Agricoltura
Due giornate organizzate dalla Città di Giaveno e dall'Unione Comuni Montani Valsangone, per valorizzare uno dei prodotti tradizionali e più genuini del territorio: la patata di montagna. Accadrà sabato 23 e domenica 24 settembre, grazie alla manifestazione “La patata di montagna nel territorio del Gruppo di Azione Locale “Escartons e Valli Valdesi”, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Il Comune di Giaveno è inserito con una zonizzazione nel territorio di applicazione del Piano di sviluppo locale 2014 - 2020 del GAL Escartons e Valli Valdesi, che punta alla valorizzazione delle tipicità locali.Nella giornata di sabato 23 sono in programma alle 16 la visita all’azienda agricola “Le Frisole” e alle 16,45 un seminario sul tema “La patata di montagna, il valore di una coltura e di un prodotto”, a cui interverranno l’assessore regionale all'agricoltura Giorgio Ferrero, rappresentanti della Città Metropolitana di Torino, del GAL, dell’Uncem, dei Comuni dell'Alta Val Sangone e delle associazioni di categoria Coldiretti, CIA e Unione Agricoltori. Saranno anche presentate la Denominazione comunale della Patata di montagna di Giaveno e la cartina del Sentiero del Cevrin di Coazze. Domenica 24 la manifestazione si aprirà ufficialmente alle 10 in piazza Mautino, alla presenza del console del Perù in Torino e delle autorità locali. Le aziende agricole del luogo venderanno le loro produzioni nello spazio “Valsangone Patate 2.0”, ma ci saranno anche una mostra di attrezzi agricoli, uno spettacolo e un laboratorio per insegnare ai bambini a preparare gli gnocchi. Sarà possibile degustare piatti a base di patate preparati secondo le ricette della cucina locale e di quella peruviana. L'iniziativa conferma l'impegno della Città di Giaveno nel sostegno all’agricoltura di fondovalle e di montagna, attraverso la valorizzazione delle buone prassi, dei prodotti, delle manifestazioni e delle iniziative che concorrono a far conoscere le filiere produttive locali, stabilendo sinergie tra agricoltura, turismo e tutela ambientale.
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A Pancalieri da venerdì 15 a martedì 19 settembre è in programma la trentasettesima edizione di “Viverbe”, rassegna di vivai ed erbe officinali organizzata dalla Pro Pancalieri in collaborazione con il Comune e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Nei 4000 metri quadri di esposizione saranno allestiti stand di erboristeria, liquoristica, cosmesi e prodotti biologici. Nella piazza “Aromi e Gusti” si potranno assaggiare piatti tipici regionali e internazionali. Mostre, spettacoli, gare ciclistiche e di bocce, un torneo di scacchi, un raduno di appassionati della Vespa Piaggio e serate musicali con grandi orchestre di liscio arricchiscono il programma della manifestazione, che sarà inaugurata venerdì 15 con “Viver Mojito”, il mojito party con la Menta di Pancalieri. Nell’area coperta, nello stand dell’AssoMenta, che riunisce i coltivatori, distillatori e produttori locali di Menta Piperita, sarà visitabile durante l’intera manifestazione una mostra allestita dall’azienda agricola Chialva. Domenica 17 alle 16 Madama Menta e Monsu Insens saranno i personaggi principali del corteo storico folkloristico, con la partecipazione di maschere provenienti da tutto il Piemonte. Martedi 19 durante la serata di chiusura è in programma uno spettacolo pirotecnico.PANCALIERI, PAESE DELLA MENTA PIPERITA
Una manifestazione come “Viverbe” non poteva che nascere a Pancalieri, noto a livello internazionale come “il paese della Menta”, prodotto dal 2001 inserito nel “Paniere” delle specialità agroalimentari selezionate dall’allora Provincia di Torino. L'indicazione di Menta di Pancalieri si riferisce alla specie botanica Mentha Piperita varietà Officinalis Sole, forma Rubescens Camus, nota come Menta Italo-Mitcham; della quale viene utilizzata o la pianta verde che viene essiccata per la sua conservazione e utilizzata in erboristeria. Viene utilizzato anche e soprattutto l'olio essenziale, ottenuto esclusivamente dalla distillazione a corrente di vapore dell'erba verde in pianta intera (non trinciata) proveniente dalla coltivazione della specie. La specie botanica venne introdotta in Italia nel 1903 da Honoré Carles, che si associò nel 1901, a Giovanni Varino fondatore dell’omonima distilleria di Pancalieri nel 1870. Nel 1908 il Carles avviò un’attività per conto proprio a Pancalieri. Da quel momento la coltivazione della Menta Mitcham o italoMitcham si diffuse velocemente, sia per le rese in erba verde, remunerative per gli agricoltori, sia per le rese in essenza di pregio remunerative per i distillatori. A quell'epoca l'agricoltore coltivava la menta per conto del distillatore, che ritirava l'erba verde pagandola un tanto al miriagrammo. L'indicazione Olio essenziale di Menta di Pancalieri è riservata al distillato grezzo e al ridistillato (plurirettificato) utilizzati per preparare prodotti finiti, nei quali è presente l'olio essenziale di menta come ingrediente qualificante o determinante. La Menta Piperita è coltivata in pieno campo nelle aziende agricole di una zona geografica posta a cavallo tra la Città Metropolitana di Torino e la Provincia di Cuneo, meglio identificata come “Pancalierese”, poichè Pancalieri è il centro in cui per la prima volta si sono affermate la coltura sistematica e la produzione dell’olio essenziale, richiesto sul mercato nazionale e internazionale in funzione per le sue peculiarità e i notevoli pregi. Le condizioni ambientali della zona di produzione sono tali da conferire al distillato caratteristiche di qualità che lo contraddistinguono dagli altri oli di menta coltivati nel mondo.
