I NOSTRI COMUNICATI

 

Agricoltura

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Da venerdì 23 a domenica 25 settembre torna la Festa dell’Uva e del Vino di Carema, che promuove l’immagine della vitivinicoltura eroica del Canavese. La settantesima edizione dell’evento, organizzato dal Comune in collaborazione con le associazioni locali e la Cantina produttori Nebbiolo di Carema, finalmente si svolge senza le misure di contenimento della pandemia che nelle edizioni 2020 e 2021 ne avevano limitato il programma. La festa è patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino ed inizia venerdì 23 alle 18 con la partenza dalla sede della Cantina produttori Nebbiolo di Carema della prima edizione della “Run in the Vineyard”, una gara podistica su strada su di un percorso collinare. Al termine della corsa i podisti si rifocilleranno nel corso di una cena self service nell’area sportiva. Sempre venerdì 23, alle 19, nella sede della Cantina si inaugura una mostra fotografica visitabile sino a lunedì 26. Sabato 24 alle 9 negli spazi all’aperto del centro sportivo comunale inizia il conferimento dei campioni delle uve, in coincidenza con l’insediamento della commissione di esperti. Nella serata prefestiva c’è anche spazio per la musica popolare piemontese, con un concerto alle 21 nella chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo, intitolato “Le canzoni di Rosario Scalero e Leone Sinigaglia”. Il concerto, programmato nell’ambito della prima edizione del Festival Rosario Scalero, propone canzoni e poesie dedicate ai temi del vino e della vendemmia. La serata è curata dagli insegnanti e dagli allievi della scuola secondaria di primo grado di Settimo Vittone, con il concorso del “Coretto di Carema”.
La mattinata di domenica 25 si apre alle 11 nella chiesa parrocchiale, con la Messa solenne e la benedizione dei frutti della terra. Dopo il pranzo del viticoltorenel padiglione dell’area sportiva di via Torino, il pomeriggio è dedicato al concerto della banda musicale e della Minibanda di Carema e all’assegnazione del premio “Grappolo d’Oro”. La sala museale della casaforte Gran Masun è visitabile domenica 25 dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 18.
L’evento “Andar per Cantine Antiche” è invece in programma sabato 1° ottobre alle 19. Si tratta di una passeggiata nel centro storico, illuminato dalle fiaccole e animato da intrattenimenti musicali. Le 15 cantine visitabili ospiteranno le degustazioni dei vini locali. All’inizio dell’itinerario i visitatori potranno acquistare al prezzo di 8 euro il calice per le degustazioni nelle cantine storiche e al prezzo di 17 euro un carnet di ticket assaporare le specialità culinarie.
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito Internet del Comune www.comune.carema.to.it, scrivere all’indirizzo e-mail commercio@comune.carema.to.it o chiamare il numero telefonico 0125-811168. Manifesto-50x70 compressed page-0001

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Come ogni anno ad inizio luglio, Pragelato dedica due giornate alla mucca, che in alta Valle Chisone (ma non solo) è considerata la vera Regina delle Alpi. Il concorso Miss Mucca, organizzato dal Comune in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, è in programma sabato 9 e domenica 10 luglio ed è dedicato ai turisti, per far conoscere da vicino la vita, il lavoro e i prodotti dei margari e dei loro animali. Sabato 9 dalle 8 alle 20 i produttori delle aziende che partecipano alla manifestazione vendono i loro formaggi nelle casette allestite in piazza Pragelatesi nel Mondo, dove turisti e i villeggianti possono anche partecipare alla stima di formaggi e salumi. Tra le 17 e le 19 arrivano le mandrie che scendono dagli alpeggi, per la gioia dei bambini, che possono vedere da vicino gli animali. Non mancano gli eventi culturali, perché sabato 9 e domenica 10 dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 17,30 è visitabile la Casa Escarton in frazione Rivets, a cura dell'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Cozie. Dalle 16 alle 18 del sabato è inoltre visitabile il Museo delle Tradizioni e delle Genti Alpine in frazione Rivets, a cura della Fondazione Guiot Bourg. Il Museo riapre domenica 10 dalle 14 alle 17.
Domenica 11 a partire dalle 9 si può visitare il mercatino tematico in piazza Pragelatesi nel Mondo. Alle 10 iniziano le dimostrazioni di mungitura e di preparazione dei tomini, a cura delle aziende agricole Chabert dell'alpeggio di Faussimagna e Guigas dell'alpeggio Grand Puy. Tra le 10,30 e le 11 avviene la scelta delle Miss da portare in gara. Dopo una pausa musicale, il programma prevede dalle 15,30 la presentazione delle razze per l'elezione delle Miss, alla quale segue il coinvolgimento della giuria popolare con tanto di "applausometro" per l'elezione di Miss Mucca. Completano il programma della giornata il "battesimo della sella" per i bambini a cura dell'asd Il Nuovo Ranch e, a partire dalle 17,30, la tradizionale "roudunà", la sfilata delle mucche che, con i loro variopinti campanacci, tornano alla pace degli alpeggi.Miss Mucca Pragelato 2


