Agricoltura
Domenica 5 febbraio torna a Torino l’appuntamento mensile con il Mercato dei prodotti titpici agroalimentari del “Paniere”, che nel 2017 si sposta da piazza Statuto a piazza CLN. I prodotti proposti nel mercato del “Paniere” sono tutti rigorosamente di stagione o conservati secondo metodi naturali e tradizionali. La prima domenica di febbraio i consumatori torinesi e i turisti che visitano il centro città potranno trovare in piazza CLN le Antiche Mele piemontesi, il Miele, la Menta di Pancalieri, il Peperone di Carmagnola, i Giandujotti, la Toma di Lanzo, il Genepy delle vallate alpine e altri prodotti della tradizione.Sedici anni di progetti e iniziative per la valorizzazione delle produzioni tipiche
Il Paniere dei prodotti tipici, ideato e promosso a partire dal 2001 dall’allora Provincia, oggi Città Metropolitana di Torino, accoglie le specialità agroalimentari e agricole del territorio provinciale, che in base a verifiche tecnico-scientifiche, sono prodotte in maniera artigianale da produttori locali, appartengono alla tradizione storica locale, sono ottenute con materie prime locali, costituiscono una potenzialità per lo sviluppo locale. L'identificazione delle caratteristiche organolettiche, tecnologiche e storiche, fa capo a disciplinari di produzione, stilati dalle Associazioni dei produttori o dai Consorzi. Il "Paniere" è stato fornitore ufficiale dei XX Giochi Olimpici invernali Torino 2006.
Dopo la fase di avvio del progetto, promossa e coordinata dall’allora Provincia, nel 2013 si è costituita ufficialmente l’Associazione dei produttori del Paniere dei prodotti tipici della Provincia di Torino. Ne fanno parte le 34 associazioni di prodotto, che riuniscono gli agricoltori e gli artigiani del settore agro-alimentare, impegnati nella tutela e valorizzazione delle tipicità inserite nel “Paniere”.
Per saperne di più: www.cittametropolitana.torino.it/cms/agri-mont/prodotti-del-paniere/prodotti-tipici
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Da venerdì 27 a domenica 29 gennaio a Settimo Rottaro tornerà la Sagra del Salampatata, manifestazione patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino giunta alla quindicesima edizione. La Sagra è dedicata ad uno dei prodotti gastronomici più tipici del Canavese, a suo tempo inserito nel “Paniere” delle specialità agroalimentari ideato e promosso dalla Provincia di Torino a partire dal 2001.
Nel 2003 i promotori della Sagra hanno voluto rievocare con la manifestazione quella vera e propria “cultura del maiale” che sapeva far diventare un periodo di festa i giorni che andavano dalla macellazione dell’animale alla cena di chiusura che coinvolgeva un gran numero di persone. Da questo evento annuale, quasi rituale, i promotori dell’evento hanno preso spunto per rievocare alcuni aspetti tipici della vita rurale, dimenticati nell’era dell’urbanizzazione, dell’industrializzazione e del consumismo esasperato. Praticamente in ogni famiglia contadina si allevava almeno un maiale, nutrendolo con gli scarti dell’orto e del cibo quotidiano. In fondo il motto “Del maiale non si butta via niente” anticipava di molti decenni il concetto di consumo responsabile. La Sagra di Settimo Rottaro ripropone i sapori genuini, prendendo come spunto dal Salame di patata, che nasce da ingredienti assolutamente naturali e “poveri”: le parti meno pregiate del maiale e le patate bollite, con le quali si confeziona un insaccato dal gusto leggero e particolare, che ben si abbina ad un buon bicchiere di vino rosso nostrano.