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La Festa dell’Uva Erbaluceda oltre ottant’anni richiama a Caluso migliaia di visitatori, in cerca di divertimento e di un vino ritenuto dalla critica internazionale come uno dei più interessanti bianchi italiani. Da mercoledì 13 a lunedì 18 settembre nella cittadina canavesana si festeggia l’Erbaluce in tutte le sue declinazioni insieme a un prodotto agricolo, l’uva Erbaluce, motivo di orgoglio per tutto il Canavese.Il vino fu uno dei primi in Italia ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata, proprio cinquant’anni orsono, nel 1967. L’Erbaluce ha ottenuto la DOCG nel 2011. Oltre all’Erbaluce, la Festa di Caluso celebra anche il Passito di Caluso e il Cuveè Erbaluce spumante.
Il programma dell’ottantaquattresima edizione della manifestazione, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino, prevede eventi artistici e musicali, le sfilate, il palio, l’incoronazione della Ninfa Albaluce, il torneo calcistico tra i rioni e la premiazione delle varie gare e concorsi che occupano un’intera settimana. Il direttivo della Pro Loco di Caluso sceglie ogni anno un tema da assegnare alla manifestazione, per dar sfogo alla fantasia e alla sana competizione con cui i gruppi a piedi, rappresentanti di tutte le frazioni e rioni di Caluso, si sfideranno venerdì 15, domenica 17 e lunedì 18 settembre per le vie del paese per conquistare il palio. Il tema scelto per l’edizione 2017 è la musica. La Festa dell’Uva Erbaluce non vuole essere solo una “sagra”, ma un momento di celebrazione di un modo di vivere e di intendere la terra canavesana.
I dettagli e il programma sono consultabili nel sito Internet www.festadelluvacaluso.altervista.org
LA LEGGENDA DELLA NINFA ALBALUCE E LE NINFE DEL XXI SECOLO
Racconta la leggenda che, nel tempo dei tempi, sulle colline moreniche lasciate dai grandi ghiacciai trovavano dimora le ninfe del lago, dei boschi e delle sorgenti, venerate insieme alla notte, al sole, alla luna, ai venti e alle stelle. Alba era una di quelle dee. Solita a indugiare sulle rive dei ruscelli, un giorno, complici le nubi, ad Alba apparve di nascosto il Sole, il quale, rapito da tanta bellezza, subito se ne innamorò. Ma l’incontro fu difficile perché il tempo non consentiva al Sole di non apparire se non quando l’Alba non c’era già più. Era un inseguirsi pieno di ansia. Fu la Luna, sorella del Sole, a risolvere la situazione. Decise un giorno di non lasciare il cielo, ma di interporsi sul cammino del Sole, in modo che questi, nascosto, potesse raggiungere la Terra per incontrare Alba. L’abbraccio fra i due innamorati avvenne sul Bric più alto delle colline che circondano Caluso. Da quell’amore nacque Albaluce, una bimba con gli occhi color del cielo, la pelle di rugiada e lunghi capelli splendenti come raggi di sole. Era gentile e nobile e ogni anno venivano al tempo cacciatori e contadini, pastori e pescatori, per offrirle i frutti dei campi, la cacciagione, i pesci dalle squame scintillanti, il fresco formaggio nei canestri di giunco. Si faceva festa, si scambiavano merci, si rendeva omaggio alla bella Albaluce, che veleggiava sul lago condotta da bianchi cigni. Ma ecco un giorno farsi avanti i capi tribù al comando della regina Ippa, reclamando la terra da coltivare, perché il lago non dava frutti sufficienti. I verdi ruscelli, le limpide acque dovettero lasciare posto ai campi da seminare. Si scavò un grande canale per far defluire le acque, ma l’acqua, così costretta, travolse tutto seminando la morte. Era triste la ninfa Albaluce quando attorno a lei si radunarono sette giovani rimasti fedeli all’antico rito. Il pianto del Sole e dell’Alba trasformò i secchi arbusti che rimanevano in riva al lago ormai prosciugato in vigorosi ceppi, da cui si alzarono lunghi tralci, dai quali pendevano dolci, dorati grappoli di succosa uva bianca: era il dono della dea ai suoi fedeli ed era l’atto di nascita del vitigno Erbaluce, generato dalle lacrime di una dea che ha nel cuore i raggi del padre Sole e la tenera dolcezza dell’Alba, quella che sorge ogni mattina sul Bric di Caluso. La ninfa è dunque il personaggio di maggior rilievo della Festa dell’Uva. Per questo motivo è nato un Ordine delle Ninfe che ha l’onore di scegliere, fra tutte le aspiranti ninfe, una rosa di tre candidate calusiesi, di età compresa tra i venti e i trent’anni. Le tre giovani vengono sottoposte all’esame di un comitato di elezione, formato da tre membri dell’Ordine delle ninfe e quattro rappresentanti della comunità calusiese (Pro Loco, Comune, Parrocchia e Credenza). Le ragazze vengono intervistate, in momenti diversi. Ogni membro del comitato esprime un voto personale e segreto da 1 a 5. Alla fine di ogni singola intervista due incaricati, esterni al comitato dei sette ma membri dell’Ordine delle Ninfe, ritirano i voti di tutti i componenti del comitato, per procedere con l’intervista successiva e così via fino alla fine. Concluse le interviste, i due personaggi incaricati di raccogliere i voti in gran segreto compiono lo spoglio delle schede e proclamano la Ninfa Albaluce eletta. Solo queste due persone ne conoscono il nome e si relazionano con lei fino al momento della proclamazione. La Ninfa eletta deve con piacere ed entusiasmo rivestire il ruolo di ambasciatrice del vino Erbaluce, sorridere, essere solare, positiva e socievole. Deve ovviamente conoscere la leggenda di Albaluce, conoscere quanti e quali rioni e frazioni sono presenti a Caluso, la storia della città e dei vini Erbaluce e Passito. Deve saper parlare in pubblico e presenziare alle manifestazioni in cui è richiesta la sua presenza. Non deve essere necessariamente una bellissima Miss, ma una ragazza spontanea e spigliata, felice di calarsi nel ruolo che la tradizione le assegna.
