I NOSTRI COMUNICATI

 

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Sabato 8 e domenica 9 aprile l’indirizzo giusto per chi cerca piantine, semi, bulbi, attrezzature consigli per far “ripartire” il proprio giardino è il parco della Cascina Vigna, in via San Francesco di Sales 188 a Carmagnola. Nella rilassante e suggestiva area verde urbana ogni anno vengono allestiti gli stand di “Ortoflora & Natura”, un’esposizione che nel 2017 festeggia la ventinovesima edizione e si ripropone agli appassionati di giardinaggio con oltre 150 espositori provenienti dal Piemonte e da molte altre regioni italiane.
Nell’area espositiva di 25.000 metri quadrati i visitatori troveranno anche degustazioni, laboratori, una mostra mercato di piccoli animali, street food, esposizione e vendita di eccellenze agroalimentari e di produzioni artigianali. Si potranno inoltre visitare il Museo Civico di storia naturale e l’Incubatoio Ittico.
Il fulcro dell’evento, patrocinato alla Città Metropolitana, è l’esposizione florovivaistica ed orticola, con annesse attrezzature e arredi per l’orto e il giardino. Saranno in vendita piante verdi e da fiori, sementi e piantine, erbe aromatiche, fiori di montagna, tappeti verdi, arredi per giardino e parco, attrezzature e impianti per orti e giardini, impianti e arredo per il verde urbano, alimenti naturali, manuali per il giardinaggio.


UN FITTO PROGRAMMA DI EVENTI COLLATERALI
Il secondo fine settimana di aprile a Carmagnola offrirà proposte per tutti i gusti e gli interessi, dalla zootecnia alla cooperazione allo sviluppo. Domenica 9 aprile alle 11sarà presentato il progetto di piscicoltura nella regione di Ronkh in Senegal, in cui il Comune di Carmagnola (capofila della Recosol, la Rete dei Comuni Solidali) insieme alle associazioni Pescatori carmagnolesi e Giav, all’Istituto Agrario Baldessano Roccati e ad alcune associazioni internazionali, intende avviare un allevamento ittico per lo sviluppo locale. Verrà anche presentato il Tilapia, pesce che vive in acque tropicali dell’Africa, Sud America e Asia e che sarà l’oggetto del progetto di allevamento.
Sabato 8 e domenica 9 al Foro Boario di piazza Italiasi terrà la Mostra provinciale dei bovini di razza piemontese. Domenica 9 alle 12,30 si terrà una degustazione gratuita del Gran Cotto Piemontese, a cura del Co.Al.Vi. e delle macellerie carmagnolesi associate al Consorzio. Per tutta la giornata al Foro Boario ci sarà il mercato dei produttori agricoli e degli artigiani della Società Orticola di Mutuo Soccorso. Ci sarà anche l’Oasi medica, con visite gratuite odontoiatriche e di medicina generale. Lo spazio gioco per i bambini sarà gestito con il supporto dell’associazione Emergenza Radio Carmagnola.
Alle 12 si terrà la presentazione di “Parlapà - 9 sapori per 9 storie”, un nuovo prodotto made in Carmagnola tutto da scoprire e degustare.
Sabato 8 aprile nell’area del gioco di bocce del parco Cascina Vigna si terrà invece la prima edizione del concorso di scultura su legnoCittà di Carmagnola, con premiazione finale alle 18,30.
Domenica 9 aprile a partire dalle 9 si terranno dimostrazioni della scuola di scultura lignea “Artesana” di San Giorio di Susa. Alle 17 ci sarà un’asta benefica delle opere vincitrici del concorso, il cui ricavato verrà devoluto alle popolazioni terremotate del Centro Italia.
Per i buongustai l’appuntamento da non perdere è sotto la tettoia della Cascina Vigna, dove l’Istituto professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente “Baldessano-Roccati” e la Pro Loco Carmagnola proporranno le degustazioni “Ravanin e Porro, dall’orto al pinzimonio”.
Ad “Ortoflora & Natura” non mancheranno inoltre i punti di ristoro e lo street food. “Fior di photo” è invece la mostra curata dall’associazione Obiettivo Photo, che sarà allestita all’interno del Museo di cultura contadina. Sarà anche allestito un set per chi volesse farsi fotografare tra i fiori.
Nel cortile della Cascina Vigna si terranno anche laboratori florovivaistici gratuiti, a cura degli studenti e degli insegnanti dell’istituto “Baldessano Roccati“. Ci saranno anche dimostrazioni pratiche di ippoterapia, con il metodo A.N.I.R.E. riconosciuto dal Ministero della Salute, a cura dell’Associazione “Natural farm” di Carmagnola.

