il numero telefonico per informazioni e iscrizioni è 348-3367322. Per i bambini sabato 21 è in programma alle 15 la Merenda con i Cartoni, organizzata insieme all’oratorio del paese e con la partecipazione del coro Tanto per Cantare. La serata gastronomica del sabato sarà all’insegna degli agnolotti e del gran bollito misto. Domenica 22 la Pro Loco riproporrà il pranzo “Lòn ch’ai è”, mentre a cena si potranno degustare agnolotti e cosciotto. Esposizioni di pittura e fotografia faranno da cornice alla Sagra. Nel palazzo comunale saranno allestite le mostre “Momenti di creatività” di Maria Luisa La Placa, “Il magico mondo dell’arte del decoupage” con Eva Ollivero Donzino, “Ricamo bandera: passione e ricerca ad ago” a cura dell’associazione Castellinaria, “Una vita dipingendo” di Gianna Santoro. Al palatenda si potranno ammirare le fotografie di Eros Vittone, mentre sotto l’ala comunale la Scuola Malva allestirà l’esposizione “Prodotti della terra”. Le serate musicali saranno venerdì 20 con Bonny e the Bad Garage Company, il 21 con la discoteca mobile di Radio Gran Paradiso e il 22 con Marianna Lanteri. Domenica 22 sarà inoltre possibile visitare il mulino storico di Bibiana.

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Domenica 15 ottobre è in programma la XXII edizione della Festa rurale del Cevrin di Coazze, un formaggio Presidio Slow Food che, sin dal 2001, fu inserito nel Paniere dei prodotti tipici dell’allora Provincia di Torino. Il legame con l’Ente di area vasta è rimasto, visto che la manifestazione è per tradizione patrocinata dalla Città metropolitana di Torino. La Festa rurale del Cevrin è la fiera agro-alimentare che celebra i prodotti tipici delle montagne della Valsangone, siano essi specialità gastronomiche o capolavori dell’artigianato locale.Il Cevrin di Coazze è preparato con latte caprino e bovino. Il latte caprino deve per disciplinare essere quello della razza Camosciata delle Alpi, molto rustica, simile allo stambecco, ma di taglia più piccola e di colore più scuro. Nel confezionamento della toma si utilizzano anche una quantità variabile di latte vaccino e caglio liquido di vitello. Dopo la rottura della cagliata si lascia riposare e, successivamente, si trasferisce nelle fascere, modellandola in forme larghe una ventina di centimetri. Infine si sala a secco su entrambe le facce. Il Cevrin stagiona almeno tre mesi, in alpeggio e in grotte naturali. Le forme necessitano di essere rigirate e pulite quotidianamente. Hanno una forma tonda con una crosta rugosa e umida di colore ambrato. La pasta è leggermente granulosa con un colore giallo verso l’esterno e bianco all’interno. Il peso varia da 8 etti ad un chilo e mezzo.
Le uniche località di produzione sono gli alpeggi e le borgate in quota di Coazze e di Giaveno.
IL PROGRAMMA
In occasione della Festa rurale del Cevrin, venerdì 13 ottobre la palestra di arrampicata di via De Fernex ospiterà il contest di arrampicata “Ciapa e tira”, organizzato dal gruppo “Scimmie De Fernex” del CAI Coazze. Per informazioni si può scrivere a ciapaetira@gmail.com. Nel pomeriggio di sabato 14 a partire dalle 14,30 è in programma al Circolo Chalet dei Cusinot di via Italia ‘61 72 il ritrovo dei partecipanti alla settima edizione della CeuRun e alla quarta edizione della Ceurot Run, due corse-passeggiate non competitive lungo l’anello del Running Park Coazze. È un’occasione per fare sport divertendosi in compagnia e partecipare all’estrazione di premi a sorpresa tra tutti i partecipanti. Alle 18 all’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone, al numero civico 1 di viale Italia ‘61, è in programma la presentazione dei pannelli e del nuovo libretto sui sentieri della Resistenza dedicati al compianto Ezio Giaj, consulente e collaboratore del Comune di Coazze e ideatore del nuovo allestimento dell’Ecomuseo della Resistenza della Val Sangone.