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Nei fine settimana centrali del mese di luglio torna ad Ussegliola Mostra Nazionale della Toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggio. La ventiseiesima edizione è segnata da un’interessante novità: la Città Metropolitana di Torino, nell’ambito del PUMS, il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, ha istituito per le domeniche 10 e 17 luglio un servizio di bus navetta in partenza da Torino Porta Susa, lato corso Bolzano di fronte all’ingresso D della stazione ferroviaria alle 8,30, con ritorno da Usseglio alle 17,30. L’obiettivo della Corriera della Toma è di favorire gli spostamenti di gruppo, limitando il traffico dei mezzi privati e consentendo la partecipazione agli eventi anche a fasce di pubblico che non usano l’automobile. Per informazioni e prenotazioni occorre contattare Turismo Torino al numero telefonico 0125-618131 o all'indirizzo e-mail info.ivrea@turismotorino.org
Le giornate della Mostra della Toma da segnare sul calendario sono venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 luglio e poi ancora sabato 16 e domenica 17 luglio, per vivere due weekend dedicati alla montagna, ai suoi prodotti e alle sue tradizioni, dove enogastronomia, cultura, ambiente e spettacolo si fondono in un mix in grado di conquistare grandi e piccoli fin dal primo assaggio.
La Mostra attira sempre più visitatori ed espositori, qualificandosi come una vetrina prestigiosa per le eccellenze piemontesi e italiane. Protagonista indiscussa dell’evento la Toma di Lanzo, riconosciuta come PAT, cioè Prodotto Agroalimentare Tradizionale del Piemonte, oltre che da oltre vent’anni fiore all’occhiello del “Paniere”ideato nel 2001 dall’allora Provincia di Torino. Accanto alla Toma ad Usseglio si gustano e si acquistano altri formaggi tipici di montagna e tipicità locali come il Salame di Turgiae i Torcetti.
In fiera i visitatori potranno conoscere da vicino i margari, le tecniche artigianali di produzione del formaggio e le tradizioni di montagna più autentiche, come la transumanza, un rito antichissimo che si ripete immutato da secoli: in una notte di fine primavera, migliaia di mucche, capre e pecore lasciano le stalle in pianura e nel fondovalle e si arrampicano sui sentieri delle Valli di Lanzo. Per tutta la stagione estiva gli animali si nutrono dellepregiate erbe degli alpeggi e bevono acqua pura, mantenendo i pascoli puliti e concimati e producendo un latte di altissima qualità, che si trasforma in formaggi dai profumi e sapori unici. Proprio per valorizzare al massimo i pastori e il loro duro lavoro quotidiano negli alpeggi, ad Usseglio alle imprese valligiane è riservato in fiera un padiglione speciale. I visitatori possono usufruire anche della tessera a punti, che riconosce per ogni 50 euro di spesa effettuata una borsa omaggio e un buono per l’acquisto di prodotti del valore di 10 euro, da utilizzare per ulteriori acquisti dagli espositori valligiani.
In fiera i visitatori trovano ad accoglierli 3.800 metri quadrati di area espositiva tra esterna e coperta e 6.000 metri quadrati di parcheggi. Nella mostra mercato sono presenti un centinaio di stand selezionati, provenienti dalle diverse regioni d’Italia, suddivisi tra Eccellenze Valligiane, Enogastronomia, Artigianato e Country Village. Sono in programma mostre, convegni, cene valligiane, degustazioni guidate e momenti di spettacolo e animazione. Per il pubblico più giovane ci sono lo street food e il Dj set, mentre i più piccoli possono partecipare agli alpeggi didattici con tante attività, come “Un’ora da casaro”, “Caccia al Cacio” e “Dal fiocco di lana al fiore di feltro”, mini passeggiate su pony e cavalli a cura della scuderia "Lo sperone" di Gassino Torinese, trucca-bimbi e gonfiabili. Tra le novità dell’edizione 2022 le “Pedalate al sapore di Toma", una serie di escursioni guidate su due ruote che apriranno l’evento e lo arricchiranno per tutta la durata. I percorsi in bici partono nel pomeriggio dal centro storico di Usseglio, prevedono l’arrivo all’alpeggio Menzio per l’apericena e il rientro in paese in serata. I tour si svolgono nei giorni del 2, 9 ,10 luglio dalle 18.30 alle 22 e nei giorni del 16 e 17 luglio dalle 16 alle 20.