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Domenica 9 aprile tornerà a Caselette la tradizionale Fiera agricola di San Giorgio, a cui è abbinata la Mostra della Pezzata rossa, pregiata razza bovina allevata in molte zone del Piemonte. La mostra è giunta alla quarta edizione, essendo stata organizzata per la prima volta nel 1994, ripetuta l’anno successivo, sospesa per un ventennio e ripresa nel 2016 per rilanciare la filiera zootecnica locale.

A Caselette operano numerose aziende che allevano la Pezzata rossa, per un totale di circa 1500 capi. In Valsusa l’allevamento è presente anche in altri Comuni e la mostra, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino e organizzata dall’amministrazione comunale e dalla Coldiretti, è un’occasione di confronto tra gli allevatori e di valorizzazione della razza.

La Fiera di San Giorgio mette anche in mostra macchine ed attrezzature agricole e proporne il mercato dei prodotti locali di “Campagna Amica” in via Val della Torre. Il bestiame sarà esposto dalle 9,30 alle 16,30 in una struttura coperta e sarà valutato da una giuria dell’Associazione Regionale Allevatori durante la sfilata dei migliori capi sul ring. Durante la tradizionale cena degli allevatori saranno assegnati le gualdrappe e i premi in denaro agli allevatori dei capi vincitori del concorso.



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Domenica 2 aprile tornerà a Torino l’appuntamento mensile con il Mercato dei prodotti tipici agroalimentari del “Paniere”, che nel 2017 si è spostato da piazza Statuto a piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato del “Paniere” sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali. La prima domenica di aprile i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno trovare in piazza CLN l’Asparago di Santena, ma ci saranno anche le Antiche Mele piemontesi, le farine e i prodotti da forno confezionati con gli Antichi Mais, i Canestrelli della Valle di Susa, , il Miele delle vallate alpine, la Menta di Pancalieri, la Menta di Pancalieri, i Giandujotti, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine, i Nocciolini di Chivasso, i Grissini Stirati e Rubatà, il Salampatata del Canavese e il Sarass del Fèn.