Domenica 15 ottobre alle 10, insieme alla Banda Filarmonica di Coazze e al gruppo majorettes Happy Blue, l’amministrazione comunale darà il via alla fiera, che, fino alle 19, ospiterà gli stand di prodotti agro-alimentari, artigianato e street food, l’esposizione di capi bovini e caprini e quella dei tradizionali “rudùn”, i campanacci. In fiera saranno anche presenti le scuole d’intaglio locali e delle valli vicine e il gruppo “I nostri antichi mestieri”, che terrannodimostrazioni dedicate alle antiche tecniche di filatura e tessitura della canapa. Dalla cuneese Valle Maira arriverà invece Silvano “Degio” Degiovanni, il fabbro di San Damiano Macra che con la sua mula Pioggia sta scalando tutte le vette piemontesi che superano i 3.000 metri di altitudine, compreso il non lontano Rocciamelone. Dalle 10 in avanti in viale Italia ‘61 nei pressi del Circolo Chalet dei Cusinot sarà possibile provare lo sci d’erba con alcuni ex atleti della squadra nazionale e con gli allenatori della Scuola Tecnici Federali della FISI. A partire dalle 10 nelle sale espositive al piano terra dell’Ecomuseo dell’Alta Val Sangone si potrà visitare la mostra “La filiera del latte e del formaggio”, dedicata agli ingredienti e alle combinazioni dei prodotti caseari e curata dall’Ecomuseo. Alle 11 in viale Italia ‘61 è in programma una dimostrazione di caseificazione, a cura dell’Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie. Per il pranzo, i ristoranti locali proporranno menù dedicati al Cevrin di Coazze e in fiera si troveranno diversi stand di ristorazione e street food. Dalle 14 in avanti, grazie ai volontari del Soccorso Alpino sezione Valsangone e al Gruppo CAI di Coazze, si potrà salire sulla parete di arrampicata in piazza Cordero, mentre in piazza Gramsci l’associazione Balla coi Lupi proporrà le danze occitane. Alle 15 in viale Italia ‘61 i panettieri di Coazze che si fregiano della denominazione comunale De.C.O. proporranno il laboratorio “Il buon pane di Coazze”. Alle 15,30 in piazza Cordero di Pamparato tornerà la simpatica corsa delle rotoballe a squadre miste composte da adulti e bambini, a cui ci si potrà iscrivere fino alle 15 all’ufficio turistico. Alle 16 nella sala conferenze dell’Ecomuseo della Val Sangone si terrà una degustazione guidata dei formaggi d’alpeggio, accompagnata da un breve corso su come degustare e abbinare i pregiati prodotti caseari locali, curato dall’ONAF, l’Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggio. La quota di partecipazione è di 5 euro e occorre prenotarsi entro le 15 all’ufficio turistico. Alle 17 in piazza Cordero di Pamparato si terranno le premiazioni del concorso “Il banco più bello”, del contest “Ognuno a suo modo style 2023” e l’estrazione dei premi della Caccia al Toponimo. La festa vivrà il suo momento clou alle 17,30 con la discesa delle capre dall’alpeggio e la sfilata lungo viale Italia; al loro arrivo in piazza Cordero si terrà la tradizionale premiazione di Miss Ceura, la capra più bella, a cura dell’Associazione Regionale Allevatori.
Alle iniziative all’interno della fiera si aggiungono le escursioni e le visite guidate. Alle 9 di domenica 15 è previsto il ritrovo all’Aleghe Bike School di Strada Provinciale 190 angolo via Matteotti per il raduno e l’escursione in mountain bike al Col Bione, insieme all’associazione Valsangone Outdoor. Alle 9,30 a Forno di Coazze è invece in programma la visita guidata alla miniera di talco Garida, con prenotazione obbligatoria entro il giorno prima all’ufficio turistico.
