I NOSTRI COMUNICATI

 

Agricoltura

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Nell’incantevole cornice del Parco della Cascina Vigna di Carmagnola, sabato 7 e domenica 8 aprile è in programma la trentesima edizione di “Ortoflora & Natura”, mostra mercato regionale tra le più importanti in Piemonte per il settore florovivaistico e orticolo e per le attrezzature e arredi da orto e da giardino. La ricerca degli espositori e l’organizzazione dell’evento sono a cura dell’Ufficio Manifestazioni del Comune di Carmagnola che gestisce l’evento in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
In occasione del trentesimo anniversario, le proposte e il programma della manifestazione offrono alcune novità, come l’allestimento di un giardino all’italiana d’ispirazione rinascimentale di circa 1500 metri quadrati, progettato dal professor Costantino Ciccone dell’istituto Agrario di Carmagnola. Al termine della manifestazione, il giardino verrà smantellato e il materiale verrà riutilizzato per abbellire il verde pubblico della città e del parco Cascina Vigna. Per la prima volta l’ingresso sarà gratuito, per festeggiare il trentesimo anniversario e permettere al maggior numero possibile di visitatori di vedere il giardino all’italiana, che sarà composto da otto parterre simmetrici: il parterre delle fontane e degli agrumi; quello dei percolati, dei glicini e dei fiori; quello delle sculture, delle fontane e delle insalate colorate e infine quello dei gazebo arredati e dei fiori. Il Giardino conterrà tantissimi fiori, tra i quali 4000 viole del pensiero, ma anche insalate colorate verdi e rosse, limoni e glicini, fontane e statue, per il cui allestimento sono stati utilizzati oltre 50 metri cubi di terriccio. La realizzazione ha coinvolto diverse aziende locali del settore florovivaistico.
In un’area espositiva totale di 25.000 metri quadrati, che ha accolto circa 25.000 visitatori nelle ultime due edizioni, saranno proposti laboratori florovivaistici per adulti e bambini, lo street food, la tradizionale degustazione del Ravanin e del Porro di Carmagnola, spettacoli per bambini, il ballo liscio con l’orchestra La Bersagliera domenica 8 alle 15,30, visite all’Incubatoio Ittico, al Museo Civico di Storia Naturale e alla mostra fotografica “Ai margini del prato...ai bordi del ruscello”, con particolari di fiori, foglie, animali e corsi d’acqua colti dall'obiettivo di Valentina Mangini, naturalista e guardiaparco delle Alpi Cozie. Nel cortile della Cascina Vigna sarà allestita una “Piazza delle Erbe” con fiori e prodotti derivati, spezie e distillati. Quest’anno Ortoflora sarà internazionale, con un’azienda proveniente dal Portogallo, che andrà ad aggiungersi agli oltre 120 espositori provenienti dal Piemonte, dalla Liguria, dalla Toscana e dalla Sicilia. Ad Ortoflora si troveranno come sempre piante verdi e da fiori, sementi e piantine, erbe aromatiche, fiori di montagna, tappeti verdi, arredi da parco e giardino, attrezzature e impiantistica per orti e giardini, impiantistica e arredi per il verde urbano, alimenti naturali e letteratura sull’ambiente.
Tornerà anche la Mostra Provinciale dei Bovini di razza Frisona Italiana in piazza Italia, organizzata dal Comune in collaborazione con l’ARA-Associazione Regionale Allevatori del Piemonte. La Frisona Italiana è la razza da latte più diffusa in tutto il mondo. Grazie a un’efficace selezione genetica, gli allevatori della Città metropolitana di Torino sono all’avanguardia in termini di produzione media di latte per capo e per qualità morfologica. La qualità degli allevamenti torinesi è testimoniata dai riconoscimenti conquistati ogni anno a Cremona alla Mostra nazionale.
Sabato 7 alle 15,30 è in programma lo Junior Show riservato ai giovani allevatori. Domenica 8 alle 10,30 ci saranno le valutazioni della categoria Manze e Giovenche. La finale del concorso è in programma a partire dalle 14,30. Alle 17 inizieranno le valutazioni della categoria Vacche seguite dalle premiazioni.
Tutte le informazioni sulle manifestazioni carmagnolesi si possono reperire nel sito Internet www.comune.carmagnola.to.it



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Da mercoledì 14 a lunedì 19 marzo a San Secondo di Pinerolo torna l’ormai tradizionale Fiera e Festa di San Giuseppe, organizzata dal Comune in collaborazione con la Pro loco e le associazioni locali, con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città Metropolitana di Torino. La Fiera di San Giuseppe richiama a San Secondo un pubblico proveniente dall’intero Pinerolese e dall’hinterland torinese, grazie alla presenza di qualificati espositori florovivaistici e alla mostra del bestiame bovino.
Durante la manifestazione, la Pro Loco di San Secondo organizza “SanseBio”, un’esposizione di prodotti per la bioedilizia e il risparmio energetico, con consulenze gratuite nello spazio “Casa Clima”, approfondimenti sulla bioedilizia a cura del gruppo “Green Think Naturalmentepaglia” e un seminario sul tema “L'isolamento dell'involucro: sistema a cappotto e materiale isolanti”, in programma nella sede della biblioteca comunale sabato 17 marzo dalle 9,30 alle 13,30.
Le manifestazioni in occasione della Fiera e Festa di San Giuseppe si aprono mercoledì 14 alle 20,45 al circolo ricreativo Airali, con una conferenza del biologo nutrizionista Massimo Storero sull’importanza di un’alimentazione sicura. Giovedì 15 alle 10 nel centro polivalente si inaugurano due mostre di lavori degli alunni delle scuole elementari di San Secondo: “Musica della Ceramica” curata alle classi prime, seconde e terze; “Ricordare per costruire un futuro di pace” delle quarte e quinte.
Nella giornata di sabato, oltre al seminario tecnico sull’isolamento termico delle abitazioni, è in programma l’esposizione “SanseBio”, dalle 14 alle 18 in piazza Tonello. Sempre nel pomeriggio, alle 15, nella sala consiliare del Comune si inaugurano la mostra “Unitre manualmente” e un’esposizione di dipinti e ceramiche di Alessandra Brun. Alle 21 nel salone “Bruno Don” la Chiesa Valdese, la Filodrammatica e la Corale di San Secondo ospitano il gruppo teatrale “La neuva crica”, che presenta la commedia dialettale “Na canonica incasinà” di Giuliana Agli.
La rassegna florovivaistica di domenica 18 marzo si tiene dalle 8 alle 18 in piazza Tonello, mentre prosegue l’esposizione “Sanse Bio”. A partire dalle 9 c’è anche il “Mercatino dei creativi”, con dimostrazioni pratiche di lavori manuali, sotto l’ala comunale, in via della Repubblica, in via Roma e in piazzetta Rol. La tredicesima edizione della mostra zootecnica è invece in programma in via Carlos Pellegrini.
L’Unione sportiva San Secondo organizza nella mattinata di domenica 18 una corsa podistica non competitiva, con partenza delle categorie giovanili alle 10 presso gli impianti sportivi comunali e partenza degli adulti alle 10,30. Il pranzo di San Giuseppe in piazza XVII Febbraio è a cura della Pro Loco di San Secondo, che allestisce un palatenda per l’occasione e propone nel pomeriggio i balli occitani. La Fiera di San Giuseppe e “SanseBio” proseguono lunedì 19 marzo dalle 8 alle 13.
Il programma completo della manifestazione è disponibile sul portale Internet del Comune www.comune.sansecondodipinerolo.to.it