Per saperne di più: www.comune.settimorottaro.to.it
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Lunedì 5 dicembre ritorna a Caluso la tradizionale Fiera di San Nicola, patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. Ogni anno, il primo lunedì di dicembre, la fiera attira nella cittadina resa famosa dal vino Erbaluce centinaia di espositori delle più svariate merci, dagli oggetti da collezionismo ai prodotti artigianali, dalle macchine agricole ai prodotti della terra. L’esposizione dura l’intera giornata e occupa diverse zone del centro storico, in un’area che è molto più estesa rispetto a quella del mercato settimanale. Un ruolo di primo piano spetta all’Enoteca Regionale dei vini della provincia di Torino, aperta per l’occasione a partire dalle 14, per offrire ai visitatori l’occasione per scoprire le eccellenze vitivinicole del Canavese. In piazza Baima gli agricoltori e i semplici appassionati troveranno le ultime novità in materia di trattori e di macchine agricole in generale.Chi visita Caluso nel giorno della fiera deve tenere presente che la viabilità cittadina e il servizio di autobus della linea Torino-Aosta saranno rivoluzionati dalle 5 del mattino alle 20, per consentire agli espositori di scaricare le merci ed esporle nel miglior modo. Saranno chiuse al traffico piazza Actis Perinetti e i viali circostanti, un tratto di corso Torino, piazza Ubertini, piazza Ninfa Albaluce, ampi tratti delle vie Guala, Roma, Alfieri, Bettoia, Battisti, San Francesco e San Calogero.
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Nel centro storico di Chieri da venerdì 11 a martedì 15 novembresi svolge la tradizionale Fiera di San Martino, giunta alla trentottesima edizione e patrocinata dalla Città Metropolitana di Torino. La manifestazione abbina la tradizione all'innovazione, in un territorio che ha scelto di non rinunciare alla sua vocazione rurale e agricola e che promuove il settore agricolo e zootecnico e l’enogastronomia tipica del Chierese e dell’intero Piemonte.L’edizione 2016 è caratterizzata da una forte attenzione al tema dell'agro-ecologia e delle reti agroalimentari alternative, prendendo ispirazione dall'Enciclica di Papa Francesco “Laudato sì” e dando risalto al concetto di agricoltura sostenibile, diversificata e quindi integrata. Sono tanti gli spunti e le occasioni per una visita a Chieri alla scoperta dei saperi e dei sapori della tradizione: la tradizionale fiera agricola e zootecnica di lunedì 14 e martedì 15 novembre, i laboratori e le degustazioni guidate, la mostra mercato delle produzioni tipiche locali e di molti altri territori italiani, i piatti tipici regionali di “Gusto in Piazza”, la fiera mercatotradizionale, il centro storico animato da numerosi eventi, gli appuntamenti culturali. Al convegno di sabato 12 alle 15,30 sul tema “Rinascimento rurale: le filiere alternative del cibo metropolitano” parteciperà il Vice Sindaco metropolitano Marco Marocco.
I piatti tipici regionali si possono scoprire in piazza Cavour venerdì 11 dalle 18 alle 23, sabato 12 e domenica 13 dalle 10 alle 23. Sabato 12 la Coldiretti provinciale di Torino propone alle 9 e alle 10,30 il laboratorio “Cibo civile”, mentre sia sabato che domenica la mostra mercato delle eccellenze piemontesi e italiane è aperta dalle 10 alle 20. Sabato 12 la Pro Chieri e l’associazione Panificatori Chieresi organizzano alle 10,30 , alle 16,30 e alle 17,30 il laboratorio per bambini “Il grissino Rubatà”, mentre alle 15 il laboratorio è dedicato alla focaccia dolce chierese. I laboratori si replicano domenica 13, con in aggiunta quello dedicato alla “Merenda reale”, alle 16. Non manca uno show cooking dedicato alla cucina del , alle 17 di sabato 12.