Un tuffo nella storia con l'Asparago di Santena e il Conte di Cavour

La presenza dei produttori santenesi dell’Asparago sarà l’occasione per approfondire la conoscenza botanica di questa specie appartenente alla famiglia delle Lilliacee. L’Asparago fa parte della storia e della cultura di Santena, la città di Camillo Benso conte di Cavour, il principale artefice dell’Unità d’Italia, produttore e grande buongustaio dei prelibati germogli. Santena da secoli è specializzata nella coltivazione di questo prodotto di eccellenza della cucina italiana e piemontese al quale è riconosciuta la qualifica di PAT, Prodotto Agroalimentare Tradizionale. In occasione del Mercato del “Paniere” in piazza CLN sarà allestita temporaneamente la mostra “Cavour e il suo tempo”, che illustra gli ambienti e i contesti in cui si formò ed agì Camillo Benso di Cavour evidenziando lo spirito, il metodo e gli ingranaggi caratteristici della sua azione politica. La mostra venne realizzata nel 2010, con il contributo dell’allora Provincia di Torino, in vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ambientata a Torino, prima capitale d’Italia, propone la figura e l’opera del “Tessitore” come guida per ripercorrere pagine significative del Risorgimento, inquadrate nella dimensione italiana, europea e mondiale. I processi di cambiamento scientifici, tecnologici, agronomici, sociali, istituzionali, economici, produttivi, commerciali, trasportistici e culturali sono posti in rilievo per illustrare le complessità del quadro internazionale e interno di metà Ottocento. L’epopea della nascita del nuovo Stato nel cuore dell’Europa e del Mediterraneo è ripercorsa mettendo in luce i problemi e le difficoltà che il Paese dovette affrontare prima e dopo l’Unificazione. La mostra è permanentemente esposta a Santena nel percorso di visita che comprende la tomba dello statista, il Castello Cavour, il parco monumentale e la Torre delle corone.
Come detto, l’Asparago fa parte della famiglia botanica delle Lilliacee, la stessa del Porro, del Giglio, dell’Aglio e del Tulipano. Di questo ortaggio si mangiano i teneri dolci germogli che emergono dal terreno sabbioso caratteristico del Bacino della Banna. A fine marzo o nei primi giorni di aprile, a seconda della temperatura della terra e dell’aria, i primi asparagi si slanciano verso il cielo alla ricerca dei raggi del sole che, con la fotosintesi clorofilliana, conferiscono la tipica colorazione verde, con striature violacee. Inizia così, ogni primavera, una campagna straordinaria che dura più di sessanta giorni e termina verso la metà di giugno. Il segreto della bontà dell'Asparago sta nel saper fare dell’agricoltore, nell’attenta raccolta e soprattutto nel consumo a tempo zero. Trattandosi di un tenero, delicato e dolce germoglio il tempo trascorso tra la raccolta e il consumo fa la differenza. Gli ortaggi santenesi si acquistano al dettaglio direttamente dalle aziende agricole aderenti all’associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto o in qualificati negozi e bancarelle. oppure si possono gustare nei ristoranti e nelle trattorie che esibiscono il Marchio dell'associazione. L'84° sagra dell’Asparago di Santena è in programma quest'anno dal 5 al 14 maggio.

Sedici anni di progetti e iniziative per la valorizzazione delle produzioni tipiche

Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle Associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006.

Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le 34 associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.

Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipici   www.prodottidelpaniere.it,    https://www.2343ec78a04c6ea9d80806345d31fd78-gdprlock/prodottidelpanieretorino/?fref=ts

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Valorizzare nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali: è l’obiettivo del progetto della Strada dei Vigneti Alpini che, dopo un lavoro preparatorio durato due anni, mercoledì 15 marzo è entrato nella fase operativa. Nella sede di corso Inghilterra della Città Metropolitana i partner della Strada dei Vigneti Alpini hanno partecipato ad una riunione per il coordinamento delle attività del progetto, che saranno distribuite in un triennio.

La Strada coinvolge amministrazioni pubbliche e agenzie torinesi, valdostane e savoiarde, che hanno candidato il progetto al sostegno da parte dell’Unione Europea nell’ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2010. L’Asse 3 del programma riguarda in particolare l’attrattività del territorio ed uno degli obiettivi da perseguire è l’incremento del turismo sostenibile.

La Strada dei Vigneti Alpini intende proporre un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizzi le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.

Un lavoro congiunto di molti partner pubblici e privati

Gli Enti promotori del progetto sono la Città Metropolitana di Torino come capofila, i Comuni di Carema e Pomaretto, la Regione Valle d’Aosta, l’Institut Agricole Regional della valle d’Aosta, il Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna, il Conseil Savoie Mont Blanc (organismo a cui hanno dato vita nel 2001 i Consigli Generali dei Dipartimenti della Savoia e dell’Alta Savoia, nell’ottica di una possibile riunificazione in una nuova Regione), la Comunità dei comuni Cœur de Savoie, la Comunità dei Comuni del Lac du Bourget, l’agenzia Savoie Mont Blanc Tourisme. Il piano di lavoro aggregherà una nutrita squadra di soggetti attuatori: i Comuni di Aymavilles, Donnas, Morgex e Montmelian, la Cantina Mont Blanc Morgex et La Salle, l’Associazione viticoltori della Valle d'Aosta, il Comitato interprofessionale dei Vini di Savoia, il Consiglio Dipartimentale della Savoia, l’Agenzia turistica dipartimentale della Savoia, la Camera Regionale d'Agricoltura Rhône-Alpes, alcuni Dipartimenti dell’Università degli Studi di Torino e dell’Università degli Studi di Aosta. L’elenco dei partner e degli Enti che collaboreranno alle attività può sembrare a prima vista sproporzionato, ma lo sviluppo del turismo enogastronomico, esige che operatori di differenti categorie facciano sistema: i produttori del vino, i ristoratori, gli albergatori, gli operatori turistici professionali, le amministrazioni che governano il territorio e le organizzazioni che promuovono e animano il territorio.