IL PROGRAMMA E LE PROPOSTE DI ATTIVITÀ

La manifestazione verrà ufficialmente inaugurata venerdì 8 luglio alle 18 alla presenza delle autorità locali, metropolitane e regionali. L’ormai tradizionale taglio della forma di Toma Dop darà il via alla mostra mercato e alla degustazione negli stand enogastronomici dedicati alle varie specialità locali e ai “delicati e decisi” sapori di formaggio. Dalle 19 aprirà anche lo street food nel Country Village. Chi preferisce potrà gustarsi una tipica cena valligiana nei ristoranti del paese. A scaldare la serata la musica dal vivo e la discoteca mobile a partire dalle 22 ad ingresso gratuito. Sabato 9 luglioalla mostra mercato si affiancherà il Pranzo dell’Amicizia organizzato nell’area street food. Nel pomeriggio al Museo civico alpino Arnaldo Tazzetti verrà inaugurata la mostra fotografica “Di rifugio in rifugio. Scenari di alpinismo nelle Valli di Lanzo”. Per i ragazzi il divertimento continuerà con i flash mob organizzati dall’Accademia dello Spettacolo. In serata le cene valligiane e lo spettacolo dei Trelilu, che festeggeranno i 30 anni di carriera proprio ad Usseglio. Domenica 10 luglioci saranno ancora la mostra mercato e momenti di animazione per grandi e piccoli. Al Country Village ci sarà un doppio appuntamento con l’evento “A tavola. Formaggi e vini Doc del Piemonte: un matrimonio d’amore”, con una degustazione guidata di formaggi selezionati in abbinamento alle migliori etichette del territorio. Nei ristoranti locali si potrà consumare il Pranzo del Margaro, mentre nell’area fieristica ci sarà la tradizionaleRisottata al sapore di Toma e dei formaggi piemontesi, preparata dalla Pro Loco in una maxi padella di 2 metri di diametro. Lo Street Food Montanaro proporrà taglieri di formaggi, salumi e altre specialità del territorio. Nel pomeriggio ci saranno la premiazione dello stand più bello, la presentazione del libro "Il sale delle capre" di Arduino Baietto, un flash mob e il concerto del Coro PolEtnico, con voci provenienti dalle più diverse regioni e nazioni, all’insegna della multiculturalità.
Sabato 16 luglio la Mostra della Toma ripartirà con gli animali da cortile della “Fattoria in Fiera” e con il convegno sul tema “Nuovi modelli per gestire le risorse del territorio". Si ripeterà il Pranzo del Margaro nei ristoranti locali e nell’area fieristica. Il pomeriggio sarà a misura di famiglia, grazie alle “Avventure di Pinocchio”, messe in scena dall’Accademia dello Spettacolo. Il divertimento continuerà fino a mezzanotte con La Notte della Curenta, in cui si esibiranno diversi gruppi musicali francoprovenzali e occitani. Torneranno la Cena Valligiana al Pala Toma e lo street food. Per tutta la giornata per i più piccoli ci saranno il “Mani in pasta Day” e il Trenino della Toma verso la borgata Perinera per assistere alla macinazione del grano e riaccendere insieme il forno comunitario, ma anchelaboratori dedicati al lievito naturale, ai grissini e alla preparazione di pane, pizza e focacce. Domenica 17 luglio, oltre alla Fattoria in Fiera ci sarà anche la diciottesima edizione della Mostra bovina, ovina, caprina di razze alpine, che darà spazio agli animali e agli allevatori del territorio e soprattutto alle specie autoctone più rare e a rischio di estinzione. La giornata sarà arricchita dal mercato agricolo e delle Città Slow, dal laboratorio musicale “Cantare Insieme” e dalla Risottata nella maxi padella preparata dalla Pro Loco. In alternativa, sia in area fiera che nei ristoranti di Usseglio, si potrà gustare il Disnè d’la Duminica a base dei sapori della carne. Nel pomeriggio sono in programma il dialogo con lo scrittore Paolo Ruffilli e il Food Show dedicato al Salame di Turgia in compagnia del maestro macellaio Bruno Novero. La giornata si chiuderà con la premiazione dei migliori capi presenti in mostra e del “rudun” più originale.

Il programma completo della manifestazione ed i relativi aggiornamenti sono consultabili sul sito Internet turistico del Comune di Usseglio alla pagina www.turismousseglio.it/it-it/vivi/appuntamenti/mostra-nazionale-della-toma-di-lanzo-e-dei-formaggi-d-alpeggio-2022-83377-1-2f63d85c6ec5c80741a669b52ea1dedfNAVETTA TOMA 274x187 29 06 2022 page-0001

Agricoltura

La difesa dell’ambiente e della risorsa forestale, la valorizzazione del legno e delle filiere ad esso collegate per un’edilizia sostenibile e rispettosa dell’ambiente e per costruire un’alternativa energetica rispetto al metano: sono alcuni dei temi che rendono di stretta attualità una manifestazione come BOSTER, fiera internazionale che prosegue e rafforza il filone inaugurato vent’anni orsono dall’allora Provincia di Torino con “Bosco e Territorio” e che è stata inaugurata stamani a Beaulard di Oulx.
Il progetto Bosco e Territorio e la fiera BOSTER sono stati e sono tuttora l’esempio di una proficua collaborazione tra pubblico e privato e di una notevole capacità delle comunità locali di fare sistema, per valorizzare la risorsa forestale, difendere l’ambiente e creare nuovi posti di lavoro. - sottolinea il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, che ha partecipato all’inaugurazione - Nei dodici anni di lavoro sul progetto Bosco e Territorio, sul progetto transfrontaliero Bois-Lab e sulla certificazione forestale, l’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana, ha messo a disposizione dei territori montani le proprie competenze tecniche e le proprie risorse umane, impegnate in un delicato lavoro di coordinamento di studi e iniziative per valorizzare le risorse forestali e la filiera del legno. È uno dei tanti esempi del ruolo fondamentale che un Ente di area vasta può svolgere per aiutare i territori extra-urbani a crescere in termini economici e sociali”.
Suppo ritiene che “la sfida di una green economy fondata sulla valorizzazione energetica ed edilizia del legname sia ancora tutta da giocare. Ed è tanto più importante oggi che il PNRR offre la possibilità di attrarre sul territorio nuove risorse. Alla Città Metropolitana di Torino, che da sei mesi può contare su di una nuova amministrazione molto attenta ai territori montani, compete come sempre un paziente, intenso e proficuo lavoro di coordinamento, promozione e ricucitura del tessuto territoriale”.
BOSTER, che è appunto l’acronimo di Bosco e Territorio, è l’unica manifestazione in Italia interamente all’aperto, dedicata alla valorizzazione delle filiere del legno, alla gestione del territorio e all’agricoltura di montagna. Il format presenta nel reale contesto operativo macchine, attrezzature e tecnologie funzionali alle filiere bosco-legno, dall’esbosco alla prima lavorazione finalizzata al riscaldamento domestico e collettivo e all’utilizzo nell’edilizia sostenibile e nell'arredo. Sono presenti le più importanti aziende del settore, provenienti dalle altre regioni italiane e dall'estero.
L’evento propone un'area espositiva all'aperto di 40.000 metri quadrati nella pineta che affianca l’abitato di Beaulard, ma anche visite guidate, dimostrazioni di attrezzature e macchinari, incontri con gli esperti e i professionisti, esposizioni di meccanica forestale, convegni, concerti e il Triathlon del Boscaiolo, con i migliori taglialegna di tutta Italia che si esibiscono in gare spettacolari. Senza dimenticare il Raduno di Panda 4x4, che propone nuovi test-drive e un corso introduttivo alla guida in fuoristrada. Il sostegno organizzativo della Città Metropolitana a BOSTER si concretizza anche quest’anno con la presenza delle Guardie Ecologiche Volontarie coordinate e gestite dall’Ente di area vasta, a supporto degli organizzatori e per la divulgazione di informazioni sulla tutela dell’ambiente e sulle aree protette gestite e tutelate dalla Città Metropolitana.
La Fiera BOSTER Nord Ovest è visitabile a Beaulard di Oulx dal 1° al 3 luglio dalle 9 alle 18, ma il venerdì e il sabato fino alle 23 sono in programma eventi serali di intrattenimento. Il biglietto d’ingresso costa 6 euro se acquistato all’ingresso e 5 euro in prevendita online sul sito www.ticket.it alla pagina https://carrello.ticket.it/dettaglio.php?id=1144
Per ulteriori informazioni e per visionare il programma dei convegni e degli eventi si può consultare il sito Internet www.fieraboster.itVicesindaco Suppo GEV inaugurazione BOSTER Beaulard 01 07 2022