Per saperne di più e consultare il programma completo della manifestazione: www.comune.chieri.to.it
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In tutte le vallate alpine piemontesi, quando le mandrie bovine tornano dagli alpeggi estivi, è tradizione fare festa. Una tradizione più che mai viva a Settimo Vittone, uno dei Comuni del Canavese che segnano il confine tra la Città Metropolitana di Torino, la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia di Biella.La “Desnalpà”, cioè la festa della transumanza in discesa dagli alpeggi delle montagne che sovrastano la Serra d’Ivrea, è organizzata dalla Pro Loco di Settimo Vittone ed è patrocinata dalla Città Metropolitana. Si comincia venerdì 28 ottobre alle 21 nel salone pluriuso di località Piantagrant, con una serata all’insegna della musica per fisarmoniche, in cui si esibiscono gli allievi della maestra Cinzia Tarditi. Sabato 29 ottobre alle 10 nel salone consiliare del Comune di Settimo Vittone è in programma il convegno “Attorno al Mombarone”, nel corso del quale la comunità locale presenta la sua Pieve e i ritrovamenti archeologici, delineando le prospettive future del turismo culturale e religioso nell’Alto Canavese. Alle 21 nel salone Piantagrant la compagnia teatrale “I Vagabondi” presenta lo spettacolo in due atti “A basta la saluti”. Domenica 30 alle 8 si apre il mercatino dell’artigianato e dei prodotti del territorio, con degustazione e vendita di specialità locali e con la musica del gruppo folcloristico “Lou Tintamaro de Cogne”. Alle 9 nel salone delle adunanze del vecchio Municipio espongono le loro opere i pittori Rosanna Challancin,Ugo Sarteur, Nicoletta Moreno, Marino Prola eChristian Verraz. Alle 10,30 in piazza Statuto la Società Cooperativa Agricola Nicoletta ripropone l’antico procedimento per la trasformazione del latte nei suoi derivati, mentre alle 11,30 nel salone di Piantagrant si distribuiscono polenta concia e spezzatino d’asporto. Per chi vuole pranzare sul posto l’appuntamento è alle 12. Alle 14 gli allevatori si ritrovano con le loro mandrie al Castello e scendono a valle accompagnati dalla Filarmonica Vittoria di Settimo Vittone oltre e dal gruppo folcloristico “Lou Tintamaro de Cogne”. La cena degli allevatori e dei simpatizzanti chiede la festa alle 20,30 nel salone riscaldato in località Piantagrant. La cena è prenotabile presso cartoleria “Più Per Meno”, telefono 0125-658852. Per ulteriori informazioni: Pro Loco Settimo Vittone, telefono 349-5591345.
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Domenica 23 ottobre si celebrerà il centesimo anniversario della Tettoia dell’Orologio al mercato di Porta Palazzo, un luogo simbolo di Torino, molto amato sia dai produttori che dai consumatori. In una delle aree commerciali più frequentate della città si sono avvicendate almeno tre generazioni di agricoltori, che arrivavano e arrivano tuttora dalle aree agricole del “fuori porta” torinese, salvate dal consumo di suolo e dall’abbandono.Il programma delle celebrazioni, patrocinate dalla Città Metropolitana di Torino prevede per domenica 23 a partire dalle 12,30 la “Gran Zuppa del giorno di mercato”, preparata e servita dagli studenti dell’Istituto Professionale “Colombatto” di Torino, accompagnata da intrattenimenti artistici. La partecipazione al momento conviviale è a offerta libera. Dalle 17 alle 18 si terranno invece una serie di letture “animate” su Porta Palazzo, con scrittori del calibro di Alessandro Perissinotto, Giuseppe Culicchia, Margherita Oggero, Dario Voltolini e con gli scrittori di “ToriNoir”. I Racconti di Porta Palazzo saranno invece curati dalla Scuola Holden. Dalle 18,15 alle 23 la festa continuerà con lo spettacolo del circus performer Mister David e con la musica della Bandragola Orkestar.
Giovedì 27 ottobre le celebrazioni del centenario proseguiranno alle 21 alla residenza temporanea “Luoghi Comuni” di via Clemente Priocca 3, con la proiezione gratuita del film “Food Market: profumi e sapori a Km 0 – Porta Palazzo”, prodotto dalla Stefilm Torino.