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Sabato 3 e domenica 4 marzo torna in piazza Vittorio Veneto a Torino la manifestazione Eccellenze Enogastronomiche Piemontesi, un evento patrocinato dalla Città Metropolitana e nato con l’intento di valorizzare il territorio, i prodotti e le tradizioni del Piemonte.
La manifestazione comprende tre progetti. Gli “Itinerari del gusto” offrono l’occasione per un incontro tra i produttori artigiani e il pubblico. Parteciperanno un maitre chocolatier, un mastro casaro, un sommelier esperto e un mastro fornaio.
Il Mercatino regionale piemontese è invece una fiera itinerante delle eccellenze enogastronomiche piemontesi, proposta in eleganti pagode che ospitano al loro interno produttori accuratamente selezionati. Tra gli elementi di richiamo vi sono i formaggi d’eccellenza con riconoscimenti Dop, come il Castelmagno, il Bra eil Testun. Gli appassionati dell’enologia potranno degustare il Dolcetto, il Nebbiolo, il Moscato d’Asti e tanti altri vini Doc. Ci saranno i salumi delle Langhe, il salame al Barolo quello al Tartufo bianco di Alba. Non potrà mancare un vasto assortimento di dolci tipici piemontesi, nocciole, cioccolato artigianale, miele, funghi freschi, frutta, riso, marroni di Cuneo e confetture.

Alle eccellenze enogastronomiche piemontesi saranno abbinati “I giochi di una volta”, per far scoprire ai bambini come è possibile divertirsi con materiali apparentemente non più utilizzabili ma che, uniti a un pizzico di ingegnosità, offrono l’occasione per trascorrere momenti spensierati.

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Nelle Residenze Reali di Torino, capolavori di architettura dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, la vita della corte sabauda era scandita e allietata da numerosi momenti conviviali. Ma anche dal ciclo delle stagioni che regolava la produzione agricola: le coltivazioni vitivinicole e più in generale agricole intorno alle dimore sabaude, ad esempio, erano protagoniste indiscusse della quotidianità dei secoli XVII e XVIII.
Ma quali vini bevevano i sovrani? Come avveniva la coltivazione dei vigneti? Come venivano preparati i banchetti regali? Queste e tante altre curiosità si potranno soddisfare con le visite teatrali “Brindisi a Corte”, che nel 2018 proporranno itinerari tra vigneti e ambienti aulici per scoprire aspetti della vita domestica dei Savoia, degustando vini e prodotti gastronomici del territorio.
L’animazione teatrale sarà curata dall’associazione Teatro & Società. L’iniziativa della Città Metropolitana di Torino e dell’ATL “Turismo Torino e provincia” rientra nel progetto europeo della Strada dei Vigneti Alpini, finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020.
Le degustazioni che verranno proposte sono il prodotto di un lavoro di ricerca sulle tipicità vitivinicole e agroalimentari che i Savoia selezionavano per i banchetti a corte. L’intento è quello di arrivare una rete promozionale che metta insieme le Residenze Sabaude con i produttori vitivinicoli e agroalimentari dei territori che ospitano le storiche dimore.  
La prima visita guidata e animata è in programma domenica 25 marzo alla Reggia di Venaria Reale, mentre le successive sono al castello di Moncalieri domenica 8 aprile, a Venaria domenica 15 aprile, al castello ducale di Agliè sabato 28 aprile, al castello di Rivoli domenica 6 maggio, alla Villa della Regina domenica 27 maggio, domenica 3 giugno alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, domenica 15 luglio negli appartamenti reali del castello della Mandria, domenica 16 settembre nella Villa della Regina, domenica 14 ottobre al castello ducale di Agliè e infine domenica 28 ottobre al castello di Santena.

L’INIZIATIVA PRESENTATA ALLA VILLA DELLA REGINA DI TORINO

L’anteprima dell’iniziativa per la stampa si è tenuta nella Villa della Regina di strada Santa Margherita a Torino, dove da alcuni anni si produce il Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina” dell’azienda vitininicola Balbiano (www.vignadellaregina.it). Sin dal reimpianto dell’antico vigneto, avvenuto nel 2004, l’azienda Balbiano ha lavorato affinchè le 2700 barbatelle collocate intorno alla Villa potessero produrre il primo e unico vino di Torino. La scelta del vitigno Freisa e la sua selezione clonale sono la conseguenza di numerose ricerche storiche e ampelografiche, condotte insieme al professor Vincenzo Gerbi della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino e alla dottoressa Anna Schneider del CNR Torino. Dal 2011 il vigneto di Villa della Regina è stato inserito all’interno dell’area DOC del Freisa di Chieri e si è gemellato con il vigneto urbano “Clos Montmartre” di Parigi e con il vigneto della reggia asburgica di Schömbrun nei pressi di Vienna. Dall’annata 2011 sono state prodotte 3600 bottiglie da 0,75 litri numerate, 80 Magnum da 1,5 litri e 16 Jeroboam da 3 litri. Il Freisa di Chieri DOC “Vigna Villa della Regina” ha un colore rosso rubino con tonalità porpora; profumo con sentore di ciliegia, lampone e frutta matura in genere; sapore secco, avvolgente, persistente e morbido; tannino di buona finezza, con persistenza aromatica di piccoli frutti. Gli abbinamenti ideali sono con selvaggina, arrosti e formaggi stagionati. La temperatura di servizio è di 16-18°C, stappando la bottiglia con qualche minuto di anticipo per agevolare l’ossigenazione.