Agricoltura

Grazie agli interventi resi possibili dal progetto transfrontaliero Interreg ALCOTRA Strada dei Vigneti Alpini, di cui è stata capofila la Città Metropolitana di Torino, a Carema è tornata a nuova vita la Gran Masun, una casaforte tardo-medievale risalente al 1404, collocata al centro della conca vitata, nel luogo in cui convergono strade e sentieri quali la Via Francigena e il Sentiero dei Vigneti. L’apertura della sala museale della Gran Masun, promossa dal Comune di Carema e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, è in programma nel pomeriggio di sabato 2 luglio.
Al centro dell’evento è proprio uno dei risultati concreti del progetto della Strada dei Vigneti Alpini, che ha delineato, a partire dal 2017, un percorso virtuale di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. L’evento inizierà con una passeggiata tra i vigneti percorrendo un tratto della via Francigena, con partenza alle 17 dall’area pluriuso di via Torino. Alle 18,15 appuntamento sotto il campanile, in prossimità dello slargo adiacente alla sala San Matteo, dove alle 18,30 è in programma un tributo alla memoria del compianto Sindaco Giovanni Aldighieri, che fu instancabile promotore della valorizzazione della vitivinicoltura di Carema. Con l’occasione avverrà la consegna ufficiale di un auto di servizio alla sede della Croce Rossa di Settimo Vittone, concretizzando l'iniziativa delle due Unioni di Comuni “Dora Baltea” e “Mombarone”, che hanno contribuito al finanziamento. Alle 19 è in programma la piece teatrale “Suris e smorfie” di Amilcare Solferini, a cura della compagnia lo Zodiaco. A seguire la "merenda sinoira" con i prodotti enogastronomici locali, alla quale si potrà partecipare prenotando ai numeri telefonici 320-9092744, 346-9632356, 338 9724185.

IL RECUPERO E IL NUOVO RUOLO DELLA GRAN MASUN

La Gran Masun diventa ora un sito importante per gli amanti della viticoltura e del territorio.Gli spazi erano stati acquisiti dal Comune, che ne ha curato il restauro. Nel corso degli anni è stato rifatto il tetto e sono stati realizzati interventi di consolidamento statico. All’esterno, sono state create due aree di parcheggio con muri in pietra e “Pilun”, elementi distintivi del territorio, che sostengono le pergole sui terrazzamenti. È stata poi realizzata una sala di accoglienza del pubblico e dei pellegrini. La cantina al piano interrato è adibita alle degustazioni. Il recupero della Gran Masun offre a tutte le aziende vitivinicole locali uno spazio in cui accogliere gli appassionati del vino che visitano questo angolo del Piemonte. La Gran Masun sarà aperta in tutte le domeniche estive fino ad ottobre e la realizzazione del museo multimediale dedicato alla storia e alle peculiarità della vitivinicoltura eroica caremese integra i servizi già presenti e consente alla struttura di essere inserita nella Rete Museale AMI.
All’avvio del progetto transfrontaliero Interreg ALCOTRA Strada dei Vigneti Alpini, nel 2017, era stato indetto un concorso di idee per l’utilizzo del locale. Ad una commissione di tecnici era stato affidato il compito di stilare la graduatoria delle proposte pervenute. Nel 2019 sono stati affidati i lavori: sul pavimento della sala è stata inserita una rosa dei venti e su pareti e soffitto sono stati installati i dispositivi necessari per la diffusione multimediale. L’allestimento è stato completato con una teca contenente la stratigrafia del terreno, con un ceppo di vite autoctona e con alcune botti recuperate da vecchie cantine, restaurate e corredate di dispositivi per la diffusione dei tipici profumi del vino Carema. Mentre i materiali hardware e software venivano realizzati, il Comune ha promosso la ricerca e la raccolta di contenuti storici e contemporanei sulla realtà vitivinicola locale, compresi alcuni filmati. Altri materiali video sono stati realizzati ex novo per corredare l’allestimento. Il risultato finale è uno spazio ecomuseale nel quale lesperienza di visita è immersiva e i contenuti proposti accompagnano il visitatore in un percorso virtuale. La narrazione potrà in futuro essere ulteriormente arricchita, così come la valorizzazione di altri due piani della Gran Masun potrà integrare l’offerta turistica del borgo di Carema.locandina apertura Gran Masun Carema 02 07 2022