Il piano di attività

Il piano di attività è molto intenso. Per una migliore conoscenza del mercato turistico, della domanda e dell’offerta, è previsto uno studio di marketing integrato. Un secondo filone di attività è dedicato all’identificazione e alla diffusione dei valori comuni e condivisi dagli abitanti e gli operatori economici dei territori viticoli. Un ambito di lavoro si concentra sul paesaggio e sulle eccellenze del patrimonio esistente, attraverso lo studio, la conservazione e il recupero del territorio vitato, per la salvaguardia e la valorizzazione dei suoi panorami. Un altro gruppo di azioni sarà rivolto allo sviluppo di nuovi itinerari di scoperta enoturistica, alla valorizzazione dei luoghi emblematici e del patrimonio storico. Lo strumento principale per la fruizione dei territori sarà una App che offrirà informazioni sull’offerta turistica per i tre territori. Per accrescere le competenze e la consapevolezza dei valori culturali, produttivi e naturalistici dei territori, sono previste azioni di sensibilizzazione, comunicazione, promozione e formazione degli operatori. La sperimentazione di nuovi prodotti turistici dovrà passare anche attraverso l’ideazione e l’organizzazione di nuove iniziative e manifestazioni, coordinate in una programmazione transfrontaliera e rivolte al pubblico dei consumatori, alla stampa e agli operatori turistici

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Li chiamano “piccoli Comuni”, ma, sovente, per vitalità e fervore di iniziative culturali, commerciali d enogastronomiche, hanno molto da insegnare ai centri più importanti e blasonati. Nel primo fine settimana di marzo gli eventi nel territorio della Città Metropolitana di Torino saranno molti, ma abbiamo scelto di concentrarci su due, patrocinati dall’Ente di area vasta.

La Sagra del Brut & Brut di Villareggia

Villareggia è un Comune di 1.000 abitanti nella vasta pianura del Vercellese, che inizia proprio dal paese che è ancora nel territorio della Città Metropolitana, là dove le colline della Morena Frontale, tagliate dalla Dora Baltea, lasciano il posto ad una pianura adatta alle più diverse colture agricole. Il Comune di Villareggia, in collaborazione con le associazioni locali e la parrocchia, organizza per sabato 4 e domenica 5 marzo la quinta Sagra del Brut & Brut. Il Brut è un insaccato tipico della cultura culinaria di questo angolo di Piemonte. I maiali, dalla cui carne si ricava il Brut, vengono alimentati in modo tradizionale, con mais e crusca. Dal grasso del maiale tagliato a cubetti e fatto cuocere a fuoco lento, si ottengono le “brise” o ciccioli, che vengono schiacciate e asciugate per eliminare lo strutto, poi utilizzato per conservare sotto grasso i salami e per la realizzazione di sapone e dolci. Le brise vengono mescolate con pasta di salame, sangue, testa di maiale bollita e una moderata quantità di spezie. Il tutto viene messo a cuocere a fuoco lento per pochi minuti. Poi l’impasto caldo viene insaccato a mano in un budello di cavallo. Dopo una breve stagionatura, di ventiquattro ore, il Brut può essere gustato come antipasto o come merenda, accompagnato da una fetta di pane e da un bicchiere di vino rosso. Il Brut è lungo tra i 12 e i 20 cm, con un diametro medio di 5, è di colore marrone scuro, con venature chiare a causa della cottura dell’impasto, del sangue suino, dei ciccioli e della trippa. Il suo profumo e il suo sapore risentono degli aromi delle spezie. Il Brut di Villareggia è recentemente entrato nell'Arca del Gusto di Slowfood.