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Valorizzare nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali: è questo l'ambizioso obiettivo del progetto della “Strada dei Vigneti Alpini” che, dopo un lavoro preparatorio durato due anni, dal marzo 2017 è entrato nella fase operativa, coinvolgendo amministrazioni pubbliche e agenzie torinesi, valdostane e savoiarde, che hanno candidato il progetto al sostegno da parte dell'Unione Europea nell'ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2020. L'Asse 3 del programma riguarda in particolare l'attrattività del territorio e uno degli obiettivi da perseguire è l'incremento del turismo sostenibile. La Strada dei Vigneti Alpini intende proporre un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizza le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.
Il progetto è stato presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell'Assessorato all'Agricoltura e Risorse naturali della Regione Autonoma Valle d'Aosta, a Saint-Christophe. La Città Metropolitana era rappresentata dal Consigliere metropolitano delegato allo sviluppo montano, Dimitri De Vita, il quale ha sottolineato che “è stata colta l’opportunità di attrarre sul territorio finanziamenti europei per valorizzare la storia della vitivinicoltura di montagna, che si confronta con un contesto internazionale difficile. C’è un gap di marketing che deve essere colmato e lo possiamo fare grazie al programma Interreg Alcotra 2014-2020 e a un progetto che consente alle nostre realtà locali di promuovere la loro cultura del vino”. “Il collante tra i due versanti delle Alpi può essere quella cultura del vino e della viticoltura. – sottolinea il Consigliere De Vita - Patrimonio storico, formazione professionale e marketing sono tre aspetti fondamentali di un progetto che deve aiutare le comunità e gli imprenditori locali a vincere una scommessa forte su un prodotto unico nel suo genere come il vino di montagna. Si deve tutelare il livello qualitativo, aiutando il consumatore ad essere consapevole delle peculiarità del prodotto”.

Carema e Pomaretto: due territori da valorizzare

Grazie al progetto della Strada dei Vigneti Alpini a Carema tornerà a nuova vita la “Gran Masun”, una casaforte tardo-medievale risalente al 1404, che diventerà una tappa fondamentale per gli amanti della viticoltura e del territorio. I tre piani sottoposti ai vincoli della Soprintendenza sono stati acquisiti dal Comune, che ha intenzione di realizzare al piano terra una cantina da dedicare alle degustazioni. Negli altri piani si svilupperanno spazi che “racconteranno” in un museo multimediale interattivo la storia della vitivinicoltura eroica del Canavese. Il Comune ha acquisito la proprietà dell’edificio e ha dato avvio al primo lotto di interventi. È stato rifatto il tetto sono stati portati a termine interventi di consolidamento statico, grazie a finanziamenti europei e regionali, ad un contributo della Compagnia di San Paolo e a uno stanziamento del Comune. Nei pressi della “Masun” sono state realizzate due aree di parcheggio con muri di pietra e i tradizionali “Pilun”, elementi distintivi del territorio, che sostengono i terrazzamenti tipici con i vigneti a pergolato. Nel mese di settembre scorso a Carema si sono celebrati i 50 anni della DOC Carema e la sessantacinquesima edizione della Festa dell’Uva. Nell’ambito del programma di incontri in occasione della Festa si è svolto un convegno che, in linea con le tematiche del progetto della Strada dei Vigneti Alpini, ha sottolineato il valore paesaggistico dei terrazzamenti caremesi.
La Strada dei Vigneti Alpini consentirà un confronto con le altre esperienze europee di valorizzazione della vitivinicoltura di montagna. A Pomaretto, grazie al progetto europeo sarà possibile recuperare alcuni “ciabòt” presenti in un vigneto dimostrativo da cui proviene il “Ramìe” DOC, una delle perle enologiche del Pinerolese. I ciabòt diventeranno un punto di degustazione. Le vigne da cui proviene l’uva vinificata nel Ramìe sono state impiantate con grande fatica nei secoli scorsi a una quota tra i 600 e i 900 metri, lungo pendii estremamente ripidi, contraddistinti da terrazzamenti a secco. La tradizione vinicola locale risale all’epoca medievale e, anche se con grande fatica, ha resistito alla diffusione della Filossera alla fine del XIX secolo, per poi rinascere nel secondo dopoguerra raggiungendo discreti livelli qualitativi. Il recupero dei terrazzamenti abbandonati e il superamento della produzione per il semplice autoconsumo sono però recenti, anche se la denominazione DOC nell’ambito della famiglia “Pinerolese” risale al 1996. Nel 2003 l’Assessorato all’agricoltura e montagna della Provincia di Torino finanziò la costruzione di una monorotaia per facilitare il lavoro e la vendemmia. Dal 2009 il Comune di Pomaretto ha promosso la costituzione di un consorzio tra i piccoli contadini che ancora coltivavano le terrazze. Il nome ufficiale della Doc è “Pinerolese Ramìe”, per un prodotto che scaturisce prevalentemente dalla fermentazione delle uve dei vitigni Avanà, Becuet, Chatus e Avarengo. A queste uve possono essere aggiunte minori quantità di Neretto di Bairo e Avanà. La vinificazione è stata condotta per tre anni in maniera sperimentale a Chieri, presso l’Istituto Bonafous della Facoltà di Agraria dell’Università di Torino. Successivamente il consorzio ha trasferito il processo di trasformazione delle uve in vino all’Istituto Malva Arnaldi di Bibiana. La collaborazione con l’Università ha consentito al consorzio di migliorare la qualità del vino. Il consorzio si occupa della gestione collettiva della vendita del vino e dell’accesso a finanziamenti per la manutenzione dei muri a secco e delle vigne. La Città Metropolitana di Torino, grazie al progetto della Strada dei Vigneti Alpini, finanzierà al Comune di Pomaretto la valorizzazione di un itinerario di turismo enologico, con punti tappa che si dipaneranno lungo i versanti vitati, accompagnando il percorso della monorotaia.