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Sabato 15 e domenica 16 ottobre ritorna a Villar Focchiardo la Sagra valsusina del Marrone, giunta alla cinquantacinquesima edizione, il che ne fa la più antica manifestazione a livello nazionale dedicata a questo prodotto. La Sagra è uno degli appuntamenti di punta della rassegna enogastronomica “Gusto ValSusa” e vede i castanicoltori della Valle di Susa contendersi la palma del miglior produttore con la gara del peso: ogni coltivatore presenta i suoi 50 frutti di maggior pezzatura e viene proclamato vincitore colui che fa registrare il peso più alto in assoluto.Figure chiave della festa sono “Pero” e “Gepa”, ovvero “Lo Desbator” e “La Rapoloira” della tradizione contadina valsusina. Il primo con lunghe pertiche batteva i ricci sugli alberi per far cadere a terra le castagne, mentre la seconda le raccoglieva. Pero e Gepa sono accompagnati dalle note dei “Barbis du Vilè” e guidano i “Brusatairo”, che si occupano della preparazione e distribuzione delle caldarroste, le “brusatà”.
Venerdì 14 ottobre la giornata è interamente dedicata agli espositori per l’allestimento degli stand. Sabato 15 ottobre alle 10 è in programma l’apertura della Sagra del Marrone e della mostra mercato nell'area della scuola primaria e nelle vie del paese. Alle 12,30 al centro polivalente di via Cappella delle Vigne si può pranzare con un menù completo a base di marroni. Alle 14 iniziano la distribuzione delle “brusatà” e lo spettacolo di musica itinerante con il gruppo “Sensa döit street band”. Alle 15 comincia invece la distribuzione di dolci a base di marroni al centro polivalente, dove in serata si può cenare. Alle 21 nel piazzale antistante il centro si esibiscono i “Farinei dla Brigna”. Domenica 16 ottobre la sagra e la mostra mercato riaprono alle 9 e la distribuzione gratuita di brusatà accompagna i presenti dalle 11 e per l'intera giornata, così come gli spettacoli di musica itinerante dei “Barbis du Vilè” che, partendo da Via Umberto I alle 14.30, accompagnano Pero e Gepa in sagra. Alle 10 e poi alle 15 riprende la distribuzione di dolci a base di marroni e alle 12.30 la ristorazione. Nel pomeriggio, alle 16.30, sono previsti i saluti delle autorità e le premiazioni dei concorsi peso e confezioni. Gli intrattenimenti e le iniziative collaterali spaziano dalle mostre di pittura, pirografia e acquerello alla rievocazione medioevale, dalla vendita di marroni a un laboratorio di origami, da una dimostrazione di scultura alle prove di aratura, senza dimenticare il castello gonfiabile, il trenino lillipuziano e il parco avventura per i bambini.
Per saperne di più: www.comune.villarfocchiardo.to.it
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Sabato 15 e domenica 16 ottobre a Coazzesi svolge la sedicesima edizione della “Festa Rurale del Cevrin”, tradizionale fiera commerciale dei prodotti agro-alimentari di qualità delle montagne della Val Sangone. La manifestazione è anche un’occasione per riflettere sulla realtà produttiva delle vallate torinesi e un’occasione per la promozione delle iniziative di sviluppo socio economico della montagna rurale.“Cibo & territorio alpino”è il marchio che rappresenta la sfida per rivendicare uno spazio importante di confronto e promozione delle “Terre Alte”, territori che si confrontano con un mercato alimentare sempre più omologato e condizionato dalle grandi aziende internazionali.
Il tema portante dell’edizione 2016 della Festa Rurale è la caratterizzazione e la protezione del suolo come primo elemento della catena della tracciabilità e della qualità alimentare, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino e con la campagna People4Soil di Slow Food.
Tra le novità della Festa ci sono due conferenze, sui primi risultati del progetto di certificazione dei suoli dei pascoli alpini del Comune di Coazze e sul nuovo Piano di sviluppo localepreparato dal Gal Escarton e Valli Valdesi.Alla manifestazione partecipano produttori e amministratori di Comuni francesi transfrontalieri, con cui i coazzesi intendono iniziare un percorso di collaborazione. Sempre in tema di collaborazione tra Comuni, Coazze ha avviato una raccolta fondi a favore delle popolazioni terremotate di Amandola.