Nel programma della Sagra del Brut & Brut sono previste anche una mostra d’arte nella biblioteca comunale e un’esposizione di magliette realizzate dagli alunni della scuola primaria a sostegno del progetto “Coloriamo la Speranza”, in collaborazione con la biblioteca e la sezione AVIS. A Villareggia ci saranno anche uno stand informativo di Slowfood e la web radio “La voce del vino”. Lo stand gastronomico sarà disponibile dalla serata di sabato 4 marzo nel salone polivalente del Comune. Si potrà cenare e ascoltare i “Farinei d'la Brigna”, con le loro canzoni umoristiche in piemontese. Domenica 5 marzo alle 9,30nell’antico Ricetto e nelle vie limitrofe inizierà il mercatino agroalimentare dell'artigianato e vintage, accompagnato dalla musica itinerante dei “Lupi di Strada”. Alle 14,30 si terrà una dimostrazione pratica della preparazione del Brut, mentre alle 15,30 nella sala consiliare la Biblioteca comunale e i coscritti del paese proporranno “Dal Brut al Bel”, giochi di manualità creativa per i bambini. La degustazione del Brut alle 15 sarà guidata dagli esperti dell’ONAS-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi e dell’ONAF-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi. Per saperne di più: www.comune.villareggia.to.it

La Fiera Vivaistica Pancalierese

Pancalieri (“Pancalé” in piemontese) è un Comune di circa 2000 abitanti nella pianura a sud di Torino, sulla sponda sinistra del Po. Il capoluogo subalpino è a 31 Km da Pancalieri, mentre Pinerolo dista 22 Km e Carmagnola 11. Centro prevalentemente agricolo, Pancalieri è noto come il paese della Menta, perché nel suo territorio si produce quasi il 50% di tutte le piante officinali coltivate in Italia, tra le quali spicca la Menta piperita, introdotta fin dal 1862 dal farmacista Chiaffredo Gamba. La Menta prodotta a Pancalieri e in altri Comuni della pianura torinese e cuneese viene distillata nei “lambicc” (in italiano "alambicchi") e destinata ad usi alimentari (dolciumi, sciroppi, ecc.), cosmetici e farmaceutici. A Pancalieri domenica 5 marzo dalle 8 alle 17 è in programma la terza edizione della Fiera Vivaistica Pancalierese, che propone prodotti agroalimentari tradizionali e tipici piemontesi e liguri. I vivai di fiori e piante ornamentali e da frutto sono i protagonisti della kermesse, ma ci sono anche le tante specialità enogastronomiche che arricchiscono la cultura materiale di paesi e città dell’Italia intera. Nelle due edizioni precedenti la fiera ha avuto un buon successo commerciale, testimoniato dalla conferma della presenza di molti espositori già protagonisti della Fiera nel 2015 e nel 2016 e dall’annuncio di molte “new entry”. Ad aggiungere interesse alla giornata il sarà il raduno delle Fiat 500 d'epoca, un sicuro richiamo per qualsiasi manifestazione fieristica. Per saperne di più: www.comune.pancalieri.to.it

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Domenica 5 febbraio torna a Torino l’appuntamento mensile con il Mercato dei prodotti titpici agroalimentari del “Paniere”, che nel 2017 si sposta da piazza Statuto a piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato del “Paniere” sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali. La prima domenica di febbraio i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno trovare in piazza CLN le Antiche Mele piemontesi, il Miele, la Menta di Pancalieri, il Peperone di Carmagnola, i Giandujotti, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine e altri prodotti della tradizione.