La ricerca di nuove opportunità per i territori vitati della Città Metropolitana

Il piano di attività del progetto della Strada dei Vigneti Alpini è molto intenso. Per una migliore conoscenza del mercato turistico, della domanda e dell’offerta, è previsto uno studio di marketing integrato. Un secondo filone di attività è dedicato all’identificazione e alla diffusione dei valori comuni e condivisi dagli abitanti e dagli operatori economici dei territori viticoli. Un ambito di lavoro si concentra sul paesaggio e sulle eccellenze del patrimonio esistente, attraverso lo studio, la conservazione e il recupero del territorio vitato. Un altro gruppo di azioni è rivolto allo sviluppo di nuovi itinerari di scoperta enoturistica, alla valorizzazione dei luoghi emblematici e del patrimonio storico. Lo strumento principale per la fruizione dei territori è una App che offrirà informazioni sull’offerta turistica transfrontaliera. Per accrescere le competenze e la consapevolezza dei valori culturali, produttivi e naturalistici dei territori, sono previste azioni di sensibilizzazione, comunicazione, promozione e formazione degli operatori. L’ideazione e l’organizzazione di nuove iniziative e manifestazioni, coordinate in una programmazione transfrontaliera e rivolte al pubblico dei consumatori, alla stampa e agli operatori turistici, saranno propedeutiche alla sperimentazione di nuovi prodotti turistici.

I partner pubblici e privati

Gli Enti promotori del progetto sono la Città Metropolitana di Torino come capofila, i Comuni di Carema e Pomaretto, la Regione Autonoma Valle d’Aosta, l’Institut Agricole Regional della Valle d’Aosta, il Centro di ricerca, studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna, il Conseil Savoie Mont Blanc (organismo a cui hanno dato vita nel 2001 i Consigli Generali dei Dipartimenti della Savoia e dell’Alta Savoia, nell’ottica di una possibile riunificazione in una nuova Regione), la Comunità dei Comuni Cœur de Savoie, la Comunità dei Comuni del Lac du Bourget, l’agenzia Savoie Mont Blanc Tourisme. Il piano di lavoro aggregherà, in qualità di soggetti attuatori, i Comuni di Aymavilles, Donnas, Morgex, Montmelian e il Consiglio Dipartimentale della Savoia. Una nutrita squadra di organizzazioni collaborerà inoltre alle attività: la Cantina Mont Blanc Morgex et La Salle, l’Associazione Viticoltori della Valle d'Aosta, il Comitato interprofessionale dei Vini di Savoia, l’Agenzia turistica dipartimentale della Savoia, la Camera Regionale d'Agricoltura Rhône-Alpes, alcuni Dipartimenti delle Università degli Studi di Torino e di Aosta. L’elenco dei partner e degli Enti coinvolti può sembrare a prima vista sproporzionato, ma lo sviluppo del turismo enogastronomico, esige che operatori di differenti categorie facciano sistema: i produttori del vino, i ristoratori, gli albergatori, gli operatori turistici professionali, le amministrazioni che governano il territorio e le organizzazioni che promuovono e animano il territorio.

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Alle 11 di venerdì 17 novembre nella sede dell'Assessorato all'Agricoltura e Risorse naturali della Regione Autonoma Valle d'Aosta, in località Grande Charrière 66 a Saint-Christophe (Valle d'Aosta), è in programma la conferenza stampa di presentazione del progetto Interreg ALCOTRA 2014/2020 "Strada dei Vigneti Alpini", di cui la Città Metropolitana di Torino è capofila. La Città Metropolitana sarà rappresentata dal Consigliere metropolitano delegato allo sviluppo montano, Dimitri De Vita.
Valorizzare nuovi itinerari di scoperta enoturistica sui due versanti delle Alpi Occidentali è l'ambizioso obiettivo del progetto della "Strada dei Vigneti Alpini" che, dopo un lavoro preparatorio durato due anni, dal marzo 2017 è entrato nella fase operativa, coinvolgendo amministrazioni pubbliche e agenzie torinesi, valdostane e savoiarde, le quali hanno candidato il progetto stesso al sostegno da parte dell'Unione Europea, nell'ambito del programma Interreg Alcotra 2014-2020. L'Asse 3 del programma riguarda in particolare l'attrattività del territorio e uno degli obiettivi da perseguire è l'incremento del turismo sostenibile. La Strada dei Vigneti Alpini intende proporre un itinerario turistico tematico transfrontaliero, che valorizzi le peculiarità dei tre territori coinvolti dal punto di vista enologico, gastronomico, geografico, storico e culturale.

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A Virle Piemonte sabato 11 e domenica 12 novembre torna la Fiera autunnale, in piemontese “Fera dij Pôciô e ‘dla Côssa”, ovvero delle nespole e delle zucche. Sabato 11 alle 20 nel salone parrocchiale sono in programma la “Pôciô DJ fest” e la “Pizzata a km0” con i prodotti della filiera di Stupinigi (farine tipo 1, mozzarella, Toma Reale e salsiccia), i dolci dell’azienda agricola Accastello e lo zabajone preparato dal ristorante “La Piola”.
Domenica 12in fiera si potranno trovare i prodotti tipici e le macchine agricole, ma anche le sculture di un abile artigiano del legno, un addestratore di Border Collie, un’esposizione di utensili e trattori d’epoca e una dedicata agli antichi carri dei pompieri virlesi, restaurati a cura della Pro Loco. Ci si potrà divertire con la caccia alla côssa (caccia al tesoro) per i più piccoli, con la stima della côssa e del pôciô e con le visite gratuite alla Villa dei Conti Piossasco di None. I ristoranti “La Piola” e “Cà dij Mat” proporranno il pranzo con i prodotti tipici locali.

Per informazioni si può telefonare al 339-6318593.