Agricoltura

È entrato nel vivo il programma del circuito GustoValsusa che fino all’8 dicembre proporrà il territorio valsusino attraverso le sagre e le fiere che nel corso del tempo hanno saputo esaltare e valorizzare i prodotti della tradizione, come mele, castagne, patate, vini e formaggi.
Dopo l'inedita Sagra dell’Olio Valsusino del 2 giugno a Borgone Susa,domenica 26 ad Almese sarà di scena la vitivinicoltura, con la Sagra del Baratuciat, vitigno da cui si ottiene l’omonimo vino DOC recentemente riscoperto e già destinatario di prestigiosi riconoscimenti.
L’evento almesino è una delle iniziative che rientrano nel progetto Interreg ALCOTRA “VI.A. Tour”, naturale evoluzione del precedente progetto della Strada dei Vigneti Alpini, che ha delineato, a partire dal 2017, un percorso virtuale di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. Come sottolinea la Consigliera metropolitana con deleghe allo sviluppo economico, alle attività produttive e al turismo, Sonia Cambursano, “il progetto della Strada dei Vigneti Alpini, di cui il nostro Ente è stato capofila, ha valorizzato nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali, proponendo un itinerario turistico tematico che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale. È un lavoro che, grazie al progetto VI.A. Tour, può e deve continuare, perché i territori hanno compreso l’importanza del fare rete, scambiandosi esperienze e idee e lavorando congiuntamente per la valorizzazione economica e turistica della vitivinicoltura di montagna, in un mercato del turismo enogastronomico in cui si punta sempre più sulla qualità dell’accoglienza e sulla capacità di rispondere agli interessi e alle esigenze dei clienti”.

IL PROGRAMMA

Il programma della Sagra del Baratuciat prevede per venerdì 24 giugno le degustazioni dalle 20 alle 23 nella palestra dell’Istituto comprensivo di Almese, in via Alma Bertolo. Sabato 25 alle 8,30 si aprirà il mercatino dei produttori agroalimentari locali, mentre i banchi dei viticoltori saranno allestiti dalle 14,30 alle 22,30 in piazza Martiri della Libertà, che sarà pedonalizzata a partire dalle 16, per consentire ai visitatori di apprezzare cibo e vino Baratuciat proposti dai commercianti. Alle 17 è in programma la premiazione dei lavori partecipanti al concorso per i loghi e l’etichetta celebrativa del Baratuciat indetto dall’Istituto comprensivo di Almese. Esibizioni di tango alle 18 e musica dal vivo proposta dai Frati Meridiani alle 21,30 animeranno il tardo pomeriggio e la serata.
Domenica 26 giugno nella piazza Martiri della Libertà pedonalizzata dalle 8,30 alle 19,30 si terrà il mercatino dei viticoltori produttori di Baratuciat e dei produttori del “Gusto Valsusa”. In borgata Morando a partire dalle 9 è in programma il concorso estemporaneo di pittura “Arte in Vigna”. Nel pomeriggio, alle 17, sarà possibile partecipare ad un giro in bicicletta dalla piazza alla Via Francigena lungo la Dora. L’aperitivo delle 19 a cura dei banchi dei viticoltori e la musica celtica alle 21 chiuderanno il programma della Sagra.