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Da giovedì 14 a domenica 24 settembre a Carema, con la 65ª Festa dell’Uva e del Vino si festeggiano i cinquant’anni del riconoscimento della DOC Carema, una delle prime in Italia. Da molti anni l’amministrazione comunale è impegnata in un articolato e ambizioso progetto per la rivalutazione di una millenaria cultura enologica e di un paesaggio vitivinicolo unico nel suo genere, del quale la DOC Carema è il simbolo.Carema è una delle realtà vitivinicole coinvolte nel progetto Interreg della Strada dei vigneti alpini che, dopo un lavoro preparatorio durato due anni, dal marzo 2017 è entrato nella fase operativa. La Strada coinvolge amministrazioni pubbliche e agenzie torinesi, valdostane e savoiarde, che hanno candidato il progetto al sostegno da parte dell’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2020. L’Asse 3 del programma riguarda in particolare l’attrattività del territorio, e uno degli obiettivi da perseguire è l’incremento del turismo sostenibile. La Strada dei vigneti alpini intende proporre un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.
IL PROGRAMMA DELLA FESTA DELL’UVA
- giovedì 14 settembre nell’antica chiesa dei Disciplini convegno sul tema “La Via Francigena – itinerario storico, culturale e religioso: un’occasione di valorizzazione e di sviluppo del territorio”
- venerdì 15 convegno “Doc. Carema 1967 – 2017 – Cinquant’anni… e la storia continua…”
- sabato 16 settembre alle 15 benedizione dellaCappella di via Croce recentemente restaurata, impartita da monsignor Edoardo Cerrato, vescovo di Ivrea. A seguire inaugurazione del nuovo parcheggio di viaVairola adiacente al Municipio e alla chiesa parrocchiale
- mercoledì 20 settembre nella chiesa dei Disciplini alle 20,30 incontro informativo sul tema “Associazioni Fondiarie, ll’alternativa possibile all’abbandono del territorio”
- giovedì 21 convegno su “Viticoltura eroica e paesaggi terrazzati: il caso Carema”
- nella serata di sabato 23 percorso enogastronomico “Andar per cantine antiche”
- domenica 24 alle 9 accoglienza delle autorità e aperitivo alla Cantina Produttori. A seguire sfilata inaugurale della Festa dell’Uva con la banda musicale di Carema e visita alla mostra delle opere del concorso di pittura estemporanea nell’ex centrale idroelettrica e alla mostra d’arte nella chiesa dei Disciplini. Alle 11 Messa nell’antica chiesa di San Martino. A seguire foto ricordo con le autorità di fronte alla chiesa e pranzo ufficiale nella tensostruttura allestita nell’area sportiva. Alle 15,30 esibizione della mini banda e del complesso bandistico di Carema. Alle 17 cerimonia di premiazione.
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A Giaveno il mese di settembre è ricco di sapori, con l’omaggio ai prodotti della terra e ai prodotti lavorati artigianalmente con passione da uomini e donne, giovani imprenditori agricoli e artigiani che credono nel loro territorio e nelle sue potenzialità. Si inizia con il pane e i grissini, in occasione della quattordicesima edizione della manifestazione “Giaveno Città del Buon Pane”, in programma domenica 10 settembre, per proseguire il 23 e 24 settembre con un incontro e la festa dedicata alla patata di montagna e ad altre produzioni locali; fino ad arrivare - si spera in un cambio di condizioni di tempo - alla festa dedicata al fungo porcino.“Giaveno Città del Buon pane” è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dall’Uncem Piemonte e dall’Atl “Turismo Torino e provincia”. A Giaveno la produzione di pane, grissini e prodotti da forno è storia di famiglie e di generazioni che continuano a svegliarsi presto per impastare, infornare e produrre secondo tradizione forme grandi, ma anche per lavorare pani piccoli e dai gusti nuovi.