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Prosegue sino a domenica 12 novembre a Cavour "Tuttomele", la mostra-mercato frutticola, gastronomica e commerciale che propone oltre 200 stand e centinaia di bancarelle, bande musicali, degustazioni, spettacoli, mostre artistiche ed eventi sportivi, con le migliori qualità di mele dei produttori dei 10 Comuni aderenti al CIFOP-Centro Incremento Frutticoltura Ovest Piemonte, che offrono qualità organolettiche, genuinità, un colpo d'occhio e una varietà di forme e di colori.
La Città Metropolitana di Torino patrocina e sostiene la manifestazione. Sabato 4 novembre all'inaugurazione erano presenti i Consiglieri metropolitani Barbara Azzarà (delegata ad Istruzione, orientamento e formazione professionale, sistema educativo, rete scolastica e infanzia, politiche giovanili, biblioteca storica), Monica Canalis ed Alberto Avetta, quest'ultimo anche in veste di presidente dell'ANCI Piemonte.
Come sempre, l'ingresso a "Tuttomele" è gratuito e le aree espositive sono allestite nel centro storico del paese o nell'immediata periferia, in un raggio di 300 metri. Il 90% delle esposizioni è al coperto. In occasione della Settimana gastronomica della Mela, una decina di ristoranti propongono menù interamente a base di mele. I frutticoltori professionisti e hobbisti possono seguire i corsi di potatura, mentre chi si diletta ai fornelli può partecipare a laboratori di cucina o imparare gli abbinamenti tra mele e formaggi. Coldiretti, Unione Agricoltori e CIA hanno organizzato in settimana convegni tecnici sulla frutticoltura, ma sono anche in programma presentazioni di libri, mostre di pittura e rassegne fotografiche. I produttori frutticoli sono a disposizione dei visitatori per la vendita diretta di mele, pere, kiwi e altri frutti tipici del Pinerolese. Nel teatro tenda e nell'area spettacolo di piazza IV Novembre si svolge un fitto programma di spettacoli, mentre nell'abbazia di Santa Maria e nel vicino museo Caburrum sono possibili visite guidate per i gruppi.

IL RILANCIO DELLA STRADA DELLE MELE DEL PINEROLESE

Quest'anno gli assessorati regionali allo sport, al turismo e alla cultura si sono impegnati nel rilancio del progetto della Strada delle Mele del Pinerolese, avviato ufficialmente nel 2009 e sostenuto dall'allora Provincia di Torino, da una quindicina di amministrazioni comunali e dall'Atl "Turismo Torino e provincia". I 63 km della Strada possono diventare un volano di sviluppo turistico ed economico per le circa cento aziende frutticole della pianura e della collina pinerolese aderenti al Consorzio Pinfruit che hanno creduto nel progetto. La Strada delle Mele è un circuito ad anello che collega tra loro i suggestivi centri storici dei paesi, le cascine e i frutteti e interseca nel suo percorso due tra i primi esempi italiani di riconversione di ex sedimi ferroviari in piste ciclabili: la Via delle Risorgive di 20 km da Moretta (Cuneo) ad Airasca e la Via della Pietra di Luserna, un percorso di 12 km da Bricherasio a Barge (Cuneo). Entrambe le ciclopiste sono in via di ultimazione e i primi tratti già realizzati sono già oggi un punto di riferimento per il cicloturismo locale e turistico. La Strada delle Mele è collegata direttamente all'itinerario "Eurovelo 8" attraverso la Via delle Risorgive. Esistono inoltre connessioni con la Via del Monviso attraverso Barge e con le "route" che si spingono in territorio francese attraversando la Val Chisone (Via dei Romani, Via Napoleonica, Route D'Artatgnan) e le Valli Valdesi (Colle della Croce e Sentiero del Glorioso Rimpatrio dei Valdesi). Recentemente i Comuni di Cavour e Pinerolo hanno sottoscritto la Carta d'intenti del progetto della Ciclovia del Po da Torino al Monviso, naturale prosecuzione della ciclovia "VenTo", che unisce Torino e Venezia. Il progetto "Le quattro abbazie" riguarda invece la promozione culturale e turistica di un percorso che unisce Santa Maria di Cavour, la cuneese abbazia di Staffarda di Revello, l'Abbadia Alpina di Pinerolo e il Monte Bracco di Barge. Oggi alla Strada delle Mele del Pinerolese adericono i Comuni di Bricherasio, Cavour, Frossasco, Luserna San Giovanni, Macello, Pinerolo, San Secondo di Pinerolo, Bibiana, Campiglione Fenile, Cumiana, Garzigliana, Lusernetta, Osasco e Prarostino. Il percorso ad anello comprende itinerari cicloturistici individuati da tempo e inclusi fin dal 2003 sulle guide Esterbauer, vera e propria "Bibbia" del cicloturismo europeo. Il road book Esterbauer inserisce il percorso tra "le più belle escursioni attraverso il paradiso dei gourmet". I 63 km della Strada per oltre il 90% del tracciato sono a basso flusso di traffico. La Regione Piemonte classifica come "percorso ciclistico" le arterie su cui transitano meno di mille autoveicoli al giorno. Le strade dell'itinerario sono state individuate e collaudate negli anni scorsi nell'ambito dei progetti della Marca Pinerolese e delle Ciclopiste della pianura Pinerolese. Nei prossimi anni il completamento del recupero dell'ex ferrovia Bricherasio-Barge permetterà di riservare altri 12 km di strade alle sole biciclette. Oltre alle mele e alla frutta in generale, l'itinerario valorizza gli allevamenti bovini della razza Piemontese, i ristoranti, i Bed & Breakfast, gli agriturismi e gli alberghi del territorio. Nel corso degli anni la Strada delle Mele e i percorsi della Marca Pinerolese sono stati oggetto di investimenti per la posa della segnaletica verticale. Oggi almeno l'80 per cento del percorso è provvisto di tale segnaletica.