BARATUCIAT, IL BIANCO CHE NON TI ASPETTI IN VALSUSA

Il Baratuciat è un vitigno che produce uva a bacca bianca. È autoctono della Valle di Susa e non ha parentele con i vitigni conosciuti. Era ad un passo dall'estinzione, ma è stato recentemente riscoperto e valorizzato. È presente nella bassa valle da almeno 150 anni, dove era estesamente coltivato fino ai primi del '900. La sua presenza è attestata da un documento inserito nel Bollettino Ampelografico del 1877. Il flagello della fillossera ha progressivamente limitato l'estensione dei vigneti. Il suo recupero si deve all'iniziativa di un cittadino di Almese, Giorgio Falca. Lo staff scientifico del CNR e quello del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università di Torino hanno intuito le potenzialità enologiche dell'uva e, grazie ad un lavoro di ricerca e sperimentazione, hanno definito con precisione le caratteristiche del vitigno. L'uva ha un acino ellittico, con la buccia di medio spessore molto pruinosa, di colore giallo-verde e dorato in fase di maturazione. Gli acini hanno la polpa poco consistente, succosa e non colorata. È un vitigno precoce e vigoroso. Il grappolo maturo è medio o medio piccolo, compatto, conico o cilindrico. I viticoltori locali, nelle zone ove era tradizionalmente presente, ricordano varianti del nome anche piuttosto distanti dall'attuale, come "Bertacuciàt", o "Berlu 'd ciàt". Riferimenti storici locali risalenti a fine '800 lo citano come "Berlon 'd ciat bianco". Il vitigno è iscritto nel Registro Nazionale delle Varietà di Vite come idoneo alla coltura
in Piemonte, ma non rientra ancora nella Denominazione di Origine Valsusa DOC. Generalmente vinificato in purezza, il vino Baratuciat nel medio periodo sviluppa sentori aromatici a mezza strada fra il Sauvignon ed il Gewürztraminer. Nel primo anno si presenta con profumi di frutti bianchi ed una netta nota di miele di acacia. È caratterizzato da un contenuto in estratto secco netto elevato per un vino bianco. Come si riscontra tipicamente negli ambienti montani, l'acidità totale risulta piuttosto elevata. Il vino si presenta generalmente di colore giallo paglierino scarico con gradevoli tonalità verdi, con un profumo intenso caratterizzato da note prevalenti di mela verde e ananas e con peculiari sentori di eucalipto e fieno. Il Baratuciat è un vino di struttura importante e molto equilibrato, atto ad accompagnare antipasti, pesci di lago o di mare, carni bianche e insalate estive.
Sulla collina di Almese, abbandonata negli anni Sessanta dai contadini ormai divenuti operai nell'industria del fondovalle nella bassa valle di Susa, erano rimaste piccole produzioni di vino, per lo più destinate al consumo di familiari. Grazie al recupero del vitigno Baratuciat, la vitivinicoltura ha conosciuto negli ultimi vent'anni una riscoperta che è innanzitutto culturale, nel senso del recupero delle tradizioni e della cultura materiale locale. Tra i protagonisti del recupero vi è l'azienda Agriforest della famiglia Bosio. Nei 15 ettari di proprietà sui versanti a solatìo di Almese nel 2004 è nata un'azienda agricola che ha riconvertito 3 ettari di terreno abbandonato in vigneto, uliveto, noceto e frutteto. La conduzione è familiare e la produzione ha numeri limitati e dedicati alla salvaguardia della biodiversità. Le operazioni colturali sono orientate al rispetto dell'ambiente, con l'inerbimento dei filari che evita l'erosione del terreno, l'uso esclusivo di concimi organici, la conduzione dalla potatura e la raccolta rigorosamente manuali.
Per saperne di più si può consultare il sito Internet www.vinistoricisacra.comlocandina Sagra Baratuciat 2022




Agricoltura

Da venerdì 17 a domenica 19 giugno a Pomaretto e a Perosa Argentina tornerà “Vini all’insù”, una rassegna dedicata alle migliori produzioni vitivinicole dell’arco alpino, patrocinata e sostenuta dalla Città Metropolitana di TorinoLa manifestazione organizzata dall’Unione dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca e dalle amministrazioni comunali di Perosa Argentina e di Pomaretto, rientra nel progetto Interreg ALCOTRA “VI.A. Tour”, naturale evoluzione del precedente progetto della Strada dei Vigneti Alpini, che ha delineato, a partire dal 2017, un percorso virtuale di scoperta della viticoltura di montagna tra Valle d’Aosta, Piemonte e Savoia. Vini all’insù” sarà l’occasione per fare il punto su alcuni dei risultati del progetto Strada dei Vigneti Alpini, di cui è stata capofila la Città Metropolitana di Torino; progetto che ha consentito al Comune di Pomaretto di valorizzare un itinerario di turismo enologico, con uno spazio di accoglienza panoramico lungo il Sentiero del Ramìe.
Il programma di “Vini all’insù” si aprirà non a caso alle 15 di venerdì 17 giugno al Ciabot di Pomaretto con l’evento “Bouquet Alpini”, durante il quale sarà presentato il Tour della Strada dei Vigneti Alpini, alla scoperta dei vini e dei paesaggi vitati della Città Metropolitana di Torino, della Valle d’Aosta e della Savoia.
La mostra mercato dei vinidi montagna accompagnata dai banchi di assaggio sarà visitabile sabato 18 e domenica 19 giugno dalle 10 alle 19,30 nella splendida Villa Willy di Perosa Argentina. Sabato 18 alle 16 è in programma una degustazione su prenotazione di alcuni dei vini presenti alla rassegna, guidata dal delegato torinese dell’Associazione Italiana Sommellier, Mauro Carosso. Sempre sabato 18, ma alle 11,30 è in programma la degustazione libera “Il Dahu”, dedicata ai formaggi di montagna in abbinamento con i vini del Pinerolese, a cura dell’ONAF, l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi. Per prenotare le degustazioni occorre chiamare il numero telefonico 335-7855023.
Nella giornata di sabato 18 e in quella di domenica 19 a Pomaretto sarà possibile partecipare alle visite guidate ai vigneti eroici del Ramìe, che inizieranno alle 15, alle 16 e alle 17. L’aperitivo tra i vigneti del Ramìe sarà servito al Ciabot sabato 18 e domenica 19 giugno alle 19. A Pomaretto la giornata prefestiva si concluderà con il concerto del gruppo Madamè nel complesso degli impianti sportivi.
Domenica 19 alle 15 in piazza Europa 3 a Perosa Argentina prenderà il via lo spettacolo itinerante “I sentieri della storia”, realizzato in collaborazione con l’associazione Poggio Oddone. Di “Cioccolato e Passito” si parlerà invece nella degustazione su prenotazione in programma domenica 19 alle 16 a Villa Willy, con la partecipazione dei sommelier Ilario Manfredini e Sandro Gastaut e del delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, Alberto Negro.
A chiusura delle manifestazioni il Concerto d’Estate della banda musicale di Pomaretto alle 21 al Tempio Valdese.