La manifestazione di domenica 10 settembre è organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con il Gruppo panificatori artigiani e produttori, impegnati a valorizzare la Denominazione Comunale d’Origine, che riguarda la Biova, lo Stirotto, la Micca e la Mezzana. Il cuore dell’evento sarà come di consueto in piazza Mautino, dove ci saranno l’area forni per la panificazione e l’area dedicata alla vendita al minuto di pane e grissini, dello “Stirato Torinese” e dei prodotti da forno dolci e salati preparati anche con l’impiego di altri prodotti locali come la salciccia per i salatini, il lardo e il salame. In piazza Mautino saranno presenti anche altre attività che operano nel campo del recupero della tradizione colturale e dei prodotti di nicchia, come il Mulino della Bernardina che valorizza le antiche varietà di mais, con un impianto di macine in pietra ancora perfettamente funzionante e aperto alle visite del pubblico. La novità di quest’anno è lo spazio dedicato ai “Grani recuperati” con la presenza delle associazioni “Principi Pellegrini”, “Divangazioni” e Sanaindivia, impegnate nella tutela delle varietà storiche di frumento tenero e nella loro trasformazione in prodotti da forno e pane. Saranno esposti alcuni pannelli dedicati al grano e alcuni piccoli covoni di frumenti tratti dal campo-catalogo 2017, realizzato a cura del Giardino Botanico Rea. L’area inoltre ospiterà l’esposizione dei disegni realizzati dagli alunni della scuola media Francesco Gonin nell’ambito del concorso “Giaveno, un mondo di pane”, fra i quali è stata individuata l’immagine del manifesto ufficiale dell’edizione 2017 di “Giaveno Città del Buon Pane”. In piazza Molines sarà possibile assistere alla trebbiatura del grano come avveniva un tempo, con l’impiego di macchinari e trattori d’epoca appartenenti a collezionisti privati. Nelle vie e piazzette del centro cittadino ci saranno banchi e bancarelle di prodotti agroalimentari e artigianali. I ristoranti, le trattorie, i caffè e i negozi saranno tutti aperti e le vie del centro saranno ancora coperte dalle decine di ombrelli colorati che hanno contrassegnato da giugno, l’estate giavenese. L’inaugurazione ufficiale della manifestazione è in programma alle 11 in largo Umberto I dinanzi alla chiesa dei Batù, con l’intervento delle autorità locali e della delegazione del Comune di Saint Jean de Maurienne, gemellato con Giaveno. Invece del nastro inaugurale saranno tagliati un grissino e una forma di pane tipica della Savoia. L’evento sarà accompagnato da un’esibizione di danzatrici dell’associazione ArteInMovimento, che proporanno le coreografie “La sfida dei panettieri” e “Pasta Madre”. Nella giornata di domenica 10 settembre sarà possibile visitare alcuni luoghi d’arte. Il Circolo Ricreativo Culturale aprirà il portone della chiesa dei Batù, risalente al 1576. La chiesa abbina le severe linee classiche dell’edificio originario alle successive decorazioni barocche; conserva arredi e dipinti originali ed un coro a scanni. L’edificio di culto sorge all’inizio di via Umberto I e sarà visitabile dalle 10 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18. In borgata Buffa, in via Vittorio Emanuele II al numero 260 si trova invece l’antico Mulino della Bernardina, risalente al 1745, recentemente recuperato dalla famiglia Ughetto e dall’attuale mugnaio. All’attività tradizionale è stata abbinata la coltivazione di antiche varietà di mais come il Pignoletto rosso e l’Ottofile, oltre al grano e alla segale. Il Mulino della Bernardina accoglierà i visitatori dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 18,30. Sarà visitabile negli stessi orari anche il mulino chiamato “du Detu” di Ruata Bassa di Giaveno, gestito in via Beale 8 dalla famiglia Colombatti. Edificato nel 1218, era il mulino dell’Abbazia benedettina di San Michele della Chiusa. Venne acquistato e restaurato nel 1877 da Benedetto Giai Via, detto “Detu”. E’ stato in attività fino agli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale. Nel novembre 2016 è stato aperto per la prima volta ai visitatori. I due mulini sono raggiungibili in auto, a piedi o con una navetta gratuita, con prenotazione il giorno della manifestazione all’Ufficio turistico comunale in piazza San Lorenzo 34. Nei locali comunali di via XX Settembre da sabato 9 a domenica 17 settembre sarà allestita la mostra di pittura “Colori”, con opere di Lidia Agosti, Giovanna Bruna Grigolon, Tanina Maritano, Franca Miola, Marisa Giovale Alet e Mita Sapone. Sarà visitabile dal martedì al venerdì dalle 15,30 alle 19, il sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15,30 alle 19.
Sabato 9 e domenica 10 settembre a Giaveno si terrà il 45° Campionato Nazionale A.N.A. Marcia di Regolarità in Montagna a pattuglie.
Per saperne di più: www.comune.giaveno.to.it; Ufficio Turistico Comunale, telefono 011-9374053, e-mail infoturismo@giaveno.it e manifestazioni@giaveno.it
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Da venerdì 1 a domenica 3 settembre a Riva presso Chieri torna la Rassegna zootenica regionale, giunta alla tredicesima edizione. Nella serata del venerdì al ristorante Cascina Speranza si terrà il secondo Simposio sulla Piemontese, a cura di Confagricoltura. A partire dalle 20, saranno illustrati e degustati tre piatti a base della carne della razza bovina più pregiata. Per le prenotazioni occorre telefonare al numero 011-9468186. Sabato 2 settembre alle 17 a Palazzo Grosso, sede del Municipio, si terrà il convegno sul tema “Igp Vitellone piemontese della coscia: un’opportunità in più per il nostro territorio”, organizzato dal Comune in collaborazione con l’assessorato regionale all’agricoltura e con il consorzio Coalvi, che riunisce gli allevatori della razza Piemontese. Oltre all’assessore regionale Giorgio Ferrero, interverranno il vicedirettore del Coalvi Giuseppe Franco e i rappresentanti delle organizzazioni del mondo agricolo, Coldiretti, Cia e Confagricoltura. A moderare il dibattito sarà il giornalista del “Corriere di Chieri” Enrico Bassignana.Domenica 3 settembre dalle 8 alle 13 nei Giardini di Palazzo Grosso si terrà la Rassegna zootecnica della razza bovina Piemontese. L’illustrazione delle caratteristiche dei capi in concorso e la selezione dei vincitori sarà curata dai tecnici dell’ARA, l’associazione Regionale Allevatori. Gli allievi dell’Istituto professionale agrario di Chieri parteciperanno ad una esercitazione sulle qualità morfologiche degli animali esposti. La premiazione dei capi e degli allevatori è in programma alle 11. A seguire i macellai rivesi offriranno un aperitivo con degustazione di carne cruda, accompagnata dalla Freisa di Chieri della Cantina Terre dei Santi di Castelnuovo Don Bosco. Alle 13 nel salone San Giuseppe del ristorante Cascina Speranza sarà possibile degustare il Gran bollito. La degustazione guidata sarà curata dall’Accademia delle tradizioni enogastronomiche del Piemonte, che nel pomeriggio organizzerà anche una degustazione di formaggi nel cortile dell’ex scuola materna. Per il Gran bollito occorre prenotare, telefonando al numero 331-9304619. Dalle 9 alle 19 si terrà il mercatino dei prodotti tipici del territorio, delle macchine agricole, dei prodotti per il giardinaggio e il florovivaismo e dell’artigianato locale.