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Da mercoledì 22 a domenica 26 novembre a Montalto Dora è in programma la ventiduesima edizione della Sagra del Cavolo Verza, tradizionale manifestazione enogastronomica e fieristica dell'autunno piemontese per chi vuol conoscere l'autenticità della cultura contadina canavesana. Il Cavolo Verza di Montalto Dora fa parte da molti anni del Paniere dei prodotti tipici, istituito dalla Provincia di Torino nel 2001 ed è alla base di molte ricette che si possono gustare durante la sagra: la Supa ‘d pan e còj, la Bagna caôda, il Capônèt. La Sagra è una vetrina che valorizza le eccellenze del territorio: passato e presente, gastronomia, cultura e folklore locale si alternano in ricchi appuntamenti, regalando a migliaia di visitatori emozioni, atmosfere d'antan, sapori autentici della tradizione contadina e spaccati di vita rurale. Domenica  26 il paese si animerà con gli espositori commerciali, la musica, il folklore e le delizie gastronomiche.

COSA VEDERE E COSA FARE

Il programma ufficiale della Sagra si aprirà domenica 19 novembre con la Giornata dello sport e della natura, nella cornice naturalistica delle colline, delle vigne, dei boschi e dei laghi di Montalto Dora, con le attività organizzate dall’associazione sportiva Castlerun. Per informazioni e iscrizioni si può telefonare al numero 347-4150203, oppure recarsi al negozio Gymmy Sport ad Ivrea (telefono 347-8784198). Per iscriversi alla gara podistica competitiva si può consultare il portale Internet www.castlerun.it. La giornata si aprirà alle 8 nella piazza del Mercato con il mercatino dello sportivo. I partecipanti alla gara podistica si ritroveranno tra le 8,30 e le 9 nell’anfiteatro comunale Angelo Burbatti, in via Ganio Vecchiolino, per le ultime iscrizioni e la consegna dei pettorali. La “Corsa e Sport al Castello” non competitivaa passo libero e nordic walking partirà alle 9,30 da via Mazzini. Il percorso sarà di 4,5 Km e la manifestazione sarà aperta a tutti, con arrivo al castello di Montalto Dora. L’iscrizione costa 7 Euro e sono previsti premi per famiglie e gruppi numerosi. Il pacco gara sarà garantito ai primi cento iscritti. La sesta edizione della “Scalata al Maniero” partirà invece alle 10,30 sempre da via Mazzini. Sarà una corsa competitiva di 12 Km riservata ai tesserati alle associazioni sportive e ai non tesserati in possesso di un certificato di idoneità sanitaria sportiva in corso di validità. Anche l’arrivo della competitiva sarà al castello. L’iscrizione costa 11 Euro e sarà garantito il pacco gara ai primi trecento iscritti. Sono previsti punti ristoro lungo i due percorsi, gestiti dagli alpini del gruppo ANA di Montalto Dora. Il ristoro finale per i partecipanti sarà al castello, mentre alle 13 sarà possibile partecipare al pranzo del podista nell’anfiteatro comunale “Angelo Burbatti”, al costo di 8 Euro. Durante il pranzo si svolgeranno le premiazioni. Nel pomeriggio, alle 14,30, partirà la “Corsa sotto le torri” per i bambini di età compresa tra due e dieci anni. Il percorso sarà lungo 50 metri per i bimbi da due a quattro anni, 100 da quattro a sei, 150 da sei a otto, 1000 metri da otto a dieci anni. L’iscrizione costa 5 Euro e sarà garantito il pacco gara ai primi 150 iscritti. Al termine si terranno il “Choco Party” e la premiazione. Nella giornata di domenica 19 novembre è prevista l’apertura straordinaria del castello di Montalto Dora dalle 9 alle ore 13, con visite guidate gratuite. Dalle 10 alle 12 sarà possibile visitare lo spazio espositivo per l’archeologia del Lago Pistono nei locali al piano terreno del Municipio con l’accompagnamento di volontari esperti.
Mercoledì 22 novembre alle 17 nella sala riunioni comunale “Montalto Incontra” di via Mazzini 56 si terrà la presentazione del libro “Canavese Terra di Sapori”, mentre nell’anfiteatro comunale “Angelo Burbatti” alle 20,30 ci sarà la cena inaugurale della Sagra del Cavolo Verza, a cura dell’associazione Ristoranti della Tradizione Canavesana. La prenotazione è obbligatoria, telefonando al numero 0125-652771 entro le 13 di venerdì 17 novembre.
Giovedi 23 e venerdi 24 novembre nell’anfiteatro “Angelo Burbatti” ci saranno le Serate della Bagna caôda, con inizio alle 20, in collaborazione con l’associazione Castlerun. La prenotazione è obbligatoria telefonando ai numeri 347-4150203 (Luciano), 389-4929418 (Eleonora), 349-4653019 (Maria Paola).
Il 24 novembre nella sede del Carnevale in piazza del Monastero alle 20 è in programma “Il Venerdi della Zuppa”, a cura del Comitato Carnevalesco Montaltese. Il menù completo costa 23 Euro. Per informazioni e prenotazioni occorre chiamare il numero 329-2082178 entro il 22 novembre. Lo stesso giorno, alle 17 nell’ex monastero di Villa Casana, saranno inaugurate le mostre fotografiche “Bio diversità a 360°” e “Canavese photo contest 2017 - Scatti fotografici sul paesaggio”. Le mostre saranno visitabilisabato 25 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17,30; domenica 26 novembre dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Sabato 25 novembre nel palazzo municipale alle 10 si terrà l’incontro “Dalla Dora al Mombarone, strategie per lo sviluppo di un territorio”, nel corso del quale sarà presentato il Piano Strategico dei Comuni di Andrate, Borgofranco d’Ivrea, Carema, Chiaverano, Lessolo, Nomaglio, Montalto Dora e Settimo Vittone. Sono invitati gli amministratori comunali, i cittadini e i professionisti interessati. Intorno al torchio alle 15 inizierà l’esposizione concorso delle migliori produzioni locali di Cavolo Verza. La premiazione è prevista alle 16, dopo la valutazione da parte della giuria. Nel centro storico dalle 14 alle 22 ci saranno il mercato dei prodotti tipici del territorio e l’esposizione di manufatti dell’ingegno hobbistico. Nell’area mercatale alle 18,30 è in programma uno spettacolo del Cirko Vertigo, che racconterà la biodiversità, con storie di castagne, cavoli e fagioli nelle performance di artisti di fama internazionale.
Il 26 novembre la “Fiera della Domenica” animerà il centro storico a partire dalle 7,45 con i prodotti agroalimentari. La Via e la Piazza del Gusto proporranno le specialità enogastronomiche piemontesi e valdostane, mentre musiche e folklore animeranno il paese a partire dalle 10 grazie al gruppo “J’Amis d’Albian” e alle danze popolari dell’associazione “La Rondanza” di Ivrea.