Per saperne di più e consultare il programma della manifestazione: www.comune.coazze.to.it
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Recuperare la memoria della coltivazione della vite sulla Collina Morenica di Rivoli, dove, nel Medioevo, il più nobile vitigno piemontese era di casa: è l’obiettivo del progetto “Nebbiolo 1226”, promosso da un gruppo di volontari e sostenuto dalla Strada Reale dei vini torinesi.Le prime testimonianze scritte della vitivinicoltura a Rivoli collocano appunto la presenza del vitigno sulla Collina Morenica nell'anno 1266. Il progetto si propone di valorizzare il patrimonio paesaggistico e rurale della Collina Morenica per favorirne la frequentazione, accrescere la consapevolezza dei residenti, comunicare le bellezze, le peculiarità e la storia di un ambiente naturale unico. Da Rivoli ad Avigliana si stende un vero e proprio “polmone verde” di oltre 50 Kilometri quadrati, la cui elevazione rispetto al fondovalle della Dora Riparia e alla pianura torinese è dovuta ad un processo millenario di trasporto e deposito di sedimenti glaciali.
La dedizione e la passione con la quale alcune associazioni locali hanno provveduto negli anni scorsi alla pulizia e alla sistemazione dei sentieri hanno dato visibilità alla Collina Morenica e al suo potenziale ricreativo, turistico, culturale e sportivo.
Le amministrazioni locali hanno patrocinato il progetto: in primo luogo il Comune di Rivoli e la Città Metropolitana di Torino, ma anche i Comuni di Avigliana, Bruino, Buttigliera Alta, Reano, Rosta, Sangano, Trana e Villarbasse.
45 Km di antiche vie, da promuovere on line e con un contest fotografico
L’Anfiteatro Morenico di Rivoli è un territorio che coniuga lo sfruttamento agricolo con l’ambiente forestale ed è disseminato di sorprendenti massi erratici, muti testimoni dell’origine del territorio. Il percorso che attraversa la Collina è un anello di 45 kilometri, con 1266 metri di dislivello totale, tracciato e mappato con GPS. Culmina sulla cima del Monte Cuneo, belvedere tra la Valle Sangone e la Valle di Susa. L’abbraccio delle Alpi, che nelle giornate terse arriva fino al Monviso, è una corona alla bellezza discreta di questi luoghi. E’ un itinerario da percorrere preferibilmente in bici, ma anche a piedi, nella sua interezza o per frazioni, seguendo antiche vie di comunicazione di alto valore storico e ambientale.
Per sottolineare la vocazione enologica del percorso, in corrispondenza delle vigne più importanti saranno posati cartelli informativi in legno, che racconteranno la storia e le caratteristiche della singola vigna. Il tracciato sarà fruibile anche grazie alle moderne tecnologie di mapping GPS. Il percorso è suddiviso in anelli più brevi e meno difficoltosi dal punto di vista sportivo, perché possa essere frequentato dal maggior numero possibile di turisti, escursionisti e ciclisti. Si snoda prevalentemente in aree boscate, su sterrato dal fondo per lo più compatto e drenante. La maggior parte dell'itinerario non richiede particolari doti tecniche o fisiche e presenta sia una valenza sportiva che escursionistica.
Il percorso Nebbiolo1266 è caratterizzato da un logo originale che richiama la Strada Reale dei vini torinesi e il Nebbiolo e sarà presto supportato dal sito Internet www.nebbiolo1266.itdal quale saranno scaricabili i tracciati GPS e le mappe statiche. Sul sito sarà descritto il progetto, saranno comunicate le iniziative e sarà disponibile un compendio storico bibliografico. Verranno anche attivati canali social su Facebook, YouTube, Twitter e Instagram.