Dalle 15 alle 19 sarà possibile partecipare alle visite guidate a Palazzo Grosso, al Museo del paesaggio sonoro e alle chiese del centro storico di Riva. Agli amanti della storia e della cultura è dedicato l’evento “Ozi estivi a Palazzo Grosso–Tableaux Vivant del 700”, proposto alle 15,30, alle 16,30 e alle 17,30 dall’associazione “Vie del tempo”. L’evento rievoca l’epoca in cui le famiglie nobiliari piemontesi possedevano residenze di campagna, in cui si rifugiavano durante la canicola estiva. Erano e sono ancora edifici grandiosi, con decori e arredi di pregio, circondati da giardini lussureggianti. Nei palazzi nobiliari come quello di Riva presso Chieri i passatempi per le famiglie nobiliari e i loro ospiti andavano dalle letture alla musica da camera, dai balli ai banchetti. Il pomeriggio passato tra nobili signori ed eleganti dame sarà l’occasione per “tuffarsi” nel tempo che fu. Sempre nel pomeriggio di domenica 3 settembre è in programma uno spettacolo teatrale in piazza Parrocchia, a cura di Alessandro Marrapodi. Lunedì 4 settembre nei Giardini di Palazzo Grosso si terrà una mostra di piccoli animali con premiazione. A proposito di animali, da segnalare l’iniziativa della Biblioteca civica, che sabato 2 settembre alle 10,30 proporrà “Animalettura in biblioteca. Pagine animate a 4 zampe” e a seguire un laboratorio manuale per i bambini.
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Domenica 3 settembre torna a Torino l’appuntamento con il mercato dei prodotti tipici agroalimentari del “Paniere” in piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali. La prima domenica di settembre i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno trovare in piazza CLN la Cipolla Piatlina di Andezeno, ortaggio che, nonostante la siccità e la grandine, ha avuto un raccolto molto soddisfacente. Ci sarà anche il Peperone di Carmagnola, che nel fine settimana è il protagonista della sessantottesima edizione della Fiera nazionale a Carmagnola. Ci saranno anche le prime Antiche mele piemontesi della stagione 2017, le farine e i prodotti da forno confezionati con gli Antichi mais piemontesi, i Canestrelli della Valle di Susa, i grissini Rubatà, il miele delle vallate alpine, la Menta di Pancalieri, il Sarass del Fèn, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine, i vini Doc del Canavese, i Nocciolini di Chivasso, il Salame di Giôra e il Salame di Turgia.CARTA D’IDENTITÀ DELLA CIPOLLA PIATLINA DI ANDEZENO
Fra le diverse varietà coltivate dagli agricoltori di Andezeno, particolarmente apprezzata è una cipolla piatta e dall'epidermide dorata, nota come Cipolla Piatlina bionda di Andezeno. La polpa tenera e dolce, adatta alle lavorazioni industriali e alle elaborate manipolazioni gastronomiche, la rende particolarmente indicata per la cottura in forno e per la farcitura con il tradizionale ripieno di carne. Raccolta a fine luglio, in autunno la Cipolla Piatlina diviene incontrastata protagonista di una Sagra di grande richiamo, e, grazie alla sua ottima conservabilità, può essere gustata sino alla primavera avanzata.
AL RIENTRO DALLE VACANZE LA FIERA DEL PEPERONE A CARMAGNOLA CON I PRODOTTI DEL “PANIERE”
Da venerdì 1 a domenica10 settembretorna la Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola-Peperò, una delle più grandi e qualificate manifestazioni italiane nel settore dell’enogastronomia, un grande Festival con dieci giorni di eventi gastronomici, culturali, artistici, sportivi ed esperienze creative e coinvolgenti per tutti i sensi e per tutte le fasce di età. Dall’edizione 2017, che è la sessantottesima, la manifestazione non si chiama più Sagra ma Fiera Nazionale del Peperone, come riconoscimento della crescita che la kermesse ha conosciuto negli ultimi anni, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Da sette anni l’evento carmagnolese, patrocinato e sostenuto dalla Città Metropolitana di Torino, è riconosciuto come manifestazione di livello nazionale, poiché è la più grande fiera italiana dedicata ad un prodotto agricolo. Com’è tradizione, nel salone della chiesa di San Filippo è presente il Paniere dei prodotti tipici della provincia di Torino, con una selezione dei migliori produttori locali e l’esposizione dei quattro ecotipi del Peperone di Carmagnola: Quadrato, Corno di bue, Tumaticot e Trottola.
IL “PANIERE”: SEDICI ANNI DI PROGETTI E INIZIATIVE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI TIPICHE
Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.
Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipici www.prodottidelpaniere.it www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/prodottidelpanieretorino/
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A Sestriere quello di agosto sarà un mese di “Gusto in Quota”: da giovedì 3 a mercoledì 23 a Casa Olimpia - l’ex Casa cantoniera di Sestriere di proprietà della Città Metropolitana di Torino - l’amministrazione comunale, l’Unione Montana dei Comuni olimpici della Via Lattea e l’Atl “Turismo Torino e provincia” proporranno un itinerario tra i sapori e la cultura tradizionale del Piemonte, con presentazioni di libri e di manifestazioni enogastronomiche, conferenze sui prodotti tipici e degustazioni delle specialità agroalimentari dei territori montani e rurali della Città Metropolitana.IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI
Venerdì 4 agosto alle 18 sarà presentato il libro “C’era una volta la villeggiatura” di Gianbattista Aimino, Gian Vittorio Avondo e Andrea Rebora, che racconta la nascita e lo sviluppo del turismo estivo e invernale, dell’alpinismo e dello sci nelle valli alpine piemontesi. Tra la fine del XIX secolo e la metà del XX la costruzione della rete di rifugi e bivacchi del CAI e la realizzazione di linee ferroviarie e di strade adatte alle automobili e agli autobus resero possibili i viaggi a una fascia sempre più ampia della popolazione, favorendo la crescita delle stazioni turistiche come Sestriere, di alberghi e ristoranti anche nelle più remote località delle Alpi, mutandone l’aspetto, l’economia, il tessuto sociale. Nacquero nuove professioni per soddisfare le esigenze dei turisti montani, mentre parallelamente, cresceva la “Riviera piemontese” del Lago Maggiore e dei laghi di Viverone, d’Orta e di Avigliana e si assisteva al boom delle cure idroterapiche. “C’era una volta la villeggiatura” racconta le vicende di progetti ambiziosi, di personaggi lungimiranti che intuirono le potenzialità della nuova moda delle vacanze, di una società che si evolveva rapidamente e di territori che mutavano in modo radicale. La presentazione è proposta dal Museo civico etnografico del Pinerolese.
Sempre il 4 agosto a Casa Olimpia l’Alta Val Sangone presenterà “La strada del Cevrin” e le sue bontà, in vista della diciassettesima edizione della Fiera d’Autunno del Cevrin di Coazze. Da non perdere la degustazione finale del formaggio, presidio Slow Food e inserito sin dal 2001 nel Paniere dei prodotti tipici promosso dall’allora Provincia di Torino.
Sabato 5 agosto alle 18 il direttore dell’Asl Torino3, Flavio Boraso, presenterà la guida “Caseifici d’alpeggio”. Al termine è prevista una degustazione di formaggi. “La merenda sinoira: una tradizione piemontese” sarà il tema del successivo incontro, curato dal delegato dell’Accademia Italiana della Cucina Alberto Negro e dagli chef del CFIQ, il Consorzio per la formazione, l’innovazione e la qualità di Pinerolo. Da non mancare la degustazione finale.
Domenica 6 agosto alle 18 a Casa Olimpia saranno protagonisti i prodotti e i produttori del circuito “Campagna Amica” di Coldiretti Torino, anche in questo caso con degustazione finale.
Mercoledì 9, giovedì 17 e mercoledì 23 sarà possibile partecipare ad una passeggiata con accompagnatori naturalistici, con la partenza alle 16 da Casa Olimpia Sestriere e la visita ad un alpeggio e a un caseificio. La prenotazione è obbligatoria.
Giovedì 10 agosto alle 16 il CFIQ di Pinerolo proporrà ai bambini e ai loro genitori l’iniziativa “Piccoli Chef per un giorno”, mentre alle 18 Alberto Negro e il CFIQ terranno un incontro su “Le patate di montagna: storia e tradizione nelle ricette”. È obbligatorio prenotarsi per la degustazione.
Venerdì 11 agosto alle 18, per iniziativa del Museo Civico Etnografico del Pinerolese, Emanuela Genre presenterà il suo libro “Chi va al mulino…acque, mulini e mugnai delle valli piemontesi”, uscito per i tipi della Neos Edizionicon la prefazione di Gian Vittorio Avondo. Con una tesi sul mulino di Bobbio Pellice Emanuela Genre ha conseguito la laurea magistrale in Antropologia culturale ed etnologia. Il suo lavoro è stato successivamente pubblicato nel 2016 sulla rivista delle Valli Valdesi “La Beidana”.Partendo da ricerche documentali negli archivi comunali delle Valli Pellice, Chisone e Germanasca, la studiosa pinerolese ha esteso le sue ricerche alla cuneese Valle Maira, alla Valle di Susa, alle pianure e alle colline del Pinerolese, da Prali a Usseaux, da Torre Pellice a Dronero, da Pancalieri a Bussoleno. Anche l’aspetto iconografico ha una sua importanza nel libro, con molte foto a colori o in bianco e nero realizzate dall’autrice e immagini di documenti d’epoca ritrovati negli archivi. “Pane, Farine, Funghi e Cioccolato” è il tema del successivo incontro, nel corso del quale la Città di Giaveno presenterà a Casa Olimpia due delle iniziative che l’hanno resa famosa tra i cultori dei prodotti tipici: “Il Fungo in Festa” e “Città del Buon Pane”. Saranno presenti i panificatori che possono fregiarsi della Denominazione comunale De.Co. con le farine del Mulino della Bernardina e le associazioni di raccoglitori di funghi della Val Sangone.
Domenica 13 agosto alle 18 la Strada Reale dei vini torinesi presenterà i vitivinicoltori associati e i loro vini, mentre Coldiretti Torino riproporrà i prodotti e i produttori di Campagna Amica, ovviamente con degustazione finale.
Lunedì 14 agosto alle 18 si terrà l’incontro su “Come si degustano i formaggi”, a cura di Giuseppe Zeppa, docente del Dipartimento di scienze Agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino. A seguire una degustazione guidata del Ramìe, vino d’eccellenza ed “eroico” di Pomaretto, a cura del Consorzio dei produttori.