I CINQUE RISTORANTI DELLA SAGRA E LA VENDITA DIRETTA DEL CAVOLO VERZA

Nell’ultimo fine settimana di novembre a Montalto si potrà cenare (sabato 25) o pranzare (domenica 26) nel Ristorante dei Coltivatori nel Palasagra, a cura associazione produttori Cavolo Verza. Sarà l’occasione per gustare gli agnolotti al Cavolo Verza, i Capunet e altri piatti della tradizione contadina. Il sabato ci sarà anche il Suett al coj, una polenta concia con cavolo. Soltanto per il sabato sera si potrà prenotare, telefonando al numero 328-2495680. Il Ristorante del Carnevale, gestito in via Casana dal Comitato Carnevalesco, proporrà le zuppe di cavolo e altri piatti della tradizione canavesana. Il Ristorante della Pallavolo nell’anfiteatro Burbatti sarà gestito dall’associazione sportiva Pallavolo Montalto, ma solo per il pranzo di domenica 26. Il Ristoro dell’Oratorio offrirà le specialità tradizionali piemontesi e altre gustose novità. Infine la Piola degli Alpini sarà aperta per il pranzo della domenica in corso Marconi. La sezione A.N.A. di Ivrea proporrà i piatti tipici della montagna canavesana.
All’insegna dello slogan “Dal campo alla tavola”, dalle 9 alle 17 di domenica 26 nel parco dell’ex monastero benedettino di San Michele i produttori agricoli dell’associazione per la promozione e la valorizzazione del Cavolo Verza di Montalto Dora venderanno i loro ortaggi, che sono stati messi a dimora nel luglio scorso in un terreno particolarmente fertile e in una coltivazione speciale di mille piantine. Sarà possibile acquistare i cavoli scegliendoli direttamente dal campo.

CULTURA ED ESCURSIONI INTORNO AL LAGO PISTONO, NELLE VIGNE E SULLE COLLINE DI MONTALTO

Il programma della Sagra del Cavolo Verza prevede anche una serie di appuntamenti culturali. Il parco archeologico del Lago Pistono proporrà “Un tuffo nella Preistoria” sabato 25 novembre alle 10 e domenica 26 alle 10 e alle 14. La visita guidata offrirà la possibilità di tornare indietro di 6500 anni e scoprire come viveva l'uomo durante l'era neolitica. Il parco archeologico, immerso in un bosco planiziale e caratterizzato dalle famose terre ballerine, propone ricostruzioni a scala reale delle strutture neolitiche con possibilità di conoscere e maneggiare gli antichi utensili e vedere i reperti scoperti durante gli scavi archeologici custoditi nello spazio espositivo per l’archeologia. Le visite e le passeggiate guidate da un archeologo partiranno dal palazzo municipale. La prenotazione è obbligatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili entro venerdì 24 novembre alle 12, scrivendo a info@lemusestudio.it oppure telefonando al 393-5837413. “Giro giro tondo…sul filo” è invece un laboratorio ludico didattico per i bambini dai quattro anni in avanti, in programma sabato 25 novembre alle 15 nello spazio espositivo per l’archeologia del Lago Pistono. Da millenni l’uomo ricava fili da fibre vegetali come il lino, l’ortica, il tiglio, ma anche fibre animali, come la lana. I primi strumenti usati per ricavare fili dalle fibre erano i fusie le fusaiole. I bambini costruiranno un fuso e impareranno ad usarlo. La partecipazione al laboratorio costa 5 Euro, con prenotazione obbligatoria sino ad esaurimento dei posti disponibili entro venerdì 24 novembre alle 12, scrivendo a info@lemusestudio.it o telefonando al 393-5837413.
Sabato 25 e domenica 26 novembre sono in programma escursioni naturalistiche guidate tra le colline, i vigneti e i laghi di Montalto Dora, organizzate dall’associazione Informatori Turistici Volontari. Sabato 25 alle 14 ci sarà l’escursione “Alla ricerca del Lago Coniglio e terre ballerine” adatta per famiglie con bambini, della durata di tre ore. È invece più adatta agli adulti “L’antica via del Castello”, una passeggiata di due ore e mezza con salite di lieve difficoltà. Domenica 26 alle 9 si potrà percorrere l’Anello del Montesino, con la salita ai “3 bui”. L’escursione dura tre ore ed è adatta a persone esperte e allenate. Alle 10 inizierà invece l’escursione “Strada delle vigne e Lago Pistono”, della durata di due ore, adatta per famiglie con bambini. Alle 14 è in programma l’itinerario Lago Nero tra miti e leggende e salita al Monte del Maggio” della durata di tre ore con salite di lieve difficoltà. Per tutte le escursioni si raccomandano scarpe da trekking. Per informazioni e prenotazioni si può telefonare al 349-0074456.
I camperisti avranno a disposizione un’area parcheggio gratuita, non attrezzata e su erba, in via Ferruccio Martinis. Durante la Sagra sarà attivo il punto di informazione turistica nella Lea degli Alpini in via Marconi.
L’Ufficio Turismo del Comune di Montalto Dora è in piazza IV Novembre 3. Il portale Internet dell’amministrazione comunale è www.comune.montalto-dora.to.it. Per ulteriori informazioni si può scrivere a omnia@comune.montalto-dora.to.it o telefonare in orari d’ufficio al numero 0125-652771. Il numero Infosagra è il 349-0074456, attivo dal 19 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Agricoltura