Sedici anni di progetti e iniziative per la valorizzazione delle produzioni tipiche

Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle Associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006.

Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le 34 associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.

Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipici

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Da venerdì 27 a domenica 29 gennaio a Settimo Rottaro tornerà la Sagra del Salampatata, manifestazione patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino giunta alla quindicesima edizione. La Sagra è dedicata ad uno dei prodotti gastronomici più tipici del Canavese, a suo tempo inserito nel “Paniere” delle specialità agroalimentari ideato e promosso dalla Provincia di Torino a partire dal 2001.

Nel 2003 i promotori della Sagra hanno voluto rievocare con la manifestazione quella vera e propria “cultura del maiale” che sapeva far diventare un periodo di festa i giorni che andavano dalla macellazione dell’animale alla cena di chiusura che coinvolgeva un gran numero di persone. Da questo evento annuale, quasi rituale, i promotori dell’evento hanno preso spunto per rievocare alcuni aspetti tipici della vita rurale, dimenticati nell’era dell’urbanizzazione, dell’industrializzazione e del consumismo esasperato. Praticamente in ogni famiglia contadina si allevava almeno un maiale, nutrendolo con gli scarti dell’orto e del cibo quotidiano. In fondo il motto “Del maiale non si butta via niente” anticipava di molti decenni il concetto di consumo responsabile. La Sagra di Settimo Rottaro ripropone i sapori genuini, prendendo come spunto dal Salame di patata, che nasce da ingredienti assolutamente naturali e “poveri”: le parti meno pregiate del maiale e le patate bollite, con le quali si confeziona un insaccato dal gusto leggero e particolare, che ben si abbina ad un buon bicchiere di vino rosso nostrano.

Per saperne di più: www.comune.settimorottaro.to.it

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Lunedì 5 dicembre ritorna a Caluso la tradizionale Fiera di San Nicola, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Ogni anno, il primo lunedì di dicembre, la fiera attira nella cittadina resa famosa dal vino Erbaluce centinaia di espositori delle più svariate merci, dagli oggetti da collezionismo ai prodotti artigianali, dalle macchine agricole ai prodotti della terra. L’esposizione dura l’intera giornata e occupa diverse zone del centro storico, in un’area che è molto più estesa rispetto a quella del mercato settimanale. Un ruolo di primo piano spetta all’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, aperta per l’occasione a partire dalle 14, per offrire ai visitatori l’occasione per scoprire le eccellenze vitivinicole del Canavese. In piazza Baima gli agricoltori e i semplici appassionati troveranno le ultime novità in materia di trattori e di macchine agricole in generale.

Chi visita Caluso nel giorno della fiera deve tenere presente che la viabilità cittadina e il servizio di autobus della linea Torino-Aosta saranno rivoluzionati dalle 5 del mattino alle 20, per consentire agli espositori di scaricare le merci ed esporle nel miglior modo. Saranno chiuse al traffico piazza Actis Perinetti e i viali circostanti, un tratto di corso Torino, piazza Ubertini, piazza Ninfa Albaluce, ampi tratti delle vie Guala, Roma, Alfieri, Bettoia, Battisti, San Francesco e San Calogero.

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Nel centro storico di Chieri da venerdì 11 a martedì 15 novembresi svolge la tradizionale Fiera di San Martino, giunta alla trentottesima edizione e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. La manifestazione abbina la tradizione all'innovazione, in un territorio che ha scelto di non rinunciare alla sua vocazione rurale e agricola e che promuove il settore agricolo e zootecnico e l’enogastronomia tipica del Chierese e dell’intero Piemonte.