Venerdì 18 agosto alle 18 la Città di Carmagnola presenterà la sessantottesima Fiera Nazionale del Peperone, il Comune di Rivalta la sua Sagra del Tomino e la Cascina Rollè di Villafranca Piemonte la carne piemontese dei propri allevamenti.
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Dal 28 al 30 luglio ad Usseaux è in programma la sesta edizione della manifestazione “Legninvalle”, evento fieristico dedicato alla promozione e valorizzazione della filiera foresta-legno locale. Quello delle risorse forestali è un tema di particolare importanza per le valli del Pinerolese e nell’intero Piemonte, che vanta una superficie boschiva superiore a 900.000 ettari, ovvero il 40% circa della superficie complessiva. Circa il 70% delle aree boscate si trova in ambito montano e rappresenta un’opportunità di crescita e sviluppo per le comunità locali e non solo.Come nelle passate edizioni, per la realizzazione dell’evento sono state strette importanti collaborazioni con il CasaClima Network Piemonte e Valle d’Aosta, l’UNCEM Piemonte, la Segheria mobile Boratt Petrolo del Canton Ticino, le associazioni LegnoUrbano e Naturalmente Paglia, l’impresa SaDiLegno/12-to-Many del Friuli Venezia Giulia e con il GAL Escarton e Valli Valdesi. Si rinnova inoltre la collaborazione con l’Ufficio forestale delle Valli Chisone e Germanasca. Ospite della manifestazione sarà il Comune di Coazze, con cui è stata avviata una collaborazione sul tema della valorizzazione e promozione del legno locale. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Piemonte, dalla Città Metropolitana di Torino, dall’Unione Montana dei Comuni olimpici della Via Lattea e dall’Atl “Turismo Torino e provincia”.
Accanto all’esposizione di macchinari e attrezzature forestali e ai convegni tematici verranno riproposti il raduno internazionale delle segherie mobili e alcuni workshop teorici e pratici. La giornata del venerdì 28 luglio sarà dedicata ai professionisti (geometri, architetti e ingegneri), con l’organizzazione di un workshop teorico-pratico sul tema “Efficienza energetica e qualità edilizia nei territori alpini”, organizzato dal CasaClima Network Piemonte Valle d’Aosta e da alcune aziende del territorio. Il workshop sarà suddiviso in due sessioni, una teorica e una pratica, in cui i professionisti potranno confrontarsi direttamente in prove dirette su sistemi e soluzioni tecnologiche. Il seminario riconoscerà crediti formativi per i professionisti e avrà una durata di sei ore.
Nella mattina di sabato 29 luglio si terrà il convegno su “Strategie e prospettive per la filiera foresta-legno locale”, a cui saranno invitati a intervenire l’assessore regionale alla montagna Alberto Valmaggia, il vicepresidente di Uncem Piemonte Marco Bussone, Franco Gottero dell’IPLA Piemonte, la presidente del Gal Escarton e Valli Valdesi Patrizia Giachero, Paolo Terzolo responsabile dell’ufficio forestale delle Valli Chisone e Germanasca e Samuele Giacometti dell’impresa SaDiLegno / 12-to-Many.
Si parlerà delle opportunità di finanziamento offerte alle imprese del settore dal Piano di sviluppo rurale e dal Piano di sviluppo locale, ma anche dell’associazionismo fondiario, con un focus di approfondimento sulla Legge regionale 21 del 2016. Saranno anche illustrati i servizi messi a disposizione del territorio dal nuovo Ufficio forestale di Valle. Come da tradizione, l’ospite della manifestazione e del convegno sarà l’ingegner Samuele Giacometti che parlerà della filiera foresta-legno locale, delle reti di imprese e del “Condominio forestale”, che sono i punti di forza della Strategia nazionale Aree Interne, da poco approvata per il territorio dell’Alta Carnia in Friuli Venezia Giulia.
L’animazione principale della manifestazione sarà garantita dalla presenza della Segheria mobile del Canton Ticino Boratt Petrolo, che organizzerà il raduno internazionale di segherie mobili nello spazio centrale dell’area fieristica. Verranno messi a disposizione diversi tronchi di legname proveniente dai boschi locali, che potranno così essere trasformati in semilavorati e prodotti finiti, applicando tecniche di carpenteria tradizionale e utilizzando macchinari innovativi. I materiali della lavorazione delle segherie mobili saranno utilizzati dai falegnami presenti e dall’associazione Naturalmente Paglia, che organizzerà un workshop gratuito per l’autocostruzione di pareti in legno-paglia. Accanto all’area delle lavorazioni verranno inoltre allestite le cataste per l’asta-expo del materiale di maggior pregio proveniente dai boschi delle vallate del Pinerolese: larice, abete bianco cirmolo, castagno.
Novità dell’edizione 2017 sarà la gara di squadratura a mano di tronchi per carpenteria edile, proposta per la prima volta in Italia e organizzata dalla Segheria mobile del Canton Ticino Boratt Petrolo. Il venerdì e sabato gli aspiranti partecipanti potranno sperimentare e allenarsi con le tecniche di squadratura. La gara si svolgerà invece a partire dalle 14.30 della domenica.
All’interno della fiera troveranno spazio aree di intrattenimento per le famiglie e per i più piccoli. La pittrice Rita Conti, autrice di moltissimi dei murales che rendono uniche le borgate di Usseaux, proporrà un laboratorio di pittura su legno. Il 3° Reggimento Alpini allestirà una palestra di roccia con istruttori qualificati. In fiera saranno inoltre ospitati gli scultori locali Enrico Challier, Allegra Bianciotto, Paolo Usseglio e Fulvio Pasero, che eseguiranno pannelli in legno, che verranno poi utilizzati per completare il percorso del legno nella borgata del Fraisse. Lo scultore Daniele Viglianco realizzerà con la motosega una scultura che verrà poi donata al Comune di Usseaux.