Per informazioni sulle escursioni, dettagli sul programma ed eventuali iscrizioni il riferimento è l’ufficio turistico di Coazze, telefono 011-9349681, e-mail turismo@comune.coazze.to.it

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Sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre ad Usseglio è in programma la nona edizione della Festa della Transumanza e della patata di montagna, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino e organizzata in occasione del rientro delle mandrie dall’alpeggio estivo. Con il termine franco-provenzale “dèsarpa” si indica il ritorno dei capi bovini in paese. Per tradizione, quelli a cavallo tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre sono giorni di festa, che concludono una stagione significativa per la vita degli allevatori, degli animali e di tutta la montagna: cento giorni di duro lavoro, a contatto con gli animali e con i pascoli, per produrre la vera Toma di Lanzo d’alpeggio; un lavoro importante che aiuta a salvaguardare il delicato paesaggio alpino.Venerdì 29 settembre dalle 10 alle 12 sarà possibile partecipare alle visite guidate alla centrale idroelettrica Crot di Usseglio e al Mulino Vulpot, su prenotazione, chiamando il numero telefonico 338-9726184. Sabato 30 tra le 9,30 e le 12,30 si potrà partecipare ad una facile escursione guidata tra nuovi e vecchi alpeggi a Pian Benot, sempre su prenotazione al 338-9726184. Il ritrovo per il rito della transumanza in discesa è fissato per le 14 nel piazzale dell’albergo Furnasa, dove saranno a disposizione le canne da pastore, i cappelli e le magliette da indossare nel viaggio verso le “muande” (fattorie). Si assisterà al carico di tutto l’occorrente portato in alpeggio sui carri e sui basti di muli e cavalli. Verranno caricati gli ultimi formaggi creati con il latte profumato di erbe alpine. Dopo la merenda per tutti i bambini, si avvierà la sfilata verso il paese, con i margari impegnati ad allacciare al collo delle mucche i grandi “rudùn” (campanacci) e i festoni preparati dai bambini. Ad Usseglio si potrà assistere ad una gara di mungitura tra i margari e alla preparazione del burro nella zangola. La distribuzione della “Fiocca” e le animazioni creeranno un clima di aggregazione e allegria, che proseguirà poi nella cena dei margari nel salone polivalente comunale. Domenica 1° ottobre ci sarà mercato contadino con i produttori di patate di montagna, di mele delle antiche varietà piemontesi, dei prodotti degli orti ussegliesi e del formaggi d’alpeggio. Il pranzo del pastore sarà alle 12,30, mentre i ristoranti ussegliesi proporranno un menù tipico valligiano. Alle 14 si potranno gustare le frittelle di mele, mentre alle 15,30 è in programma l’esibizione del gruppo folkloristico “Gli scoiattoli di Mezzenile” e alle 17 ci sarà la premiazione dei produttori di patate.
Per saperne di più si possono consultare i portali Internet www.eventiusseglio.it e www.turismousseglio.it

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A Pertusio prenderanno il via nella serata di venerdì 29 settembre le manifestazioni nell’ambito della festa di San Firmino, patrocinate dalla Città metropolitana di Torino e organizzate dalla Pro Loco e dal Comune. Nel padiglione gastronomico è in programma la quarta edizione del Beer Festival San Firmino, con la possibilità di immergersi nell’atmosfera dell’Oktoberfest di Monaco e gustarne le specialità. A creare la giusta atmosfera contribuiranno il raduno delle moto Harley Davidson e quelli dedicati alle auto americane e da rally. Sabato 30 al centro della serata gastronomica saranno il fritto di pesce e la pizza. L’intrattenimento musicale sarà a cura dell’orchestra di Titti Bianchi e Ruggero Scanduzzi. Domenica 1° ottobre la 24ª edizione della Fiera di San Firmino inizierà alle 8 del mattino e sarà dedicata ai fiori, alle api e al miele. Oltre ai prodotti del mercato “Campagna Amica” della Coldiretti, saranno in mostra capi bovini e caprini, macchine agricole di ultima generazione e d’epoca. Queste ultime sfileranno nelle vie del paese a partire dalle 11 e si sfideranno in gare di abilità nel pomeriggio. Particolarmente interessanti la decima edizione della Mostra del fischietto in terracotta