UNA VITIVINICOLTURA CHE È TRADIZIONE E DIFESA DEL TERRITORIO

Nonostante la crisi economica che ha caratterizzato gli ultimi dodici anni, quella della riscoperta e valorizzazione del Ramìe nelle valli Chisone e Germanasca è la storia di una piccola iniziativa economica di successo. Le vigne da cui proviene l’uva vinificata nel Ramìe sono state impiantate con grande fatica nei secoli scorsi a una quota tra i 600 e i 900 metri, lungo pendii estremamente ripidi, contraddistinti da terrazzamenti a secco. All’imbocco della Val Germanasca è impossibile non notare le vigne che incombono sulla strada di fondovalle, quasi “strappate” alla montagna, sul versante pietroso esposto a meridione. La tradizione vinicola locale risale all’epoca medievale e, anche se con grande fatica, ha resistito alla diffusione della fillossera alla fine del XIX secolo, per poi rinascere nel secondo dopoguerra raggiungendo discreti livelli qualitativi. Tanto che Luigi Veronelli scrisse a proposito di quello che però chiamò erroneamente “Ramiè”, che aveva un “colore rosso rubino e delicato profumo. Sapore giustamente asciutto, fine, gustoso”. Il recupero dei terrazzamenti abbandonati e il superamento della produzione per il semplice autoconsumo sono però recenti, anche se la denominazione Doc nell’ambito della famiglia “Pinerolese” risale al 1996. I “profeti” della ricoperta del Ramìe sono stati Daniele Coutandin e l’agriturismo La Chabranda, che furono i primi promotori, insieme all’assessorato provinciale all’agricoltura e montagna dell’allora Provincia di Torino, che finanziò nel 2003 la costruzione di una monorotaia per facilitare il lavoro e la vendemmia, riprendendo il modello già applicato con successo nelle Cinque Terre. Dal 2009 il Comune di Pomaretto ha promosso la costituzione di un consorzio tra i piccoli contadini che ancora coltivavano le terrazze. Il nome ufficiale della Doc è “Pinerolese Ramìe”, per un prodotto che scaturisce prevalentemente dalla fermentazione delle uve di un vitigno particolare e di estrazione montana come l’Avarengo. A queste uve possono essere aggiunte minori quantità di Neretto di Bairo e Avanà. La vinificazione è stata condotta per tre anni in maniera sperimentale a Chieri, presso l’Istituto Bonafous della Facoltà di agraria dell’Università di Torino. Successivamente il consorzio ha trasferito il processo di trasformazione delle uve in vino all’Istituto Malva Arnaldi di Bibiana. La collaborazione con l’Università ha consentito al consorzio di migliorare la qualità del vino e di aumentare progressivamente la produzione da 1000 a 4000 bottiglie. Il consorzio si occupa della gestione collettiva della vendita del vino e dell’accesso a finanziamenti per la manutenzione dei muri a secco e delle vigne. Oggi il Ramìe è proposto nei bar, nelle osterie e nei ristoranti delle valli Chisone e Germanasca e offre ai turisti un’esperienza aggiuntiva di conoscenza delle eccellenze del territorio. Per i giovani di Pomaretto, forse, vivere esclusivamente di vitivinicoltura non sarà mai possibile, ma il Ramìe può costituire un’interessante integrazione al reddito e l’occasione per realizzare una manutenzione del territorio che fa bene sia all’ambiente che all’economia locale. locandina Vini allinsù Perosa Argentina 18-19 06 2022

Agricoltura

Sono un centinaio i Comuni del Canavese, dell’Eporediese e della pianura ai piedi della Collina Torinese potenzialmente interessati alla costituzione del Distretto del Cibo della pianura canavesana, i cui amministratori sono stati invitati dalla Consigliera metropolitana delegata allo sviluppo economico, alle attività produttive, al turismo e alla pianificazione strategica ad una riunione preliminare, convocata per oggi pomeriggio alle 15 nel Municipio di Strambino. L’ipotesi su cui si confronterà con i colleghi amministratori la Consigliera metropolitana, che è anche Sindaca di Strambino, è quella di un progetto che potrebbe valorizzare le produzioni cerealicole del territorio, ma anche la loro sostenibilità ecologica, soprattutto per quanto riguarda il contenimento dei consumi idrici.
La costituzione del Distretti del Cibo è disciplinata da una Legge regionale del 2019 e dal successivo regolamento di attuazione. Alla riunione saranno presenti i funzionari regionali, proprio al fine di valutare le modalità di elaborazione del progetto del nuovo Distretto del Cibo.