La mostra-mercato frutticola, gastronomica e commerciale con oltre 200 stand e centinaia di bancarelle, bande musicali, degustazioni, spettacoli, mostre artistiche ed eventi sportivi: a Cavour, in occasione della trentottesima edizione di “Tuttomele”, i motivi di richiamo non mancheranno di certo. Innanzitutto ci saranno le migliori qualità di mele dei produttori dei 10 Comuni aderenti al CIFOP, il Centro incremento frutticoltura Ovest Piemonte, che offrono qualità organolettiche, genuinità, un colpo d’occhio e una varietà di forme e di colori che mettono l’acquolina in bocca.
L’appuntamento è da sabato 4 a domenica 12 novembre, con il sostegno della Regione Piemonte, del Comune di Cavour, della Città Metropolitana di Torino e delle organizzazioni del mondo agricolo, Coldiretti, Unione Agricoltori e CIA.
Quest’anno gli assessorati regionali allo sport, al turismo e alla cultura si sono impegnati nel rilancio del progetto della Strada delle Mele del Pinerolese, avviato ufficialmente nel 2009 e sostenuto dall’allora Provincia di Torino, da una quindicina di amministrazioni comunali e dall’Atl “Turismo Torino e provincia”. I 63 km della Strada possono diventare un volano di sviluppo turistico ed economico per le circa cento di aziende frutticole della pianura e della collina pinerolese aderenti al consorzio Pinfruit che hanno creduto nel progetto.
La Strada delle Mele è un circuito ad anello che collega tra loro i suggestivi centri storici dei paesi, le cascine, i frutteti e interseca nel suo percorso due tra i primi esempi italiani di riconversione di ex sedimi ferroviari in piste ciclabili: la Via delle Risorgive di 20 km da Moretta (Cuneo) ad Airasca e la Via della Pietra di Luserna, un percorso di 12 km da Bricherasio a Barge (Cuneo). Entrambe le ciclopiste sono in via di ultimazione e i primi tratti già realizzati sono già oggi un punto di riferimento per il cicloturismo locale e turistico.
La Strada delle Mele è collegata direttamente all’itinerario “Eurovelo 8”, attraverso la Via delle Risorgive. Esistono inoltre connessioni con la Via del Monviso attraverso Barge e con le “route” che si spingono in territorio francese attraversando la val Chisone - Via dei Romani, Via Napoleonica, Route D’Artagnan - e le valli Valdesi - Colle della Croce e Sentiero del glorioso rimpatrio dei Valdesi.
Recentemente i Comuni di Cavour e Pinerolo hanno sottoscritto la Carta d’intenti del progetto della Ciclovia del Po da Torino al Monviso, naturale prosecuzione della ciclovia “VenTo”, che unisce Torino e Venezia. Il progetto “Le quattro abbazie” riguarda invece la promozione culturale e turistica di un percorso che unisce Santa Maria di Cavour, la cuneese abbazia di Staffarda di revello, l’Abbadia Alpina di Pinerolo e il Monte Bracco di Barge.
Oggi alla Strada delle Mele del Pinerolese adericono i Comuni di Bricherasio, Cavour, Frossasco, Luserna San Giovanni, Macello, Pinerolo, San Secondo di Pinerolo, Bibiana, Campiglione Fenile, Cumiana, Garzigliana, Lusernetta, Osasco e Prarostino. Il percorso ad anello comprende itinerari cicloturistici individuati da tempo e inclusi fin dal 2003 nelle guide Esterbauer, vera e propria “Bibbia” del cicloturismo europeo. Il road book Esterbauer inserisce il percorso tra “le più belle escursioni attraverso il paradiso dei gourmet”. I 63 Km della Strada per oltre il 90% del tracciato sono a basso flusso di traffico. La Regione Piemonte classifica come “percorso ciclistico” le arterie su cui transitano meno di mille autoveicoli al giorno. Le strade dell’itineraio sono state individuate e collaudate negli anni scorsi nell’ambito dei progetti della Marca Pinerolese e delle ciclopiste della pianura Pinerolese. Nei prossimi anni il completamento del recupero dell'ex ferrovia Bricherasio-Barge permetterà di riservare altri 12 km di strade alle sole biciclette. Oltre alle mele e alla frutta in generale, l’itinerario valorizza gli allevamenti bovini della razza Piemontese, i ristoranti, i Bed & Breakfast, gli agriturismi e gli alberghi del territorio. Nel corso degli anni la Strada delle mele e i percorsi della Marca Pinerolese sono stati oggetto di investimenti per la posa della segnaletica verticale. Oggi almeno l’80 per cento del percorso è provvisto di tale segnaletica.
Il portale Internet www.stradadellemelepinerolese.it offre indicazioni per la fruizione dei percorsi ed è disponibile una App dedicata per Android e Ios-Iphone.

“TUTTOMELE” 2017: ISTRUZIONI PER L’USO

Come sempre, l’ingresso a “Tuttomele” sarà gratuito e sarà possibile visitare gli stand il sabato, la domenica e il martedì dalle 10 alle 23; negli altri giorni dalle 15 alle 23. Le aree espositive saranno allestite nel centro storico del paese o nell’immediata periferia, in un raggio di 300 metri. Il 90% delle esposizioni sarà al coperto. Sarà possibile pranzare al “Tuttomele Self”, spendendo non più di 15 euro. I gruppi potranno prenotare il pranzo a prezzo convenzionato al Tuttomele Self scrivendo a procavour@cavour.info o telefonando al numero 0121-68194, dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 12,30. Naturalmente torneranno le prelibate frittelle di Tuttomele preparate dai volontari della Procavour e vendute a 3 Euro a porzione.
Durante la Settimana gastronomica della mela una decina di ristoranti proporranno menù interamente a base di mele. I frutticoltori professionisti e hobbisti potranno seguire i corsi di potatura, mentre chi si diletta ai fornelli potrà partecipare a laboratori di cucina o imparare gli abbinamenti tra mele e formaggi. Coldiretti, Unione Agricoltori e CIA organizzeranno convegni tecnici sulla frutticoltura, ma ci saranno anche presentazioni di libri, mostre di pittura e rassegne fotografiche. I produttori frutticoli saranno a disposizione dei visitatori per la vendita diretta di mele, pere, kiwi e altri frutti tipici del Pinerolese. Nel teatro tenda e nell’area spettacolo di piazza IV Novembre ci sarà un fitto programma di spettacoli, mentre nell’abbazia di Santa Maria e nel vicino museo Caburrum saranno possibili visite guidate per i gruppi.
Dettagli, programmi e informazioni varie sono disponibili nel portale Internet www.cavour.info