intitolata “Fammi un fischio”, la mostra “Pertusio tra passato e presente” e la rassegna dall’artigianato. Alle 10 il centro cinofilo Grangese effettuerà una dimostrazione di difesa e obbedienza, mentre nel prato dedicato alla fiera si potrà effettuare un giro in carrozza. La prima edizione della Cicloscalata dei due Santuari è in programma alle 10,30, mentre per pranzare alle 12,30 con fasoj e quaiette (fagioli a rolatine) ci si dovrà prenotare, chiamando i numeri telefonici 348-5549221 o 335-7269000. Lunedì 2 ottobre alle 19,30 è in programma la presentazione della squadra di calcio dell’asd Pertusio, seguita da un’apericena. “La salma da sutrar” è il titolo della commedia dialettale che la compagnia Sud-Ovest presenterà mercoledì 4 ottobre alle 21. Venerdì 6 ottobre alle 19,30 ci sarà la cena della bagna caôda, seguita dalla serata con la musica da discoteca. Sabato 7 si disputerà una gara di bocce a coppie fisse e in serata si potrà cenare ascoltando l’orchestra di Pietro Galassi. Domenica 8 ottobre torneranno la mostra “Fammi un fischio”, con premiazione finale alle 17,30, e la mostra “Pertusio tra passato e presente”. Sarà celebrata la Messa solenne in occasione della festa di San Firmino, si potrà pranzare con le “Delizie d’autunno”, gustare le castagne arrostite nel pomeriggio e ascoltare i nuovi talenti in gara nella sesta edizione della Rassegna canora di San Firmino, che sarà presentata da due star di Telecupole, Piero Montanaro e Sonia De Castelli.
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La Sagra del Pane di Piobesi Torinese continua il suo percorso di crescita, con l’ormai tradizionale patrocinio della Città metropolitana di Torino. La Sagra, nata quasi timidamente attorno all’antico forno della borgata di Tetti Cavalloni, è giunta alla ventunesima edizione e si è ricavata un suo spazio nel panorama delle manifestazioni legate ai prodotti tipici e alle tradizioni locali.
Domenica 24 settembre il cuore della manifestazione sarà ancora una volta la frazione Tetti Cavalloni, dove a partire dalle 10 saranno allestite la mostra mercato dei prodotti tipici legati alla tradizione e alle radici popolari agricole e un’esposizione di trattori d’epoca. La Filiera della Farina di Stupinigi proporrà gratuitamente i laboratori didattici di panificazione per adulti e bambini. Sarà possibile assistere alla dimostrazione della produzione del pane a partire dal chicco di grano e fino alla cottura nello storico forno a legna dei Tetti Cavalloni. La Filiera in Fiera porta in piazza l’intero processo che dal chicco di grano porta alla pagnotta. Si parte dai covoni di grano tenero raccolti in campo con la mietitura e, passando attraverso la trebbiatura con una trebbia d’epoca, si arriva alla separazione dei chicchi di grano dalla paglia. I chicchi poi vengono macinati a pietra per farne farina integrale o semintegrale di tipo 2 o tipo 1 che, impastata con acqua, sale e pasta madre può diventare pane, focaccia o pizza. Gli impasti dopo essere lievitati vengono cotti in un forno a legna. Il processo è raccontato dagli attori della filiera: agricoltori, mugnai, panificatori e produttori di formaggi. Immancabili la presentazione e la degustazione del dolce“Caritôn”, che si fregia della Denominazione Comunale. Nella prima edizione del concorso “Pane & Fantasia” i panettieri si sfideranno per dare forme e sapori nuovi al re della cucina mediterranea. La premiazione è in programma alle 17. “AllegraMENTE con le mani in pasta” è invece lo slogan di un laboratorio di manipolazione con la pasta di sale per bambini dai 3 ai 10 anni, tenuto gratuitamente da Enrica Corso a partire dalle 14. “I giochi di Joy” in legno saranno a disposizione nelle strade della frazione a partire dalle 10, mentre dalle 15 alle ore 18 la musica itinerante sarà a cura della Junior Band della Filarmonica Piobesina. La partecipazione al concorso fotografico “Pane in Fiera” è gratuita e libera. I vincitori verranno premiati in occasione della Fiera Autunnale di Piobesi del 19 novembre. I moduli d’iscrizione e il regolamento saranno a disposizione al punto Informativo di Tetti Cavalloni. La foto vincitrice sarà pubblicata negli opuscoli informativi della Sagra del Pane 2024.
