Risorse idriche

Viverone

Il Contratto di Lago di Viverone

Nel mese di marzo 2023 è stata ultimata l'installazione delle sonde OTT Orpheus Mini nei due nuovi pozzi piezometrici localizzati nell'area del bacino del lago di Viverone, nei comuni di Azeglio e Piverone, individuati per indagini di tipo ambientale nell'ambito della revisione della rete di controllo delle acque sotterranee.
La realizzazione dei pozzi è stata finanziata dalla Provincia di Biella, nell'ambito della cooperazione avviata con il Contratto di Lago di Viverone; le sonde OTT Orpheus Mini fornite dalla Città metropolitana di Torino costituiscono l'evoluzione delle sonde OTT Orphimedes installate negli altri punti della rete.
Un ulteriore punto di indagine corrispondente ad un pozzo già esistente è stato precedentemente strumentato in via sperimentale.

Tutti gli aggiornamenti saranno a disposizione su questa pagina.

 

Il filmato divulgativo sul lago di Viverone realizzato in collaborazione con la Provincia di Biella

Filmato: Il lago di Viverone: un ambiente da vivere e proteggere
Durata: 19' 29"

Il logo del Contratto 
di Lago di Viverone


Il Contratto di Lago è un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati, portatori di interesse nella gestione e nell'utilizzo della risorsa acqua, basato sul confronto e la negoziazione e che consente di coordinare interventi di vasta portata finalizzati ad azioni di riqualificazione e valorizzazione ambientale del lago e del suo bacino, unendo le competenze e ottimizzando le risorse.

Il 10 febbraio 2016, in occasione di un incontro pubblico tenutosi a Cavaglià (BI), ha avuto luogo la sottoscrizione del Contratto di Lago di Viverone.

Il percorso verso la definizione del Contratto

Il Lago di Viverone, sito tra le province di Biella, Torino e Vercelli, versa in una situazione di compromissione del proprio stato chimico-fisico ed ecologico, soprattutto a causa della marcata eutrofia determinata dagli elevati carichi di nutrienti che, in diversi modi, si riversano nel lago.
Sebbene il bacino lacustre risieda quasi completamente nel territorio comunale di Viverone (BI), le sponde del lago si trovano in parte sui territori di altri Comuni: Azeglio (TO), Piverone (TO), Borgo d'Ale (VC). L'inadeguatezza della rete fognaria intorno al lago e la presenza di rilevanti estensioni di colture particolarmente esigenti nell'area interessata dal bacino drenante, quali ad esempio l'actinidia, sono tra i principali fattori che incidono sul carico di fosforo nelle acque.
In uno studio ambientale commissionato dalle Province di Biella e di Torino e svolto congiuntamente da ARPA Piemonte e CNR nel 2006, sono state segnalate queste ed altre criticità che interessano il territorio del bacino e sono state individuate alcune proposte di intervento per il miglioramento dello stato qualitativo del lago.

La Relazione finale del progetto di recupero del Lago di Viverone (pdf 2,6 MB) a cura di ARPA Biella e CNR-ISE

 

Il lago di Viverone

A partire da questi presupposti, Regione Piemonte, Provincia di Biella e Provincia di Torino hanno sottoscritto nel marzo 2008 un'Intesa Istituzionale di Programma nell'ambito della quale è stato definito l'avvio della "Bonifica del Lago di Viverone", con un contributo regionale di 1.000.000 di Euro a favore della Provincia di Biella, da utilizzare di comune accordo con la Provincia di Torino. L'accordo comprendeva due categorie di intervento:

  • "Riorganizzazione funzionale del sistema di smaltimento degli scarichi dei Comuni di Roppolo (BI), Viverone (BI), Piverone (TO) ed Azeglio (TO) - lotto 1" che comprendeva la progettazione complessiva della sistemazione del sistema fognario circumlacuale ed un primo lotto di lavori relativi in particolare all'adeguamento dei collettori fognari. Lo stato di avanzamento dei lavori è illustrato nel documento Interventi di riorganizzazione degli scarichi dei reflui circumlacuali (pdf 2,14 MB) a cura di Gianfranco Schillaci della Società STECI s.r.l. presentato durante l'incontro-workshop del 30 ottobre 2012
  • "Interventi per il contenimento delle idrofite nel Lago di Viverone e tutela delle aree vegetate esistenti" che prevedeva il taglio e la raccolta delle porzioni apicali (solo in zone ben definite ed individuate) delle idrofite acquatiche, ipertrofiche a causa dell'elevato carico di nutrienti delle acque. La scarsa proliferazione delle idrofite ha reso per due anni consecutivi non necessario l'intervento di taglio, con conseguente risparmio di denaro.
Le fasi del processo

Il processo che ha condotto alla sottoscrizione del Contratto di Lago si è articolato in differenti fasi di lavoro, secondo quanto definito dalle Linee Guida Regionali, ciascuna caratterizzata da specifici obiettivi ed attività:

La fase di preparazione

Contestualmente alle attività legate all'Intesa Istituzionale di Programma, la Provincia di Biella ha svolto nell'anno 2008 una fase di accompagnamento al processo del Contratto le cui risultanze, insieme alle linee guida per la stesura del Contratto stesso, sono confluite in un Protocollo d'Intesa, sottoscritto in data 23 aprile 2009 dagli Enti e da numerosi soggetti del territorio. In questa sede si delineano alcuni obiettivi ritenuti decisivi per il futuro Contratto:

  • Protezione e tutela degli ambienti naturali
  • Tutela delle acque
  • Tutela e valorizzazione del territorio ed azioni di sviluppo locale
  • Miglioramento delle conoscenze

 

La Regione nel 2010, con proprio atto dirigenziale, ha ridestinato le risorse economiche non utilizzate nell'ambito della "Bonifica del Lago di Viverone" alla realizzazione di interventi di realizzazione di fasce tampone ripariali e/o fasce boscate con funzione di filtro, funzionali alla riduzione degli apporti di inquinanti e nutrienti al lago prorogando di fatto la durata dell'accordo precedentemente siglato. Gli interventi sono localizzati prevalentemente in aree individuate all'interno del S.I.C. IT1110020 "lago di Viverone".

Bacheca informativa ad Azeglio

In tali aree sono inoltre state posizionate quattro bacheche informative, una delle quali riguardante tutti gli interventi realizzati finora, due incentrate nello specifico sugli interventi di rimboschimento, una dedicata alla diffusione della conoscenza sugli ambienti acquatici.
Considerando inoltre la molteplicità degli interessi esistenti sul territorio del lago (interessi ambientali, naturalistici, economici, turistici, fruitivi...) una parte delle risorse finanziarie è stata destinata all'avvio del processo di Contratto di Lago con capofila coordinatore la Provincia di Biella, finalizzato alla condivisione sul territorio a condividere delle strategie di riqualificazione del lago tenendo conto di tutte le esigenze e gli interessi in gioco. La Provincia di Biella viene individuata come soggetto beneficiario delle risorse e dunque appaltatore ed attuatore degli interventi definiti congiuntamente con la Provincia di Torino.

  • La D.G.P. 1384477-2007 (pdf 120 KB) di approvazione dell'Intesa Istituzionale di Programma
  • La D.G.P. 11583-2011 (pdf 40 KB) di presa d'atto della proroga delle attività e delle ridestinazioni finanziarie dell'Intesa Istituzionale di Programma
  • La D.G.P. 15323-2009 (pdf 56 KB) di approvazione del Protocollo d'Intesa per l'attivazione del Contratto di Lago di Viverone
Gli interventi di realizzazione delle fasce tampone boscate

Per quanto riguarda il territorio della provincia di Torino, sulla base dello studio ambientale di ARPA e CNR sopra citato sono state scelte come idonee per la realizzazione di interventi di riforestazione con funzione filtro per il lago nei confronti del territorio circostante e per il miglioramento delle formazioni vegetali di elevato pregio presenti nel SIC, tre aree coltivate a pioppeto di proprietà dei Comuni di Azeglio e Piverone, di comune accordo con la Regione ed i Comuni stessi. Per il rimboschimento delle aree individuate è stato stilato un apposito progetto da parte dei tecnici della Provincia di Torino (naturalisti e forestali), con un lavoro trasversale tra diversi servizi delle strutture coinvolte, prevedendo la ripiantumazione di specie autoctone idonee alle condizioni edafiche delle aree (boschi umidi). La sostituzione di coltivazioni di pioppo (che in quanto colture, seppur legnose, creano impatto sull'ambiente) con bosco naturale è anche funzionale alla ricostituzione di habitat di interesse comunitario ai sensi della direttiva 92/43/CEE (boschi mesoigrofili e igrofili), aumentando ulteriormente il valore naturalistico della zona e del lago.

Gli interventi di rimboschimento

La realizzazione del progetto ha preso avvio nella primavera del 2012 con il taglio dei pioppi, effettuato a cura delle Amministrazioni comunali. Contestualmente la Provincia di Biella ha affidato il servizio di ripiantumazione; periodicamente vengono condotte verifiche delle condizioni degli alberi messi a dimora e, per i primi tre anni, sono stati effettuati sfalci periodici delle aree, finalizzati principalmente a limitare lo sviluppo di specie esotiche invasive. Nell'aprile 2015 sono stati effettuati, da parte dei tecnici della Provincia di Biella e della Città Metropolitana di Torino, interventi di risistemazione delle reti di protezione (sistemate alla base dei tronchi per prevenire danni da parte degli animali) e di raddrizzamento di alberi piegati dal vento. Un nuovo intervento di realizzazione di fasce tampone boscate, con la messa a dimora di tremila alberi, è stato condotto nel mese di marzo 2017 nel Comune di Azeglio grazie ad una convenzione con la Città metropolitana e la società AZZEROCO2.