A “Legninvalle” verranno anche presentate le eccellenze enogastronomiche del territorioe la domenica pomeriggio i Mansia di Fraisse, Usseaux e Pourrieres produrranno i “gofri”, il cui ricavato sarà utilizzato per lavori di manutenzione delle borgate alpine di Usseaux. Completa il programma il terzo appuntamento del progetto “Usseaux for Bike”. Domenica 30 luglio verrà riproposta la gara cicloturistica non competitiva tra le cinque borgate Laux, Usseaux capoluogo, Balboutet, Pourrieres, Fraisse e Pourrieres di Pragelato, con partenza alle 10 dal campeggio “Magic Forest” e arrivo in fiera. La manifestazione è organizzata dal gruppo sportivo Alpina e dalla società Bikecafè di Pinerolo.
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Sabato 22 e domenica 23 luglio a Usseglio è in programma il secondo fine settimana dedicato alla Mostra Regionale della Toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggio. L’evento è stato inaugurato venerdì 14 luglio, con l’ormai tradizionale taglio della toma da parte delle autorità.Il programma prevede degustazioni guidate, convegni, incontri e dibattiti, mostre fotografiche, alpeggi didattici per bambini e adulti, concorsi, passeggiate gastronomiche. Durante l’inaugurazione è stato anche svelato il nome della vincitrice del concorso “Disegna la tua maglietta per la ventunesima edizione della Mostra regionale della toma di Lanzo e dei formaggi d’alpeggio”, a cui hanno partecipato 185 alunni: si tratta di Miriam Aimo Boot, che ha abbinato in modo spiritoso e spontaneo le montagne con una sorridente mucca in alpeggio e con una forma di toma. Il disegno premiato è presente sulla maglietta ufficiale della ventunesima edizione della mostra.
Nel prato antistante il Municipio è stata anche inaugurata la scultura lignea “La Fonte del latte”, realizzata dalla scultrice e architetto Maria Primolan e dal marito Gregorio Balestra, che hanno voluto dedicare il loro estro artistico ai margari della valle di Viù.
Il programma del secondo fine settimana della kermesse ussegliese prevede per sabato 22 luglio alle 15,30 l’inaugurazione della mostra “L’uomo e le Alpi. Cesare Biscarra e la scultura piemontese tra Ottocento e Novecento” e la presentazione delle nuove acquisizioni del Civico Museo Tazzetti. Sarà possibile consumare il pranzo del montanaro nei ristoranti locali e nell’area fiera. Alle 15.30 si terrà il convegno sul tema “Lo sviluppo del territorio nelle città del buon vivere”, mentre in serata ci saranno la cena con “I sapori della carne. Porchetta Day” e le migliori birre del Piemonte; quindi il concerto dei “Controvento”, tribute band dei Nomadi. È anche in programma la mostra agricola in miniatura dei trattorini Bruder. Sempre sabato 22, dalle 10,30 in poi adulti e bambini potranno partecipare al “Mani in pasta day” nella borgata Perinera, con il rito dell’accensione del forno comunitario. Verrà spiegato come tenere in vita il lievito naturale, che sarà distribuito gratuitamente a tutti i partecipanti. Si terrà un laboratorio per la creazione dell’impasto con pasta madre, la preparazione di pizze e focacce e la cottura nel forno a legna della borgata. Alle 15 ci sarà “Mani in pasta piccoli chef!”: i bambini impareranno a preparare pigotte, che saranno cotte nel forno e portate a casa a ricordo della giornata. Si potrà anche assistere alla macinazione nel mulino a pietra della Perinera. Sarà un’occasione per dibattere di cereali e farine con particolare attenzione alle varie tipologie di grano.
Domenica 23 luglioper l’intera giornata ci saranno “Fattoria in fiera” e il mercato del contadino e del biologico. Tutti gli elaborati che hanno partecipato al concorso “Vota la maglietta”saranno esposti al pubblico, che potrà votare la grafica preferita. I tre elaborati più votati dalla giuria popolare riceveranno alle 18,30 un premio individuale in tema con la manifestazione e un buono acquisto di materiale didattico da 100 Euro per la scuola di riferimento. Alla classe dell’allievo vincitore verrà aggiudicata una lavagna interattiva “Lim” del valore di 1.500 Euro. A seguire si terrà anche la premiazione della mostra zootecnica, a cui parteciperanno capi delle razze bovine Barà, Valdostana, Pezzata Rossa e Grigia Alpina, delle razze caprine Alpina, Camosciata delle Alpi Roccaverano, Vallesana, Girgentana e Bruna delle Valli di Lanzo e delle razze ovine Biellese, Frabosana, Sambucana e Savoiarda. Un riconoscimento speciale verrà assegnato a un animale di una razza a rischio di estinzione. Un altro premio andrà al “rudùn” (campanaccio) più originale. Al termine delle premiazioni ci sarà la tradizionale “rudunà”, la sfilata dei capi con i tradizionali campanacci. Alle 12 nell’area fiera e nei ristoranti ussegliesi ci saranno il “Disnè d’la Duminica con i sapori della carne” e il gran risotto, preparato in una maxi padella, con la Toma di Lanzo e il salame di Turgia. Alle 15 Linus dei “Farinei ‘d la Brigna” intratterrà il pubblico con canti dialettali e non solo. Per tutta la giornata si potranno effettuare voli panoramici in elicottero per ammirare il Rocciamelone, la Lera e Usseglio dall’alto.
Il programma completo della mostra è consultabile nel portale Internet www.sagradellatoma.it
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