Nel centro storico di Piobesi, in piazza Papa Giovanni XXIII è in programma alle 9 la partenza della corsa podistica di 5 Km non competitiva Strapiobesi organizzata da Sportinsieme, a cui ci si potrà iscrivere a partire dalle 8, pagando 5 euro. La corsa si concluderà alla canonica di Tetti Cavalloni. Inizierà invece alle 9,30 in piazza Vittorio Veneto il raduno delle Vespe Piaggio. I partecipanti potranno salire gratuitamente sulle torre del castello medioevale e partecipare alla passeggiata guidata da Dario Vernassa e intitolata “Il parco e i 4 sensi”. Si potrà anche visitare la mostra “La Sagra in uno scatto”, con le immagini scattate a partire dal 2015 in occasione del concorso “Pane in Fiera”. Interessanti anche le visite guidate alla chiesa di San Giovanni ai Campi, risalente al X secolo. Le visite inizieranno alle 14,30 e saranno curate da Carignano Progetto Cultura e Turismo.
IL “CARITÔN” DI PIOBESI, DOLCE “POVERO” DELLA TRADIZIONE PIEMONTESE
Il termine “Caritôn” affonda le sue radici nelle tradizioni rurali locali, abbinato, con alcune varianti nel nome, al dolce anticipatore del tradizionale panettone natalizio. Un tempo veniva confezionato con gli avanzi della pasta preparata per il pane, a cui si aggiungevano un po’ di zucchero e l’uva fragola. Gli acini interi, inseriti nell’impasto, conferiscono alla fetta appena tagliata una colorazione vivace e caratteristica. Il “Caritôn” non è una esclusività di Piobesi Torinese, poiché viene confezionato anche dai panettieri e pasticceri dei paesi limitrofi: Castagnole Piemonte, Carignano, Pancalieri, Vinovo, Virle e Osasio.
La produzione del "Caritôn" è il frutto dell’ingegno degli affiliati alle confraternite laiche, che, fin dal 1700, producevano i cosiddetti "Pani della carità", utilizzando l’uva fragola in autunno e nella prima parte dell’inverno. I Pani della carità venivano benedetti ed elargiti ai poveri dalla chiesa e dalle confraternite in occasioni particolari: in genere durante le festività maggiori o le feste patronali. Il termine che designa il dolce è diffuso in una vasta area, che va dal Po alle Langhe, dal Roero all’Astigiano.
Tuttavia il termine "Caritôn" si riferisce a dolci di vario genere che, pur avendo un’origine comune, si differenziano per la forma e gli ingredienti. Inizialmente confezionato con pasta di pane, a volte addizionato di burro, il "Caritôn" è diventato col tempo un vero e proprio dolce, con l’utilizzo di un impasto di farina dolcificata. Si presenta oggi come una focaccia piatta. Per confezionarlo, su un piatto di pasta lievitata si pone un coperchio anch’esso di pasta, saldato alla base col risvolto dei bordi. Sul fondo si pongono a spirale o a cerchi concentrici gli acini di uva fragola. Durante la cottura in forno, gli acini rilasciano il succo, il quale, in parte, va a legarsi all’impasto. Il “coperchio” del Caritôn è arricchito da una glassatura o spolveratura esterna di zucchero in granelli.
In questo il Caritôn si differenzia nettamente da un dolce simile, prodotto in Toscana, nel quale però l’uva è mescolata all’impasto. L’utilizzo dell’uva fragola o talvolta delle mele cotogne, ha probabilmente sostituito in tempi recenti l’uso antico di acini di uve adattate alla pianura, la cui coltura è ampiamente documentata in Piemonte nei secoli scorsi. La forma più antica di Caritôn è ancora oggi confezionata a Castagnole Piemonte e nella borgata Tetti Cavalloni di Piobesi, dove alla pasta del pane, posta a lievitare, vengono aggiunti gli acini e lo zucchero. Gli ingredienti per l’impasto sono: pasta del pane (preparata con farina 00, acqua, sale fino e lievito di birra, eventuale strutto), burro, zucchero, uva fragola (Vitis lambrusca o Vitis vinifera) fresca o appassita naturalmente per poche ore, olio d’oliva, scorza di limone, eventuali uova fresche. Il Caritôn viene venduto a peso nel tradizionale sacchetto del pane o avvolto in cellophane da confezione.
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