La fase di attivazione: le attività didattiche

Una delle azioni considerate prioritarie in questa fase consiste nella diffusione della cultura dell'acqua e del territorio. In particolare, le giovani generazioni costituiscono un ambito prioritario per la divulgazione della conoscenza, in quanto futuri fautori di scelte che potranno determinare il destino del territorio. Pertanto, in prima battuta, le scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio del bacino del lago, insieme all'Istituto Agrario "R. Vaglio" di Biella sono state individuate come idonee per questo tipo di attività. Le scuole primarie sono inoltre state coinvolte nella partecipazione concorso di idee per la realizzazione del logo del Contratto di Lago.

La pagina dedicata alle attività didattiche con gli Istituti del territorio del Lago di Viverone

La fase di attivazione: la partecipazione pubblica e la firma del Contratto

Il primo momento di partecipazione pubblica finalizzato alla rivisitazione e verifica del percorso finora seguito ed alla valutazione delle azioni intraprese è stato rappresentato dall'Incontro - workshop per il Contratto di Lago di Viverone tenutosi il 30 ottobre 2012 a Viverone, in seguito al quale sono stati attivati tavoli di lavoro su tematiche specifiche. Sulla pagina dedicata sono a disposizione i report dei tavoli di lavoro e i materiali presentati nel corso degli stessi.

La pagina dedicata ai tavoli di co-progettazione tematici

 

Il riavvio della fase di concertazione pubblica ha evidenziato la necessità di allargare l'ambito territoriale di coinvolgimento e di affrontare le criticità del bacino anche in un'ottica di sviluppo sostenibile per sostenere l'economia locale (in crisi nei settori agricolo, turistico e terziario). Il Piano d'Azione si arricchisce pertanto di strategie di intervento mirate in questo senso.
Il successivo workshop "Presentazione del percorso e proposta di Piano d'Azione del Contratto di Lago di Viverone, tenutosi il 20 novembre 2013 a Viverone, ha avuto come scopo la presentazione del percorso finora svolto nell'ambito del processo di Contratto di Lago, delle attività già portate a compimento e del Piano d'Azione del Contratto, costruito attraverso la progettazione partecipata condotta da tutti gli attori territoriali.

Come previsto dalle Linee Guida Regionali, il Contratto di Lago di Viverone è stato sottoposto alla procedura di Valutazione Ambientale Strategica, che si è conclusa con l'espressione del parere motivato da parte della Regione Piemonte, con D.G.R. n. 54 - 241 del 04/08/2014. Le indicazioni formulate in questa occasione dalla Regione Piemonte sono state integrate nel Piano d'Azione.

Il giorno 10 febbraio a Cavaglià (BI) ha avuto luogo l'incontro per la firma del Contratto da parte degli attori territoriali, momento che costituisce la fase centrale del processo di condivisione che ha caratterizzato questi ultimi anni di attività.

La fase di attuazione

A partire dalla sottoscrizione del Contratto ha inizio lo sviluppo operativo delle singole azioni del Piano. Nell'individuazione delle priorità di azione si devono tenere presente criteri di fattibilità e cantierabilità degli interventi: si possono infatti distinguere azioni attuabili "a costo zero", attraverso il coordinamento fra soggetti coinvolti e la messa a disposizione di ore-uomo, azioni attuabili tramite linee di finanziamento esistenti (progetti europei, PSR, bandi di fondazioni private) ed altre che richiedono fondi appositi. Tutti i soggetti interessati sono responsabilizzati nell'impegno a trovare soluzioni condivise per l'attuazione delle azioni.

Periodicamente hanno luogo le riunioni della Cabina di Regia, finalizzate a condividere gli aggiornamenti sulle azioni svolte e la programmazione di quelle future:

A partire dall'anno 2018, diverse riunioni della Cabina di Regia sono state dedicate alla definizione di un livello minimo di sfioro del lago, all’interno di un quadro più ampio di misure di conservazione sito – specifiche, finalizzate alla tutela del Sito di Interesse Comunitario. L'argomento è stato all'ordine del giorno anche dell'Assemblea di Bacino del 18 ottobre 2018.
Sono stati inoltre istituiti gruppi di lavoro sui temi specifici legati alla definizione del livello di riferimento del Lago (2017-2018), alle possibili modalità di regolazione del livello (2018) e all'opportunità di acquisizione di dati di falda mediante la realizzazione di piezometri (2022).
Nella Cabina di Regia del 10 marzo 2022 si è concordata la necessità di provvedere al completamento delle conoscenze sul regime di alimentazione da falda del lago di Viverone attraverso indagini idrogeologiche atte a caratterizzare il livello dell’acquifero superficiale dell’area di alimentazione presunta del lago. Sono stati pertanto individuati 3 punti di indagine nei comuni di Azeglio e Piverone. Dei tre, uno corrisponde ad un pozzo già esistente, gli altri due sono stati realizzati ex novo a spese della Provincia di Biella, nell'ambito della cooperazione avviata con il Contratto e nei prossimi giorni saranno dotati di sonde OTT Orpheus Mini fornite dalla Città metropolitana di Torino.

L'aggiornamento sullo stato di avanzamento delle azioni del Piano e sui risultati concreti ottenuti sul territorio sarà illustrato annualmente nel corso dell'Assemblea di Bacino, incontro plenario che vede la partecipazione di tutti gli attori coinvolti nel Contratto.