Agricoltura

Da venerdì 13 a domenica 15 maggio sarà fortemente legata alla natura e ai suoi tesori da tutelare la dodicesima edizione di “Di Freisa in Freisa”, la manifestazione regionale organizzata dal Comune di Chieri e dal Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Ad aprire “Di Freisa in Freisa”, venerdì 13 maggio, sarà ilconvegno realizzato in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e l’Enoteca Regionale dei vini della Provincia di Torino, dedicato ai cambiamenti climatici e al loro impatto sull’agricoltura e sulla produzione vitivinicola ma anche sul sistema sociale, economico e turistico.
Nel centro storico della “Città delle 100 Torri” ci sarà un tripudio di profumi e colori, eccellenze enogastronomiche da assaporare, momenti di festa e di approfondimento, workshop e seminari a tema, vino, aperitivi, esposizioni artistiche, proposte musicali, iniziative di charity e altre dedicate ai più piccoli.
Protagonista principale dell’evento sarà naturalmente il Freisa, appena eletto vitigno dell’anno 2022 del Piemonte: un vitigno autoctono con più di cinque secoli di storia, che metterà in mostra tutte le sue diverse anime, le sue etichette e i suoi produttori, tra degustazioni guidate, abbinamenti con altre golosità tipiche del territorio e laboratori multisensoriali di approfondimento.
La novità dell’edizione 2022 è la mostra florovivaistica, realizzata in collaborazione con Asproflor, che sabato 14 e domenica 15 maggio colorerà il centro di Chieri, proponendo le migliori eccellenze floreali del territorio e rimarcando la filosofia “green” che da sempre identifica la produzione e le attività portate avanti dal Consorzio e dai suoi produttori.
Durante Di Freisa in Freisa, il mondo del vino si sposerà anche con la cultura, grazie ad un itinerario alla scoperta dei principali monumenti, musei e chiese di Chieri.
I più piccoli saranno coinvolti nella festa con l’iniziativa “Freisa bimbi”, che proporrà laboratori per bambini dai 3 ai 6 anni e dai 6 ai 12 anni, per insegnare attraverso il gioco la rilevanza ecologica e paesaggistica delle vigne e l’importanza di un frutto come l’uva.
Alla manifestazione è abbinata l’iniziativa “Cantine aperte”, che vedrà alcune aziende vitivinicole del territorio ospitare visite guidate nel cuore della loro produzione. “Freisa & Food” che coinvolgerà invece i ristoranti e i locali di somministrazione di Chieri nella realizzazione di menù a tema.
Per saperne di più si possono consultare i siti Internet www.comune.chieri.to.it e www.freisadichieri.comlocandina Di Freisa in Freisa 2022 1.jpg

Agricoltura

Domenica 8 maggio torna a Coazze la fiera agricolo-forestale “Lu Bo e la Fejri”, cancellata negli ultimi due anni a causa della pandemia. Il programma della manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, è ricco di attività legate al tema forestale e soprattutto al territorio: si parte sabato 7 alle 17 nella sala conferenze dell’Ecomuseo dell’Alta Valsangone, con la presentazione dell’ultimo libro di Tiziano Fratus, poeta e scrittore bergamasco residente a Trana. Come suggerisce il titolo “Alberi millenari d’Italia”, propone un viaggio alla scoperta degli alberi più antichi del Bel Paese, un argomento che si addice perfettamente a “Lu Bo”, il bosco-legno in lingua francoprovenzale. Insieme alla presentazione del libro, l’Ecomuseo dell’Alta Valsangone inaugura la mostra di Tiziano Fratus dedicata agli alberi monumentali, concessa in prestito dal Giardino Botanico Rea e visitabile gratuitamente.
Domenica 8 maggio lungo Viale Italia ’61, nelle piazze principali e nel parco comunale a partire dalle 10 la fiera propone stand di prodotti locali e artigianato, vivai con piante e fiori e street food, attività e spettacoli per grandi e piccoli: dalla realizzazione di sculture in legno con la motosega, alle dimostrazioni a cura delle scuole d’intaglio della Valsangone e della Valle di Susa, dall’esposizione delle attrezzature forestali a cura della cooperativa Silva alla possibilità di arrampicare sulla parete allestita in piazza Cordero di Pamparato, dalle passeggiate a cavallo insieme all’associazione “Ognuno a Suo Modo” alla dimostrazione di tree climbing alle 15,30 nel parco comunale.
Durante l’intera giornata davanti all’ufficio turistico il gruppo “I nostri antichi mestieri” mostra come si filava e si tesseva la canapa un tempo, mentre alle 15 nello stand allestito in viale Italia i panificatori De.C.O. tengono un laboratorio di panificazione. A partire dalle 10 nelle sale espositive al piano terra dell’Ecomuseo dell’Alta Valsangone è possibile visitare la mostra sugli alberi monumentali realizzata da Tiziano Fratus, mentre al primo piano è aperto al pubblico il Museo della Resistenza della Valsangone, riallestito da pochi mesi. Sempre dalle 10 in piazza Gramsci si può visitare l’esposizione illustrata sulle erbe spontanee e officinali, mentre nel parco comunale si possono ammirare gli spaventapasseri realizzati con materiali di recupero dai bambini della scuola dell’infanzia Erminio Macario e della scuola primaria Luigi Pirandello di Coazze, che partecipano al concorso “Lo spaventapasseri più stravagante”. Si può votare lo spaventapasseri preferito all’ufficio turistico entro le 16,30, mentre la proclamazione dei vincitori e la premiazione sono in programma dopo le 17 in piazza Cordero di Pamparato, dove vengono anche estratti i premi in palio per la Caccia al Toponimo Invernale.
Il gruppo AIB di Coazze e Aleghe Mountain Guide organizzano invece un’escursione guidata lungo il Sentiero delle Macine, con partecipazione ad offerta libera, il cui ricavato andrà interamente all’associazione AIB per l’acquisto di attrezzatura e di un nuovo mezzo antincendio. Per informazioni e prenotazioni si possono chiamare i numeri telefonici 376-0091377 e 011-9349681. È anche possibile percorrere in mountain bike i sentieri di Coazze accompagnati dall’associazione Valsangone Outdoor. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 339-5341172. Inoltre, a partire dalle 9,15, a Forno di Coazze è possibile visitare oltre un chilometro di gallerie della miniera di talco Garida e scoprire la storia dell’estrazione del talco in Valsangone, oltre a conoscere la flora e la fauna presenti nelle gallerie. Per informazioni e prenotazioni si può chiamare il numero 011-9349681 o scrivere a turismo@comune.coazze.to.it
A partire dalle 9 a Forno di Coazze si tengono le celebrazioni per la commemorazione dei caduti della Resistenza all’Ossario e alla Fossa Comune, seguite dalla Messa alle 10,30.lu bo e la fejri a4 tutti loghi