L’avvio delle attività sul Web avverrà con un contest fotografico. Per festeggiare la ricorrenza dei 750 anni dalle prime tracce del Nebbiolo in Piemonte il progetto viene presentato in autunno, per beneficiare della bellezza delle vigne cariche di uva in maturazione, della vendemmia e dei colori autunnali. Il contest fotografico raccoglierà le migliori immagini del percorso.
Tramite Facebook si promuoverà il tracciato, invogliando escursionisti e ciclisti a percorrerlo, a conoscerlo e a cercare immagini belle e originali che saranno utilizzate sul sito dedicato.
La premiazione del contest fotografico è prevista per lunedì 28 novembre 2016 a Rivoli.
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Da venerdì 7 a domenica 9 ottobre a Carignano è in programma la XXV Sagra del Ciapinabò, che offre la possibilità di gustare il caratteristico tubero, cucinato con le ricette della tradizione e in inedite preparazioni.La conferenza stampa di presentazione della manifestazione si è tenuta martedì 4 ottobre alle 11 nella Sala Marmi di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede della Città Metropolitana di Torino, in via Maria Vittoria 12.
La Sagra del Ciapinabò è nata agli inizi degli anni ’90 da un'idea del Comitato Manifestazioni carignanese, in modo assolutamente volontaristico e senza motivazioni scientifiche o economiche. L'Helianthus tuberosus, o Topinambur o, in lingua piemontese, Ciapinabò, venne scelto perché è l’ingrediente fondamentale nell'assortimento di verdure che accompagna la bagna caôda: un modo semplice e immediato per coinvolgere il pubblico alla ricerca delle identità gastronomiche regionali. Da qualche anno il Ciapinabò è anche entrato nel “Paniere” dei prodotti tipici, istituito quindici anni orsono dall’allora Provincia di Torino, oggi Città Metropolitana.
La Sagra è ormai un evento di portata nazionale ed è un’importante occasione per incontrare e far incontrare contadini e cultura accademica, cuochi, grandi cultori dell'enogastronomia e semplici neofiti, artisti, artigiani e commercianti.
Gli stand gastronomici si affiancano ai laboratori divulgativi dedicati alle proprietà culinarie e salutistiche del tubero, mentre la mostra della razza bovina Frisona offre uno spaccato della realtà zootecnica della ricca pianura torinese. La Sagra continua a crescere nei numeri e nell’attenzione dell’opinione pubblica e, intanto, il Ciapinabò si propone come una valida alternativa all'agricoltura e all'alimentazione tradizionali, alle prese con antichi problemi e con le nuove esigenze di una dieta sana ed equilibrata.
Nel 2015 a Carignano i 30.000 visitatori della Sagra hanno consumato circa 700 Kg di Ciapinabò, che, ormai, non è più considerabile come un tubero spontaneo, perché alcune aziende agricole carignanesi lo propongono sui mercati di tutto il Piemonte e non solo, mentre Slow Food e l’Istituto alberghiero “Norberto Bobbio” di Carignano ne studiano le proprietà organolettiche e le infinite possibilità di utilizzo innovativo in cucina e per la produzione di bioetanolo. Tra le proposte gastronomiche dell’unica sagra dedicata al Ciapinabò in Piemonte spiccano i “Ciafrit”, una ricetta molto apprezzata dai visitatori della manifestazione: si tratta di sottili fette di Ciapinabò infarinate e fritte, a prima vista simili alle patatine, ma con un gusto del tutto diverso e originale. Da un paio di anni, poi, in piazza San Giovanni si tiene un laboratorio di show cooking, con la partecipazione di alcuni chef stellati, che propongono piatti a base di Ciapinabò. Agli studenti dell’Istituto alberghiero “Bobbio” è invece riservato un concorso di cucina, la cui giuria è formata da giornalisti specializzati in enogastronomia. A conclusione della Sagra e per festeggiarne i 25 anni, domenica 9 ottobre alle 21 nella chiesa medioevale di San Remigio (in fase di restauro) è in programma lo spettacolo son et lumière “Emozioni pirotecniche”.
Per consultare il programma completo della Sagra: www.comune.carignano.to.it
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