L’edizione 2016 è caratterizzata da una forte attenzione al tema dell'agro-ecologia e delle reti agroalimentari alternative, prendendo ispirazione dall'Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” e dando risalto al concetto di agricoltura sostenibile, diversificata e quindi integrata. Sono tanti gli spunti e le occasioni per una visita a Chieri alla scoperta dei saperi e dei sapori della tradizione: la tradizionale fiera agricola e zootecnica di lunedì 14 e martedì 15 novembre, i laboratori e le degustazioni guidate, la mostra mercato delle produzioni tipiche locali e di molti altri territori italiani, i piatti tipici regionali di Gusto in Piazza, la fiera mercatotradizionale, il centro storico animato da numerosi eventi, gli appuntamenti culturali. Al convegno di sabato 12 alle 15,30 sul tema “Rinascimento rurale: le filiere alternative del cibo metropolitano” parteciperà il Vice Sindaco metropolitano Marco Marocco.

I piatti tipici regionali si possono scoprire in piazza Cavour venerdì 11 dalle 18 alle 23, sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 23. Sabato 12 la Coldiretti provinciale di Torino propone alle 9 e alle 10,30 il laboratorio “Cibo civile”, mentre sia sabato che domenica la mostra mercato delle eccellenze piemontesi e italiane è aperta dalle 10 alle 20. Sabato 12 la Pro Chieri e l’associazione Panificatori Chieresi organizzano alle 10,30 , alle 16,30 e alle 17,30 il laboratorio per bambini “Il grissino Rubatà”, mentre alle 15 il laboratorio è dedicato alla focaccia dolce chierese. I laboratori si replicano domenica 13, con in aggiunta quello dedicato alla “Merenda reale”, alle 16. Non manca uno show cooking dedicato alla cucina del , alle 17 di sabato 12.

Per saperne di più e consultare il programma completo della manifestazione: www.comune.chieri.to.it

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In tutte le vallate alpine piemontesi, quando le mandrie bovine tornano dagli alpeggi estivi, è tradizione fare festa. Una tradizione più che mai viva a Settimo Vittone, uno dei Comuni del Canavese che segnano il confine tra la Città Metropolitana di Torino, la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia di Biella.
La “Desnalpà”, cioè la festa della transumanza in discesa dagli alpeggi delle montagne che sovrastano la Serra d’Ivrea, è organizzata dalla Pro Loco di Settimo Vittone ed è patrocinata dalla Città Metropolitana. Si comincia venerdì 28 ottobre alle 21 nel salone pluriuso di località Piantagrant, con una serata all’insegna della musica per fisarmoniche, in cui si esibiscono gli allievi della maestra Cinzia Tarditi. Sabato 29 ottobre alle 10 nel salone consiliare del Comune di Settimo Vittone è in programma il convegno “Attorno al Mombarone”, nel corso del quale la comunità locale presenta la sua Pieve e i ritrovamenti archeologici, delineando le prospettive future del turismo culturale e religioso nell’Alto Canavese. Alle 21 nel salone Piantagrant la compagnia teatrale “I Vagabondi” presenta lo spettacolo in due atti “A basta la saluti”. Domenica 30 alle 8 si apre il mercatino dell’artigianato e dei prodotti del territorio, con degustazione e vendita di specialità locali e con la musica del gruppo folcloristico “Lou Tintamaro de Cogne”. Alle 9 nel salone delle adunanze del vecchio Municipio espongono le loro opere i pittori Rosanna Challancin,Ugo Sarteur, Nicoletta Moreno, Marino Prola eChristian Verraz. Alle 10,30 in piazza Statuto la Società Cooperativa Agricola Nicoletta ripropone l’antico procedimento per la trasformazione del latte nei suoi derivati, mentre alle 11,30 nel salone di Piantagrant si distribuiscono polenta concia e spezzatino d’asporto. Per chi vuole pranzare sul posto l’appuntamento è alle 12. Alle 14 gli allevatori si ritrovano con le loro mandrie al Castello e scendono a valle accompagnati dalla Filarmonica Vittoria di Settimo Vittone oltre e dal gruppo folcloristico “Lou Tintamaro de Cogne”. La cena degli allevatori e dei simpatizzanti chiede la festa alle 20,30 nel salone riscaldato in località Piantagrant. La cena è prenotabile presso cartoleria “Più Per Meno”, telefono 0125-658852. Per ulteriori informazioni: Pro Loco Settimo Vittone, telefono 349-5591345.